NEBAIOTH

Nebaioth ha l'aspetto di un uomo sui quaranta, alto un metro e ottanta, biondiccio, con qualche pelo di barba.
I suoi segni particolari sono la mano sinistra particolarmente smagrita e gli occhi diversi, entrambi azzuri ma con differenti tonalità e diversa grandezza delle pupille.
Veste spesso con abiti militari ma potrebbe anche presentarsi in giacca oppure conciato come un punk dai capelli colorati.

Psiche
Nebaioth è stato tutto e il contrario di tutto, le sue capacità adattive sono formidabili ma non si può dire altrettanto della costanza.
Si stufa in fretta delle situazioni statiche e non sopporta di doversi annoiare.
Il divertimento è uno dei fondamenti della sua esistenza, ciò che più lo intriga sono feste e battaglie.
La libertà è un punto cardine ma la interpreta in maniera del tutto personale: chi ha la forza per imporre il proprio volere può realmente definirsi libero.
Anche il concetto di amicizia acquisisce connotati particolari nella sua dialettica: i migliori amici sono quelli con cui hai svolto le mattanze più feroci.
La musica è imprescindibile, scandisce il ritmo della vita (e della morte).
I vivi vanno rispettati perchè se non ci fossero, non ci sarebbe più da divertirsi.
Non teme il proprio annientamento, la cosa peggiore che potrebbe capitargli sarebbe rimanere intrappolato, per esempio, in un ghiacciaio per l'eternità.
La tecnologia è utile, meglio saperne il più possibile (ma non invitatelo a vedere un film...).
Il sesso può essere usato come strumento di sottomissione (se nutrito lo zombie può ancora avere rapporti sessuali sebbene senza possibilità di procreare alcunché).
Nebaioth odia profondamente la schiavitù e chi la esercita, per questo si schiera volentieri dalla parte degli oppressi se nota in loro la voglia di spezzare le catene (altrimenti meriterebbero il loro supplizio).
È talmente lunatico da sovvertire anche il più rodato dei piani eppure mantiene sempre la parola data.

Hobby
Mixaggio di dischi, sport estremi quali freeclimbimg e parcour, ballo (tango e breakdance), scherma, navigazione, tortura.

