UOMO COSA

Anticamente, molto prima che la Terra si formasse, un creatore più antico del tempo stesso, generò le “Stelle Cadute”, esseri antichissimi che incarnavano ciascuno un suo pensiero.
Sulla Terra, il creatore generò Cleito, incarnazione della natura della realtà.
Cleito generò Adam K'ad-Mon, il primo Uomo del Lignaggio e il luogo dove nacque, divenne il Nesso della Realtà. I discendenti di K'ad-Mon, servirono come guardiani del nesso, ma nel tempo, la memoria di questo dovere si fece sempre più labile fino a sparire del tutto e uno di loro, Theodore Sallis, abbandonò il dovere che aveva ereditato.

Thoedore Sallis era un professore di biochimica dell'Empire State University, inconsapevole dei suoi doveri, passati a lui dai suoi antenati.
Venne reclutato dall'esercito degli Stati Uniti per far parte del “Progetto Zolfo”, per lo sviluppo di armi con cui contrastare la minaccia di una guerra biologica.
Così nacque il siero “SO-2”, in grado di conferire l'immunità da qualunque tossina conosciuta: purtroppo questo siero aveva l'effetto collaterale di trasformare le persone in mostri.
Ted venne convinto dall'amica Seinte-Cloud a denunciare il progetto prima che il siero venisse prodotto e tornò ad insegnare.

Si innamorò di una sua studentessa, Ellen Brandt, sposandola dopo una breve relazione clandestina. Al ritorno dalla loro luna di miele, Ted accettò di lavorare per lo SHIELD al “Progetto Gladiatore” un tentativo del governo di ricreare il siero del supersoldato. Ted riuscì nell'impresa modificando il siero SO-2 da lui precedentemente creato.
L'AIM cercò d'impadronirsi della sua scoperta, sfruttando la collaborazione di Ellen.
Per nascondere la formula, Ted decise di iniettarsi l'unica dose sintetizzata: poi, durante la sua fuga dagli scagnozzi dell'AIM, la sua macchina cui viaggiava finì fuori strada nelle Everglades, vicino a Citrusville.
Si trattava dello stesso luogo dove era nato il Nesso della Realtà: l'energia magica della palude combinata probabilmente con la mutazione indotta dal nuovo siero del supersoldato, trasformò Ted Sallis nel corpo e nella mente, dando la vita al guardiano del Nesso conosciuto in seguito come Uomo Cosa.
Nella sua nuova forma, Ted Sallis aveva di fatto cessato di esistere: uccise i suoi inseguitori e ustionò gravemente la faccia della moglie, prima di sparire per sempre nella palude dove si presume sia sempre rimasto da allora.
Prima di essere internata in manicomio per il trauma subito e i sensi di colpa per il tradimento di cui si era resa colpevole, Ellen Brandt dette alla luce un bambino, Job Sallis, dato in adozione subito dopo la sua nascita.

L'Uomo Cosa è una creatura imponente fatta di vegetazione assortita e sterpaglie varie. Non ha la bocca, i sui occhi sono due globi rossi privi di palpebre.
E' una creatura mite, attacca solo per autodifesa: in genere, solo se viene provocato da una percezione di emozioni negative piuttosto forti.
Vive per difendere il Nesso della Realtà respingendo i visitatori provenienti da altri universi che sfruttano il Nesso per viaggiare dal proprio mondo alla Terra, volontariamente o no.
Non di rado comunque si allontana dalla sua palude senza un apparente motivo a parte forse un'irrefrenabile curiosità.

Superforza

Artigli

Immortalità: Il corpo dell'Uomo Cosa può autorigenerarsi; nella palude, vicino al Nesso da cui deriva parte della sua forza vitale, il processo è praticamente istantaneo, altrove può richiedere del tempo, in base a diversi criteri: tipi di terreno, gravità dei danni, vicinanza ad acqua e vegetazione.
Il suo corpo è poroso e privo di punti vitali: sono davvero pochi gli attacchi che lo danneggiano seriamente. Pugni e proiettili per esempio, gli passano attraverso, così la maggior parte della armi. Essendo privo di ossa e di organi interni, non rischia di morie schiacciato o di fratturarsi qualcosa cadendo da grandi altezze.
E' in grado di passare attraverso recinzioni varia “filtrando” attraverso le fessure, il che lascia presumere che possa liberarsi altrettanto facilmente dalla stretta di un nemico, se ha sufficiente spazio.

Empatia/secrezione acida e mucosa: il cervello dell'Uomo Cosa non è situato nel cranio (che comunque non possiede); probabilmente, è sciolto con il resto della materia organica che componeva il corpo di Ted Sallis all'interno del suo corpo vegetale. Nessuno ne conosce l'attuale anatomia ne il funzionamento, ma sta di fatto che l'Uomo Cosa, seppure privo di emozioni, percepisce quelle altrui tramite una qualche sorta di potere empatico.
Il suo comportamento varia in base al tipo di emozioni che riesce a captare: emozioni “piacevoli” stimolano la sua curiosità, emozioni violente, in modo particolare la paura, lo spingono in ad attaccare, causando la secrezione di una sostanza corrosiva capace di danneggiare qualsiasi creatura vivente toccata dall'Uomo Cosa in queste particolari condizioni.
Quando lo stimolo violento scompare, l'Uomo Cosa inizia a secernere una sostanza mucillaginosa che contrasta l'effetto di quella corrosiva.

Teletrasporto involontario: di tanto in tanto, la connessione con il Nesso crea dei passaggi nello spazio così come li crea fra i mondi alternativi e gli universi paralleli.
L'Uomo Cosa è succube di tale potere, che lo trasporta saltuariamente in lungo e in largo. Alle volte, sembra che recuperi scampoli della sua perduta intelligenza sfruttando inconsapevolmente il Nesso per viaggiare dove lo porta la memoria o l'istinto, ma si tratta di episodi rarissimi.
Con la magia o la tecnologia adeguata, è possibile sfruttare la connessione dell'Uomo Cosa con il Nesso per avere a disposizione un teletrasporto vivente.

Resistenza alla magia: l'Uomo Cosa è per natura molto resistente alle magie che lo colpiscono direttamente e non rispettano le leggi della fisica: trasformazioni, alterazioni della personalità e della realtà, possessioni e cose del genere.
Può anche subire un effetto, ma in genere, esso si rivela tempraneo e imperfetto: per esempio, se viene pietrificato (tipo dallo sguardo di una gorgone), può cominciare a muoversi all'improvviso sotto forma di statua e anche tornare ad essere della sua "materia originale", "rompendo" la pietra di cui è fatto come se fosse un guscio attorno al suo corpo.