[SAGA] Predatori

moderata da pioggi

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    Il discorso tra Malekal e i vari rappresentanti internazionali era qualcosa al di fuori della mia portata, forse della portata di tutti noi cacciatori, che senso aveva farci ascoltare tutto questo? Sarebbe stato meglio lasciarli in pace tra di loro, io avrei preso i miei soldi e mi sarei dimenticato tutto quanto, in fondo la distruzione del mondo è una cosa alla quale non voglio neanche pensare, ma nel caso non saprei nemmeno cosa potrei fare al riguardo per evitarlo, sono totalmente inutile e insignificante in tutto questo...

    Vi ho ascoltato: se non c'è altro, chiedo (di nuovo) di essere liberato e di riavere la mia spada!
    All'istante: niente di personale, ma non vedo perché dovrei intrattenermi!
    Ovviamente: non è mio interesse tediarvi insistendo sullo stesso tasto, ne farvi altro. Sul serio: mi siete indifferenti. Non so cosa decidano di fare i miei ex colleghi, MA! I soldi rimagono comunque una questione pendente.....sapete com'è. I mercenari offrono un servizio e quel servizio va pagato!.


    Ha ragione, non capisco nemmeno io perché dobbiamo restare qui se non avete più bisogno di noi, abbiamo cacciato i mostri da voi indicati, forse non l'abbiamo fatto nei modi migliori a volte


    Il pensiero è verso la Francia.

    Ma chiedo di poter essere pagato. Comunque, ricordo ancora che per me tutto quello che è appena successo viene ripagato con i soldi, quello che c'è dopo non mi interessa e non mi interesserà fino a quando non mi pagherete per farlo. Quindi si, mi unisco a Yurei: liberateci, pagateci e non ci rivedremo ne sentiremo mai più

    Sinceramente.
     
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    salto il turno, tanto non posso parlare, vedrò di fare un post unico con i pensieri del pg successivamente, tanto più che da spettatore non può fare attualmente
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    Vi ho ascoltato: se non c'è altro, chiedo (di nuovo) di essere liberato e di riavere la mia spada!
    All'istante: niente di personale, ma non vedo perché dovrei intrattenermi!
    Ovviamente: non è mio interesse tediarvi insistendo sullo stesso tasto, ne farvi altro. Sul serio: mi siete indifferenti. Non so cosa decidano di fare i miei ex colleghi, MA! I soldi rimagono comunque una questione pendente.....sapete com'è. I mercenari offrono un servizio e quel servizio va pagato!
    Ha ragione, non capisco nemmeno io perché dobbiamo restare qui se non avete più bisogno di noi, abbiamo cacciato i mostri da voi indicati, forse non l'abbiamo fatto nei modi migliori a volte, ma chiedo di poter essere pagato. Comunque, ricordo ancora che per me tutto quello che è appena successo viene ripagato con i soldi, quello che c'è dopo non mi interessa e non mi interesserà fino a quando non mi pagherete per farlo. Quindi si, mi unisco a Yurei: liberateci, pagateci e non ci rivedremo ne sentiremo mai più


    Malekal inspirò.

    Avete una visione piuttosto ristretta degli eventi. Siete appena messi a conoscenza del fatto che stiamo per risvegliare una delle due bestie fondamentali del creato, ma vi preoccupate del vostro pagamento. La metterò nei vostri termini, allora, cercando di condensare l'incondensabile al minimo.

    Titan e Beast si stavano risvegliando.

    Il DNA che avete raccolto era il pezzo del puzzle mancante per formulare un modo per guarire il Behemoth. L'unico modo che abbiamo per eradicare i Mostri dal nostro pianeta implica uno sconvolgimento globale di portata, è il caso di dirlo, titanica. Il ritorno del Behemoth causerà il risveglio del Leviatano ed essi si cercheranno immediatamente per combattersi. Devo esplicitare cosa può accadere quando un serpente in grado di circondare l'Australia con le sue spire si scontra con un mastodonte in grado di livellare una catena montuosa al suo solo passaggio?

    I suoi occhi non vacillavano. Quelli dei delegati sì, come anche le gambe o gli sfinteri di alcuni.

    Abbiamo scelto l'unica opzione possibile, quella che porterà i Mostri rimanenti a schierarsi da una o dall'altra parte delle due bestie, poiché è così che funziona, sarà la terraferma contro il mare. Per dar conto della portata delle conseguenze, potete rifarvi al fatto che essendo stata l'ultima battaglia tecnicamente vinta dal Leviatano, l'acqua occupa attualmente i due terzi della superficie del pianeta mentre la terraferma solo un terzo. Quello di cui stiamo parlando è più di un nuovo Diluvio e la vita sul pianeta non sarà mai più la stessa. Anche se il prezzo della libertà ultima da ciò che resta della progenie dei titani vale il costo di vite, quest'ultimo sarà immenso per gli standard a cui siete abituati, sebbene si parli di pura riduzione statistica. Terre emergeranno, continenti affonderanno. Quando e se lo scontro terminerà, avremo di fronte un pianeta nuovo, estremamente meno popolato ma nuovo, ed è per questo che VOI siete stati convocati a un posto in prima fila alla nascita del nuovo mondo

    disse rivolgendosi agli ambasciatori

    mentre di VOI ho ancora bisogno, tornando ai Predatori, poiché nel mezzo di questo incendio atto a riforgiare la foresta, saranno necessari uomini che si impegnino attivamente a contenere i danni e fermare chiunque cerchi di ostacolare il processo in corso. Se perfino di fronte alla prospettiva di un nuovo mondo restate indifferenti, sappiate che potrete essere ricompensati con ben più che denaro. Dopotutto il nuovo mondo avrà bisogno di leader.

    Malekal guardò le nuvole attraverso la vetrata con le braccia conserte dietro la schiena. Uno degli scienziati, nel frattempo, si era avvicinato. Gli altri avevano smesso di trafficare ed erano fermi alle loro postazioni.

    Vi sto semplicemente chiedendo di rinnovare il nostro contratto con un bonus molto più ingente. Questo voi mercenari riuscite a comprenderlo? L'umanità seguirà il suo corso dopo questo evento, e da quel momento non sarà più mio interesse interferire. Se mi fornirete ancora il vostro aiuto potrete governare una parte di una nuova umanità svincolata dall'incubo della teratomachia. Sarò lieto di sentire la vostra risposta una volta che il processo sarà avviato.

    Lo scienziato si schiarì la gola.

    Sua eccellenza, siamo pronti al suo via. Calcoliamo che il Behemoth inizierà il processo di autorigenerazione entro pochi secondi dall'integrazione del DNA rimanente. Abbiamo bisogno solo di circa tre minuti per iniettarglielo.
    Danni calcolati dall'emersione dal suolo?
    Minori del previsto, signore. Solo la costa est asiatica.
    Molto bene. Date il
    BLAMMM

    il rumore di bossolo che impatta sul pavimento seguì quello dello sparo. Subito dopo, quello di 70 chili di scienziato della confraternità lo seguì.

    Non credo proprio.


    Carlsberg aveva fatto la sua mossa e ora teneva la pistola puntata alla tempia del suo datore di lavoro.

    Sei un dannato pazzoide, Malekal. E io, a quanto pare, un idiota. E' stata una buona mossa quella di tenermi all'oscuro fino alla fine di QUESTA parte del piano, ma finisce qui. Non ci sarà nessuna dannata apocalisse su questo pianeta e nessuna dannata perdita di milioni di vite. Richiama i tuoi servi.

    L'uomo dal volto dipinto sospirò.

    Credi che mi importi di morire, di fronte a un progetto che trascende le nostre vite? AVVIATE LA MACCHINA.
    NO!


    Il braccio del capo della confraternita fu più veloce del dito sul grilletto di Nome in Codice: Carlsberg. Con una forza sovrumana e una rapidità a stento percepibile disarmò il cacciatore invertendogli di netto l'articolazione del gomito. Carlberg urlò, prima di essere scaraventato contro un muro. Malekal strappò dalle mani di un subordinato un'asta di metallo con una lama ricurva alla fine, dirigendosi con rapida calma verso il mercenario. Questi ebbe tempo per un solo pensiero, e un solo sparo.

    BLAM

    Il proiettile colpì uno dei controlli della sala, mandandolo in corto. In contemporanea un uomo-serpente avviò il macchinario più grande girando una leva. Le bande fluorescenti che tenevano fermi i Predatori si aprirono, rilasciandoli. Non aveva mirato alla leva, troppo distante, ma a liberare i cinque superumani.

    LA MACCHINA! DISTRUGGETE LA MA... AAHHK


    La mano ferrea attorno al collo di Carlberg gli troncò il fiato in gola, mentre i Predatori cadevano con un lieve tonfo al suolo, liberati dalle singole costrizioni.

    Sei la prima perdita collaterale del progetto che salverà questo mondo, “Carlsberg”. Io ne sarei orgoglioso.

