HULK DI EWING: È DAVVERO TUTTO SMERALDO QUEL CHE LUCCICA?

Mamma mia che titolo di...Ma non me ne è venuto uno meglio, non me ne vogliate troppo

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    CITAZIONE (universo mar-vel @ 9/11/2020, 12:31) 
    È soprattutto interessante come Ewing spiega finalmente la fonte dei poteri dinamici di Hulk stesso.

    Il fatto che l energia Gamma nel suo aspetto magico sia una forza trasformativa, dissolutiva e distruttiva che proviene da Below, come possibile riflesso del Potere Cosmico che viene da Above, entrambi sotto forma di Kirbions, è particolarmente interessante.

    https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-dc99...6a5823cc525646b
    https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-2f12...88f0eec467958df

    https://mlpnk72yciwc.i.optimole.com/cqhiHL...-3.26.24-pm.jpg

    https://static.wikia.nocookie.net/89bf3100...af-c2e115e0ad55
    https://mlpnk72yciwc.i.optimole.com/cqhiHL...-3.26.48-pm.jpg
    https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-4808...f6f33708a80a3eb

    https://img.fireden.net/co/image/1595/12/1...95124362403.jpg

    In pratica il Gamma è scienza, ma come il potere Cosmico ad un certo punto diventa magia. La Porta Verde dell One Below All permette al suo potere di fluire nei gamma mutati, e di conseguenza la sua influenza. Il suo scopo ultimo è svuotare il mutato, riempirlo della propria essenza ed ascendere questi ad un livello astratto tipo Galactus, come confermato da Ewing nella pagina della posta e su Twitter, ed usarlo per distruggere ogni cosa.

    https://readcomicsonline.ru/uploads/manga/...pters/36/20.jpg

    https://twitter.com/Al_Ewing/status/1188860289019715584?s=19

    https://weirdsciencemarvelcomics.files.wor..._4463.jpg?w=720

    https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-22b3...7d390a768d73e65
    https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-de61...36257e84d83a695

    https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-ad43...0b8fb628bd509f4
    https://mlpnk72yciwc.i.optimole.com/cqhiHL...immortal-12.jpg
    https://qph.fs.quoracdn.net/main-qimg-962f...99ce27750b042ce

    In pratica ogni Hulk è un estensione di questa entità (l'"Hulk" del One Above All) nella realtà, incanalando potere nella psiche dei gamma mutati man mano che si trasformano a sua immagine e somiglianza. Se riuscirà ad uccidere le anime dei mutati e incarnarsi appieno, potrà portare il proprio potere interamente nella realtà e distruggerla.

    Per questo il Leader, ora posseduto da One Below, sta lavorando nella psiche di Banner per uccidere tutti gli Hulk e Banner stesso, in quanto la sua connessione alla Porta Verde è la piu forte

    https://readcomicsonline.ru/uploads/manga/...pters/39/08.jpg

    Dopo tre anni da questo post ha probabilmente poco se non nessun senso, discutere le scelte di Ewing.
    E sì: sono stato un po' lercio ad approfittarmi del bel lavoro di raggruppamento fonti di Uni.

    Ma non di meno, dovevo citare la fonte di quanto segue.

    Iniziamo?
    Bene: l'origine diciamo "parademoniaca" di Hulk, mi pare un colpo basso.
    E non dico peggio.
    Per ora.

    Intendiamoci: le entità cosmiche son sempre esistite. Le ho sempre viste come una spiegazione diciamo (quasi) razionale di tutta la mitologia delle religioni monoteiste in voga e le storie spesso contraddittorie che ci raccontano.
    Nota personale: non dimentichiamo il contesto però :asd:

    Nessuna pretesa demagogica ovvio, ma almeno una cosmologia. Una cosmologia però tutto sommato di stampo laico e semi scientifico, dove la fede trovava poco spazio.
    Poteva rimenere così?
    Parliamone.
    Considerando l'audience originale a cui era diretto...Sì, ma anche no.
    Se non i lettori in se, altri potevano non reagire bene ad una diretta o solo parzialmente diretta negazione di una entità superiore onnipotente e ineffabile "come la intendono loro".
    E così negli anni si è cominciato a rimanere ambigui sul famoso (e a mio parere, narrativamente inutile) One Above All (se ne parla ogni tanto, niente vien davvero confermato, niente viene escluso a priori), da cui poi è derivato il One Below All, sua controparte immancabile.
    Qui gli conferiscono atributi quasi da creatura lovecraftiana. Altro tema favorito dell'audience non solo statunitense e contro cui avrei anche poco o niente da ridire. Ma uno spunto narrativo simile non era già stato esplorato in maniere soddisfacente con le creature dai molti angoli di Thanos Imperative (forse c'erano anche in altre storie prima, onestamente non so, ma non credo e a mio avviso, in quella storia la lore mi pareva semplice e perfetta)?
    E magari prima ancora con i vari Dormammu, Shuma-Gorath, Cyttorak...E Hulk e soci cosa mi diventano? Sorta di warlocks più o meno inconsapevoli?
    Il loro potere non è più una incarnazione dell'orrore potenzialmente scatenato dall'uso incosciente del potere della fissione atomica, ma niente meno che una proxy del male assoluto per eccellenza.

