[SAGA] The Italian does it better

MAFIA'S WAR - SHIELD vs Silvermane (4/5)

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    Tramite le sue telecamere, Silvio Manfredi osservava la squadra SHIELD ferma di fronte al laboratorio. Sperava che alcuni di essi entrassero lì dentro, avrebbe così tentato di dividerli in due squadre, una ad affrontare il robot nel corridoio, l'altra ad affrontare la prima sorpresa che aveva preparato per Hood. C'era da dire che la prima sorpresa sarebbe stata anche la più importante e significativa di tutta la trappola da lui archittettata, voleva cominciare col botto, purtroppo ora non c'era la Fratellanza a godere di essa ma non sarebbe andata del tutto perduta anche con loro.
    Con suo sommo disappunto vide che il gruppo però non si inoltrava nel laboratorio, decidendo di proseguire per il corridoio.
    "Avrei dovuto dargli un piccolo incentivo per farli entrare, purtroppo non mi aspettavo la loro presenza e non mi ero preparato di conseguenza, ma la prossima volta andrà meglio"
    Joseph, chiudi l'ingresso al laboratorio ed utilizza la seconda entrata per recuperare il nostro ospite, quindi portalo nell'area 12 disse a suo figlio.
    Sarà fatto padre... ehm... abbiamo anche un piccolo problema
    Sarebbe?
    L'arma Omega ha trovato il sistema di liberarsi dalla sua stanza, ora stà girovagando per il complesso
    Non lo ritengo un problema, lasciatelo andare, potrebbe essere una situazione interessante, l'importante è che non venga a contatto con gli altri ospiti, se dovesse scontrarsi con loro darebbe un aiuto allo SHIELD... piuttosto, vedi se riesci a portarlo verso di loro
    Nel contempo il robot nel corridoio aveva cominciato a dare il "benvenuto" ai Commandos. Il contrattacco del gruppo fù immediato e potente.
    Bishop ed Hall Rider spararono verso il robot, ma i colpi rimbalzarono sul suo corpo senza provocare danno alcuno, nel contempo Hydro aveva cercato di infilzarlo tramite due spuntoni di ghiaccio.
    Il TX103 era formato da una lega con aggiunta di vibranio impoverito, non era resistente quanto altre leghe, ma lo era abbastanza da riuscire a non risultare danneggiato estremamente da colpi come quelli, difatti il risultato furono delle ammaccature non troppo profonde ai fianchi del robot.
    Il colpo pesante però giunse dall'Agente 4, che lo colpì alla cassa toracica con un potente attacco. L'ammaccatura provocata da esso presentava anche delle crepe, ma nulla che riuscisse a fermare il robot, per il momento.
    Con quel colpo Leonard si era portato in corpo a corpo e l'androide dunque decise di colpirlo emettendo dei raggi caloriferi dagli occhi, da quella distanza erano difficili da evitare, anche se non impossibili date le capacità fisiche del nemico. Mentre eseguiva l'attacco alzò le braccia e le mani, all'altezza dei polsi, si staccarono, dunque dai fori partirono dei piccoli missili, diretti verso i nemici che si erano mantenuti a distanza.
    I corridoi probabilmente non avrebbero resistito a tale attacco, ma non era un problema del robot e neppure di Silvermane, che di un crollo del pavimento al pian terreno poco gliene importava, trovandosi all'ultimo piano dell'edificio.

    Edited by torciaumana - 29/5/2011, 22:57
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  2. rhaegar89
     
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    AGENTE 4, LV6

    I suoi commandos reagirono immediatamente, supportando la sua carica dalla distanza. Il robot però non era un gingillo da mercato cinese, e nonostante il buco in petto che si ritrovava dopo il pugno di leonard, reagì sparandogli contro dagli occhi due raggi laser. Troppo vicini e troppo veloci, grazie a Dio non troppo potenti. Leonard venne scagliato indietro con due solchi sulla faccia. La pelle si era carbonizzata, ma le vene avevano resistito quindi a parte il dolore non c'era nessun danno pericoloso.
    Quell'affare era resistente, la sua corazza respingeva senza problemi i proiettili e tollerava i colpi di Hydro. Doveva avere un punto debole, e l'aveva rivelato con il suo attacco laser.

