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Cyberpunk
Lv 6SPOILER (clicca per visualizzare)
Ehi! Scansafatiche! Non vi avevo dato un compito!?!
Il ragazzo istintivamente si girò verso l'oggetto del desiderio dei suoi nuovi compagni, l'uomo con i capelli rossi e soprattutto il suo foulard giallo!... Ma ebbe appena il tempo di vederlo avvolto da alcune fiamme bluastre e scomparire pian piano.
Allargò le braccia con un misto di stupore e stizza, e sulla sua maschera al posto delle ordinarie X apparvero due "=".
Punk, c'è decisamente qualcosa che non va nell'aria. Non mi piace quel tizio dietro al banco dei panini!
A me sì, il suo look è intrigante...
Disse sogghignando dietro la maschera. Mentre si guardava intorno e pensava al da farsi, una copia raggiunse gli uomini con in testa entrambi un insolito cappello e cominciò a chiedere spiegazioni.
Tutti hanno un lato un po' idiota, io ne ho una decina e stanno tutti laggiù. Prometto che la prossima volta tirerò fuori i me più riflessivi e taciturni.
Così mi offendi, per chi mi hai preso!? ti sembro il tipo che vuole la compagnia di persone riflessive e noiose??
spero proprio di no!
Poi tra la folla inquieta scorse qualcosa di interessante... una donna bassa e grassa che sembrava una bomboniera gigante. Aveva un completo rosa che a fissarlo per troppo tempo gli faceva venire la nausea, un cappellino del medesimo colore, una borsetta di color giallo canarino e intonato ad essa un foulard legato al collo. Avrebbe potuto robare quel foulard a spacciarlo per quello vero assicurandosi la vittoria, in fonde nelle sfide bisogna saper usare anche in cervello oltre ai muscoli!
Stava per dirigersi verso la sfortunata donna quando sentì che qualcuno stava cercando di connettersi con il suo bracciale multimediale. Esso era costantemente sotto la tecnopatia del ragazzo e del suo simbionte quindi nessuno poteva connettersi senza passare inosservato. Analizzò la fonte e vide che proveniva dallo spazio, precisamente dalla luna...
Dalla luna!? Sì, non mi sbaglio. Curioso...
Decise di permettere il collegamento e aspettò...
Ehm... Ecco... Sono connessa?
Carina la ragazza
Ciao ragazzi, mi presento, il mio nome è Krista e sono un'amica del Cappellaio Matto. Ho notato che eravate in difficoltà in questo settore e ho... beh ecco... deciso di venirvi a dare una mano?
Ei amico, le sorprese non sono finite, c'è un messaggio per noi qui!
Disse inclinando il display del suo bracciale di modo da far vedere anche al mutante.
Come immagino, il mio spiritoso amico vi avrà spiegato, facciamo parte di un gruppo che sta cercando persone affidabili e abili...
In realtà il tuo spiritoso amico non ci ha spiegato un bel niente! E poi perchè se state cercando persone affidabili avete scelto lui
Fece per indicare il Matto che poco prima si era messo a saltare e or rimbalzava tra gli edifici come una pallina impazzita. Anche l'uomo misterioso con il quale stava parlando era sparito e Frankie stava chiudendo in fretta e furia in suo chioschetto ambulante per andarsene via il prima possibile.
Quindi io sono qui per condurvi sulla nostra base, ma solo se accetterete. Dai registri della sorveglianza locale mi pare che entrambi siate favorevoli, ditemi se sbaglio. In qualsiasi caso se uno dei Dodici vi ha scelto è mio compito aiutarlo nel suo lavoro. Se avete domande fatemele pure, poi spiegherò come giungere sullo Zodiac
Solo una domanda, stai trasmettendo dalla vostra base adesso, situata per caso sulla Luna? In tal caso sono prontissimo al viaggio!!! E tu che dici?
Disse rivolvendosi a Sean.
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Norrin Radd.
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Uomo Multiplo, Lv.1
Ei amico, le sorprese non sono finite, c'è un messaggio per noi qui!
Sean si avvicinò a Cyberpunk per vedere cosa gli stesse indicando e vide un'attraente figura femminile comparire sul display del suo bracciale. Sulle prime pensò volesse renderlo partecipe di qualche suo strano affare sentimentale da personaggio tecnologico. Pensò che forse non era il momento per quel tipo di cose, ma quando sei un uomo multiplo con infiniti gusti sessuali e turbe sentimentali impari ad evitare di giudicare le relazioni sociali degli altri. Poi tuttavia si inserì nella conversazione e la cosa si fece ben più interessante.
Una socia di quel pazzo che ci ha trascinato in questa assurda situazione, pronta a reclutarci e portarci sulla Luna nella base di una misteriosa organizzazione? Beh, la proposta è decisamente allettante...
Nel frattempo il cappellaio si dileguò improvvisamente, lasciando la sua copia sola con quell'altro strano tipo, tuttavia lo Sean originale si disinteressò abbastanza della cosa. Adesso che stava finalmente risolvendo questa cosa del contratto a chi importava se i demoni dell'aldilà (o chiunque fosse quel tipo) volevano far concorrenza a Burger King con dei panini stregati? Anzi, ne era quasi quasi contento: i loro panini erano decisamente più buoni.
Punk, terminò la conversazione con la ragazza virtuale e gli si rivolse direttamente:
Solo una domanda, stai trasmettendo dalla vostra base adesso, situata per caso sulla Luna? In tal caso sono prontissimo al viaggio!!! E tu che dici?
