COMICS, MANGA e SERIE TV ROVINATE DAI SOCIAL JUSTICE WARRIOR WOKE

Video live Wannabebuddha

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    Premetto che prima di aprire questo topic mi son preso qualche giorno per riflettervi, perché se è pur vero che la diatriba tra i due “schieramenti” è ormai da qualche tempo uno degli argomenti su cui è stato versato più inchiostro - virtuale e non - dall’altro lato tutto lo spazio dedicatogli non ha fatto che esasperare ulteriormente i toni di ambedue le parti, perciò sebbene il forum si sia sempre dimostrato refrattario al fanatismo la prospettiva di poter in qualche modo contribuire a fomentare uno scontro che a me pare insensato non mi entusiasmava moltissimo.
    Aggiungo inoltre che il canale YouTube che ha ospitato il dibattito, Wannabebuddha, è probabilmente uno dei migliori in lingua italiana per quanto concerne divulgazione e debunking - a patto ovviamente che si apprezzi il loro stile all'insegna di una satira tra il dissacratorio ed il triviale - quindi nonostante stavolta tenda a dissentire con le loro posizioni lungi da me sminuire quanto di buono abbiano sempre fatto per contrastare il proliferare di falsa informazione e sedicenti auctoritates della rete.



    Il video è parecchio lungo ed immagino possa risultare pesante, perciò ne consiglio l’ascolto in più sessioni.
    In attesa di vostre opinioni allego anche il mio intervento, che purtroppo su YouTube non ha avuto repliche un po’ perché arrivato con qualche giorno di ritardo ed un po’ - soprattutto, probabilmente :asd: - perché altrettanto lungo e pedante xD

    CITAZIONE
    Secondo me il problema è che per criticare la sedicente deriva woke dell’intrattenimento occidentale contemporaneo spesso si scade in una retorica eccessivamente disfattista mutuata di peso da quella outrage culture che dell’integralismo “liberal” è praticamente il contraltare, visto che si fonda su una visione del mondo - o anche solo del tema in esame - che a sua volta ragiona solo per aut aut.

    Imputare il declino del fumetto delle major americane all’infiltrazione di frange altamente ideologizzate, ree di averlo ridotto a mero strumento di propaganda, è una conclusione che a mio avviso risulta sia miope che eccessivamente semplicistica, oltre a peccare della canonica mitizzazione del passato - più o meno recente - che affligge un po’ tutti i parallelismi tra ieri ed oggi: il tracollo qualitativo è un problema con cui la Marvel convive almeno dalla prima metà dei ‘00s, dunque da ben prima dell’avvento della sensibilità snowflake ed esattamente in contemporanea con quella politica schizofrenica all’insegna della caccia sfrenata al nuovo lettore mediante l’immancabile evento annuale a cui si è scelto di sacrificare qualsivoglia velleità di programmazione di lungo corso.

    Oggi, nel ‘21, comprensibilmente ci lamentiamo di quanto faccia schifo * aggiungere fumetto a caso * ma magari prima di lanciarci nella solita caccia alle streghe “estrinseca” sarebbe il caso di ricordarci come il passato che tanto rimpiangiamo ci abbia regalato delle perle che, seppur scevre di qualunque contaminazione woke, non solo appaiono - e di fatto sono - altrettanto becere ma che soprattutto già ai tempi furono accolte con gli stessi, esatti mal di pancia e catastrofismo delle contestazioni di adesso.
    Penso ad un House of M, ad un AvX, ad un Axis... sto citando crossover perché, come già detto, risultano di gran lunga gli esempi più calzanti, ma è un’osservazione perfettamente estendibile anche a semplici run... lo Spiderman pre e post-Strackzinsky? L’Iron Man pre e post-Fraction?

    Capitolo strumentalizzazione: rimproverare una Marvel che non si risparmia prese di posizione anche abbastanza didascaliche e/o allineate a me sembra nuovamente indice di scarsa memoria storica - parliamo pur sempre della casa editrice che nei ‘70s affrontava tematiche scomode ma allora attualissime come l’abuso di stupefacenti, i moti giovanili e la discriminazione razziale, e di certo non con il taglio verista del “guardo ma non commento” ma indulgendo volentieri in giudizi di valore dalle palesi implicazioni ideologiche - perciò immagino che la critica sia più al “come” che al “cosa”; obiezione assolutamente legittima, oltre che personalmente condivisa, ma ancora una volta stiamo tacciando di scarsa sottigliezza la stessa Marvel che ai tempi del primo MCU non s’è fatta scrupoli a trasformare tre quarti della sua scuderia nella - brutta - copia pedissequa delle versioni su schermo: di nuovo, se di problema si vuole parlare lo si faccia consapevoli che i prodromi sono ben più antichi della svolta woke.