    BISHOP! RIDER! SPARATE AGLI OCCHI! HYDRO! SCUDO!

    Lo scudo serviva per respingere i due minimissili, o almeno impedire loro di colpirli.
     
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  3. Marvel Avenger
     
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    HYDRO
    LV 8
    P 48
    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    2 lame uncinate, Spada Grande, protezione con serbatoio

    I proiettili non riuscirono a fare danni al Robot. Persino gli spuntoni di ghiaccio lasciarono solo qualche ammaccatura. L'unico colpo che fece veri danni fu il pugno diretto dell'agente 4, anche se non abbastanza per metterlo fuori uso. McKenzie fu respinto da due laser, ma si rialzò rapidamente.
    Eliot notò solo allora quanto fosse scuro e rosso il suo volto mentre combatteva. Sembrava una vampa di calore, e a quanto pareva il suo corpo ne traeva benefici.

    BISHOP! RIDER! SPARATE AGLI OCCHI! HYDRO! SCUDO!

    Subito Hydro obbedì creando davanti a loro una lastra di ghiaccio cristallino, dura come l'acciaio. Inizialmente non era molto estesa, ma una volta aggiunta l'acqua che aveva formato gli spuntoni fu sufficiente a coprirli completamente dalla vista del Robot, con uno spessore di diversi centimetri. Sperò che fosse sufficiente, mentre i missili colpivano la superficie ed esplodevano.

    Il rumore lo assordò per un secondo, insieme al suono del ghiaccio che andava in frantumi. Fu sbalzato indietro, ma riuscì a rialzarsi senza troppa fatica. La barriera aveva retto abbastanza da impedire un esplosione altrimenti fatale. Abbassò e disciolse quel che rimaneva dello scudo per permettere ai compagni di sparare, secondo gli ordini dell'agente 4.

    "Forse gli occhi non sono l'unica parte scoperta del robot..."

    Guardò in direzione del nemico, dirigendo rapidamente due fasci d'acqua verso di lui. Cercò di farli entrare nelle due aperture in corrispondenza dei polsi, da cui erano partiti i missili. Se fossero riusciti ad entrare, avrebbe potuto provare a danneggiarlo dall'interno.
     
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  4. Franck Big
     
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    Hall Rider
    livello: 5
    punti: 54
    equipaggiamento.
    - Colt Python calibro 44 Magnum con canna da 152mm
    - 2 mitragliatrici leggere MG4
    - proiettili A.M.P.
    - proiettili perforanti


    sparò una raffica contro il robottone, senza causare danni apparenti, anzi i proiettili non avevano fatto il minimo danno

    <merda...>

    Impreco a bassa voce rimanendo all'uscita del corridoio. Gli altri agenti combattevano e l'agente 4 si era lanciato caricando direttamente il nemico, che lo colpì con dei laser. McKenzie diede degli ordini e Hall fu rapido a obbedire; riprese di nuovo la mira, ora sgombra visto che il loro capo era stato allontanato dal nemico, e puntando diritto verso gli occhi, sparò e fini i colpi che aveva nel mitra, proiettili perforanti che se fossero andati a segno dentro gli occhi del nemico avrebbero creato sicuramente non pochi danni
     
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  5. Sakon94
     
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    JAMES BISHOP LIV 6

    BISHOP! RIDER! SPARATE AGLI OCCHI! HYDRO! SCUDO!
    James osservava la furia con cui il loro capo combatteva, come se fosse la sua ultima battaglia. Tipico degli agenti SHIELD di alto livello, addestrati fin da piccoli a lottare così. Allora come non mai l'Agente 4 gli sembrava solo una brutta copia di Nick Fury. Tuttavia era lui che aveva il comando, ed era a lui che aveva giurato di obbedire sull'elivelivolo diversi giorni prima.
    Quando lo scudo di ghiaccio di Hydro si fu diradato i colpi di James uscirono dal fucile con una precisione degna del miglior cecchino. Pochi colpi non colpirono il bersaglio.
    "Dobbiamo distruggerlo più in fretta..."
    Un'idea balenò nella sua mente, e quando succedeva di rado riusciva a contenere la sua impulsività nell'attuarla. Guardò di fronte a lui Leonard e capì che se avesse fallito si sarebbe incazzato di brutto con lui a combattimento finito.
    Si mise in posizione per prendere la rincorsa mentre chiamava il suo superiore.
    MC KENZIE! STA GIU'!
    Si diede lo slancio e prima che il suo capo potesse capire cosa stava succedendo James aveva già poggiato il piede sulla sua spalla per saltare in avanti. Sfruttando le sue capacità atletiche il salto fu piuttosto alto e lungo, tanto da superare il robot e atterrare alle sue spalle.
    "Ha funzionato!"
    Era la mossa che tatticamente gli sembrava più adatta in un corridoio così stretto, probabilmente non avrebbe resistito ad un fuoco incrociato.
    Cominciò a crivellare il nemico di colpi cercando un punto debole che lo facesse crollare.
     