Lo Sean originale non aveva dubbi sulla proposta, ma quando si è un mutante con infinite personalità è bene accertarsi che tutte le parti del proprio io siano d'accordo.
Aspetta solo un attimo. Siamo schizofrenici, ma ci teniamo alla democrazia interna.
Aspettò che la sua copia ancora a piede libero prendesse un panino dal banco di Frankie (non si sa mai, se avessero accettato la proposta il viaggio verso la Luna poteva essere lungo e un panino stregato poteva sempre far comodo) e poi la riassorbì per svolgere una votazione al completo fra tutte le sue personalità. Il risultato si ebbe in pochi secondi: unanimità.
Sean sorrise e guardò prima la donna ologramma e poi Punk:
Quando si parte?. -
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- Cosa diventa un uomo, quando l'istinto diventa l'uomo?
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Maggiordomo (Krista)
Lv= //
Equipaggiamento=//
Krista aveva attirato l'attenzione dei due nuovi possibili membri e non sapeva perchè, ma a quanto pare la stavano osservando con un certo fare, "provocatorio"? La ragazza virtuale sorrise ad entrambi ogni volta che parlvano cercando di mostrarsi sempre più amichevole, tuttavia il suo aspetto sensuale non faceva altro a quanto pare di accattivare i due. Lei però rimaneva sempre e solo una intelligenza artificiale, ma i gusti son gusti. Punk scherzò sulla mentalità di Cappellaio, e quanto pare Krista aveva parlato più del dovuto, era una sbadatona precisissima. Rimase assai colpita quando sentì da CyberPunk la domanda sulla sua posizione, arrossì, in schermo ovviamente, non pensava di trovare un umano così abile nel rintracciare segnale. Krista era un'intelligenza artificiale, ma pareva molto umana, molto di più rispetto a Maggiordomo, tantè che avrbbe potuto confondere i due ragazzi sualla sua effetiva natura, facendogli credere che magari quell'operatrice era in carne ed ossa. Tuttavia non doveva sconcentrarsi, aveva un lavoro da fare:
In realtà il tuo spiritoso amico non ci ha spiegato un bel niente! E poi perchè se state cercando persone affidabili avete scelto lui
Solo una domanda, stai trasmettendo dalla vostra base adesso, situata per caso sulla Luna? In tal caso sono prontissimo al viaggio!!! E tu che dici?
Mi scuso per il Cappellaio, ma noi non siamo proprio un gruppetto di malavitosi da poco, al contrario, abbiamo ambizioni più alte. Le vostre capacità ci sarebbero davvero molto utili, e il prestigio che avreste non sarebbe cosa da poco, sedereste fra le stelle, come legittimi guardiani e dominatori delle costellazioni. Non appena finì di parlare divene rossa come un pomodoro e si mis euna mano davanti alla bocca, mostrandosi come indifesa ma allo stesso tempo graziosa. Non dovrei parlare così tanto! Non è ancora il momento... Acquarius potrebbe uccidermi... Successivamente a questo ascoltò le parole dell'uomo multiplo:
Aspetta solo un attimo. Siamo schizofrenici, ma ci teniamo alla democrazia interna. Krista si grattò la guancia con l'indice sinistro e mostrandosi come un po' affranta:
Eheh beh ecco... Diciamo che il cappellaio non è proprio l'unico soggetto "fuori di testa". Insieme a noi c'è un assassino dai modi molti irruenti, un manipolatore temporale e un automa che ha come servitore mio padre di nome Crisis Fu qui però che Krista nello schermò apparve sbiancare dalla paura. C'è no ecco, non volevo parlare così tanto ne tanto meno dire il nome di Crisis! Fece quelle faccie un po' tirste tipiche degli anime Se mio padre lo scopre mi ammazza!... Vi prego non ditegli nulla! Disse mettendo le mani a forma di preghiera. fatto sta stupida sceneggiata si rincopose.
Ad ogni modo vi vedo molto convinti sulla questione. Se volete parlare meglio con un membro dello Zodiaco, raggiungete queste coordinate, lì troverete due squadre di nostri uomini, hanno l'ordine di condurvi alla nostra base. Non vi faranno alcun male, e vi spiegheranno come arrivare qua da me.
Ci vediamo dopo ragazzi, sayonara Disse sorridendo e facendo l'occhiolino. Scomparve lasciando a punk le coordinate del luogo del portale, non era tanto distante. Lì le suqadre attendevano i due, e quando sarebbero giunti il capo squadra li avrebbe salutati in maniera fredda, per poi farli disporre nel portale. Si sarebbero tutti recati poi su Cristal Town.
ESCO
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Cyberpunk
Lv 6SPOILER (clicca per visualizzare)
Anche Sean aveva dato in suo consenso, sarebbero partiti insieme a quanto pare!
Insieme a noi c'è un assassino dai modi molti irruenti, un manipolatore temporale e un automa che ha come servitore mio padre di nome Crisis
Un assassino! E anche un automa! Molto bene Krista, molto molto bene... ci sarà da divertirsi! Tranquilla non diremo a nessuno che ti sei messa a parlare con il primo che passa dei segreti del vostro gruppo... solo ricordami di non confidarti mai un segreto. Non credo di farlo ne ora ne mai comunque...
Ad ogni modo vi vedo molto convinti sulla questione. Se volete parlare meglio con un membro dello Zodiaco, raggiungete queste coordinate, lì troverete due squadre di nostri uomini, hanno l'ordine di condurvi alla nostra base. Non vi faranno alcun male, e vi spiegheranno come arrivare qua da me.
Ci vediamo dopo ragazzi, sayonara E detto questo si disconnesse lasciando le coordinate del luogo da raggiungere.
