Neuralink
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Neuralink

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    Vandal sei troppo puntiglioso, ma ti conosco ormai(almeno forummisticamente eh) e quindi lo so. XD
    Dici tutte obiezioni giuste in realtà.
    Ma io ho un tipo di immaginazione che raccorda argomenti anche da film che di base non c'entrano nulla, non è che dico che di conseguenza tutti gli altri penseranno agli stessi collegamenti, riguardo Nirvana.
    E su Matrix il mio fantasticare prescinde dalla tecnica perché da lì prendi solo uno spunto, il mio argomento non è: cosa implica uno scenario da film Matrix? Ma un generico: vi fareste impiantare un "neuralink" per vivere in una realtà virtuale?
    Almeno a quello ho risposto io eh, non che un altro debba fare altrettanto nel topic.
    Però evitiamo fraintendimenti che è meglio XD

    Di base però noto che vedi il tutto come un pericolo, beh io no. Sarà che sono superficiale o ignorante a riguardo, non escludiamolo XD
     
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    CITAZIONE (-Ferry- @ 6/10/2023, 12:05) 
    CITAZIONE (Grampasso @ 5/10/2023, 23:19) 
    Tu pensa che ho risposto senza aver letto quanto detto dagli altri (per mancanza di tempo, ho rimediato soltanto adesso).

    Sono contento comunque di non essere l’unico a non fidarsi di Musk xD

    quanta invidiaaaa

    Sono invidioso dell’uomo più ricco del pianeta, scusa se è poco :trolling:
     
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    CITAZIONE (hacktuhana @ 6/10/2023, 13:45) 
    Vandal sei troppo puntiglioso, ma ti conosco ormai(almeno forummisticamente eh) e quindi lo so. XD
    Dici tutte obiezioni giuste in realtà.
    Ma io ho un tipo di immaginazione che raccorda argomenti anche da film che di base non c'entrano nulla, non è che dico che di conseguenza tutti gli altri penseranno agli stessi collegamenti, riguardo Nirvana.
    E su Matrix il mio fantasticare prescinde dalla tecnica perché da lì prendi solo uno spunto, il mio argomento non è: cosa implica uno scenario da film Matrix? Ma un generico: vi fareste impiantare un "neuralink" per vivere in una realtà virtuale?
    Almeno a quello ho risposto io eh, non che un altro debba fare altrettanto nel topic.
    Però evitiamo fraintendimenti che è meglio XD

    Di base però noto che vedi il tutto come un pericolo, beh io no. Sarà che sono superficiale o ignorante a riguardo, non escludiamolo XD

    No, non esattamente.

    In definitiva non ho preso una posizione vera e propria sul neuralink perché lo scenario in questione secondo me ha più sfaccettature da considerare, ma sarebbero tutte ipotetiche, per quanto plausibili.
    Non abbiamamo ancora le informazioni necessarie su questa tecnologia. Solo teorie.
    Non è abbastanza per capire di cosa stiamo parlando ed è prematuro preoccuparsi o discutere.

    Edited by Vandal - 7/10/2023, 08:51
     
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    ma con neuralink posso vedere i porno?
     
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    CITAZIONE (-Ferry- @ 7/10/2023, 11:21) 
    ma con neuralink posso vedere i porno?

    Non solo...

    ...puoi anche denudarti e guardarti attraverso Neuralink. Esperienze da sogno.
     
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    Terminator fece quello che fece Matrix e lo fece meglio.

    No, categorico. Terminator e Matrix sono due film molto diversi che fanno due cose molto diverse, è come paragonare Spider-Man e Ghost Rider solo perchè fanno parte dello stesso genere.
    Il punto comune dell'IA e il futuro distopico non sono abbastanza da compararli, Matrix è incentrato sul rapporto che le nostre percezioni hanno con la realtà e con le implicazioni filosofiche di vivere una realtà fittizia, Terminator è più simile a una messa in scena del concetto del Basilisco di Roko, con una IA che punisce retroattivamente chiunque la ostacoli. E ovviamente la dove Terminator è figlio del filone di film di azione duri e crudi degli anni '80, Matrix appartiene al filone dei primi 2000 di una cultura molto pacifica e noiosa che presenta protagonisti impiantati in una società abitudinaria e totalmente ordinaria, letteralmente da cubicolo, e si incastra perfettamente nel filone dati i suoi temi, sono due film profondamente diversi.

    CITAZIONE
    La terribile distopia di Matrix, non smetterò mai di ripeterlo, è meno realistica della macchina del tempo di H.G.Wells.
    Ma anche se fosse fantascienza meno cialtrona, non la vorrei comunque in questo discorso.

    Si sta discutendo dei reali pericoli legati alle IA, non di quelli fantastici. Non credo sia così difficile da capire la differenza.
    La fiction è fiction.
    E io amo la fiction.
    Ma si sta facendo un discorso realistico su scenari realistici.
    Usa pure argomenti come questo se vuoi farti dare del catastrofista! Ma io me ne tiro fuori.

    Il problema è che ti impunti troppo sul dettaglio delle batterie umane e della landa desolata che pullula di macchine mostruose, perdendo completamente di vista il disegno più grande. Certi fattori sono completamente insignificanti, non è pertinente a un discorso incentrato alla realtà virtuale, che è parte di ciò di cui si sta parlando, che è un punto cardine del thread che hi proposto, in cui i temi di Matrix si incastrano alla perfezione.

