| Remi restava in attesa sull’ascensore, una mano appesa mollemente al gomito, l’altra a sorreggere la famigerata palla 8 all’altezza del volto in una pallida quanto veniale imitazione della più celebre scena dell’Amleto. Gambit aveva sempre avuto una particolarità per il melodramma, complice forse la sua origine francese, ma se in quel momento ad un osservatore esterno il dubbio che gli si leggeva sul volto poteva forse ricordare alla lontana quello del principe reso immortale dalla penna del Bardo, in realtà il suo dissidio intestino aveva radici ben meno nobili. Tale consapevolezza tediava - almeno in parte - lo stesso LeBeau, che nei suoi sporadici momenti di lucidità ancora non si capacitava della veemenza con cui un episodio obiettivamente irrilevante l’avesse scosso, eppure nonostante tutto proprio non riusciva a scrollarsi di dosso quel misto di stizza e frustrazione che, al netto della disinvoltura con cui lo dissimulava davanti ai suoi compagni, lo logorava ormai da settimane: SECONDO. Era passato perlopiù un mese da quando Vogue aveva pubblicato la consueta lista annuale dei mutanti più popolari, e sebbene Gambit si aspettasse una vittoria estremamente agevole - ogni pronostico lo dava per favorito, d’altronde - alla fine a prevalere era stato quella palla di pelo di Wolverine. “Logan? Migliore di moi?! Inaccettabile!” Rimuginava Remi, una nuova fitta di furia a contorcergli le viscere, un cipiglio funebre dipinto sul volto, le dita serrate intorno alla povera palla da biliardo che, stoica, ne subiva le sevizie. D’un tratto, a fendere quel silenzio gravido di tensione un clangore di metallo stridente che, impotente, cedeva sotto i colpi della bestia e infido si muoveva sì tra i corridoi, ma anche attraverso i muri, all’interno delle pareti… e sotto l’ascensore. Un tentacolo sfondò il pavimento, rapido si insinuò tra i piedi di Gambit e lo avviluppò tra le sue spire, stringendolo in un abbraccio mortale. Mentre la vita del mutante si spegneva velocemente, un ultimo pensiero gli lambì lo scampolo di ragione che gli restava prima di estinguersi, effimero, anch’esso. SECONDOOOOO…
GAMBIT ESCE |
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