Andiamo a conquistare la cazz* di Luna allora!!!
Disse seguendo il navigatore impostato pochi istanti fa.
Intanto avrebbe provato di nuovo a fare saltar fuori dal mutante originale qualche copia cercando di colpirlo con qualche energica pacca sulle spalle...
Com'è che funzionava la cosa dei cloni?...
[ESCO]. -
Norrin Radd.
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Uomo Multiplo, Lv 1
Se restava ancora qualcosa da convincere dentro Sean, la descrizione del gruppo e le promesse fatte da Krista conclusero quel compito. Adesso dovevano solo trovare un membro ufficiale del gruppo ed erano dentro! Si incamminò dietro Punk, che aveva ricevuto le coordinate del loro incontro.
Mentre si incamminavano Punk si divertì ad assestargli pacche sulle spalle per far uscire altri cloni, che si lanciarono in esibizioni più o meno moleste della frammentarietà del suo ego. Per quanto la cosa lo irritasse leggermente, Sean lo lasciò fare: un po' perché quando sei un essere con infinite personalità, anche se condividi i ricordi di tutti quanti, tendi a dimenticarti di qualcuno dei tuoi io e un po' perché i lati più psicopatici e pericolosi erano per il momento tenuti a bada dentro la sua mente. Il solo intoppo, riassorbito rapidamente, venne fuori quando una delle sue copie, a quanto pare rancorosa perché era stata riassorbita prima di una qualche finale di gara di torte a cui aveva partecipato, tentò di accoltellarlo.
Se non altro si era ricordato di essere anche un buon pasticcere. Magari avrebbe potuto fare una torta per i suoi nuovi compagni di Zodiac... o magari no. Forse non era proprio la miglior dimostrazione delle sue capacità.
Ma poi soprattutto, chissà se i supercriminali mangiano torte!
[ESCO]. -
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Non dimenticate i link dell'avventura nelle schede.
L'uomo multiplo e Cyberpunk prendono 28 punti a testa, 14 ad altri pg sotto il livello 10. L'uomo multiplo va al 2 con 8 punti di scarto e Cyberpunk rimane al 6 con 28;
Il cappellaio matto prende 20 punti e va al livello 10 con 17 di scarto. Quelli sotto il livello 10 prendono 10 punti;
Il mercante prende 6 punti, che vanno a qualunque pg l'abbia sostituito, da comunicare con un post in quella scheda. 3 punti ad altri pg sotto il livello 10;
Krista non prende punti.FINE 50^ AVVENTURA
Edited by Lionblaze - 29/7/2017, 17:45. -
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ENTRO
PG: Vingulv, detto Varg
LV: 2
PE: 2
Equip: Hviske & AskeSPOILER (clicca per visualizzare)Pensieri
Parole
Altri Personaggi
Varg non era mai stato li. Dopo tanti giorni, e tante cose strane, non gli era mai successo di finire in quella parte di città, o almeno così credeva. Sembrava un filino "decadente" ai suoi occhi, come se fosse la parte un pò meno vivibile di quello che aveva visto finora. I palazzi, dapprima altissimi, si erano fatti più piccoli, c'era meno gente per strada e, soprattutto, le persone avevano un colorito strano. A prima vista parevano elfi oscuri, ma la carnagione era un pò diversa, più tendente al nero che al blu. Non si fece impressionare più di tanto. C'erano almeno due tipi di elfi e qualcosa in più di Troll, senza contare le enormi varietà di Giganti: ha senso che anche gli abitanti di Midgard fossero distinti in categorie. La cosa un pò preoccupante, o inusuale, era il fatto che si vedevano un sacco di questi scuretti e molto meno, o nessuno, degli altri. Anche le strade, notò, erano più sporche.
La cosa interessante è che non saprei proprio come tornare indietro. Aspetterò il tramontare del sole. Pare che tramonti sempre nella stessa direzione, come ad Asgard.
Stava camminando da qualche minuto, cercando di leggere tutte le scritte che trovava, quando davanti a lui si parò una persona. Aveva uno strano cappuccio sulla testa, guanti alle mani. Non si vedeva traccia di pelle, tranne due occhi scuri. Teneva in mano un piccolo coltello con la lama seghettata solo da una parte. Gli tremavano un pò le mani.
Ehi, amico... Hai della roba? Domanda complessa. Varg si guardò addosso, credendo di essersi sporcato o di veder uscire magicamente (magari dalla sua cintura!) quello che cercava quel tizio. fece una faccia stupita, per quello che si poteva vedere dal cappuccio di pelle di lupo.
Non credo. Non sapeva davvero come rispondere.
Come no, amico. Giri così per le strade, come quei tizi satanici... Sei uno sciroccato per forza. Dai dammi la tua roba! Ed avvicinò il coltello. Forse sta cercando di estorcermi qualcosa, lo fanno spesso da quel che ho visto. Deve essere il loro modo di rapportarsi.
Ho solo i paramenti del mio retaggio. Chi sono i tizi satanici? E, nel farlo, mosse un pò il fianco, mostrando la parte iniziale dell'ascia. L'altro tizio parve cambiare espressione. Oh, ma sei armato. Che diamine, scusa... Non volevo. Permettimi di scusarmi... Disse, porgendo la mano. Varg, capendo ancora meno, rimase immobile. L'altro, in un secondo, affondò il coltello nel suo fianco, ma la lama si ruppe di colpo. Cristo, ma chi cazzo sei? Colosso? Disse, visibilmente spaventato. L'asgardiano era ancora immobile.
