Posts written by Vandal

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    CITAZIONE (hacktuhana @ 1/2/2024, 19:40) 
    Il supereroe di per sé è già un genere fantastico e fantascientifico cui bisogna dare credito facendo il famoso salto verso l'improbabile.
    Se per cui, di base, già da qui si perdano lettori non lo so, temo di si, ma succedeva anche in passato, quando puntualmente con in mano i miei bei fumetti mi sentivo dire che leggessi ancora quella roba per bambini, e non genericamente eh, ma magari da chi gli preferiva i Tex o gli altri Bonelli.

    Senza fare esempi specifici (io, te, l'amico di...) qui bisognerebbe introdurre anche altri fattori culturali.
    L'editoria in Italia da sempre, più o meno, è in guerra con l'esterofilia.
    Per vari motivi.
    E per un po', anche il pubblico si credeva di dover prendere posizione.
    Il problema è, lo dico da profano, l'essere limitati, al mercato locale.
    Abbiamo una produzione di libri e fumetti che difficilmente trova mercato estero. Per più di una ragione.
    Quindi ogni tendenza verso prodotti d'importazione, se non messa alla gogna, viene un pochino ostacolata.

    C'è anche un discorso dei temi.

    Comunque molte di queste "scelte" son figlie anche dei tempi in cui si fanno ecco.

    CITAZIONE
    Persino nei confronti di Conan mi succedeva, solo perché era colorato(quando lo era), ché non aveva nemmeno il classico formato supereroistico.

    Qui apro una parentesi per battere di nuovo su quel tasto.
    Vedi bene che in questa scelta, anche a te è capitato di pendere in direzione del plus valore.
    È sempre un fattore da considerare!
    Il mio discorso sui lettori esigenti a questo si riferiva: una ricerca di qualità. In questo caso, storie scritte con maggiore professionalità invece che vignette colorate, ma vedi bene come certi schemi tendono a cambiare forma, ma ad avere la stessa radice attraverso i tempi.

    CITAZIONE
    Comunque, esperienze personali a parte XD, credo che se si verifichi una maggior disamina sulle premesse storiche del supereroe, capiti in percentuale minima rispetto al passato.

    No! Intendiamoci: è vero che la sospensione dell'incredulità è diversa oggi, per tutte le ragioni che ho già elencato e non ripeterò.
    Ma sia chiaro: è un aspetto minimo! Della crescita di aspettative del pubblico.
    Quello che davvero il pubblico vuole, sono storie scritte meglio. Dialoghi meno stereotipati. Narrazione in terza meno opprimente. Trame meno "ingenue" e così via.
    Il patto con il fumetto dei supereroi però deve rimanere, se no è evidente che non è più quella la lettura che il lettore cerca e pace.

    CITAZIONE
    Con l'avvento dei manga proprio negli anni 90, in occidente il mercato è letteralmente cambiato.
    Lo stesso fumetto supereroico ha subito tale preponderanza asiatica XD assimilando nozioni grafiche abbastanza di getto. Lo ricordo perché la mia generazione fece fatica a farsi piacere il nuovo corso stilistico che sostituiva i Romita Senior e i Buscema, me compreso XD

    Non so...A livello grafico, oggi abbiamo talmente tanti stili (nei comics) e tutti estremamente deformed (chi sente salire una battuta su ASM di Romita Jr con Zebb Wells ai testi, si ricordi che in quel periodo stava anche lavorando con l'incombere della morte del padre nel capo; un po'di umanità per cortesia), che è difficile dire quale sia quello preponderante.
    C'è stata un po' di influenza da parte dello stile manga? In alcuni stili probabilmente sì, ma azzarderei a dire minima.
    E comunque se anche ci fosse stata, non dimentichiamo che sarebbe una cosa che gira.
    Prima lo stile manga è cambiato per l'influenza di certi stili di disegno alla occidentale arrivati in Giappone (ma non solo) con l'animazione made in U.S.A.; si raccoglie quel che si semina e poi si semina quello che si raccoglie.

    Ripensando ad alcuni fumetti anni '90 e primi anni 2000 posso dire che forse i manga hanno influenzato i fumetti spingendoli verso il loro concetto di immagine in movimento.
    Però ancora oggi, onestamente, i migliori disegnatori occidentali non gli spicciano casa ai mangaka, quando si tratta di trasmettere l'azione nelle vignette.
    O è una cosa che il pubblico occidentale non vuole necessariamente, o proprio non ci si fa per vari motivi.
    E non è detto che una scelta sia necessariamente migliore dell'altra. Ho visto anche ottimi manga con disegni piuttosto statici.

    CITAZIONE
    Credo per cui che l'allontanamento dei lettori sia da imputare ad una sopravvenuta mancanza di ricambio generazionale artistico graduale.

