Chandilar

Capitale Shi'ar [partecipanti 0/4]

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    Parlato
    Pensato
    Skuttlebutt



    [ENTRO]

    Siamo appena entrati nello spazio cosmico appartenente all'Impero Shi'Ar. La voce di Skuttlebutt apparve fredda e monotonale. L'inquilino della nave, annoiato e seduto sul trono dei comandi, represse uno sbadiglio e si aggiustò l'elmo sul capo, leggermente spostato a causa del sonnellino che era stato appena interrotto. Non aveva un'opinione precisa riguardo gli Shi'Ar, se non l'ovvia insofferenza nei confronti degli schieramenti ossessionati dall'espansione coloniale. Molti di questi pianeti conquistati non erano stati distrutti, ma, di certo, non doveva essere stato piacevole per le popolazioni autoctone. Dunque, sebbene il destino finale fosse diverso (e anche la causa di tutto non fosse la stessa), egli si sentiva vicino a tali persone. D'altro canto, non aveva motivo di inimicarsi l'Impero: nonostante il suo indubbio potere, non era il caso di muovere guerra ad un intero sistema fatto di centinaia (se non migliaia) di pianeti.
    Non ricordava nemmeno eventuali divieti riferiti al non poter viaggiare in quello spazio aereo, quindi non si preoccupò di cambiare rotta. L'indolenza è un macigno. La noia, una malattia. Pensava. Non far niente pesa come il fare troppo. Continuava. Quella sensazione sembrava invincibile.
    Rilevamento in corso... Nuovamente, la voce metallica lo scosse dai suoi voli pindarici. Cosa? La tastiera futuristica della nave si illuminò in punti apparentemente casuali. Il pianeta più vicino presenta una strana traccia energetica. Meglio, due fonti paiono in conflitto tra loro e una pare prevalere sull'altra. Bill fece due più due, ma Skuttlebutt lo anticipò. E' in corso una guerra. Il Korbinita, ovviamente, si pose il problema di cosa fare. trovandosi in quel particolare "posto", immaginò che una delle parti in campo fosse l'Impero. Ma l'altra? Immaginò possibili candidati: Kree, Skrull, Covata, strani esseri dimensionali. Non è palesemente affar mio. Cogitò, cercando di convincersi. Non funzionò molto.
    Tuttavia la noia...
    Skuttlebutt, fermati. Scendo. Disse, impugnando Stormbreaker, precedentemente poggiato su un apposito sostegno a fianco del trono.Si alzò, cercando oltretutto di togliere le pieghe dal suo mantello scarlatto.
    Il suo intervento poteva essere interpretato come azione di guerra da una delle parti in gioco? Molto probabile. Decise che si sarebbe solamente piazzato nello spazio aereo sopra al conflitto, ben al sicuro dalla battagli a terra. Osserverò solamente. Raccogliere informazioni può solo tornarmi utile. Ormai era fatta: le remore erano state sconfitte.
    Non muoverti da quì. E tieni le armi pronte. Comunicò. La prudenza non è mai troppa. Si aprì un portellone e Bill, perfettamente a suo agio nello spazio siderale, uscì dalla sua Arca, guidato dal suo martello mistico. Quel pianeta parve di colore bluastro, ma d'un blu diverso da quello della Terra. Era più scuro.
    Volò in quella direzione.

    La battaglia, nemmeno a dirlo, appariva piuttosto cruenta.
    Il Korbinita provò a identificare le parti in guerra. Dalle armi, riconobbe subito le armate Shi'Ar, sebbene non vedesse, nei paraggi, tracce della Guardia Imperiale. Peccato. Pensò. Non gli sarebbe spiaciuto (re)incontrare Kallark.
    L'altra parte in lotta, invece, gli appariva sconosciuta. Gli stendardi che poteva vedere, dopo essere sceso un pò di quota, parevano mostrare un cerchio rossastro in cui diverse linee si intersecavano. Al fratello del Tonante parve una vetrata di una cattedrale cristiana di Midgard. I colori delle loro armature, inoltre, presentavano anche tracce dorate. No, non sapeva di chi si trattasse.
    I cadaveri, esattamente come gli aveva fatto capire Skuttlebutt, erano, per la maggior parte, Shi'Ar, e parevano non esserci ufficiali in giro. perlomeno vivi. L'altra parte, invece, pareva comandata da una strana figura.
    Si trattava di un individuo umanoide vestito di una tunica rossa, coperta da un'armatura dorata. L'elmo teneva in ombra, completamente, il viso di questo signore, ma la cosa più interessante era un'altra: le armi. Esse erano in tutto e per tutto energetiche: si trattava di una spada e di uno scudo. La posizione delle mani, che le evocavano, ricordò a Bill, vagamente, gli stregoni della Terra. Anche loro, infatti, usavano evocare i loro poteri tramite tali movenze. Esso usava le sue armi in corpo a corpo, curiosamente. Il Korbinita, infatti, si sarebbe aspettato un qualche tipo ti arma in grado di combattere a distanza.
    Osservando questo strano "cavaliere", si accorse della potenza dei suoi attacchi. Infatti, imperversava nello schieramento nemico come un coltello nel burro, senza pietà alcuna. Non avevano speranza.
    Era questo che spinse Bill a intervenire? Il vedere individui trucidati, sebbene appartenenti ad un grande Impero perfettamente in grado (magari in un secondo momento) di effettuare una degna rappresaglia.
    L'apparizione di nubi scure, dense di pioggia, furono gli araldi del cambio d'umore di Bill. Iniziò a mulinare il martello, pensieroso... Poi non ne potè più. Un misto di noia esistenziale e pietà lo stavano spingendo a fare qualcosa di cui, forse, si sarebbe pentito in seguito. E questo era indicativo del suo stato d'animo, dato che su di lui pendevano le sorti di un'intera civiltà. Morte e dannazione! Pensò, combattuto.
    Era pronto a combattere, ma mai si sarebbe abbassato ad attaccare alle spalle chicchessìa, nemmeno il più abietto degli esseri viventi. Tu! Urlò all'indirizzo di quel cavaliere. Egli lo notò e, dopo averlo puntato con la spada, parve mormorare qualcosa. Infine si scontrarono, tra lampi luminosi e tuoni. E il loro duello scosse l'intero pianeta.
    Qualche tempo dopo, sulla nave, Bill, mentre si medicava, cogitava. Come è possibile che tale schieramento possegga dei guerrieri così formidabili? Al Korbinita venne richiesto un certo quantitativo della sua forza per riuscire a sconfiggere il suo avversario. Una quantità lontana dal suo massimo, ma comunque importante. Quì gatta ci cova.