Ha cercato di colpirmi? O era un regalo? Decise che voleva colpirlo, ma lo fece senza preoccuparsi. Sembrava essere refrattario alle armi di Midgard, probabilmente calibrate per loro stessi. Non sapendo come reagire, imbracciò le armi. L'altro se la diede a gambe.
L'onore è una nozione sconosciuta quì. Decise.. -
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Ashura Liv 3
Equipaggiamento:SPOILER (clicca per visualizzare)Danza dei Fiori di Ciliegio, Borsa del Cibo
[ENTRO]
L'ultima cosa che vide del suo mondo fu il sorriso di Aegwyn mentre lo salutava. Poteva leggere nei suoi occhi la punta di nostalgia che già l'avvolgeva, ma vi era anche la certezza che un giorno si sarebbero ritrovati. Una luce bianca, accecante, iniziò a sbiadire i contorni delle cose, facendo gradualmente sparire tutto. Poi il nulla. Di colpo tutto si era fatto oscuro. Per qualche istante rimase così, immobile in quel limbo.
Infine, una brezza fresca iniziò a sfiorare la sua pelle, mentre una sensazione stava man mano prendendo piede nel suo essere. Una sensazione di vuoto.
Attorno a lui le cose ripresero a delinearsi: un azzurro sconfinato attorno e sopra di lui, solcato da candide nuvolette bianche; più in basso, invece, vi erano strane strutture, delle quali non aveva mai visto o letto nulla. Notò che tali strutture si stavano avvicinando ad una velocità sempre più elevata. Mmmmhhh... Si guardò a destra e sinistra, rendendosi finalmente conto di quello che stava succedendo davvero: stava cadendo dal cielo. Guardò in alto per un istante, giusto per vedere un piccolo portale nero come la pece coi bordi bianchi luminosi chiudersi con un guizzo.
Tornò a guardare il terreno sotto di lui, distante ancora parecchie decine di metri. Qualche centinaio probabilmente. Strinse più forte il bastone in mano, sedendosi in aria a gambe incrociate. Prese a guardare giù, per vedere giusto cosa gli avrebbe riservato il suo arrivo su Terra-725. Oltre a quegli strani edifici vi erano strani aggeggi che parevano carri, ma essi si muovevano da soli, cosa che lo lasciò parecchio perplesso. Che razza di stregoneria è mai questa? Ma decise che avrebbe indagato più avanti. Vide anche, con grande gioia, gli abitanti di quel pianeta: nei suoi allenamenti, aveva letto della popolazione che lo abitava, ed era a conoscenza (più o meno), dei tratti che li contraddistinguevano maggiormente. Notò che il 90% di quelli che vedeva camminare per strada erano di carnagione scura. La cosa però non lo lasciò particolarmente sorpreso. Bene, direi che si può velocizzare l'atterraggio. Decise una volta che aveva finito di curiosare in basso. Da seduto che era, con un colpo di reni riuscì a mettersi a testa in giù, con le gambe distese, in modo da aumentare la sua velocità di caduta libera. Si avvicinava sempre più al momento in cui avrebbe impattato contro il cemento delle strade di Harlem. Quando fu a circa un centinaio di metri, afferrò il bastone con entrambe le mani, utilizzando il potere del TAO su di esso. Così facendo l'arma si ricoprì di una patina nera, lucida. Vide che ai lati della porzione di strada riservata a quegli strani veicoli vi erano delle persone che lo indicavano, i più con in mano strani aggeggi che emettevano a scatti una debole luce, mentre per altri era fissa.
Largo! LAARGOOO!
Non appena pronunciò quelle parole, si ricordò che ancora stava parlando nella lingua del suo pianeta d'origine. Dannazione... Beh, spero si spostino.
Mancava sempre meno al momento dell'impatto. Quando fu a portata del cemento, nessun umano era attorno a lui nel raggio di una decina di metri. Con un movimento fulmineo delle braccia, impiantò il bastone del cemento: tale movimento fu volto a scaricare gran parte della velocità acquisita, ma non si fermò li. L'arma si incastrò fino a metà della sua lunghezza, creando una ragnatela di spaccature nel marciapiede, mentre Ashura, rannicchiato, aveva avvolto la sua coda attorno al bastone, proseguendo verso il basso fino a quasi sfiorare l'asfalto, per poi usare la coda come perno per darsi una spinta verso l'alto, in modo da scaricare la restante energia cinetica acquisita nella caduta libera. Si servì anche delle mani e dei piedi per agevolare tale manovra, ritrovandosi così a volteggiare in aria, per finire con l'atterrare in equilibrio sul bastone.
I presenti lo guardavano a bocca aperta, mentre continuavano a puntarlo con quelle piccole lastre di non-sapeva-cosa.
Mamma, hai visto?... Ha la coda.
Disse a bassa voce un bambino, indicando il Wukong, il quale, ancora in piedi sul suo bastone, si girò a guardarlo di colpo, con un sorriso a 32 denti stampato in volto. Di risposta il piccolo si nascose dietro le gambe della madre, sbirciando solo con un occhio quello strano essere. Dal canto suo Ashura ora aveva imparato l'inglese, grazie alla sua particolare abilità di comprendere i linguaggi, per quello guardava il piccolo con felicità: da un certo punto di vista, era stato proprio quel bambino ad insegnarglielo.
