[SAGA] WELCOME TO ZOMBIELAND

ATTENZIONE: quest'avventura non contiene zombie!

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    -Medicine, nella forma di broncodilatatore, per combattere gli effetti delle radiazioni.

    - Trucco pesante e parrucca, il primo per nascondere le macchie rosse del viso dovute alle radiazioni, la seconda per nascondere la calvizia.

    Più guardo sotto di me, più mi distraggo ad osservare l'architettura stramba del posto, una mescolanza di generi e stili con un fascino tutto suo, anche se ora come ora non riesco a coglierlo. Forse non c'è proprio niente da cogliere, in fondo questo non è il caso di comportarsi da turista o da viaggiatrice, più resto lontana dagli più aumenta il pericolo, ed è stato solo una fortuna non aver trovato nessuno che decidesse di attaccarmi con frecce o altro. Tra l'altro inizia a farsi buio, è un bene per volare indisturbati...

    "Un momento, non sta diventando buio..."

    E' un ombra, abbastanza grande da farmi pensare male, ma il pensiero di chi cosa ci sia sopra di me mi mette in allerta, ma vedere quello che è effettivamente mi lascia letteralmente sorpresa: Quello che si sta avvicinando minacciosamente è una creatura vagamente similare ad un drago senza testa. Senza testa.

    Dove diavolo sono finita?

    Era la creatura più strana e, stranamente, affascinante mai vista, presa da un racconto fantasy e messo di fronte a me che sprigiona forza e paura con la sua presenza. Ma questo non basta a pietrificarmi sul posto, infatti riprendo a volare dopo pochi ma interminabili secondi di ammaliamento, proprio quando la creatura alza una zampa (che tra l'altro non ha ali vere e proprie...) pronta per farla scattare contro di me e prendermi, ma virando di colpo nella direzione opposta evito la sua zampata mortale, anche se lo spostamento d'aria è sufficiente da destabilizzare il mio volo quel che basta da rallentarmi.

    "Questo se mi prende non mi lascia in vita... Devo capire come fa a percepirmi però"

    Potrebbe essere di tutto, da una specie di sensori di volo a magia... Qua la vera cieca sono io, ma ho un idea (rischiosa): vediamo se riesco a volare tra alcuni degli edifici girando tra di loro, se li evita posso nascondermi, se ci va contro dovrebbe esserne rallentato, cosi da fuggire abbastanza lontano da poter pensare con lucidità.
     
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    Sì! Siete nuovi, si capisce al volo!Tutti sanno come mi chiamo a Zombieland, perché a nessuno è stato proibito entrare in città, tranne che a me. Bello schifo davvero, mhm ?!

    Zombieland?
    E poi nessuno vola sopra Zombieland se non è autorizzato......il vecchio Sylas non ci va leggero con quelli che volano. Il cielo è roba sua, dice. O almeno: qualcuno sostiene che lo dice: mai sentito parlare quel vecchio serpente. Comunque nessuno osa contraddirlo, io men che meno!

    A quanto sembrava Songbird era in pericolo, dovevano avvertirla prima che quel Sylas l'attaccasse.
    Sul serio: tanto varrebbe buttarsi in una vasca di squali con cinque chili di bistecche crude legate al collo!
    Il tizio comunque non sembrava ostile, anzi era fin troppo tranquillo e pronto a rispondere alle loro domande.
    Hai visto qualche altro straniero oltre a noi? chiese.
    Stava ascoltando la risposta quando vide una figura con la coda dell'occhio e si volse per vedere un drago che volava nel cielo.
    Un drago! Pensava che fossero esseri mitologici fonte di credenze ed ignoranza, non pensava potessero esistere sul serio. Poi ricordo le parole del tipo "quel vecchio serpente"
    Quello...è Sylas? chiese deglutendo, quell'essere non sarebbe stato facile da abbattere.
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    Sì! Siete nuovi, si capisce al volo! Tutti sanno come mi chiamo a Zombieland, perché a nessuno è stato proibito entrare in città, tranne che a me. Bello schifo davvero, mhm?!

