PARLIAMO DI SCRITTURA

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    Cinico ottimista

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    Ciao :)

    Lo scopo di questo topic è permettere agli scrittori in erba che partecipano a questa sezione, oppure agli utenti che si interessano al loro lavoro, di discutere riguardo le fanfiction: come dovrebbero essere scritte, quello che si dovrebbe evitare scrivendole, qualsiasi cosa relativo a questa forma di scrittura creativa.

    Ovviamente, sarebbe anche possibile usarlo per proporre idee su come migliorare questa sezione.

    L'unica cosa che vi si chiede di evitare sono i riferimenti e i commenti specifici verso specifiche fanfiction già pubblicate in questa sezione del forum: quelli andrebbero postati direttamente nella discussione che funge anche da luogo di pubblicazione del suddetto sforzo letterario, anche solo per una questione di rispetto nei confronti dell'autore.

    Grazie e buona lettura/scrittura :)
     
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    Cinico ottimista

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    Al di là del fatto che lasciar morire questo topic senza nemmeno un principio di conversazione mi fa venire le coliche, avrei una mezza idea che richiederebbe un parere.

    Quanto è lecito entrare nei dettagli quando si descrive un crimine estremente violento e crudele in una storia.
    Ho il cuore tenero, lo ammetto. Però non piacciono nemmeno a me le risoluzioni di trama troppo consolatorio e le edulcorazioni. Non parliamo poi delle censure, che al massimo per fare buona commedia (magari un filo sui generis).

    Cioè: credo che se un personaggio compie un atto davvero malvagio, tale malvagità debba traspirare dalle descrizioni.
    Alle volte può andare bene anche il gioco del lasciare all'immaginazione del lettore, ma non credo che sia sempre opportuno.
    D'altro canto c'è anche da tenere un po' di conto la sensibilità di chi legge, se vogliamo scrivere e far leggere agli altri.
    Quindi fin dove ci si può spingere senza cadere nel cattivo gusto o prggio?!
     
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    imho, si può far trasparire la malvagità senza arrivare a scrivere niente che richieda censura

    per esempio, quando lessi Saltatempo di Benni stetti male per la descrizione di un incidente stradale, ma non erano descritti né cadaveri né pezzi di corpo sbridnellati... era descritta solo una macchia di sangue sull'asfalto.
    la descrizione era tanto realistica (ricordo per esempio il colore, marrone e non "infantile" rosso) che visualizzai la macchia, il suo odore... e stetti male.
    eppure non ha descritto niente di "scabroso", di eccessivo o di splatter
     
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    Voleva essere un esempio più specifico in realtà.
    Io parlo del caso di un atto di crudeltà. Il personaggio sarebbe un pazzo sadico o cose così. In questo caso non è troppo edulcorato omettere le parti più scabrose?

    L'autore non fa solo il suo dovere facendo "vedere" quello che di male ha fatto senza veli o sapiente gioco di "lasciare all'immaginazione" che lo ripeto è buono, ma alle volte (forse) non abbastanza?!
     
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    Tyrannosaurus Dad

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    se da un lato rischi l'edulcorazione censendo, dall'altro rischi la deriva splatter e esibizionista
    imho, la bravura è cercare la capacità di far passare l'atto e la sua efferatezza senza eccedere

    "una giornata di ivan denisovic" mi piacque molto: faceva intendere lo stato dei gulag sovietici ma senza necessità di "mostrarne" tutti i dettagli
     
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    La deriva esibizionista era ciò che temevo infatti.

    Ma vedi bene che un personaggio che fa cose del genere quale che sia la ragione È a mio parere un esibizionista (ripeto: il personaggio, non l'autore), quindi anche il suo esibizionismo dovrebbe essere inteso.
    Ma come si fa a descrivere un esibizionista dalle sue azioni senza la descrizione della sua esibizione?

    Cioè: se la scena gira tutta intorno al risultato di ciò che ha "fatto", non è sbagliata la censura parziale?
    Cioè: incidenti e descrizioni di condizioni di vita degradanti possono omettere dei dettagli, ma in questo caso non è un po' nascondere la polvere sotto il tappeto?!

    Post modificato sorry.
     
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    non credo che per descrivere une sibizionista serva descriverne l'esibizione

    per mostrare un otrturatore non serve msotrare tutta la tortura (per esempio, nella prima stagione di TWD ho apprezzato molto la frase di Salazar "l'uomo sulla sedia e quello in piedi sono uguali: entrambi vogliono che finisca presto", non descriveva un sadico, certo, ma descriveva bene il livello di tortura raggiunto, tale da lascaire una marchio anche su di lui che la nfliggeva)

    per mostrare un sadico non serve mostrare cosa compie (e.g. descrivendo il suo piacere, la sua sosessione, la sua dipendenza dall'essere violento..)
     