Stava per saltare giù in modo da ritrovarsi sull'asfalto, quando notò uno strano tizio, vestito con abiti lunghi e malconci correre a perdifiato, come se stesse scappando da qualcosa. Lo guardò con curiosità, ma non percepiva nessun disturbo nell'Equilibrio. Fece spallucce, ed atterrò sull'asfalto, sfilando poi con un movimento deciso il bastone dalla strada, mentre annullava il rivestimento nero su di esso. Alzò una mano in segno di saluto.
Salve abitanti dell...
Ma non completò la frase, poiché notò che se tutti se l'erano data a gambe. Alzò le mani fino all'altezza delle spalle, coi palmi all'insù, con espressione confusa.
Ma che ho detto di male?!
Disse a voce un po' più alta, nella speranza che qualcuno dei fuggiaschi gli rispondesse.. -
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PG: Vingulv, detto Varg
LV: 2
PE: 2
Equip: Hviske & Aske
Varg era ancora distratto dalla persona che era appena scappata. E, perciò, quando sentì il boato, per lui fu come risvegliarsi da uno strano sogno. Che diavolo era successo? C'è da dire che non una singola goccia di paura riaffiorò dal suo animo, ma solo la solita (ormai quasi noiosa) consapevolezza che stava per sperimentare un altro eccesso di quella strana civiltà, ossessionata da congegni parlanti e vestiti tutti diversi. Con le armi ancora in pugno, si girò verso la fonte del forte rumore. Sembrava una persona in cima ad un lungo bastone, ma la visione durò poco perchè lo sconosciuto planò per terra. C'era qualcosa di strano, indubbiamente. Varg se lo stava chiedendo e stava decidendo se la fonte della stranezza era la sua coda o la sua aria spaesata. Istintivamente ebbe l'intuizione che, probabilmente, anche lui era una specie di naufrago.
Cercò di sforzarsi: non ricordava un solo midgardiano con coda o qualunque attributo animalesco.
Sembra una scimmia. Fu il verdetto.
Non avevano tante scimmie ad Asgard, ma qualcuna si. Ripensandoci, qualcosa al riguardo l'aveva vista. Qualche strana persona ibridata con un'animale l'aveva vista, ma subito dopo aveva capito che erano modificazioni dovute a tecniche e/o tecnologie, o, ancora, vestiti. La persona appena arrivata non aveva nulla di tutto questo, sembrava autentica. E anche a disagio.
Il sentimento mutò, da curiosità stantia a comunione di intenti. Che il misterioso sconosciuto avesse bisogno di aiuto? Ma Varg era un guerriero, non una guida. Un soldato che aveva scelto il Lupo, insieme a molti altri, per incutere timore. Si avvicinò lentamente, pur con le armi in pugno. Il suo solito sguardo fisso, la pelliccia leggermente mossa dal vento. Cercava di mascherare qualsivoglia aggressività, per cautela. Era pronto a saltargli alla gola da un momento all'altro, ma aveva deciso per un approccio diverso. Magari si poteva giungere ad una conclusione diversa.
Tu... Iniziò, pieno di dubbi. Si sentiva un idiota.
Sembrava una barzelletta. Un lupo dice ad una scimmia: che brutta coda hai! Pensò, perso nei fumi dei pensieri. Ma nemmeno lui l'aveva... Però la pelle si.
Tu non sembri di Midgard... Concluse. La sua mancanza di abilità nel conversare gli aveva permesso di dire solo questo.. -
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Ashura Liv 3
Equipaggiamento:SPOILER (clicca per visualizzare)Danza dei Fiori di Ciliegio, Borsa del Cibo
Eddai, sul serio! Non vi mangio mica!
Provò ancora a chiamare qualcuna di quelle persone che a quanto pareva aveva fatto fuggire, senza ottenere null'altro che silenzio come risposta, mischiato al frastuono che facevano quegli strani carri senza muli. Si girò verso di essi, fissandoli intensamente, e si stupì di vedere al loro interno delle persone. Ma che....? Ma come fanno a farli muovere? Si chinò per vedere sotto le auto, in modo da capire se quelle persone avessero fuori i piedi, ma nulla. Si tirò su di colpo, pensieroso. Questa si che è bella... Devo fare luce su questo mistero. Ricominciò a guardarsi in giro, per capire da dove cominciare ad esplorare la città, quando vide uno strano tizio avvicinarsi a lui, con in pugno un ascia. Ashura, nel notarlo, assunse un'espressione diffidente, muovendo leggermente il corpo così da non ritrovarsi impreparato in caso di attacco. Squadrò da capo a piedi l'uomo: possedeva un fisico muscoloso ed asciutto, il cui petto era solcato da diverse cicatrici. Indossava una pelliccia di lupo, la cui testa racchiudeva quella dell'asgardiano. È abituato alla battaglia... Che voglia ingaggiare uno scontro?.. Si ritrovò a pensare il monaco. Quando parlò, la sua voce sembrava stranamente titubante. Gli disse che non sembrava di Midgard. Ashura rimase immobile, senza mutare espressione ne muovere alcun muscolo per circa 3 secondi. Midgard?... Bene... Ma che cos'è questo Midgard?! E adesso che gli rispondo? Questo è capace di volermi affettare con quell'affare... Non che questo voglia dire che glielo lascerò fare, ma non mi sembra il caso di iniziare in questo modo i miei 7000 anni su questo pianeta...