Nebaioth nasce circa 1500 anni prima dell'avvento di Cristo nella più militarmente avanzata città-stato della Grecia ossia Sparta.
Suo padre Porphyrios, un noto comandante, esige che il figlio riceva un serrato addestramento affinchè segua le sue orme.
Quando Nebaioth compie 12 anni gli viene combinato un matrimonio con la figlia di un commilitone di suo padre, Elena.
I giovanissimi rampolli formano un nucleo familiare ma sono entrambi delusi dalla costrizione e non avranno figli (Nebaioth non lo sa ma è sterile).
In campo militare le cose vanno decisamente meglio e lo Spartano scala rapidamente la piramide gerarchica diventando a sua volta comandante ma quando arriva una massiccia invasione di Dori soccombe sul campo di battaglia assieme a suo padre e la gran parte del suo esercito.
Sepolto dai cadaveri, prova a cercare suo padre ma s'imbatte in un amico in fin di vita e cede all'irrefrenabile istinto di azzannarlo; non capisce subito cosa gli stia succedendo ma trova la sua carne afrodisiaca così finisce di sbranarlo.
Quando fa ritorno trova la sua adorata Sparta conquistata e legge lo stupore nei volti di chi lo dava per spacciato.
I dori gli danno la possibilità di addestrare i loro uomini anzichè divenire schiavo e a malincuore lui accetta.
Sotto la guida di Nebaioth l'esercito dorico matura una prestanza inaudita divenendo presto la potenza militare più insidiosa della regione.
Durante un'incursione ai danni di Atene, Nebaioth s'imbatte in un filosofo che lo fa riflettere sul senso della vita.
Dopo aver fatto i conti con se stesso, decide di volerle dare una svolta e s'imbarca verso l'odierna Sicilia.
Dopo un lungo periodo trascorso a fronteggiare creature mitiche e saccheggiare antri colmi di tesori, il ramingo s'integra nella civiltà autoctona e da il suo apporto arruolandosi nel loro esercito.
Di nuovo si distingue per le sue gesta ma anche stavolta, un esercito numericamente soverchiante, riesce ad avere la meglio e riduce tutti in schiavitù.
I romani non sono più abili ma posseggono un equipaggiamento migliore e le loro legioni sembrano non aver fine.
I più prestanti vengono scelti per imtrattenere la plebe romana con scontri all'ultimo sangue; quel tipo di schiavitù non pesa poi troppo allo zombie che da subito si guadagna la stima del lanista.
Il suo padrone arriva persino a scoprire il segreto dello spartano ma le continue vittorie dello zombie costituiscono un introito non indifferente e convincono il nobiluomo ad assecondare ogni vezzo del guerriero (cioè a procurargli carne fresca).
Accade però che Nebaioth sente i discorsi di un altro prigioniero di nome Spartaco; egli parla con voce tonante di libertà, ha il fuoco negli occhi e lo spartano rimane incantato dal fervore di quell'individuo, tanto che decide di aiutarlo a organizzare una rivolta degli schiavi.
In un primo momento i gladiatori mettono a soqquadro Roma però, quando l'impero nota che la situazione sta degenerando, passa alle maniere forti e soffoca la rivolta nel sangue.
Nebaioth, come molti, viene crocefisso lungo la strada principale come monito per eventuali nuovi trasgressori ma, appena le circostanze glielo consentono, si schioda e fugge.
Nascostosi in un'imbarcazione, il non morto parte inavvertitamente per l'Egitto, dove un patrizio ha una tresca con una nobile di quella terra.
Appena giungono sulla terraferma, il figlio di Porphyrios fa perdere le sue tracce ma si ritrova a vagare senza una meta per il deserto e la fame insaziabile lo fa impazzire.
Quando si ritrova dinanzi a un imponente monumento decide di profanarlo nel caso vi sia qualche tesoro su cui mettere le mani.
Si tratta di una piramide e nella stanza principale si trova un sarcofago, dentro vi giace il corpo senza vita di una giovane fanciulla che pare stia riposando per quanto ottimamente conservata.
Il cadavere si desta per la prima volta dopo la morte a causa di quell'intrusione, la mummia apostrofa lo zombie con un linguaggio incomprensibile, i due si azzuffano, si pareggiano.
Lo scontro dura giorni e giorni ma nessuno dei due prevale dunque alla fine demordono anche perché la fame insaziabile li tormenta.
Insieme assaltano il villaggio più vicino e fanno una carneficina poichè mentre a Nebaioth basta una vittima per sfamarsi, la mummia in questione è di bocca buona e si nutre solo di cuori scartando il resto quindi le servono decine di vittime prima di soddisfare i propri appetiti.
Nebaioth trova la donna molto più affascinante della vecchia consorte, specie per quei suoi modi tanto truci quanto eleganti.
Col tempo i due imparano a comunicare nella lingua di lei e finiscono pure con l'invaghirsi l'uno dell'altra ma anche questa sarà una storia amareggiante.
Teti, la mummia, uccide troppo e troppo spesso, il loro stile di vita non è sostenibile e Nebaioth la mette di fronte a un bivio: cominciare a darsi una regola o prendere la propria strada.
Per quanto innamorata, la mummia è troppo viziosa e decide di andarsene ma prima di farlo si estirpa il cuore e lo dona al suo amato poi gli strappa il cuore dal petto e lo divora.
Nebaioth sostituisce il cuore mancante con quello della sua amata e da allora ella vive con lui tramite quell'innesto.
Dopo mille peripezie Nebaioth riesce a tornare nello stivale ma trova un mondo del tutto nuovo e pieno di costruzioni mai viste prima come campanili, castelli e via dicendo.
Anche la cultura ha subito grandi stravolgimenti e si abbandona il paganesimo in virtù di una nuova religione monoteista.
Fra sacerdoti, arcieri e cavalieri sembra di doversi nuovamente adattare da zero anche a nuove tecniche di guerra e questo non fa che galvanizzare il sanguinario non morto che subito cerca un modo per integrarsi.
Nebaioth entra presto a far parte di una gilda di malviventi chiamata Gli Artigli Neri Della Notte, ne fanno parte svariati individui che vivono vite parallele fingendosi comuni sudditi di giorno e perpetrando scorribande di notte.
Il capo è Cesare, un uomo senza scrupoli che fa di Nebaioth la propria guardia del corpo.
Un giorno si presenta nella taverna che funge da loro quartier generale un giovane incappucciato che dice di essere un frate ma poi si rivela un praticante di magia nera.
Egli offre un'ingente somma di denaro a Cesare per acquistare la sua guardia del corpo (grazie alla divinazione ha scoperto la vera natura di Nebaioth e non vuole lasciarsi sfuggire l'occasione per studiare un non morto in carne ed ossa).
Nebaioth viene così venduto all'apprendista stregone che lo porta nella sua dimora e lo sottopone a esperimenti di natura magica oltre che a numerosi interrogatori.
Nebaioth trova il tutto alquanto noioso e medita di uccidere il suo nuovo padrone ma il fato lo anticipa: alcuni inquisitori tengono il giovane sott'occhio da tempo e aspettano solo di beccarlo in flagrante.
Un giorno Azorius sente bussare alla porta, sono i domenicani con un mandato di cattura.
Nebaioth si getta da una finestra e la scampa ma lo stregone viene arrestato, processato e giudicato colpevole di stregoneria.
Condannato al rogo Azorius muore di fronte a un pubblico incattivito dalla propaganda clericale e Nebaioth segue la vicenda in disparte meditando sull'accaduto.
Sorprendente è il fatto che le fiamme consumano il corpo di Azorius ma non il suo spirito che brama vendetta: lo scheletro dello stregone fuoriesce dalle fiamme e lo spartano decide di prenderlo con se par insegnargli a stare al mondo da morto.
Fra i due s'instaura una bizzarra amicizia e i non morti iniziano una sorta di pellegrinaggio che li conduce fino a Napoli.
Ai piedi del Vesuvio Azorius ha un'illuminazione e decide di stabilirsi nel cuore del vulcano per isolarsi dal mondo come in un eremitaggio in cerca di elevazione.
Nebaioth rispetta la sua scelta e riprende da solo il suo viaggio senza meta.
Di quando in quando incontra fieri cavalieri che lo sfidano o angeli che lo perseguono ma in un modo o nell'altro uccide ogni avversario.
La sua marcia infinita lo porta in Spagna, dove un folle intende dimostrare che la terra non è piatta e per farlo vuole solcare i mari fino a raggiungere le Indie.