    Ricordò, però, le parole dei supersiti Shi'Ar che si prodigarono in ringraziamenti sontuosi. Lo chiamarono per nome, segno che la sua fama si stava espandendo nel Cosmo. Nel chiedere delucidazioni, loro, increduli, gli chiesero se davvero non fosse al corrente di nulla. E fu così che Beta Ray Bill, il Korbinita, seppe del conflitto in corso. Della Chiesa Universale della Verità, della Tecnarchia e del tanto tempo passato dall'inizio di quella terribile guerra.
    E, subito dopo, su quel pianeta anonimo, ebbe un'idea.
    Skuttlebutt, fai rotta per Chandilar. Comunicò all'intelligenza artificiale dell'Astronave. Subito, signore.
    E la nave partì velocissima, diretta nei meandri corvini del Cosmo.

    Edited by TronoNero - 14/10/2021, 11:53
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    Esoscheletro corazzato: gli Hoddin della guardia imperiale sono costretti a vivere dentro un esoscheletro che ne limita di molto i poteri.
    Pur non essendo concepito come un’armatura, ma come una specie di “scuola/prigione”, l’esoscheletro di un Hoddin è estremamente resistente, specialmente alle temperature elevate e ai laser, ma anche agli urti.
    Può inoltre surriscaldarsi senza deformarsi.
    Non può essere rimosso (nemmeno gli scienziati che lo costruiscono sanno come fare), solo distrutto.

    È anche equipaggiato con un dispositivo di comunicazione a lunga distanza e un database esplicativo sul modello comportamentale umano. Una specie di dizionario che insegna come parlare e interagire in determinate situazioni.


    Sotto il caos risplendente viveva una seconda Chandilar. Un network di depositi ronzanti e corridoi silenziosi.
    Tutto era più tenebroso qui e qui, gli Hoddins potevano risplendere più luminosi che mai.

    V-Type tendeva a non rendersi conto di che tipo di atmosfera mista di terrore, riverenza e speranza portasse con se quando visitava la locale riserva di Warbirds.
    Gli Warbirds erano creati solo per servire in battaglia.
    Fino ad allora, non erano niente.
    Avere un'aspettativa di vita relativamente breve, era meglio di niente, quindi se una guardia imperiale era nelle vicinanze, i "pulcini" erano comprensibilmente eccitati.

    V-Type era DECISAMENTE! A corto di soldati.
    Le sue ultime imprese con gli Sterminatori avevano richiesto un costo elevato. Non era tanto la difficoltà di ciascuna missione, quanto il non fermarsi mai.
    Le tue autorizzazioni sono estinte, soldato.
    Oh sì! Quello era un bel problema.
    Sì! Sono una soldato dell Guardia Imperiale! Davvero...Attento! Da parte sua notarlo, ufficiale scientifico. Ora: riguardo il rifornimento truppe...Avrei davvero bisogno di quattocento unità.
    Classe Deathbringer.

    QUATTOCENTO?! A quale rene di Galactus stai progettando di dichiarare guerra, guardia imperiale?
    Questa era difficile, ma aveva studiato come trattare il sarcasmo irritante proprio due giorni prima.
    AH! AHAHA...HA! Molto sagace, ufficiale scientifico...Siete sicuramente...Molto popolare durante i cerimonali di accoppiamento della...vostra...specie?!
    Perfetto!
    Non c'era altra definzione, almeno secondo V-Type.
    Riguardo le mie truppe...

    Non gli diedero nessun soldato e ovviamente, nessuna nave.
    Venne convocato dal pretore invece.
    Non capitava da almeno tre mesi, ma del resto, la sottodivisione di V-Type aveva subito una serie di sfortunati problemi con le comunicazioni. Causati da V-Type stesso.
    Aveva concluso che rispondere alle convocazioni e ignorarle, faceva perdere tempo prezioso a tutti.

    Edited by Vandal - 7/10/2021, 17:31
     
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    Il viaggio non durò troppo, ma permise a Bill di riflettere su quanto appreso.
    Questa sedicente Chiesa della Verità aveva deciso di espandersi e i tre più grandi imperi spaziali erano finiti nel mezzo di questa particolare guerra, senza contare le faide tra loro. Kree, Skrull e Shi'Ar, insieme a tutto il resto, come Covata e chissà qual altro schifo interplanetario. Per quanto ne sapeva, poteva essere coinvolta anche la Zona Negativa (sebbene avesse poco senso).
    Una guerra su tutti i fronti... E lui era solo un Korbinita con una missione delicata. Una missione che poteva venire intaccata da questo conflitto. A tal proposito, fortunatamente, Bill aveva trovato una sorta di soluzione.
    La sfera di influenza Shi'ar si estendeva per grandi quantità di anni luce e innumerevoli pianeti erano sotto i suo dominio. Di certo... Mi schiererò. Chiederò al sovrano una casa per la mia gente e, in cambio, avrà al suo fianco il potere dello Spezzatempeste. Insieme alla mia personale gratitudine e, perchè no, la fedeltà (perlomeno temporanea) dei figli di Korbin. Bill lo sapeva: sognare non costa nulla.
    Una nuova Korbin, sebbene pagata col sangue di altre specie. Ma sapeva che no v'era altro modo. Di certo lui, da solo, non poteva interrompere la guerra nè evitare che venisse schizzato sangue innocente: poteva solamente pensare a sè e seguire una condotta degna di questo nome, tale da onorare Korbin e Asgard, a cui era legato a filo doppio.
    Quanto al resto, non aveva simpatie per i Kree e le loro mire eccessivamente espansionistiche, unite al loro essere asserviti a quella che, de facto, era un'intelligenza artificiale. Lui stesso comunicava con un IA, ma mai si sarebbe sognato di diventarne il sottoposto.
    Quanto agli Skrull, beh... Come è possibile farti stare simpatici degli esseri in grado di mutare forma e che sono in grado di inserirsi in qualunque sistema, prendendo il posto di precedenti detentori, allo scopo di rubare il potere? Non v'è nessun onore in questo, oltre ad essere un comportamento degno di disprezzo.
    Non c'erano, dunque, altre scelte e quello era l'unico modo per provare a ricavare qualcosa dalla guerra, e non per se stesso. Reputava, inoltre, il corpo della Guardia Imperiale abbastanza degno di fiducia, non foss'altro che accoglieva membri di tutte le specie e/o razze; da quanto sapeva, persino umani.
    Dall'oblò potè finalmente vedere il paesaggio planetario. Appariva come un insieme "informe" di colore grigio, costellato di lucine che parevano neon e ricco di traffico. gli parve di vedere vari elivelivoli e navi che, a mano a mano che si avvicinava, aumentavano di numero.
    Siamo arrivati, signore. La voce di Skuttlebutt venne accompagnata da un cambio di rumore nei motori, segno che la nave pareva essersi fermata. Non dovrei trovare pericoli. Pensò.
    Prese Strombreaker, legandolo alla cintura.
    Si sentiva pronto.