    CITAZIONE
    Non sono io a definirli insignificanti (tenendo conto il contesto). Lo fa la norma. Una percentuale X di acidi grassi nel prodotto Y è considerata non dannosa per l'organismo. I parametri vengono stabiliti con studi appositi. Non è una mia opinione.
    Come ho già scritto, si può discutere sulla flessibilità dei parametri in questione.
    Ma diventerebbe una discussione tecnica che credo non siamo preparati ad affrontare anche perché non credo saremmo in grado di raccogliere dati di prima mano. Ci vogliono ricerche che costano care per fare un lavoro decente. Oppure una fonte di dati di fiducia, che fatico a localizzare onestamente.

    Ho già detto che ai produttori (intesi come industrie alimentari) frega praticamente zero degli effetti del consumo eccessivo e non morigerato di cibo sull'utenza.
    Di che fiducia parli?

    I parametri di cui sopra inoltre, non li stabiliscono le aziende, forse ti è sfuggito questo dettaglio.
    Pongo fiducia in chi ha deciso di fare ricerche sugli effetti collaterali di certi elementi nel cibo e in chi continua quel lavoro ad oggi. Anche se ho già detto qualcosa sulla natura egoistica del genere umano mi pare.
    La si può applicare a casi di corruzione, malversazione, inadempienza nei controlli dei protocolli alla produzione alimentare, certo.
    Purtroppo è la condizione umana.
    Forse un mondo di IA sarebbe meno prono a tali svarioni, chissà.

    Ho iniziato dicendo che quel che dice la legge è irrilevante perchè non è un argomento che può essere utilizzato in una discussione pragmatica, la legge è volubile, può essere non corretta e talvolta anche sbagliata, non mi voglio soffermare troppo su questo punto, ma ci tengo a sottolineare che dire "la legge dice così" non è un'argomentazione in questi casi, sia perchè la legge non è scienza, sia perchè è oggetta alla volontà che ha la cultura di esercitarla in primis.
    Detto questo, il problema non è solo la corruzione, con cui sarei d'accordo e potremmo chiuderla quì, in quel caso mi sarebbe sufficiente per dire che casi di corruzione e negligenza che hanno portato all'arrivo di alimenti nocivi sugli scaffali per poi essere ritirati potrebbero rappresentare una preoccupazione ragionevole, ma ci sono anche dati e studi che suggeriscono che la massiccia industrializzazione del settore alimentare e l'uso di determinati agenti chimici siano direttamente correlati all'insorgenza di obesità worldwide e alla predisposizione per malattie cardiovascolari e diabete, INDIPENDENTEMENTE da esercizio e quantità di cibo assunta, quindi a parità di condizione la scelta di consumare meno schifezze incide, ma non è tutto. Ho trovato articoli, citati centinaia di volte, che lo sostengono.
    Quindi parliamo di fatti, dati oggettivi, non di legge e regolamentazioni volubili. Ci sono agenti chimici limitati o anche banditi da decenni? Sì. Hanno comunque notato quel che dico in periodi successivi? Anche sì, quindi se anche il rischio è minore grazie alle regolazioni, esiste comunque. Poi dipende anche da che parte del mondo provieni, ma il processo produttivo industriale, il successivo packaging in plastica e alluminio, favoriscono una situazione nociva per la salute, in linea generale. Dati oggettivi.

    CITAZIONE
    Premessa: "cibo fresco" è una frase di uso comune. Una frase e un luogo comune da venditori se vogliamo. "Signora guardi è freschissimo!" Ma che vuol dire?
    Una carota appena tirata fuori dalla terra? Okay! Ma se vuoi che la mangi me la lavo, la sbuccio ecc...Cibo fresco non vuol dire più sano.

    Ora ci mettiamo pure a sindacare sulla semantica, ma vabbè ...
    Ah beh, sicuramente se cresco una gallina facendole assumere meno interferenti endocrini di quelle da allevamento (ad esempio), la sua carne conterrà meno interferenti endocrini per me, non passerà attraverso un processo di lavorazione e non sarà poi imbustata e refrigerata finchè non decido di prendere quella specifica confezione e quindi risulterà indubbiamente più fresca...ma devo pur sempre spennare il pollo, sviscerarlo e pulirlo per evitare salmonella e parassiti, su quel processo la freschezza non incide e non incide sulla freschezza, di che stiamo parlando? 😂

    CITAZIONE
    Te magari intendi cibo sottoposto a meno trattamenti di conservazione, preparazione ecc...Okay! Tanto per cominciare, è cibo che non si mantiene commestibile a lungo. Subentrerebbe un altro problema!
    Può inoltre contenere inquinanti assolutamente naturali: magari ci salviamo dalle sostanze chimiche ma rimangono batteri, protozoi, amebe, muffe e così via.

    Prendo quel "Okay" come una concessione da parte tua, almeno riconosciamo che è preferibile usare meno pesticidi e agenti chimici, che in un paese sono legali e in altri no, uno strano mistero questo, ma vabbè...non so da dove hai preso però l'impressione che io suggerisca ingurgitare cibo cresciuto naturalmente praticamente come fossimo dei pellicani, senza pulirlo e senza tener conto di agenti naturali contaminanti. È davvero da specificare? Non ho mica detto che mangiare le cose per così come le trovi in natura possa risolvere ogno tipo di problema, sto soppesando due metodi di produzione favorendone uno all'altro, tutto quì.