Nebaioth ha sete di avventura e non vuole perdere quell'occasione irripetibile così trova il modo d'imbarcarsi in una delle tre caravelle in partenza.
Dopo un viaggio interminabile, gli spericolati uomini di mare avvistano la terraferma ma nessuno di loro capisce che si trovano in quella che sarà poi denominata America.
Appena giunti vengono accolti come dèi dagli indigeni ma Nebaioth si dissocia e inizia a esplorare quel mondo ignoto individualmente.
Durante l'esplorazione cade nell'imboscata di un gruppo di non morti; questi sono ghoul e parlano un linguaggio incomprensibile ma si evince da subito che non abbiano buone intenzioni.
Una volta immobilizzato lo spartano, lo portano al cospetto del capo tribù, uno sciamano che comincia a squadrare il prigioniero per valutare se sia un'adeguata vittima sacrificale.
Quei non morti adorano un ghast (ghast=ghoul evoluto) antichissimo protagonista di un'intramontabile leggenda, si dice infatti che questo combattè con un arcangelo e venne sconfitto; il mito vuole che abbia perso un occhio e una mano durante il corso dello scontro e che possa essere rianimato impiantandogli l'occhio e la mano di un altro non morto "degno".
Decretando che Nebaioth sia il candidato perfetto, il guru dei ghoul da loro l'ordine di mutilare il prigioniero e così gli cavano l'occhio sinistro e gli recidono la mano sinistra lanciandogli poi un maleficio che gli impedisca di rigenerare le parti perdute.
Quando i ghoul sono in procinto di porre fine all'esistenza dello zombie, accade l'impensabile: il boato dei colpi di cannone lascia spiazzati i non morti che si danno alla fuga lasciando così Nebaioth libero d'incontrare il suo destino.
L'ira incontenibile di Nebaioth scaturita dal trattamento ricevuto lo trasforma in una fiera assetata di sangue, lo zombie sviluppa in quel frangente un nuovo devastante potere (aura di morte) che contribuisce a seminare distruzione ovunque egli passi.
Dopo anni passati a girovagare senza sosta e senza meta, si ritrova al centro di una schermaglia fra pirati rivali.
Dapprima osserva in disparte poi, quando si accorge quale sarà la fazione che avrà la meglio, interviene nello scontro massacrando i banditi in minoranza sotto gli occhi increduli dei presenti.
I pirati vittoriosi gli riconoscono una certa gratitudine offrendogli un posto a bordo del loro vadcello e così inizia la sua vita da lupo di mare.
Saranno gli anni più effervescenti del non morto che assaporerà libertà e cameratismo come non mai.
Quando il capitano perde la vita, i pirati sopravvissuti decidono all'unanimità che Nebaioth ne prenda il posto e da allora diventa Capitan Uncino (perché si è fatto impiantare un uncino al posto della mano mancante e indossa una benda nera sull'occhio cavo).
Col tempo ottiene un proprio vascello che battezza Inesorabile e molti pirati decidono di fare fronte unito coi seguaci del non morto dando luogo così alla Flotta Nemesi, un esercito marittimo che metterà in ginocchio il commercio del vecchio continente per un lungo periodo.
Succede però che i principali imperi europei si alleino per arginare la minaccia così le flotte britanniche, ispaniche e francesi riescono ad annientare la Flotta Nemesi.
L'Inesorabile viene affondata ma, a causa della forza di volontà di un marinaio che da morto diventa un poltergheist, torna a galleggiare in siperficie sottoforma di un vascello fantasma.
All'inizio sembra fantastico poter ricominciare a infestare gli oceani ma gli altri membri dell'equipaggio (tutti non morti) si rendono presto conto di essere in balia di un non morto incapace di elaborare pensieri razionali (molti fantasmi sono infatti vittime di se stessi e vivono intrappolati nel loro passato).
Il poltergheist ha pieno controllo dell'Inesorabile ma la guida senza alcun criterio dettato dalla logica e i presenti sono più dei prigionieri che dei pirati.
Appena si presenta l'occasione i non morti fuggono su un'barcazione presa di mira dallo spettrale nuovo capitano, ne massacrano l'equipaggio e raggiungono la terraferma nei pressi della Normandia.
È la che prestano giuramento promettendo d'incontrarsi nuovamente fra mezzo secolo in una cittadella smantellata del centro Europa.
Nebaioth rimane solo e miserabile, senza un occhio, senza una mano, senza compagni...
Diventa un mendicante fingendo di vivere della carità della gente ma una sera, una donna che gli dona un'offerta, si accorge della sua vera natura e lo invita a seguirlo.
Costei è una vampira neonata e crede che appellandosi a un altro non morto possa imparare da lui ad autosostentarsi.
Marie è stata vampirizzata appena pochi giorni prima e non conosce nulla della propria condizione giacché il padre di sangue (il vampiro che l'ha resa tale) l'ha abbandonata al suo destino (in realtà è stato annientato da un cacciatore di mostri ma lei non lo saprà mai).
La donna dimostra fisicamente molti più anni dello zombie ma ai suoi occhi è quasi come una figlia; è ingenua e niente affatto propensa al male, tanto che è Nebaioth a dover procacciare il cibo per lei.
A ruoli invertiti, è Marie a istruire Nebaioth su usi e costumi della Francia di quel tempo.
Fra i due s'instaura un rapporto molto speciale dove ognuno è sia genitore che figlio poichè Marie ha il dono di leggere l'anima degli individui e sembra sempre avere la parola giusta per risollevare l'animo di chiunque.
Nebaioth le da un nuovo nome, Seraptis, e sperimenta nei suoi confronti un amore del tutto diverso da quello provato per Teti; è l'amore verso l'unico essere che riesce veramente a capirti.
Trovando un compromesso Seraptis contratta una ragazza come donna delle pulizie e si nutre del suo sangue a piccole porzioni in modo da non dover uccidere nessuno.
Nel mentre Nebaioth diventa un medio borghese che va in giro in cerca di sfide con pomposi nobilotti del posto.
Una notte a casa di Marie giunge una visita inaspettata: un losco figuro incappucciato chiede di poter entrare.
Per Nebaioth non ha bisogno di presentazioni: si tratta di Azorius, è arrivato lì grazie alla divinazione ed ha importanti notizie da comunicare al suo vecchio compagno di avventure.
Azorius ha il dono della profezia e nelle sue visioni ha previsto la formazione di un quartetto che avrebbe messo a ferro e a fuoco il mondo intero.
Quando il lich gli spiega le sue ragioni, Nebaioth controbatte dicendo che ormai ha cambiato vita ma quando Azorius rincara la dose asserendo che ci sarebbe di mezzo anche Teti, lo zombie vacilla dimostrando un certo interesse.
Marie è solita portare lo zombie a teatro e Azorius lo sa così suggerisce ai due uno spettacolo da vedere.
Quando si recano a teatro, Nebaioth non può far a meno di identificare Teti nell'attrice protagonista e all'uscita coglie l'occasione per risgganciare la sua vecchia fiamma.
La situazione si fa asfissiante per Seraptis che adesso ospita a casa sua due sconosciuti rimanendo all'oscuro del loro operato cosa facciano durante le ore diurne mentre lei, per cause di forza maggiore, riposa in una bara.
La notte successiva Azorius spiega che loro sono i quattro rappresentanti della Tetralogia Elementale della Morte, un gruppo di quattro non morti ognuno dei quali sarebbe rappresentante di un elemento della natura. Nebaioth col suo vento di oltremondo, Teti con la sua tempesta di sabbia, Azorius col suo fuoco infernale...
Manca solo un elemento ma il lich sa che quello verrà incarnato dalla vampira.
Con diverse manfrine lo stregone del fuoco riesce a incendiare la rivalità fra Teti e Seraptis fino a che la mummia non decide di nutrirsi del cuore di Silviette, la domestica di Marie (la quale era molto attaccata a lei).
In un impeto di rabbia Seraptis tenta di soggiogare l'egizia senza riuscirci e dopo il fallimento sviluppa anch'ella un nuovo potere invocando involontariamente una pioggia di sangue.
Ecco l'acqua, l'elemento mancante; adesso il quartetto è pronto.
Per qualche decennio i quattro sono in grado di portare la devastazione ovunque ma la carica omicida di Seraptis è destinata a svanire e il progetto di Azorius a decadere.