    Per come la vedo la verità è che la Marvel, così come tutto l’intrattenimento “corporate” odierno, è un’industria il cui unico imperativo è massimizzare i guadagni facendo leva sul sentire del momento: oggi la vacca da mungere è l’inclusività - e per fortuna, aggiungerei, ché ben vengano le campagne martellanti e l’utilitarismo più meschino se quantomeno gli ideali veicolati sono nobili - ieri era... boh, per Quesada e soci il primissimo boom del MCU, direi.
    Capisco che la vulgata degli estranei che usurpano il potere e rovinano tutto perché non capiscono un cazzo possa avere un suo fascino distorto, ma onestamente oltre che fin troppo conveniente visto che neutralizza il mea culpa - “il marcio non è congenito, viene da fuori” - puzza pure un po’ di dietrologia complottista.

    Un’ultima chiosa: a proposito di proclami da fine del mondo - o anche solo dei comics USA, in questo caso - ad un settore capace di sopravvivere ai ‘90s - quello sì decennio horribilis, tanto economicamente che qualitativamente, sebbene il processo di revisionismo sia già alacremente in corso - di certo non manca né il carattere né l’esperienza per resistere anche all’ennesima contrazione delle vendite che attraversa al momento.
     
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    Concordo con la tua analisi botolo.
    Il discorso delle esigenze di massimizzare i profitti che mettono la qualità del prodotto in secondo piano.

    Il resto è sintomatico: non è che stiano pianificando di tagliare fuori una fetta di fan, ma se investono su quelli che credono essere i gusti attuali e questi non coincidono con i gusti dei fan di lungo corso, è inevitabile che qualcuno finisca escluso.

    L'analisi del video è a tratti un pochino banale e semplicistica.
    Nella fretta di sezionare il problema, forse sono stati troppo poco attenti al quadro generale.

    Un accidenti particolare al discorso su Cap e la
    "Promozione" di Falcon.

    Poi se mi rimpiangono Onslaught e dicono che Hickman ha scritto la saga Marvel definitiva, vabbè. .. :trigger:

    Tuttavia, alcune delle conseguenze di questa tendenza, sono effettivamente preoccupanti

    Le paure sulla censura le condivido.
    Assolutamente disgustato dai processi dal basso e dalle decapitazioni pubbliche che partono dai social. Suppongo che ci siano casi non scusabile, ma altri...

    E sono d'accordo che l'arte debba anche offendere, è uno dei modi in cui colpisce.
    Se non fosse così, non sarebbe arte.
    La normalizzazione, la sensibilizzazione dei contenuti...È un rischio. Inutile per altro.
    Quale è la sua funzione? Pedagogia? Ai bambini certe cose gliele devono insegnare i genitori e i maestri a scuola, non tv e fumetti.
    Proteggere le minoranze? Compito dei politici.
    Combattete giuste battaglie sociali?
    Mmmmmmh!!!
    Questa è pigrizia.
    Se il Ku Klux Klan fa una manifestazione, chi vuole davvero combatterlo scende in piazza dalla direzione opposta e quel che succede succede. SE DAVVERO GLI FREGA QUALCOSA!
    Un fumettista può appoggiare una giusta causa. Mostrare cose, dare un esempio, tutto quello che vuoi, tutto bello, ma non gli puoi dare la responsabilità di portare sulle spalle quella causa più di tanto.
    Ne puoi accusarlo di sabotarla con quello che scrive.

    Quindi non sono proprio d'accordo sul discorso "ben venga il martellamento mediatico di sensibilizzazione verso giuste cause".
    È un male minore, ma non di meno un male.

    Mi preoccupa anche e forse di più, non ciò che si perde, ma quello che poi si "guadagna".
    L'inversione di tendenza che ci porta dal troppo politico al trash insopportabile.
    Non è con le terapie d'urto che si risolvono certi problemi.
     
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    Ma guarda ciò che mi lascia maggiormente perplesso è ‘sta retorica catastrofista che della corrente anti-SJW sembra diventata l’immancabile marca di fabbrica, visto che nell’intonare il suo de profundis tanto affrettato quanto opinabile - ché riconosco la centralità dell’intrattenimento nella società contemporanea, ma la gravitas con cui se ne parla attualmente ha del malsano - sembra non accorgersi di scadere nel reazionario fatto e finito.

    Anche volendo accantonare le reali ragioni di una Marvel - ma in realtà di un intero mercato - che nel 2021 si riscopre attivista come risposta all’espansione di quella sensibilità che ha fatto dell’inclusività il suo nuovo paradigma, la storia del fumetto che legittima sé stesso solamente affrancandosi da contaminazioni esterne non sta in piedi: l’informazione neutra è poco più di un mito, visto che qualunque prodotto della nostra società è inevitabilmente figlio del substrato che lo genera e trova la propria ragion d’essere proprio sublimandone i connotati, invece di allontanarli pur di poter millantare una sedicente integrità.
    Vent’anni fa queste peculiarità erano (anche) le donnine scollacciate ed il gore, oggi evidentemente la tendenza è mutata... a mio avviso ad assumere i contorni della censura è un processo che, sulla base di mere idiosincrasie che si arrogano il diritto di ergersi a dogmi di un’ipotetica grammatica granitica, auspica una sorta di epurazione che dovrebbe riportare il fumetto a quell’epoca d’oro che, a ben vedere, altro non è che l’istantanea intrisa di nostalgia di un momento storico - tanto del settore quanto della società che vi ha fatto da humus - che il normale fluire del tempo s’è già messo alle spalle da un pezzo, con buona pace dei malumori del fan pluridecennale che lo vorrebbe cristallizzare solo perché con quegli stilemi lì c’è cresciuto ed insiste a reputarli inarrivabili, peraltro ignaro di star ricalcando gli stessi, esatti cortocircuiti logici del padre che magari piuttosto di idolatrare gli ‘80s/‘90s rimpiange gli anni ‘60 e deve pure sorbirsi il biasimo del figlio che lo taccia di voler vivere nel passato...
     