    KKRAK

    Il panico che vibrava nell'aria ebbe solo bisogno di quell'atto per deflagrare. Gli ambasciatori e i rappresentanti scapparono in ogni direzione urlando, e in mezzo alla piccola folla, frapposto fra i Predatori e il macchinario maneggiato da ferventi adepti, solo Malekal, con la sua naginata in mano che non aveva ancora avuto bisogno di usare.

    Qualcun altro vuole impedire il risorgere dell'umanità?
     
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    L'automa rimase ad ascoltare, come al solito. Se fosse stato più "emotivo", se la risposta avesse in qualche modo potuto influenzare la sua sopravvivenza, si sarebbe chiesto: Perché quest'uomo continua a parlarmi? A spiegarmi le cose? Possibile che non abbia espresso le mie priorità in maniera precisa? Stanno cercando di convincere una montagna, a preoccuparsi di cose come la sopravvivenza del genere umano. Non è futile? Non riescono nemmeno ad annoiarmi perché io non posso annoiarmi!
    E così via. Tutto questo pensiero era tuttavia strettamente ipotetico, appunto: perché Yurei non aveva ragione di interrogarsi su queste cose, quindi semplicemente non lo fece.
    Poi finalmente lo liberarono: se non altro adesso poteva muoversi. La gente, in genere, tendeva a sentirsi a disagio quando lui andava loro molto vicino. Non tutti allo stesso modo certo: dipendeva molto dal carattere dei singoli esseri umani e da quando esattamente capivano, di quello che poteva fare loro. Per fare un esempio: l'idea di un blocco di pietra, parlante, intelligente, semovente che ti può aprire la testa in due con un buffetto, armato con una lunga spada che trasudava follia e malvagità, rendeva le persone molto nervose.
    Nervose era bene: almeno fino ad un certo punto. Le persone nervose, specie se temevano per la loro vita, diventavano più ragionevoli. Poi, quando il panico, diciamo così, superava il livello di guardia, provavano a ucciderlo, che in definitiva era una grossa perdita di tempo per tutti. Specialmente per Yurei, se voleva solo parlare e gli staccavano la mascella.
    Più o meno questa era l'idea che Yurei si era fatto di alcune situazioni tipiche che coinvolgevano lui ed esseri umani di ogni genere.
    Si basava tutto su numerosi anni di osservazione, letture e riflessioni molto, molto asettiche.

    Si avvicinò a Malekal, spostando di peso e in modo abbastanza brutale alcune persone che finivano per sbarrargli il passo o gli correvano addosso (senza intenzione di far del male, semplicemente non gli intressava e aveva imparato che non c'era motivo di usare cautela nello spostare oggetti inutili.....fossero pure esseri umani, certo). Yurei faceva facendo affidamento sul fatto che malekal non fosse umano (o quantomeno umanoide) dalle facili crisi di nervi. Cercò di non essere troppo minaccioso: purtroppo, quest'ultima parte dipendeva molto soprattutto da Malekal, perché Yurei aveva limitate capacità espressive, sia nel bene, che nel male.
    LA SPADA E I SOLDI! disse cercando di superare il frastuoo generato dal panico. Urlare non aiutava ad avere un'immagine rassicurante, ma non poteva fare altrimenti: la conversione sarebbe stata futile, se Malekal non riusciva a sentirlo. NON E' PRATICO DISCUTERE NUOVI AFFARI, SE PRIMA NON CHIUDIAMO QUELLI IN SOSPESO: NON SONO COSI' MULTITASKING, IN FONDO!
    Alzare la voce Per ogni evenienza, cominciò a cercare la sua arma allargando le proprie percezioni più che poteva. Nel caso il suo interlocutore decidesse di usare le sue proprietà come moneta di scambio. Niente di grave certo, però Yurei aveva le sue priorità e non era disposto a cedere.
    Non ancora.

    Edited by Vandal - 9/2/2015, 21:46
     
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    Ora rimango in attesa dei soldi, anche se in realtà il discorso che sta a fare Malekal non passa a parte, ascolto tutto con calma dall'inizio alla fine, anche con notevole interesse (ascoltarlo è il meno visto che non posso far altro, ma non pensavo di farlo con interesse).
    La portata di quello che sta dicendo è di un livello a noi... Beh, a me almeno... Inconcepibile; finché si parla di stati e nazioni io ci sono dentro, nel mio piccolo ho contribuito a far rovesciare governi e paesi, colpi di stato, ho eliminato anche alcuni degli scienziati reputati pericolosi... Ma di fronte a questo io non ho alcun futuro.

    "Sta cercando un leader nella persona sbagliata"

    Forse per alcuni questo basta e avanza per seguire il suo piano per il futuro, ma per quanto mi riguarda va bene finché devo mantenere i danni nell'accettabile dietro ordini... Ma non sono sicuro che quello che ne verrà fuori sia fatto per me. Poi le prigioni si aprono e i mercenari sono liberi, me compreso, in mezzo a tutto questo sta crescendo il caos generato dalle ultime azioni di Carlsberg. Onoreremo in seguito la sua morte, ora ho bisogno di un arma.

    "Qua ne troverò ben poche di armi..."

    In fondo è un laboratorio, di soldati ce ne sono pochi anche se presto sono certo che ne arriveranno alcuni. Ma è da quando sono sveglio che ho notato delle capsule piene di liquido, cosa succederebbe se le faccio crollare con la mia cinesi? Proviamolo.
     
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    Era gonfio d'odio verso Malekal ed i suoi uomini ma sopratutto verso Carlsberg, che li aveva traditi dopo essersi conquistato la loro fiducia. Gliela avrebbe fatta pagare cara!
    Nonostante tutta la rabbia però ascoltò il discorso di Malekal, scoprendo quindi il suo piano. Voleva risvegliare due antiche bestie, il Leviatano ed il Behemot e per farlo aveva la necessità di recuperare i dna dei mostri che loro avevano combattuto. Svegliarne uno equivaleva a svegliare l'altro a causa di una rivalità istintiva da essi posseduta e ciò avrebbe portato dunque ad un loro titanico scontro. La battaglia avrebbe stravolto il pianeta, la razza umana ne sarebbe risultata decimata ed i sopravvissuti sarebbero stati comandati da Malekal ed i suoi alleati.
    Vi sto semplicemente chiedendo di rinnovare il nostro contratto con un bonus molto più ingente. Questo voi mercenari riuscite a comprenderlo? L'umanità seguirà il suo corso dopo questo evento, e da quel momento non sarà più mio interesse interferire. Se mi fornirete ancora il vostro aiuto potrete governare una parte di una nuova umanità svincolata dall'incubo della teratomachia. Sarò lieto di sentire la vostra risposta una volta che il processo sarà avviato.
    Il processo venne avviato, sembrava che la confraternita avesse vinto, quando Carlsberg decise di tradire anche Malekal!
    Questo stronzo ce l'ha nel sangue il tradimento...
    Sei un dannato pazzoide, Malekal. E io, a quanto pare, un idiota. E' stata una buona mossa quella di tenermi all'oscuro fino alla fine di QUESTA parte del piano, ma finisce qui. Non ci sarà nessuna dannata apocalisse su questo pianeta e nessuna dannata perdita di milioni di vite. Richiama i tuoi servi.

    Malekal riuscì a disarmare Carlsberg quindi prese una naginata da un suo servo per combatterlo ma il cacciatore riuscì comunque a sparare sulla leva che serviva a liberarli. Si ritrovò libero, con la possibilità di parlare.
    LA MACCHINA! DISTRUGGETE LA MA... AAHHK
    Malekal si occupò del traditore, mentre i suoi sgherri cercavano di proseguire il risveglio del Behemoth.
    Qualcun altro vuole impedire il risorgere dell'umanità?
    Yurei sembrava essere indiferente verso il destino dell'umanità ed in fondo Zogar se lo aspettava, essendo quello un golem privo di sentimenti. Plash intanto sembrava preso dall'osservarsi attorno, alla ricerca di qualcosa, forse una via di fuga?
    Zogar osservò Malekal e la sua arma. Con i poteri che possedeva non sarebbe servito molto a distruggere la confraternita e la loro macchina... ma poi? Lui aveva degli obbiettivi, voleva il potere.
    Da quando era giunto in quell'universo però tutti i suoi piani avevano trovato ostacolo nei supereroi di quel mondo, non era riuscito a conseguire nulla. Il piano di Malekal li avrebbe eliminati tutti o quasi senza nessun convolgimento personale, tramite un'apocalisse creata dallo scontro fra due bestie ancestrali. Cosa poteva avere di meglio?
    Una volta nato il nuovo mondo lui sarebbe stato il dominatore di una sua parte e avrebbe potuto sgominare anche la confraternita per essere il solo ed unico al comando della Terra.
    Ciò che i due mostri avessero distrutto inoltre lui lo poteva ricostruire tramite la Staffa di Uno. I suoi poteri erano enormi, Parigi ne era la testimonianza.
    Che l'umanità risorga allora, Malekal, io rimango in affari con voi! esclamò, osservando i suoi compagni per osservare le loro reazioni ed eventualmente combatterli.
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    Malekal ignorò momentaneamente le richieste di Yurei. Il golem si sarebbe calmato comunque, quando gli avrebbe dato paga e la sua arma. Le cose andavano molto meglio di come pensava: si era preparato ad affrontare sette persone che avrebbero fatto di tutto per fermarlo, invece erano solo in tre e nessuno deciso a dargli preoccupazioni. Nessuno col potere di provarci, perlomeno. Stringeva l'arma e i suoi muscoli erano tesi, i suoi incantesimi pronti, ma non aveva un avversario. Forse l'unica eventualità che non aveva previsto.