    So che a molti piace la vena nichilista e pessimista, più o meno le basi del genere horror e le ragioni che, al netto di farlo bene, lo mamtengono evergreen (coincidenza strana vero?).
    E ripeto che c'è un motivo se la Marvel tira fuori demoni e diavoli a getto continuo nelle storie recenti.
    Bei tempi quando si credeva più fermamente alla separazione fra chiesa e stato...Che dire? Non mi piace!
    Per anni la plausibilità scientifica di certi poteri Marvel è sempre stata in discussione e la sospensione dell'incredulità ha sempre fatto la sua parte tappando quel buco. Poi i fan si sono fatti più esigenti. Le spiegazioni troppo approssimative hanno iniziato a stridere, a far storcere il naso (e capisco come ciò sia possibile) e contemporaneamente, è cresciuto il gusto per la tanto celebrata "gritty decostruction". Il cocktail era esplosivo e qui abbiamo un chiaro esempio degli effetti della detonazione.
    I personaggi devono reinventarsi o la morte letteraria prima o poi è inevitabile.
    Anche questo l'ho detto spesso e non è nemmeno tutta farina del mio sacco, ma credetemi quando affermo che concordo perché ho avuto modo di studiare (a modo mio certo) quanto poteva esserci di vero e giusto.
    Quindi reinventare Hulk e di conseguenza, tutti gli Hulk come porte viventi per la dannazione eterna, o quel che è, era necessario in senso lato, ma nello specifico, rimane una soluzione fin troppo semplice.
    Semplice come alzare sempre il livello dell'hype nelle storie.
    Semplice perché alla fine la magia diventa la spiegazione per misteri scientifici che girano da decenni nelle storie dell'MU. Magia...Mi è sempre piaciuto Doctor Strange e ho sempre sperato che l'MU mettesse in regola il sistema magico. Con così tanti autori è difficile, forse impossibile. Ma ci sono stati sforzi e quindi la speranza è ancora viva in me. Pallido lumicino di candela, ma tignoso a morire.
    E quindi va bene dire "Sì beh alla fine si spiega perché in realtà era magia sai" per riscrivere in modo plausibile le origini del Gigante di Giada?
    E non inganniamoci: Ewing ha fatto un buon lavoro nel far crescere l'aspettativa e consegnare la conclusione, ma alla fine quello che ci dice è questo, puro e semplice.
    Io ho già risposto, ma mi permetto di scavare un altro po'. Tranquilli: non così a fondo da diaturbare chi non deve essere disturbato :lol:.
    Inizio facendo notare che troppi autori li ho visti usarla e ricevere metaforici sputi in faccia. Dovrei farmela piacere ora solo perché è stata scritta bene/meglio?
    Giocati il male assoluto, inspiegabile, solo orrido e quasi invincibile e ti ficcherai in un vicolo cieco narrativo.
    Sconfessa tali premesse in qualche modo e perderai ogni benefit della gravitas sapientamente costruita. O se preferite: vola troppo vicino al sole...
    Qualcuno potrebbe argomentare che una lore "fixata" è comunque meglio di niente.
    Io mi chiedo se non ha tagliato le gambe a chi verrà dopo, costringendoli a lavorare sempre sulla sua continuity, che a loro piaccia o meno.
    S'intende: il potere della retcon è assoluto. Ma una retcon è buona tanto più ha senso e con tutto il lavoro a monte sulle scelte narrative di Ewing, non vedo come si possa fare qualcosa senza fare una figura davvero barbina. Come dicevo: gambe tagliate.
    Tanto più se questa scelta narrativa piace.

    In conclusione, potevamo decisamente aspettarci di meglio, forse pretendere di meglio.
    Qualcuno crede che questo nuovo status quo delle origini di Hulk sia un'idea meglio di Jane Foster che all'improvviso diventa Thor? Di Knull?
    dell'incombente passaggio di Miss Marvel/Kamala Khan da inumana a mutante?
    Vi invito a rifletterci sopra. Non guardando la confezione, la storia, la run narrativa che, lo ripeto, è ben fatta. Ewing ha il mio plauso come scrittore.
    Per la scelta narrativa...Non altrettanto.
    Ma mi domando se sia tutta una sua idea. Il trend demoniaco/sovrannaturale è in espansione da tempo nelle testate Marvel. Esperimento andato bene che si replica? O strategia pensata a tavolino?
    Sapendo quel (poco) che so sul lavoro degli scrittori professionisti, tenderei alla seconda ipotesi, ma rimango aperto a smentite.
     