Ancora indeciso su come comportarsi, Ashura strinse leggermente gli occhi, sospettoso; la coda si muoveva piano, come attraversata da un leggero guizzo ogni tanto. Guardandolo attentamente però, non gli sembrava che le sue intenzioni volessero minare l'Equilibrio. È un bel dilemma... Non sapeva veramente che cosa rispondere all'uomo. Sentiva qualcosa di strano in lui, ma nulla che veramente lo allarmasse. Perciò decise di optare per una soluzione più rilassata. In un attimo passò da quella posa guardinga ad una visibilmente più rilassata, mentre sul suo viso si dipinse un sorriso. Proviamo così... Infilò la mano libera nella piccola sacca in cuoio che teneva al fianco, tirando fuori da essa una coscia di pollo perfettamente cotta (la cosa che poteva sembrare ancora più strana del fatto che avesse una coscia di pollo in un sacchetto da cintura, era che tale coscia era più grande di tale sacchetto). La addentò con decisione, senza distogliere lo sguardo dall'uomo.
Midgard? Non ho idea di cosa tu voglia dire, amico mio.
Rispose finalmente a Varg, dopo i precedenti attimi di esitazione.. -
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PG: Vingulv, detto Varg
LV: 2
PE: 2
Equip: Hviske & Aske
Quel gesto aveva quasi posto fine ad un'epoca. Questo essere è strano, ma... Si ritrovò a pensare, mentre l'altro addentò il suo cibo. E lo pensò ben sapendo che anche lui non scherzava, in quanto a stranezza. Un asgardiano, la cui unica occupazione era stata la guerra fino a pochissimo tempo prima, aveva ben pochi diritti di dare dello "strano" ad una scimmia parlante, che mangia quello che pareva un cosciotto di pollo. E poi... Solo gli esseri umani, gli dei (o quanto meno gli esseri civilizzati) e cose simili lavoravano il cibo, e quella carne sembrava squisitamente cotta. E anche condita, oserei dire. Ucciderei per mangiare del cinghiale, ma pure quello... Pensò, con lo stomaco che, improvvisamente e inaspettatamente, iniziava a brontolare. La cosa, oltretutto, per un attimo gli aveva fatto dimenticare il fatto che quella provvista era uscita da una borsa che aveva tutta l'aria di essere magica.
Stregoni su Midgard. Ovviamente.
Fissò il cibo.
Io credo... Iniziò a parlare. Nel farlo, abbassò le armi quel tanto che bastava a far capire che la bellicosità non era la sua priorità in quel momento. Bisognava mettere ordine a tutto questo, e sedare quella parte di lui che bramava sangue (o quella sacchetta dal cibo infinito). Che poi, cosa se ne sarebbe fatto? Quale è il gusto di mangiare se non si passa dalla caccia, prima? Bisognava guadagnarselo, questa era il sentiero tracciato dagli Dei.
Invero, non sembri essere pratico dei dintorni. Il posto in cui ti trovi è Midgard. Disse, con il rischio di fraintendere: Midgard era il mondo o quella fetta di umanità in cui, temporaneamente, dimoravano?
Anche se ho sentito qualcuno del posto chiamare questa cittadina New York. Disse quell'ultima parola con una cadenza affettata, particolare. Era una lingua strana, pare si chiamasse inglese. Avrebbe potuto parlare in asgardiano, ma aveva infine optato per la lingua che sentiva più spesso ultimamente.
Ad Asgard avrebbe come minimo urlato il suo grido di guerra, prima di lanciarsi a capofitto nell'orgia di sangue e violenza che chiamava "battaglia", ma li... Questo tizio è atterrato, si è procacciato del cibo da una sacca magica, ha la coda e pare molto tranquillo, chi sa di cosa è effettivamente capace? Attaccarlo sarebbe stato avventato. Dall'altro canto, la curiosità di sapere lo opprimeva. Il suo signore, il Dio del Tuono, gli aveva detto di vegliare su quel regno. Forse quell'essere poteva minacciare Asgard? In verità, non credo. Ma non puoi mai sapere. Pensò ai suoi compagni d'arme e al regno dorato. Poi successe.
Quella tua borsa... Magia, scimmie, grattacieli, dispositivi. Cominciava ad averne abbastanza. Giuro sul mio onore, sono sicuro che tu non appartenga a questo reame.
Lo disse quasi come se fosse un pensiero appartenente alla sua mente. La sua salivazione, dentro la cavità orale, stava aumentando.
Ma fece finta di nulla. Il disagio si tagliava con il coltello, ma la faccia serafica del nuovo venuto aveva il potere di fargli credere che, forse, non era un'evenienza così sgradevole come sembrava.. -
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Ashura Liv 3
Equipaggiamento:SPOILER (clicca per visualizzare)Danza dei Fiori di Ciliegio, Borsa del Cibo
Mentre Ashura addentava con gusto la carne che aveva estratto dalla sacca, non perse occasione di notare che il suo interlocutore aveva posato gli occhi su di essa, e poi sul suo cibo, così come non gli sfuggì il brontolio che provenne dallo stomaco di quello spallato guerriero. Eh eh..
Il guerriero di Thor fece per proferire parola, mentre abbassava leggermente le armi, senza però riporle o comunque rilassarsi del tutto. Il monaco poteva quasi percepire la tensione nell'individuo che gli si parava davanti. Ciò che gli disse lo lasciò di nuovo spiazzato. Inizialmente intese che Midgard fosse la città in cui si trovava, ma quando udì che in realtà essa si chiamava New York, si bloccò. No... È impossibile che il Gran Sacerdote abbia sbagliato.. Ci deve essere un equivoco... Però i libri dicevano che il nome di questo pianeta è "Terra"... Eppure posso sentire che non mi sta mentendo. Può darsi che Midgard sia il nome che gli danno alcuni di loro. Si, non può essere altrimenti. Il posto è quello giusto, altrimenti il Maestro se ne sarebbe già accorto.
