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.SPOILER (clicca per visualizzare)Siamo alla fine.SPOILER (clicca per visualizzare)Anzi, intanto esco anch’io ché non ho più molto da aggiungere xD
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la voce dall'altra parte della cornetta era stridula e palesemente camuffata, il che non era propriamente fonte di fiducia immediata.
Le parole pronunciate erano anch'esse abbastanza inquietanti e non aiutarono il papero, reduce da un incontro ravvicinato con la morte, a tranquillizzarsi.
Con i pensieri offuscati dai patimenti subiti poco prima, ma gradualmente più lucidi, tentò di rispondere in maniera sensata.
Capì che non si trovava più a New York, anche se ciò che vedeva dai finestrini gli sembrava frutto di un'allucinazione.
Sì, Mister P va bene..
Vi ringrazio per avermi salvato, ma... chi siete?
dove siamo?
Ma soprattutto: quel bambino a New York c'entrava qualcosa col fungo gigante che mi ha sbatacchiato come uno zabaione a L.A.?
Edited by -Ferry- - 28/5/2019, 18:47. -
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Cinico ottimista
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Il mio nome non ha molta importanza. Nemmeno il loro nome ha molta importanza, perché non ne hanno uno.
Si riferiva ovviamente agli strani sofggetti che avevano prelevato Paperinik da Central Park.
Uno di loro staccò la flebo e disse qualcosa di poco chiaro agli altri che annuirono.
Apocalisse sta arrivando.
Apocalisse è un mutante. Nato migliaia di anni fa. Le risparmio i suoi soliti monologhi sulla sopravvivenza del più forte. L'unica cosa che deve accettare è che siamo in guerra. Una guerra per la sopravvivenza di tutte le specie intelligenti del pianeta.
Poteva succedere in un momento migliore: nessuno di noi era davvero preparato ad una cosa simile. Stiamo cercando di colmare il divario, ma i tempi sono ridcolmente stretti.
Ho bisogno di una risposta, mister P: verrà a Los Angeles? Ascolterà quello che le chiederà il sindaco Oswald? Oppiure ci chiederà di scendere a terra e lasciarla andare?
Fra parentesi: dovrebbe essere abbastanza in forma per camminare ormai.. -
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Ascoltò la voce dall'altro capo del telefono, non senza preoccupazioni.
Aveva imparato da poco cosa fossero i mutanti:una ulteriore fase evolutiva della razza umana.
Lui, quando si mostrava in forma paperesca, spesso veniva scambiato per un mutante (anche se molti continuavano a chiamarlo Howard, senza che Pk ne capisse il motivo).
Di certo il nome di questo fantomatico mutante faceva venire la pelle d'oca anche agli uomini, non solo ai paperi.
Apocalisse... Un nome modesto...
Il Sindaco di L.A. chiede di me??
Davvero siete messi così male da affidarvi all'ultimo degli arrivati?
Sospirò, scoraggiato. Questo mondo lo metteva di fronte a nuove prove di incredibile impegno ogni giorno.
Questo mondo, come il suo, aveva bisogno evidentemente di un protettore?
Non di un eroe, non di una forza di enorme entità, ma di un semplice cittadino, pavido e deboluccio, che non si sarebbe tirato indietro dinnanzi la peggiore delle morti pur di ispirare il coraggio di tutti?
Paperino sapeva benissimo di non essere quel tipo di eroe, ma sapeva altrettanto bene che era sua specifica responsabilità far sì che PK lo sia.
E va bene, portatemi dove dovete.
Poi ad UNI venne in mente una idea pittoresca, quindi si materializzò come un ologramma di testa parlante e chiese con cortesia
Non è che siete in grado di farmi fare una tappa a Paperopoli?
Sai, avrei alcuni assi nella manica che vorrei recuperare.
Questa era una storia per la sua Armatura.. -
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Cinico ottimista
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Ci volle un po' per capire cosa intendeva Uno parlando di Paperopoli.
Raccogliere un'intera biblioteca di informazioni su tutti i supereroi e le stranezze del pianeta voleva dire avere un sacco di cose bizzarre da tenere a mente.