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    I mini-missili cozzarono contro lo scudo di ghiaccio creato da Hydro, esplodendo e facendo tremare il tunnel, persino Silvermane sentì dall'ultimo piano le vibrazioni di quelle esplosioni e sorrise, era divertente vedere quello scontro.
    Hydro, dopo aver parato l'attacco con lo scudo, fece partire due fasci d'acqua in direzione dei polsi dell'androide, entrando nei fori dai quali erano stati lanciati i mini missili.
    Il robot chiuse immediatamente quegli anfratti, ma ormai il danno era fatto, acqua al suo interno e sopratutto era entrata con forza. Mentre l'essere subiva quel colpo era stato raggiunto agli occhi dai colpi di Rider e l'uomo che gli era finito dietro aveva cominciato a colpirlo su tutta la sua superficie.
    Il corpo del TX103 cominciò a muoversi convulsamente, era allo stremo, non era mai stato provato contro una squadra del genere e difatti non doveva essere il problema maggiore che Manfredi aveva posto in quelle stanze, era un riscaldamento a quello che sarebbe accaduto successivamente.
    Joseph, notizie sull'arma Omega? chiese al figlio.
    Si trova proprio in linea retta con gli agenti SHIELD, probabilmente lo incroceranno fra poco
    Ottimo. Togli l'ospite dalla stasi, voglio parlargli personalmente
    Sarà fatto, senti padre, per quanto riguarda l'arma Omega.. non saranno troppi tutti e quattro gli agenti?
    Ne dubito, ma su questo non c'è problema...

    Dal corpo del robot cominciarono a partire degli scoppi e a volare parti in giro per il corridoio, ormai il TX103 era in fase di distruzione, sarebbero rimasti solo i cocci.
    Silvermane poso la mano sulla tastiera, osservando i movimenti dei nemici, il corridoio svoltava a sinistra e poi di nuovo a destra, proseguendo in direzione di una rampa di scale che portava al piano inferiore, poco prima delle scale c'erano delle botole, le aveva poste lì per dividere il gruppo ulteriormente dopo quella che sarebbe dovuta essere la prima divisione, al laboratorio dove dormiva il suo "ospite".
    Avrebbe aspettato e le avrebbe attivate quando fossero passati Bishop e Rider, i due agenti privi di poteri speciali, che sarebbero finiti giù, all'ultimo piano inferiore, dove avrebbero trovato un avversario adatto a loro.
    Scrivo ora quello che accadrà dopo che le squadre saranno divise


    Proseguendo per le scale, il gruppo si ritrovò al piano inferiore dopo pochi secondi, un tunnel portava in un area più grande, una specie di laboratorio che prendeva tutto il piano. I macchinari erano distrutti, un uomo era al centro del disastro e stava sferzando le sue armi in giro, smantellando qualsiasi cosa fosse ancora integra, pieno di rabbia.
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    Quindi li vide e si gettò contro di loro in corsa, muovendo i suoi tentacoli in senso orario, facendoli sferzare a terra e quindi focalizzò il suo attacco contro Hydro.