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    :titanasd:

    Sì: indubbiamente alcuni toni si infervorano troppo.

    No: nemmeno io penso che sia stato fatto nulla di irreparabile. Lo penso, ma quanto ne so davvero?

    Hai ragione: il prodotto cambia con la società.
    Ben vengano dialoghi meno artefatti ed epici per gli scambi di battute intelligenti, magari con qualche inuendo attuale.
    Ancora rido sul "jab" di una storia che non ricordo, ma che era il debutto di Ultron-Hank Pym.
    Torna sulla terra e fa una battuta sulle scimmie che hanno preso il controllo del pianeta e Rogue sottovoce dice "forse non hai fatto caso alle ultime elezioni..." Era il 2016, tanto per dare un minimo di contesto.

    Quando mi citano Claremont e di Matteis, mac Farlane, Byrne, Miller come "quelli bravi", mi viene da pensare spesso al modo in cui i personaggi parlavano e le trame andavano al pettine nei decenni passati.
    Perfino i nomi più eccelsi, avevano le loro sbavature. E non roba piccina picciò.

    Però mi viene anche da pensare a cose tipo una run recente di Ercole, trasferitosi a vivere non ricordo dove sulla Terra, dove una sua vicina di casa si lamenta del suo modo di risolvere i problemi prendendo mostri e demoni a mazzate.
    :uhm:
    Cioè: qualcuno realisticamente può credere che la diplomazia possa fermare un serpentone a nove teste di 30 tonnellate e passa, in piena frenesia distruttiva?
    Non so dove sia andata a parare quella run, ma con tutto che insegnare ai giovani ad essere meno impusivi e violenti è una sacrosanta crociata (ricordo questa storia di ASM illustrata da Romita in cui Spidey sembra voler seguire l'esempio del padre e fermare un villain in pieno delirio rabbioso a parole, forse non molto realistica, ma sì; messaggio consegnato e secondo me anche ricevuto), ma non mi pare fosse quello il contesto migliore per dimostrarlo.
    Poi magari Erc e la sua vicina son finiti a trovare un terreno comune e lui è diventato un eroe migliore in modo tutto diverso, boh.

    Lo ripeto: è il mercato che comanda e lo so, ma certe volte uno legge e si domanda, ma questi che hanno nel cervello per far fare e dire certe cose ai personaggi?

    Nemmeno io voglio il ritorno agli anni '80 in tal senso, ma non sembra che tutto ciò che di buono hanno seminato in quella e in epoche precedenti, l'hanno un po' mandato in vacca negli ultimi due decenni? Parlo sempre di fumetti e roba così :D

    Dimmi botolo, che non c'è nemmeno una retcon, una re-caratterizzazione a trazzo di piccione che non vorresti prendere e demolire a colpi di machete, se potessi?

    Ma giusto per essere chiari: IL RINNOVAMENTO È BELLO!
    Non abbiate dubbi su questo! Io farò sempre parte di questa corrente di pensiero. Rimarrà la pietra angolare di quella che è l'idea della mia serializzazione ideale.
    Non ho mai smesso di pensarlo da quella quarta di copertina del mio album dei Vendicatori della Costa Ovest dove mi presentavano i New Warriors come "la nuova generazione di supereroi".
    Oh! Magari qualche dettaglio è diventato nebuloso, ma il concetto era quello.
    Poi, certo: sapendo quello che so oggi...Ci siamo capiti!
    Ma allora per me era un evento inatteso quanto avvincente.
    Io ero ancora abitusto alle storie che bene o male avevano una struttura costante.
    Niente cambiava davvero, se non quando si arrivava al gran finale.
    Questa idea di una rivoluzione dei protagonisti mi colpì come un treno e oggi lo so che i veri Cap, Thor, Iron Man ecc...Non sarebbero spariti di colpo per lasciare il posto ai personaggi nuovi, ma l'idea mi aveva si intristito, ma anche acchiappato.
    Volevo vedere dove andava a parare e mi dispiacevo della consapevolezza, che non avevo i soldi per leggermela o amici a cui chiedere in prestito gli albi.