    Zombieland. Un nome, un programma. Se un luogo si chiama Zombieland si può facilmente intuire che genere di creature vi abitino. Diciamo che non è un buon presagio. Anche il tizio spuntato fuori dal nulla non è il massimo della normalità: non ha nemmeno un volto. Sembra tranquillo però, anzi, il suo modo di parlare è quasi buffo. Questo però non lo rende meno inquietante. L'intera situazione è surreale. I tre agenti hanno visto neonati congelati, un lucertolone ammazzare studenti, e ora sono finiti a... Zombieland. Forse si tratta di un sogno, di una visione vivida, di una manipolazione mentale. Speriamo che le analisi strumentali si rivelino utili...

    Perchè non puoi entrare nella città?
    E poi nessuno vola sopra Zombieland se non è autorizzato......il vecchio Sylas non ci va leggero con quelli che volano. Il cielo è roba sua, dice. O almeno: qualcuno sostiene che lo dice: mai sentito parlare quel vecchio serpente. Comunque nessuno osa contraddirlo, io men che meno! Sul serio: tanto varrebbe buttarsi in una vasca di squali con cinque chili di bistecche crude legate al collo!
    Oh...


    Lo sguardo di Venturini si porta al cielo, individuando facilmente l'enorme sagoma di un drago. L'artista deglutisce. Un drago, uno stramaledetto drago. E Songbird sta volando sulla città, il che significa che dovrà fare i conti con il mostro. Le cose sono rapidamente sfuggite di mano.

    Quello...è Sylas?
    Temo di sì... Senti, ehm, tizio-simile-ad-un-Nazgùl, cosa c'è nella città? A parte Sylas, intendo. E come facciamo ad andarcene da qui?


    Mentre Raffaello attende risposte, un bip del suo palmare segnala che le analisi preliminari sono state completate. Esito: niente satelliti, niente connessioni wireless o sistemi di comunicazioni radiotelevisivi, una radiazione non ionizzante sconosciuta permea l'ambiente. Bene, il palmare si è rivelato inutile. Rimane una sola possibilità. Venturini si rivolge a Ross.

    Non ho idea di dove siamo... cioè, sì certo, "Zombieland", ma non so come tornare dove eravamo prima. L'unica cosa sensata è andare ad esplorare la città, perchè da qui non saprei cosa fare. Inoltre...

    Gli occhi del giovane ritornano a fissare la gigantesca figura alata che si muove nel cielo.

    Credo che la signora sia in pericolo...

    Non che a Raffaello interessi così tanto la vita della Gold, ma se può andarsene da quella zona con tutti i suoi compagni di squadra, beh, sarebbe preferibile, e nel rapporto che farebbe allo SHIELD dovrebbe dare meno spiegazioni. Non è una questione di sentimenti, o di morale. No no. Venturini ha avuto la sua buona percentuale di stranezze, e ora vuole solo tornare vivo a casa.
     
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    Songbird riesce a fuggire agli artigli del drago senza testa e a rifugiarsi in mezzo ad alcuni edifici della città. Apparentemente, il drago non sembra interessato ad inseguirla: come ha detto l'uomo (???!!!) misterioso fuori dalle mura di Zombieland, a Sylas da molto fastidio che la gente voli sopra la città. Probabilmente una volta atterrati, non sono più cose di sua competenza.
    Dalla sua posizione, Songbird poteva capire ben poco della città: strade più larghe, si diramavano zigzagando a casaccio incrociando piccoli vicoli i mezzo alla selva di edifici dallo stile architettonico "dissonante". Non c'erano molte persone che passeggiavano per le vie, non dove lei era atterrata almeno: si era nascosta fra un edificio simile ad un condominio di roccia nera, che in realtà era di una tonalità di verde molto scura e una costruzione ovale il cui scopo era assolutamente indecifrabile: i muri esterni non avevano finestre o aperture di alcun genere, di un colore grigio chiaro e consistenza appiccicosa.

    Ed ecco che se ne va! disse l'incappucciata guardando il drago che volava via lentamente, diventando sempre più piccolo. Fortunati siamo! Non atterra mai, ma in questi giorni, sembrava proprio un sacco arrabbiato, stupido vecchio serpentone senza testa ehehehehe!
    Sembrava non aver capito (o ascoltato) le domande di John e Raffaello. In effetti, non avevano questo grande appeal su di lui. Sì certo: era piacevole avere compagnia, ma questo non voleva dire che fossero destinati a diventare grandi amici, o anche semplici confidenti. In fondo, Zombieland era una città con dei segreti e quando c'erano dei segreti, c'era qualcuno che li manteneva tali.
    Chi era lui, Kimun, per svelare i segreti altrui?
     