    È mancato il nuovo Watchmen del 90/2000, o meglio, c'è stato ma non era supereroico, erano Akira e Ghost in the Shell, che seppure in forma anime, hanno sostituito nel tempo la triade del superfumetto rappresentata da Watchmen/V For Vendetta/Cavaliere Oscuro.

    Ora naturalmente ho estremizzato al massimo, facendo un sunto talmente stretto da risultare erroneo, ma il concetto è che mi soffermo sui contenuti.

    È che già ai tempi della Corno, in Italia almeno, il calo drastico di vendite che portò alla chiusura di tutte le testate super fu soprattutto colpa dei robottoni alla tv XD
    Poi negli anni 90 arrivano i manga sdoganati nel mondo, da Ken il guerriero e Dragon Ball a quelli zozzi XD con il non di poco conto comparto anime nettamente più forte e calamitante, ecco che Sups e soci sono stati messi in un angolo.

    Tutto vero, ma ti invito a notare che ora stai parlando di un cambiamento avvenuto già più di vent'anni fa.
    Il cambio di esigenza dei lettori di cui parlo io ha sì e no una decina d'anni.
    E non sto dicendo che non è connesso in qualche modo anche con la sdoganatura di un universo narrativo non condiviso, ma comunque estremamente variopinto, (volendo anche molto più variopinto di quello supereroistico) come quello dei manga.
    Anzi!
    Approcciandosi a diversi stili narrativi (e non importa nemmeno che siano di maggiore o minore qualità), perché alla fine, manga e comics hanno modi diversi di narrare una storia, si è accelerato il processo di formazione di una nuova generazione di lettori più consapevoli del media e quindi in cerca di valori aggiunti nello stesso. Da cui la trasformazione del media.

    Piccola postilla: anche l'esposizione ad altri media ha avuto un peso altissimo. Di questo si deve ringraziare come si diceva le nuove tecnologie.

    Piccolo dubbio personale: V for Vendetta parte di una triade del superfumetto?
    Ho sempre creduto che fosse una delle opere meno note di Moore, prima della trasposizione cinematografica. Anche nella patria d'origine.

    CITAZIONE
    Cioè, per me è questione di concorrenza, di scelte tra prodotti simili, laddove per tutto il ventennio 70/80(soprattutto 80) il comics americano ha avuto impatto mondiale molto più alto che tutto il resto, è mancato il passo successivo, o meglio lo hanno fatto altri XD
    Gli X Men di Claremont erano i più venduti, e sono certo che a quelle cifre non ci si avvicinerà assolutamente più nessuno nei comics, seppure poi il più venduto in assoluto risulti essere xmen 1 del 91, quando ormai tutto era al termine e stava per collimare nella congiunzione nefasta dei 90 per il genere XD
    Proprio lo stesso 90 che attirò lettori, quelli si superficiali, che venivano spinti a comprare quasi esclusivamente per collezionismo.

    Claremont fu un precursore, non a caso.
    Rido sempre sotto i baffi quando qualcuno prende i suoi lavori recenti e li definisce "qualcosa di vecchio" quali che siano le parole.
    Sia chiaro: è un autore d'altri tempi. Non c'è l'allenatore leggendario che torna per riportare la squadra caduta in disgrazia agli antichi fasti.
    Gli scrittori sono purtroppo vincolati ai loro stili. Vale anche per Claremont e non mi sto rimangiando tutte le volte che ho detto che nel suo piccolo ha saputo anche aggiornarsi.
    Ma senza Claremont (e non solo lui), non avremmo avuto quell'evoluzione del fumetto supereroistico che c'è stata.

    Una occasione mancata dei 90 è stata a mio parere l'incapacità di sfruttare a pieno il potenziale del media dell'animazione.

    Premetto che Batman TAS a mio parere rimane uno dei, se non il Batman meglio scritto di sempre, si dovrà aspettare solo i primi anni 2000 per una svolta...Poi affossata da internet e altri fattori.
    Sì: anche i cinefumetti.

    CITAZIONE
    Tutto è capitato nello stesso periodo, i vecchi numeri di Batman e Superman venduti a peso d'oro, le copertine luccicanti e olografiche con la moda di ripartire con la numerazione per segnare un capostipite da collezione.
    In più l'avvento di autori molto estetici e poco narrativi, tra cui Liefeld in particolare e la Image in generale, ed ecco gli ingredienti per un collasso da cui non ci si è più ripresi, nemmeno con la ricerca autoriale.