    Il gruppo caduto nelle botole affrontò una discesa in un lungo tunnel metallico che provocava abrasioni nei punti in cui la loro pelle era nuda, quindi cadderò all'interno di una stanza. Il tunnel che avevano attraversato, che sembrava quasi i condotti dell'aria per le sue dimensioni, era scuro, e trovarsi all'improvviso al chiaro risultò un po' traumatico per i loro occhi. Quando la loro vista si schiarì videro un essere verde di fronte a loro, sopra un trabicolo volante.
    AHAHAHAHAHAHH rise, estraendo un oggetto rotondo, fatto a mò di zucca Finalmente siete arrivati, come mi aveva promesso Silvermane, ora potrò sdebitarmi con lui, preparatevi, perchè Goblin, non vi lascerà vivi! e gettò la bomba verso di loro.
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    Edited by torciaumana - 12/6/2011, 23:28
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  7. rhaegar89
     
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    è l'originale omega red?
     
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    se intendi quello di Vandal, si, è lui, ho deciso di resuscitarlo
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  9. rhaegar89
     
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    AGENTE 4, LV6

    La squadra reagì velocemente seguendo i suoi ordini. Giusto Bishop prese iniziativa ma era il risultato quello che contava. Anche se essergli montato addosso non è che fosse una cosa carina da fare a un superiore, le manie di protagonismo del ragazzo erano un qualcosa da risolvere, pensò Leonard.
    Il robot si accasciò perdendo pezzi e fumando come una vecchia caffettiera, la strada era libera.

    Manfredi dovrà fare di meglio...ben fatto, proseguiamo.

    Percorse tutto il corridoio fino a delle scale che scendevano. Pistola in mano, prese a scendere cautamente quando dietro di sè sentì uno scatto e una botola di aprì sotto i piedi di Bishop e Rider, facendoli cadere in un cunicolo.

    PORC..!

    Le botole si richiusero di scatto. Era un problema, Silvermane era riuscito a dividerli, lasciando soprattutto da soli i due agenti senza poteri. Aprire la botola era impossibile. Era di metallo massiccio e a chiusura stagna, i due avrebbero dovuto cavarsela. Leonard eliminò l'idea che fossero morti, se la trappola era letale Manfredi l'avrebbe usata su tutto il gruppo, non solo sui due di coda. Aveva in mente qualcosa, per i due gruppi.
    Si rialzò dopo aver analizzato la botola.

    Bishop e Rider sono in gamba, sanno qual'è l'obiettivo e lo raggiungeranno insieme a noi, anche se per vie diverse..ne sono convinto.

    Si stava rivolgendo a Hydro, l'agente rimasto con lui. Era un mutante con decisamente bei poteri, e era disciplinato. Manfredi non avrebbe potuto lasciarlo con compagnia migliore.
    Prese a scendere le scale che li portò in un ampio laboratorio. I macchinari erano distrutti, e una creatura si stava preoccupando di distruggere quelli rimasti integri. Aveva una corporatura possente, pelle bianca, lunghi capelli biondi e tentacoli metallici che gli uscivano dalle mani.

    Porca troia...questo è decisamente meglio del robot.

    Il mostro si girò verso di loro, notando la loro presenza.

    Arkady Rossovich, meglio conosciuto come Omega Red. Mutante di livello 9, fattore rigenerante e tentacoli di carbonadio, indebolisce fino alla morte con il semplice tocco. Si pensava fosse morto...E' un avversario molto pericoloso, ucciderlo è impossibile, o almeno non fattibile.-

    Omega red iniziò a caricarli, puntando dritto su Hydro.

    Leonard si scanzò estraendo le pistole e facendo fuoco. Avvicinarsi era un pericolo mortale che non potevano permettersi di correre.

    PRIMA DOBBIAMO BLOCCARLO E IMPEDIRGLI DI RAGGIUNGERCI!

    Sperò con tutto il cuore che Bishop e Rider fossero capitati in una situazione migliore della loro.


     
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  10. Marvel Avenger
     
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    Hydro Lv.8 Exp.48

    QUOTE
    Equipaggiamento: 2 lame uncinate, Spada Grande, protezione con serbatoio

    Il Robot finalmente cadde a terra, distrutto. I danni dei proiettili uniti a quelli dei getti d’acqua di Hydro lo avevano messo fuori uso. Seguirono l’agente 4, che gia’ si muoveva lungo il corridoio.
    Eliot camminava subito dietro McKenzie, facendo attenzione ogni volta che svoltavano l’angolo. Non si aspettava che la trappola scattasse sotto di loro: Bishop e Rider furono presi di sorpresa e caddero in botole nascoste, che subito si richiusero.
    McKenzie esamino’ le botole, per poi rialzarsi, abbastanza sicuro che i due stessero ancora bene.