    LA SPADA E I SOLDI!
    Che l'umanità risorga allora, Malekal, io rimango in affari con voi!
    Avrete entrambi quanto vi spetta, molto presto.


    Poi un rumore di vetro infranto e liquido denso in grande quantità. Senza fare una manovra brusca, da esperto, Ghost aveva fatto crollare le capsule contenenti una specie di versione alchemica di brodi primordiali destinati alla rielaborazione del DNA da integrare nel Behemoth. Troppo presto perchè la cosa non mandasse a monte la fase iniziale. Le capsule erano antiproiettile, ma il mercenario le aveva semplicemente fatte cadere grazie ai suoi poteri, e il loro peso era troppo per farle restare integre. Senza di esse, il processo sarebbe stato troppo lento per avere efficacia: probabilmente il Leviatano avrebbe sentito l'odore del suo avversario e si sarebbe precipitato prima che questi fosse in forze, determinando una vittoria rapida che non avrebbe dato l'effetto sconvolgente voluto da Malekal. L'uomo spazzò via con un'onda d'urto il telecineta, senza curarsi di aver colpito anche gli altri due nelle vicinanze, spedendo i tre lontano, quasi fuori dal finestrone e addosso ai diplomatici, o chi di loro rimaneva.

    SACERDOTE!
    Abbiamo scorte del Ricombinante per altre dieci capsule, signore! Possiamo tornare operativi in un attimo!
    FATELO!


    I sottoposti non persero tempo nemmeno per un "sissignore", correndo ad allertare i magazzinieri della necessità di altre capsule, mentre Malekal si dirigeva rapido e implacabile con la naginata stretta in pugno verso Ghost, con una decisione nel volto di stroncare l'unica minaccia rilevata che sembrava pari a quella di un camion in corsa.

    COL CAZZO!!

    Con un balzo ferino, un uomo nel pieno delle forze e accento irlandese cosparso di tatuaggi si era lanciato su Malekal, abbastanza veloce da assestargli un diretto sinistro alla tempia che il capo della Confraternita non fece in tempo a parare. Avrebbe probabilmente distrutto il cranio di una persona normale, ma Malekal non faceva un passo in battaglia senza un incantesimo di corazza. Ethan, rinvenuto giusto in tempo, non diede tregua al suo avversario rilanciandosi con la sua forza animale per piazzargli le mani al collo. Anche se stordito, però, l'uomo dal volto dipinto non si fece sorprendere un'altra volta, nemmeno da Titan, che anch'esso sveglio, digrignava i denti pronto ad attaccare.

    Era CHIARO che non potevate semplicemente capire!

    Il secondo balzo fu intercettato dalla parte priva di lama della naginata, che sbattè Beast a terra come carne da macello scaricata da un camion. Un calcione allo stomaco contribuì a serrare il ritmo degli attacchi di Malekal e a spezzare il fiato all'irlandese, che fu scagliato addosso a Ghost. Nel frattempo da una specie di ascensore meccanico una moltitudine di servi-serpente e scienziati vari trascinò un largo carrello metallico con le enormi ampolle di liquido da sostituire a quelle rotte.

    YYAAAAHHRRG

    Il selvaggio assalto di Ethan caricato dai suoi poteri di volo e superforza parve mettere in difficoltà
    l'uomo dal volto dipinto, ma per poco. Roteando la lama per tenerlo a distanza, non ci volle molto prima che Malekal stesso assestasse uno squarcio, poi un altro, poi un altro ancora nella carne del tatuato. Alla fine, Ethan cadde in ginocchio per la perdita di sangue, lottando per rimanere cosciente. Malekal caricò un incantesimo nella mano sinistra e quando lo ebbe scagliato sul telecineta, egli rimase completamente paralizzato con un suono come di pietre che strisciano. Il capo della Confraternita si era preparato per fronteggiare tutti loro assieme, e non si sarebbe fatto piegare da solo tre dei Predatori. Anche Titan, infatti, non ebbe successo: il suo doppio pugno fu schivato e respinto, e il suo corpo rispedito nel regno di Morfeo da una sorta di elettricità scagliata prontamente dai fucili dei soldati prima, e dalla mano di Malekal subito dopo. L'unico gesto che Ethan riuscì a fare prima di perdere nuovamente conoscenza, fu di afferrare con mano tremolante una specie di brutto e arrugginito coltellaccio alla sua cintola, stringendolo con forza.
    I servi rimossero gli involucri rotti e pulirono il liquido dal pavimento al meglio possibile in poco meno di un cinque minuti, prima di installare le nuove capsule e di eseguire un test per far ripartire la macchina. Malekal teneva paralizzato a distanza Ghost, mentre Yurei e Warmage non avevano mosso un dito. Quando tutto fu pronto, un ingegnere-mago chiese un cenno al suo capo, che prontamente e seccamente glielo inoltrò. Stava per tirare di nuovo la leva del macchinario, quando



    Il caos nella stanza si bloccò. C'era un cellulare che stava suonando per terra, in mezzo alla sala, probabilmente caduto di tasca a un ambasciatore durante la fuga, con una ridicola suoneria. L'assurdità del momento fece fermare tutti. Il tempismo era troppo per essere una coincidenza, si sentiva nell'aria che non era solo un contatto di un delegato che chiamava al momento meno opportuno cercando il padrone del cellulare. No, non poteva essere solo quello.
    Tenendo stretta la presa del suo incantesimo paralizzante, Malekal poggiò la naginata al muro mentre i soldati circondavano con armi a energia i Predatori e raccolse il telefono, foss'anche solo per fermare quella musichetta. Chiamata anonima. Cornetta verde. Silenzio.

    ...

    Pronto.

    ...

    ...

    HHHHHHHHAAARRRRRRRRHHH.


    -click-

    Malekal aggrottò le sopracciglia. Era vivo da troppo tempo per non vibrare a un brutto presentimento, come il suo udito vibrava percependo un fischio leggero nell'aria, che non era presente appena prima e che si intensificava via via.

    KA-WWRAAAAAAHHHHHMMMMMM

    L'allarmante ipotesi di un attacco di un'arma sonora venne spazzata via dalla mente dell'alto sacerdote come la vetrata, buona parte del pavimento, una fetta del muro adiacente e un buon numero di soldati lo furono dalla palla di cannone che si abbattè nella sala di comando seminando calcinacci e disastro. Malekal era troppo intelligente per restare confuso per più di un istante.

    NO!

    Un puntino all'orizzonte si avvicinava a gran velocità. Un suono tipo tonfo, un secondo puntino, che pareva partire dal primo, a velocità molto maggiore.

    KAWRAAAAAAAMMMMM

    Gran parte del soffitto distrutto, polvere, grida, morti, calcinacci e metallo, caos. Poi una risata demoniaca nell'aria, lontana ma in avvicinamento e raggelante come le acque scure, eppure calda come l'idromele. Il puntino più grande si avvicinava ancora, acquisendo una forma familiare. Batterie aeree che si attivavano per respingerlo. Inutili. Del resto, nessuno ha mai abbattuto la Pendragon.

    BUON FOTTUTO GIORNO, FIGLIDELLAMMERDA!!

    -boom-

    Malekal vide il brillio del cannone e si gettò di lato in tempo, evitando una morte certa. Parte degli scienziati-sacerdoti non furono così fortunati. La nave stava mandando all'inferno l'intera sala pezzo per pezzo.

    PROTEGGETE IL MACCHINARIO!

    GNEGNEGNEDEH IL GNAGNIGGNAGNOH

    fece il verso nel modo più ritardato possibile Flavius James Albert Mary "Occhio Nero" Taggart, dall'alto del suo ponte di comando, per nulla agitato dal fatto che le batterie di contraerea di un'intera fortezza cercavano disperatamente di abbattere la sua nave. Perlomeno, per nulla agitato per i suoi standard.

    GNNNENEHE IMGNEGATO AGNNI GNER GNEGNO PIANOH GNGGNGNGNGNG FAGNAMO GNISORGNERE L'UMAGNIDNA'!!!! GGGGNNNN POTATO!!! PUTTANA DI UN'EVA MURENA, SEI IL PEGGIORE VILLAIN DELLA STORIA DEL GLOBO TERRACQUEO!!!! NON SARESTI POTUTO VENIR PEGGIO NEANCHE T'AVESSERO SCRITTO IN TUTTA FRETTA PER FINIRE UNA STORIA CHE DURAVA DA TROPPO!!

    urlò il pirata, pericolosamente vicino alla verità, mentre schivava colpi con manovre di timone e assestamenti di leve dalla sua postazione. La nave volante ondeggiava sfidando gravità, armi nemiche, vento e generale buonsenso, mentre il suo cannone frontale fumava ancora prima di sparare un'altra devastante bordata. Malekal non aveva probabilmente mai digrignato i denti così forte in vita sua.