    Però...Cambiamento è qualcosa di più di un personaggio che scopre/cambia il suo orientamento sessuale.
    È più di un riarrangiamento di un rooster di un gruppo, o perfino di un passaggio di mantello.
    E non è solo cosa fai, ma come lo fai.
    Non ti innamori di un nuovo personaggio con un costume simile, se non offri un commiato decente a quello precedente.
    Poi io sono esigente e forse troppo.
    Non ho apprezzato nemmeno Hickman e lui ha indubbiamente cambiato lo status quo degli X men.

    Sinceramente? Non biasimo i nostalgici vedendo i "cambiamenti" messi in piedi da Marvel e DC negli ultimi tempi.

    Edited by Vandal - 21/7/2021, 12:13
     
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    Riflessioni messe assieme di botto e a tutto tondo XD
    Scusate se sembro saltare di palo in frasca.
    Diciamo che 95% mi trovo sull'intervento iniziale di Botolo.
    Quindi farei meglio a non argomentare nemmeno ché già mi sta bene così. XD
    Ma giusto per ampliare, oltre che puntualizzare quel 5%(magari pure meno)... XD

    Fondamentalmente temo sia un problema soprattutto americano e anche di majorSss, ché se vuoi trovare qualcosa di pungente e scorretto che faccia duscutere, sono certo pur senza averne un solo esempio pratico a disposizione XD, a cercare si trova.
    Il 5%: a smitizzare certi momenti storici del fumetto, o relegarli in toto a periodi bui e catastrofici(buoni solo per chi li ha vissuti... XD), si finisce un tantino nel generalizzare.
    Non fa bene, mai XD

    Sandman è del 90 ed ha fatto scuola molto di più, a lungo andare, di Liefeld e la Image.
    Authority arriva un pelo più tardi, giusto in tempo nel 99 XD, ma è proprio figlio di quell'esagerazione di contenuti stilistici militareschi, e peraltro è pure uno dei fumetti migliori che riscrive addirittura Batman e Superman in chiave omosessuale, senza farlo assolutamente, in realtà.
    Nel 93 esordiva la linea Vertigo della Dc... cioè: se non è uscito del contenuto con le oo da lì, non è uscito da nessuna parte XD.
    Questo per "difendere" almeno un minimo un decennio che continuo a notare essere bistrattato troppo e male, dai ciofani XD.
    I danni economici e gli strascichi sono innegabili e non bisogna dimenticarli, pure la corsa all'immagine senza storia, ma quel che di buono passò in quegli anni non lo so se è giusto relegarlo nel periodo orribile e basta.
    Non esiste un periodo solamente negativo o solamente eccelso, direi anche ovvio, per me XD
    Ah a proposito è del 90 pure la saga del guanto e successivi Infinity Thanosiadi XD
    Poi amplio o ribadisco: come fa notare Vandal, ci si aggrappa a strane pietre miliari, per difendere il fumetto "classico" XD
    Io attualmente non seguo la Marvel e vedere certi spunti mostrati nel video mi fanno decisamente sorridere, però se i nuovi New Warriors poi non son stati pubblicati, forse eh, tutta sta deriva dello strapotere partitico(?) cosiddetto woke sjw o come cacchio volete siglarlo, alla fine si piega alle leggi di mercato, che sennò vai in fallimento. XD
    E quindi? Ecco che sono decisamente d'accordo con Botolo alla fine dei conti, soprattutto nel succo che è il cuore del suo intervento, anni 90 o no. XD
     
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    Ovviamente Hack ha ragionissima, tant’è che la boutade sui ‘90s l’avevo relegata a chiosa finale proprio perché era la classica provocazione gettata lì con - studiato - pressappochismo giusto per pungere sul vivo chi aveva passato le ultime due ore ad incensare un’epoca del fumetto che, come qualunque altra, consta tanto di alti - i cui apici hai egregiamente menzionato - che di bassi e dunque farne l’agiografia anche no, specie se poi questa clemenza condita di impressionismi la si concede solo al figlioccio prediletto investendo il tutto - leggasi: pareri soggettivi - di una supposta aura di obiettività xD
     
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    Mai prestato attenzione alle date di pubblicazione, onestamente.
    Del '90 ricordo più che altro alcuni stili di disegno discutibili.
    Ci metto anche quelli del primo Sandman, che comunque secondo me soffrivano più dei coloristi poco capaci.

    Lo dirò: mai stato un grandissimo fan della saga del guanto dell'infinito. Quindi non è proprio l'esempio migliore per osannarmi i '90.

    Poi ogni epoca ha i suoi alti e bassi. Si può obbiettare qualche decennio peggiore di altri? Sì indubbiamente. Ma finisce lì.

    Hanno "trombato" la pubblicazione dei nuovi New Warriors? In effetti, la reazione del pubblico è stata di bocciatura unanime e feroce (a tratti davvero troppo feroce, alcune idee erano buone, una l'ho pure presa in prestito per la mia ff), ma non pensavo fosse stata così tanto terribile. Sono uccelli per diabetici :sisi:
    Direi che qui concordo con la teoria di Hack che poi sarebbe anche la mia: woke o no, il trend conta ed è soldo a dare l'ultimo okay.
     