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    Scendo di picchiata e comincio a volare zigzaggando tra questi bislacchi edifici, ma più mi muovo più capisco 2 cose:
    1_ Questa città è sempre più strana di quello che si può percepire a primo colpo, senza considerare che i suoi abitanti sembrano inesistenti, se non per poche che passeggiano;
    2_ La mia fuga è troppo tranquilla, non sento edifici che crollano o vengono distrutti, ne il battito d'ali di quell'abominio, vedo un edificio, una specie di condominio senza finestre o altro, e mi fermo li cosi da controllare la situazione con calma.

    "E'... sparito!!! No aspetta, sta volando via"

    E senza volerlo veramente fare crollo a terra tra un misto di sfinimento e gioia, per quanto non sappia dove mi trovo sono felice di potermi rilassare un pò in pace. Un colpo di tosse improvviso mi ricorda però che ho anche altri problemi da tenere conto.

    "Dannazione, in tutto questo sono stata fortunata a non dover pensare al mio male"

    Al solo pensiero di come sono presa fisicamente perdo la calma e la pace raggiunta, fino a pochi secondi fa potevo quasi prendere sonno ora invece sto quasi male. Devo muovermi, raggiungere gli altri 2 e capire come andarcene da qui. Mi rialzo decisa e mi guardo intorno per scrupolo, se non ci sono pericoli percepibili prendo il volo verso le mura restando all'ombra degli edifici per uscire da questa città.
     
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    Ed ecco che se ne va!
    rispose lo sconosciuto, ignorando completamente sia le sue domande che quelle di Raffaello.
    Se non altro sembrava che Melissa non fosse più in pericolo e questo gli fece tirare un sospiro di sollievo. Ora però dovevano attendere il ritorno della loro compagna e le informazioni che aveva ottenuto con la ricognizione della città e se fossero riusciti a recuperare pure loro informazioni dal tizio avrebbero potuto magari avere un quadro più completo della situazione.
    Non hai ancora risposto ai nostri quesiti disse John, mostrando il suo bastone runico come per minacciarlo Hai intenzione di farlo o devo costringerti con le cattive?
    John era sicuro che il bastone avrebbe reagito contro quell'essere, sembrava tutto fuorchè buono, quindi la magia del Verbo avrebbe fatto il suo dovere senza problemi però voleva evitare uno sfoggio di magia se non era necessario. In fondo per quale motivo lo sconosciuto avrebbe dovuto volerli far rimanere in quel luogo?
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    Ed ecco che se ne va!

    Pur non avendo così a cuore la salute della Gold, Raffaello si trova a tirare un sospiro di sollievo... poi però si ricorda che Songbird è comunque bloccata nella città, che non ha modo di capire dove si trovi e che questo maledetto idiota con il cappuccio è tutto fuorchè utile.

    Fortunati siamo! Non atterra mai, ma in questi giorni, sembrava proprio un sacco arrabbiato, stupido vecchio serpentone senza testa ehehehehe!
    Credo che tu abbia qualche squilibrio mentale.


    Raffaello annuisce, ben consapevole che il tizio sembra ignorare apposta le loro domande, limitandosi solo a sorridere, fare battute e parlare di cavolate. Il tutto mentre un bestione gigante pattuglia i cieli e la Gold è isolata nella città.

    Non hai ancora risposto ai nostri quesiti. Hai intenzione di farlo o devo costringerti con le cattive?

    Venturini guarda Ross con un'espressione stanca.

    Penso sia inutile, signor Ross. Questo pazzoide non può aiutarci. Propongo di entrare nella città da soli, e cercare la nostra collega, oltre che risposte...

    A questo punto Raffaello si incamminerebbe verso l'entrata della città, e vorrebbe non farlo, ma non ci sono alternative. Parlare col Nazgul si è rivelato una perdita di tempo, e il palmare non ha aiutato. La mente del giovane Artista è brava a trovare soluzioni a problemi, ma ci devono essere dei dati di partenza, e qui non ce ne sono. Tanto vale andare incontro al pericolo. A quanto pare, quel mostro alato non atterra mai, quindi camminare per le strade della città non dovrebbe attirare la sua attenzione.
    Poi, certo, ci potrebbero essere cose ben peggiori tra le strade...
     