    Istruzioni: rimanere sul posto e non intraprendere azioni offensive.
    Sissignore.
    Ammenocchè, ovviamente... Non sparino loro per primi. Borbottò.
    Sarà fatto.
    Skuttlebutt... Come sono i parametri vitali degli inquilini?
    Stabili, come mezz'ora fa.
    Apri il portellone.
    Si sentì un rumore elettronico e "l'aria" spaziale entrò nel velivolo. Bill non aveva problemi biologici, nello spazio siderale.
    Chandilar teneva fede al suo essere un pianeta artificiale: cupole metalliche e costruzioni fluttuanti erano disseminati lungo tutto il suo campo visivo. Si chiese come avessero fatto a creare qualcosa di simile. Del resto, era solo un guerriero e non sapeva certe cose.
    Mulinò il suo mistico maglio e lo lanciò "in basso", diretto verso Chandilar. Si mosse a velocità contenuta, per non destare sospetti e/o farsi reputare una minaccia.
    Atterrò lievemente, il mantello rosso scarlatto svolazzante. Ovviamente... Riflettè, vedendo l'usuale paesaggio di una metropoli. Simile a New York, alla capitale di Korbin, in qualche modo anche ad Asgard, sebbene non avesse la medesima regalità. Esseri variopinti e colorati gli passavano vicino senza porsi troppi problemi e senza dargli particolari attenzioni, segno che la sua presenza non era troppo strana. Bill non possedeva l'All-Speak, come il suo fratello di sangue, e si chiese in che modo dovesse comunicare con loro. Pensò che la lingua principale di Midgard potesse essergli utile, ma, prima, c'era da sistemare un'altra cosa.
    Sbattè il martello per terra e venne colpito da un fulmine dorato. DOOM! Quest'ultimo, invece che polverizzarlo, cambiò il suo aspetto: carnagione arancione, senza "naso" e quattro dita per mano (sebbene questa ultima particolarità rimanesse anche con le fattezze Asgardiane). Era un regalo di Odino, che gli mancava molto e gli faceva provare molta nostalgia per il Reame Dorato. Vestito rossiccio e bastone nodoso (Stormbreaker camuffato) chiudevano il quadretto. Aveva agito così per due motivi: sperava di attirare l'attenzione, tramite il fulmine, di qualcuno di importante e, soprattutto, per non dare per dimostrare di avere intenzioni pacifiche. L'armatura Asgardiana, ovviamente, non incuteva esattamente fiducia (senza contare il suo volto mostruoso, ora mitigato tramite fattezze anonime).
    Quel fulmine, ovviamente, attirò l'attenzione dei passanti su di sè, ma durò solo un attimo: erano tutti occupati a fare altro. Infine, camminando aiutato dal bastone, decise di camminare senza una meta precisa.
    Come Donald Blake. Pensò sorridendo.
    Se ti va, manovra pure qualche PNG per aiutarmi a "navigare" la città :D


    Edited by TronoNero - 14/10/2021, 11:53
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    Sessantaquattro.
    Avevano mandato una dannata nave di recupero con sessantaquattro carcerieri. Sessantaquattro morti che lo skrull avrebbe volentieri evitato. Forse anche al Distruttore quelle anime sarebbero pesate. Quella che sembrava meno sconvolta era la ragazzina, che rimaneva attaccata a Drax come un'ombra, una piattola.
    Paibok mal sopportava quella convivenza, ma era un sopravvissuto da tutta la vita e sapeva far buon viso a cattivo gioco. il Fratello di Sangue sopravvissuto parlava poco: era rinchiuso nel suo doloroso silenzio, probabilmente devastato dalla recisione del legame psichico che aveva col gemello.
    Il programma prevedeva di scaricare Drax e la terrestre su Xandar e poi guidare la navetta verso Skrullos. Il gemello forzuto sarebbe stato suo ospite, in attesa di trovargli un adeguato impiego.
    Non fu facile mantenere l'ordine, poichè la situazione era una polveriera pronta ad esplodere: i due si continuavano a lanciare occhiate in cagnesco e non vedevano l'ora di menare le mani. Quella dannata bagnarola poteva fare solo brevi salti iperspaziali, per cui avrebbero impiegato settimane a raggiungere Xandar.

    l'ottavo giorno la bomba detonò: la miccia fu innescata da una stupida lite sulle razioni. C'era cibo per sessantaquattro persone per due mesi, quei due avevano ridotto la cambusa ad un luogo desolato e triste.
    Paibok stava dormendo, poichè era il suo turno di riposo, quando sentì chiaramente che la nave cambiava traiettoria. La gravità artificiale cessò di colpo e sbattè contro il soffitto della sua cella, svegliandosi di colpo. Imprecando si trascinò verso la sala comandi, ma non vi arrivò mai: la paratia era sbarrata. Poteva esserci un'unica motivazione: depressurizzazione. Qualcuno era stato scagliato fuori dalla nave. Paibok guardò fuori da un oblò e salutò mesto il Fratello di Sangue che galleggiava nel vuoto cosmico.
    Drax e la ragazzina si erano infilati in una scialuppa di salvataggio e si erano sganciati, Paibok stava per schiantarsi per la seconda volta quel mese.
    La nave entrò nel campo gravitazionale di un pianeta, venendone attirata inesorabilmente: in pochi istanti divenne una palla di fuoco che attraversava l'atmosfera. Alcune centinaia di metri prima di sfracellarsi al suolo, lo Skrull sfondò lo scafo e si lanciò fuori, rimanendo sospeso in cielo con le enormi ali verdi che fendevano l'aria.
    La nave si schiantò su uno specchio d'acqua, ma molto vicina ad un centro abitato. L'onda d'urto sfondò vetri e provocò modesti danni.

    Almeno non verrò accusato di altri morti..

    sospirò. Si guardò intorno per riconoscere il posto, ma già sapeva dove si trovava: in quel settore galattico, il pianeta più vicino era Chandilar.
     
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    Può inoltre surriscaldarsi senza deformarsi.
    Non può essere rimosso (nemmeno gli scienziati che lo costruiscono sanno come fare), solo distrutto.

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    Diverse stazioni di sorveglianza intercettarono le anomalie. Da una nave spaziale troppo vicina al pianeta, ad un corpo non identificato (almeno al principio) in discesa sulla capitale.
    Numerosi rapporti arrivarono direttamente al pretore, che li ritenne interessanti e li inoltrò ai consiglieri imperiali. Loro era il compito di ritenere cosa il Majestor o la Majestrix che sedeva sul trono, dovesse ritenere degno della propria attenzione.
    Il suo posto di consigliere era tutt’ora in dubbio e preferiva che le cose seguissero il loro corso. Intanto, avrebbe tenuto insieme i frammenti più erratici dell’impero.

