[SAGA] The Italian does it better

MAFIA'S WAR - SHIELD vs Silvermane (4/5)

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  1. Sakon94
     
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    JAMES BISHOP LIV 6

    AHAHAHAHA Mi spiace per voi, ma quì sopra non si stà senza biglietto!
    L'alienate cominciò ad oscillare. James tentò di tenersi in equilibrio ma quando il mezzo fece il giro della morte la gravità non potè più aiutarlo e venne sbalzato in aria.
    L'unica cosa che poteva fare era attutire in qualche modo la caduta per subire meno danni possibile. Non era tanto l'altezza ma il fatto che aveva ricevuto una forte spinta dall'aliante del Goblin.
    "Non riusciamo a trovare il suo punto debole..."
    L'impatto con il terreno fu meno violento di quanto si aspettava, ma non meno doloroso. Si rialzò velocemente per evitare attacchi improvvisi dal Goblin. Si sorprese a vedere però che era impegnato con Hall Rider che stava tentando di nuovo di colpirlo con dei proiettili a distanza ravvicinata.
    Si guardò intorno. A terra di fianco a lui c'era il fucile SHIELD, preciso e potente. Fece saltare lo sguardo un paio di volte dall'arma al Goblin prima che gli venisse l'idea.
    Afferrò in fretta il fucile e andò a nascondersi dietro uno dei banconi da laboratorio posizionandosi come un cecchino: il fucile appoggiato di fronte a lui che inginocchiato prende la mira sul bersaglio.
    Quello che aveva in mente era semplice: sparare alla sacca delle bombe del Goblin dopo aver fatto allontanare Rider. Il problema era proprio quello di non colpire anche il suo alleato con l'esplosione. Oltretutto il Goblin si muoveva e non sempre scopriva il bersaglio.
    Così rimase in attesa di vedere che effetti avrebbe avuto la mossa di Rider prima di sparare.
     
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    Volevo far notare che Osborn, dopo il giro della morte, ha lasciato l'aliante per poter combattere corpo a corpo. Dunque volevo comprendere la mossa di Rider quando avviene, se prima o dopo il salto. Inoltre, Sakon, se volessi sparare già sul tuo post, potresti farlo, essendo goblin più statico ora che è a terra
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  3. Sakon94
     
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    Potrei farlo ma dovrei prima assicurarmi che Rider sia lontano seno l'esplosione colpirebbe anche lui...
     
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  4. Franck Big
     
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    Io punterei a saltare assieme al goblin; quando salta lui salto io
     
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    Quindi salti a terra con lui e poi gli scarichi il mitragliatore sulla schiena, giusto?
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  6. Franck Big
     
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    giusto......Ah...volevo avvisarvi che domani sera parto e stò via un paio di settimane; cercherò di trovare il modo di usare internet per connettermi, ma non posso assicurarvi niente
     
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    anche rhae è via, quindi l'avventura è bloccata per il momento. Mi chiedo se si riuscirà mai a finire questa guerra fra mafie XD
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  8. rhaegar89
     
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    io sono tornato, se puoi postare torcia, quando vuoi ;)
     
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    Arkady tese i tentacoli verso i due agenti, pronto ad assimilare le energie che lo avrebbero ripristinato, quando essi caddero a terra, morti.
    "No!"
    Si girò vero la persona che aveva sparato, l'Agente 4, e fece per far partire un tentacolo verso di lui, se lo sarebbe portato all'inferno!
    I tentacoli non giunsero alla distanza esatta, perchè limitati da uno strato di ghiaccio che aveva coperto le mani di Omega Red. Il tempo di alzare gli occhi e vide Hydro che lo trafiggeva con un'arma di ghiaccio...

    Osborn venne preso al collo da Rider, una presa forte ma non al livello di dar fastidio a Goblin, e difatti stava per scagliare in avanti l'avversario, quando questi aprì il fuoco con il mitragliatore.
    I colpi, a quella distanza, erano il dolore più forte che lui avesse sentito in quella battsglia.
    Aaargh! urlò. Portò le mani al braccio che aveva al collo e, con tutta la forza che aveva, tentò di alzare il suo nemico e scagliarlo via, come voleva inizialmente, sperando che la sua schiena non subisse troppi danni nel contempo.