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    Fuori dalla città, in lontananza, il panorama piatto e spoglio attorno alla città cambiò leggermente. A rispettivamente, dietro di loro a sinistra (ancora non avevano avuto modo di capirlo, ma lì non c'erano punti cardinali, le bussole non indicavano proprio nulla), si poteva vedere qualcosa che poteva essere considerato il fronte di un temporale in movimento, però non c'era vento, nemmeno una lieve brezza, che fosse in grado di muovere le nuvole.
    Sempre alle loro spalle, ma a destra, il terreno si alzò e si abbasso un paio di volte, come il mare che si increspa quandro un grosso pesce nuota vicino alla superficie.
    Raffaello aveva intuito giusto comunque: Kimun parlava solo di cosa che lo interessavano e se ne fregava della minacce.
    Entrare in città da soli? chiese. Poi ridacchiò. Questa voglio proprio vederla.....ovviamente solo fino all'entrata!
    Mentre rideva, si poteva sentire uno strano fruscio sotto il mantello.
    Il cancello della città li attendeva; un enorme blocco di metallo alto quasi una decina di metri (le mura le mura lo superavano di poco) di forma leggermente triangolare, sia verso l'esterno che verso l'interno: non si capiva se era creato per aprirsi in due o cosa, ma era quella l'idea che dava, con la parte centrale della "porta" che porgeva in avanti in entrambi i sensi.
    La superficie plumbea però non era piatta, ma piena di irregolarità affilate spesso in braccio: sembrava un cancello fatto di enormi lame seghettate.

    Nel frattempo, Songbird cercava di raggiugere le mura, volando in mezzo ai palazzi: non era un'impresa semplice perché la mappa della città era appunto tutta scombinata e rischiava di trovarsi davanti un muro alla prima distrazione.
    La cosa divenne molto meno semplice quando qualcuno cominciò a spararle contro: il primo proiettile la mancò di poco passandole davanti al naso. Stava passando in mezzo a due edifici a pianta irregolare, di circa otto piani l'uno, con tetto a piramide e le finestre pentagonali con vetri nero ossidiana. Erano circondati da diversi piccoli giardini con congrossi alberi. Per la precisione, quando il colpo la mancò, stava sorvolando una fontana con una statua in mezzo che ricordava una creatura simile ad un elefante a tre teste con dieci zampe da astice (finivano con delle chele). Fecero seguito altri cinque oggetti volanti identici, provenienti dalla sua destra, tutti non identificati (troppo veloci per notarne la forma esatta), ma sembravano più grandi di semplici pallottole e più lunghe. Davano l'idea di essere frecce.

    Scusate il ritardo: spero che il post, nella sua lunghezza non eccessiva, vi dia sufficienti spunti. Altrimenti fatemi sapere che lo modifico.
    Sempre e comunque, s'intende!


    Edited by Vandal - 12/5/2015, 10:46
     
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    Solo una domanda: riesco a capire da dove arrivano indicativamente i colpi? Cioè se dal basso o lateralmente?
     
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    Cerco ora di mantenere la velocità maggiore possibile, quello che mi permette di uscire da questo posto ponendo attenzione agli edifici e ai possibili pericoli intorno a me. Pensandoci bene, dopo aver affrontato (per modo di dire) quella specie di drago senza testa ora nulla può farmi più paura, ma è bene non abbassare troppo la guardia, si fa presto poi a pagare con la pelle all'imprudenza.

    "Devo anche pensare a cosa fare però... Dannazione, è tutto cosi irreale che non ancora non ci credo, ma devo riorganizzare le idee, devo farlo per la squadra!"

    Nel frattempo rallento la mia velocità, questi edifici e la loro disposizione rende difficoltosa la mia traversata e sono costretta ad andare piano per non scontrarmi su qualche muro... E forse è stato questo a salvarmi dal proiettile che è appena passato di fronte al mio naso.

    CIELO!!!

    Un pò per abitudine, un pò anche per lo spavento, comincio a roteare mentre continuo a muovermi nella speranza di rendere più difficile la presa di mira del mio assalitore o assalitori.

    "Come se fosse semplice poi, qua in mezzo non ho molta libertà di movimento"

    Ma come prevvisto, l'attacco non era cessato, anzi i colpi sparati erano multipli e provenivano dalla mia destra, quanto mi basta per erigere una barriera tra me e loro.