Non è il caso di sprecare tempo per viaggi interdimensionali.
Tanto più che avrete bisogno di muovervi veloci e leggeri: il sindaco vuole che ritroviate una persona scomparsa e che ci riusciate nel più breve tempo possibile.
Dall'esterno, arrivò il rumore di un'esplosione e forse di un crollo.
Forse era una coincidenza, forse no, ma contruibì a rafforzare l'atmosfera da disastro imminente che si stava lentamente formando.
Anche i danni all' "ambulanza" che cominciavano a farsi vedere e sentire, "aiutarono" parecchio in tal senso.
Appunto...Buona fortuna mister P. Non credo che ci rivedremo, ne ci risentiremo. Come ho detto: sarà una grande guerra, con molti fronti e siamo già tutti molto impegnati.
E uno dei paramedici misteriosi riprese il telefono che ormai era diventato silenzioso.. -
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UNO, tostapane chiacchierone, come ti viene in mente di chiedere una cosa del genere in un momento come qu....
EH?? VOI POTETE PORTARMI A CASA?
L'informazione diede una scossa al fondoschiena del papero, che finalmente si era ripopolato di un candido piumaggio nuovo di zecca.
Scosse il capo, tornando a pensare alla gravità della situazione. Ormai quel che succedeva su quel mondo, era anche affar suo.
Purtroppo le grandi imprese venivano spesso affrontate da piccoli uomini, o piccoli paperi.
Gli scossoni ed i boati sballonzolavano ambulanza e passeggeri, preoccupando PK ma lasciando indifferenti gli infermieri.
Va bene, grazie dell'augurio. Andiamo dal sindaco Facciabella.
[ESCO]SPOILER (clicca per visualizzare)penso io debba uscire a questo punto, e la storia continui altrove. se ho capito male avvisami che edito. -
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Lo temi, lo eviti. Il destino arriva comunque.
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L'avventura è nata come "una tra le tante", per poi svilupparsi in qualcosa di un pò più alternativo (complice l'intromissione di noi mod 
). Non abbiatene a male per aver interrotto il vostro scontro (che probabilmente si sarebbe concluso con la vittoria di qualcuno). Quindi, visto il caso speciale, vi assegnerò dei punti per il combattimento, considerandolo un pareggio. In generale devo dire che l'avventura si fa leggere molto bene: è ricca di azione e anche di qualche piccolo colpo di scena. Quindi faccio i complimenti a tutti 
Ora passo ai voti:
Shaman: è un personaggio nuovo e un pò fuori dalle righe rispetto ai pg a cui ci hai abituato in precedenza e questo lo considero un bene. Mi è piaciuta l'interpretazione, soprattutto nei primi post. Ho avuto l'impressione fossi più sciolto nella scrittura e anche nell'interpretazione. A volte però ho davvero pensato che odiassi il punto... Secondo me potresti cercare di utilizzarlo di più, così da accorciare periodi ed azioni altrimenti lunghissiiimiiii. In questo modo puoi rendere la lettura più scorrevole. In generale però ho apprezzato il pg e spero di rivederlo in azione. Ti assegno 17 punti + 5 di combattimento, per un totale di 22. Shaman sale al liv 2 con 2 punti exp.
PK: il papero dal cuore tenero non smette mai di stupire! Mi piace molto il modo in cui lo usi ed è sempre bello vedere come riesca a rapportarsi con personaggi ben più forti di lui senza finire nell'assurdo. Ti assegno 20 punti + 5 di combattimento + 4 punti bonus per aver coniato i termini Trotterelloso e Apocalippo XD Totale: 29. PK sale al liv 5 con 24 punti exp.
