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-ENTRO-
UOMO COSA lv 8
Squash! Squash! Ecc.....
O qualcosa del genere: così suonavano questa volta i suoi passi. Alle volte, il Nesso permetteva all'Uomo Cosa di trascinarsi dietro alcuni pezzi della palude.
Rocce, piante (spesso alberi).....alle volte, solo l'acqua con cui si era bagnato i piedi.
Per fortuna non era più condizionato da quel genere di cose: altrimenti forse si sarebbe fetmato a chiedersi e i pavimenti di quel palazzo dove si era materializzato potevano reggere il suo peso.
A guidarlo era come al solito l'istinto. La paura, le emozioni in generale a dire il vero, ma più che altro la paura.
Da quelle parti ce n'era molta: per i mutanti, lo strsss era più o meno una condizione naturale. Ted Sallis ovviamente non leggeva studi del genere, ma l'istituto mondiale per la sanità aveva pubblicato una ricerca in cui veniva dimostrato che i mutanti erano fra le categorie sociali che consumavano maggiormanete ansiolitici e antiacidi.
Dopo l'esplosione artifiale demografica dei mutanti (dopo quella che aveva inondato il pianeta di MGH), un simile stato di cose poteva solo peggiorare. Specialmente a Mutant Town!
E lui......lui era solo una particella impazzita, in un grande gioco, nel mezzo di un equivoco e via dicendo......il Nesso aveva le sue priorità e lui era solo il guardiano, non prendeva decisioni. Non quel genere di decisioni per lo meno.
Il resto, beh, era più o meno la storia della sua vita: una bambina mutante (o forse no, a Mutant Town vivevano anche mutanti che ancora non avevano esattamente dei poteri mutanti e quindi non potevano essere classificati come tali e non mutanti parenti di mutanti perché beh, la famiglia è importante e tutta quella specie di cose) sente uno strano rumore fuori dalla porta di casa perché le pareti sono troppo sottili. Apre una porta, vede un gigantesco mostro verdognolo, l'Uomo Cosa sente la sua paura, che esplode in un istante.
Alza la mano.
Una voce di bambina lancia un grido.....prendete posto signore e signori, la giostra si muove!
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LeoKI.
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[ENTRO]
Il Mercante lv 1SPOILER (clicca per visualizzare)Armi:
-Pallone da calcio: un semplice pallone da calcio.
Oggettistica:
-Specchio delle brame: un specchio rettangolare verticale col manico, può far vedere cosa è stato e cosa accade sul pianeta Terra es:(atmosfera, mare, sottoterra, crosta terrestre).
-Fisarmonica magica: una fisarmonica che, quando suonata trasmette un senso di calma e pace indotto telepaticamente a chi ne ascolta il suono (tranne a chi la ascolta). Può essere usata per fermare le bestie rabbiose ed esorcizzare i fantasmi.
Era autunno...e a Mutant Town c'era gente povera che distrubuiva castagne cuocendole su dei barili di stagno o roba simile.
C'erano molti traslochi in quella stagione...difatti in più palazzi stavano scaricando oggettistica varia.
E i vicini osservano dalle finestre o scendevano a incontrare i loro vicini.
Sì, nel mondo chiuso dei sobborghi, tutti cercano un modo per creare un legame.
Alcuni lo cercano concentrandosi su un bene più grande, altri lo fanno rivelando di avere un passato in comune, altri condividendo pene che nessun altro può lenire.
Avevano appena finito di scaricare uno specchio.
Uno specchio lungo due metri e trenta di quelli grandi...tenuti in verticale da un sostegno in legno e in legno era la loro montatura era del medesimo materiale.
Da qui ne uscì il Mercante...proveniente dal futuro...e a Mutant Townn per trastullarsi.
Indossava dei blue jeans, delle scarpe di armani, un maglione leggero arancione e una borsa a tracolla verde scuro.
Si sedette su una panca e iniziò a fumare da una pipa con un cannello allungato e dritto.
Erano le nove di sera, e davanti, dal lato opposto della strada, a lui c'era un tizio biondo armato di freccie seduto su una panchina.
Era nella sua visuale, ma lo stregone preferì non incrociare lo sguardo e concentrarsi sul cassonetto dei rifiuti accanto al Vendicatore.
Poi scoppiò un urlo.
Un urlo di bambina.
E un cerchio di fumo uscì dalla bocca del signore del tempo, che scelse di rimanere seduto su quella panchina raccogliendo i suoi lunghi e lisci capelli rossi.
Edited by LeoKI - 12/5/2015, 16:57. -
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ENTRO
Cappellaio Matto Lv.9
Credono che sono matto...
che son bislacco è un fatto...