    Padre... i segnali vitali dell'arma Omega..
    Lo so... rispose Manfredi.
    I due agenti avevano compiuto un atto che lui non pensava possibile, avevano sconfitto Omega Red in un tempo record. Arkady non era riuscito a fare molto, o almeno, non quello che lui si aspettava da un essere così potente.
    Ora? chiese Joseph.
    Gli uomini sono pronti al terzo piano?
    Certamente
    Che proseguano allora

    Il corpo di Omega Red giaceva a terra. Non era morto, ma era impossibilitato a continuare lo scontro, privo delle energie che gli servivano, era caduto dopo l'attacco. Il suo fattore di rigenerazione però lo continuava a salvare, nonostante tutto, anche se debolmente, dato che la ferita era stata causata dal carbonadio.
    In fondo alla stanza c'era una porta, oltre ad essa delle scale scendevano verso il terzo piano sotterraneo dell'edificio mentre, parallela all'entrata da loro presa, c'era un'altra via che conduceva verso l'alto, ovvero il piano da dove erano giunti.
    Nel caso andaste a dare un'occhiata, vi ritroverete in un piccolo corridoio che finisce in un muro. Il corridoio presenta segni di passaggio, hanno trasportato qualcosa. I segni cominciano dal muro e continuano verso la stanza con Omega Red, dove si perdono nel trambusto che lui ha causato nella camera. Dietro il muro, se volete scoprirlo, c'è il laboratorio dove c'era il tizio dentro il liquido.

    Il terzo piano si apriva con un ampio corridoio, lungo, con porte ai lati, c'erano in tutto quattro porte e, in fondo, un portone. Da una delle porte più lontane, quella sulla destra, uscirono improvvisamente un manipolo di agente Hydra, muniti di armi sofisticate, sembrava che sparassero fotoni di luce. Aprirono ovviamente il fuoco sui due agenti SHIELD.
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  10. rhaegar89
     
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    AGENTE 4, LV6

    Omega Red cadde a terra. Forse era morto, forse no. Ma di sicuro, non si sarebbe rialzato presto. A fine missione avrebbe pensato a metterlo al sicuro, magari in qualche bella cella imbottita del raft con una dozzina di flebo di calmanti nelle braccia. Ma questo dopo, dopo aver finito lì, dopo aver catturato silvermane.

    Ben fatto. Forza, proseguiamo.

    Hydro si era comportato bene, sperava che gli altri due fossero in gamba come lui e, soprattutto, sperava fossero ancora vivi, da qualche parte.
    Scese giù per le scale, pistola in mano. Un lungo corridoio li aspettava, alla fine del quale un manipolo di agenti HYDRA prese a sparargli contro. Un colpo lo prese alla spalla, sbalzandolo indietro sulle scale, fuori dalla linea di tiro. La ferita bruciava e le vene erano leggermente scalfite, ma era abbastanza coriaceo da resistere a un colpo del genere.
    Pompò il cuore e con uno scatto troppo veloce per i riflessi dei nemici raggiunse uno stipite, dal quale prese a sparare. Non mirava più di tanto, non puntava a ucciderli ma solo a spaventarli. A sbarazzarsene ci avrebbe pensato Hydro.

    IO TI COPRO, VAI A FARLI FUORI!

    Gridò nel frastuono degli spari. Con il potere che si ritrovava, il suo commando avrebbe potuto risolvere la questione in almeno tre modi diversi.
     
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  11. Franck Big
     
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    Sono tornato anche io; aspetto che posti Marvel avenger?
     
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  12. rhaegar89
     
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    te e sak intanto potete postare, tanto siamo separati e le vostre azioni non influiranno sul post di Hydro ;)
     
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  13. Marvel Avenger
     
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    hydro100
    HYDRO
    LV 8
    P 48
    Equipaggiamento:
    CITAZIONE
    2 lame uncinate, Spada Grande, protezione con serbatoio

    Accadde tutto molto rapidamente. Le teste degli agenti HYDRA saltarono in aria, e Omega Red strinse tra le mani due cadaveri. Non riuscì a raggiungere l’agente 4 con i tentacoli, e quel momento di distrazione diede a Eliot uno spiraglio per vibrare il colpo di grazia.
    La lama della sua Spada lasciò un profondo taglio sul petto del mutante russo. Ma lo spadaccino non si fermò qui, deciso ad andare fino in fondo, e lo trafisse in maniera mortale. Almeno, mortale per un uomo normale. Forse il fattore rigenerante di Red lo avrebbe salvato ancora una volta... fatto sta che l’Arma Omega cadde a terra, priva di forze e in fin di vita. Eliot allontanò la spada dal corpo, dando un’occhiata alla lama sporca di sangue e rinfoderandola così com’era dietro la schiena. Attese qualche secondo guardando il mutante a terra, per assicurarsi che fosse veramente sconfitto, poi si abbassò per riprendere le lame uncinate dalla sua schiena martoriata. Le staccò dalla carne e se le legò alla cintura.
    Si rialzò e guardò McKenzie. Loro due erano gli unici rimasti in piedi nella stanza distrutta. Eliot si tastò il fianco, dove il tentacolo di Red lo aveva ferito, ma non era grave al punto da impedirgli di proseguire. Sciolse il ghiaccio dalle mani del russo e ne fece una copertura per la ferita. Il resto lo sciolse e riportò nel costume-serbatoio. Aveva perso un bel po' d'acqua, ma poteva farsela bastare...

    Un altro corridoio, e nella stanza successiva trovarono nuovi nemici. Degli agenti Hydra aprirono il fuoco con armi avanzate, costringendoli ad arretrare. L'agente 4 fu colpito, ma si rialzò subito rosso in volto e rispose sparando su di loro.