    CITAZIONE
    Certo! Producendo in proprio MAGARI! Riusciremmo a mangiare solo lo stretto indispensabile. Questo potrebbe ridurre il rischio di esagerazioni insalubri. Spero tu non voglia tirar fuori qualche argomento sulla salutare attività fisica di chi lavora nei campi che tempra il fisico ecc...Non mi pronuncio più di tanto, ma il lavoro manuale non è esercizio fisico: questo va ricordato.
    Il vero problema è che sarebbe dannatamente impratico!
    Per produrre tutti i nutrienti necessari ad una dieta sana e bilanciata, non basta l'orto sotto casa, che comunque ha una resa limitata e abbastanza costosa.
    Se ci aggiungi gli animali da cortile, ti assicuro che spese e fatica aumentano e comunque, non puoi fare a meno di andare a comprare al supermercato.
    Per avere davvero dei numeri significativi dovresti avere terreno e mezzi in una certa quantità, ma non c'è tutta questa terra per tutti.
    Ormai c'è stato l'incremento demografico, che ci piaccia o no e non si torna indietro.
    O forse sì, ma dubito che a qualcuno piacerebbe e se gli piacerebbe, beh...Con quel qualcuno mi farebbe schifo perfino di condividere l'atmosfera in immediata prossimità, onestamente.
    Ultimo, soprattutto! Per importanza, il tuo scenario ci vedrebbe tutti contadini e roba così.
    Ma con tutto e dico proprio TUTTO! Il rispetto per chi sceglie questa vita e questa vita la ama, che non sarà mai abbastanza: du #@££€ grosse così! Preferisco correre il rischio di farmi tagliare una gamba a settant'anni o morire di infarto a cinquanta guarda.

    Continui però ad assumere uno scenario molto estremo ed esagerato da parte mia, scusami ma è un altro strawman palese: sto parlando di scelte individuali, non sto dicendo "Attenzione, torniamo tutti indietro!" Mi hai preso per un anarco-primitivista per caso? Non stai rappresentando bene le mie argomentazioni, frena un attimino.
    L'autoproduzione non garantisce nemmeno che tu mangi cibo sano, potresti non essere capace di far crescere un filo d'erba, sia chiaro, ma nella situazione ottimale in cui un individuo ne sia capace ha il controllo totale su ciò che consuma e la sicurezza di non incorrere in rischi causati da processi industriali o corruzione, ma vogliamo andare un gradino su? Come pensi che vivano nelle zone rurali? Credi che non abbiano tecnologia, automobili, che si facciano il mazzo per produrre ogni alimento della piramide alimentare? No, non sono tutti contadini, o pastori, ma sono figure presenti in quelle comunità, ormai sempre più rare, da aggiungere fra le scelte oltre ai supermercati. Non devi coltivare patate se lo fa il tuo vicino, alleverai polli e gli venderai le tue uova mentre con l'altra mano compri le sue patate e siccome c'è anche Mario in fondo alla strada che fa il latte allora Luca è apposto perchè ha tutto vicino e può fare l'avvocato o il medico o quel che vuole. Cioè, anche volendo intrattenere l'idea ridicola di tornare al feudalesimo, non è comunque uno scenario assurdo come quello che hai proposto. Non riesci davvero a trovare nessun tipo di equilibrio fra innovazione scientifica e natura? Deve per forza essere o progresso incontrollato verso Dio solo sa che cosa, perchè non sia mai speculare su quel che potrebbe accadere, oppure ritornare alle caverne?

    CITAZIONE
    Non vedo però grandi risultati in tal senso.
    Questi individui esistono, sì certo, perché no?
    Enfasi su individui però!

    È quel che cerco di dire da...boh :asd: sì, esatto, individui, scelte personali.
    E poi, anche se solo casi isolati, è indice del fatto che le loro preoccupazioni o idee contino meno? Non direi, lasciamoli vivere come vogliono.

    CITAZIONE
    Io parlavo di educazione alimentare e ho fondamentalmente detto che non serve a nulla eliminare decenni se non secoli di progressi nella produzione alimentare, se non ad affamare migliaia di persona

    Qua lo fai di nuovo, visto che ho detto più su come tu stia totalmente travasando quel che dico portandolo a una magnitudo miliardi di volte superiore, non mi ripeterò più su questo.

    CITAZIONE
    Tu dalle mie parole, sei ritornato a parlare di come il tuo quesito iniziale affrontasse dilemmi morali sull'evoluzione della tecnologia che potremmo o non potremmo trovarsi ad affrontare in futuro.

    Son due argomenti diversi anche se uno potrebbe contenere l'altro. Mi volevi trascinare nella discussione inziale, ma era pure inutile fra l'altro perché ci saremmo tornati qualche frase dopo, solo che avevamo affrontato un argomento più specifico per un momento.

    Quello che ho chiesto è di non rimuovere il contesto dalle frasi che scrivo. Si perde il senso delle mie parole.
    E non vorrei essere frainteso.

    Beh, tanto per iniziare dovremmo tornare all'argomento in questione, se anche fosse come dici non mi potresti rimproverare il fatto che abbia cercato di riportare la discussione sui suoi binari, ma no, io ho capito bene quello che stai dicendo, ma come hai detto una delle due cose può rientrare nell'altra e non puoi appunto discernere morale da progresso tecnologico. L'educazione alimentare passa anche da lì, dal tipo di cibo che ingeriamo e da come viene elaborato, è indubbio che il mondo occidentale stia vivendo un'epidemia di obesità, che è dovuta come dici tu da una scarsa educazione, ma ci sono i fattori tecnologici che gli vanno di pari passo, perchè cambia la cultura stessa del cibo in base a quello che viene prodotto e come viene prodotto.