Iron Maniac: ammetto che è la prima avventura che leggo di questo pg e l'ho trovato davvero interessante. Mi è piaciuta la dicotomia che hai creato tra uomo ed armatura. Hai acceso in me la curiosità di conoscere le prossime evoluzioni di questo particolare scontro interiore. Inoltre, come al solito, il tuo scritto è impeccabile. Ti assegno 20 punti + 5 di combattimento, per un totale di 25. Iron Maniac rimane al liv 9 con 53 punti exp.FINE 59^ AVVENTURA
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ENTRO
Shaman Livello 2
Heka Lokidottir, figlia di Loki Farbautison il dio asgardiano degli inganni e di Sekhmet la dea egizia della guerra e delle epidemia; Heka, la selvaggia e crudele dea della sventura, della sconfitta e del caos, dea indesiderata, portatrice di morte e distruzione; dopo una lunga convalescenza, si era recentemente ripresa dalle ferite ricevute nell'ultima battaglia; e ora, riposava placidamente su un grosso albero secolare al centro di quello che probabilmente, era il più grande parco di New York e che da alcuni giorni era stato scelto dalla dea felino come abitazione, con tutto l'intento da parte sua di conquistarlo per farne il suon territorio di caccia e suo reame.
per far questo però aveva bisogno di potere, di un armata, di un esercito di accoliti; doveva trasformare quel discreto territorio naturale, in un regno selvaggio in cui la sua legge, la crudele legge di natura, era l'unica autorità.
nei giorni avvenire avrebbe dovuto dedicarsi a scacciare dal suo habitat, gli umani che adesso lo occupavano per riempirlo con il suo branco, di guerrieri suoi adepti che doveva ancora cercare; al momento però, si limitava recuperare le forze.... -
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ENTRATA
Odino livello 1
Doveva trattarsi di uno strano animale, pensava Odino che tutti al villaggio fra le colonne ed il ponte chiamavano: Alfred.
Jorge gli aveva parlato di una creatura semiumana che attaccava la gente, portandola nella sua tana dove probabilmente la sbranava.
Da quando poi era scomparso Leroy, Alfred venne convinto ad andare a Central Park per cercare di capire cosa stesse davvero succedendo.
Già lontano qualche miglio dall'immenso parco, nella sua mente si erano fatti spazio strani ricordi di figure divine, differenti dagli abituali norreni che popolavano i suoi sogni.
Era pervaso persino da odori diversi, dissonanti, sentiva i raggi del sole come penetrargli le ossa e mischiarglisi nel sangue.
Si vide al fianco e capo di dei dalle sembianze animalesche ed udì chiaramente esser chiamato da loro: Atum-Ra. Interruppe i suoi sogni ad occhi aperti quando gli sembrò di fronteggiare, pronto alla battaglia, Thor, suo figlio.
Suo figlio...
Central Park, il polmone di New York.
Un polmone artificiale.
La maggior parte di quel posto naturale era stato impiantato dall'essere umano.
Alfred/Odino ne sentiva una certa artificialità, mancava emissione magica, avrebbe detto, eppure sentiva un fievole richiamo norreno provenire da qualche parte di quei quasi 3 kilometri e mezzo quadrati di estensione.
Pensò che sarebbe stato praticamente impossibile trovare dove fosse finito Leroy, ma l'idea era comunque di rimanere appartato per comprendere meglio il posto.
Era convinto che avrebbe incontrato quello strano animale di cui gli avevano detto, e che fosse questi la fonte magica che sentiva pervaderlo nei pensieri ed indurgli certuni ricordi piuttosto che altri.
Si sedette sotto un albero ed attese.
Aveva le rune con sé, aspettava che funzionassero, per poi, magari, smettere nuovamente di farlo.
Avrebbe osservato chi, di volta in volta causava il non funzionamento delle pietre, finché non vi avesse visto qualcuno molto somigliante ad un animale...
-Ci vorrà molto tempo, temo...-. -
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Shaman Livello 2
passarono due lunghi interminabili minuti, con la dea felino spaparanzata sul ramo completamente immobile, poi, una rapida escalation: prima un'intensa sensazione di fastidio, poi dolore alla schiena, gli arti intorpiditi che prudevano e infine un'insostenibile irritazione da immobilismo, più comunemente definita noia. la dea della sconfitta, non era più in grado di sopportare di essere sdraiata su un ramo senza fare nulla. doveva alzarsi istantaneamente da lì e muoversi, fare qualcosa, qualsiasi cosa, o probabilmente, si sarebbe lasciata schiantare al suolo solo per riempire la sua esistenza almeno con del dolore.