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    Beh il mio puntualizzare alcune cose uscite nel 90, compreso the infinity gauntlet, non era per osannare il decennio XD, ma per mostrare che non fu così brutto.
    Potevo dirne altre ma poi andavo sul gusto personale, troppo, e facevo come questi mostrati in video in pratica XD

    Metto sotto spoiler il resto dell'intervento perché un tantino off topic rispetto a quanto si vuol discutere con il tema portato all'attenzione da Botolo.

    La saga del guanto può anche non piacere eh, ma è probabilmente uno degli eventi più riusciti alla Marvel che fino ad allora non era stata capace di farne uno decente che non fosse sui Mutanti, ché Atlantis Attack o il seguente Atti di Vendetta furono delle ciofeche spiazzanti XD.
    Inoltre a guardare quanto abbia ispirato tutto il progetto mcu, è sicuramente diventato un caposaldo, bello o brutto che lo si possa trovare, convincente o meno.
    Per esempio se avessi voluto mettere roba sul mio gusto personale dedicato al Thanos del 90(il migliore senza dubbio, come punto evolutivo del personaggio, unitamente ai primi 2000), avrei detto: Thanos Quest.
    E a voler vedere non è nemmeno così poco importante come evento:
    Lì il titano si prende il palcoscenico da vincitore e protagonista, soprattutto(perché col Magus comunque fu comprimario di Warlock) per la prima volta nella sua lunghissima carriera XD
    Un villain che si prendeva il titolo di una (mini)serie alla Marvel non era successo(non ci metto la mano sul fuoco però XD), se non con Destino, ma sempre in condivisione con qualcun altro, che potesse essere Strange o Namor(che se consideriamo villain vince a mani basse questo primato XD). La versione 2099 di Destino che è protagonista assoluto di una serie è comunque del 93, e pure questa avrei potuto mettere tra i titoli da ricordare dei 90, con la bellissima run di Warren Ellis.
    Tanto per dire XD
    Ma co sti 90 mo la smetto :lol:


    Per il resto credo di poter condividere tutto dell'intervento iniziale allora, dopo la precisazione del buon Botolo XD
     
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    Ci ho messo un pò a rispondere, per vari motivi: è estate e ho altro da fare XD, mi sono preso tempo per vedere il video, volevo fare un intervento ben fatto, ecc.
    A pensarci bene, l'argomento è talmente enorme che non credo di essere in grado di spiegare tutto e bene. Del resto, è dal topic del Comicgate (di cui si parla in questo video) che avete capito le mie posizioni.

    Iniziamo dal video: sono d'accordo con loro quasi del tutto, ma ho odiato questo modo caciarone di affrontare la cosa. Si parlavano addosso e c'era troppo casino. Ma, per le altre cose, mi ci ritrovo.
    Sia chiaro che non intendo dire che la deriva "woke" sia l'unica causa del declino attuale, è palese, ma io la vedo davvero onnipresente e, se non fosse che sono un matto nichilista, mi preoccuperei.

    La mole di roba sjw che trovo nei fumetti delle major è allucinante e intendo della peggior specie. Il volume del pride è imbarazzante (come avete potuto vedere), come pure tutta la collana "voices", che fa fare storie a gente appartenente alle minoranze "perchè si". Quindi, io il problema lo vedo, ma sono pronto a discutere del come e del perchè.
    E' palese che la cosa non stia andando a loro vantaggio (serie come la vecchia run di America Chavez, le cacatine su Angela ecc. sono durate uno sputo), ma, se da un lato la vedo come loro (fumetti come prototipo del film), dall'altro ci vedo un chiaro intento provocatorio.

    "IL NUOVO SPIDERMAN E' CINESE E PETER PARKER DICE CHE E' MIGLIORE DI LUI!" è il tipico articolo che esce su CBR o le solite cose e mettono apposta roba in maiuscolo per baitarti. Infatti, tendo a schivare gli articoli che abbiano anche solo un termine in maiuscolo :titanasd:
    Magari la cosa nel fumetto è pure blanda, ma l'articolo baita tutti e crea discussione: la solita diatriba polarizzante condita di insulti e politica becera (gli americani credono di saper parlare di politica, lol). La discussione crea discussione, il casino crea casino e la testata prende popolarità. E funziona coi film, le serie o gli ologrammi.
    "Abbasta mu ne parri", diciamo quì. "Basta che se ne parli".

    E' giusto? Forse, per le loro finanze, si. La cosa che, però, mi fa incazzare come una biscia è che si fanno i paladini di 'sto cazzo, millantando chissà quali valori, e poi sono merde come tutti (se non peggiori). Questo causa isteria collettiva e i "capelli colorati" fanno un macello su twitter, invocando una censura per loro ovvia. "Essere intollerante con gli intolleranti", dicono. Che è come dire di combattere il crimine diventando un villain. E gli eroi fumettistici non sono da meno, basta vedere il topic che aprii per vedere come sono spocchiosi e retorici ("i trans non si conosocno tutti tra loro!", come nel volume di Elektra che, notate, hanno chiamato Devil curiosamente XD).
    E questo non vale per Miles e Kamala, no? Quelli erano palesemente ben scritti (Miles, soprattutto).