    La presenza di Beta Ray Bill sul pianeta, senza un invito ufficiale, senza una ragione valida, o una spiegazione, era invero piuttosto promettente, come preludio a tempi interessanti.
    Lui da solo, non era una creatura tanto innocua da poter passare inosservata o non suscitare domande e preoccupazioni, ma perché si era scomodato e aveva corso un simile rischio? E perché si era portato dietro i suoi simili?
    Sfidare l'impero da solo con un esercito di esuli?
    Se fosse stato così stupido, semplicemente, la sua esistenza non sarebbe stata più ne un problema ne altro. Molto presto!
    Comunque: non spettava a Gladiatore decidere.
    Probabilmente, nemmeno farsi carico di dipanare una simile matassa.
    Magari se le cose avessero preso una piega..."Spiacevole"!
    Ora aveva un altro problema.
    Guardia imperiale V-Type; conosci il motivo della tua convocazione?
    Sarcasmo?
    No: non sembrava adatto
    Professionalità?
    Non era ancora troppo sicuro sulle espressioni giusta.
    No, pretore, non sono stato informato.
    Le tue azioni nelle risoluzioni delle crisi su Kradis VII, Alatar Prime e Den'Arkan. I tuoi metodi per la sanificazione della minaccia biologica, sono state valutate e ritenute eccessivamente zelanti. Un modo tecnico per dire che sei colpevole di genocidio e danni ambientali permanenti, che probabilmente potevano risultare in altri genocidi causati da carestie, pandemie, lotte per la sopravvivenza, cataclismi di varia natura.
    L'impero ha perso pianeti e sudditi e altri ne perderà. Per colpa tua!

    Capisco.
    Sei stato sollevato dall'incarico di responsabile della tua sotto-divisione di controllo sanitario. Questo implica la sospensione delle autorizzazioni per richiedere mezzi e truppe.
    Eppure, nella data odierna hai consapevolmente ignorato le suddette sanzioni per riorganizzare il tuo contingente, in vista di una missione che non è stata nemmeno pianificata.
    Sai dare una spiegazione a questo comportamento?

    Mi servono soldati per le operazioni di supporto e trasporti per la navigazione spaziale a lunga distanza. Devo fare il mio lavoro, signore.
    No! Non devi! Guardia imperiale V-Type! Sei stato esonerato, dal tuo lavoro come ufficiale sanificatore, o sterminatore, come li chiamano alcuni. Sei consapevole di questo?
    Assolutamente si, pretore Kallark.
    Allora perché insisti ad ignorare ciò che ti è stato ordinato?
    Non ho fatto niente di tutto questo, pretore Kallark.
    Guardia imperiale V-Type, il mio terminale di servizio sta intercettando e bloccando in questo esatto momento alcuni ordinativi non approvati per la fornitura di truppe deathbird e arsenale nucleare tattico...Stai letteralmente ignorando i tuoi ordini di fronte a me e NE SONO SONO CONSAPEVOLE!
    V-Type valutò se simulare un sospiro esausto.
    No! Forse sarebbe stato un motivo di irritazione.
    La Covata si è estinta?
    Phalanx non invade più i nostri network?
    I Klyntar hanno smesso di entrare in simbiosi con i nostri cittadini senza permesso?

    Non era sarcasmo. Il sarcasmo richiedeva meno improvvisazione.
    No!
    Allora, il mio lavoro non è concluso, pretore Kallark.
    Gladiatore invece sospirò: se solo non fosse stato così pericoloso, usare le maniere forte con un Hoddin.
    C'era un motivo, se questa specie veniva "raccolta" e "ingegnerizzata", invece che brutalmente nuclearizzata.
    Non aveva paura per se, ma doveva pensare al bene dell'impero.
    Altri! Faranno il tuo lavoro, guardia imperiale V-Type.
    Se non sono altrettanto competenti, questo non è logicamente accettabile, pensando al bene superiore della salvaguardia dell'Impero Shi'ar.
    E tu puoi giudicare che gli altri Sterminatori sono meno competenti di quanto lo sia tu, guardia imperiale V-Type?
    In quanto ufficiale veterano delle operazioni di contenimento dei risti biologici, sì, pretore Kallar.
    Gladiatore non era ne arrabbiato, ne sorpreso.
    Mentre V-Type ripassava mentalmente l'inventario per la sua prossima spedizione, lui si mosse alla fase successiva.
    Abbiamo una situazione che rientra nella tua sfera di competenze, guardia imperiale. Un'incursione biologica che ha aggirato i protocolli di quarantena standard.
    Di quale specie stiamo parlando, pretore Kallark?
    Korbiniti.
    Uno solo, ma questo era un dettaglio che Gladiatore decise di lasciar scoprire a lui.
    I Korbiniti non sono una specie invasiva.
    Gladiatore fece alcune modifiche ai protocolli degli Sterminatori.
    Ora lo sono,
    V-Type controllò attentamente.
    Aveva appena migliorato la sua espressione di perplessità: tornò utile.
    Questo è altamente inusuale, pretore. Il protocollo in questione non esisteva quando ho effettuato gli aggiornamenti previsti dalla Divisione Sanitaria...
    Prendi contatto con l'intruso e tienilo isolato fino a nuovo ordine, guardia imperiale.
    V-Type non era equipaggiato per isolare una minaccia e lo sapeva bene.
    Però conosceva qualcuno che lo era.
    Agli ordini, pretore Kallark.

    Gladiatore lo guardò uscire, pensando che questo avrebbe tenuto impegnato quell'ingestibile cataclisma ambulante per un po'. Abbastanza per trovare il modo giusto per trovare una soluzione più efficiente ad entrambi i problemi.
    Giusto in tempo: perché arrivò un’altra segnalazione di intrusioni di specie non grate.
    Per gli dei, cosa accidenti è un “Paibok”?!

    Guardia imperiale Squorm? disse V-Type parlando nel suo interlink.
    Qualcosa di simile a centinaia di scoppiettii rimbombò nelle sue orecchie.
    Era strano. Avere delle orecchie. O degli occhi. A dire il vero, probabilmente li aveva sempre avuti, ma non come questi.
    Serve un protocollo di contenimento quattro.
    Altri suoni scoppiettanti.
    I danni ai tuoi traduttori vocali non sono ancora stati riparati? Capisco....Sì! Sì tossine nervine, dovrebbero fare al caso nostro. Provvederò a fornirti la copertura necessaria, ovviamente.
    Cinque secondi dopo, silenziosi e quasi invisibili, cortei di piccoli vermi color nero e giallo strisciavano lungo le strade di Chandilar, circondando un punto preciso in cui era stato individuato Beta Ray Bill, nonostante il suo travestimento.
    V-Type invece si avvicinò in volo, con una certa cautela.