Heka si alzò in piedi sul ramo attaccandosi al tronco dell'albero, poi si accucciò a quattro zampe e si lanciò verso un'altro albero li vicino a braccia protese in avanti, pronta ad afferrare il nuovo appiglio per continuare la sua avanzata; terminato il suo volo afferrò un ramo sporgente del nuovo albero e, sfruttando la forza delle sue braccia si tirò in avanti ed iniziò ad oscillare sul ramo ruotando come una ginnasta alla sbarra, dopo di che, una volta raggiunta la giusta velocità lasciò la presa sfruttando l'inerzia per lanciarsi verso l'alto e, dopo una rapida capriola, atterrare su un nuovo ramo di un nuovo albero...Heka avanzava rapida nel boschetto del parco sfruttando la sua agilità, saltando da un ramo all'altro e muovendosi senza meta; incapace di scegliere cosa fare, cacciare esseri umani? mangiare? o continuare così a muoversi unicamente per svago?
passarono minuti in questo movimento senza senso, poi improvvisamente, Heka percepì uno strano formicolio alla pelliccia, come quando il suo istinto di sopravvivenza lo avvertiva di una minaccia, solo che ora non era paura, quanto più un misto di curiosità e di percezione; era come se il suo corpo percepisse qualcosa di strano di diverso la sensazione di un potere addormentato che russava, era un potere molto piccolo, ma non scarso quanto piuttosto un potere che si era manifestato solo in pochissima parte e fosse oscurato per la maggior parte...
spinta da questa sensazione la Dea felino si mise in moto avanzando verso la fonte.. -
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Odino livello 1
Le pietre smisero di funzionare diverse volte, Sme, il canarino della runa col suo stesso nome, appariva e scompariva ogni volta, ed Odino(Alfred) era sempre convinto che fosse al sicuro lì, nella pietra, un essere così piccolo e indifeso doveva avere un riparo impenetrabile.
Era così per le cose che amava e considerava importanti del resto, solo che nonostante amasse la solitudine, Odino tendeva ad amare e voler proteggere un po' tutti, come se fosse suo dovere e responsabilità.
Alla nona sparizione di Sme, Alfred si accorse di avere intorno qualcuno o qualcosa di differente.
Anzitutto gli tornò prepotente in testa la sensazione di essere questo Atum-Ra senza smettere di essere se stesso, poi sentì una forte componente naturale, una cosa che non sapeva spiegarsi ma che lo attirava ad essere particolarmente legato ad una certa tipologia di ambiente, fatto di alberi e animali.
Vide un essere evidentemente diverso da qualunque altro o comunque ben poco difficile da trovare come specie biologica, metà leopardo e metà donna, probabilmente qualcosa di magico, e sicuramente il motivo per il quale si trovava lì, Odino.
-:Ti stavo aspettando.-
disse rivolto all'ospite atteso, senza aggiungere altro.
Non sapeva e non credeva a nulla delle voci riguardo una bestia sanguinolenta che faceva sparire persone, non senza aver potuto osservare di persona, per cui attese il comportamento dell'essere, cercando di interpretarne poi le motivazioni e le intenzioni.
Una cosa gli fu chiara subito: questa donna leopardo se avesse voluto, lo avrebbe potuto anche uccidere, ma era convinto che sarebbe morto solo di fronte ad un Lupo grande quanto una montagna, seppure conservasse lo strano sentore che fosse tutto già successo.
Magari stavolta al posto del lupo ci sarebbe stato un altro predatore, dopotutto cambiava poco.
Solo che non sembrava uno degli ultimi giorni del mondo, la cosa lo rendeva sicuro perché ogni morte sognata per lui, era sempre contornata da scenari di guerra definitiva tra due forze eternamente contrapposte.
Quella che sarebbe la fine del mondo.
Non poteva togliersi dalla testa nemmeno la possibilità che fosse solo matto, ma stranamente anche questo lo rendeva sicuro.