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    Se posso darti un consiglio vandal io scriverei prima tutto ogni cosa narra il crimine e la scena del crimine in ogni minimo particolare, come un rapporto ufficiale limitati a osservare senza empatizzare ma descrivi tutto fai vedere al lettore ogni aspetto come se in un film facessero una scena di sesso quasi porno o una morte molto esplicita quasi scabrosa e poi comincia a togliere tieni quello che occorre per comprendere l'azione o l'empatia della scena e togli tutto quello che non serve o che è solo orrido e pornografico
    Esempio se il killer sta torturando la vittima: dire solo che sta torturando la vittima è troppo poco definire il tipo di tortura e il suo funzionamento va bene, descriverla in ogni particolare è invece troppo orrida secondo me
     
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    Io sono del parere che non ci debbano essere limiti alla scrittura creativa, tutto è giustificabile. Uno scrive anche per se stesso e spesso la scabrosità o l'eccessiva violenza sono catartici, o quantomeno fungono da sfogo per lo scrittore. Credo che limitare questo tipo di scene sia quasi da censura (che per me è il male del mondo). La descrizione esagerata di atti serve a comprendere meglio la psiche del soggetto e a farsi idee personali riguardo all'operato.

    Se parli di un emulo di Jack lo Squartatore, potresti avere due approcci:
    - dire che sta asportando i genitali della donna che si trova ad essere la vittima
    - entrare nel dettaglio, più o meno approfonditamente
    Nel primo caso ti fai un'idea sommaria, nel secondo, magari anche da particolari "cretini" come l'ordine o la maniacalità, ti puoi rendere più conto dello schifo che gli passa nella testa ed essere partecipe della bestialità umana, che credo sia il punto di scrivere una storia di questo tipo. Credo che, viceversa, non esibire, farebbe in modo che la storia passi quasi inosservata.

    E' ovviamente possibile fare questo senza entrare nel dettaglio, se si è particolarmente bravi (come è stato detto poco su), ma non da lo stesso effetto sul lettore.
    Ma forse parlo da amante dello splatter, dell'orrido e di tutto quello che mi lascia un senso di angoscia piacevole sulla bocca nella stomaco XD

    Sempre se è finalizzato dalla trama. Se da autore, voglio che l'assassino rimanga evanescente, non entrerò nel dettaglio (magari potrei farlo sul finale); viceversa, se voglio che il lettore sappia TUTTO, e mi viene in mente Dostoevskij, devo entrare nel profondo.
    Credo che questo discorso si possa fare in ambiti anche non espressamente violenti.

    Una cosa, si parla ancora di fanfiction? Avrei una domanda da porre che mi frulla in testa da quando le scrivevo io stesso.
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    CITAZIONE (|Gil-galad| @ 7/2/2018, 09:48) 
    non credo che per descrivere une sibizionista serva descriverne l'esibizione

    Non per dire quello nello specifico. E sinceramente, a parte forse in una scena in cui si fa il profilo di un serial killer o roba del genere, discorsi di questo tipo li evito.
    Però credo che la natura di un personaggio emerga dalle sue azioni. Se non si "vedono" tali azioni nella storia, raccontiamo il personaggio fedelmente?

    CITAZIONE
    per mostrare un otrturatore non serve msotrare tutta la tortura (per esempio, nella prima stagione di TWD ho apprezzato molto la frase di Salazar "l'uomo sulla sedia e quello in piedi sono uguali: entrambi vogliono che finisca presto", non descriveva un sadico, certo, ma descriveva bene il livello di tortura raggiunto, tale da lascaire una marchio anche su di lui che la nfliggeva)

    CITAZIONE
    per mostrare un sadico non serve mostrare cosa compie (e.g. descrivendo il suo piacere, la sua sosessione, la sua dipendenza dall'essere violento..)

    Riguardo il primo quote, certo che si capisce, questo è un buon esempio dell'espediente di cui accennavo prima, descrivere lasciando che l'immaginazione del lettore faccia la sua parte. Credo che sia un buon modo di raccontare evitando le cadute nel granguignolesco esibizionista, però se il rischio inverso è che l'immagine così "accennata" non emerga nella mente del lettore con lo stesso impatto.
    Cioè: è già diverso quando senti il racconto di una scena cruenta invece che vederla con i tuoi occhi!
    Se nascondi i particolari, secondo me si perde qualcosa.
    Il mio obbiettivo è dare quanto più possibile un quadro shockante di un individuo effettivamente perfido al limite del ripugnante e per fare ciò non divrei evitare più filtri possibili alla percezione di ciò che lui fa e di fatto è?