    Edited by Vandal - 11/11/2021, 19:38
     
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    Bill potè fare solo pochi passi, prima che accadesse di tutto.
    Stava camminando, tutto tranquillo e contento, per le strade di quella variopinta e, tutto sommato, gradevole città. La grande differenza di "persone" che vedeva dimostrava il multiculturalismo, ben riuscito, che contraddistingueva gli imperi cosmici. Esseri di tutte le dimensioni, di tutti i pianeti, e di tutte le realtà, costellavano le strade futuristiche di Chandilar.
    Mica come sulla Terra. Pensò Bill. Non aveva visto molto di Midgard, ma, quel poco che aveva conosciuto, non gli era piaciuto. Probabilmente, il multiculturalismo non era il loro forte.
    Camminava aiutato dal suo fedele bastone, camuffamento di Stormbreaker, mentre sentì dei rumori in lontananza, rumori particolari che non conosceva e, data la sua distrazione, non sapeva nemmeno collegare a qualcosa. Il suo unico pensiero fu per Skuttlebutt. Per un attimo, pensò che la sua fedele Nave, l'Arca, potesse essere stata attaccata. O peggio.
    Si girò di soprassalto, notando una cometa rossastra cadere sul pianeta. Colto totalmente a fare altro, potè solo notare il relitto cadere in uno specchio d'acqua non troppo lontano e, un istante prima che accadesse, potè notare un figura lanciarsi dalla cometa.
    Un inquilino della stessa, probabilmente.
    Skuttlebutt. Nel fare esperimenti sul suo corpo, e sapendo che lui sarebbe stato il guardiano della Nave dei Korbiniti, gli scienziati avevano dotato il cyborg di alcuni congegni in grado di farlo comunicare con la nave, anche a grandi distanze.
    La cosa divertente era che bastava pensare, per comunicare con la Nave, ma Bill era solito parlare a voce alta.
    Gli piaceva di più, semplicemente.
    Dica, signore.
    Mi piacerebbe tanto sapere cosa è successo. Qualcuno parve guardarlo male.
    Una nave è entrata nello spazio aereo di Chandilar. Una nave che pareva danneggiata.
    Una nave "danneggiata"...
    Secondo gli scanner, danneggiata irreparabilmente.
    Talmente danneggiata che è caduta come un asteroide.
    Esattamente, signore.
    Sai darmi qualche informazione.
    Se anche Skuttlebutt rispose alla sua domanda, Bill non se ne accorse, distratto dal viavai confuso e impaurito della gente.
    Ci pensò su un attimo, poi sbattè il bastone a terra.

    Un fulmine dorato cadde dal cielo, investendolo in pieno.
    La sua figura anonima cambiò irrimediabilmente: venne ricoperto da un'armatura di foggia Asgardiana, mentre il suo viso assumeva le forme tipiche di un predatore dell'ormai morto Pianbeta madre dei Korbiniti. In mano, lo Spezzatempeste, giallo come un sole in miniatura. Istintivamente, iniziò a mulinarlo. era una cosa che valeva sempre la pena fare, tutto sommato.
    Al diavolo la discrezione. Pensò. Oltretutto, era un'occasione per dimostrare, agli occhi degli Shi'Ar, che non era venuto con intenzioni ostili. Al contrario, tutto ciò poteva essere utile alla causa Korbinita.
    Insomma, voleva dare una mano.
    Signore, qualcosa si sta avvicinando. Potè solo dire Skuttlebutt.
    Bill, ormai dimentico dalla cometa appena caduto, mosse la testa in tutte le direzioni, finchè non notò, fluttuante, la sagoma di uno strano essere. Era sufficientemente lontano, ma Bill, avendo un'ottima vista, riuscì a carpirne alcuni dettagli: era una sagoma racchiusa in quella che pareva un'armatura metallica, luminosa in più punti. Sul petto, svettava una croce invertita rossastra.
    Il dettaglio principale, e strano, però, era un altro.
    Dalla celata, che riproponeva quel tema della croce rovesciata, proveniva una luce molto intensa. Una luce che, pensò Bill, non poteva appartenere a nessuna specie che conosceva. Ammenocchè non esistessero tizi con facce talmente luminose da sembrare delle lampadine molto luminose. O chissà cos'altro. La cosa, tuttavia, si faceva interessante.
    Tu. Esclamò, puntando il martello all'indirizzo dello sconosciuto. Cosa vuoi? Lì per lì, non si accorse dei serpentini che iniziavano a circondarlo. Sono Beta Ray Bill di Korbin, e non ho intenzioni malevoli. Disse, con calma. Non per ora, almeno. Pensò, conscio che l'aria si stava scaldando oltremodo.
    Skuttlebutt. Sai dirmi chi è? Bill amava ripetere il nome della sua nave.
    Negativo, signore. Probabilmente, anche l'Arca amava dire "signore".
    Poi notò come dei vermetti circondare la sua posizione. Era una situazione che non andava bene per niente. Poteva semplicemente volare via, ma desiderava continuare a dare l'impressione di non voler creare guai. Dunque, rimase sul posto.
    Il mulinare del martello irradiò di scintille il terreno sotto di lui, ma ben lontano dai serpentelli. Non ho motivo di combattere, chiunque tu sia. Ripetè. Ma non sono affatto indifeso. Mi difenderò, se necessario. Bill si chiese se sarebbe stato in grado di muovere guerra contro un pianeta intero, armato "fino ai denti".
    Sono quì solo per parlare. Aggiunse.
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    Lo schianto dell'astronave in acqua non provocò danni, ma sicuramente attirò parecchie attenzioni. Lo skrull non si illuse di essere sfuggito ai sistemi di sicurezza Shi'ar, nonostante apparentemente fosse invisibile in alto nel cielo. Non si sentiva affatto al sicuro, nonostante fosse sopravvissuto ad un naufragio spaziale.
    Si grattò dietro un orecchio, fissando il panorama e tentando di orientarsi per trovare un rifugio. Avrebbe potuto planare fino agli estremi della città, assumere le sembranze di un indigeno ed infiltrarsi nel tessuto sociale per rubare una nave. O mandare un messaggio sulle frequenze militari Skrull. O qualsiasi altra cosa gli sarebbe venuta in mente. Non aveva programmato quella gita su Chandilar, dopotutto, nè aveva avuto tempo di pensare a come sopravvivere senza diventare un nemico pubblico.

    Poi, però, notò un'altra "attrazione" imprevista che destabilizzava l'ordine pubblico. Decise, immediatamente, si fiondarsi nelle vicinanze. Scorse un corbinita, che credeva ormai estinti. Era lui la causa di tanta mobilitazione, per cui atterrò nelle vicinanze ed immediatamente prese l0aspetto di uno Shi'ar dal piumaggio grigiastro. Osservando il korbinita, notò immediatamente l'arma che impugnava, da cui scaturivano scintille: gli ricordava terribilmente per aspetto e dimensioni quella del principe asgardiano.
    Colui che si contrapponeva al Korbinita era totalmente avvolto da un'armatura contenitiva che però non tratteneva l'enorme quantità di luce emanata dall'essere al suo interno. Essendo una spia esperta, nonchè un ufficiale di altro rango, riconobbe chiaramente di chi -o meglio... cosa- si trattasse: un Hoddin. Non si spiegava come gli Shi'ar avessero sottomesso quegli esseri, ma per Paibok erano tra le creature più pericolose dell'universo. Vere e proprie armi di distruzione planetaria.
    Rimase in disparte, sperando di passare inosservato.