Una notte Marie confessa a Nebaioth di non voler proseguire la sua esistenza in un modo così insulso e decide di attendere l'alba sul tetto di casa sua in modo da essere giustiziata dal Sole del primo mattino.
Nebaioth, che ha un rispetto incondizionato per il libero arbitrio di ognuno, tenta di dissuaderla ma non la ostacola; quella notte Seraptis si strappa un occhio e lo adagia nell'orbita vuota del suo mentore.
Quella notte Nebaioth capisce chi è Marie e come fa a sapere sempre come lui si senta e come consolarlo.
Quella notte Nebaioth piange.
All'indomani Azorius scopre che Seraptis non esiste più e che quindi il suo progetto di morte è fallito.
Nonostante sia furibondo, ha già un piano B ben chiaro nella sua mente; è pronto ad evolversi in una nuova forma di non morto e a lasciare quella dimensione.
Nonostante la rabbia nei confronti di Nebaioth perchè non ha impedito alla vampira di suicidarsi, lo scheletro decide di lasciargli una parte di se in eredità, in nome della loro lunga collaborazione.
Azorius diventa un demi-lich (un teschio fluttuante) e lascia per sempre quella dimensione oltre che la sua mano ossuta allo zombie suo camerata.
Lo spartano s'impianta la mano di Azorius e trascorre bei momenti con Teti come ai vecchi tempi notando come la mummia sia maturata nel frattempo visto che adesso iccide in maniera più oculata.
Lei si esibisce dpesdo a teatro ma Nebaioth evita di frequentare quel tipo di ambienti troppo eleganti per i suoi gusti adesso che non c'è più Marie a trascinarcelo.
Una volta accade che dopo una sua esibizione Teti riceve delle aspre critiche da parte di un giornalista; ferita nell'orgoglio ella perde le staffe, gli infila una mano nel petto, gli strappa il cuore e se lo mangia facendo cadere la sua copertura e scatenando il panico.
L'allievo di un famoso cacciatore di vampiri assiste alla scena e designa Teti come suo prossimo obiettivo.
Questo è Thomas, un londinese che, a dispetto del suo maestro, da la caccia a ogni tipo di essere abietto e con ogni mezzo.
Il giovane sicario di mostri riesce a tendere un tranello mortale alla mummia e Nebaioth che lo scopre si affretta nel procurate un incontro con lui.
Quando i due s'incrociano, Nebaioth si presenta come non morto ma gli spiega di esser venuto in pace: vuole collaborare con lui perchè odia i non morti e potrebbe fargli comodo ricevere dei suggerimenti da colui che di norma sarebbe un nemico.
La proposta è per Thomas tanto allettante quanto sospetta ma la accetta seppur con riserva.
Nebaioth vuole invece capire come quello smidollato abbia fatto a stroncare una potenza quale era la millenaria Teti.
I due collaborano per diverso tempo e puntualmente i consigli di Nebaioth si rivelano cruciali nella caccia svolta dal sicario britannico.
Thomas acquisisce man mano più fiducia nello zombie e fra loro si consolida un rapporto assimilabile all'amicizia; Nebaioth sa grazie all'occhio di Seraltis che i sentimenti del cacciatore nei suoi confronti sono sinceri.
Avendo praticamente il giovane uomo in pugno, decide finalmente di consumare la sua vendetta: lo porta in un sotterraneo dove lo torturerà per quasi mezzo secolo prima che muoia non potendo più resistere.
Dopo la morte Thomas di rianima spontaneamente come revenant (in non morto animato dal solo desiderio di vendetta che cessa di esistere nel momento in cui la porta a compimento) e Nebaioth lo sbeffeggia beandosi di quel paradosso: il cacciatore di non morti che a sua volta diventa un morto che cammina.
Da allora ogni tanto lo incontra, ci si scontra e vince ma di volta in volta il revenente è sempre più abile e potente.
Rimasto nuovamente solo (col suo pappagallo Porphyrios) Nebaioth prova a partecipare alla prima guerra mondiale per provare qualche brivido ma le nuove guerre non fanno per lui: troppo pericolose e troppo poco divertenti.
Decide allora di darsi allo sport e comincia a scalare vette e a praticare acrobazie che oggi chiamerebbero parcour.
Verso la fine degli anni sessanta scade quel mezzo millennio che si era dato con i vecchi compagni come tempo d'attesa per incontrarsi a Nouvieille, una città che nemmeno figura sulle mappe.
Nota con gioia che qualcuno ha risposto al suo appello, i superstiti che cinquecento anni prima erano giovani non morti adesso sono esseri molto più saggi e potenti ma nessuno ha dimenticato i trascorsiin mare.
Chiedono al loro capitano che piani abbia e Nebaioth risponde che diverranno pirati di terra.
Lo zombie apprende a suonare musica elettronica e organizza feste attraendo giovani di mezzo continente; durante quei raduni i non morti si nutrono indisturbati dei ragazzi ottenebrati da ogni tipo di droga sintetica e non.
Negli anni novanta la fama dei Pirati (è il nome della tribe) raggiunge il suo picco e si parla dei loro raveparty in tutta Europa.
Delicati equilibri con la parte corrotta delle forze dell'ordine consentono a quello schema di ripetersi ogni fine settimana, alcuni non morti spacciano alimentando le casse dei Pirati che alla fine erigono una baraccopoli dall'apparenza estetica di un lagher nazista ma con numerosi jolly roger che sventolano lungo il perimetro recintato da filo spinato elettrificato.
A una festa Nebaioth viene avvicinato da un'avvenente vampira neozelandese, Veronique, che decide arbitrariamente di voler essere la sua compagna.
Lo zombie accetta pur capendo grazie all'occhio di Seraptis che lei lo desidera solo in quanto maschio alpha della situazione.
Il problema è che Veronica vampirizza molte delle sue vittime creando una fazione fedele a lei all'imterno della tribe.
Quelli della vecchia guardia incitano il Capitano a sbarazzarsi di lei ma lui la tollera anche perchè sa muoversi bene nel mondo dei social e fa un ottimo lavoro di marketing che attrae masse sempre crescenti ai festini.
Intanto si è fatto amici anche diversi esponenti del mondo hip hop e con loro esegue scorribande notturne durante le quali dipingono i muri delle stazioni o i vagoni dei treni con le bombolette.
Una di quelle notti Veronique si trova a contendersi una preda con un'altra vampira, Morgaine, lo zombie le osserva finchè non decide d'intervenire prendendo le difese della sconosciuta mandando la propria compagna su tutte le furie.
Morgaine è un vampiro di quelli con sensi di colpa asfissianti, un po' come lo era Seraptis; forse quella similitudine rende attraente la nuova comparsa agli occhi del Capitano.
Ora vuole giocare: il suo scopo è quello di trasformare una vampira piena di remore in una spietata assassina.
Lo spartano alterna atteggiamenti galanti a frecciate velenose mandando in confusione la donna; con un escamotage riesce a condurla presso il suo camper ma quando Veronique li trova lì cede all'ira e s'avventa sull'intrusa.
Nebaioth però non le permette di nuocerle e rapido come una saetta la decapita con Malaika, la katana nera appesa al muro.
L'antico decide che Morgaine sarà la sua regina, lei ha dei dubbi in merito poichè colui che l'ha resa non morta la considera una sua proprietà.
Presto vi sarà uno scontro oneluttabile fra lo zombie spartano e il vichingo vampiro.
Elias in cerca della propria figlia di sangue si addentra nel territorio dei pirati dove ormai Morgaine è di casa; afferra la sua creazione e fa per trascinarla via ma Nebaioth lo sfida a duello e i due si affrontano dinanzi a tutti i non morti del clan.
Lo scontro è impari e Nebaioth massacra l'iracondo vampiro del nord per poi aprirgli la testa ed esibire il suo cervello come un trofeo accaparrandosi l'astio di Morgaine che lo amava e lo odiava al contempo.
I dissapori però non provengono solo dalla new entry: anche tra i figli di Veronica si è sparso il malcontento e Kora, il suo prediletto, decide di farla pagare all'assassino di sua "madre".
Anche qui... Perchè un vampiro di due anni si mette contro uno zombie di tremila?
Esito scontato: altro scontro, altro massacro, altro innesto; di lui prende un dente canino.
Stufo della piega che hanno preso le cose, una tribe sull'orlo della guerra civile, decide di non voler più proseguire con le feste e abbandona il suo accampamento in cerca di una situazione che riesca a divertirlo più di quanto non facciano i capricci dei neovampiri lasciati alle spalle...