    Imho eh XD

    Non posso che sottoscrivere. La bolla delle variant fu la morte del collezionismo. S'intende: poi è resuscitato, ma nulla è stato più come prima.
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    Ho qualche dubbio anche io sul progressivo calo della cultura generale, ma come hai detto anche tu, c'è anche un maggiore e più rapido accesso alle informazioni. Ora: che una wikipedia non sia tutto oro colato, un divulgatore/youruber non sia necessariamente il 100% dell'attendibilità perfino nei casi migliori, senza andare oltre ma ci sarebbero altri esempi, non importa molto.
    Anche se non è conoscenza superspecialistica e passibile essa stessa di qualche dubbio, a due click di distanza sui famosi telefoni computer.

    Bisogna ovviamente fare una certa distinzione fra le varie categorie di lettori. Ma diciamo che fra gli "esperti" o lettori voraci che sono più o meno lo zoccolo duro dell'alzamento della asticella della richiesta di opere sempre più di qualità e l'intellettuale da telefonino, passando per tutta una serie di altri "fenotipi", rimane valido quello che ho detto: il pubblico è insieme più esigente, meno facile da soddisfare, più informato e anche se non proprio di cultura, crede! Di saperne abbastanza per esprimere un giudizio negativo che è come un proiettile: la sua mente lo spara e indietro non si torna.
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    Non sono convinto del titolo e della copertina.
    Mi pare di capire che attraversare il portale non li ha uccisi, quindi...Pare tanto un clickbait :lol:

    Vabbè: non che sia una novità, per la Marvel o per altri.

    Okay: l'idea di sfruttare qualsiasi pasticcio Hickman abbia fatto con tecnologia di teletrasporto e quant'altro per esplorare altre dimensioni narrative, non mi dispiace. Sempre stato un fan degli Exiles.
    A parte questo...Di nuovo Magik demoniaca? Sul serio? Ancora non ne hanno avuto abbastanza? Bah! Probabilmente sono io...Speriamo che i nuovi lettori apoprezzino, via.
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    CITAZIONE (hacktuhana @ 29/1/2024, 14:18) 
    Mmm... credo tu dia troppa competenza alle masse XD, io vedo molta difficoltà ad approfondire e tanto bisogno di prodotti facilmente fruibili.

    Era una parte del mio discorso.

    Non ci sono solo i lettori informati, ma anche quelli che non lo sono e che non apprezzano troppi contenuti.
    O che non li capiscono, diciamolo.
    O entrambe le cose.

    Però c'è una sempre minore tendenza alla sospensione dell'incrudelità e sempre meno "tolleranza" verso la scrittura più fallace.
    Ne abbiamo parlato finora, di come le storie sono cambiate dagli anni '60 quando le trame erano più semplici, i dialoghi più artefatti, le caratterizzazioni più artefatte ad oggi.
    Questo processo di trasformazione dell'audience non si ferma.

    Comunque io volevo riflettere sui tropi più attuali. Diciamo che la loro longevità non è così scontata. Scrivere storie in cui il nemico è la società o almeno una parte della società che i supereroi dovrebbero difendere è una scelta interessante, ma bisogna saperla sostenere.
    Non è sempre facile.
    Alle volte è la mancanza delle giusta lunghezza della storia.
    Alle volte forse c'è una volontà di non essere troppo "taglienti" o saccenti.
    Alle volte è l'argomento che o lo semplifichi, ma allora rischia di perdere di fascino, o sei troppo tecnico, togli spazio alla storia per i contenuti importanti magari e allora la storia potrebbe diventare ostica.

    Diciamo che non è una scelta narrativa semplice da gestire.
    Non credo siano pochi quelli che ci hanno battuto il muso.

    CITAZIONE (TronoNero @ 29/1/2024, 14:47) 
    E veloci da consumare, aggiungerei. Questo porta ad una sorta di bulimia che vedo spesso in giro: persone che si sparano 3 serie televisive in una settimana, dimenticandole subito per iniziarne un'altra subito.
    Prima usciva Star Wars ed era un evento della madonna, destinato a durare. Ora, con le ventordici serie che escono, mi pare tutto molto annacquato. Dunque, si deve scrivere molto di più e la qualità, per forza di cose, deve calare.

    Star Wars è un esempio forse non proprio calzante.
    Parliamo di un francise la cui qualità è caduta in picchiata. Se la gente si è disinnamorata non è solo colpa delle serie, che in realtà hanno arricchito una lore bene o male piena di buchi narrativi anche importanti. Alcune erano anche fatte bene: peccato per la CGI d'epoca poco elegante, ma la scrittura era buona.
    Se l'interesse è venuto meno, in questo caso, credo che la colpa sia poco del pubblico e molto della scarsa attenzione al prodotto.

    Sulle scelte narrative ed editoriali (sì, le considero anche per altri media, passatemi la semplificazione) dovremmo fare un discorso a parte.