    Ma pare sia arrivato un periodo in cui devi davvero seguire le checklist.

    Avete notato quanto mi incazzo sulla Sif di Cates? Donna forte cazzuta inutile e sboccata. She-Hulk è un mostro ipertrofico, la Danvers per un pò è stata ribattezzata "Carol Manvers". E' chiaro che lo fanno apposta. Ti vogliono lanciare qualcosa, ma nel peggiore dei modi possibili, perchè, non smetterò mai di ripeterlo, polarizzare aiuta tutti e Twitter è l'arena perfetta per queste liti. Guardate il casino successo con "United States of Captain America" o il troiaio uscito dopo l'annuncio di Thor 4.

    E la cosa che io trovo maggiormente divertente è che loro dovrebbero essere i primi ad incazzarsi. Per spiegarmi meglio, userò un'immagine che trovo a dir poco PERFETTA.

    Per me, questo racchiude tutta la generazione Netflix e va a toccare la mia personale idea complottista del mondo: cioè che la gente deve diventare sempre più pirla :titanasd: Lo scopo decidetelo voi.

    Quanto a me, quale è il vero motivo del mio astio? Il metodo.
    Ora si fa così: crei i personaggi mettendo le X sui var check e DOPO fai una storia che sia in grado di avere tutto quello che serve (più "un pelo" di trama). "La storia su Gwen Stacy lesbica!", ad esempio (inventato ora). La genesi è l'orientamento sessuale di Gwen. Non dovrebbe essere piuttosto "La storia di Gwen Stacy (che, per motivi di TRAMA, è lesbica)"? Parti dalla trama e, da essa, un modo per scrivere tutto di trova. E al diavolo se se gay, bisex o un elicottero da combattimento, sono le belle storie che funzionano e le belle storie partono da delle trame scritte bene.
    Non ci vuole un genio a dire che i personaggi più fichi (e divertenti) di Authority sono Apollo e Midnighter... Ma è solo la loro sessualità a definirli? Io dico di no. Deadpool è tecnicamente bisessuale... Ce ne frega qualcosa? Non penso.

    E poi 'sta fissazione per i personaggi scritti male. Sul gruppo Telegram, al mio ennesimo rant (è il mio sport preferito rompere i coglioni nel gruppo Telegram), Ferry mi disse (cito quasi testualmente): "quando mi faranno vedere un gay che lavora, paga le tasse e ha i problemi di tutti, il problema sarà risolto". Aveva ragione. "Mi stai offendendo, chiamandomi donna!".
    Del resto, personaggi appartenenti a minoranze sono sempre esistiti (nel bene e nel male), ma ora devi farli "più nuovi!". Quando stava per uscire quel troiaio di Cap. Marvel ci hanno frantoiato le palle con le eroine donne... Ma Alien lo hanno visto? Xena? Jessica Alba in Dark Angel? La dannatissima Buffy? E sto sparando le prime che ricordo.

    E siamo sempre lì: sensazionalismo. Finalizzato a cosa, poi, ho delle idee.

    Poi, se volete parlare del perchè il fumetto odierno faccia un pò cacare (indipendentemente da un'ipotetica correlazione con anni 90/80/Iliade), parliamone pure. Ma io ritengo che una delle cause sia questa, anche se ammetto che non è la più grossa.
    E' quella più evidente, però. Almeno per me.

    Sui "New New Warriors" sono d'accordo che hanno sparato su un bersaglio troppo facile, ma ci tenevo a dire che sono sufficientemente sicuro che la serie sia stata silurata per il Covid, insieme ad una marea di altri albi (tanto per dire, io aspettavo il Tie-In di Thor di Empyre: quello che spiegava come risvegliava i suoi poteri "Gaeaeschi" per poi deflagrare tutto nel finale). Certo è che i commenti non hanno aiutato (quel trailer di YouTube me lo riguardo spesso quando ho i cazzi girati perchè mi fa ridere come un idiota).

    Chiudo, da bravo guerrafondaio, con una cazzata divertente che, sono sicuro, conoscerete:

    Fosse uscita al giorno d'oggi avrebbero ucciso lo sceneggiatore XD
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    CITAZIONE (TronoNero @ 23/7/2021, 12:19) 
    "IL NUOVO SPIDERMAN E' CINESE E PETER PARKER DICE CHE E' MIGLIORE DI LUI!" è il tipico articolo che esce su CBR o le solite cose e mettono apposta roba in maiuscolo per baitarti. Infatti, tendo a schivare gli articoli che abbiano anche solo un termine in maiuscolo :titanasd:
    Magari la cosa nel fumetto è pure blanda, ma l'articolo baita tutti e crea discussione: la solita diatriba polarizzante condita di insulti e politica becera (gli americani credono di saper parlare di politica, lol). La discussione crea discussione, il casino crea casino e la testata prende popolarità. E funziona coi film, le serie o gli ologrammi.
    "Abbasta mu ne parri", diciamo quì. "Basta che se ne parli".