    CITAZIONE
    Secondo me non comprendi a fondo quanto sia difficile, poco igienico e dannoso per la salute vivere nei boschi senza acqua corrente, sapone, riscaldamento, cibo processato...O cibo in generale, tanto per dire: cacciatori e raccoglitori del periodo, diciamo paleolitico, passavano parecchio tempo a digiuno, cioè facevano proprio la fame...se credi che il digiuno forzato sia benefico per l'organismo e non dannoso quanto se non più dell'obesità, temo che tu sia stato fuorviato sul funzionamento del corpo umano.

    Strawman

    CITAZIONE
    E insisto: perdere un lavoro che dipende dalla tecnologia avanzata, avrebbe conseguenze infauste equiparabili ad una malattia. Non consideri nell'equazione il fatto che questo nostro ipotetico impiegato/professionista X non avrebbe probabilmente alte qualità commerciabili.
    Povertà e nullatenenza sono dannose per la salute.

    Ma non puoi prendere questo scenario e metterlo in un vuoto. Un impiegato comune che passa il giorno al computer non puoi toglierlo dal lavoro e buttarlo nella natura pensando che possa sopravvivere senza difficoltà, Dio, mi pare più che ovvio! Chi non ha competenze simili probabilmente non ci penserebbe nemmeno e se lo facesse commetterebbe uno sbaglio madornale, mentre chi è più survivalista diciamo potrebbe permetterselo sempre a suo rischio, Ted Kazynski viveva in una baita in isolamento con poca tecnologia e tornava in città solo se necessario, ma faceva ordigni che manco Tony Stark! E se anche è un personaggio assolutamente negativo, parliamo di qualcuno che ha avuto risultati in tal senso indubbi, ma al contrario il tuo scenario dei medicinali ha lo stesso risultato sempre e può esistere nel vuoto: se smetti di prendere trattamenti per una malattia cronica le tue aspettative di vita diminuiscono visibilmente, in modo molto più immediato.

    CITAZIONE
    Scegliere fra una vita più semplice e una più complicata non è nemmeno una scelta.
    Nessuno si metterebbe nemmeno nella posizione di doverla fare una scelta simile.

    Ti correggo: tu non lo faresti, non puoi parlare per 8 miliardi di persone. È la tua prospettiva, troverai almeno milioni di prospettive diverse, da chi condivide questo tuo pensiero a chi è totalmente in disaccordo.

    CITAZIONE
    Difficile considerarsi lungimirante, quando uno scenario è solo ipotetico e per di più altamente improbabile. C'è un motivo se si parla di fasciarsi la testa prima di rompersela. E c'è un motivo assolutamente razionale per cui una cosa del genere, è del tutto inutile.
    Ma diciamo così: affrontiamo problemi reali ora e credo che ne trarrebbe giovamento anche una ipotetica, necessaria prevenzione di altri pericoli (ipotetici) futuri.

    No Vandal, è poco lungimirante, perchè ci chiediamo cosa siamo in grado di fare e mai se dovremmo farlo, o mai se abbiamo le giuste precauzioni in caso vada a puttane. Ma purtroppo c'è sempre qualche megalomane che è disposto a farlo facendosi forza anche di chi non è interessato. "Occupiamoci dei problemi attuali e poi pensiamo al casino che è alle porte" funziona fin quando puoi farlo. Immagino che sarà stato lo stesso con le armi da fuoco, o nucleari, o con l'uso del carbonfossile, o con i social network, così aggiungi problemi alla pila e basta.

    CITAZIONE
    Ho anche spiegato perché secondo me non lo farebbe nessuno.

    Ma diciamo per amore di ipotesi, per altro non del tutto campata in aria, che qualcuno potrebbe trovare affascinante farsi trapanare e aprire il cranio, rovistare nel sistema nervoso centrale (organo delicatissimo), con tutti i rischi del caso (qualcuno ha detto infezioni post operatorie?), che magari in un futuro ipotetico potrebbero anche essere ridotti al minimo.
    Con soldi e cervello bacato a sufficienza, si può fare tutto.
    Ma per l'appunto, non si tratterebbe che di una minoranza con una filosofia di dubbio fascino.
    Le modificazioni del corpo estreme ci sono anche oggi, ma sono rare! Appartengono a comunità di...chiamiamoli ideologi e appassionati, abbastanza ininfluenti.
    Lasciamoli fare!
    Non conquisteranno il mondo ne oggi, ne domani, ne fra mille anni.

    Questo invece lo trovo un ragionamento più equilibrato, trapanarsi il cranio volontariamente per ottenere benefici psichici di qualche tipo non è un concetto affatto nuovo e in antichità c'è chi lo ha praticato, ma fai bene a dire che sia una minoranza e che probabilmente sarebbe lo stesso quì, ma appunto è parte di ciò che sto chiedendo da principio: chi lo farebbe?

    CITAZIONE
    No no: è una semplificazione, ma zero sarcasmo.
    I teologi in questione hanno fatto un notevole lavoro di retcon su questo specifico argomento. Non una, ma tante volte quanti sono i demoni nei testi specializzati. E chi è venuto dopo ha lavorato da quel punto in poi.
    Storia, non fiction.

    In realtà è un argomento piuttosto interessante, se ti piace l'evoluzione culturale del genere umano, che si approfondisce facilmente.
    S'intende: quando si arriva nel campo specialistico, la cosa si farà complessa, ma comunque...

    Quindi no: nessuna entità sovrannaturale è coinvolta in questa faccenda.
    Eventualmente, solo la solita avidità, noncuranza, idiozia umana. Organiche al 100%!
    Vabbé: fermo restando che ora sto un po' generalizzando e quanto già detto resta valido.