    Sulla scelta di prediligere la quantità sopra la qualità nello specifico invece, sono d'accordo.
    Sicuramente una generazione che si nutre sempre più di social media e ogni genere di prodotto digitale (sì anche i videogiochi) ha un diverso metabolismo per l'intrattenimento. E per certe forme, di intrattenimento.
    E devo aggiungere, purtroppo.
    Però anche sulla velocità di consumo, credo che sia un discorso a doppio senso. Da un lato, a chi produce piace produrre di meno e vendere molto e quindi non c'è interesse a mantenere un prodotto che richiede una quantità di materiale prodotto relativamente alta.
    Nel caso delle serie televisive, abbiamo serie con meno episodi, stesso numero di stagioni, meno creatività e spazio per la creatività.
    Ma si può applicare anche ai fumetti bene o male.

    Edited by Vandal - 30/1/2024, 11:36
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    Sì e no. Secondo me il pubblico, oggi, richiede, per certi contenuti, una professionalità che un fumettista può offrire fino ad un certo punto e quando non la ottienen si disinnamora.
    Oppure si diverte a fare dissing che forse permette ancora di fare vendite, ma non è detto.

    Ci sono anche temi che alcuni autori preferiranno non trattare perché temono di fare danni con quello che alla fine è solo un'opera di intrattenimento e non può essere una soluzione a problemi seri, ma può essere vista come da un pubblico tutto sommato normale.
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    CITAZIONE
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    Nel caso di horror e sovrannaturale, no. Rimane sempre una zona d'ombra. Se sopravvive, la sospensione dell'incredulità di cui sopra è lì che sopravvive.
    Da decenni ci si impegna a dire "non esistono i vampiri, non esistono gli zombie, non esiste la magia" eppure...

    Non ho capito bene XD comunque mi riferisco soprattutto agli esperimenti di laboratorio, la scienza di big pharma e gli interessi economici.
    Il virus è attualissimo XD

    I tropi del genere horror che hanno una radice sovrannaturale, pur essendo quelli che partono dalle premesse più campate in aria fra tutti i temi tipici del fumetto supereroistico, a differenza di altri, non infrangeranno mai la sospensione dell'incredulità del rettore.
    Uno può non crederci, ma non può dimostrarne completamente la mancanza di fondamento.
    Tutti a livello inconscio si faranno bastare la spiegazione "è magia" o variabili più complesse della stessa.
    Dove argomenti più realistici (economia, sperimentazione non etica, pandemie) possono incontrare e soffrire lo scetticismo del pubblico e cadere, vampiri, zombie, demoni, orrori lovecraftiano paradossalmente rimbalzano e passano oltre.
    Il loro unico nemico è la morte di un trend. Generalmente per sovraesposizione o simili.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Vabbè: la paranoia della teoria del grande gioco è difficile da superare, ma temo che non offra esattamente terreno infinito per trame interessanti. Prima o poi è uno spunto che si esaurisce.

    Matrix era un esempio, parlavo in generale di mondi alternativi, guarda la Marvelcine cosa combina col Multiverso XD

    Non rimarrei al solo grande gioco comunque, si tratta di programmi, esistenze in interi universi, equazioni che non smentiscono, credo che le possibilità siano infinite quanto i teoremi matematici XD

    Non so se i teoremi matematici possono essere infiniti.
    Però il multiverso almeno in teoria, può: su questo hai ragione.
    È indubbiamente un delirio di possibilità, ma già soffre di quello che è il nemico di tutte le storie e gli spunti narrativi: se lo sono giocato troppo spesso e la gente comincia ad averne abbastanza.

    Il pubblico è esigente anche sotto questo punto di vista.
    Temo che il multiverso si stia già incamminando sulla stessa parabola che seguiro i disaster movies.
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    CITAZIONE
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    "Leggevo SEMPRE"...Mi scuserai, ma quel "sempre" mi fa pensare che ti riferisci alla totalità di quel che hai letto in questo specifico contesto (le critiche). Che devo pensare se scrivi "sempre"?
    Da qui l'uso dell'espressione "tutta l'erba un fascio".

    Sempre e tutti non sono sinonimo manco per sbaglio.

    Che leggessi di continuo (indi sempre) commenti negativi su quello che stavo leggendo non implica che TUTTI i commenti fossero negativi. C'erano commenti negativi e positivi, ma quelli negativi non mancavano mai (quindi li leggevo

    Non è la parola "sempre" in se che mi ha fatto arrivare a quella conclusione, ma la frase in cui l'hai usata.

