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Note
Copertine
HULK
FANTASMA DAL PASSATO: CONCLUSIONE. DEUS EX MACHINA
Commento
Il sassolino lanciato da Peter David nei primi numeri di questa collana, e cioè la profezia di Delphi (membro del Pantheon in grado di prevedere il futuro), in cui un Hulk in preda a violenza e risa era ricoperto del sangue dei suoi nemici, si è avverata. Gradisco particolarmente quando uno scrittore sa creare il perfetto connubio tra improvvisazione e schema mentale. In questa storia Peter David ci dimostra che può andare avanti come un treno ad illustrare il mondo di Hulk, ma anche che volendo può portare avanti progetti a lungo termine ed idee sviluppate attraverso un crescendo ed un piano ben preciso. Mi ci ritrovo molto in questo e, seppure lui ovviamente sia un gigante in confronto a me, è anche il mio modus operandi quano creo qualche storia (campagne di d&d in primis). Passando all'atto pratico alcuni nodi vengono al pettine. Agamennone (leader del Phanteon) si allea con il Capo, arcinemico di Hulk, con lo scopo di combattere l'Hydra. Nel frattempo un'altra persona vicina a Banner decide di servirsi del Capo per i propri scopi, niente poco di meno che Rick Jones il quale, dopo aver perso Marlo, tenta in tutti i modi di riportarla in vita attraverso le conoscenze dell'oscuro signore tecnologicamente all'avanguardia. In un caos generale in cui TUTTI vogliono qualcosa dal Capo, l'unico che continua a non fidarsi è proprio Hulk, che combina un macello. Viene travolto da una furia omicida molto simile a quelle dell'Hulk "Senza cervello" e, senza fare distinzioni tra buoni e cattivi, tra amici e nemici, travolge tutto ciò che incontra. Bellissimi i disegni di Duursema in questo numero, si capisce che stavolta ha avuto più tempo per elaborare la cosa, MICIDIALI i disegni di quel GIGANTE di Bachalo. Davvero molto soddisfatto. Per la conclusione della storia leggi le Contro Note.
DEVIL
SHOCK TERAPEUTICO
Siamo alle solite. La storia è bella, l'ambientazione dark è estremamente gradevole e tutto quanto procede a meraviglia, fatta eccezione per i disegni. Mi sono ritrovato ad osservare certe pagine per due minuti abbondanti senza capirci comunque un cazzo. Troppo caotico, gran parte della pagina è occupata da grossi bordi di almeno due centimetri con scarabocchi vari sottraendo spazio alle vignette, che diventano striminzite ed "affollate". Peccato perché sulla pagina intera, così come a disegnare Daredevil di per sè è molto bravo, specialmente in costume, dove lo ritrae spesso con una mascella esagerata ma carica di mascolinità e prepotenza. Il sunto della storia lo trovate diviso tra le note e le contro note, c'è ben poco da aggiungere direi, riassume bene quanto avvenuto.
HULK
NESSUNO AMA HULK
Storiella di appena due pagine dove Rick Jones, attraverso una canzone illustra tutti i più celebri nemici e rivali di Hulk. Poco da dire, totalmente inutile.
Contro note
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HULK
GIOCHI DI RUOLO/ LA FORESTA PER VIA DEGLI ALBERI
E' tempo di cambiamento ai vertici. Il Capo, morto nello scorso volume, viene rimpiazzato da uno dei suoi fedelissimi, un certo Omnibus. Allo stesso tempo anche Agamennone decide di farsi da parte, e lascia le redini del Pantheon ad Hulk, il quale comincia a distribuire i compiti ad i vari membri. Ma il gigante di giada non se ne starà in disparte, anzi sceglierà la più impegnativa tra le missioni, recarsi nella foresta amazzonica per impedire ad un signorotto locale di disboscare l'intero territorio. Si scontra quindi con un finto operaio edile che se alle prime sembra dargli del filo da torcere, ci lascia a bocca aperta quando nelle battute finali riesce a stendere Hulk. Scopriamo che si tratta di Marko, meglio conosciuto come il Fenomeno, il quale sta lavorando come guardia del corpo del Teschio Rosso. Il motivo per cui il Fenomeno risparmia la vita ad Hulk (sempre ammesso che fosse stato in grado di ucciderlo...può morire Hulk? Non credo.) è abbastanza banale. Il Teschio prevede che ben presto le sue azioni attireranno l'attenzione dei Vendicatori, e quale sorpresa migliore se non fargli trovare un Hulk incaprettato? Sadico bastardo. I disegni non sono niente male, anche se il caro Duursema sarà sostituito nel prossimo numero dal nuovo disegnatore regolare, Gary Frank, di cui non vedo l'ora di gustare i tratti. Molto interessante l'approfondimento sui comprimari, con l'entrata in scena di Doc Samson, chiamato per dare supporto ad una Marlo catatonica. Rick Jones mi fa una pena, poveretto. Betty, da buona donna emancipata, alla notizia della promozione di Hulk non soltanto non batte ciglio, ma si rifiuta di trasferirsi al Monte, sede del Pantheon, chiedendo ad Hulk stesso di fare il pendolare. Logico direi. Scherzi a parte mi piace questa nuova veste da indipendentista di Betty, chissà che non maturi in qualcosa di meglio in futuro.