Non-morto
Non ha bisogni fisiologici, non dorme, non invecchia, mangia solo perchè ciò gli garantisce un aspetto che gli consente di mescolarsi fra i comuni mortali, debole al fuoco e al sacro, immune a veleno, paralisi ed effetti che influenzano la mente.

Antico
Come gran parte dei non morti più longevi, anche Nebaioth è divenuto più potente nel corso del tempo.
Trattandosi di uno zombie ultramillenario, ha forza, resistenza, agilità e riflessi che superano di gran lunga quelli di qualsiasi mortale o giovane non morto.
Puó sollevare senza sforzo dieci tonnellate (dimensioni dell'oggetto permettendo) puó resistere a ripetuti colpi da arma da fuoco (che lo attraversano arrecando danni minimi), puó captare movimenti rapidi come un insetto dotato di occhi composti e reagire di conseguenza grazie anche a un corpo snodabile più di quello di un contorsionista.
La sua velocità è tale da consentirgli di fare cento metri in tre secondi a corsa.
Altro aspetto dell'anzianità riguarda i rapporti con gli altri non morti: i non senzienti (zombi e scheletri semplici) non attaccheranno mai un antico, anzi, più facilmemte si sentiranno attratti da lui ed eseguiranno i suoi ordini acriticamente.