    Sembra che tu attribuisci il fatto che se non tutte, la maggior parte delle opinioni, positive o negative, che leggevi differissero dalla tua, al fatto che ognuno nell'esprimere critiche, è soggetto ai proprio bias soggettivi.
    Io volevo solo dire che mi sembrava una conclusione semplicistica. Che stavi generalizzando. Era sottinteso che ti riferissi alla tua esperienza personale, ma comunque mi pareva ingeneroso nei confronti di coloro che avevi letto. Diciamo che almeno per quanto riguarda l'ambito letterario, succede meno di quanto si pensi.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Non sembra un'opinione se cominci scrivendo "di oggettivo c'è [...]".

    Quindi se espongo qualcosa di oggettivo sto anche facendo un'analisi? Scusa, mi sfugge il nesso.

    "Il cielo è blu" = Fatto oggettivo.
    "Il cielo è blu" non è un analisi.

    Prendendo in prestito il tuo esempio, se dici che il cielo è blu, non stai esprimendo una opinione.
    Se dici che il cambio di target è oggettivo, non stai esprimendo una opinione.

    Ora: volevi esprimere una opinione, questo è chiaro. Però se parli in termini di oggettività è difficile pensare che questa sia una opinione, come non è un'opinione che il cielo è blu.

    Quantomeno crei confusione in chi legge.
    Cose che capitano intendiamoci.

    CITAZIONE
    Analisi = Metodo conoscitivo che procede dall'individuazione e dallo studio dei particolari; scomposizione di un tutto organico nelle sue parti.

    Non faccio analisi, esprimo opinioni.

    Su due piedi sembrava il termine adatto.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Comunque hai espresso un rapido giudizio sul target delle storie Marvel attuali. Avrai letto la tua buona dose di storie e sei giunto ad una conclusione. Ovvio non con un intento critico o con l'obbiettivo di maturare una valutazione professionale, per questo ho scritto "sbrigativa".

    Verissimo, leggo di tutto, purché mi piaccia, e cerco di esprimere un giudizio personale senza troppe pretese. Magari a volte fuori dal coro, l'importante è che sono coerente con ciò che penso.

    Poi magari arriva uno bravo come hack e mi illustra la cosa così bene che riesce a farmi cambiare idea mutando la prospettiva. L'unica cosa di cui sono certo è che "so di non sapere".

    Nessuno mette in dubbio la tua umiltà intellettuale.
    O la tua coerenza.

    CITAZIONE (Grampasso @ 21/1/2024, 14:50) 
    CITAZIONE
    Trovo meno ragionevole chi si ostina a comparare e leggere qualcosa che non gli piace solo per criticare e sentirsi triste e miserabile.

    Detto questo, non è che "meno ragionevole" equivale a "stupido". Quindi capisco anche chi vuole leggere ancora le storie Marvel e DC e si lamenta per la scarsa qualità. Ha ragione: la qualità anche a mio parere è scesa. Ed è suo diritto, come lettore, come consumatore, lamentarsi del prodotto quando è scadente.

    La penso esattamente allo stesso modo e non intendevo dare dello stupido a nessuno, ci tengo a precisarlo.

    Dico soltanto che è come un cane che si morde la coda. Possiamo fare il paragone con ogni altro ambito artistico, il discorso non cambia. Se un musicista, uno scrittore, un regista, un pittore ecc... comincia a fare materiale che non rispecchia i miei gusti smetto di comprare la sua roba. Perché come hai fatto notare (e giustamente aggiungerei) è dovere dell'artista fare qualcosa che piaccia al pubblico pur mantenendo la propria onesta intellettuale, quindi senza doversi necessariamente adeguare alla moda del momento giusto per riscuotere consensi. Insomma o il talento c'è l'hai e sei costante oppure fai altro nella vita (mi riferisco agli sceneggiatori altalenanti).

    No. Non penso che fosse tua intenzione dare dello stupido a nessuno. Cercavo solo di evitare che qualcuno pensasse che lo stavo facendo io.

    Edited by Vandal - 21/1/2024, 16:41
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    CITAZIONE (Grampasso @ 20/1/2024, 16:18) 
    CITAZIONE
    Blaming the victim? Questo è il tuo argomento di apertura?
    Beh...

    Ma guarda che io non sto colpevolizzando proprio nessuno. Ho semplicemente detto che se una roba non ti piace più (e magari avrai anche le tue ragioni) puoi anche allargare i tuoi orizzonti e leggere altro, ci sono tantissimi fumetti validi in giro, non devi per forza leggere Marvel o DC giusto per attaccamento al brand.

    Se continui a comprare albi che non ti soddisfano per poi venirtene a lamentare qui sul forum allora stai 1. continuando a finanziare coloro che stanno producendo materiale scadente e 2. sprecando tempo e soldi.

    Poi che ognuno legga quel che gli pare, non sono qui per giudicare nessuno.

    Vabbè ma se la metti così la colpa pare sempre di chi legge.

    Se non altro, la metti giù troppo semplice.