    FUOCO A DRITTAAAAAAAAAA


    BBBOOOOOMM

    KAAABRAAAAMMMM


    una postazione di contraerea in meno. Ma a chi aveva dato gli ordini Occhio Nero? Ormai la nave era abbastanza vicina da poter notare un equipaggio sul ponte. Blackeye si era procurato una nuova ciurma, e a veder come si muovevano parevano avere problemi in testa almeno quanto lui.

    LA FESTA E' FINITA, CACCIATORI DI CAZZI!! VI SONO MANCATO? PTU'!! VOI COME LE CHELE DI UN ASTICE SUL COGLIONE SINISTRO!! HHARRRRHHHH!

    La nave evidentemente si stava avvicinando per abbordare il grande salone come se si trattasse di un abbordaggio in piena regola, ma Malekal non aveva nessuna intenzione di permetterlo. La macchina era ancora sostanzialmente integra. Andava difesa ad ogni costo. Senza una parola per la troppa rabbia, l'uomo dipinto afferrò la naginata e corse verso il finestrone sfondato, balzando verso il ponte nemico con una velocità e un'altezza straordinarie. Blackeye lo teneva d'occhio e sclerò subito lasciando il timone a girare mezzo a caso, mentre il resto della ciurma, che pareva composta dai peggiori pirati da cui truccano gli attori per fare i film, quelli stereotipati con le gambe di legno, le bandane, e il titolo di studio consistente nell'iscrizione all'anagrafe se andava bene, si preparava a dare assalto al forte. Trovare due della sua ex-ciurma che non si stavano opponendo attivamente a Malekal fece un po' male al pirata, come vedere Ghost lanciato dalla finestra appena prima di saltare dall'alto sacerdote, o Titan e Beast fuori uso. Il pensiero, però, lasciò posto alla concentrazione mentre si faceva largo sul ponte per intercettare il suo avversario. Intercettarlo con un ramo dell'albero maestro che rispondeva mentalmente ai suoi comandi, si intende, e rispedendolo come una palla da baseball nel salone ormai ridotto a colabrodo. Mentre Malekal atterrava malamente, Taggart balzò sulla testa della gomena della nave, estraendo la sua famigerata doppia spada e asserendo che NESSUNO SALE SULLA MIA NAVE SENZA IL MIO PERMESSO!!!.
    La situazione era completamente precipitata: da un lato i predatori rimasti, dall'altro gli scienziati che avevano avviato nuovamente il macchinario dando via al countdown per la fine della civiltà umana, o perlomeno per il suo reboot completo; dall'altro ancora i soldati serpente della confraternita che cercavano di respingere l'assalto dei peggio pirati radunati dal capitano della Pendragon. La ciliegina sulla torta era lo stallo che si era creato fra i due comandanti: Malekal non voleva lasciare la sala per difendere la macchina, mentre Occhionero non poteva scendere a causa della sua maledizione. Lo stallo giocava solamente a favore del risveglio del Behemoth, dunque Malekal non si mosse, il che esasperò Taggart.

    SE MAOTZETUNG NON VA IN MONTAGNA LA STRAFOTTUTISSIMA MONTAGNA ENTRA IN MAOZINGZONGCHINCHONCHANGALLAHALBAR!!! HHARRRRHHHH

    bastò un cenno mentale e la Pendragon diede nuovo vapore ai motori, sfondando fisicamente di prua lo squarcio nel palazzo con la delicatezza di un pornodivo esteuropeo in un video a basso costo, paragone simile a quello che Blackeye tenne a urlare sputando mentre la sua nave diventava essenzialmente la sala, eradicando a non poco prezzo il pavimento e parte dei muri portanti, con risultati catastrofici. I danni erano ingenti, ma Taggart voleva giocarsi il tutto per tutto.

    VOIALTRI, SFASCIATE QUEL DANNATO AFFARE!! COSO E' MIO!!

    sputò, mentre scattava verso Malekal e viceversa. Quando incrociarono le lame, l'impatto fu violentissimo, lasciando un secondo di silenzio e repulsione di entrambi, subito ririempito da suoni, caos e affondi. La furia con cui i due roteavano la doppia spada e la naginata aveva un che di folle, perfino negli occhi dell'altrimenti controllato capo della Confraternita. Tuttavia, Blackeye sapeva che Malekal lo stava trattenendo, e in realtà non poteva fare affidamento sui malridotti Predatori. Così, dopo qualche altro feroce scambio che in un altro contesto avrebbe trovato posto la leggenda dei duelli, capendo che i suoi uomini stavano venendo superati in numero, che Malekal stava temporeggiando e che qualunque altra mossa non avrebbe avuto esito, diede due sciabolate di disturbo e battè in ritirata verso il timone. Quasi avendo intuito cosa il pirata intendeva fare, il suo avversario lo marcò stretto.

    CRANIARO, SBRATTO, ALLE ELICHE GRANDI!! SCOPANGURIE, LA LEVA CENTRALE!! MALCOMATO E ROTULA, LE ELICHE PICCOLE E I COMANDI!! PORTIAMOCI AFFANCULO IL PIANO INTE—GGAAAAHHHKKK

    Malekal riuscì a impalare le legnose carni del capitano, che agonizzò mentre l'AYE dei suoi marinai si faceva sentire, anch'esso rotto dal dolore, come se l'avessero subito loro. Occhionero, però, non si diede per vinto e con uno scatto di fendente sinistro procurò uno squarcio sul volto del duellante opposto. Malekal urlò, ma solo per poco. I suoi occhi traspiravano pazzia, come se non sentisse il dolore, grondante sangue a fiotti da un viso praticamente aperto.

    Se pensi anche solo un momento che lascerò che voi bifolchi mi impediate di salvare questo mondo TI SBAGLI. MORIRO' PRIMA CHE TU PREMA QUEL BOTTONE!!
    SI DICE "CHE TU PREMI", CIBO DA ANGUILLE!! AAAGGHH!!!
    SEI SOLO UN RELITTO DI UN'EPOCA PASSATA!!! E MORIRAI COME ESSA, ASSIEME A QUESTO MONDO DI MOSTRI COME TE!!!
    VALLO A RACCONTARE ALLA PUTTANA DELLA ******************* ** *** **** ************** ************!!!!!!

    Nonostante i feroci colpi ormai a mani nude di un Malekal troppo poco concentrato per usare la magia, colpi che gli martellavano quelle che potevano essere un analogo di ossa del suo corpo, Blackeye riuscì a trascinarsi evadendo la presa fino al pulsante rosso. Malekal gli spezzò un braccio di netto per impedirglielo, ma il pirata riuscì lo stesso a premerlo. E la Pendagon tremò.

    NOOOOOO!!!

    L'uomo dal volto dipinto ormai più dal suo sangue che dal trucco purpureo scattò verso il timone, inutilmente. Nessuno dirigeva la Pendragon se Occhionero non lo voleva. Quando le bandierine si issarono e i fini meccanismi estrassero la megamarmitta posteriore, la ciurma rimasta fece il possibile per reggersi o darsela a gambe.

    NOOOOOO! NOOOOOOOOO!!
    C'E' UN SOLO VOCALIZZO CHE PUO' ACCOMPAGNARE IL DECOLLO DELLA MIA AMATISSIMA NAVE, SOTTOSPECIE DI CARICATURA DI VILLAIN RIUSCITO!! E QUANT'E' VERO DIO NON E' IL TUO PIAGNISTEO DA BALDRACCA NON PAGATA!!


    Quel che restava di Occhionero si diresse a gattoni, ma a grande velocità, verso Malekal, ignorando tutte le ossa che gli aveva rotto. Mentre il reattore lampeggiava di rosso, il capitano maledetto afferrò la gamba dell'usurpatore del consiglio della confraternita, ricevendo un fortissimo pugno in cambio, ma senza effetti visibili.

    QUINDI SE NON VUOI RESTARE, CAVATI DALLO SCROTO, MA ALTRIMENTI SILENZIO!!! E IO SO CHE VUOI RESTARE!! NON TI PERDERESTI QUESTO PER NULLA AL MONDO!!! HHAAARRRHHHH!!!

    L'HHAAARRRHHHH fu più di fatica che altro, ma Taggart impiegò bene quello sforzo. Sbilanciò Malekal, inchiodandolo al pavimento della nave col suo corpo fuso con l'infrastruttura del vascello, tappandogli bene la bocca. Poi, fu un attimo e il reattore si accese, con la sua smodata spinta.

    HAAAAAAAAAAAAAAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHHAH!