Aura di morte
Il corpo di Nebaioth irradia costantemente un'aura che testimonia il suo legame col piano dell'energia negativa.
Ogni non morto è intrínsecamente legato al piano dell'energia negativa e quella stessa energia è ció che gli permette di continuare a deambulare nonostante la morte.
Per la gran parte dei non morti il legame fra loro e il piano che li anima è irrisorio ma nel caso di esseri come lich, vampiri e via dicendo, questo rapporto è assai più consistente e si manifesta sottoforma dei loro straordinari poteri.
Nel caso di Nebaioth tale legame si concretizza in un'emanazione di raggio quindici metri invisibile a occhio nudo se non per gli effetti che manifestano le forme di vita al suo interno.
Le piante appassiscono, gli animali più fragili muoiono, i cibi marciscono, le acque stagnanti si fanno putride mentre i non morti si sentono rinvigoriti dall'esposizione a questa fonte di energia.
In termini di gioco, i mortali che si trovano entro cinque metri dallo zombie avvertono un senso di spossatezza paragonabile a quello che caratterizza lo stato febbrile (ai giocatori spetta l'interpretazione di questo effetto), i non morti invece sono più ricettivi rispetto a questa emanazione di energia e infatti ne rimangono affetti fino a quindici metri di distanza da chi sprigiona l'aura; gli effetti che sortisce su di loro sono diametralmente opposti: i non morti acquisiscono un lieve fattore rigenerativo o lo vedono migliorare qualora già ne siano in possesso. L'aura di morte non sortisce effetti sui costrutti sebbene i cyborg ne siano ugualmente affetti a causa della loro natura ibrida.