Sorrise.. -
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Shaman Livello 2
una volta raggiunta la fonte del segnale, Heka si trovò di fronte un vecchio dal fisico imponente alto e robusto con una grande barba folta, se heka fosse stata esperta di folklore infantile, avrebbe detto che somigliava ad un Santa Claus versione falegname, però, nei suoi tanti anni di vita, la dea Felino non si era mai soffermata a studiare i bambini umani, non suscitavano in lei alcun interesse, di nessuna natura, neanche come prede, per quanto fosse crudele infatti, Heka aveva un suo personale codice, non certo di onore ma di convenienza, non aggrediva esseri indifesi, potendo avere tutto quello che desiderava, la caccia doveva dargli anche divertimento oltre che cibo, ed uccidere vecchi e neonati non era divertente.
l'anziano signore, apparentemente umano, tuttavia era la fonte di quel potere, non ne emanava molto, anzi a dire la verità era molto scarso e pure, c'era quella strana sensazione, non riusciva ad inquadrarla era oscillante, a volte sembrava un eco, come se il vecchio, un uomo totalmente normale si fosse per sbaglio imbevuto di un potere più grande, portandone con se quella minima parte che possedeva, a volte invece, aveva la sensazione che il vecchio fosse spiritualmente sopito, come il bozzolo di qualcosa più grande e antico...
Heka si avvicinò all'uomo con cautela, lentamente, con la pelliccia tesa di stress, scese dall'albero e si avvicinò a quattro zampe, arrivando a pochi centimetri dall'uomo iniziando ad annusarlo, il vecchio aveva un odore particolare, flebile, per la maggior parte coperto dal normale odore dei mortali e pure, quella particolare nota olfattiva Heka riusciva a percepirla e la riconosceva era uno dei due profumi che ricordava provenire dal corpo di suo Padre da quelle volte che si era degnato di venire a trovarla nella sua infanzia...
Suo Padre, il dio delle menzogne in persona, Loki, Heka ricordava che egli aveva nel suo profumo due odori principali, uno freddo, che ricordava il ghiaccio e la neve e il profumo delle piante invernali, dovuto alla sua natura di gigante del ghiaccio di Jotunheim ereditata da suo padre, Farbauti, il fulmine e un odore più caldo, suadente, come quello dell'incenso dovuto alla sua natura di...Aesir....il vecchio odorava leggermente di Asgardiano, e pure per quanto flebile si avvertiva una sostanziale differenza dall'odore di Loki, l'odore del vecchio era più antico e solenne...
ti stavo aspettando...
disse il vecchio
allora hai solo due possibilità vecchio, o sei pazzo, o sei stanco di vivere, nessuno mi cerca se non desidera la morte...che cosa sei...perché puzzi di asgardiano?. -
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Odino livello 1
Il comportamento dell'essere fu prevedibile.
La domanda invece lo sorprese per l'intuizione.
Era esattamente un pazzo convinto di puzzare di asgardiano.
Ma perché la donna felino avrebbe dovuto sentire quell'odore in particolare?
Gli stava minacciando morte ma gli aveva donato una componente davvero importante riguardo il suo essere.
-:Sono Odino, puzzo di asgardiano così tanto? Per me, potessi sentirlo, sarebbe un odore da sogno, letteralmente.
Comunque ti cercavo per sapere che succede da queste parti, essendo sparito un mio amico, si dice, per colpa di un essere metà uomo e metà animale.
Tu sei metà leopardo e metà donna, come nei miei sogni certi dei. A tal proposito, sapresti dirmi se annusandomi meglio non si senta odore di Atum-Ra? Potrei essere stato anche lui, seppure non ne avessi mai avuto ricordi prima di avvicinarmi all'aura della tua presenza.
Il vecchio si fermò perplesso.
-:Scusami se divago nei discorsi, parlo molto poco in realtà, ma se comincio...
poi parlo soprattutto con Lucan e Laat, a cui piaceresti di certo. Chissà che tu non possa sentirli parlare come me.
Fece un'altra pausa.
-:Ecco, vedi, il mio amico si chiama Leroy, è molto scuro in faccia, un po' anche perché non si lava spesso poveraccio, e gli piace passeggiare da queste parti.