Canticchiando una alquanto infantile melodia una figura allampanata girava quella sera per Mutant Town, mangiando una mela caramellata, tenuta su di uno stecco, l'alto signore passeggiava tra la folla voltandosi a guardare quei fenomeni da baraccone (tra cui lui poteva essere considerato il più appariscente) che erano i mutanti di quella zona della grande mela.
Davvero senza alcuna intenzione malvagia (per lo meno in quel momento) era di semplice passaggio, finchè qualcosa non lo distrasse: un grido di bambina, in un vecchio palazzo proprio alla sua sinistra. Pensare di voler vedere cosa succedeva ed arrivarci fu un tuttuno... e la scena che gli si presentò su per pianerottolo fu strana persino per lui: un gigantesco ammasso di fango e muschio che avanzava goffo verso una bambina urlante.
Per un attimo fu indeciso sul da farsi... ma, si sa, i personaggi dei libri hanno un debole per le bambine.
Ehi, bestione!
Gridò all'uomo cosa che gli dava le spalle lanciandogli addosso la sua mela caramellata.
Perchè non te la prendi con qualcuno della tua taglia?!
In effetti quel mostro era più grosso di lui, che pur basso non era, ma al Cappellaio poco importava, stavano per aprirsi le danze!. -
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Occhio di Falco liv. 2
Un urlo, probabilmente di una bambina (o di un bambino).
Egoisticamente, la prima cosa che Clint pensò fu Possibile che non ci sia mai un attimo di pace?, immediatamente si vergognò di ciò che gli era passato per la testa.
Una bambina (o bambino) era in pericolo e lui pensava a se stesso? Che razza di eroe era?
Dai, anche a Thor prima o poi sarà capitato di pensare "Oh, no, qualcosa sta mettendo in pericolo Asgard e non posso bere il mio idromele in pace!", Iron Man è l'apoteosi degli stronzi egocentrici, eppure tutti lo chiamano eroe...
Comunque, era il momento di agire.
Corse verso dove credeva essere la fonte di quell'urlo, trovando un bestione verde e quel dannato pazzoide.
Ehi, bestione! Perché non te la prendi con qualcuno della tua taglia?
Ancora tu? Chi è il tuo amico verde?
Senza aspettare una risposta, Clint estrasse la freccia a punta esplosiva e la puntò contro il cappellaio.. -
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Cinico ottimista
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UOMO COSA lv 8
I bambini.
Nessun umano riesce davvero a controllare i suoi sentimenti. Si illudevano di farlo, ma gli empatici.....gli empatici sapevano la verità ed era terrificante, il più delle volte.
Tuttavia i bambini vivevano i sentimenti, specialmente quelli forti come la paura e la rabbia, con un'intensità superiore. Non era un bene, forse nemmeno un male, ma qualcun'altro al posto di Ted Sallis non ci avrebbe scommesso.
Lui no: lui non scommetteva e probabilmente non sapeva più nemmeno cos'era una scommessa. Lui provava interesse.....alle volte repulsione, quasi sempre senso del dovere purissimo.
Le regole erano un bel casino: le regole facevano di lui un mostro.
Chiunque provi paura, brucia al tocco dell'Uomo Cosa! Una regola non era mai tanto per dire.
Se il Nesso non avesse richiamato la sua attenzione, quella bambina non sarebbe mai diventata grande: continuò a camminare daventi a se, ignaro di aver rischiato di farsi una reputazione anche peggiore. C'era una scala in fondo al corridoio: contava di salirla e tutto il resto sulla sua strada o dietro, non aveva nessuna importanza.. -
LeoKI.
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Il Mercante lv 1 SPOILER (clicca per visualizzare)Armi:
-Pallone da calcio: un semplice pallone da calcio.
Oggettistica:
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-Fisarmonica magica: una fisarmonica che, quando suonata trasmette un senso di calma e pace indotto telepaticamente a chi ne ascolta il suono (tranne a chi la ascolta). Può essere usata per fermare le bestie rabbiose ed esorcizzare i fantasmi.
Dopo aver finito la sua sigaretta Wondersmoke, il Mercante aveva raggiunto con calma la zona dove si trovavano il Cappellaio Matto, la creatura della palude e il Vendicatore conosciuto come Occhio di Falco.
Era distante tre metri e mezzo da loro mentre ascoltava il loro discorrere da dietro l'angolo.
Si avvolse nella sua telecinesi formando un'armatura psionica, senza luci colorate o effetti speciali, e rimase lì ad ascoltare.
Ci fu un brusco calo di temperatura.
E iniziò lentamente a piovere.
Più forte.
Sempre più forte.
Poi, dal riflesso di una vetrina del palazzo adiacente a dove si trovava, dopo che la creatura se ne fu andata, vide una bambina, Clint Barton e l'incarnazione.
Sul suo viso si formò l'abbozzo di un sorriso.