Vento d'oltremondo
Nebaioth incarna un condotto animato fra due mondi vicini e distanti come quello dei vivi e quello dei morti; se lo desidera è capace di squarciare temporaneamente la membrana dimensionale che separa le due realtà utilizzando la propria bocca come varco dimensionale.
Così facendo lo zombie consente alle condizioni metereologiche tartare di riversarsi laddove si trovi in quel momento.
Il vento di Tartaro è privo di ossigeno perciò soffoca le fiamme anzichè alimentarle, porta con sé un insopportabile tanfo di morte e le grida scomposte dei dannati prigionieri di quel piano.
Essendo una corrente che si muove a cento chilometri orari è capace di spostare oggetti non eccessivamente pesanti, disperde gas ed è particolarmente efficace contro gli esseri incorporei in quanto la sua funzione è proprio quella di infliggere tormento alle anime dei dannati; su di loro sortisce gli effetti che avrebbe il fuoco sulla carne dei mortali.

Rigenerazione
Il corpo di Nebaioth si rigenera costantemente anche se a una velocità moderata.
Se mutilato puó riattaccarsi parti del corpo perdute o anche sostituirle con quelle di altri non morti.
Nonostante possa virtualmente rigenerarsi all'infinito, può accadere che giunga al punto di aver subito troppi danni e al di la di come appare esteriormente (magari senza un graffio) ridursi ad un ammasso di cenere.

Manipolazione ossea
Questa capacità consente a Nebaioth non solo di riparare qualunque frattura ma anche di modellare le proprie ossa al fine di usarle come vere e proprie armi facendole fuoriuscire a piacimento e conferendo loro l'affilatezza di vere lame.

Catena di viscere
Nebaioth ha un controllo superlativo del proprio corpo e può riuscire a convertire in un'arma persino il suo intestino.
Dalla bocca, da una ferita in prossimità dell'addome o dall'orifizio anale, è capace di far fuoriuscire l'intestino per poi utilizzarlo come una frusta della quale ha pieno controllo.
All'occorrenza puó anche liberarsi di quella protuberanza che però in quel caso finirà putrefatta in due turni.
L'intestino ha una lunghezza di sette metri, e metà della forza del non morto.
[Questa capacità può essere usata al massimo potenziale in combinazione col Cuore di Teti, in modo che l'organo in questione abbia la stessa durezza del corpo del non-morto; va da se che quando il potere del cuore termina, anche l'intestino torna ad essere di consistenza normale.]

Rigetto gastrico
Nonostante lo status di non morto, Nebaioth non ha mai smesso di nutrirsi perché la carne dei vivi gli consente di posticipare i naturali effetti della putrefazione.
Per questa ragione il suo apparato digerente ha sempre continuato a produrre succhi gastrici, acido cloridrico abbastanza concentrato da sciogliere sia la carne che i metalli (tranne quelli nobili).
Con una contrazione addominale può indursi un rigetto che si risolve in un conato di vomito altamente caustico; il getto non supera tre metri e genera esalazioni tossiche mentre reagisce.
Nebaioth impiega tre turni per generare abbastanza succhi gastrici da poter utilizzare nuovamente con un conato di vomito.

Contagio
Le vittime di Nebaioth che non vengono da lui divorate si convertono in zombi in un tempo che varia da qualche decina di minuti a massimo un giorno.
[I giocatori hanno il diritto di decidere le sorti dei loro pg]