È un po' che non si vede.
Non dirmi che hai assalito qualche persona! Ecco, non farlo per favore, almeno non a casaccio.
Non era stato un gran discorso.
Praticamente l'esito dell'incontro dipendeva tutto da come la Donna leopardo avrebbe reagito allo spiegarsi confuso di un matto, adesso più convinto di essere stato qualcosa di più che un vecchio vagabondo.
-:Sicuramente non ti chiami Fenrir, almeno spero.
Disse infine, attendendosi qualunque reazione.. -
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Un figura incappucciate e con un lungo soprabito stava camminando a passi ampi e cadenzati lungo la 79esima strada. Era partito da un porticciolo lungo il fiume Hudson, nell' Upper West Side e si stava dirigendo verso la sponda opposta dell'Upper East Side. Aveva già attraversato quattro incroci continuando sempre a camminare dritto davanti a se con quell'andatura che sembrava scandita da un metronomo.
Lo chiamano Central Park... adesso vediamo se sta veramente al centro o no.
A volte questa sua missione di mantenere l'Equilibrio dell'universo si trasformava in uno strano feticismo per la simmetria...
Era arrivato ormai alle porte del parco quando percepì due presenze che avevano ben poco a che fare con quel mondo, sembrava che avesse appena trovato qualcosa di più utile da fare per mantenere l'Equilibrio, che verificare se veramente Central Park fosse effettivamente all'esatto centro dell'isola di Manhattan.
Hanno già cominciato a parlare Master, diamoci una mossa... ...e così in un battito di ciglia Mortimer si ritrovò davanti a due strane figure, uno era il classico omone di campagna dall'espressione bonaria e rassicurante. L'altra una donna-felino, un ghepardo per la precisione!
Oh mio Dio, Merlino non guardare!
Disse cercando di coprire la vista con una mano al merlo che fin dall'inizio del suo bizzarro viaggio era rimasto appollaiato sulla sua spalla.
Potrebbe essere pericoloso per te stare qui... c'è un gatto gigante che potrebbe non aver fatto colazione... gira a largo per un po'. disse sussurrando piano al pennuto che poco dopo venne scacciato con un movimento sgraziato della mano.
Vogliate scusarmi, vi dispiace se mi siedo un attimo qui accanto a voi finchè non capisco da quale mondo venite?
Avrebbe aspettato qualche secondo e alla fine si sarebbe comunque seduto a prescindere da quale sarebbe stata la loro risposta. Si sedette ad una distanza che non avrebbe definito ne vicina, ne lontana. Una distanza che comunque avrebbe consentito ai due una certa privacy nel continuare i loro discorsi, ma avrebbe anche permesso a lui di sentire qualche parola o frase di tanto in tanto. Una distanza che Morty avrebbe definito Dignitosa!.. -
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Shaman Livello 2
Odino eh? molto ambizioso e ricercato come soprannome, non rimangono più molti vichinghi oramai, dopo il grande successo delle religioni semitiche, e orientali...per chi adora essere alternativo, a meno di escludere ribelli improvvisati e appassionati di fantasy...ti dirò, per la stazza ci sei quasi ma l'unica volta che ho visto il "nonno", ed è stata quando mi ha bandito da Asgard...era più imponente e regale e scorbutico...per quanto riguarda il tuo amico, beh non tengo conto di tutte le prede che mangio, tu ricordi il nome di ogni animale con cui banchetti? se è passato di qua può essere che lo abbia sbranato come no, dipende dalla sua fortuna, se ne sei capace, puoi provare a cercare le sue ossa se sai riconoscerle, ti accompagno alla mia tana.....non porto il nome del mio fratellastro, a dire il vero non l'ho mai incontrato, né lui, né il suo viscido fratello, ma mio padre ne andava molto fiero...comunque no, non odori di Egitto...
aveva appena terminato il suo sproloquio quando si accorse dell'arrivo di un nuovo arrivato, che impose la sua presenza e si intromise nella discussione...
posso dire con accettabile certezza che veniamo entrambi da questo pianeta....
Central Park0/4 partecipanti |