    Io capisco chi trova le storie più moderne MENO! Affascinanti e si sposta su altre letture. È solo una cosa naturale.
    Trovo meno ragionevole chi si ostina a comparare e leggere qualcosa che non gli piace solo per criticare e sentirsi triste e miserabile.

    Detto questo, non è che "meno ragionevole" equivale a "stupido". Quindi capisco anche chi vuole leggere ancora le storie Marvel e DC e si lamenta per la scarsa qualità. Ha ragione: la qualità anche a mio parere è scesa. Ed è suo diritto, come lettore, come consumatore, lamentarsi del prodotto quando è scadente.

    Ripeto che, anche secondo me, dovrebbe provare altre cose.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Sicuramente c'è chi ha detto questo, ma non credo fosse questo l'argomento principale della discussione.
    Gavri è stato abbastanza specifico: si parla delle pubblicazioni degli ultimi 5 anni.
    Io andrei anche più addietro sinceramente.

    Io invece penso che si riferisse proprio al paragone tra la qualità dei fumetti odierni rispetto a quelli del passato.

    In un post successivo a quello di apertura ha specificato mi pare.
    Comunque era un termine di paragone in cui mi ritrovo, forse anche troppo stretto.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Detto da uno che prendeva i più recenti albi "Devil & Hulk" per leggersi solo Hulk, ovvio che ognuno ha dei gusti personali.
    Ridurre comunque la critica di un individuo ad una espressione di bias, mi pare un pochino ingiusto. Per giunta, scritta così mi sembra si faccia di tutta l'erba un fascio.

    Non ho capito, sarei io che ho preso gli albi Devil & Hulk per leggere soltanto Hulk? Perché non mi risulta xD

    No, parlavo di me. Leggevo gli albi Devil & Hulk che risalivano al periodo Planet Hulk e WWH.
    Leggevo solo Hulk e lasciavo perdere le storie di Devil.

    CITAZIONE
    Comunque non so come da questa frase...

    "Non leggo qualcosa di contemporaneo da parecchio tempo ormai, ma anche quando lo facevo leggevo sempre commenti negativi su cose che invece a me erano piaciute (e chissà a quanti altri), perciò ricordiamo sempre il fattore soggettivita."

    ...tu evinca che sto facendo di tutta l'erba un fascio, anzi direi proprio il contrario, visto che sono un gran sostenitore del parere personale, della libertà di parola e del rispetto verso ciò che dicono gli altri.

    Forse c'è un pò di incomprensione di mezzo, purtroppo mi capita spesso con te.

    Era un commento specifico sulla tua opinione riguardo le critiche lette in passato.

    "Leggevo SEMPRE"...Mi scuserai, ma quel "sempre" mi fa pensare che ti riferisci alla totalità di quel che hai letto in questo specifico contesto (le critiche). Che devo pensare se scrivi "sempre"?
    Da qui l'uso dell'espressione "tutta l'erba un fascio".

    Quello che volevo dire è che la soggettività non ha questo gran peso sulle critiche. S'intende: vanno lette per farsene un'idea.

    Questo, detto senza prendere in considerazione cose come lo stigma culturale che certi generi e media possono ricevere.
    Presente no? "I giornaletti so roba da bambini"?
    Richiederebbe un discorso a parte

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Vero. Analisi semplificata, ma non sbagliata.

    Non faccio analisi, esprimo la mia opinione. Le analisi le lascio ai professionisti, io sono un umile lettore con il mio umile bagaglio culturale ed i miei umilissimi gusti.

    Non sembra un'opinione se cominci scrivendo "di oggettivo c'è [...]".
    Comunque hai espresso un rapido giudizio sul target delle storie Marvel attuali. Avrai letto la tua buona dose di storie e sei giunto ad una conclusione. Ovvio non con un intento critico o con l'obbiettivo di maturare una valutazione professionale, per questo ho scritto "sbrigativa".

    CITAZIONE (hacktuhana @ 21/1/2024, 11:17) 
    La bellezza delle prime storie Marvel è che ad ogni nuova uscita o quasi imparavi a sognare un po' di più.
    Non ci sono ritmi da soap o da serie tv, è molto più essenziale, le faccende comprimarie sono accennate e bisogna lasciare che si completino con la propria fantasia.
    Il principale obiettivo era quello di presentare personaggi interessanti per estetica e poteri, molto semplicemente basilari per un prodotto che non aveva alcuna storia pregressa cui far riferimento.

    Comunque ci trovavi di tutto, da personaggi come Galactus o quelli come Dottor Faustus, da Immortus a Stilt Man, erano tutti capaci con semplicità di rappresentare la giusta problematica per l'eroe di turno.
    Introspezioni psicologiche che non sono il fulcro delle trame, ricordatelo sempre, erano accennate, parlavano le storie.
    È evidente che il prodotto fosse figlio del suo tempo, ingenuo e ignorante, col nucleare a farla da padrone come ragione per l'ignoto cui dare spiegazioni all'impossibile e improbabile.
    Ecco forse manca oggi un terreno fertile per la sospensione dell'incredulità, che non sia la "solita" magia.