    Vandal, stai sovra-analizzando frasi che sono semplici espressioni colloquiali, mi chiedo se tu non lo stia facendo solo per il gusto di essere bastian contrario.
    Se dico, che so, "ci stiamo ammanzando come i lemming" (NON nel contesto di questo thread, è un esempio molto generico, potrei star parlando del tasso di suicidi in Giappone) mi dici che in realtà i lemming non si suicidano ma è un mito della Disney? Potresti se sei pignolo, ma mi interessa molto di più che arrivi il messaggio, nel caso del patto Faustiano è anche peggio poi. Mi hai detto che passo "di palo in frasca", non ho mica detto "io veramente non sto dietro a nessun palo e comunque la botanica la lasciamo a chi è di competenza".
    Dai, veramente adesso? Se ti interessa il paranormale ho fatto un thread apposta, non devi trascinare questi discorsi poco pertinenti quì.

    CITAZIONE
    Usa normalità, se preferisci, ma lo trovo più generico.
    Qui però non mi stai dando argomenti di discussione Vic.
    Usi solo parole dal suono minaccioso come "negativo" e "miseria" in contesti vaghi.
    Parliamone pure: se le future generazioni aggiusteranno se stesse a questa tecnologia, che problemi potrebbero avere? Nessuno a mio avviso, se ci si aggiustassero nel senso stretto del termine. Sarebbero perfettamente a loro agio con questa nuova realtà.

    Non è quel che abbiamo visto finora, i social, gli smartphone, hanno avuto effetti sulla cultura, creano un ambiente politico più polarizzante ed estremo, maggiore isolazione sociale, ansia, depressione, dipendenza, problemi della soglia di attenzione, minore produttività, ha avuto effetto anche sui rapporti sentimentali. Per i giovani è la norma oggi, ma abbiamo un assaggio di come questa tecnologia faccia obbiettivamente del male e non risulta che i giovani si siano "aggiustati" a tale situazione.

    CITAZIONE
    No, sto dicendo che noi, specie umana, abbiamo sempre cercato qualcosa di meglio.
    E non smetteremo.
    Per questo motivo non ci sarà mai una regressione del progresso.

    "Progresso" significa solo andare avanti, non significa necessariamente qualcosa di meglio, ma sono d'accordo, il progresso scientifico continuerà indefinitivamente, la domanda è: sarà una cosa buona per l'umanità? E per quanto?
     
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    Mmmmmh! Credo che si stia esagerando con le parole.

    Voglio snellire.

    Terminator rimane più realistico come scenario fantasioso della rivolta delle macchine.
    Non di meno, discutendo in termini di scenari ipotetici ma realistici, meglio tenere la fiction fuori dal discorso.

    Alle volte scrivo risposte più lunghe del dovuto. Sulla questione "come è nato il diavolo" ero stato lapidario, quando mi hai "accusato" di fare sarcasmo, ho solo voluto spiegare in modo chiaro che non scherzavo e perché. Non credevo fosse tanto dispersivo.

    Ted Kazynski non mi sembra un esempio di essere umano funzionale, tutto considerato.
    Ma è anche un campione atipico. Quindi non lo vedo un esempio adatto.
    Comunque una riduzione minima e su scala ridotta del nostro rapporto con la tecnologia a mio parere può essere solo dannoso quando non è del tutto ininfluente.

    La legge non è scienza, ma solo perché è il prodotto di una scienza che occasionalmente si nutre anche di altre forme di sapere.
    È uno strumento, come armi, farmaci, smartphone, libri, ago e filo e cibi processati.
    Non ho capito bene se le discipline umanistiche ti sembrano meno meritevoli di rispetto Vic, ma la giurisprudenza non merita tale opinione.

    Non mi piacciono espressioni colloquiali e fuorvianti come "cibo fresco" o "100% naturale". Sono gabole da mercato. Comunque l'equivoco era già evitato. Bene.

    Sugli studi che hai menzionato ho qualche motivo di scetticismo.
    Ci sono sostanze insalubri e che possono anche essere causa di patologie inclusa la dipendenza da cibo, che però è un caso limite. L'inquinante psicoattivo invece mi pare una teoria ben lontana dalla realtà, non importa quanto vengano condivisi gli articoli che ne parlano. Soprattutto se le sostanze di cui parliamo sono materiali per imballaggio del cibo.
    Particolati metallici e plastici non sono sicuramente salutari da ingerire, ma dubito che alterino la chimica del cervello.
    Sono più propenso a colpevolizzare zuccheri aggiunti e grassi saturi, o qualsiasi cosa venga usata per esaltare i sapori.
    Ma di nuovo: dubito che causino sempre una dipendenza, che è uno scenario davvero estremo. Diabete e obesità più probabile, ma solo se si consumano in maniera sregolata.
    Niente che non si potrebbe evitare, ma ripeto che non c'è la volontà di farlo. Non abbastanza. Troppo semplice ignorare il problema. Con eccezioni ancora troppo poco diffuse.
    I media sono parte del problema, ma paradossalmente, anche l'unica soluzione. Su larga scala certo.

    Il modello di produzione propria e condivisione io lo vivo. Vantaggi minimi e spese considerevoli.
    Economicamente e finanziariamente non puoi fare a meno della grande produzione e distribuzione.

    Che sia un bene o un male il progresso va avanti.
    È esso stesso una macchina in movimento. Se la fermi esplode con noi sopra. Scendere non porta alcun vantaggio. Rimarremmo soli in un mondo ostile: la natura se ne frega dei nostri bisogni e così deve essere. O la si addomesticava o si moriva.
    Rallentarlo, beh...Prova a immaginare cosa succederebbe a tentare di fermare un camion a mani nude.
    Inoltre ora come ora il progresso tecnologico è forse l'unica tenue speranza di risolvere davvero enormi problemi che rischiano di annientarci. Niente credo sia più importante di questo.
     
