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No, intendevo che OGGIGIORNO quella storia, con quei punti saldi ed eventi, sarebbe stata scritta in 3-4 albi, ma io l'ho preferita in 1. Tranne qualche raro caso, non ho sentito una certa fretta nel finire le storie.
Forse solo nel conflitto con Ego, c'è stata qualcosa di simile: la pagina prima Thor le prendeva, una vignetta dopo, alla pagina successiva, vince lui con uno stratagemma. Ora, bastava una pagina in più per rendere tutto più omogeneo e, se non l'hanno fatto, forse era giusto così
Quanto a DD, troppe da nominare, ma Mater Morbi, di quel dannato bastardo insopportabile di Recchioni, vince su quasi tutto. -
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beh.... almeno da un ventennio le storie marvel (e dc, suppongo) sono molto dilatate
negli anni che furono (ma anche 80) erano molto più compresse
per fare un esempio "mutante", giorni di un futuro passato sono 2 albi (e a memoria è il primo albo che racchiude gran parte della trama, mentre il secondo mostra molto dello scontro), mentre oggigiorno sarebbe scritto diversamente: solo la spiegazione della trama (quindi parte del primo albo) sarebbe probabilmente una mini di preludio
al tempo putanvano molto su storie godibili a sé stanti (poi pian piano si è passati più a una trama orizzontale), oggi credo che l'obiettivo di marketing sia cercare di trattenere il lettore
opinabile la riuscita, ma immagino che la scelta di dilatare sia dettata anche da quello.. -
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Cinico ottimista
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No, intendevo che OGGIGIORNO quella storia, con quei punti saldi ed eventi, sarebbe stata scritta in 3-4 albi, ma io l'ho preferita in 1. Tranne qualche raro caso, non ho sentito una certa fretta nel finire le storie.
Forse solo nel conflitto con Ego, c'è stata qualcosa di simile: la pagina prima Thor le prendeva, una vignetta dopo, alla pagina successiva, vince lui con uno stratagemma. Ora, bastava una pagina in più per rendere tutto più omogeneo e, se non l'hanno fatto, forse era giusto così
Ho capito che intendevi oggigiorno.
Secondo me questi sono più simili a casi di esigenze editoriali.
Tipo: tenere le storie entro tot pagine. Un tempo era più frequente e come si nota, la vittima alle volte è la forma ottimale della storia rispetto a una trama.CITAZIONEQuanto a DD, troppe da nominare, ma Mater Morbi, di quel dannato bastardo insopportabile di Recchioni, vince su quasi tutto
Sopravvalutata. Non una brutta storia comunque.. -
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Spesso si usava una storia per presentare un villain(ma anche un comprimario), che poi sarebbe tornato a far parte dei nemici ricorrenti, se ci fosse stato un buon riscontro.
Le esigenze editoriali c'erano, per forza, credo si affrontassero con più libertà, anche perché tutto faceva capo agli stessi team creativi(Stan Lee praticamente XD). C'era più un meccanismo di redazione giornalistica, e il fumetto da lì nasce e trova la sua dimensione: le strisce quotidiane.
Come mostra Gil portando ad esempio "Giorni di un futuro passato", anche saghe che sembrano durate chissà quanto in realtà si svolgevano in tempi rapidi, era la mole di nozioni all'interno che gettava basi per storie successive di anni e anni, ma i fatti erano più rapidi, solitamente.
Credo che la grande differenza rispetto ad adesso fosse l'interazione tra gli autori, che permetteva al tempo di mantenere un certo equilibrio in continuity e finché tutto era gestito da Stan Lee il meccanismo era molto semplice. Roy Thomas fu uno molto attento a mantenere il più possibile le stesse dinamiche. I supervisori nacquero proprio per, vista la mole di autori così cresciuta, evitare derive non canoniche e troppo staccate tra loro.. -
.CITAZIONESopravvalutata. Non una brutta storia comunque.
Ne sono consapevole, e Recchioni stesso è molto sopravvalutato. Ma mi è piaciuta (soggettivamente) molto, pur rendendomi conto che ci sono albi che gli sono oggettivamente superiori ("Memorie dall'Invisibile", per dire, o "Storia di Nessuno", che, personalmente, metterei nella cima oggettiva delle cose che ho letto).
Quanto al resto, immaginavo qualcosa di simile e, devo dire, questo meccanismo pare essere rimasto per un bel pò. Già con Simonson sentivo queste storie molto dense.
Ovviamente non funzionerebbero oggi, eppure le ho trovate molto "avvolgenti", forse semplicemente perchè sono stufo di aspettare 1 mese per storie relativamente brevi
Mò, se riesco, recupero altro: mi interessa "Sangue e Tuoni", "Blood Oath" (che non ho perchè non esiste in volume) e la mini "First Thunder".. -
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Ho letto Marvel 1602!
Ho uno strano rapporto con Gaiman: ha scritto uno dei miei romanzi preferiti (American Gods) e uno dei pochissimi romanzi (forse 4, non di più, perchè mi incaponisco) che non sono mai riuscito a finire, da quanto mi faceva cacare (Stardust). Dunque ero titubante.
