HULK DI EWING: È DAVVERO TUTTO SMERALDO QUEL CHE LUCCICA?

Mamma mia che titolo di...Ma non me ne è venuto uno meglio, non me ne vogliate troppo

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  1. Victor Von Doom
     
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    Non vedo il nesso.
    Cap non è mai diventato veramente un leader dell'Hydra. Niente washing.
    Lo hanno fatto credere! Era un'esca per i lettori.
    Steve è Steve, Cap Hydra è Cap Hydra alla fine.
    C'è voluto un cubo cosmico comunque per avere un Cap agente dormiente dell'Hydra. Come non bastavano Cull (equiparabile a Odino) e tutti i suoi figli (5/6 Thor standard praticamente non ricordo quanti ne erano rimasti prima della battaglia finale di quella mezza occasione mancata di FI) per fargli paura.

    Come ho detto, non sarà l'esempio migliore, ma è il gesto che rimane in testa alle persone.

    CITAZIONE
    E l'orientamento sessuale dei personaggi mi rimane in genere piuttosto indifferente.

    Bene, perchè dovrebbe essere così, ma può lasciare a te indifferente, non dovrebbero comunque fare uno sforzo assolutamente non necessario (visto che la sessualità dei personaggi è indifferente per entrambi, possiamo essere d'accordo sul fatto che non sia necessario, giusto?) per rendere un personaggio già molto conosciuto e definito di un'altra sessualità prima d'ora mai neanche suggerita. Abbiamo già avuto Northstar ad esempio, puoi creare mille personaggi omosessuali senza che nessuno che non sia omofobo batta ciglio, perchè sovvertire Iceman in questo modo? È indifferente a te, per loro è una mossa ideologica.

    CITAZIONE
    In realtà è una reazione che ha fondamenti storici.
    Il nazismo ha attinto, fra le altre cose, ad alcuni valori e ideali occidentali definibili come "conservatori".
    Le loro "progenie" ancora in circolazione ancora lo fanno. Le tradizioni, l'orgoglio tribale, il rimpianto per quel sapore della torta di mele della nonna, sono insieme strumenti e materiali di un certo tipo di retorica.
    Quindi qualcuno può essere sospettoso e sulla difensiva, quando si strombazza stile controfagotto idee retrograde sull'orientamento sessuale, il ruolo della donna nella società e altro.
    Paranoia? Giusta preoccupazione? Non si può dire se non caso per caso.

    Vandal, è come dire che chiunque sia vagamente di sinistra sia un potenziale stalinista, ti rendi conto dell'enorme differenza che passa fra il Nazismo e il Conservatorismo vero? La torta di mele della nonna in particolare è un'iconografia molto specifica che non appartiene alla retorica nazista, ma al mito statunitense, che non hanno NULLA a che vedere l'uno con l'altro, quindi cerchiamo di definire bene le cose, perchè mi sa che non stai differenziando bene le ideologie col rischio di credere che ogni costrutto di destra possa rappresentare un dog whistle per incoraggiare un etnostato socialista:
    È possibile usare una simbologia tradizionalista per far leva sul sentimentalismo della gente e farne un boogeyman del "diverso" per avanzare l'identitarianismo? Sì, ma è una menzogna e mai così intrusiva da non essere comprensibile a chi sostiene valori liberali, non esclude al contempo la validità delle idee tradizionaliste. Similmente si può spingere un'identitarianismo inverso facendo leva sulla bontà delle persone per spingere ideali marxisti, anche lì abbiamo però una differenza netta fra il liberalismo di sinistra e il socialismo, tuttavia ritengo quest'ultima molto più intrusiva.
    Completamente diverso invece è prendere ideali tradizionalisti ragionevoli ed equipararli all'estremismo di destra, un processo che richiede anche una buona parte di menzogna e ginnastica mentale, bugia per omissione e strawmanning. Non c'è differenza in questo caso con un Berlusconi che chiamava tutti i suoi avversari politici "comunisti". È la stessa trappola in cui gente poco attenta ricade quando è disposta e giudicare i Proud Boys come un gruppo di estrema destra e porta a dire "ne dubito" quando chi è più informato fa notare che non è così.