    Perfettamente d'accordo. Del resto non è un mistero che l'aumento della "consapevolezza" dei lettori è diventato aumento di "esigenza" da parte degli stessi.

    CITAZIONE
    Il sottobosco horror di zombie e simili riesce ad attrarre interesse, quello si, con varianti genetiche e di sperimentazioni di laboratorio tanto "care" alla nostra attualità.
    Chissà se leggeremo in futuro(voi, io sono vecchio XD) di quanto fossero infantili tali immaginari.

    Nel caso di horror e sovrannaturale, no. Rimane sempre una zona d'ombra. Se sopravvive, la sospensione dell'incredulità di cui sopra è lì che sopravvive.
    Da decenni ci si impegna a dire "non esistono i vampiri, non esistono gli zombie, non esiste la magia" eppure...

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Un altro è sicuramente il mondo alternativo, magari di matrice virtuale alla Matrix, dove già siamo immersi, in un certo senso, abbastanza direi XD

    Vabbè: la paranoia della teoria del grande gioco è difficile da superare, ma temo che non offra esattamente terreno infinito per trame interessanti. Prima o poi è uno spunto che si esaurisce.

    CITAZIONE
    Ecco, mi viene in mente che negli anni 90 nonostante l'esagerazione del concetto, ci ricordavano che il fumetto fosse connubio di arte grafico figurativa e storico letteraria XD
    Un eredità positiva secondo me, quella di curare l'estetica, naturalmente il piatto ha bisogno di contenuto appetibile XD

    Gli anni 90 cominciarono a tracciare la strada su cui, nel bene o nel male, si cammina oggi.
    Come hai detto: cura dei disegni e nel renderli più omogenei con la storia.
    È normale che i precursori facciano sbagli: stavano sperimentando e non potevano comunque rischiare troppo.

    Edited by Vandal - 21/1/2024, 14:50
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    CITAZIONE (Grampasso @ 19/1/2024, 16:41) 
    Il problema secondo me è che si tende a generalizzare fin troppo e su troppe cose.

    Cioè ok c’è tanta merda in giro, probabilmente ci stiamo navigando dentro, ma ci sono anche tante cose buone, basterebbe allargata gli orizzonti e non rimanere ancorati per forza alle tradizioni.

    Blaming the victim? Questo è il tuo argomento di apertura?
    Beh...
    Ricordiamo che, almeno in teoria, gli scrittori e i disegnatori lavorano per il pubblico e non viceversa.
    Indubbiamente i fan e i lettori possono essere ingenerosi come ha detto botolo, ma dire che non sono loro che scrivono robaccia (no, non penso questo, sto solo facendo un esempio), ma siamo noi che non riusciamo a vedere le cose buone da leggere, quantomeno è altrettanto ingeneroso dei fan che dicono che non c'è più niente di valido da leggere.

    CITAZIONE
    Sul discorso “si stava meglio quando si stava peggio” direi che sono più o meno d’accordo con te. La sindrome dell’epoca d’oro è una malattia piuttosto comune. Io sono del parere che la roba di qualità così come quella scadente ci sia da sempre e ci sarà per sempre, non possiamo pretendere che sia tutto rose e fiori.

    Sicuramente c'è chi ha detto questo, ma non credo fosse questo l'argomento principale della discussione.
    Gavri è stato abbastanza specifico: si parla delle pubblicazioni degli ultimi 5 anni.
    Io andrei anche più addietro sinceramente.

    Sicuro: c'è stata roba scadente a fianco dei migliori autori, che comunque a loro volta non hanno esattamente prodotto sempre storie eccezionali (del resto, più lunga è la carriera di un autore, maggiori sono le probabilità di mancare il bersaglio).

    E il modo di scrivere si è indubbiamente evoluto negli anni, man mano che i gusti del pubblico diventavano più esigenti. La capacità di creare personaggi più credibili o con cui è più facile relazionarsi è aumentata. L'attenzione nel creare dialoghi più credibili senza pur impoverire il linguaggio, altrettanto.

    Lungo la strada tuttavia, è indubbio che nel cercare di avvicinarsi al pubblico sempre di più, si è persa un po' di intensità e corposità nella scrittura.
    Di recente mi sono andato a rispolverare le saghe cosmiche Marvel più recenti che ho avuto il piacere di leggere in albi. Si nota una certa differenza fra Annihilation e Annihilation Conquest e non lo dico come un complimento!
    Si nota un forte intento decostruttivo della figura dell'eroe classico Marvel che è già decostruito di per se (supereroi con superproblemi, ricordiamocelo), figlio dello stile "imposto" da Civil War (la prima) che, nel bene o nel male, che Millar piaccia o meno, ha gettato le basi e dettato il passo per un buon decennio di storie, come minimo.