Innesti
Nel corso della sua lunga esistenza Nebaioth ha incontrato non morti di ogni tipo condividendo con loro importanti esperienze; di alcuni porta con sé non solo il ricordo ma anche vere e proprie parti del loro corpo.
-Cuore di Teti Appartenuto alla mummia Teti, unica "donna" che Nebaioth abbia mai amato, gli conferisce il potere di rendere il suo corpo granitico per tre turni durante i quali ogni danno subito viene ridotto al minimo e lo zombie perde polvere invece che sangue se ferito. Dopo ogni utilizzo necessita di tre turni di ricarica.
-Occhio di Seraptis
Appartenuto alla vampira Seraptis, è il bulbo oculare sinistro dall'iride azzurra che la rendeva capace di scrutare nell'animo degli individui; adesso consente a Nebaioth di leggere le intenzioni altrui conferendogli una sorta di preveggenza limitata al suo campo visivo e ad un solo soggetto per volta (si potrà capire se un interlocutore stia o meno mentendo oppure se un avversario sia in procinto di attaccare o fuggire; niente di particolarmente preciso).
-Mano di Azorius
La scheletrica mano sinistra dello stregone del fuoco, il lich Azorius, è il lascito dell'arcanista per Nebaioth dopo che ebbe ultimato la sua transizione in una forma superiore di non morto.
L'appendice consente allo zombie di manipolare il fuoco infernale che si manifesta sottoforma di fiamme nere.
Con questa mano Nebaioth può generare e scagliare piccole palle di fuoco che esplodono al minimo contatto interessando un volume di raggio 2,5 metri e incendiando tutto ciò che è infiammabile.
Volendo può decidere d'infondere un'arma con questa sacrilega energia ma affinchè il fuoco infernale non si estingua è necessario che continui a impugnare l'arma con la mano di Azorius.
L'infusione può durare per un massimo di tre turni poi ce ne vorranno altri tre di riposo prima di poter nuovamente ricorrere a questo espediente; durante questo tempo di attesa non si possono nemmeno generare palle di fuoco.
Il fuoco nero danneggia anche le creature normalmente immuni al fuoco sebbene in maniera ridotta.
-Lingua di Veronique
Appartenuta alla vampira Veronique, questa lingua consente di controllare pipistrelli oltre che di comunicare con loro attraverso ultrasuoni e interpretare quelli prodotti dalle bestiole.
Le funzioni dei pipistrelli possono essere molteplici, essi possono immolarsi per intercettare proiettili in arrivo, confondere gli avversari impedendo loro di concentrarsi, monitorare una zona e molto altro.
-Cervello di Elias
Nebaioth ha due cervelli, uno lo ha estratto dal cranio di un anziano vampiro, Elias, dopo lo scontro a senso unico tenutosi fra i due.
Ricorrendo alla magia di un artigiano lo zombie fece ridurre le dimensioni del proprio cervello e di quello del suo antagonista per poi farsi innestare entrambi.
Adesso anzichè due emisferi ha due cervelli entrambi capaci di controllare il suo corpo solo che può decidere in qualunque momento di usarne uno piuttosto che un altro o entrambi contemporaneamente.
Inoltre, il cervello di Elias, gli consente di usare il tipico charme dei vampiri che però il non morto vichingo usava telepaticamente (anzichè attraverso lo sguardo).
Lo charme funziona solo su png o personaggi di livello inferiore, fa apparire chi lo usa come qualcuno di cui ci si può fidare; l'effetto permane fintanto che non s'intraprende un'azione offensiva ai danni della vittima di charme.
-Tatuaggio di Michele
Non si tratta di un vero innesto ma questo è ció che gli ha lasciato il ghoul Michele Sebastiani, un triskell che rappresenta la riunione di tre antichi: la mummia Chephren Amek, il patriarca vampiro Sebastian O'Raily e lo zombie Nebaioth.
Lo avevano denominato il Triumvirato Eterno sebbene fosse durato veramente poco se comparato con le loro interminabili esistenze...
Il tatuatore non morto, Michele Sebastiani immortalò il patto fra titani realizzando un tatuaggio dietro la nuca dello zombie che sarebbe andato a rafforzare gli effetti della sua già terribile aura di morte.
Quando si avvale del triskell, l'aura di Nebaioth conferisce un livello virtuale (non si guadagnano nuove abilità) a tutti i non morti presenti nel raggio di cento metri; l'effetto perdura al massimo un turno per livello del non morto ma può essere innescato una sola volta al giorno.
-Occhio di Nebaioth
Questo bulbo Nebaioth se lo è cavato giusto perchè il suo artigiano di fiducia lo incantasse poi se lo è reinnestato come nulla fosse.
In quel periodo era in cerca di un accesso a mondi paralleli e le sue indagini richiedevano qualcosa che gli consentisse di vedere l'inosservabile.
L'occhio di Nebaioth gli permette di vedere l'invisibile (salvo ciò che è invisibile per natura) e di vedere le cose per ciò che sono (ignora le illusioni visive).
-Dente di Kora
Questo dente canino è appartenuto a un vampiro reso tale dall'amante di Nebaioth.
Pronunciando un proclama blasfemo si attiva questo innesto che ha il potere di rendere più fragile la materia riducendone la resistenza per un turno.
Si può indebolire il legno di una porta rendendolo precario come legno marcio ma non si può affliggere un albero (purchè sia vivo).

Baby Silver
Una Desert Eagle personalizzata (solo esteticamente).

Gladio dell'Impero caduto
Anche se non risale realmente all'epoca dell'antica Roma, gli ricorda i tempi in cui combatté nell'arena.

Flagello del Kraken
Sciabola placcata d'argento che Nebaioth brandiva quando vestiva i panni di capitano dell'Inesorabile.

Spina nel Fianco
Stocco responsabile della morte di molti gentiluomini francesi che avevano il brutto vizio di lanciare sfide all'ultimo sangue.

Malaika Masamune
Katana a lama dritta di colore nero come anche l'elsa; se mai dovesse essere annientato, Nebaioth vorrebbe che tutta la sua cattiveria venisse ereditata da quest'arma.

Spadone della Vendetta Incompiuta
Questa imponente spada a due mani appartenne a un templare che decise di dare la caccia al non morto sbagliato...

Aphex Twin
Due spade identiche realizzate in grafene, leggere come una piuma, resistenti più del diamante; le ha battezzate col nome di un DJ noto per il ritmo frenetico delle sue tracce 2-step.

Smartphone
Ha lo spessore di un foglio di carta ma le potenzialità del miglior cellulare in circolazione; si può piegare, immergere, accartocciare... È praticamente indistruttibile! (Non è vero)

Dubai elleMMent Palazzo
Il mezzo di trasporto più pacchiano che si possa immaginare: un camper a tre piani che ospita svariate stanze al suo interno oltre ad ogni genere di comfort che possono offrire i tempi moderni.
La cosa più bizzarra è forse la sua cromatura esterna: oro.

progressione

accadimenti nel gdr