    CITAZIONE
    Per il resto, non so quali posizioni moderate abbiano messo in bocca al Teschio Rosso.
    Ricordo qualcosa di quando lo resuscitarono e gli impiantarono il cervello di Xavier, ma alla fine incitava alla distruzione dei mutanti. Non mi pare proprio il massimo della moderazione.
    Se c'è altro, non so dire.
    Forse quella volta che ha aiutato a sconfiggere Korvac? Momento controverso di cui rammento poco perché riuscii a leggerlo solo in prestito e non l'ho mai recuperato.
    Far passare il Teschio Rosso come eroe per giunta facendogli usare una soluzione cruda e violenta come mezzo per ottenere il suo momento eroico ha qualche sfumatura degna di preoccupazione.

    Ecco un esempio di ciò a cui mi riferisco:

    Ora, non so quanta familiarità tu abbia con Jordan Peterson, psicoanalista canadese che nel 2016 raggiunse fama mondiale per la sua battaglia contro la criminalizzazione della libertà di parola realtiva al misgendering, ma posso illustrarti brevemente perchè questa vignetta è la propaganda malsana di cui stavo parlando:
    Leggiamo "Ten rules for life", relativo al libro di Peterson "Twelve rules for life", poi "Chaos and Order", tema molto discusso la Peterson, nonchè riferimento al sottotitolo del sudetto libro "An antidote to chaos", poi "The feminist trap", un altro tema su cui Peterson è molto critico, ovvero l'identitarianismo misandrico del femminismo third wave, infine "Karl Lueger's genius" per buona misura, unica cosa che si addice al Teschio Rosso e che vuole portare a creare un collegamento che non esiste realmente con gli altri temi per spingere una narrativa (ovvero conservatorismo=nazismo).
    La citazione è MOLTO specifica, non esiste alcuna possibilità che sia un caso, il riferimento alla filosofia Petersoniana è palese, a meno che tu non sia cieco e sordo e hai vissuto nel mantello terrestre per tutta la tua vita.
    Chi è Jordan Peterson? È davvero un neo-nazista? Beh, vogliamo considerare neo-nazista un forte oppositore dell'identarianismo politico con idee molto miti basate sulla sua esperienza nella psicoanalisi e che allo stesso tempo è un fortissimo sostenitore di Israele? Allora questi neo-nazi non sembrano così terribili :asd:
    Perchè quindi associare Peterson al Teschio Rosso? Perchè non è altro che una disgustosa propaganda che ti vuole esprimere un semplice concetto: sei contro il femminismo? Vuoi dare una struttura ordinata alla tua vita? Sei critico della gender queer theory? Allora non ci sono altre spiegazioni, sei un nazista, e in sintesi: chiunque non la pensi come me è Hitler. Riesci a vedere perchè questa retorica è molto pericolosa spero.

    Attendo comunque il genio di turno che dica "vabbè, ma è solo una vignetta, non vuol dire nulla", per favore, non portatemi a fare una compilation di propaganda Marvel, è un lavoro troppo lungo e noioso.

    CITAZIONE
    Prima cosa: che significa scelta artistica?
    Te lo dico: è un'espressione vaga.
    Quando si decide un progetto che coinvolge una forma d'arte, ogni decisione è artistica.
    Sembri usarlo come per dare un tono di neutralità, di innocenza, ma a parte il fatto che non è necessario, l'arte è tutto fuorché neutrale o non è arte.
    C'è sempre un'idea che cerchi di trasmettere al pubblico.
    E in quel momento abbandoni ogni pretesa di neutralità.