    La forza della spinta della nave si scontrò con l'estrema solidità di una struttura antica e ammantata di incantesimi di solidità. Nessuna delle due voleva cedere, ma alla fine la Pendragon, a costo di gran parte della prua e di danni praticamente irreparabili allo scafo, vinse. I muri cedettero. L'aeronave si portò via strappandolo al resto del palazzo tutto il piano in cui si era incastrata, in un disastro di polvere, roccia, detriti e caotica distruzione, sdradicando anche la macchina dalle altre sue componenti nel frattempo. Lo schianto che seguì fu immane, cacofonico, demenziale, il crollo della struttura una bestemmia in atto a millenni di sottostoria umana e il quadro generale di metà di una piccola montagna rimodellata dalla catena di esplosioni scatenata dalla distruzione del macchinario irreale. La devastazione sembrava semplicemente troppo estesa per un così breve lasso di tempo necessitato ad attuarla, come se quel pezzo di storia rappresentato dall'evento fosse costato semplicemente troppo a entrambe le parti per credere durasse così poco.
    Ma il macchinario era distrutto. Come il palazzo, la Pendragon, molte vite e il sogno di Malekal di un mondo libero dai Mostri.
    Ci fu immobilità per qualche ora: chi non era morto era ferito o bloccato sotto le macerie... ma il Behemoth non era stato curato del tutto, e per quanto sveglio per un attimo, era ricrollato nel letargo. Una scossa tellurica di grave entità fu registrata da molti centri sismici, originata da varie parti degli abissi, ma con uno strano pattern, come se gli epicentri formassero una linea, che non corrispondeva però a nessuna faglia tettonica, un po' come se dessero sulla cartina la figura di un serpente. Fu però un episodio isolato. Quando i soccorsi e le indagini arrivarono, nessuno si era ancora mosso dal luogo in cui la Confraternita dei Cacciatori di Mostri aveva il suo quartier generale... antiche bestie bibliche e il mondo come lo conosciamo inclusi.


    CONTINUA (o meglio, finisce)...

    Edited by PÔG - 21/11/2015, 01:39
     
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    EPILOGO



    Alla fin fine, i Predatori erano tutti sopravvissuti. Non si poteva dire lo stesso di Malakal, che al momento del suo ritrovamento aveva più pietra che ossa in corpo, oltre che vario legno semivivente della Pendragon. La nave era pressochè distrutta, le meravigliose statue e architetture orientali erano annientate e forse l'aeromezzo non sarebbe mai tornato come prima; ma a un pirata un FORSE bastava. Il Behemoth rimase sepolto nelle viscere della terra, troppo in fondo perchè chiunque altro vi arrivasse.
    I mesi che servirono a ristabilire i feriti, alle riparazioni, a pulire i resti, seppellire i caduti e svelare al mondo esattamente cos'era successo, cos'erano i “mostri” e la Confraternita e chi era stato a salvare il culo a tutto il globo diedero tempo a OcchioNero Taggart di riflettere. Specialmente ora che, come da accordi, i maghi della Confraternita rimasta, su ordine del Consiglio ristabilito, lo avevano liberato dalla sua maledizione, permettendogli di passare a terra i primi momenti dopo centinaia di anni.

    Quando le cose si furono sistemate abbastanza da permettere una cerimonia ufficiale di ringraziamento, fu il delegato francese ad essere scelto, in virtù di tutti i danni che i Predatori (nome ormai registrato in copyright con percentuali a vita su pupazzi, magliette e altro merchandising inutile pronte per i componenti che avessero accettato una simile pacchianità) avevano causato alla capitale della sua nazione. L'omino era sopravvissuto Dio sa come, nascondendosi in un barile rimasto inspiegabilmente intatto. Alla cerimonia era presente la creme de la creme mondiale, vale a dire lo schifo dello schifo, e il clima era più che altro imbarazzato. L'aver dovuto pagare una somma altissima a dei mercenari senza scrupoli e a dei pirati usciti da Peter Pan, e per giunta doverli ringraziare di fronte al mondo, non faceva piacerissimo.
    Occhionero era vestito “a modo” per l'occasione, con un frac tarmato e puzzolente che avrebbe fatto infartare qualunque stilista e dei gioielli da denuncia, ovviamente ubriaco e con due troioni da combattimento al seguito, da cui non si era staccato per più del tempo di una pisciata da quando gli avevano levato la maledizione. La Pendragon era ancora sconquassata, ma in buona forma, ricostruita praticamente dallo scheletro. Stava decisamente meglio ora che una crew di criminali e/o malati mentali, invece che squadre di uomini-vipera, si prendeva amorevolmente cura di lei. Quando il delegato francese cercò di aprire la celebrazione con un discorso, Blackeye salì semplicemente sul palco scostandolo in malo modo e asserendo che non gli “fregava un cazzo marcio dei grazie lamentosi di un branco di rammolliti”, eppure si intravedeva che quei ringraziamente, pur ipocriti, obbligati e provenienti da quella che considerava feccia, avevano avuto un ampio impatto su di lui. Dopotutto, era rimasto attaccato a uno scafo per secoli da solo. Fu solo per il team che aveva accompagnato, però, che scese a stringere mani e abbracci, sospirando le parole.

    E’ il momento degli addii. Fatevi un po’ vedere. Non pensavo che un’accozzaglia di merde su due piedi come voi potesse giungere a terminare quest’impresa.

    Puntò lo sguardo verso il cielo, parlando da solo.

    Isabel… eri bella come una volta. Sapevo che dovevi essere un qualche tipo di strega o sirena, nemmeno le atlantidee si dimenano così a… bah, insomma, sono stato… contento di rivederti. Se non fosse per qualunque cosa sia, saresti polvere al giorno d’oggi, mentre se non fosse per quella maledizione cinese io avrei avuto la stessa sorte. I pirati sono duri a morire, vero? Buffo come a volte i destini tendano a reincrociarsi, eh?!

    Nessuna galanteria. Eppure, nel suo tono c’era qualcosa di… non innamorato, non romantico, non nostalgico, ma cavalleresco. Era una cavalleria arrugginita e piena di schifoso tetano ma c’era. Forse solo perchè al momento non poteva mettere occhi o mani sul corpo di a chi era dedicata, forse no.

    Senza rancore. Bravi anche voi due burattini, con tutte le vostre belle cazzatine addosso, non male, un bel gioco di squadra. Mi avete dimostrato che sapete a spanne cosa vuol dire lavorare come una ciurma e questo è degno d’un po’ di rispetto, e che il diavolo mi porti se mento. Certo, di voi è rimasto paralizzato dalla paura come un pivello e l'altro è servito in egual misura contro coso, ma pazienza.

    Disse squadrando e ponendo una manaccia sulle spalle di Yurei e Ghost. Blackeye non aveva ben capito cosa era successo. L'ipotesi che qualcuno potesse sottrarsi alla lotta per una causa simile non lo sfiorava.

    Certo, se tu parlassi un po’ di più di un fottutissimo pesce e tu al contrario chiudessi ogni tanto la cazzo di bocca blaterante che manco hai sarebbe stupendo, ma non voglio giudicarvi. Anche tu, omone color fuliggine, non sei stato male. Non ho di che lamentarmi. E dov’è il mio ragazzo?!

    Era con uno spirito unico che il pirata si diresse ad abbracciare Ethan più forte che poteva, animato da un vero affetto paterno, nascosto molto a fondo nel midollo delle sue legnose ossa.

    E’ grazie a te e a quelli come te che la pirateria sopravvive. Fatti guidare dal cuore, ragazzo, verso ciò che desideri, prendilo senza mai fare torti a chi non li merita… E se qualcuno mai ti dirà di crescere, che non sei quello che pensi d’essere, che non devi andare in un posto o in un altro, che devi comportarti in un certo modo o qualche altra puttanata insulsa, non dubitare mai di quello che ti dico: fa’ quel che vuoi, perché un pirata è libero, e TU SEI UN PIRATA. Tieni il mio coltello, conservalo, e sgozzaci chiunque decida di mostrarsi più uomo di quanto non sia.

    Slegandosi dall’abbraccione con un abbozzo di lacrima che però non scese, Taggart non saltò neanche Warmage, stringendogli la mano, senza neanche immaginare che il mago avrebbe tranquillamente tradito l'umanità intera per i suoi sogni di dominio.

    Bravo, bravo, stregone dei miei stivali, ti ho sottovalutato, i tuoi trucchi hanno spaccato il culo quando serviva, oltre che una città piena di gente che odio. Pure se anche te sei rimasto fermo come un cretino quando contava. E’ tutto, direi. Ho avuto un’ottima ciurma, ancora una volta, e ora che ne ho un'altra, raccolta fra i peggiori infami trovati in mesi di ricerche (con un sono AAAYYEEEE!! da parte della ciurma), potrei rimettermi in viaggio oggi stesso… Ptuuù, in faccia agli stronzi che han detto che ero vecchio.
    Ehm… a questo proposito…

    Il delegato francese delle Nazioni Unite prese la parola col suo accento insopportabile. L’idea che l’aeronave di Taggart riprendesse a viaggiare e a far disastri in giro per il globo non lo allettava granchè.