    Ormai tutti i titoli tendono a questo.
    Questo genere di popolarità comunque può essere controproducente. Il ritorno di fiamma dell'inconsistenza è fatale alle volte. Un po' come investire nei contenuti "alternativi e progressisti" pensare bene al prodotto come alla strategia di vendita.

    CITAZIONE
    E' giusto? Forse, per le loro finanze, si. La cosa che, però, mi fa incazzare come una biscia è che si fanno i paladini di 'sto cazzo, millantando chissà quali valori, e poi sono merde come tutti (se non peggiori). Questo causa isteria collettiva e i "capelli colorati" fanno un macello su twitter, invocando una censura per loro ovvia. "Essere intollerante con gli intolleranti", dicono. Che è come dire di combattere il crimine diventando un villain.

    Hmmm! No! Questa è la tua interpretazione e solo questo.
    Fra essere civili e tolleranti e porgere l'altra guancia (ma non quella dell faccia) e dire "prego si accomodi" al prepotente tamarro di turno, c'è la sua differenza.
    Come c'è la sua differenza fra un villain e magari un Frank Castle che uccide prima di appiccicarti ad un palo.
    C'è anche una discreta scalatura di sfumature di grigio, fra prepotenza e non lasciare ai barbari campo libero di distruggere vetrate e defecare sui libri.

    Ho scritto fiumi di parole inutili su quanto non approvi il messaggio veicolato da personaggi come il Punitore e non me li rimangio, ma vediamo di non confondere il vino con l'acqua.

    CITAZIONE
    E gli eroi fumettistici non sono da meno, basta vedere il topic che aprii per vedere come sono spocchiosi e retorici ("i trans non si conosocno tutti tra loro!", come nel volume di Elektra che, notate, hanno chiamato Devil curiosamente XD).

    È una battuta vecchia su questo tipo di banalità, che prende in giro più che altro gli wannabe woke.
    Non ne farei tutto sto caso.

    CITAZIONE
    E questo non vale per Miles e Kamala, no? Quelli erano palesemente ben scritti (Miles, soprattutto).

    Non...capisco perché li hai tirati in questo particolare caso in discussione.
    Ricordo una storia di Miss Marvel in cui usava un argomento simile per protestare (sì insomma: non con troppa convinzione) contro una perquisizione all'aeroporto, ma onestamente...Non capisco proprio a cosa ti riferisci.
    Lo chiedo solo perché i due personaggi mi piacciono abbastanza e forse parto sulla difensiva in questi casi.

    CITAZIONE
    Avete notato quanto mi incazzo sulla Sif di Cates? Donna forte cazzuta inutile e sboccata.

    Cates e i contenuti...Cates e la caratterizzazione...Perché questo non mi stupisce?

    CITAZIONE
    She-Hulk è un mostro ipertrofico,

    Ho seguito poco gli ultimi sviluppi. Ho sentito qualcosa al riguardo. Non è una scelta che condivido, se ha peggiorato quello che ho visto.

    CITAZIONE
    la Danvers per un pò è stata ribattezzata "Carol Manvers".

    Fosse questo il peggio...Una volta dissi che aveva il powerset per essere il Superman della Marvel.
    E ora che mi combinano? Me la rendono mezza Kree con tanto di nome Kree tipo superman e origini simili...Ah! La tauromachia!
    Quanto mi manca...
     
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    Trono, ciò che contesto a chi demonizza la deriva eccessivamente sentenziosa del fumetto odierno è come sembri convenientemente glissare su quanto l’exploitation del trend del momento sia più un peccato originale del medium che il parto delle suggestioni - o dei dettami, stando all’altra campana - SJW.
    A me pare che i fumetti di merda realizzati giusto per lucrare sulla moda del giorno prima che qualcos’altro la soppianti - e quindi inevitabilmente altrettanto effimeri e spesso superficiali nel carpirne e restituirne i veri tratti distintivi - ci siano sempre stati, perciò mi sorprende come questo dazio che è da sempre il segreto peggio celato del business - d’altronde nessuno campa senza commitenze - susciti tutto ‘sto sdegno solo ora che si colora delle tinte arcobaleno della filosofia woke.
    Il fumetto con una tonnellata di sangue gratuito e la donnina succinta schiaffata in copertina è ruffiano e fa schifo tanto quanto quello che sbandiera la sessualità del protagonista per blandire il potenziale lettore target, quindi perché pur essendo un’opinione pressoché unanime al primo si riserva al massimo uno sbuffo divertito ed al secondo la gogna mediatica?
    Per questo suggerivo che sarebbe meglio limitarsi ad ammettere che certa roba non ci piace “perchessì” - che d’altronde è il mio stesso giudizio su praticamente tre quarti del parco titoli attuale della Marvel - senza vedervi delle ragioni più profonde del mero gusto soggettivo né, tantomeno, temere che quello che resta semplicemente l’ultimo di una pletora di trend estemporanei possa compromettere l’intera industria più - o meno - di quanto l’abbiano inficiata i suoi predecessori.
     