DEVIL
TRASPORTO PERICOLOSO
Ennesimo filler riempitivo, sempre molto apprezzato, però sarebbe anche ora che Chichester inizi a tessere qualche trama a lungo termine. La storia parla di Matt Murdock ed i problemi della società Newyorkese nei bassifondi della metro. Molto bella, i disegni un pò meno, ma pazienza.
Contro noteSPOILER (clicca per visualizzare)
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"La Ricerca di Odino", raccolto in Marvel Collezione Gold 70 (stessa collana dell'albo dei Tre Guerrieri e di un altro albo, di cui ricordo poco, che lessi anni fa e che fa - circa - da preludio a questo... E di cui comprerò altro).
La trama è semplice: come dice il titolo, Odino non c'è più e, dopo che Thor scopre da Mimir dove può trovarlo, chiama i suoi amici per andare a cercarlo. Trattasi del Registratore Rigeliano (mitico! Lo adoro!), i Tre Guerrieri, Sif e Thor stesso.
L'inizio è "il mio preferito", ovvero Thor nello spazio. Adoro vederlo nelle ambientazioni fantascientifiche, mentre roba asgardica si mischia a tecnologia strana e magia stellare.
Incontreremo gli Uomini Pietra di Saturno (antagonisti della primissima storia del Tonante!), il Gargoyle e altra gente stranissima, tra pianeti e stelle senza senso. E sempre con questo strano gusto di Len Wein, lo scrittore, di farti empatizzare coi suoi variopinti e spaziali cattivi.
Poi, trovato Odino (non ci avrei creduto che l'avrebbero trovato davvero, intendo fisicamente: mi aspettavo chissà quale escamotage che avrebbe mandato tutto a puttane
), si torna ad Asgard a occuparsi di Loki che s'è ciucciato il Trono Reale.
Storie molto divertenti, in cui regna incontrastata l'Avventura, senza patemi morali, menate sulla "worthyness", dilemmi esistenziali e altre cagate. Solo un gruppo variopinto di gente che si mena, viaggia e risolve problemi. I Tre Guerrieri sono fantastici, soprattutto il solito Volstagg (che sconfigge la personificazione dell'Odinforce grazie a strani disegni della trama), Thor è davvero grandioso, pur essendo un sacco da boxe che si rialza costantemente e Sif... Beh, lei è la nota dolente, essendo perennemente una Damsel in Distress. No bueno!
E il Registratore... Che mito!
Per il resto, tra tanto divertimento e spensieratezza, scopro che il Distruttore è stato araldo di Galactus, che Karnilla ci sa davvero fare a combattere e che non tutto è come sembra.
Siamo sempre lì: Wein mi piace e mi piace che, sconfitti i nemici, ci rimani male per loro.
E, nella pagina finale, Odino riprende tutto in mano. Tutto risolto. Applausi.
Sipario.
Alla prossima (chissà cosa leggerò!)!
Excelsior!
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Ma son le storie con dentro il leone secondo di Grey Gargoyle? Ammazza che mito! XD
Ho ricordi di questi periodi molto positivi, Odino era veramente il viandante, ogni volta e senza preavviso: tac! È sparito! Cerchiamolo XD
Poco prima se non sbaglio era finito tra gli dei egizi dopo esser stato sulla terra come Orrin XD
Il mio Odino preferito versione Marvel penso sia proprio di questo periodo.. -
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E, nella seconda parte almeno, era disegnato da Simonson (insieme a Tony Dezuniga). Sebbene non ne abbia riconosciuto troppo il tratto, forse perché in coppia.
Per il resto... C'è Buscema!
Quanto alle storie, c'era il Gargoyle, si, mi pare alla sua terza apparizione.
La parte di Odino egizio, però, mi manca, dannazione! XD. -
.Quanto alle storie, c'era il Gargoyle, si, mi pare alla sua terza apparizione.
Non aveva come sottoposto un uomo leone?
Ecco a quello lì era riferito il "mito"! Non credo sia mai più saltato fuori. XD. -
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Ah, si, si, lui. Che poi si ammutina e prende gli schiaffi
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Comunque la serie di Devil & Hulk dei ‘90s resta un piccolo cult, un vero peccato che ebbe vita breve perché l’autore abbandonò le scene dopo il sedicente furto agli Eisner Awards di quell’anno. .
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