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    Lasciate un :groot: se anche voi, come me, siete finiti qui principalmente per il titolo.
     
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    Mamma mia che titolo di...Ma non me ne è venuto uno meglio, non me ne vogliate troppo

    Intendevo dire, in maniera ironica, che in realtà trovo che il titolo sia bello. Rispondevo in sostanza al sottotitolo del topic.
     
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    Avrei altre critiche da fare all'Hulk di Ewing ma sono di genere molto diverso 😂

    Ma condivido con te, in parte. La sua run mi è piaciuta abbastanza, mi piace la svolta orrorifica, ma alcune cose hanno spezzato malamente il tono della serie, cose che secondo me non trovano posto in una serie a tinte horror, ma mi spingo fino a quì.
    L'idea del male assoluto è, effettivamente, eccessivamente abusata ormai, e il fatto che abbia usato bene l'idea di un Dio oscuro non è probabilmente una scusa sufficiente, quando a distanza di poco abbiamo avuto cose come Knull e anni prima il Chaos King, che sempre vanno ad aggiungersi a una costellazione pre-esistente di "dèi del male" per così dire. Però è stato, appunto, ben elaborato ed è sensato in un contesto simile e di fumetti di supereroi in generale.
    Ewing è una specie di Morrison del discount per me, gli piace giocare con il concetto di realtà e metanarrativa, ha i suoi pregi rispetto a Morrison ma gli manca a mio dire lo charme di quest'ultimo, ma è un altro discorso. Con Immortal Hulk ha portato un pò Hulk alle sue origini concettuali, il fatto che il Gamma non sia solo scienza fa un pò storcere il naso, ma solo se gli scrittori dopo di lui prendono nota e continuano su questa riga, cosa secondo me non necessaria data la natura atipica della sua gestione, ma sono le Big Two alla fine, se una cosa vende aspettati che venga spremuta nel modo più sbagliato. L'idea della radiazione Gamma è comunque pur sempre stata un'assurdità, il nome è stato usato perchè suonava bene e basta, ignorando completamente cosa siano i raggi gamma nella fisica reale, quasi quasi sembrava che (dopo che il pubblico pretenzioso di oggi ha già capovolto l'intera premessa sottolineando insistentemente l'inesistente base scientifica) Ewing abbia voluto dare una sua spiegazione, ma capisco che basti un po di sospensione dell'incredulità per non rovinarsi la festa, e nei fumetti di supereroi è essenziale. Quindi non c'era veramente bisogno, eppure c'è una linea di demarcazione molto sottile fra quel che è la fantascienza e l'occulto a volte, in quella regione come già da te citata Lovecraftiana (e per quanto mi piaccia la cosmologia di Lovecraft, era figa quando la usava Hellboy, migliore serie a fumetti mai esistita, a un certo punto c'è stato un susseguirsi di tentativi uno peggiore dell'altro di usare la letteratura Lovecraftiana). E dobbiamo ammettere che in un certo senso ci sta con Hulk, Lovecraft è praticamente un esponente dello stile Gotico, come Poe e Mary Shelley prima di lui, e proprio al Frankenstein di quest'ultima Hulk si ispira in parte (l'altra parte è ispirata a Jekill e Hyde), e tema principale della letteratura gotica è il destino orribile a cui gli uomini sono sottoposti nella ricerca di verità proibite, per Hulk è sempre stato il progresso scientifico, con Ewing assume connotazioni più classiche che danno spunti narrativi interessanti, come abbiamo visto. Anche la controparte del One Above All, il One Below All (comunque nome più stupido di sempre) tende a rappresentare tale concetto, non solo di una conoscienza proibita capace di annichilire i più curiosi (come nel caso del Leader), che si tratti di scienza gamma o occultismo, ma prende anche l'idea pessimista di un Dio malvagio, come l'Azatoth di Lovecraft, che è la raffigurazione del lato sadico che gli scrittori sottopongono alle proprie creazioni, non è un caso a mio parere che l'ultimo numero si finisca in modo così poco esaltante, la verità è che Hulk soffre perchè lo vogliono gli scrittori alla Marvel, nulla di più, non c'è un gran piano malvagio dietro, la verità è che la realtà è crudele e indifferente alla sua sofferenza, e sempre sarà in balìa di forze naturali oltre la sua comprensione, come un personaggio delle storie di Lovecraft. Per qualcuno è ovvio, ma lo voglio dire lo stesso.
    Per me è segno di una scrittura ben costruita, mi quadra semplicemente, è abbastanza per perdonare il resto, ma condivido le critiche, è una serie migliore se letta in un vuoto e non in un universo condiviso.
    Sulla natura teologica della cosmologia Marvel dico: boh. Secondo me è partito più come un tributo a Jack Kirby, ma dimostra come, atei o meno, facciamo parte di una cultura solidamente cristiana dal quale non possiamo distaccarci neanche a volerlo, per qualcuno, anche ateo, può essere rincuorante l'idea che almeno nelle fantasie escapiste come i supereroi possa esistere un bene assoluto, sono solo personaggi di fantasia, vengono usati come tali, Dio non fa differenza. Voglio dire, sarebbe bello se esistesse Dio buono e misericordioso e il Paradiso, è escapismo anche quello come i supereroi, almeno finchè non prendiamo il Dio vendicativo e iracondo, allora meglio Zeus :asd:
     