    Bishop e Rider sono in gamba, sanno qual'è l'obiettivo e lo raggiungeranno insieme a noi, anche se per vie diverse..ne sono convinto.
    Ci ha divisi, ora siamo piu’ vulnerabili. Divide et Impera: Manfredi ci separa per farci a pezzi. Non gli daremo questa soddisfazione.


    Proseguirono fino alla grande stanza in cui terminava il corridoio. Tutto era completamente a soqquadro, e l’autore del disastro era ancora all’opera. Era un uomo muscoloso, con pelle molto chiara e due fruste che brandiva come flagelli. Quando si giro’ nella loro direzione, Eliot capi’ che non erano semplici armi nelle sue mani, ma parte del suo corpo.

    Arkady Rossovich, meglio conosciuto come Omega Red. Mutante di livello 9, fattore rigenerante e tentacoli di carbonadio, indebolisce fino alla morte con il semplice tocco. Si pensava fosse morto...E' un avversario molto pericoloso, ucciderlo è impossibile,o almeno non fattibile.
    Maledizione… stavolta sara’ piu’ difficile…


    “Siamo dimezzati e in una situazione piu’ pericolosa. Manfredi era davvero pronto a far fuori dei superumani esperti.”

    Omega Red si lancio’ su di loro roteando i tentacoli. McKenzie li schivo’, ma il mutante russo si accani’ su Hydro. Rapidamente lo spadaccino impugno’ le due lame uncinate e allontano’ le fruste con due colpi simmetrici. Queste tornavano verso di lui, e per qualche secondo le tenne a bada cosi’: passo’ intanto al contrattacco, fece fuoriuscire l’acqua del serbatoio dal centro del petto, dirigendola direttamente contro Red in un blocco di ghiaccio appuntito, come una stalagmite.

    PRIMA DOBBIAMO BLOCCARLO E IMPEDIRGLI DI RAGGIUNGERCI!

    “Non e' cosi' facile!

    ...ma ha ragione. Non so cosa sia il carbonadio, a quanto pare puo’ essere letale. Bisogna tenerlo a distanza.”


    Per un’istante, nel mezzo della battaglia, Eliot riusci’ a domandarsi come funzionasse la scala di potere di un mutante. Se Omega Red era di livello 9, era decisamente alto. Chissa’ qual’era il livello di un idrocineta come lui…
    I pensieri inopportuni furono immediatamente cancellati da un onda di dolore, seguita da un brivido. Un tentacolo era riuscito a sferzargli il fianco. Piu’ che il danno fisico, lo preoccupava cio’ che Red avrebbe potuto fare a contatto con il suo corpo. Respinse ancora il carbonadio manovrando le lame uncinate con grande destrezza, mantenendosi in posizione difensiva.
     
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  11. Franck Big
     
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    Hall Rider

    ivello: 5
    punti: 54
    equipaggiamento:
    - Colt Python calibro 44 Magnum con canna da 152mm
    - 2 mitragliatrici leggere MG4
    - proiettili A.M.P.
    - proiettili perforanti


    Il robot per via degli innumerevoli colppi cadde a terra perdendo pezzi; Hall lo guardò per qualche secondo per poi seguire il gruppo che si mosse per il corridoio, mentre ricaricava le sue armi con proiettili A.M.P. La strada era libera quando sotto di loro si aprirono due botole e in una di esse cadde Hall.
    Dopo qualche secondo caddero in una stanza subendo delle abrasioni non pesanti sul collo. In più dopo essere stati in un luogo scuro poco prima, trovarsi all'improvviso in una stanza illuminata aveva causato qualche secondo di storidmentio dopo la caduta. Dopo essersi ripreso capì di ritrovarsi con Bishop davanti a un essere verde, sopra un trabicolo volante che urlava.