L'ho fatto spinto dal fatto che un episodio dei What If sarebbe stato su questo fumetto, anche se la serie MCU stessa non mi abbia mai convinto molto (difatti, è stata così così, per me).
Mi aspettavo un capolavoro e un capolavoro non ho avuto, ma comunque un lavoro di spessore. Quanto al fatto che fosse un capolavoro o no, Gaiman stesso ha detto (nella postfazione) di aver voluto scrivere un'opera fresca, "da leggere su una casa nell'albero".
Idea molto bella, sicuramente ai tempi era una gran cosa (ora meno) e che funziona, data dal fatto di non voler scrivere di modernità e aerei (era il post 11 settembre: Doom aveva già pianto).
La cosa migliore è, senza dubbio, il saper creare un universo vergine, ma riconoscibile quando serve, con una buona dose di novità e già visto, sapientemente mescolati. Ora, queste robe sono molto comuni, sebbene la qualità sia altalenante, ma credo (personalmente?) che questa storia abbia aperto molte porte.
Il finale è stato un pò caotico, ho dovuto leggermi la wiki per la faccenda di Uatu (una pagina e mezza abbastanza incomprensibile) e questo mi ha fatto incazzare un pò, ma non era male. Si è cercato di dare spazio a tutti e ci si è riuscito.
Ci sono un pò di cose che non ho capito, tipo perchè Jean Grey finga di essere un maschio o perchè Devil dovesse essere un bardo. Ma va bene così.
Come sempre, spiccano i bastardi, come Magneto inquisitore, un Fury dilainato dai sensi di colpa e uno Xavier che, per una volta, non è apparso un bastardo manipolatore
Ottimi F4, soprattutto Sue e Reed (quest'ultimo in versione filosofo naturalista). Doom un pò fiacco, ma, oh, non puoi avere tutto.
Ah, dimenticavo, il migliore della baracca è Strange: l'escamotage per superare il divieto di Uatu m'è piaciuto da morire.
Leggetelo tutti.
Ho visto che hanno un pò continuato, con quell'universo, ma non credo lo leggerò, sembrano le solite cacatine per spremere la proverbiale mucca.
Vabbè, fatemi sapere.
Excelsior!. -
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1602 è molto bello, fino a quando non decide di fare lo spiegozzo e lì va un po' in cacca... . -
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Posso far sapere poco perché onestamente mi ha incuriosito, ma mi ha sempre dato l'impressione di una serie troppo corta per poter esprimere tutto il suo potenziale. Quindi non l'ho recuperato.
Ora Gil dice che c'è pure uno spiegone. Eh!
Curioso abbastanza: me lo son trovato davanti proprio ieri nel formato must have. Ci ho pensato, ma...Vedi sopra. -
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Lo spiegone è a mio avviso ridicolo, riguarda come gli eroi del 616 (o analogo) siano stati portatii ndietro nel tempo... o qlc del genere.
Avrei bellamente tolto tutto: era un bel what if nel passato e lo avrei lasciato tale.. -
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Si, c'è Uatu che spiega cose e le suddette cose riguardano viaggi nel tempo e casini spaziali.
Non li sopporto più, 'sti cazzo di viaggi nel tempo. Sto diventando allergico a Kang per quello.. -
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Onestamente non ricordo 1602 così bene, mi piacque, Gaiman mi piace sempre, anche con Stardust XD, è un narratore di favole e novelle.
Ricordo comunque Rojaz, che mi piacque particolarmente XD
Altra cosa che ricordo apprezzai, fu la considerazione per Thor: divinità che ha un ruolo restando separata dal mondo umano, d'altronde è terreno di Neil questo e sa come muovercisi.
Non so se di recente abbia letto qualcosa di così superiore, seppure debba rinfrescare la memoria a riguardo XD. -
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Si, riguardo Rohjaz, si capiva subito che qualcosa bolliva in pentola, dato che era bianco.
Quanto a Thor, ho letto che in originale parla in versi allitterativi (dato che tutti parlano seicentesco) e questa è una cosa molto figa. Anche il design non era male. Ma ho amato Donald, che smadonnava ogni volta che si trasformava.. -
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Oh che bella collana Devil e Hulk, forse la migliore tra le prime Marvel Italia!
Bei tempi quelli, sembrava fosse il raggiungimento del sogno iniziato da Star Comics, e magari lo è stato.
Però continuo a reputare il miglior periodo Marvel Comics nella penisola italica, quegli anni inizio 90 fine ottanta, proprio delle uscite Star, PlayPress e Comic Art, che grazie anche a ben due decenni circa di storie a disposizione da tradurre, propose un parco testate di livello molto alto.
Magari è stato complice del successo del periodo il dover ricostruire la continuity in più direzioni, vista la sfasatura temporale tra i vari albi, anche di case editrici diverse, che ha fatto ottenere alla lettura del tutto, un dipanarsi a più livelli di trama che catalizza sempre tanta attenzione.
Ovviamente c'è stato anche l'effetto nostalgia rispetto ai periodi Corno.
Aspetto con interesse le tue recensioni di Devil e Hulk.. -
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Peter David.
punto..