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    CITAZIONE (Victor Von Doom @ 28/10/2023, 17:51) 
    Avrei altre critiche da fare all'Hulk di Ewing ma sono di genere molto diverso 😂

    Ma condivido con te, in parte. La sua run mi è piaciuta abbastanza, mi piace la svolta orrorifica, ma alcune cose hanno spezzato malamente il tono della serie, cose che secondo me non trovano posto in una serie a tinte horror, ma mi spingo fino a quì.
    L'idea del male assoluto è, effettivamente, eccessivamente abusata ormai,

    No. È scaduta.
    Più o meno tra fine anni 90 e inizio 2000.

    CITAZIONE
    e il fatto che abbia usato bene l'idea di un Dio oscuro non è probabilmente una scusa sufficiente, quando a distanza di poco abbiamo avuto cose come Knull e anni prima il Chaos King, che sempre vanno ad aggiungersi a una costellazione pre-esistente di "dèi del male" per così dire. Però è stato, appunto, ben elaborato ed è sensato in un contesto simile e di fumetti di supereroi in generale.

    Non è robaccia a random. E credo questo sia il migliore complimento che posso fargli al momento.

    CITAZIONE
    Ewing è una specie di Morrison del discount per me, gli piace giocare con il concetto di realtà e metanarrativa, ha i suoi pregi rispetto a Morrison

    Non saprei.
    La Doom Patrol di Morrison al netto di qualche strano svarione, rimane una delle run più immaginifiche e riuscite su cui ho mai avuto il piacere di mettere le mani.

    Credo sia stato il primo scrittore che mi ha mostrato esempi di vita aliena che sembrano davvero alieni in senso stretto.
    Ne avevo bisogno come un diabetico dell'insulina? No, ma ho apprezzato molto.

    CITAZIONE
    Con Immortal Hulk ha portato un pò Hulk alle sue origini concettuali, il fatto che il Gamma non sia solo scienza fa un pò storcere il naso, ma solo se gli scrittori dopo di lui prendono nota e continuano su questa riga.

    È uno dei problemi della scelta narrativa di Ewing.
    Non si può ignorare in gestioni successive.
    O si va a fare una retcon che apprezzerei ma che sembrerebbe comunque non necessaria.
    Un po' come Knull per capirsi. In realtà peggio, al netto di "varchi" che al momento non vedo.
    So vecchio e s'è fatta pure una certa.
    Magari domani mi viene in mente qualcosa...

    CITAZIONE
    cosa secondo me non necessaria data la natura atipica della sua gestione, ma sono le Big Two alla fine, se una cosa vende aspettati che venga spremuta nel modo più sbagliato.

    Fattore da non sottovalutare anche questo.

    CITAZIONE
    L'idea della radiazione Gamma è comunque pur sempre stata un'assurdità, il nome è stato usato perchè suonava bene e basta, ignorando completamente cosa siano i raggi gamma nella fisica reale.

    Suonava bene ammettiamolo.
    Era fantascienza vecchia scuola. Poco scienza e tante fantasia.
    Hulk doveva incarnare il potenziale distruttivo di una forma di energia all'epoca molto controversa. E lo ha fatto. Era anche una critica velata e mascherata alla corsa agli armamenti nucleari. Per il resto attingeva da tropi letterari e mitologici abbastanza noti.

    CITAZIONE
    quasi quasi sembrava che (dopo che il pubblico pretenzioso di oggi ha già capovolto l'intera premessa sottolineando insistentemente l'inesistente base scientifica) Ewing abbia voluto dare una sua spiegazione, ma capisco che basti un po di sospensione dell'incredulità per non rovinarsi la festa, e nei fumetti di supereroi è essenziale.

    Senza quasi quasi. Nulla di scandaloso. C'era un vuoto nella lore e ci ha infilato qualcosa che riteneva adeguato.
    Strac ha fatto lo stesso con la saga del totem e mi è piaciuta.
    Ewing ha perfino fatto un lavoro più equilibrato, a livello di (ri)costruzione della lore. Però, sarà l'istintiva repulsione del tropo del big bad assoluto e diabolico e soprannaturale che mi hanno ficcato in gola fino allo sfinimento, ma non ho apprezzato Ewing allo stesso modo.