    <il goblin qui sotto? ha proprio preparato delle belle trappole il bastardo>

    Disse Hall che si era ripreso dallo stordimento iniziale ma ancora non era pronto per attaccare. Poteva a quel punto solo avere la velocità necessaria per spostarsi il più velocemente possibile dalla bomba per poi capire bene come agire sfruttando non solo quello che avrebbe notato nella stanza, ma sopratutto interagendo con il suo compagno di team

    "Dobbiamo collaborare anche se non ci conosciamo bene"
     
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  12. Sakon94
     
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    JAMES BISHOP LIV 6

    "Ha funzionato..."
    Manfredi dovrà fare di meglio...ben fatto, proseguiamo
    Il robot era a terra. L'agente 4 e gli altri due agenti lo superarono senza dire una parola. James li seguì e li imitò nel loro silenzio. Non c'era molto da dire, il risultato era quello che contava in missione.
    Proseguirono nel corridoio sperando che non ci fossero altre sorprese dietro l'angolo, cosa da non escludere considerata la malfamata reputazione del capo mafioso.
    Improvvisamente James e Hall Rider si trovarono alle spalle degli altri due. Osservò il mercenario muoversi come un professionista, impugnando con maestria le sue armi. Ad un certo punto però vide aprirsi sotto di lui il pavimento e il suo compagno fu inghiottito dalla forza di gravità.
    Ma cos...
    Nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo e fu risucchiato anche lui dal terreno. Prima la sensazione di vuoto, poi il duro terreno che lo colpì violentemente.
    Si rialzò a fatica e si rese conto della situazione. Manfredi li aveva divisi.
    Che gran figlio di puttana...
    Osservò il suo compagno. Era stato il caso che proprio lui fosse stato scelto come suo alleato in questa battaglia?
    il goblin qui sotto? ha proprio preparato delle belle trappole il bastardo
    Fu allora che notò il loro nemico, quello che Silvermane aveva scelto per loro.
    Finalmente siete arrivati, come mi aveva promesso Silvermane, ora potrò sdebitarmi con lui, preparatevi, perchè Goblin, non vi lascerà vivi!
    Allo stesso modo di Hall Rider si gettò di lato per evitare l'esplosione della bomba a forma di zucca che aveva lanciato. Sentì il calore del fuoco alle sue spalle mentre osservava il Goblin.
    Era un nemico pericoloso. Si muoveva su un aliante, il che gli dava un vantaggio e inoltre aveva un enorme potenza di fuoco. Un nemico davvero pericoloso.
    "Dobbiamo buttarlo giù di lì..."
    Oltretutto era risaputo della personalità instabile del Goblin, il che rendeva parecchio difficile entrare in contatto con lui tramite l'empatia. Solo la forza bruta avrebbe potuto fermarlo.
    Sollevò il fucile e cominciò a sparare mirando al petto.
    Ammazziamo questo bastardo!!!
     
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    Omega Red cercava di colpire Hydro e quasi ci riuscì, ma l'avversario era veloce. Aveva già affrontato esseri del genere però, bastava bloccargli le gambe e giocare con loro schiacciando la loro faccia al suolo sino a che la loro bocca sembrava una fetta di groviera.
    Arkady Rossovich, meglio conosciuto come Omega Red. Mutante di livello 9, fattore rigenerante e tentacoli di carbonadio, indebolisce fino alla morte con il semplice tocco. Si pensava fosse morto...E' un avversario molto pericoloso, ucciderlo è impossibile, o almeno non fattibile.- lo riconobbe l'altro.
    "A quanto pare non deve essere passato un tempo così lungo, altrimenti non mi avrebbero riconosciuto così facilmente" pensò il mutante.
    In effetti non aveva idea di quanto tempo fosse passato dalla sua morte, la ricordava, ma non comprendeva com'era possibile che la sua vita non fosse semplicemente terminata.
    PRIMA DOBBIAMO BLOCCARLO E IMPEDIRGLI DI RAGGIUNGERCI! urlò lo stesso tizio, sparandogli addosso.
    I colpi colpirono la nuda pelle di Arkady, procurandogli delle ferite. Ferite che il fattore rigenerante avrebbe ristabilito... o lo avrebbe fatto il risucchio di energia. Non potevano sperare di sconfiggerlo, sopratutto perchè le sue spore erano già in azione e l'ambiente attorno a loro, benchè fosse ampio, non avrebbe permesso che il suo "fattore di morte" andasse sprecato.
    Tese il tentacolo sinistro verso un pezzo abbastanza grande che si trovava per terra e lo scagliò verso Hydro, mentre con l'altro sferzava tutto il raggio a cui poteva giungere, da destra a sinistra, per tentare di colpire entrambi.