    Nel secondo quote, okay se lo prsentassi in prima persona, sono d'accordo, ma se per il momento ciò che si sapesse di lui fosse solo ciò che ha fatto di orribile? Una sèecie di nemico nell'ombra, diciamo.
     
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    è terribile sapere nel dettaglio che gli ha infilato un ago sotto l'unghia e come, o sapere cosa ha provato nel farlo?
     
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    CITAZIONE (|Gil-galad| @ 7/2/2018, 14:37) 
    è terribile sapere nel dettaglio che gli ha infilato un ago sotto l'unghia e come, o sapere cosa ha provato nel farlo?

    Se ti riferisci al mio commento alla seconda delle due parti citate separatamente con un commento unico anche se spezzato, intendevo dire che c'era anche l'impossibilità, al momento di "vedere" l'operato del personaggio malvago sadico ecc.......di sentire la sua versione della storia e quindi percepire cosa prova, desidera ecc.....perché ancora il personaggio non è stato presentato di per se.
    Ti faccio l'esempio del film "seven" dove nella prima parte non si vede il serial killer, ma solo le sue orribili performance. Se il personaggio non c'è ancora devono parlare le azioni, se le azioni non sono in corso, credo si debbano spiegare i risultati delle medesime.

    CITAZIONE (Gavri-el @ 7/2/2018, 10:47) 
    Se posso darti un consiglio vandal io scriverei prima tutto ogni cosa narra il crimine e la scena del crimine in ogni minimo particolare, come un rapporto ufficiale limitati a osservare senza empatizzare ma descrivi tutto fai vedere al lettore ogni aspetto come se in un film facessero una scena di sesso quasi porno o una morte molto esplicita quasi scabrosa e poi comincia a togliere tieni quello che occorre per comprendere l'azione o l'empatia della scena e togli tutto quello che non serve o che è solo orrido e pornografico
    Esempio se il killer sta torturando la vittima: dire solo che sta torturando la vittima è troppo poco definire il tipo di tortura e il suo funzionamento va bene, descriverla in ogni particolare è invece troppo orrida secondo me

    Era una possibilità, ma dopo averci pensato su per un po' ho deciso che preferivo una sequenza che mostra il fatto compiuto e al massimo una ricostruzione da parte di personaggi minori.
     
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    CITAZIONE (|Gil-galad| @ 7/2/2018, 14:37) 
    è terribile sapere nel dettaglio che gli ha infilato un ago sotto l'unghia e come, o sapere cosa ha provato nel farlo?

    Io direi entrambi :D
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    CITAZIONE (TronoNero @ 7/2/2018, 12:29) 
    Una cosa, si parla ancora di fanfiction? Avrei una domanda da porre che mi frulla in testa da quando le scrivevo io stesso.

    Si parla di scrittura, quindi anche di ff, certo.
    Del resto questa sezione è dedicata alle ff. quindi non ti trattenere^^.
     
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    Tempo fa scrivevo su EFP e, tra le altre cose, mi ero spinto a scrivere questo:
    OOC + AU = Merda
    OOC significa Out of Character, quando fai agire un pg come normalmente non farebbe. Es: Batman che uccide.
    AU significa Alternate Universe, ambienti la storia in un universo diverso. Es: Spiderman nel giappone feudale.
    Presi singolarmente ci stanno, fanno parte della libertà dell'autore. Ma è diverso in coppia...

    Ho scritto quella cosa perchè ero stufo di vedere, su EFP, le solite storie delle ragazzine in cui prendevano una roba qualsiasi, la trasponevano in un'ambientazione che riuscivano a gestire (nel 90% dei casi era una scuola o una casa) e cambiavano radicalmente i personaggi. E siccome ero gggggiovane, volevo dirlo al mondo, quanto mi faceva cagare questa cosa XD

    La mia idea è:
    - se cambi radicalmente l'ambiente
    e
    - cambi il personaggio nella sua psicologia
    Cosa resta dell'opera che vuoi trattare?

    Perchè non fare una storia originale? Ragionandoci a mente fredda ho capito cosa rimane: l'aspetto fisico. Quello che interessa maggiormente alle ragazzine infoiate XD
    Ma ora sono più grandicello e mi pongo piuttosto una domanda sui limiti di questa cosa. Secondo voi, quanto un autore si può spingere in queste due direzioni senza tradire troppo l'opera originale?
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116 replies since 1/8/2017, 20:12   1119 views
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