Perso nei suoi pensieri, quasi si perse le successive parole di Varg. Stavolta fu sorpreso di constatare che l'uomo sembrava essere più scaltro ed intelligente di quanto il suo aspetto suggeriva. Però, interessante. Il ragazzo-scimmia sorrise come se fosse stato colto in flagrante durante una marachella. Afferrò la coscia di pollo solo coi denti, frugando di nuovo dentro la sacca, per poi estrarne un'altra. La lanciò con tranquillità all'uomo.
Tieni. Chomp... Si parla meglio... Munch... Quando si ha lo stomaco pieno.
Gli disse ammiccando, riferendosi al precedente lamento dello stomaco di Vingulv. Terminò in due morsi la sua, infilando poi l'osso di nuovo nella borsa. Afferrò il bastone con la coda, sorreggendolo solamente con essa, mentre si portava le mani dietro la nuca, intrecciando fra loro le dita.
Hai un buon occhio, amico mio. Hai indovinato: io non appartengo a questo Piano d'Esistenza, ma sono qui per sorvegliarne l'Equilibrio, come comandato dal Nostro Dio Libra. Sono giunto proprio pochi istanti fa attraverso un portale di spostamento multiversale. Se posso chiedere, mi sembra di capire che tu sia un guerriero. Sei forse giunto qui perché ho infranto una qualche regola del vostro mondo?
Il Wukong sembrava essere la tranquillità in persona, ora che pensava di iniziare a capire chi si trovasse di fronte a lui.. -
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PG: Vingulv, detto Varg
LV: 2
PE: 2
Equip: Hviske & Aske
E' una strana coincidenza. Pensò Varg, addentando il cosciotto di pollo che la scimmia gli aveva generosamente dato. Poteva benissimo essere avvelenata (e non sapeva quanto potevano essere pericolosi i veleni di Midgard, senza contare che quell'essere veniva da altrove), ma decise che la situazione era già abbastanza strana senza infilarci un ulteriore elemento bizzarro. Coincidenza perchè avrebbe giurato che il suo cibo era assolutamente identico a quello che aveva mangiato poco prima il suo interlocutore: stesso odore, stessa cottura, anche stessa forma. O forse se lo stava immaginando.
Non male. Sentenziò. Era cotta a puntino, anche se non riconosceva le spezie. Un magro pasto, ma non si poteva pretendere troppo, del resto quello era solo un regalo.
Vediamo se ho compreso...
Guardò in aria, riflettendo e assaporando.
Il tuo Dio, un tale Libra, ti ha mandato quì dal tuo... ehm... "piano di esistenza" per "salvaguardarne l'equilibrio". Tutto il resto mi pare fumoso, ma credo sia sufficiente questo. Non conosco le regolamentazioni di questo Regno e non so rispondere alla tua domanda. Io sono solo un... Ospite.
Le similitudini con la sua situazione erano evidenti, anche un pò strani a dire il vero. Bastava cambiare qualche nome e tutto il discorso filava anche per lui. Decise di rendere partecipe il nuovo venuto delle sue argomentazioni.
Io mi chiamo Varghulf, detto Varg. Il mio signore Thor, il Dio del Tuono, Padre di Tutti e Sovrano di Asgard, mi ha posto il nome di Vingulv, Lupo della Guerra. Appartengo ad un corpo di soldati scelti di nome Úlfheðnar. Il mio signore e Padre di Tutti mi ha mandato in questo reame per essere i suoi occhi e le sue orecchie. Devo riferire di tutte le minacce per Asgard.
Fece una pausa. Poi ricominciò.
La cosa è alquanto strana. Invero, il mio Signore, in passato, ha passato molto tempo quì, su Midgard, e ora è oberato dai suoi impegni di regnante. Anche quando si autoproclamava difensore di Midgard, e il suo potere era contenuto dal suo Onnipotente Padre Odino, non riusciva a sventare tutte le minacce da solo. Ha avuto bisogno di compagni d'arme e fratelli. Io non ti conosco, nè conosco il tuo Dio, ma credi davvero di poter "salvaguardare l'equilibrio" tutto da solo? Qualsiasi cosa voglia dire. L'ultima frase la disse quasi sussurrando. Di che equilibrio si trattava?
Tale Libra deve essere davvero potente, per averti investito di tale potere. Qualcosa non quadrava, forse quell'essere era anch'egli una divinità? Non ne aveva per nulla l'aspetto. Forse la sua era solo boria guerriera.
Ti ringrazio del pasto. Deve essere comodo poter avere un tale oggetto. Altra pausa.
Tu, da quale dei Nove Mondi provieni? Non hai l'aspetto di un gigante di Jotunheim, nè di un nano di Nidavellir. Non sembri nemmeno un troll. A essere onesti, i miei occhi non si sono mai posati su qualcosa di vagamente simile a te. Decise di lasciar perdere il discorso "scimmie".. -
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Ashura Liv 3
Equipaggiamento:SPOILER (clicca per visualizzare)Danza dei Fiori di Ciliegio, Borsa del Cibo
Il monaco ascoltò con grande interesse tutto ciò che il suo nuovo conoscente aveva da dire, rimanendo sorpreso nel sentire che anche lui era stato mandato sulla Terra dal suo Dio, seppur con un compito diverso. Si incupì un poco quando lo sentì chiedere come avrebbe fatto da solo a sventare tutte le minacce. Era un dilemma che si era posto da sempre: un solo Monaco Bianco per ogni Piano. Quella era la regola. Ma come poteva una sola persona amministrare una tale responsabilità? Il suo Maestro gli aveva sempre risposto che col tempo avrebbe compreso tutto.