    Edited by -Ferry- - 1/12/2021, 11:15
     
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    Esoscheletro corazzato: gli Hoddin della guardia imperiale sono costretti a vivere dentro un esoscheletro che ne limita di molto i poteri.
    Pur non essendo concepito come un’armatura, ma come una specie di “scuola/prigione”, l’esoscheletro di un Hoddin è estremamente resistente, specialmente alle temperature elevate e ai laser, ma anche agli urti.
    Può inoltre surriscaldarsi senza deformarsi.
    Non può essere rimosso (nemmeno gli scienziati che lo costruiscono sanno come fare), solo distrutto.

    È anche equipaggiato con un dispositivo di comunicazione a lunga distanza e un database esplicativo sul modello comportamentale umano. Una specie di dizionario che insegna come parlare e interagire in determinate situazioni.


    V-Type aveva già istruito Squorm: circondare l'astronave corbinita e informare la popolazione nei paraggi: protocollo di lockdown temporaneo totale.
    Niente oggetti in volo, niente passanti innocenti.
    CITAZIONE (TronoNero @ 29/10/2021, 09:20) 
    Sono quì solo per parlare. Aggiunse.

    Nemmeno lui voleva combattere, non glielo avevano ordinato e non era ancora del tutto convinto della classificazione frettolosa dei corbiniti come specie infestante.
    Sì: avrebbero parlato. Alle sue condizioni.
    Aprì la celata proiettando un fascio di luce accecante verso Beta Ray Bill. Poteva bruciargli le retine? No? Comunque non avrebbe visto altro che bianco intenso finché lui non avesse deciso altrimenti.
    Se la popolazione aveva seguito le sue istruzioni, nessuno avrebbe avuto problemi. La "progenie" della guardia imperiale Squorm invece, non aveva problemi con la luce intensa, quanto piuttosto con il calore.
    Quelle scariche elettriche non lo avrebbero sicuramente deliziato.
    Minore preoccupazione per i passeggeri della nave intrusa: difficile che i corbiniti avessero occhi a prova di accecamento, ma la loro salute e salvaguardia non era una sua diretta responsabilità.
    Parlare...Il protocollo seguito è errato.
    Un approccio "atterrerò sul tuo pianeta senza preavviso e senza identificarmi e poi dico di voler parlare o venire in pace", non è riconosciuto idoneo dalle direttive intergalattiche dell'impero Shi'ar.
    Nota importante a margine: qualunque stratega degno di questo nome penserebbe ad un qualche tipo di tranello.
    Gli umani usano l'espressione "cavallo di Troia".
    Dicevo: il protocollo seguito è completamente errato. Purtroppo, non ho l'autorità necessaria per "parlare" se non in determinati termini.
    Procedo ad eseguire il questionario standard per le procedure di contenimento sanitario livello quattro.
    Domanda non facoltativa: a bordo del vostro vascello per la navigazione interstellare, sono presenti sono creature viventi con patologie note o ignote? Descrivete i sintomi o catalogate le patologie secondo codici di comunicazione idonei ai protocolli dell'impero Shi'ar.
     
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    La cosa non stava andando bene.
    Bill, preso come era dai suoi problemi con V-Type, non notò minimamente Paibok, chiunque fosse vicino a lui, e, a dirla tutta, nessun altro che non fosse la guardia Shi'Ar con cui stava interagendo.
    Quest'ultimo, in particolare, era passato ai fatti senza passare dalle proverbiali "parole". E lo fece "sparando" un getto di luce fortissima, sicuramente in grado di friggere gli occhi di parecchie specie stellari.
    Gli occhi di Bill erano al sicuro, e il motivo verrà presto detto, ma, comunque, istintivamente gli venne da chiudere le palpebre, sicuro che, anche se li avesse tenuti aperti, non avrebbe visto granchè.
    Il mio Pianeta natale è stato distrutto da un demone infuocato... Disse, rivolto al suo "avversario" (?). Credi davvero di poter fermare il difensore di Korbin in questo modo? Aveva senso: dovendo combattere, o quantomeno relazionarsi, con esseri di natura infuocata, pensare alla luce era il primo dei problemi. Le modifiche genetiche e fisiche che Bill aveva subito mettevano, dunque, al riparo le sue orbite, sebbene non riuscisse a vedere.
    Tuttavia, ricordava esattamente la posizione di V-Type.
    Continuò a mulinare il martello e qualcuno, magari quelli meno colpiti da tale "raggio", avrebbe notato dei lievi cambiamenti nel cielo di Chandilar: nubi scure si stavano creando dal nulla, compattandosi in spirali nerastre al cui interno "serpenti luminosi" si inseguivano senza sosta.
    Come suo fratello, Bill non era famoso per il suo buon carattere, e questo era possibile notarlo guardando il cielo. Ma tutto ciò avvenne quasi "suo malgrado", istintivamente. Per il momento, per un breve momento, non voleva rilasciare la collera dei cieli su quella blla città variopinta.
    Mise la mano sinistra, quella non armata, a coprire la sua faccia, mentre iniziò a digrignare i denti con forza. Cosa doveva fare? Deflagrare tutto? Provare a uscirne parlando? L'ultimo approccio non pareva aver dato risultati.
    E intanto le nubi si compattavano sempre di più: se Chandilar aveva un sole, esso sarebbe stato in parte oscurato.
    Preso dai suoi pensieri, quasi non sentì le parole che gli venivano rivolte. Un fiume in piena di parole inutili e che frustravano il guerriero di Korbin, sia perchè apparentemente non poteva reagire, sia perchè non sopportava quel comportamento.
    Era arrivato in pace, dopotutto.
    Si prese un altro, ulteriore momento per riflettere. O, meglio, per costringersi a non distruggere tutto nel raggio di qualche migliaio di miglia. No, non ce la farò. Pensava, leggermente afflitto, mentre tutto il resto svaniva dalla sua mente. Anche il suo braccio armato, che mulinava Stormbreaker, pareva essere sparito.
    E Il cumulo di nubi, non troppo grande ma spesso, divenne NERO.

