L'evoluzione delle armi ad asta

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    Entità cosmica Omniversale, onnisciente, onnipotente, onnipresente, immortale, eterna e invincibile

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    eccoci qui...dell'origine e dell'evoluzione delle armi ad asta c'è una infinità di cose da dire, primo tra tutti il fatto che nelle armi ad asta assistiamo ad una evoluzione complessa, fatta di percorsi evolutivi paralleli e convergenti, che partono da premesse diverse ma spesso danno origine ad armi simili. il concetto di arma ad asta ha origini ovviamente antichissime, preistoriche, la prima arma ad asta in assoluta è la lancia, nella forma di un bastone appuntito da brandire impugnato dai primi uomini, Neanderthal, ma molto probabilmente anche Erectus e Habilis...le prime armi in assoluto nella storia dell'uomo sono grossi bastoni, quasi sicuramente rami strappati o caduti per colpi contundenti e pietre da lanciare; è largamente probabile, che la prima evoluzione di queste armi primitive fu l'ingrandimento di questi rami e la loro pulizia da rami secondari (visto che i rami secondari, aumentavano nel complesso la superficie di impatto e ammortizzavano il colpo). E' altresì probabile che lo stadio successivo, potrebbe essere stato la rottura, dei rami grossi, magari a colpi di pietre, per "clave" più grosse, seguita a ruota dalla prima rivoluzione "copernicana" la recisione di una delle estremità, quasi sicuramente inizialmente a sezione triangolare semplice, in modo da renderlo appuntito, azione che ha reso l'arma "bastone" estremamente più letale, senza il bisogno di raggiungere dimensioni eccessive: è la nascita del più primordiale dei pugnali. l'eccesiva inferiorità di forza e di armamenti di un uomo rispetto alle sue prede e ancor di più rispetto hai suoi predatori porta ad una successiva evoluzione: il concetto di gittata; gli ominidi intuiscono che allungare il "pugnale" di legno, oltre ad una certa distanza, probabilmente la loro altezza, permette loro di minacciare gli avversari da una posizione in cui loro non possono contrattaccare: è la nascita della prima lancia.
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    Subito dopo assistiamo a ulteriori importanti evoluzioni tecnologiche, migliora la lavorazione del legno, si creano utensili di pietra come sassi taglienti e si incide la "lancia di legno" creando una punta centrale lavorata a tutto tondo e levigata col fuoco, cosa che rende la punta più penetrante; contemporaneamente, la lavorazione della pietra permette la creazione di coltelli di pietra, clave e asce di pietra, più efficaci delle clave di legno...oltre che la comparsa di lance con la punta di pietra.

    il passo successivo che arriverà anche con i cro-magnon, è, innanzitutto la comparsa di un nuovo concetto la lancia da lancio, il primo giavellotto primitivo, e, probabilmente ancora prima con i neanderthal, l'applicazione dell'idea di asta e quindi di arma lunga, ad altre armi oltre il pugnale, la clava è con molta probabilità diventata un lungo ramo con una testa pesante, e le prime asce e mazze, rudimentali asce e mazze a due mani è probabilmente la prima comparsa di armi ad asta non lance, e probabilmente, oltre che come strumenti da caccia e da guerra, nascono (le asce a due mani) per lavorare il legno.

    andiamo avanti veloce nel corso della storia, con la scoperta dei metalli, dove nel frattempo vediamo, la lancia prima mista, contemporaneamente da lancio e da mischia come vediamo tra gli achei, separarsi in un giavellotto da lancio per i peltasti e una lancia mista negli opliti, nei dori, per approdare definitivamente in una divisione a tre versioni, giavellotto, lancia mista e la primordiale picca, unicamente da mischia dei Macedoni, la sarissa, questa suddivisione, resa evidente dall'inglese, con i termini Pike, Spear e Javelin, si arricchisce, con le prime invenzioni per cavalcare, di una primordiale Lance, ovvero la lancia da cavalleria...

    questa suddivisione rimane sostanzialmente stabile per tutta l'età classica, tra elleni, Italici, Celti, Germanici, popolazioni anatoliche e iraniche e per il periodo Alto medievale, affiancate con molta probabilità di varianti ad asta di asce falci e mazze.

    é durante il medioevo che, spinti dall'inferiorità tecnologica e di armamento, i corpi di fanteria plebeo-borghesi sperimentano nuove forme di armi ad asta, l'origine di queste armi è multipla, si va dall'adattamento bellico di strumenti agricoli (come del resto si è avuto anche in epoche precedenti) all'applicazione del concetto di asta ad armi a una mano (del resto per colpire un avversario a cavallo armato di lancia, la gittata era essenziale). questa evoluzione, non è probabilmente frutto dell'accattonaggio (uso uno strumento agricolo perché non ho altro) visto che la produzione di lance, non è complessa, ma di una cosciente sperimentazione di nuovi metodi di attacco...abbiamo così l'utilizzo di colpi d'accetta con l'ascia inastata:


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    i colpi di taglio con lance a lama lunga, colpi di falce, colpi contundenti, uncini, forche ecc...

    il secondo stadio evolutivo è l'ibridazione di due metodi d'attacco, al fine di aumentarne la versatilità, sempre, il secondo metodo d'attacco è il classico colpo di lancia; ecco perciò che l'ascia si trasforma nel tempo in bardica tra i variaghi e gli Slavi, in Volge e infine in Alabarda mentre dalla falce da guerra vediamo comparire il roncone. E' a tal proposito interessante capire come l'alabarda, ha una origine duplice, dall'ascia e dalla falce, dalla bardica e la volge e dal roncone

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    analogamente, fanno la loro comparsa, Martelli a due mani e picconi da guerra.

    un ramo evolutivo a parte delle armi ad asta è la riscoperta della picca e, proveniente anche dalla caccia, l'innovazione di strumenti d'arresto per impedire l'eccessiva penetrazione...dall'evoluzione di questi strumenti di arresto che acquistano funzioni alternative vediamo comparire: Buttafuori, Corseche e Brandistocchi, oltre alla famosa Partigiana, con funzioni, di arpionamento, inforcamento o semplice taglio

    tornando ad alabarde e simili, la loro evoluzione porta all'introduzione di un triplice strumento d'attacco, soprattutto spinto dalla necessità di bilanciamento, così il becco di corvo e il successivo martello di Lucerna, hanno una cuspide frontale, un martello e un piccone, per arpionare, l'azza è una "alabarda" con una testa di martello,l'alabarda stessa ha una cuspide, una testa d'ascia e un uncino, mentre il roncone era strutturato e differenziato dal glaive da una roncola, una punta frontale e uno spunzone opposto alla roncola.

    Edited by Coso‚ Gavriscon in compresse - 27/4/2022, 00:37
     
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