Lasciò inizialmente perdere la parte della sua provenienza, volendo rispondere alla domanda su Libra ed il suo compito.
Io... Non lo so. Ma questo è il mio credo. Questa è il mio Sentiero. E lo devo intraprendere, qualsiasi ostacolo incontrerò sulla mia strada. Libra ci ha concesso il privilegio di poter trascendere i limiti della nostra anima. Di più non posso rivelarti. Ti posso però dire che lotterò con tutto me stesso per compiere il mio dovere.
Fece una piccola pausa, seguita da un sospiro, mentre sul suo viso tornava a disegnarsi un sorriso. Riprese a parlare con tono sereno.
Comunque, piacere di conoscerti, Varghulf di Asgard, guerriero del Potente Thor.
Il mio nome è Ashura, e non ho la più pallida idea di cosa tu intenda con "Nove Regni". Ahahahah! Io sono un Wukong, e provengo da un altro universo. Purtroppo, anche di questo non posso dirti di più, poiché rischierei di sconvolgere Equilibri di altri mondi. Sai, non vorrei fare disastri nei primi cinque minuti dal mio arrivo. Ahahahah!
Disse, mentre rideva divertito. Poi si fece concentrato, squadrando le cicatrici dell'uomo davanti a se.
Dimmi, Varg. Sai per caso dove possa trovare un posto in cui si può combattere? Mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno per capire il livello di forza di questo pianeta.
Tali parole furono dette con il più spensierato dei modi, come se fosse una naturalezza fare quel genere di cose (ed in effetti i Wukong erano soliti organizzare tornei per misurare il livello di forza).. -
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[ENTRO] Cyberpunk
Lv 7
Exp 10
Equipaggiamento:SPOILER (clicca per visualizzare)- Hard Disk
Il simbionte è in grado di creare due chakram che possono cambiare in parte la loro forma (lame, punte, ecc... [+])
- Linking Pod
Braccialetto multimediale di sua creazione, ha tutte le funzioni di uno smartphone. [+]
- Anello di Leo ♌
Questo anello scolpito da un semplice pezzo di metallo stellare permette di conversare a distanza con un individuo conosciuto.
Si pensa a qualcuno e questo appare sottoforma di un piccolo ologramma sprigionato in forma conica dal piccolo specchio incastonato nell'anello.
L'ologramma trasmette al destinatario informazioni visive e uditive.
Consente inoltre al possessore di attivare le piattaforme di teletrasporto Porta del Cielo e Porta della Terra a piacimento e di accedere alla rispettiva casa zodiacale senza risentire dell'incantamento che permea la struttura, magia che il proprietario può attivare o disattivare a volontà.
- Cannone termico di Leo ♌
Avambraccio in metallo stellare che a comando si apre rivelando un cannoncino in grado di emettere un raggio termico della gittata di 20 mt per massimo tre volte al giorno.
Il calore sprigionato può incendiare materiali infiammabili, fondere metalli di bassa lega ed infliggere ustioni che vanno dalla media alla grave entità a seconda del tempo di esposizione.
Il raggio emesso può risolversi all'istante oppure il suo flusso può essere mantenuto per tutto il turno a patto che chi lo utilizza non compia bruschi movimenti (potrà comunque muovere il braccio per ridirezionare l'emissione come desidera).
L'oggetto può essere indossato ed attivato esclusivamente dal possessore dell'anello di Leo.
Eccolo di nuovo lì, ad Harlem. Nel giro di poco tempo era tornato in quel luogo per cui non nutriva particolare interesse, mentre stava trascurando il suo quartiere malfamato preferito che osava chiamare casa. Sicuramente avrebbe dovuto farvi ritorno, ma non era questo il giorno. No, oggi era lì per un motivo importante, il più nobile intento che si fosse mai proposto... trovare Frankie, il fottuto dio degli hotdog. Aveva intenzione di portarlo sulla Luna, per dare un tocco più accogliente a Cristal Town e dare il giusto riconoscimento a colui che da semplice uomo si era eretto a dio. Ecco... viste le ideologie della sua cricca di amici lunari, forse portare un dio lì non era il massimo, avrebbero potuto non gradire il suo ospite... ma in fondo non c'era certezza che fosse un vero dio... e comunque la bontà dei suoi manicaretti avrebbe placato gli animi. Valeva la pena di rischiare!
Si stava aggirando per le strade, dopo i fatti dell'ultima volta forse aveva cambiato zona, cercandone una più tranquilla dove continuare i suoi affari. A giudicare dal boato quella non doveva essere una zona troppo tranquilla, ma di certo ciò non dispiaceva a Cyberpunk. Sorvolò le trade in equilibrio su di un tombino e quando arrivo nel luogo del grande boato vide due uomini semi nudi, piuttosto muscolosi e con delle sembianze da animali, uno aveva una coda mentre l'altro era avvolto un un mantello di pelle di lupo. Restò un po' in disparte ad ascoltare i loro discorsi ma alla fine non riuscì più a tenere a freno la curiosità
Scusate ma... state girando un film o siete realmente così strani? Checccazz* non si capisce neanche se siete umani o no conciati così. Tu sembri un metallaro che ha esagerato con il pogo...
disse indicando il vichingo e le varie cicatrici che gli riempivano il petto
...e tu, sei una scimmia senza pelo anallergica?
disse poi rivolto al ragazzo con la coda.
Si mise a sedere sul tombino che continuava a fluttuare mentre le sue gambe spenzolavano nel vuoto..
Harlem0/4 partecipanti |