    Scelse di rispondere, sperando di trovare un'uscita da quella situazione incresciosa.
    Non ero al corrente di queste... Cercò la parola adatta. ... Usanze. Disse. Nè la cosa mi interessa. Pensò. Bill era una "persona" estremamente pratica. Se anche avesse saputo certe cose, beh, molto probabilmente se ne sarebbe dimenticato, nel momento in cui questa nozione sarebbe servita.
    Curiosamente, però, conosceva l'espressione "cavallo di Troia". Era stato abbastanza su Midgard per saperlo.
    I primi fulmini, "piccoli e snelli" scoppiettarono, dentro le nuvole.
    Cercherò di essere chiaro. Annunciò, sempre più innervosito da quella luce invadente. Nella mia nave Skuttlebutt c'è la popolazione di un intero pianeta, in stato criogenico. Si tratta di un'arca, a tutti gli effetti. Lo Spaccatempeste, aumentando di velocità, divenne un disco luminoso, la cui luce, però, venne inglobata dall'azione di V-Type.
    Nessuna patologia nota e, se pure ce ne fossero, sarebbero sotto controllo a causa della condizione di coma indotto. In ogni caso, queste sono le uniche informazioni che avrai da me. Decise, poi, che parlare del vero scopo per cui era arrivato lì poteva essere utile alla sua causa. Sono quì per parlare con qualcuno "in alto". Desidero... Di nuovo, serviva un vocabolo adatto. ... Mmm... Si, "allearmi" con l'Impero. Sono sicuro che sappiate di cosa parlo, se dico che venti di guerra stanno soffiando sulla Galassia. E, questo, era quanto aveva da dire riguardo al perchè fosse lì.
    Ora era arrivato, invece, il momento di risolvere la questione riguardo al non poter usare la vista.
    Bill, senza smettere di far roteare la sua arma, decise di lanciarla nella direzione in cui ricordava di aver visto V-Type prima di chiudere gli occhi. Era un colpo d'avvertimento, lanciato senza nemmeno troppa convinzione. Potendo, avrebbe mirato (usando la memoria) al "viso" dello Shi'Ar, allo scopo di cercare di fargli smettere di continuare in quella condotta incresciosa. Perchè, che fosse chiaro, il Korbinita era giunto davvero al limite. Forse parlare (ulteriormente) sarebbe stato meglio, ma agì senza pensare.
    Del resto, era un guerriero e non un oratore.
    In alto, invece, le nubi avevano finito di compattarsi e rilasciarono la loro prima creatura. In lontananza, nello spazio siderale, si sentì un boato tremendo e roboante.

    KRAKA-DOOM!


    L'avrebbero sentito tutti e quello avrebbe, di certo, fatto capire che si trovavano di fronte ad un essere non proprio "debole". Dirò che si è trattato di difesa personale. Riflettè, senza rendersi conto che era una scusa che non avrebbe retto granchè.
    Che fosse chiaro: Beta Ray Bill era giunto al limite ultimo. E' la tua ultima possibilità: desisti. Era la sua comunicazione finale in linguagio verbale.
    Dopodichè, avrebbe comunicato con la violenza.
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    Osservando la scena, lo Skrull rimase sinceramente colpito dagli effetti pirotecnici: un intensa coltre di nubi nere da cui scaturì un fulmine reboante e minaccioso. Il Korbinita disse di avere un'arca contenente al suo interno tutti i superstiti della sua specie in stato criogenico.
    Sarebbe stata un'occasione ghiottissima per l'impero Skrull - o ciò che ne rimaneva - metterci le mani sopra. Per lui, in particolar modo, sarebbe stato un ottimo biglietto da visita con cui presentarsi al regente in carica.
    Al momento, però, non aveva mezzi per assaltare un tale vascello. Forse. Magari, in casi estremi, avrebbe azzardato un tentativo disperato.

    Intanto la tensione tra l'Hoddin ed il Korbyinita era salita alle stelle e sembrava che lo scontro stesse per scoppiare da un momento all'altro. L'area era quasi totalmente evacuata per cui a breve la sua presenza sarebbe diventata sospetta. Seguì gli esuli, per il momento, continuando a tenere alta la guardia.
     
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    Si aspettava una reazione ostile, ma non così presto. Evitò il martello, ma di poco e l'arma ammaccò il braccio destro della sua armatura.
    Probabile che cercasse di colpirgli la faccia.
    Buon per lui che non c'era riuscito!
    Non sarebbe stato altrettanto gentile.
    Guardia imperiale Squorm, sei in posizione?
    Ricevette una risposta affermativa.
    Il trucco aveva funzionato: Beta Ray Bill lo aveva lasciato passare.
    Ormai l'abbordaggio era fatto: V-Type avrebbe riso, ma non era troppo familiare con questa pratica che non gli sembrava nemmeno così interessante e non era nemmeno sicuro che fosse appropriata alla circostanza.
    Fece una rapida ricerca nel suo database.
    "Pessimo vincente".
    Ammesso che la vittoria fosse definitiva, presupponeva una provocazione nei confronti del suo interlocutore.
    Forse, non era indispensabile!
    Confermata presenza di forme di vita infestanti classificate.
    Precisazione apparentemente necessaria: l'impero Shi'ar ha sancito lo status della la specie senziente nota come Corbiniti, come entità infestante e minaccia biologica su scala planetaria.
    Tutti i Corbiniti su Chandilar sono considerati vettori di infestazione. Il contatto con la popolazione civile di Chandilar è espressamente proibito.
    Poiché non sussiste una minaccia immediata o evidente, ne un protocollo di sanificazione specifico e approvato, subentra il protocollo di contenimento.
    Qui notifico verbalmente l'avvenuta requisizione di ogni esemplare in criostasi a titolo precauzionale. Esegue la requisizione il soldato della guardia imperiale Squorm nella persona delle sue "emanazioni squorm" 56 e da 234 a 23456667000000. Suddetti esemplari verranno trasferiti nel più vicino centro di quarantena e sottoposti a protocollo bio-analitico standard, per stabilire la più congeniale linea di azione.

    Si domandò se aveva rivelato troppo.
    In fondo la requisizione definitiva prevedeva che i corbiniti venissero trasportati nel più vicino centro di quarantena. Comunque erano in ostaggio.
    Questo era il problema di squorm.
    Ne uccidevi un miliardo, ma non vedevi gli altri cinque miliardi che ti giravano intorno.
    Nelle crepe.
    Nelle imbre vischiose.
    Si infilavano in posti che nemmeno sapevi esistessero, magari perché si erano scavati la via verso l'obbiettivo.
    Le migliaia di migliaia...di migliaia...di migliaia...di piccoli vermi che avevano infiltrato la nave di Beta Ray Bill tenevano i suoi simili sotto minaccia di morte.
    Una morte lenta e dolorosa, ma comunque definitiva.
    Oppure una rapida e molto dolorosa, sempre definitiva: dipendeva dalle circostanze.
    Le larve erano già nel sistema di ognuno di loro sotto forma di uova.
    Per ora!
    Chissà se era chiaro che non c'era modo di anticiparli.
    Una mossa sbagliata di Bill e...chissà se era chiaro che V-Type solo prendendo tempo, facendo irritare il così detto difensore di Korbin, concentrandolo sulle sue minacce ecc...Apparentemente, aveva funzionato.
    L'alternativa, è l'immediata soppressione della minaccia potenziale. Prego: in quanto specie senziente, considerate le circostanze marginalmente non incluse dai protocolli ufficiale, è concesso esprimere una scelta di preferenza.
    La minaccia "o ti arrendi o puoi cominciare a considerarti in via di estinzione" era troppo sottile?
    Era chiaro che poteva uccidere uno, due...dieci dei suoi "protetti" per fargli capire che il suo futuro era in manette e buona fortuna con l'autorità, o chiedendosi perché ora era l'unico corbinita nell'universo?
    Giusto per essere chiari fino in fondo...
    Sì: martello a terra. Sarebbe parte dell'opzione.
    L'anomalia meteorologica può restare dov'è. Verrà eventualmente dispersa in un secondo momento da forze deputate estranee alla nostra competenza.