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    Mmmmmh! Credo che si stia esagerando con le parole.

    Voglio snellire.

    Temo che si finirà comunque per allungare di nuovo, almeno finchè non si esaurisce il discorso o si è disposti a dare concessioni per trovare un punto comune, ma è sempre così, siamo già arrivati forse al punto critico in cui si inizia a ripetere le cose :asd:

    CITAZIONE
    Terminator rimane più realistico come scenario fantasioso della rivolta delle macchine.

    Questo è un discorso a parte però, non è il realismo il punto, e anche lì a me paiono ugualmente irrealistici.

    CITAZIONE
    Non di meno, discutendo in termini di scenari ipotetici ma realistici, meglio tenere la fiction fuori dal discorso.

    Alle volte scrivo risposte più lunghe del dovuto. Sulla questione "come è nato il diavolo" ero stato lapidario, quando mi hai "accusato" di fare sarcasmo, ho solo voluto spiegare in modo chiaro che non scherzavo e perché. Non credevo fosse tanto dispersivo.

    Non è il realismo il discorso ma il fulcro è il concetto, che la fantasia tende a estremizzare e a edulcorare, ma è da millenni che l'uomo usa allegorie e miti per spiegare il mondo e costrutti filosofici, se ti concentri solo sullo scenario in se e non sul concetto che vuole rappresentare non sarai in grado di affrontare mai adeguatamente dilemmi etici e filosofia, perchè quando ti proporranno la formulazione di Blackstone troverai falle da tutte le parti data l'impossibilità di uno scenario identico nella realtà, e quando Nietzsche parlerà di tarantole non vedrai vendetta ma ti chiederai cosa c'entri l'entomologia in un libro di filosofia.

    CITAZIONE
    Ted Kazynski non mi sembra un esempio di essere umano funzionale, tutto considerato.

    No, non lo era assolutamente 😂 ma è il primo nome che mi è venuto in mente, anche perchè è una delle personalità principali nell'ambito del discorso sul progresso scientifico quando si analizzano i contro, atipico senza dubbio, ma dimostra la capacità dell'uomo di riuscire a privarsi della tecnologia, o di alcuni di noi almeno. Purtroppo la sua mente era deviata da molto prima.

    CITAZIONE
    La legge non è scienza, ma solo perché è il prodotto di una scienza che occasionalmente si nutre anche di altre forme di sapere.
    È uno strumento, come armi, farmaci, smartphone, libri, ago e filo e cibi processati.
    Non ho capito bene se le discipline umanistiche ti sembrano meno meritevoli di rispetto Vic, ma la giurisprudenza non merita tale opinione.

    Non si tratta di essere meno meritevole, ma è un semplice dato di fatto, la legge è essenzialmente un costrutto sociale, per quanto odi usare tale espressione, ma è vero, si piega alla cultura, siamo capaci di ignorarla completamente quando la cultura ce lo consente, e non parlo di semplice criminalità, ma anche di non curanza delle norme, e non parlo nemmeno di singoli individui, ma della società in generale. È solo una catena che decidiamo di indossare finchè ci conviene, o che a volte ci può venire imposta dalla volontà di altri, ma non è rappresentativa della realtà, è uno strumento imperfetto dell'uomo. Ci sono leggi che ignoriamo, che le stesse istituzioni ignorano, a volte per scelta, ci sono anche leggi tiranniche, solo perchè sono leggi ciò non le rende giuste, per questo rifiuto il concetto di "lo dice la legge" come argomentazione, è completamente fine a se stessa.

    CITAZIONE
    Sugli studi che hai menzionato ho qualche motivo di scetticismo.
    Ci sono sostanze insalubri e che possono anche essere causa di patologie inclusa la dipendenza da cibo, che però è un caso limite. L'inquinante psicoattivo invece mi pare una teoria ben lontana dalla realtà, non importa quanto vengano condivisi gli articoli che ne parlano. Soprattutto se le sostanze di cui parliamo sono materiali per imballaggio del cibo.
    Particolati metallici e plastici non sono sicuramente salutari da ingerire, ma dubito che alterino la chimica del cervello.
    Sono più propenso a colpevolizzare zuccheri aggiunti e grassi saturi, o qualsiasi cosa venga usata per esaltare i sapori.
    Ma di nuovo: dubito che causino sempre una dipendenza, che è uno scenario davvero estremo. Diabete e obesità più probabile, ma solo se si consumano in maniera sregolata.
    Niente che non si potrebbe evitare, ma ripeto che non c'è la volontà di farlo. Non abbastanza. Troppo semplice ignorare il problema. Con eccezioni ancora troppo poco diffuse.
    I media sono parte del problema, ma paradossalmente, anche l'unica soluzione. Su larga scala certo.

    Non ho parlato però di sostanze psicoattive, aggiungi un tassello alla mia argomentazione però introducendo il concetto di dipendenza, anche quello può essere un fattore, su cui però non mi soffermerei molto, la trovo la parte meno offensiva se anche si potesse utilizzare nella conversazione.
    Comunque, ci sono gli studi, allego un articolo a riguardo (da un centro direttamente collegato a una divisione di una branca esecutiva del governo USA), che non so se troverai alla fine del post o in mezzo. Se abbiamo fiducia (e a volte non è sufficiente, lo capisco) nell'efficacia dei ricercatori dovremmo essere capaci di accettare i fatti quando ci vengono esposti, anche quando non ci convengono.