    I due che si trovavano di fronte ad Osborn erano alquanto sorpresi e difatti uno pensò solo a domandare aiuto al compagno, oltre che a schivare la bomba zucca ovviamente, e l'altro aveva pensato di poter colpire con delle pallottole di fucile un avversario in grado di muoversi su di un aliante.... ridicolo!
    Goblin possedeva dei sensi molto sviluppati grazie al siero che aveva inventato e che gli donava le sue capacità speciali, quindi ebbe abbastanza prontezza di riflessi da comandare l'aliante ed evitare completamente le pallottole sparate dall'arma avversaria.
    AHAHAHAHAHA rise di quel tentativo Il tuo attacco mi ha lasciato...senza fiato! Vediamo se riesco a fare altrettanto! lanciò delle bombe di gas in mezzo a loro. La sua maschera possedeva dei filtri, non c'era nessun pericolo per il suo organismo, chissà se per loro era lo stesso? Certo, c'erano delle maschere nella stanza, se le vedevano, in effetti c'era molta roba in quella stanza, essendo un suo laboratorio personale. Era lì che Norman era rimasto negli ultimi tempi, a cercare di ricostruire i suoi armamenti nell'occasione di togliersi di dosso il debito che aveva con Silvermane.

    Silvio Manfredi spostava lo sguardo da un monitor all'altro. I due scontri erano molto interessanti e completamente inaspettati per gli agenti SHIELD.
    L'arma Omega, ovvero Omega Red, era morto tempo addietro. Il suo corpo finito in mare durante un combattimento mortale con Chimera, e completamente distrutto dal suo fattore di morte, che lo aveva trasformato in una specie di bomba avvelenante vivente.
    Silvermane però aveva voluto tentare la creazione di un nuovo Omega ed aveva inviato sul posto un equipe che ritrovasse i resti dell'organismo che prima era Arkady Rossovich, per tentare di clonare il suo corpo o le cellule che lo componevano, così da creare un nuovo "mostro", da utilizzare per i suoi scopi.
    La ricerca fu vittoriosa e, dopo poco, i resti ritrovati "diedero vita" ad un clone di Rossovich. Un clone che però risultava identico all'originale anche nei ricordi! Il nuovo Arkady Rossovich, benchè fosse nato da poco, conosceva tutta la storia del suo originale e dunque si poteva tranquillamente definire una seconda vita di Omega Red, una reincarnazione.
    Ahahahaha la risata di Goblin lo distolse dal ricordo dell'affascinante ritorno dell'arma Omega.
    Goblin era stato un colpo di fortuna, non pensava che potesse accadergli.
    L'avevano trovato alcuni suoi uomini in un ascensore, mentre fingendosi membri SHIELD, paramedici e quant'altro, tentavano di trafugare segreti militare dalla base dove era avvenuto l'attacco del gruppo chiamato gli Emissari.
    Avevano rinvenuto il corpo ferito ed in fin di vita del Goblin e Manfredi aveva visto la possibilità di usarlo, quindi l'aveva fatto ricoverare in un ospedale privato. La sua identità doveva essere sconosciuta a tutti, quindi gli fece fasciare il volto ed uccise chiunque avesse visto chi vi si nascondeva dietro. A quel punto Norman Osborn gli sarebbe stato abbastanza grato e, con il giusto laboratorio dove sfruttare il suo genio, si sarebbe ricreato il suo equipaggiamentoe sarebbe tornato fra la criminalità.
    Il debito con la mafia di Silvermane però lo avrebbe messo al suo servizio
    Osborn pensava che, con la morte dei due agenti fosse finita, ma in realtà era appena cominciata, finire dentro affari di mafia non era qualcosa che potesse terminare con semplicità e, nonostante Osborn fosse ricco e potesse attorniarsi di quanti uomini volesse per proteggersi, la sua identità di criminale poteva essere un ottimo metodo per convincerlo a tornare a servire la famiglia Manfredi...
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  14. rhaegar89
     