    CITAZIONE
    Quindi non c'era veramente bisogno, eppure c'è una linea di demarcazione molto sottile fra quel che è la fantascienza e l'occulto a volte, in quella regione come già da te citata Lovecraftiana (e per quanto mi piaccia la cosmologia di Lovecraft, era figa quando la usava Hellboy, migliore serie a fumetti mai esistita, a un certo punto c'è stato un susseguirsi di tentativi uno peggiore dell'altro di usare la letteratura Lovecraftiana). E dobbiamo ammettere che in un certo senso ci sta con Hulk, Lovecraft è praticamente un esponente dello stile Gotico, come Poe e Mary Shelley prima di lui, e proprio al Frankenstein di quest'ultima Hulk si ispira in parte (l'altra parte è ispirata a Jekill e Hyde), e tema principale della letteratura gotica è il destino orribile a cui gli uomini sono sottoposti nella ricerca di verità proibite, per Hulk è sempre stato il progresso scientifico, con Ewing assume connotazioni più classiche che danno spunti narrativi interessanti, come abbiamo visto.

    Il nesso è parecchio stiracchiato. Ma diciamo che c'è.
    Non risolve il problema comunque. Non per me.
    Chi pole si accontenti: l'ultima cosa che vorrei sono altri sistematicamente delusi dalla casa delle idee che hanno imparato ad amare.

    CITAZIONE
    Anche la controparte del One Above All, il One Below All (comunque nome più stupido di sempre) tende a rappresentare tale concetto, non solo di una conoscienza proibita capace di annichilire i più curiosi (come nel caso del Leader), che si tratti di scienza gamma o occultismo, ma prende anche l'idea pessimista di un Dio malvagio, come l'Azatoth di Lovecraft, che è la raffigurazione del lato sadico che gli scrittori sottopongono alle proprie creazioni, non è un caso a mio parere che l'ultimo numero si finisca in modo così poco esaltante, la verità è che Hulk soffre perchè lo vogliono gli scrittori alla Marvel, nulla di più, non c'è un gran piano malvagio dietro, la verità è che la realtà è crudele e indifferente alla sua sofferenza, e sempre sarà in balìa di forze naturali oltre la sua comprensione, come un personaggio delle storie di Lovecraft. Per qualcuno è ovvio, ma lo voglio dire lo stesso.
    Per me è segno di una scrittura ben costruita, mi quadra semplicemente, è abbastanza per perdonare il resto, ma condivido le critiche, è una serie migliore se letta in un vuoto e non in un universo condiviso.

    Chi ha parlato di grande piano malvagio?
    Da un punto di vista di marketing, da profano, dico che ha senso che un trend si diffonda se ci si rende conto che può vendere.
    Semplicemente questa industria funziona così.
    Nel caso specifico non mi piace perché anche se non si può reinventare sempre la ruota, mi pare che tutte queste trame a sfondo sovrannaturale tendono a diventare ripetitive. Funzionali per le vendite. Onestamente lo spero. Spero che permettano di poter sprecare soldi per idee più ambiziose, ma sinceramente, ormai l'MU ha preso una direzione che non mi soddisfa e il lavoro di Ewing, rimanendo apprezzabile, è solo un frammento dell'iceberg.

    CITAZIONE
    Sulla natura teologica della cosmologia Marvel dico: boh. Secondo me è partito più come un tributo a Jack Kirby, ma dimostra come, atei o meno, facciamo parte di una cultura solidamente cristiana dal quale non possiamo distaccarci neanche a volerlo,

    Se sei ateo o agnostico ti ci distacchi gioco forza.
    Onestamente non so come sia nato OAA.
    So che stavo bene con i celestiali, Eternità, Galactus, Tribunale Vivente ecc...
    Onestamente non so davvero di preciso se lo hanno creato per dare un contentino ai parenti cristiani convinti. Ma non credo di aver tirato troppo lontano dal centro.
    Sicuramente ci sono anche altre ragioni.

    CITAZIONE
    per qualcuno, anche ateo, può essere rincuorante l'idea che almeno nelle fantasie escapiste come i supereroi possa esistere un bene assoluto,

    Non saprei. Probabilmente dovremmo chiedere ateo per ateo.
    Da qui a dire però che fa "vorrei esistessero più persone buone come Peter Parker" a "credo in un Dio onnisciente onnipresente e onnipotente ecc..." il passo è breve...No! Decisamente non lo è.

    CITAZIONE (Grampasso @ 28/10/2023, 16:29) 
    CITAZIONE
    Mamma mia che titolo di...Ma non me ne è venuto uno meglio, non me ne vogliate troppo

    Intendevo dire, in maniera ironica, che in realtà trovo che il titolo sia bello. Rispondevo in sostanza al sottotitolo del topic.