    IO TI COPRO, VAI A FARLI FUORI!

    Vado.

    Il tono di Eliot era quasi calmo, anche se dentro il mutante si sentiva ben più agitato. Non tanto da sbagliare un colpo, però. Proteggendosi dai raggi e deviandoli con la lama della spada grande, raggiunse il manipolo di agenti e cominciò rapidamente a mandarli a terra.

    "Meglio armati, ma non altrettanto addestrati... altra carne da macello HYDRA. Non impareranno mai, questi ragazzi."

    Combatteva menando fendenti con l'enorme spada, e gettando con un comando del suo potere schegge di ghiaccio grandi quanto un coltello, e affilate allo stesso modo. Da distanza ravvicinata era più semplice per lui, e più difficile per gli altri, ma riuscirono comunque a colpirlo alle spalle con un raggio di energia. Hydro barcollò per un secondo, ma non diede loro il tempo di approfittarne, e ruotò su se stesso tenendo la lama ad altezza d'uomo. Ormai non ci andava per il sottile, non gli interessava se i nemici sopravvivevano o meno... doveva semplicemente abbatterli, e lo avrebbe fatto.
     
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  14. Franck Big
     
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    Hall Rider
    livello: 5
    punti: 54
    equipaggiamento:
    - Colt Python calibro 44 Magnum con canna da 152mm
    - 2 mitragliatrici leggere MG4
    - proiettili A.M.P.
    - proiettili perforanti


    Finalmente un colpo sembrava aver danneggiato il Goblin e Rider sorrise vittorioso; ma non poteva perdere tempo e sfruttare la posizione, anche se ora il nem ico tentasse di alzarlo per scagliarlo via. Rider era stato preso per il braccio attorno al collo e stava per essere sollevato; dovette pensare in fretta e l'unica idea che gli venne in mente fu quella di colpire con la mitragliatrice che portava nell'altra mano il collo del Goblin per rendergli meno efficente l'azione che stava compiendo. Il colpo fu preciso e il calcio dell'arma colpì in pieno la parte dietro del collo del nemico, il quale provo a sollevare Rider ma non riuscì a scagliarlo come voleva, facendolo ricadere quasi in piedi a pochi metri di distanza. A quel punto decise di rimanere davanti al nemico per distrarlo dal compagno di squadra

    "Avanti Bishop colpiscilo e in fretta!"
     
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  15. Sakon94
     
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    JAMES BISHOP LIV 6

    La mano era ferma. Nessuna paura, nessun pensiero. Solo l'obiettivo in testa. Il mirino lo seguiva con un movimento quasi ipnotico. Il grilletto attendeva solo la pressione giusta per far partire il colpo che avrebbe deciso lo scontro, ma il dito doveva essere sicuro di scegliere l'istante esatto o sarebbe stata tutta fatica sprecata.
    Con un occhio aperto e uno schiuso James si rendeva conto di quante volte si era trovato in situazioni così delicate, in situazioni in cui ogni tuo piccolo errore può determinare una catastrofe.
    "Sono stato incastrato... Sono stato incastrato!"

    Si trovava in quel magazzino delle armi, di nuovo. In mano aveva una pistola che non era la sua, ma che chiunque lo avesse visto avrebbe pensato il contrario. Negli occhi una paura indescrivibile. Sul volto un espressione di sopresa e tristezza, l'adrenalina del momento che si fondeva con la disperazione delle conseguenze.
    Di fronte a lui un cadavere con un buco in testa.
    Sergente! Che diavolo è successo?
    Le voci rimbombavano e gli arrivavano distanti.
    Getti quell'arma, soldato!
    Era impietrito e terrorizzato. Non doveva trovarsi lì.
    Le sue mani tremavano, ma il suo cervello continuava ad elaborare informazioni più velocemente di quello degli altri. Si guardò intorno e fece l'unica cosa che sapeva fare.

    Scappò.


    Mai come quel giorno si era trovato in difficoltà. La sua vita era cambiata e non poteva tornare indietro. Era andato avanti guidato più dal suo istinto e dal suo incredibile quoziente intellettivo che da scelte ragionate. Tuttavia quei giorni erano finiti. Ora doveva prendere le redini della sua vita, prima che qualche tizio strafatto di Cortexiphan o qualche agente SHIELD gliela portassero via.
    Il bersaglio scoprì la sacca delle bombe, era l'occasione giusta. Era il momento e James non si fece cogliere impreparato.
    "Non stavolta... non stavolta."
    C'era una cosa che Walter gli diceva sempre.
    Il proiettile uscì violentemente dal fucile, come se cercasse di liberarsi da una prigione che lo aveva costretto per un infinità di tempo.
    Il rinculo sembrava avere la voce del suo padre adottivo.
    Carpe diem, ragazzo. Carpe diem.
     
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181 replies since 29/4/2011, 21:15   2500 views
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