Edited by LeoKI - 19/5/2015, 10:02. -
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Cappellaio Matto Lv.9
L'arrivo di occhio di falco quasi lo fece sobbalzare, ma mantenne la calma e non voltò lo sguardo mentre gli rispondeva:
Ma guarda chi si rivede... dobbiamo smetterla di incontrarci così! Quand'è che mi chiedi un appuntamento serio?! Possibilmente lontano dalle sbarre di una cella? Ora, però, se non ti dispiace io direi di dare un'occhiata a quel grosso coso verde che pare stia venendo verso di noi.
La cosa si mosse lentamente verso di loro, per lo meno pareva aver perso interesse per la bambina, che era riuscita a chiudere di nuovo la porta... con almeno tremila mandate. Altri abitanti dello stabile si affacciavano per poi correre immediatamente dentro i propri appartamenti, probabilmente pregando che quei tre tizi non fossero interessati alle loro di porte.
Il Cappellaio indietreggiò fino a trovarsi di fianco all'arciere.
Ehi!
Disse accorgendosi della freccia puntata contro di lui.
Abbassa quel coso!
Eppure l'uomo cosa girò su per le scale, che a malapena lo contenevano (e lo reggevano), iniziando a salirle lentamente.
Ma cosa diamine...
T-ti prego non d-d-dirmi che dobbiamo inseguirlo!
Fece il bianconiglio nella sua testa.
Fifone orecchielunghe! Certo che dobbiamo! Una caccia al mostro è sempre un buon modo di concludere una giornata!
Ma sta pi-pi-pi...
Piscina?
...ovendo! Mo-mo-mo...
...tosega?!
Molto divertente cappellaio!
Ed offeso tacque. Il matto, per semplice ripicca, aveva infine deciso di seguire quella cosa, per ora in maniera calma, quasi ignorando il vendicatore che continuava a tenergli l'arma puntata contro.. -
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Occhio di Falco liv. 2
Ma guarda chi si rivede... dobbiamo smetterla di incontrarci così! Quand'è che mi chiedi un appuntamento serio?! Possibilmente lontano dalle sbarre di una cella? Ora, però, se non ti dispiace io direi di dare un'occhiata a quel grosso coso verde che pare stia venendo verso di noi.
Quindi non è un tuo amico?
Intanto, Clint continuava a puntare la freccia verso il cappellaio.
Ehi! Metti giù quel coso!
Assicurami che quel tipo non c'entri nulla con te e magari possiamo iniziare a ragionare.
Intanto, l'Uomo Cosa, che a detta del Cappellaio "stava andando verso di loro", inaspettatamente salì una rampa di scale lì vicino.
Questo tizio sembra ignorarci completamente, non capisco...
Il matto si voltò e iniziò ad inseguire il lento bestione verde.
Se è possibile, direi che questa storia è ancora più strana di quella volta ad Hell's Kitchen. Manca solo il papero parlante.
Occhio di Falco seguì i due, e iniziò a salire anche lui le scale.
Qualcuno di voi due può spiegarmi cosa sta succedendo?. -
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Cinico ottimista
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UOMO COSA lv 8
Quando il Nesso "parla" non sempre è facile capire cosa vuole. Forse per questo i movimenti dell'Uomo Cosa cominciarono a farsi erratici e pericolosi: pericolosi, certo, ma per quelli che lo circondavano.
Sfondava muri e porti senza una logica apparente, cercando cosa, nemmeno lui lo sapeva (al posto suo un altro essere intelligente l'avrebbe considerato frustrante), tutto senza curarsi di chi rischiava di andarci si mezzo, più o meno come un uragano non si cura delle case che sradica sul suo passaggio.
L'interesse per le emozioni che scatenava nei residenti era ancora forte, ma la sua priorità era un'altra: brutto affare essere sensibili a così tante cose insieme.
Di buono c'era che non sembrava intenzionato a bruciare nessuno, il resto erano più o meno incidenti. Visto da fuori, certo, era tutta un'altra cosa: la gente (supereroi e non) vedeva solo un mostro che distruggeva tutto senza motivo. Il fatto che non emettesse un suono, purtroppo non rassicurava più di tanto: alcuni lo consideravano perfino più spaventoso.
Ancora non aveva ucciso nessuno, ma probabilmente, si era trattato unicamente di un caso veramente, ma veramente fortuito. Oppure no: ma era una possibilità decisamente remota a cui aggrapparsi, se ti ritrovavi sulla strada del guardiano del Nesso in quel particolare giorno.. -
LeoKI.
User deleted
Il Mercante lv 1 SPOILER (clicca per visualizzare)Armi:
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-Fisarmonica magica: una fisarmonica che, quando suonata trasmette un senso di calma e pace indotto telepaticamente a chi ne ascolta il suono (tranne a chi la ascolta). Può essere usata per fermare le bestie rabbiose ed esorcizzare i fantasmi.