    CITAZIONE
    Il modello di produzione propria e condivisione io lo vivo. Vantaggi minimi e spese considerevoli.
    Economicamente e finanziariamente non puoi fare a meno della grande produzione e distribuzione.

    Capisco come stia diventando sempre più oneroso vivere con prodotti a chilometro zero...ma questo è anche dovuto al governo che ci mette lo zampino, ma se davvero uno è disposto può smussare gli angoli dove e come vuole decidendo di prodursi qualcosa per se, auguratemi in bocca al lupo per il mio progetto di un pollaio :asd:
    Io personalmente mi trovo sempre meglio con le imprese locali.

    CITAZIONE
    Che sia un bene o un male il progresso va avanti.
    È esso stesso una macchina in movimento. Se la fermi esplode con noi sopra. Scendere non porta alcun vantaggio. Rimarremmo soli in un mondo ostile: la natura se ne frega dei nostri bisogni e così deve essere. O la si addomesticava o si moriva.
    Rallentarlo, beh...Prova a immaginare cosa succederebbe a tentare di fermare un camion a mani nude.
    Inoltre ora come ora il progresso tecnologico è forse l'unica tenue speranza di risolvere davvero enormi problemi che rischiano di annientarci. Niente credo sia più importante di questo.

    Non mi illudo di riuscire a fermare il progresso tecnologico, ma mi arrogo il diritto di affermare dove diventa dannoso, ho fatto molti esempi prima, se siamo preoccupati ad esempio che il mondo finisca in un fungo atomico, chiediti dove saremmo se invece di essere costretti a fare de-escalation nucleare ci avessimo pensato prima di creare un'arma così pericolosa. La gente è preoccupata per l'inquinamento? Stiamo mettendo in atto contromisure, non vedo perchè la tecnologia informatica debba essere diversa o perchè non potremmo addirittura imparare qualcosa dalla storia ed evitare si metterci nell'ennesima situazione più grande di noi. È utopistico senza dubbio, ma a mio parere ideale il concetto di imparare dagli errori passati.
    Non sono contro il progresso tecnologico poi, ne parlavamo con Lord Umber sul thread di Just Stop Oil, dove affermo che il progresso energetico abbia portato prosperità senza paragoni e che fermarlo al momento porterebbe al genocidio. Lo riconosco, ma non suggerisco neanche di tornare indietro, solo che a un certo punto, e questa è solo una mia opinione, la capacità che ha l'umanità di adattarsi ai problemi da lui creati svanirà.

    Neuralink, ho premesso, potrebbe essere stato concettualizzato con l'idea di adattamento all'IA, proprio perchè Musk pensa che ci sia la possibilità di adattarsi anche a questa innovazione, e la sua contromisura passa per il transumanismo. Ma riguardo a ciò ho dei fortissimi dubbi. Purtroppo c'è la grossa possibilità che queste tecnologie siano come il fuoco, si espande a dismisura e consuma, senza che tu riesca a fermarlo.
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    Se vuoi strumenti perfetti, hai sbagliato universo Vic.
    Se dici che come ogni altro prodotto di scienza la legge potrebbe avere miglior fase di studio e update più recenti, è vero. Ma sarebbe un discorso lungo. Ti rimando alla frase sugli strumenti perfetti e dico solo che togliersi questa specifica "catena" dal collo, sarebbe probabilmente l'ultima stupidaggine del genere umano. Un argomento da trattare con le molle, per molti motivi.

    Stiamo mettendo in atto contromisure contro l'inquinamento? Devo essermi perso il memo.
    Facile ironia a parte, ci sono sforzi costruttivi per arginare i pericoli dell'inquinamento come ci sono sforzi costruttivi per limitare i rischi della tecnologia. È un processo lungo e chiudere la tecnologia fuori dalle nostre vite seppure di poco, non rientra nella categoria delle "cose che aiutano". Detto francamente e semplicemente, è una perdita di tempo.

    Anche gli ED sono regolamentati. Quelli riconosciuti come tali almeno. Non in maniera perfetta, ma meglio che niente. In effetti, molto meglio. Ma c'è spazio per ulteriore progresso, ovviamente.

    Documentato velocemente sugli ED per conto mio posso dire.

    1) Classificare materiali per il confezionamento dei cibi come ED...Molto lontano dal vero. Solo teoria. Che mi trova scettico.
    Stesso dicasi per erbicidi e pesticidi.
    Una cosa che mi ha lasciato abbastanza perplesso è che demonizzino i contenitori dei cibi, ma non parlino di quelli delle medicine o dei cosmetici (sapone, dentifricio ecc...). O dei tessuti sintetici. Lo trovo piuttosto conveniente come argomento.

    2) Gli effetti di queste sostanze sul metabolismo, che secondo questi studi sono comunque tutt'altro che scontati, mi sembrano al massimo una possibile concausa del problema. Del resto l'evoluzione dei metodi di impacchettamento ha seguito la diffusione esponenziale di alimenti che contengono sostanze chimiche direttamente responsabili di patologie relative all'alimentazione.
    Zoccolo=cavallo.

    Massimo rispetto per chi compie questi o altri studi, ma siamo decisamente lontani da una conclusione.

    L'orticello o il pollaio nel cortile di casa non ti "libera" dalla spesa al supermercato Vic. Semplicemente questo. Non si parla nemmeno di modello difficile da sostenere, ma di modello che non aiuta.

    Neuralink: sempre e comunque un non problema.
    In linea toerica possibile, enormi scogli pratici. Probabilmente un'altra tecnologia lo supererà prima ancora del traguardo di passare da teoria a tecnologia sul mercato, decretandone la morte comune a tutte le tecnologie obsolete.
     