    "Mi manca poco per uscire"

    Per velocizzare il tutto punto verso il cielo, in alto quel che basta per poter sorvolare gli edifici cosi da poter uscire dalle mura alla massima velocità prima che il drago arrivi.
     
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    potresti allungare quello che succede a noi? Kimon che ride e commenta la nostra decisione non è che mi dia molti spunti. Più che dire che partiamo verso la città non farei, al limite qualche pensiero per allungare il post ma poca roba
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    Non so come sia successo, ma la mia vecchia modifica semplicemente non era stata trascritta quando ho inviato il mio vecchio post modificato.
    Scusatemi torcia e warren: proprio non me ne ero reso conto.
    Spero che le nuove modifiche siano di qualche aiuto per i vostri post!
     
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    Il tizio continuava a non considerare le loro domande e Raffaello dunque propose Penso sia inutile, signor Ross. Questo pazzoide non può aiutarci. Propongo di entrare nella città da soli, e cercare la nostra collega, oltre che risposte...
    Sarebbe stato meglio disporre di una guida che conoscesse il posto piuttosto che gettarsi in una possibile trappola in maniera sconsiderata ma in effetti aveva ragione, con quel tipo non avrebbero cavato un ragno dal buco.
    Acconsentì dunque D'accordo
    Entrare in città da soli? disse il tizio ridacchiando Questa voglio proprio vederla.....ovviamente solo fino all'entrata!
    John si acciglio. La città era dunque pericolosa persino per quello sconosciuto tanto strambo. Cosa vi si nascondeva?
    S'incamminarono in direzione dei palazzi, vedendoli aumentare di grandezza man mano che si avvicinavano. Un muro di cinta proteggeva il posto da attacchi esterni e in esso si stagliava un enorme cancello triangolare. Più vi si avvicinavano e più la sua superficie si increspava, passando da liscia come appariva a distanza a una serie di lame seghettate enormi una volta giunti lì di fronte.
    Il cavaliere del verbo aveva mantenuto la sua magia all'erta fino a quel momento ma nulla li aveva minacciati, come sospettava grazie alle parole del loro accompagnatore, però ora doveva aspettarsi di tutto. Si avvicinò al cancello ed usando il suo bastone bussò un paio di volte.
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    Entrare in città da soli? Questa voglio proprio vederla.....ovviamente solo fino all'entrata!
    Non hai qualche hobbit a cui dare la caccia? No perchè se non puoi aiutarci farei anche a meno della tua voce...

    Raffaello non è una persona irritabile, ma la situazione in cui si trova è passata da sorprendente, a inquietante, a terrificante. Un tizio senza volto che non serve a nulla, una gigantesca città popolata da dragoni e chissà cos'altro, un mondo sconosciuto che non fornisce alcun dato... e Songbird in pericolo.

    Beh, signor Ross, spero che lo SHIELD sia sulle nostre tracce! Di sicuro non abbandonerebbero mai soldati validi e indispensabili come noi al crudele destino...

    L'Artista fa un mezzo sorriso, ma più tempo passa meno speranza gli rimane. Entrare in città è l'unica opzione, ma un grande cancello triangolare lo impedisce. Peraltro, la superficie sembra fatta di lame: se c'era un modo per rendere il tutto ancora meno rassicurante, beh, era quello.

    Forse siamo a Mordor, quel tipo è veramente un Nazgul e quel mostro volante era la sua cavalcatura. Ah, mi lasci perdere, signor Ross, ormai sto delirando.

    Altro sorriso nervoso. Dicono che l'umorismo venga spesso usato come arma di difesa, e questo discorso sicuramente si applica a Raffaello. Mentre il Cavaliere del Verbo bussa un paio di volte sul cancello, il giovane fa un passo indietro e alza leggermente le mani, preparandosi ad attaccare, se necessario. Ogni tanto butta anche un'occhiata al tizio senza volto, giusto per assicurarsi che non faccia scherzi.
    Quale sarebbe il piano? Trovare Songbird e assicurarsi che stia bene potrebbe essere un inizio. E poi? Andarsene a piedi? Aspettare i rinforzi? Morire di sete? Troppi pochi dati, troppe poche certezze. La prima missione di Raffaello con lo SHIELD potrebbe anche essere l'ultima: un pensiero divertente, a suo modo, e terribile.
     
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