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    Tornando all'argomento principale: quello che botolo dice è vero.

    Per altro si noti come in realtà i fumetti che prestano eccessivamente il pedale dell'acceleratore sul contenuto di'tendenza ci sono sempre stati, ma ora sono aumentati.

    Il fumetto con la succitata donnina succinta ecc...Erano forse meno di quelli di oggi con beceri e sciatti contenuti progressisti.
    Questo può essere vero.

    Ma inevitabile ci porta ad una crisi già in marcia, avvistata in ritardo, aggravata da diversi fattori del tutto slegati fra loro e a cui con colpevole ritardo, si cerca di rimediare, con una sovraesposizione di quella che si crede essere la tendenza del momento.
    A maggior ragione: trattandosi di una strategia su larga scala messa in moto e pensata troppo in fretta, mostra le sue fondamenta fragili.

    Sì insomma: più vi sento argomentare, più la teoria della invasione dei contenuti pseudo-woke mi pare incredibilmente inconsistente.
    È una spiacevole coincidenza figlia dell'incremento della disponibilità di informazione (spesso costipante e fuorviante) mista ad una congiuntura sfavorevole di scarsa lungimiranza manageriale e risveglio di coscienza su determinati argomenti.
     
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    Hmmm! No! Questa è la tua interpretazione e solo questo.

    Ti invito a fare un giro su Twitter, Reddit e altri social intasati. Cambierai idea in un quarto d'ora.
    Meno male che fuori dalla rete è un pelo diverso.

    Su Kamala e Miles nessuna ironia. Credo siano ottimamente scritti.

    Su tette/sangue e politicamente corretto: il target principale di questi fumetti è quello adolescenziale. Davvero pensate che un po di tette e violenza siano uguale a quello di cui stiamo parlando? Vi ricordo che si tratta di intrattenimento. E non lo sto giustificando, ma per me è palese che le cose non siano paragonabili.
    Tra la Shehulk di ora e la bomba secsi di qualche anno fa c'è un abisso. Ma polarizzare è bello xD

    Ripeto, non è IL problema ma è quello che si vede meglio. Porta la gente a perdere il lavoro per delle opinioni... E non tutti sono Van Sciver.

    E odio il buonismo finto: preferisco essere una merda piuttosto che uno stronzo che si veste da santone. Meglio Castle di molti altri: almeno lui, sotto sotto, sa di essere un pezzo di merda.
    E questo è buonismo finto della peggior specie.
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    Vabbè il finto buonismo fa schifo a tutti come qualunque altra forma di ipocrisia, su questo credo convenga un po’ chiunque, specie quando è il riflesso malcelato di strategie di marketing che dei valori propugnati se ne fregano esattamente fino a quando rimangono rilevanti presso il mainstream.
    Per il resto a mio avviso il paragone tra la She Hulk sotto steroidi e la bomba sexy è parzialmente improprio, perché se la seconda è una manifestazione “sana” del gusto che le è coevo l’altra ne è evidentemente un’aberrazione, visto che piuttosto che assimilarne gli stilemi come valore aggiunto - e dall’impronta caratteristica che aiuti anche a collocarla diacronicamente - vi sacrifica la propria identità depauperando sé stessa e probabilmente pure la storia.
    Un parallelismo più adeguato l’avrebbe accostata al sacchettismo -cit. ed al culto dell’exxxxtremo dei ‘90s o al feticismo per grim and gritty e decostruzionismo pedestre del decennio precedente: di nuovo, perché Manvers e soci dovrebbero essere la spia di un’industria sull’orlo del collasso e meritarsi quella retorica catastrofista in cui una certa frangia di detrattori odierni tende volentieri ad indulgere in misura maggiore di quanto lo furono ai tempi la Susan Storm - tra l’altro pure due volte madre, lol - con la scollatura al posto del logo ed il Cap con la quinta di Liefeld, quando in entrambi i casi più che manifesto fedele della loro corrente ne incarnano invece le sole propaggini più esasperate - ed esasperanti, direi :asd: - ?
     
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    Io una pseudo-risposta ce l’ho, ma premetto fondarsi in massima parte su illazioni genuinamente personali e, soprattutto, valere pressoché in toto per la sola società ammerigana che di ‘sto troiaio è l’artefice primigenio: perché con la massificazione di Internet l’intrattenimento è la nuova frontiera dello scontro politico ed ideologico, perciò spessissimo chi si erge a difensore di un sedicente eu-fumetto lo fa consapevole di come media e sottocultura pop risultino il terreno più congeniale ad un’opera di propaganda che dietro il volto rassicurante del nerd di quartiere cela delle velleità di proselitismo - dal colore politico lapalissiano, peraltro - uguali e contrarie a quelle di cui taccia - anche giustamente, eh - l’altra sponda.
     
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