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    Se dici che come ogni altro prodotto di scienza la legge potrebbe avere miglior fase di studio e update più recenti, è vero. Ma sarebbe un discorso lungo. Ti rimando alla frase sugli strumenti perfetti e dico solo che togliersi questa specifica "catena" dal collo, sarebbe probabilmente l'ultima stupidaggine del genere umano. Un argomento da trattare con le molle, per molti motivi.

    No, sto dicendo che intrinsecamente la legge è tanto perfetta quanto lo siamo noi, più imperfetta di quanto possa mai esserlo una disciplina tecnica, perchè alla fine è basata sulla moralità che è intrinsecamente mutevole: in tempi antichi ammazzavano indiscriminatamente i civili in guerra? Nacque lo schiavismo, poi quello venne considerato immorale a sua volta. Oggi uccidere civili è considerato un crimine di guerra, funziona considerarlo un crimine di guerra? Forse in parte, ma durante il conflitto chi pensi che sia disposto ad applicare queste convenzioni? E dopo il conflitto quando mai i vincitori vengono ritenuti responsabili di crimini di guerra? È solo un esempio, la bestemmia è un altro, in Italia chi bestemmia è soggetto a sanzioni, ma la gente bestemmia in pubblico e sui social, nessuno interviene, potrebbero farlo in qualsiasi momento, certo, questa legge può essere reinforzata quando meno te lo aspetti, ma la cultura in largo incide su questo molto più di ciò che recita la legge. Poi ovviamente c'è la corruzione, governi chiaramente corrotti vanno contro le loro stesse leggi, quando indagano su loro stessi stranamente non trovano mai nulla di sbagliato. E le leggi ingiuste? In Thailandia è un crimine criticare il re, vogliamo parlare della Cina o della Corea del Nord? La legge ovviamente fa parte del contratto sociale fra cittadini e istituzioni, principalmente è un set comune di regole che hanno anche la capacità di restringere le nostre libertà in cambio di altri benefici, è necessaria, ma è molto facilmente manipolabile, se non accetti queste sfumature e sostieni che usare la legge come argomentazione valida ogni qual volta la si può applicare, rischi di dare validità alle istituzioni anche quando, in termini pratici, non ne hanno, rischi ad esempio di sostenere l'idea che gli ebrei debbano indossare una stella di Davide sul braccio, perchè altrimenti commettono un reato, è lì che la legge diventa fine a se stessa. Nella fattispecie, la legge è inadeguata rispetto agli studi sulla contaminazione alimentare come argomentazione perchè non esclude corruzione, avarizia e semplice inadeguatezza dei sistemi in atto.
    Vandal, io non ragiono mai per assoluti, riconosco come il mondo non sia bianco e nero ma è molto più complicato, si può riconoscere l'importanza di un concetto come la legge e al tempo stesso riconoscerne i limiti pratici, anche la scienza è uno strumento umano, imperfetto, soggetto a corruzioni, ma molto meno volubile in quanto tende a osservare un mondo che è immutabile nonostante le nostre prospettive, e a volte non siamo nemmeno in grado di comprenderlo adeguatamente, mentre la prospettiva sulla natura umana varia moltissimo per molteplici ragioni.

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    Stiamo mettendo in atto contromisure contro l'inquinamento? Devo essermi perso il memo.
    Facile ironia a parte, ci sono sforzi costruttivi per arginare i pericoli dell'inquinamento come ci sono sforzi costruttivi per limitare i rischi della tecnologia. È un processo lungo e chiudere la tecnologia fuori dalle nostre vite seppure di poco, non rientra nella categoria delle "cose che aiutano". Detto francamente e semplicemente, è una perdita di tempo.

    Non credo proprio, non mi illudo come ho detto che l'uomo imparerà dalla sua storia e comprenderà che a volte è meglio pensarci due volte prima di far uscire il demone dalla bottiglia, ma è un comportamento ideale, tu dici che prima di pensare a quel che potrebbe diventare un problema dovremmo risolvere i problemi che già abbiamo, la verità è che ci creiamo nuovi problemi ignorando quello vecchi, credendo che le cose si risolvano da sole per grazia divina, o che saremo capaci di gestire tutto quando evidentemente non ne siamo affatto capaci, è folle, ed è poco lungimirante.

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    L'orticello o il pollaio nel cortile di casa non ti "libera" dalla spesa al supermercato Vic. Semplicemente questo. Non si parla nemmeno di modello difficile da sostenere, ma di modello che non aiuta.

    Non sono d'accordo, ovviamente è molto improbabile soddisfare tutti i bisogni senza l'appoggio della grande distribuzione, ma si possono smussare gli angoli come ho già detto in base alle proprie priorità.

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    Neuralink: sempre e comunque un non problema.
    In linea toerica possibile, enormi scogli pratici. Probabilmente un'altra tecnologia lo supererà prima ancora del traguardo di passare da teoria a tecnologia sul mercato, decretandone la morte comune a tutte le tecnologie obsolete.

    Va bene, ed è una tua opinione, ma assumo che nel caso in cui venisse davvero implementato per così come è stato presentato e se vivessimo abbastanza da vederlo tu ne saresti contrario in base alle risposte che hai dato.
     
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    Assumi chi o cosa ti pare Vic basta che non cominci a dire "ma Vandal dice così". Lì avremmo un problema perché niente di quello che ho scritto finora ti da il permesso di parlare per me.
    Io non ho nemmeno votato e non lo farò.
    La domanda è prematura e parte da presupposti a mio avviso errati.

    Consideralo un no comment se credi.

    Fine.
     
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