    Okay grazie. Quando sbaglio devo ammetterlo :)

    Edited by Vandal - 28/10/2023, 22:51
     
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    Non saprei.
    La Doom Patrol di Morrison al netto di qualche strano svarione, rimane una delle run più immaginifiche e riuscite su cui ho mai avuto il piacere di mettere le mani.

    Credo sia stato il primo scrittore che mi ha mostrato esempi di vita aliena che sembrano davvero alieni in senso stretto.
    Ne avevo bisogno come un diabetico dell'insulina? No, ma ho apprezzato molto.

    Io adoro Morrison, per qualcuno può sembrare anche troppo strampalato, non per me però.
    Una cosa in cui Ewing mi ricorda Morrison, soprattutto prendendo Immortal Hulk, è come prenda una mitologia, di un personaggio o anche più, e cerchi di rievocare la sua intera storia in una run omnicomprensiva che riesca a mettere una quadra a tutto ciò che è rimasto in dubbio, traendone ogni parte della sua essenza.
    Non dico che ci riesca necessariamente, ma dico che ci provi, come Morrison ha fatto con Batman ad esempio, a entrare in un caso specifico.

    CITAZIONE
    È uno dei problemi della scelta narrativa di Ewing.
    Non si può ignorare in gestioni successive.

    Beh, in realtà da lettore lo puoi fare, facilmente, basta smettere di leggere :asd:
    Seriamente parlando, è vero quel che dici, per questo esistono gli elseworlds e i what if, per fare in modo che gli autori possano sbizzarrirsi senza tener conto della continuity, quando fai un cambiamento così grosso in continuity è difficile ignorarlo. D'altro canto, come ho detto, se leggi la run in un vuoto, per quanto possibile possa essere, la cosa cambia. Ma poi la continuity stessa diventa limitativa, è uno dei motivi per cui i fumetti Marvel, con una così grossa storia alle spalle, sono capaci di stancare, quel che fece Morrison con Multiversity fu proprio giocare col concetto di elseworlds rendendo TUTTO continuity, creando al tempo stesso un vero e proprio affresco cosmologico. Un lavoro immenso, peccato che poi ci abbia messo su le mani Snyder, che potremmo incolpare di ciò di cui stiamo incolpando Ewing con Hulk. Comunque non mi dispiace davvero granchè, mi è sempre piaciuto Hulk, ma non mi sono mai piaciute particolarmente le sue storie, questa run è stata per me un'eccezione.

    CITAZIONE
    Suonava bene ammettiamolo.
    Era fantascienza vecchia scuola. Poco scienza e tante fantasia.
    Hulk doveva incarnare il potenziale distruttivo di una forma di energia all'epoca molto controversa. E lo ha fatto. Era anche una critica velata e mascherata alla corsa agli armamenti nucleari. Per il resto attingeva da tropi letterari e mitologici abbastanza noti.

    Come fece Gojira anche prima, è come dici tu un pretesto per parlare dei rischi di energie esotiche.

    CITAZIONE
    Però, sarà l'istintiva repulsione del tropo del big bad assoluto e diabolico e soprannaturale che mi hanno ficcato in gola fino allo sfinimento, ma non ho apprezzato Ewing allo stesso modo.

    Condivido che finisce per stufare, troppe storie soprannaturali, soprattutto con angeli e demoni, è un mercato saturo.
    Però interpreterei il One Below All come qualcos altro, è una personificazione negativa dello scrittore, che si incastra coi temi Lovecraftiani in maniera metanarrativa, anche Morrison lo fece con l'Empty Hand in Multiversity, senza nessun riferimento biblico però, neanche vago come quelli di Immortal Hulk (beh, a parte Metatron, che è molto esplicito). L'altra faccia della medaglia del One Above All che mette su carta l'autore stesso, quello che mette il lieto fine però.

    CITAZIONE
    Chi ha parlato di grande piano malvagio?

    No intendo che nel finale non c'è stato un confronto vero e proprio fra Hulk e il One Below All, quest'ultimo non aveva un grande piano malvagio che dovesse essere fermato, semplicemente è una costante, la costante che rende la vita di Hulk una sofferenza ciclica, poichè è lo scrittore stesso.

    CITAZIONE
    Se sei ateo o agnostico ti ci distacchi gioco forza.

    È un argomento per un altro thread, ma in poche parole, se nasci e cresci in una cultura cristiana non potrai mai distaccarti completamente da essa, definisce i valori della civiltà in cui vivi, ovviamente puoi farlo in parte rifiutando la religione, ma il tuo buon senso è ormai definito da quei valori.