Il Mercante raggiunse, volando, il tetto dell'edificio dove erano entrati i tre.
Almeno avrebbe avuto una buona visuale.
Dopo essere atterrato, si guardò attorno guardingo.
C'era una piccionaia, una centralina elettrica e una cisterna dell'acqua di legno.
Poi vide una cosa degna di nota.
Un graffito sull'accesso al tetto formato da due serpenti.
Uno bianco l'altro nero che si mordevano la coda l'un altro.
Entrambi avevano gli occhi rossi.
Ogni giorno succedono così tante cose che è difficile cogliere il significato di ognuna di loro.
Tuttavia, le coincidenze erano rare in un mondo come quello che abitava l'essere di nome Toboe.
A volte la realtà ha un modo tutto suo assolutamente inaspettato di presentarsi e quando la diga cede la sola cosa che si può fare è nuotare. Il mondo della finzione è una prigione, non un posto dove mettersi al sicuro. Non possiamo mentire a noi stessi troppo a lungo.
Edited by LeoKI - 25/6/2015, 16:23. -
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Cappellaio Matto Lv.9
L'essere avanzava senza emettere suono, distruggeva, seminando caos tutto ciò che si parava tra sé ed un suo possibile obiettivo... solo che il Cappellaio non riusciva neanche ad immaginare cosa una creatura del genere potesse volere.
Quindi non è un tuo amico?
Eh, no! Proprio no!
Assicurami che quel tipo non c'entri nulla con te e magari possiamo iniziare a ragionare.
Il cappellaio iniziò a ridere.
E come dovrei fare?
Disse senza voltarsi neanche seguendo la scia di distruzione del mostro.
Non è che noi tutti cattivoni portiamo una grossa spilla del club delle malefatte.
Prese un taccuino dal taschino ed una grossa piuma, che mise via subito dopo senza smettere di camminare.
...club delle malefatte... spilla... segnato!
Ripetè a bassa voce.
Qualcuno di voi due può spiegarmi cosa sta succedendo?
Questo non lo so, perchè non lo chiediamo a lui?! Ehi bestione! Hulk da palude, che ne dici di parlare? Forse davanti ad un buon thé?!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Sono passate quasi due settimane... risponderà qualcuno?.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Ragazzi, scusate, domani mattina sicuramente posto. Questi giorni ho avuto poco tempo..
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Occhio di Falco liv. 2
Non è che noi tutti cattivoni portiamo una grossa spilla del club delle malefatte.
Nonostante le parole del Cappellaio, Clint era ancora un po' restio a crederci.
Cioè, come potrei credergli? È tipo un uomo...coniglio.
Anzi, totalmente restio a crederci.
E sono sicuro che lui ce l'ha, quella spilla!
Intanto, l'Uomo Cosa continuava per la sua via, noncurante dell'arciere e del matto, sfondando ogni porta o finestra che gli si parava davanti, quasi avesse una meta ben precisa.
Questo non lo so, perchè non lo chiediamo a lui?! Ehi bestione! Hulk da palude, che ne dici di parlare? Forse davanti ad un buon thé?!
A Clint venne quindi un'idea: approcciare il mostro.
Certo, Clint, non è proprio una bella idea...
Pensò
...ma forse può almeno aiutarci a capire cosa sta succedendo.
Corse dietro al bestione, e cercò di attirare la sua attenzione, ma sembrava difficile.
Uomo verde! Uomo verde! Uomo verde!. -
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UOMO COSA lv 8
In realtà, non riuscirono ad attirare l'attenzione. Qualcosa lo fece, ma non loro: una strana presenza simile ad un'ombra, ma che risplendeva come se fosse avvolta dalle fiamme. Loro non la vedevano e forse nemmeno l'Uomo Cosa la vedeva. "Sapeva che era lì" e quella strana immagine era, ciò che il suo cervello (s'intende: qualsiasi cosa avesse Ted Sallis ora al posto del cervello) registrava, attraverso il filtro delle sue percezioni empatiche. ma era quello, ciò che non andava. Quel qualcosa per cui il Nesso l'aveva mandato lì.....quantomeno, questa era l'impressione. Ma per l'Uom Cosa certe sfumature non contavano e nemmeno per gli altri. Caricò in silenzio Clint Burton e il Cappellaio, il pavimento che tremava sotto i suoi passi pesanti. Ovviamente non voleva uccidere loro, erano indifferenti, ma di nuovo: dall'esterno, l'impressione era tutt'altra.
L'"ombra" sfarfallò e scomparve all'ultimo momento, quasi a voler favorie l'equivoco in cui si stava andando a cacciare, che lo volesse (decisamente poco probabile), oppure no..
Mutant Town0/4 partecipanti |
