Ciclo dell'Eredità

formerly know as : Eragon's Guide To Alagaesia+Brisingr Ver.Deluxe+4°Libro Del Ciclo dell'Eredità - Paolini fa' il botto!

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  1. botolo1
     
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    CITAZIONE (TronoNero @ 22/3/2021, 22:36) 
    Ma, in realtà, anche il classico funziona bene. La discriminante, per come la vedo io, è la trama. Certe cose funzionano sempre: parlo di storie d'amore contrastate/uniche, vendetta contro uno o più nemici, formazione e addestramento... Tutti quei topoi che appartengono alla letteratura tutta, per non dire "delle storie". Il fantasy, per come lo vedo io, è un costumino da mettere ad storia già scritta bene.

    In questo senso, ho trovato Eragon una roba davvero troppo ovvia, perchè, se è vero che il conflitto buoni/cattivi è Tolkeniano, è pur vero che basta leggere anche solo lo Hobbit per rendersi conto della diversità di spessore. A conti fatti, è anche un fatto di prosa e di come usi il linguaggio.

    È anche - e soprattutto - un fatto di qualità ed originalità di trama e ambientazioni.
    Gli stilemi aiutano a dare un’impronta caratteristica alla storia e, come dicevo, possono anche aiutarti a sgrezzarla in fase di impostazione, ma sempre con la consapevolezza che sei tu a servirti di loro - e quindi padrone di andare di taglio e cucito alla bisogna - e non il contrario, magari temendo che se gli togli l’orco e/o la principessa da salvare allora non è più fantasy e gli appassionati te la bocciano a priori.
    Anche perché ho come l’idea che molto spesso quello di buttarsi sul citazionismo spinto sia l’alibi dietro cui molti autori celano una carenza di inventiva e talento disarmante, lambendo pericolosamente il confine tra attinenza al genere e plagio.

    Poi il significante aiuta pure, eh, ed ho visto molti autori - tipo Rothfuss - acclamati per le proprie indubbie doti da “paroliere” e per la proprietà di linguaggio... però personalmente se devo scegliere preferisco sacrificare la forma al contenuto, anche in un genere come il fantasy che di certo non disdegna il taglio solenne e forbito per creare atmosfera.

    Forse l’unica cosa su cui non sono d’accordo è quella del costumino: credo che, per funzionare a dovere, certe storie necessitino di innestarsi ad un genere già in fase di concepimento e risulti proprio impossibile idearne a priori un nucleo duro “neutro” da declinare poi attraverso qualunque filtro letterario.
     
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51 replies since 5/11/2009, 19:44   509 views
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