    CITAZIONE
    Non saprei. Probabilmente dovremmo chiedere ateo per ateo.
    Da qui a dire però che fa "vorrei esistessero più persone buone come Peter Parker" a "credo in un Dio onnisciente onnipresente e onnipotente ecc..." il passo è breve...No! Decisamente non lo è.

    Onnipotente, onniscente e onnipresente fa un po' paura, sì, ma un dio che rappresenti un bene assoluto e oggettivo che è infinitamente misericordioso e fa in modo che tutto finisca per il meglio? Ma magari esistesse :asd:
     
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    CITAZIONE (Victor Von Doom @ 29/10/2023, 00:02) 
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    Non saprei.
    La Doom Patrol di Morrison al netto di qualche strano svarione, rimane una delle run più immaginifiche e riuscite su cui ho mai avuto il piacere di mettere le mani.

    Credo sia stato il primo scrittore che mi ha mostrato esempi di vita aliena che sembrano davvero alieni in senso stretto.
    Ne avevo bisogno come un diabetico dell'insulina? No, ma ho apprezzato molto.

    Io adoro Morrison, per qualcuno può sembrare anche troppo strampalato, non per me però.
    Una cosa in cui Ewing mi ricorda Morrison, soprattutto prendendo Immortal Hulk, è come prenda una mitologia, di un personaggio o anche più, e cerchi di rievocare la sua intera storia in una run omnicomprensiva che riesca a mettere una quadra a tutto ciò che è rimasto in dubbio, traendone ogni parte della sua essenza.
    Non dico che ci riesca necessariamente, ma dico che ci provi, come Morrison ha fatto con Batman ad esempio, a entrare in un caso specifico.

    Il paragone secondo me rimane forzato. Morrison riusciva quasi ad essere assolutamente originale.
    Impresa non da poco per uno scrittore.
    Ewing al massimo è produttivo, creativo, con una muscolatura da scrittore ben allenata. Diciamo che è tutto quello che un professionista dovrebbe essere e lo ha dimostrato.
    Ma paragonarlo a Morrison per me è ancora impossibile.

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    È uno dei problemi della scelta narrativa di Ewing.
    Non si può ignorare in gestioni successive.

    Beh, in realtà da lettore lo puoi fare, facilmente, basta smettere di leggere :asd:
    Seriamente parlando, è vero quel che dici, per questo esistono gli elseworlds e i what if, per fare in modo che gli autori possano sbizzarrirsi senza tener conto della continuity, quando fai un cambiamento così grosso in continuity è difficile ignorarlo. D'altro canto, come ho detto, se leggi la run in un vuoto, per quanto possibile possa essere, la cosa cambia. Ma poi la continuity stessa diventa limitativa, è uno dei motivi per cui i fumetti Marvel, con una così grossa storia alle spalle, sono capaci di stancare, quel che fece Morrison con Multiversity fu proprio giocare col concetto di elseworlds rendendo TUTTO continuity, creando al tempo stesso un vero e proprio affresco cosmologico. Un lavoro immenso, peccato che poi ci abbia messo su le mani Snyder, che potremmo incolpare di ciò di cui stiamo incolpando Ewing con Hulk. Comunque non mi dispiace davvero granchè, mi è sempre piaciuto Hulk, ma non mi sono mai piaciute particolarmente le sue storie, questa run è stata per me un'eccezione.

    La continuity non è necessariamente limitativa.
    Quello che Ewing ha fatto con la sua pseudo retcon delle origini di Hulk, è stato cementarla quando invece era ancora fluida.
    Qualunque scrittore dopo di lui si troverà costretto a fare due cose: rispettarla, perché spiragli per non farlo al momento non ne vedo, oppure retconizzare a sua volta, ma secondo me sarebbe controproducente. Al netto che i fan di Hulk sembrano aver premiato la serie e che la loro reazione ha un suo peso sulla bilancia del marketing, chiunque vedrebbe un simile espediente come una forzatura.

    CITAZIONE
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    Sarà l'istintiva repulsione del tropo del big sovrannaturale che mi hanno ficcato in gola fino allo sfinimento, ma non ho apprezzato Ewing allo stesso modo.

    Condivido che finisce per stufare, troppe storie soprannaturali, soprattutto con angeli e demoni, è un mercato saturo.
    Però interpreterei il One Below All come qualcos altro, è una personificazione negativa dello scrittore, che si incastra coi temi Lovecraftiani in maniera metanarrativa, anche Morrison lo fece con l'Empty Hand in Multiversity, senza nessun riferimento biblico però, neanche vago come quelli di Immortal Hulk (beh, a parte Metatron, che è molto esplicito). L'altra faccia della medaglia del One Above All che mette su carta l'autore stesso, quello che mette il lieto fine però.

    Non vedo alcun pregio a livello di trama.

    CITAZIONE
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    Se sei ateo o agnostico ti ci distacchi gioco forza.