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    AGENTE 4, LV6

    Hydro era in difficoltà. Chiunque lo sarebbe stato contro Omega Red. In passato per fermarlo c'erano voluti tutti gli x-men insieme. O wolverine da solo, che è come tutti gli x-men insieme, più qualche vendicatore...e una dozzina di navy seals.
    Ma adesso non c'erano x-men, non c'era wolverine, non c'erano vendicatori, navy seals, non c'era un cazzo di niente, solo lui e Hydro. Due mutanti di lv8 contro uno di lv9. La matematica in teoria era dalla loro, ma in un mondo pazzo come quello in cui vivevano la matematica era molto spesso un'opinione...
    C'era però un fatto certo, che era anche, forse, la loro unica possibilità. Ovvero che la forza di omega red si basava su un delicato quanto pericoloso equilibrio. Il Carbonadio è una lega resistente, ma molto pericolosa, così radioattiva da annullare momentaneamente eventuali fattori rigeneranti. Le ossa di Rossovich erano interamente ricoperte di carbonadio, così come i suoi tentacoli, e sopravviveva solo perchè i rivestimenti non lo ferivano...almeno fino a ora.
    Il cuore di leonard prese a battere. Doveva essere veloce e forte per fare quello che intendeva.

    BLOCCALO HYDRO! IBERNALO, CHIUDILO IN UNA BOLLA, INVENTATI QUALCOSA MA TIENIMELO FERMO DUE SECONDI!

    Partì in avanti a grande velocità, la pelle ormai di una tonalità rosso cupa. Si avventò su Omega red, sperando che Elliot s'inventasse qualcosa di efficace e di sbrigare in fretta la faccenda. Come entrò in contatto col nemico infatti iniziò a sentirsi più debole. Doveva sbrigarsi. Afferrò a due mani uno dei tentacoli che si dimenavano come impazziti. Sentì i suoi muscoli induriti e rafforzati dal sangue che circolava nelle sue vene al ritmo di 600 battiti al minuto, allo stesso tempo era indebolito dal tocco di morte di rossovich.
    In pratica, fra la testa che gli pulsava e l'affaticamento, non ci stava capendo più nulla. Sapeva solo che doveva puntare quel maledetto tentacolo contro Omega Red e piantarglielo più forte che poteva in corpo. Collo, cuore, polmoni, era indifferente, la ferita non si sarebbe rimarginata e si sarebbero levati dalle palle questo bastardo.

    Ho fatto i compiti, coglione.
     
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  15. Marvel Avenger
     
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    hydro100
    HYDRO
    LV 8
    P 48
    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    2 lame uncinate, Spada Grande, protezione con serbatoio

    Omega Red era veloce, ma Hydro riusciva a tenergli testa. Eppure faticava, prima o poi avrebbe commesso qualche errore, o la stanchezza avrebbe avuto il sopravvento. Rossovich aveva subito i proiettili come fossero sassolini, non aveva nemmeno rallentato.
    Eliot sentiva il respiro farsi pesante. Si stancava velocemente. Più velocemente del normale. Poteva sostenere battaglie ravvicinate ben più a lungo, ma la semplice vicinanza con Omega Red gli dava un senso di debolezza crescente. Ma non si sarebbe lasciato andare, decise mentre respingeva un tentacolo a pochi centimetri dalla sua faccia.

    BLOCCALO HYDRO! IBERNALO, CHIUDILO IN UNA BOLLA, INVENTATI QUALCOSA MA TIENIMELO FERMO DUE SECONDI!

    Hydro non aspettava altro. Potersi allontanare un istante dal mutante e prendere un respiro profondo, lontano dai veleni che inconsciamente lo debilitavano. Prese l'occasione quando Red rallentò la carica, per raccogliere un blocco di macerie da lanciare contro di lui. Saltò indietro di qualche metro, lasciando le lame uncinate e sfoderando rapidamente con entrambe le mani la grande spada che teneva legata alla schiena. Conficcò la punta verso il terreno davanti a sè, e metallo lanciato si infranse sul piatto della lama. Quasi perse l'equilibrio quando il secondo tentacolo sferzò in basso.
    Eseguì l'ordine dell'agente 4 chiamando a raccolta l'acqua. Tre fasci liquidi salirono rapidamente sul corpo di Omega Red, attorcigliandosi come serpenti e congelandosi all'istante come catene d'acciaio. Il resto si diresse a limitare i movimenti del mutante.
     
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