    Certo, nessuna scelta artistica è neutrale e come espressione è vaga, hai ragione, ma il nostro essere d'accordo si interrompe quì. Portiamola a un gradino più alto: in che senso non è neutrale? Qual'è il fine di una decisione in ambito artistico? Qua potremmo avere migliaia di risposte diverse, perchè Darkseid sembra Mussolini? Perchè Superman è in grado di volare? Come mai le ragnatele di Spider-Man non sono organiche? Perchè hanno deciso di paragonare il Teschio Rosso a Jordan Peterson? Se siamo d'accordo che in questo senso non esiste la neutralità, definiamo la sensazione che lo scrittore vuole trasmettere da caso a caso, potrebbe essere una scelta dettata dalla praticità di raccontare una storia, o dettata dal fatto che lo scrittore pensa che il lettore troverà ciò che scrive divertente, o spaventoso, o qualsiasi altra reazione emotiva, oppure ci può essere un secondo fine, come un messaggio, la propaganda, è quì che io traggo la distinzione, quel che intendo con "semplice scelta artistica" è che si tratta di una scelta presa solo in funzione della storia, senza nessun secondo fine, ironicamente stai riconoscendo una posizione che io presi un paio di post fa, quando dicevo che è naturale che le opinioni degli autori sanguino direttamente o indirettamente in cio che scrivono e tu hai fronteggiato questa mia opinione dicendo che non è compito degli autori portare avanti i loro ideali, adesso mi vuoi parlare di fare due pesi e due misure, ma credi che ci sia un secondo fine nel caso del One Above All, anche se solo per motivi economici, di PR, la mia domanda sarebbe: che prove ne hai di questo?

    CITAZIONE
    Perché andare invece su una scelta che bene o male, se non veniva approvata, sarebbe stata considerata innocua e ignorata?

    Come il One Above All intendi? Perchè è esattamente ciò che stai dicendo, è stata una scelta in larga parte innocua e ignorata, non ho mai sentito dire a nessuno che fosse una qualche specie di propaganda per inbuonirsi un pubblico cristiano che non ha mai dato importanza a queste cose e che molto più probabilmente avrebbe avuto una reazione negativa all'idea. Non c'era un messaggio pro-cristiano di sottofondo, riconoscono tutti il vero motivo della sua creazione: fare un tributo a Jack Kirby, raffigurando l'ideale dello scrittore come un Dio onnipotente che in bene o in male narra la vita delle sue creazioni, come fece Grant Morrison in Animal Man ancora prima auto-inserendosi nella storia. Rimane vero che uno scrittore scrive solo le cose che conosce, essendo quindi un derivato della cultura cristiana è quasi inevitabile che Dio nelle storie prenda connotazioni più o meno vagamente bibliche, non vedo nessun sottotesto che faccia presumere che ci sia altro. Dio in fin dei conti è un archetipo, è una figura che non è dissimile dall'eroe, dal vecchio saggio, dal giullare o da figure simili, può essere usato come tale senza un'endorsment al Cristianesimo. A meno che nella storia in questione il One Above All non abbia affermato cose come "non avrai altro Dio all'infuori di me, non nominare il mio nome in vano" e roba simile, e non è questo il caso, quindi...

    CITAZIONE
    Comunque noto che quando tu fai esempi, son sempre veri i secondi fini.

    Quando lo fanno gli altri, pare quasi che sui loro ragionamenti non ci rifletti nemmeno e comunque è sempre innocuo.

    Fai un po' due pesi e due misure, come qualche tempo fa, quando Strc dichiarò pubblicamente di volersi dedicare più a scrivere per la tv che per i fumetti per motivi di salute, per te era una balla e voleva solo cercare di fare soldi.

    Lo fece Alan Moore, era una scelta dettata solo dalla sua vena artistica/creativa.

    Sei andato a prendere una conversazione di anni fa che mi ricordo molto poco, posso dirti però, è vero che c'è stato un periodo in cui molti scrittori creavano sceneggiature a fumetti col fine ultimo di trasporli su schermo, si era arrivati al punto in cui gente con nessuna esperienza nel fumetto annunciava una miniserie con l'intento primario che avrebbe trovato una trasposizione, ricordo un articolo in particolare, non ricordo i dettagli, in cui si parlava appunto di questo scrittore (forse che aveva lavorato in Sons of Anarchy?) che prima ancora che uscisse il suo fumetto aveva annunciato l'intento di trasporlo su schermo. Sarò stato un po' ingiusto con Strac, fra l'altro considerando che già aveva una carriera televisiva e cinematografica? Forse, ma i soldi per il grande e il piccolo schermo sono di più che per il fumetto e questo usare il fumetto come beta testing per una serie tv mi ha sempre irritato, perchè lo considero una mancanza di rispetto verso la forma d'arte del fumetto.
    Comunque, non credo di fare due pesi e due misure, pondero i singoli casi e li considero per quel che sono, se so che esiste l'ESG score allora posso aspettarmi che il veicolare un determinato messaggio sia fatto in modo sistematico ad esempio, a quel punto mi basta riconoscerne il pattern, lo storico e il framing culturale e vedo se si addice al caso in esame, diversamente non ho motivo per credere che il One Above All abbia l'intento di veicolare un messaggio che incoraggi lo stile di vita cristiano.