    CITAZIONE
    Non leggo qualcosa di contemporaneo da parecchio tempo ormai, ma anche quando lo facevo leggevo sempre commenti negativi su cose che invece a me erano piaciute (e chissà a quanti altri), perciò ricordiamo sempre il fattore soggettivita.

    Detto da uno che prendeva i più recenti albi "Devil & Hulk" per leggersi solo Hulk, ovvio che ognuno ha dei gusti personali.
    Ridurre comunque la critica di un individuo ad una espressione di bias, mi pare un pochino ingiusto. Per giunta, scritta così mi sembra si faccia di tutta l'erba un fascio.

    CITAZIONE
    Di oggettivo c’è che da qualche tempo molto (aiutatemi a dire molto), del materiale Marvel odierno è destinato ad un pubblico che non siamo noi, bensì decisamente più giovincello. Che poi sia farcito di perbenismo e censure varie su questo credo che siamo tutti d’accordo.

    Vero. Analisi semplificata, ma non sbagliata. Abbiamo un media che cerca di tenersi a galla, sopravvivere contro la concorrenza di altre forme di intrattenimento più immediate e per alcuni, più familiari.
    Questo comporta scelte stilistiche diverse da quelle fatte in passato.
    Al di fuori del cerchio dei veri conoisseurs, affezionati, studiosi del media, il valore dei fumetti tenderà a decrescere, man mano che si andrà avanti negli anni.
    Sempre più si sentirà dire che apprezzare certe storie, magari per la nostra generazione classici intramontabili, denota gusti da boomer o altre opinioni sarcastiche simili.
    Io stesso mi sono quasi messo le mani nei capelli sentendo dire che un certo personaggio era il migliore di un'opera perché era "totalmente memabile".
    Oppure che non capivo la Gritty Deconstruction e altre opinioni simili che vi risparmio.
    Purtroppo arriva sempre il momento in cui l'arte cambia forma, temo.
  10. .
    Per ora anche io dico poco.

    Le storie sono diventate effettivamente più accessibili, diciamo così.
    Ed è vero che compaiono spesso contenuti che toccano temi caldi attuali. Ci aggiungiamo una caratterizzazione dei personaggi che spinge all'inclusività, ma questa non è veramente una novità.

    Sono tutti modi per cercare di tenere il passo, commercialmente parlando.

    Non tutti geniali certo, ma tenete presente che noi si giudica col senno di poi e da un continente di distanza (non solo geografica).
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    Non insultiamo le ff scadenti please.


    Comunque le motivazioni personali ed emotive non sono una novità. Magari un po' trite...I colpi di scena arzigogolati invece...Diciamo che funzionavano nei thriller di qualche decennio fa.
    Che poi le storie crime abbiano molto in comune con le soap opera non è un rischio nuovo.
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    CITAZIONE (Lord Umber @ 16/1/2024, 21:58) 
    Tanto vale usare i barbiturici, metti fuori gioco i centri nervosi che portano al pensiero creativo e ti fa parlare se hai un interlocutore, però chi li assume principalmente dice cose sconnesse o inaffidabili

    Interessante. Simile a quello che avevo pensato. C'è qualche base su cui fantasticare quindi :)
  13. .
    CITAZIONE (Coso‚ Gavriscon in compresse @ 16/1/2024, 15:53) 
    non c'è una sostanza chimica miracolosa, ma se dai ad una persona il giusto ammontare di alcol e fai le domande giuste, puoi effettivamente farlo parlare di qualsiasi cosa

    No no, niente di così ordinario :asd:

    CITAZIONE (Grampasso @ 16/1/2024, 15:14) 
    CITAZIONE (Vandal @ 16/1/2024, 15:05) 
    Bene. Probabilmente era chiedere troppo realismo per una idea simile. Grazie :)

    Se il tuo intento era giustificare il fatto che la tua/o compagna/o parla senza freni e sembra sotto sostanze stupefacenti mi dispiace, devi affrontare la dura realtà xD

    E i grilli continuarono a frinire in sottofondo...
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    Bene. Probabilmente era chiedere troppo realismo per una idea simile. Grazie :)
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    Il punto è se esiste una possibile interazione sostanza estranea/sistema nervoso.

    Ammetto che mi sono tenuto largo scrivendo "chimici", ma poi speravo che con la precisazione successiva la direzione fosse più chiara senza ulteriori precisazioni.
8193 replies since 21/5/2008
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