    Il mio governo le è riconoscente come tutti quelli delle Nazioni Unite, e in virtù di ciò la preghiamo di ripensare alle sue parole. Insomma, sarà anche stanco di navigare, no? Potremmo garantirle un posto sicuro, magari non alle relazioni umane, eheh, ma qualcosa di prestigio, in un cantiere navale internazionale per esempio. O in un museo. Non dovrebbe lavorare, solo fare da consulente e avrebbe una rendita sufficiente a vivere comodo e ricco dove più le piace. Andiamo, signor Taggart, è libero dalla sua maledizione ora, e ha contribuito a salvare il mondo. Lei è un eroe! Si merita certo un po’ di pausa, un po’ di libertà!

    Occhio Nero fece una faccia strana durante il piccolo discorso, come se non stesse capendo una parola; la faccia mutò però a metà delle parole e il capitano si girò distrattamente verso la nave, senza degnare di uno sguardo nessuno. Aveva un volto dubbioso, ma la sua indecisione sembrava amplificata dalla stanchezza di reggere il timone per la sua lunga vita. Ormai completamente voltato verso il ponte, aspettò qualche attimo, in cui il delegato prese a sorridere speranzoso.

    SBRATTOOOOOOOHH!!


    Il grido fece portare ai presenti le mani alle orecchie, specialmente all’ambasciatore. Perché diavolo urlava sempre?! Alla chiamata corrispose un grido di ritorno.

    SI, CAPITANO?
    IL RUM!! IL RUM, COM’E' LA SCORTA?
    LE STIVE SONO PIENE, CAPITANO! NE ABBIAMO ABBASTANZA PER FAR DUE VOLTE IL GIRO DEL MONDO!
    Hrrm. Murgle murgle.


    Il delegato, nella sua bassezza, il suo nasino perfetto sulla testa sferica e la pancetta foderata di una giacca e cravatta bianche continuò a sorridere con una goccia di sudore sulla tempia, mentre il Capitano gli dava ancora le spalle. Per un attimo, il suo unico occhio brillò come quello di Leonida dinanzi alla richiesta di terra ed acqua.

    …dunque…? Saremmo disposti anche a…
    RRRHHAAA!!


    La frase fu troncata sul nascere dal movimento rotatorio pieno d’ira. Un sonorissimo, cioccoso, perfetto BITCHSLAP da enciclopedia eseguito col dorso della mano ossuta del pirata si abbattè sulla guanciotta dell’ambasciatore, scaraventandolo a terra. Tutti a parte il vecchio ammiraglio erano in subbuglio, fecero un passo indietro troppo sorpresi per reagire. Era uno schiaffo da manuale, uno di quelli che umiliano forte, uno di quelli che ti mostrano che non meriti neanche il palmo della mano da tanto puttana sei.

    COME PORCA TROIA IMBASTITA DELLA MURENA BASTARDA DI TUA MADRE OSI, VILISSISSIMO VERME DA ESCA?!
    …io… io… lei…


    Tutta la ciurma si era bloccata a vedere la scena. Gli astanti erano esterrefatti, ma quello fossilizzato nella sua posizione era il rappresentante, che si massaggiava la guancia balbettando.

    TU! TU E VOI TUTTI! Maledetta generazione di escrementi ambulanti, froci incravattati chiusi nei vostri stanzini come topi! COSA NE SAI TU della LIBERTA’?! Cosa pensi che sia?! Una vacca con in mano un libro ed un cazzo gigante in fiamme e le punte in testa? Pezzo di imbecille! Pendaglio da forca! Dovrei cavarti gli occhi in questo momento, AHHRRR!!

    Occhio Nero si agitava, scatarrava, calpestava il terreno più arrabbiato che mai saltellando in giro. La gente aveva paura, si allontanò di un altro passo, come si fa con un barbone che sclera sul marciapiede e pensi potrebbe saltarti addosso mirando alla faccia del primo che ha a tiro da un istante all'altro.

    Una volta ti avrei appeso impiccato all’albero maestro per avermi insultato in questo modo, sicchè il tuo flaccido culo di terra potesse dondolare a seconda di come giravo il timone e i gabbiani potessero mangiucchiarti lo scroto, ptù! IO SONO BLACKEYE TAGGART!
    Lei.. lei è pazzo! Uno psicopatico! Ma si rende conto?
    SI che mi rendo conto… più di quanto tu creda, sacco di lardo…


    La voce era amara, rassegnata.

    Una volta la gente sapeva cosa voleva dire “libertà”. Lo sapevano gli inglesi, gli spagnoli, i caraibici, i portoghesi, gli italiani, i marocchini, i francesi, i cinesi, i giapponesi. TUTTI lo sapevano, eravamo piloti di navi. Mi parli di libertà, scandalo d’uomo. Quella è la libertà, questa, questa è la libertà.

    Fece indicando la nave, poi i Predatori, poi sè stesso. Il francese, nel frattempo, si era rialzato impazzendo del tutto dopo esser passato dalla fase dello shock a quella della rabbia. Rosso in volto, coi capelli prima perfetti scompigliati, gli occhietti fuori dalle orbite, il tono di voce ridicolo come quello di un suino in calore, l’accento ora alla massima potenza. BlackEye se ne rendeva conto, non aveva davanti un ambasciatore, aveva davanti tutta la società moderna, tutto il perbenismo e la paraculaggine, la richiesta di sicurezza in cambio di libertà, il marcio globale a cui non puoi sottrarti, la mancanza della voglia di osare, di azione, il sopravvivere invece del vivere, il farsi dettar regole, invece di dettarle tu, perchè è più comodo. Aveva davanti tutto quello che viene spesso definito, in mancanza di termini migliori, “il Sistema”. Era finita l’era in cui i compromessi non si accettavano, era finita l’era dei pirati. Finita per sempre.

    LEI NON E’ UN “PIRATA”! LEI E’ UN FOLLE!
    Lo vedo nei tuoi occhi, piccolo insulso schifoso scorfano, lo vedo nella tua faccia da culo! Ci sei nato, cresciuto e marcito in questo mondo. Non è quasi colpa tua se non riesci a capirmi, harrr… Però io capisco te, e voi, e tutti quanti. Siete MERDA. Io sarò un folle, che liberato da una maledizione continua ad autoinfliggersela, ma voi siete la stessa cosa, con la differenza che io ho le palle per scegliere!!


    Urlò indicandosele e prendendole in mano attraverso i calzoni lerci in modo estremamente grafico.

    Queste persone hanno parato il culo a tutto il fottutissimo globo terracqueo! Pensate vogliano delle medagliette come i CANI?! PTUUU’! HACK! Non sapete cos’è il rispetto. Non passerò un altro istante a meno di un miglio dalla vostra puzza. Possiate marcire sul fondo degli abissi marini…
    Ah sì, eh? E cosa pensa di fare?! Il “PIRATA”?! NEL VENTUNESIMO SECOLO?? Possiamo abbatterla quando vogliamo, insieme al suo guscio di noce! Abbiamo satelliti, bombe intelligenti, droni!! Non sono più degli avanzi di galera su acqua a comandare, ora, SIAMO NOI!! E' ORA DI FARLA FINITA!!
    Si, lo dico anch’io.


    A queste parole, Occhio Nero Taggart, con sguardo ombroso, diede un’occhiata a quella che era stata la sua ciurma in quell’avventura e salì sulla passerella verso il ponte con aria stanca, dirigendosi al timone mentre due della Pendragon la rimuovevano dagli ormeggi. Girandosi un’ultima volta, il Capitano squadrò il delegato.

    Dove pensa di andare adesso? Crede di poter sfuggire a chiunque? Crede che alla minima infrazione delle regole noi non le saremo addosso?! Vada, vada, a giocare al PIRATA. Tanto noi…
    NON dire mai più quella parola. La infetti con la tua bocca da divoratore di cazzi. E comunque, sorcio lustrapali, se vuoi un motivo ufficiale (perchè so che vi muovete solo per stronzate scritte su carta!) per inseguirmi te lo do subito. So tutto dei fondi con cui hai organizzato questa messa in scena di premiazione, e risalire al sistema bancario da cui te li sei fatti dare è stato un gioco da ragazzi.


    L’ambasciatore da rosso divenne viola. Poi blu. Poi verde e bianco.

    COSA?! Credevi che una ciurma ben addestrata non potesse navigare in Interno-Net come naviga nelle acque?! Abbiamo anche noi i nostri CRACKERS!!

    Al che dalla balaustra della nave, dove la ciurma osservava, si sporse un ragazzo che non poteva aver più di 16 anni, roscio senz'anima e con una bandana in testa nonché la faccia sbruffona di chi sa di poter causare parecchi danni e muore dalla voglia di farlo perchè sì, facendo ironicamente il gesto di saluto militare e ridendo per l'inevitabile errore del suo capitano, seguito a ruota da un ispanico più grosso con due spessi occhiali, un mohicano e un tatuaggio sulla spalla che pareva un teschio, ma con un grosso occhio nero più largo dell'altro, e poi da tutta la ciurma. Ma stavano ridendo CON Taggart, e DEGLI altri.