    CITAZIONE
    Lascerei perdere fossi in te: è un argomento su cui ci si può scervellare a lungo.

    Quanto all'ateismo, il discorso non è così semplice, ma se rimuovi una pietra angolare può crollare la casa...Miiiiii! Come mi piacciono le metafore oggi.

    Non è semplice in entrambi i casi, come ho detto i cambiamenti culturali avvengono in maniera organica con il passare delle generazioni, non basta definirsi ateo e rifiutare Dio per distaccarsi dalle radici cristiane, al tempo stesso è un primo passo per questo cambiamento, non sarà comunque possibile abbandonare valori cristiani dall'oggi al domani, non è semplice come definirsi atei e non ti basterà la vita per farlo. Tuttavia, in futuro la cultura muterà e lo farà anche in virtù dell'abbandono delle credenze e moralità cristiane, ma se lasci un vuoto delle dimensioni di Dio qualcos altro lo riempirà, prega solo che non sia qualcosa di peggiore.

    CITAZIONE
    Onestamente la battuta mi lascia tiepido.
    Quello che intendevo dire è: non sarei sicuro di quanto il cristianesimo abbia fatto davvero di buono alla fine.

    Ha indubbiamente avuto effetti positivi, senza dimenticare quelli negativi, ha per esempio avuto il suo che dire per sviluppare il concetto di presunzione di innocenza, la carità e la divisione fra potere spirituale e temporale. E quel che dicevo io invece è: lo ha fatto alla perfezione? No ovviamente, ma possiamo paragonarlo ad altri sistemi per accorgerci della sua superiorità in questo.

    CITAZIONE
    Beh...Recenti...Se dici rispetto agli anni '50, potrei rispondere sì. In parte grazie anche alla morte del comics code probabilmente.
    Dal 2011 si è rotta una diga, anche se ormai era solo una formalità.

    Posso darti ragione in parte.
    E comunque serie come Spawn, Ghost Rider e Hellblazer già avevano contribuito a sdoganare roba dai tardi anni '80.
    E la rivista Weird volente o bolente a suo modo raccolse la fiaccola lasciata dai racconti della cripta. Sì: magari non era horror in senso stretto e più horror cialtrone e violento. Magari sconfinava nel genere splatterpunk.
    Ma la mia conoscenza sull'argomento è limitata.

    Non possiamo paragonare la continuità del genere supereroistico a quella del genere horror, Vertigo ha avuto un grosso contributo nel riportare il dark in auge e così come il fumetto underground, se non addirittura la dark age dei supereroi, ma è indubbio come il genere horror nei fumetti non abbia trovato la stessa accoglienza che hanno trovato i supereroi nel corso della storia editoriale, hanno avuto un trascorso molto più ruvido prima di tornare ad essere uno dei generi più popolari.

    CITAZIONE
    Mi permetto solo di aggiungere: non sottovalutare l'importanza di un media che ne sostiene un'altro. I fumetti horror non avrebbero avuto le stesse possibilità senza il cinema a tenere vivo l'interesse.

    Si ok, ma non ha nulla a che vedere con la mia osservazione, rimane quanto detto sopra, la strada del fumetto horror americano è stata interrotta per un lungo periodo rispetto ai supereroi e ci sono generi che sono messi anche peggio tutt'oggi, nel cinema potremmo trovare grossi esponenti dell'horror per ogni decennio, o anche più di uno, con capolavori del genere dai 60 a oggi, lo stesso non si potrebbe dire per il fumetto.
     
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