    Poi, a V-Type arrivò un'altra comunicazione.
    Chiedo scusa...
    Ooooh! Questo l'aveva imparato proprio bene. Suonava proprio come l'umano che aveva scoltato ancora e ancora.
    E' necessario un aggiornamento: la vostra nave ha, in qualsiasi circostanza, perso uno skrull potenziato durante la fase di avvicinamento all'atmosfera?

    Edited by Vandal - 17/1/2022, 13:59
     
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    Intrusione all'interno della nave. Attivazione protocollo di difesa numero sei-sei-sei. La voce calma di Skuttlebutt, nonostante il problema evidenziato, fluiva nella testa di Bill che, molto meno tranquillo, pensava a come distruggere quel dannato, pezzo per pezzo. Quanto alla voce calma della nave, era stata una scelta degli ingegneri di Korbin: era un modo per creare meno panico in situazioni critiche. Eh no, il panico non andava mai bene.
    Mai. Skuttlebutt, fila via.
    Ma Bill aveva un brutto carattere. E aveva ben poca sopportazione. Come diavolo hanno fatto dei vermini ad entrare nella nave, situata al limite dell'atmosfera? E rivoglio il mio martello! Pensava, stupito di come non si fosse accorto di nulla, di come se la situazione fosse andata avanti senza di lui.
    Nonostante lui ne sia un protagonista, dopotutto.
    Il signor Squorm, lungi dal volerlo criticare, ha fatto il passo più lungo della gamba. Suvvìa, quella nave era stata costruita come un'arca per la conservazione e l'esodo di una specie intera. Era dotata di talmente tanti sistemi di difesa che Bill ne conosceva (forse) meno di un terzo. Sistemi basati su tutti i metodi conosciuti per dare morte ad un essere in grado di muoversi. Dal gas velenoso ai lanciafiamme, dagli ultrasuoni a semplici lame meccaniche. Funzionava così: l'IA analizzava l'intruso e sceglieva il metodo (o, più spesso, i metodi) per accoglierlo degnamente. Ora, gli invitati alla festa erano centinaia di migliaia (o più) di schifosi vermetti puzzolenti presumibilmente volanti, che avevano invaso la nave Non si sapeva ancora in che modo, ma era successo.
    I sistemi di sicurezza partirono non appena il primo micrometro di essere entrò nella zona criogenica. I sensori captarono l'intrusione e... Beh, un cocktail di fuoco e laser si sarebbero occupati del problema. E avrebbero agito indefinitamente, finchè non sarebbe successo qualcosa per cui l'intrusione sarebbe finita.
    Il fatto, molto semplicemente, è questo: qualsiasi cosa si diriga verso la nave (cioè appena si avvicina a meno di mezzo metro terrestre dallo scafo), senza avere il DNA (molto specifico) di Bill, parte il protocollo sei-sei-sei. Oppure un altro protocollo numerato. Non era mai successo, ma in un mondo ipotetico, Skuttlebutt poteva friggere la ragazza che Bill aveva intenzione di portarsi a letto se il Korbinita si fosse dimenticato di comunicarlo con relativo anticipo. Ovvero qualche secondo.
    Morte e dannazione... Bill stava pensando a quello a cui stava pensando qualche attimo fa, ovvero come fare a pezzi quel losco figuro. Ma la sicurezza della nave veniva prima di tutto.
    Anche prima del rancore di Bill.
    Calma, Bill. Pensava.

    La nave sparì nello spazio siderale, con tutto lo Squorm che aveva ancora dentro. Sarebbe stata una lunga disinfestazione. In ogni caso, con la nave sparata verso le stelle, voleva proprio vedere come si sarebbero messi a volare altri schifini striscianti. O cosa avrebbero fatto una volta isolati da terra.
    Ma, adesso, passiamo al piatto forte.
    Calma.
    Hai detto un fiume di parole senza dire assolutamente niente! Il tono era quello che si usava con un bambino che a scuola usa troppe onomatopee per parlare con un altro pargolo.
    No, nessuno Skrull a bordo.... Diamine, no! Non era mai facile. Skuttlebutt...! Subito Bill sentì la voce da maggiordomo. Nessuno Skrull a bordo, sebbene ne abbia rilevato uno poco prima che voi mi abbiate detto di "filare" via. Solo Bill sentì tutto questo. No, niente del genere... Ma potrebbe esserne arrivato uno qualunque, non mi interessa. Il martello gli tornò in mano da dovunque fosse arrivato: pareva che V-Type avesse subito il colpo sul suo braccio, coperto da una spessa armatura. Poco male, presto spaccherò il suo carapace in mille pezzi.
    Mulinò Stormbreaker per occuparsi di quella luce fastidiosa, nell'unico modo che poteva un individuo dotato del potere di alterare il tempo atmosferico. Il movimento del martello creò una nuvola densa e nera, carica di pioggia, che, esattamente come una nuvola ferma la luce del sole e la mitiga, allo stesso modo, tale nuvoletta avrebbe schermato la parte frontale del corpo di Bill, permettendogli di vedere meglio. Ovviamente, quel "meglio" non significava poter vedere dentro gli occhi (o il cavolo che aveva) di V-Type, ma ora poteva osservare i dintorni senza particolari problemi.
    Caaaaaaalma.
    Bill schizzò verso l'alto, fermandosi ad una ventina di metri da terra e raccogliendo il suo potere tramite movimenti circolari di Stormbreaker, che parve diventare un disco di luce dorata/giallastra. Vengo quì con le migliori intenzioni. Per dare una mano, peraltro, e arriva un pazzoide. Il suo viso era una maschera d'odio e gli occhi brillavano di giallo. Ad Hel! Pensò, riferendosi al Regno di Hela. Bill gridò. QUESTO NON E' UN ATTO DI GUERRA! Sperava potessero sentirlo tutti quelli che lui voleva sentissero, ovvero le alte eminenze di Chandilar. Non che avesse molto senso, quel grido, ma Bill era un tipo pragmatico.
    Carico di energia elettrica, distruttiva e mortifera, Bill si lanciò verso il basso, verso la luce, tenendo il laccetto del martello con entrambe le mani. Si sarebbe diretto, così, veloce come una freccia, verso quello che ormai era il suo nemico. Se non l'avesse colpito, beh, avrebbe colpito il terreno, con conseguenze tutte da ridere.
    Calando come una meteora, urlò. Volevi il martello a terra? ECCOTELO, IL MARTELLO A TERRA!
    Bill era un gran burlone.

    Edited by TronoNero - 17/1/2022, 14:47
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    Sarò onesto. Ho riletto tutto, per rispondere, qualche giorno fa, dato che non ricordavo praticamente niente dalla prima lettura. Ho pensato che, dal momento che ho fatto aspettare tanto, non fosse il caso di scocciare ulteriormente e non ti ho detto niente (ho pure pensato che, magari, non ti ricordavi dato che era passato molto tempo).
    Questo mi è sembrato, dunque, il modo migliore di procedere.

    La prossima volta ti avviso, allora.
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