    NOI POSSIAMO NAVIGARE OVUNQUE E' POSSIBILE FARLO, SIAMO PIRATI, MANNAGGIA AL CULO DI NETTUNO!! Non avevamo nessun fottuto bisogno di soldi, lo abbiamo fatto per DIVERTIMENTO. Ahhrr, le banche esistevano già ai miei tempi e ti consiglio di ricontrollare gli scrigni che ti pagano il vitalizio… magari ci trovi qualche galeone che i miei non hanno raccattato! AAAAAHHHAHAHAHHAAHHAAHAH!!

    Sbiancarono anche gli altri delegati e i membri della flotta giunti alla cerimonia, ora che la cosa toccava anche loro. Quanto al rappresentante delle Nazioni Unite, pareva avesse visto la morte in faccia. La ciurma di Occhio Nero prese a ridere anch’essa, mostrando dentature a intervalli e dentacci d’oro fra le barbe. Un nero alto ben più di due metri dotato di orecchini circolari enormi, in particolare, si era lanciato in una irresistibile risata alla Eddie Murphy coi quel sorriso bianchissimo. Il Capitano picchiava duro col pugno sul bordo dello scafo, facendo cozzare legno su legno per scandire meglio i rabbiosi concetti.

    QUESTA è la pirateria! QUESTA è la libertà! Hai detto che non sono un pirata, salsicciotto! Beh, la pirateria non è quella che credi esista tu, mannaggia allo stomaco degli squali. Non è vestirsi a carnevale. Non è portare in giro droga su quelle bestemmie ambulanti che chiamate motoscafi. Non è copiare dischi da grammofono per ascoltare le ballate, che piaccia o no al tuo pene avariato! LA PIRATERIA SONO IO. IO, JAMES FLAVIUS ALBERT MARY “OCCHIO NERO” TAGGART. E non te lo dimenticherai, né tu, né TUTTI VOI!
    F-fermateli! Fate qualcosa!!
    FERMARMI?! AAAHAHAHHAHARRRH!! Neanche la flotta di Sua Maestà è mai riuscita a inchiodarmi da solo, figuriamoci un branco di frociazzi baguettari ora che con me c’è tutta una nuova ciurma…! PENDAGLI DA FORCA!! MANOVRE DI PARTENZA! ISSARE LE GOMENE! AMMAINARE LE VELE! SGUARDOGRIGIO, LA LEVA ROSSAAAH! GAMBASTANCA, LA MUSICAH!
    SI CAPITANO! SIGNORSI’ CAPITANO!




    L’”ammainare le vele” come manovra di partenza probabilmente confuse chi si intendeva di navi fra la folla (non certo i sei avventurieri...), quasi quanto l’insulto per un francese di essere paragonati sfavorevolmente agli odiati inglesi. La nave si staccò lentamente poi man mano sempre più veloce dalla base volante, mentre Occhio Nero salutava con un movimento del braccio i Predatori e sulla base l’agitazione prendeva il sopravvento trasformandosi in panico e delirio. La cosa indescrivibile nel tutto era l’ormai parodia d’umano in cui s’era trasformato l’ambasciatore francese, i cui piedini scalpicciavano al suolo isterici.

    IIIIHH! IIIIIHHHH!! I CACCIA! ALZATE IN VOLO I CACCIA! PRENDETELI!!
    PROVATECI, SUINI MANGIARANE!! HHHHAAAAAAHAHAHAAHHAHAHAHAH!!

    La folle risata risuonò sul fischio dei reattori dei jet che si accendevano. Taggart strappò il coperchio di un vano sotto il suo timone e con un ultimo sguardo d’affetto alla sua ex-ciurma e di pazza sfida agli altri, ad occhi iniettati di adrenalina e denti scoperti, premette con un gran pugno un pulsantone rosso, mentre l’aria si riempiva di fumo e il jolly roger faceva la sua comparsa. C’era chi sapeva esattamente cosa stava per accadere e chi no, ma in un modo o nell’altro nessuno rimase coinvolto nella fiammata. La Pendragon rombò facendo tremare tutta la piattaforma e in un terrificante getto di fiamme sparì all’orizzonte nuvoloso, inseguita da due F-22 e nonostante il rumore, la confusione e il disastro sonoro fossero predominanti, il pazzo riso del Capitano coprì ogni altra cosa, terrorizzando i rimanenti fino a che l’ultimo dei pirati non scomparve dalla vista di tutti.
    Fu così che Black Eye uscì di scena. Non sappiamo se fu catturato o no, ma a chi scrive piace ritenere che un vero corsaro non si lasci raggiungere da nessuno, a dispetto delle superiorità delle “navi” dei suoi aguzzini, poiché (anche considerato il particolare caso!), esattamente come ciò che fa il cacciatore è l'uomo e non la sua arma, ciò che fa il pirata è la persona e non il galeone.
    E nonostante qualunque stronzo che potesse essersi fatto venire in mente il contrario, Occhio Nero era un vero pirata.



    THE END









    TITOLI DI CODA



    Soggetto, idea, mostri, la Confraternita, la Pendragon, proposta, piloting, altre cose che non so scrivere, assemblaggio partecipanti, il database base delle creature con descrizioni dettagliate in mp e in generale il merito vero per questo viaggione, Yurei, dettaglio assurdo e presenza costante
    VANDAL

    alcuni mostri, sviluppo storia, moderaggio, Taggart, Carlsberg, Malekal, atmosfera piratesca inopportunamente inserita in un'atmosfera di caccia, enigmi e cazzate varie, playlist, sperimentazione non richiesta, confusione coi colori del testo, le vostre bestemmie per i post che non arrivano
    IO

    Warmage, distruzione completa di metà degli scenari della quest, sotto-moderazione inevitabile di un moderatore instancabile
    TORCIA

    Beast che non posso rimproverare per aver accannato, supporto morale necessario a continuare la quest, in generale grazie per la positività sul tema
    RHAE

    Titan che non posso rimproverare per aver accannato, botte sangue violenza alè alè
    URUZ

    Eternal Beauty che non posso rimproverare per aver accannato, roleplay esplicito bonus per i fedelissimi
    PAPER

    Ghost, genre-savyness durante tutta la quest
    ALDA

    consulenze, pareri, menate che devo ringraziare perchè mi hanno aiutato ad andare avanti
    PRATICAMENTE TUTTI I MOD GDR TRANNE CHI ERA COINVOLTO O COMUNQUE NON RICORDO

    sopportazione immensa e pazienza immane
    TUTTI (pure chi non stava dentro)

    colonna sonora per stesura e integrazione
    ALESTORM

    immagini per mostri supplementari
    INTERNET, LOL

    produttore
    MIF GDR, dove le tue fantasie si avverano (in tipo 4 anni ma si avverano)

    caffè consumato durante la stesura
    [MARCA OSCURATA PER AVER RIFIUTATO LA POSIZIONE DI SPONSOR]

    enigma del nido di Parigi
    SITI MASSONI DI MASSONERIA MASSONE



    LA FINE DI UNA SPLENDIDA, TORMENTATA QUEST!



    Valutazioni e commento in corso. Liberi di fare il vostro post di uscita.

    Edited by PÔG - 21/11/2015, 01:50
     
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    YUREI lv 9

    CITAZIONE
    Equipaggiamento

    Spada demoniaca:è più antica e misteriosa dello stesso Yurei; si dice che possa uccidere qualunque essere vivente (o per lo meno ferirlo). Comunque, non esiste creatura che non abbia assaggiato e patito il filo della sua lama: uomini, mostri, presunti immortali, perfino dei fantasmi...questa misteriosa arma senza nome ha eliminato e/o mutilato qualunque creatura abbia avuto l'infelice idea di non schivare come si deve il fendente del suo padrone.
    La leggenda vuole che sia stata forgiata usando ossa dei morti, sangue di mostri vari e una gran quantità di metallo presa dalle armature e dalle armi dei caduti in battaglia.
    Tuttavia, se venisse esaminata con i moderni metodi di analisi dei materiali, risulterebbe realizzata con un materiale sconosciuto, probabilmente di origine metafisica.
    La resistenza a composti chimici, alte temperature ecc....è molto simile a quella della pietra pensante, se non superiore.
    E' sempre affilata: nonostante la lama sembri sporca e rovinata, se osservata da vicino non presenta il minimo segno di ruggine o incisioni.
    Taglia con legno, pietra e metalli "normali" come il burro; può resistere all'impatto con armi e corazze fatte di materiali noti per le loro prestazioni superiori (adamantio, vibranio e via dicendo).
    Stesso dicasi per artefatti magici; alcuni sono inattaccabili anche per lei, altri no, altri, vie di mezzo (può farli a brandelli, ma lavorandoseli a lungo).
    Nessuna creatura anche solo parzialmente organica può impugnarla senza venire posseduta da un terribile raptus omicida.

    Yurei saltò oltre il parapetto della Pendragon: era arrivato a destinazione.
    Col senno di poi, forse avrebbe dovuto intrattenere relazioni sociali più strette, fare un discorso di commiato, ma la verità era, che qualcosa gli suggeriva che i suoi colleghi non li avrebbe rivisti.
    Atterrò violentemente davanti ad un pronto soccorso, danneggiando il tetto di un'ambulanza. Solo una brutta ammaccatura: niente di irreparabile, ma qualcuno cominciò a urlargli contro.
    Paramedici, infermieri......difficile dirlo, non si fermò a guardare.
    Scese tranquillamente ignorandoli.
    Umani: prese un po' di soldi dalla sua paga e li lanciò in aria. Non fece caso a cosa stava accadendo alle sue spalle, ma nessuno provò a fermarlo o inseguirlo. Urlavano ancora, ma qualcosa suggeriva che non fossero più molto interessati al suo destino: quell'impresa si era appena rivelata utile.

    New York era rimasta più o meno come l'aveva lasciata: strano come questo gli ricordasse il suo destino. Anche Yurei non cambiava mai.
    O quasi: guardò la mano destra che scintillava. Un'altra conseguenza del suo ultimo lavoro con cui fare i conti, prima o poi
    In passato avrebbe cercato un posto dove nascondere i soldi. Non era una questione di creatività, ma di diversificazione: un parco pubblico, un buco nel muro di un vecchio palazzo, un cimitero.......aveva diverse possibilità.
    Oggi però aveva un acquisto da fare: prese un cellulare in prestito regalando un centone ad un passante, incontrò l'antiquario ad un incrocio.
    Perfetto!
    Fu il suo unico commento, non aprì nemmeno il pacco: pagò il dovuto e le loro strade si divisero.
    Andò ad acquistare altre cose che gli servivano per finire il suo lavoro, il resto glielo avrebbe fornito la città: gli serviva solo un posto tranquillo e le sue passeggiate a caso avevano portato frutti, in quel senso.

    New York era stranamente piena di sotterranei murati di ogni genere e di porte segrete. Alcuni erano abbandonati da anni.
    Ci aveva messo quasi un mese, a trovare il mattone giusto. Dopo aver fatto scattare il meccanismo, dovette solo spingere: il macchinario era vecchio, serviva davvero una forza sovrumana per aprire la porta e richiuderla.
    Non voleva ricevere visite, quindi doveva seguire una certa routine.
    Yurei si sedette a terra, depose la spada su un fianco, aprì il pacco, tirando fuori le pagine di carta ingiallite scritte in francese. Le depose una accanto all'altra davanti a se, in ordine numerico, da sinistra a destra: prese il dizionario e alcuni attrezzi dalla borsa e si staccò la testa.
    Sì: sarebbe stato un lavoro lungo, ma volendo, aveva tutto il tempo del mondo per finirlo.

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    Il finale di quella interminabile avventura avvenne così velocemente e in modo talmente caotico che Zogar ci ripenso per diversi giorni quando tutto fu finito. Malekal, o come cavolo si chiamava, era stato sconfitto dall'arrivo di Taggart e dalla resistenza dei membri dei Predatori.
    Lui però aveva deciso di allearsi al malvagio, come mai era ancora vivo e non era stato arrestato? Si convinse che gli altri credessero che lui stesse mentendo quando aveva stretto l'alleanza. Una mezza verità.
    Avrebbe tradito Malekal una volta che il mondo fosse stato diviso fra di loro, per poterlo possedere tutto, perchè allearsi con un debole? Come poteva ritenersi in grado di comandare un pianeta un essere che voleva utilizzare due bestie ancestrali potenti quanto delle divinità per spazzare via tutti i possibili nemici?
    Zogar, o Warmage ormai, aveva accettato l'accordo per apparire sulla linea di giocattoli dei Predatori così da non avere problemi finanziari per un bel po', riteneva che quel tizio non avesse le carte in regola per il comando della Terra.
    Dopo tutto il disastro combinato da Taggart, durante il quale Zogar aveva più che ghignato vedendo la figuraccia fatta da quei froci dei francesi durante la cerimonia, era tornato nella sua casa di Manhattan.
    Era veramente molto che non metteva piede a casa sua, mesi, ed ora si guardò attorno. Cosa fare?
    I suoi piani per la conquista di un potere in grado di permettergli di assoggettare il mondo non erano mai finiti bene, troppi supereroi in quella terra, e probabilmente non sarebbe stato in grado di sciogliere i sigilli che il suo mentore gli aveva posto per accedere ai poteri da Mago Supremo.
    Si sedette sulla sua poltrona, pensieroso...e, improvvisamente, una lampadina gli si accese in testa.
    Un sorriso si dipinse sul suo volto mentre assaporava già la possibilità di una vera vittoria.

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  11. PÔG
     
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    spazio per post, vedi valutazione


    ESCO





    VALUTAZIONE

    Speravo di fare una cosa più equilibrata, ma non è stato possibile per mancanza di tempo. Come non è possibile per me scrivere una valutazione, per lo stesso motivo. Assegnerò i punti, poi quando sarò libero condenserò gli appunti che mi ero fatto in una valutazione che potrete leggere (vi segnalerò quando aggiornerò il post). La priorità ora è liberare i pg e quindi le formalità ora e le cose mezze lacrimevoli dopo. Io considero finita l'avventura quando leggerete la pre-valutazione, ma vi prego di NON fare altrettanto e aspettare che butti giù le due righe fra un, ehr, tre settimane. Con i vostri pg liberi, ovvio.

    Considero tutti i combattimenti vinti, e direi tutti gli ostacoli che vi ho messo contro superati, nonostante mi fossi impegnato per rendere il tutto abbastanza difficile.
    Anche le sfide più "intellettuali" sono state superate con qualche incertezza.
    Combattimento fate, anfac, gargoyle, dragoyle, torrette-esercito di mostri, anfisbena, mentre Malekal non lo conto per via degli schieramenti opposti. Fanno 6 in ogni caso.
    Conto un 30 per ogni combattimento vinto, avete quindi 180 punti di base per vittorie di combattimento.
    Calcolo poi il valore dell'esperienza di cacciatori durante il timeskip, altrettanto importante e atta a spiegare il ritardo. Considero le battaglie narrate come le uniche che vi abbiano messo davvero in difficoltà e le migliori, quindi i combattimenti "mai avvenuti" per me valgono 30 punti bonus in blocco.
    Avete dunque 210 punti a testa per le esperienze combattive totali.
    Per il ruolaggio: punti bonus a torcia per aver risolto l'enigma e trovato le svolte tramite magia per far andare avanti il gruppo. Conta come un combattimento vinto. 30
    Chi ha mollato la ruolata prende 500 punti globali, non sommabili al suo combattimento. Dovrà quindi scalarli: 500 - 210 = 290 di ruolaggio.
    Chi invece ha resistito fino alla fine SOMMA i 500 al resto dei bonus, inclusa la valutazione personale ancora da calcolare. Questi sono i punti-premio per aver partecipato così tanto.
    La valutazione personale sul ruolaggio è da scrivere, ma potete ben vederla già dai punti. 30 a chi ha mantenuto il carattere coerente fino alla fine e un buono scritto. Di meno, ma poco di meno, a chi si è comunque distinto nel legare le trame all'avventura e tutto.
    Molti punti sono simbolici dato che alcuni utenti han lasciato il gdr.
    Nel caso di Alda, che ha resistito fino alla fine e sicuramente non sta postando perchè è successo qualcosa che glielo ha impedito (nessuno mollerebbe mai dopo il post finale del moderatore, logica vulcaniana), ho deciso che lo conto come ritirato per adesso, poi quando arriverà potrà scrivere il post in MP e lo metterò io in ritardo nella posizione giusta, in modo da dare la valutazione come se non avesse lasciato. Circostanze speciali per situazioni speciali, non penso di fare un torto a nessuno.
    Vandal ha creato l'avventura, di fatto, e si è impegnato costantemente via mp perchè riuscisse. Mai visto nessuno così impegnato e sincero nel cercare di fare venir fuori una cosa in modo equilibrato. Not even joking.

    BEAST
    500premio + 30val = 530

    TITAN
    500premio + 25val = 525

    BEAUTY
    500premio +25val = 525

    WARMAGE
    210comb + 30enigma + 500premio + 30val = 770

    GHOST
    500premio + 30val = 530

    YUREI
    210comb + 500premio + 30val + 250creazione = 960

    Se siete mod, considero a prescindere che non c'è qualcosa come un eccesso di punti che rovini il gioco perchè sapendo come gli altri vostri pg li ricevono ripartiti, vi tratterrete di conseguenza. Quindi si seguono le regole normali.


    whoa, posso dirlo ora. Anche se a essere onesto il post era preparato in anticipo.


    FINE AVVENTURA

     
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325 replies since 3/2/2011, 14:21   5550 views
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