    È un argomento per un altro thread, ma in poche parole, se nasci e cresci in una cultura cristiana non potrai mai distaccarti completamente da essa, definisce i valori della civiltà in cui vivi, ovviamente puoi farlo in parte rifiutando la religione, ma il tuo buon senso è ormai definito da quei valori.

    Prima di tutto, riformulerei la frase. La sola parola "cristianità" usata in questo contesto, secondo me allarga il cerchio ben oltre i confini di ciò che affermi.

    CITAZIONE
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    Non saprei. Probabilmente dovremmo chiedere ateo per ateo.
    Da qui a dire però che fa "vorrei esistessero più persone buone come Peter Parker" a "credo in un Dio onnisciente onnipresente e onnipotente ecc..." il passo è breve...No! Decisamente non lo è.

    Onnipotente, onniscente e onnipresente fa un po' paura, sì, ma un dio che rappresenti un bene assoluto e oggettivo che è infinitamente misericordioso e fa in modo che tutto finisca per il meglio? Ma magari esistesse :asd:

    Non c'entra il fare paura o meno. Se pensi che ogni persona che vorrebbe un mondo migliore sia un potenziale buon cristiano credente. O che lo stesso valga per chi prende a modello i supereroi, o li ritiene dei buoni esempi, ti direi di ripensarci seriamente.
     
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    Il paragone secondo me rimane forzato. Morrison riusciva quasi ad essere assolutamente originale.
    Impresa non da poco per uno scrittore.
    Ewing al massimo è produttivo, creativo, con una muscolatura da scrittore ben allenata. Diciamo che è tutto quello che un professionista dovrebbe essere e lo ha dimostrato.
    Ma paragonarlo a Morrison per me è ancora impossibile

    Più che altro, penso sia ovvio che Ewing si ispiri a Morrison, dopotutto anche lui ha iniziato nella scena british, su 2000 A.D.

    CITAZIONE
    La continuity non è necessariamente limitativa.
    Quello che Ewing ha fatto con la sua pseudo retcon delle origini di Hulk, è stato cementarla quando invece era ancora fluida.
    Qualunque scrittore dopo di lui si troverà costretto a fare due cose: rispettarla, perché spiragli per non farlo al momento non ne vedo, oppure retconizzare a sua volta, ma secondo me sarebbe controproducente. Al netto che i fan di Hulk sembrano aver premiato la serie e che la loro reazione ha un suo peso sulla bilancia del marketing, chiunque vedrebbe un simile espediente come una forzatura.

    Nom sarebbe la prima volta che un autore ignori le run precedenti per fare una cosa propria, d'altronde la run successiva di Cates e Ottley fa proprio questo, anche se ha avuto vita breve e sembra proprio che la run attuale voglia attingere dalla mitologia instaurata da Ewing.
    Ma comunque è anche per questo che ai lettori di vecchia data non piacciono i cambiamenti radicali, perchè poi si inseriscono nella continuity e percepiscono quindi il rischio di doverseli ritrovare per sempre in storie future, per questo la continuity è limitativa, se non sbaglio una run simile di Hulk già esisteva e l'hanno dovuta ret-connizare proprio per questo, ma non sono molto informato, quindi non prendermi alla lettera.

    CITAZIONE
    Non vedo alcun pregio a livello di trama.

    Non deve averne necessariamente :asd:

    CITAZIONE
    Prima di tutto, riformulerei la frase. La sola parola "cristianità" usata in questo contesto, secondo me allarga il cerchio ben oltre i confini di ciò che affermi.

    Ovvero? Te come la vedi?

    CITAZIONE
    Non c'entra il fare paura o meno. Se pensi che ogni persona che vorrebbe un mondo migliore sia un potenziale buon cristiano credente. O che lo stesso valga per chi prende a modello i supereroi, o li ritiene dei buoni esempi, ti direi di ripensarci seriamente.

    Io ti inviterei a riconsiderare quel che ho scritto, perchè non è quello che ho detto.
     
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    CITAZIONE (Victor Von Doom @ 29/10/2023, 11:37) 
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    Il paragone secondo me rimane forzato. Morrison riusciva quasi ad essere assolutamente originale.
    Impresa non da poco per uno scrittore.
    Ewing al massimo è produttivo, creativo, con una muscolatura da scrittore ben allenata. Diciamo che è tutto quello che un professionista dovrebbe essere e lo ha dimostrato.
    Ma paragonarlo a Morrison per me è ancora impossibile

    Più che altro, penso sia ovvio che Ewing si ispiri a Morrison, dopotutto anche lui ha iniziato nella scena british, su 2000 A.D.

    Si ispirerà anche a Morrison, ma il risultato non è paragonabile.
    Poi sono anche cambiate molte cose da quando vennero pubblicate le opere migliori di Morrison.
    Ewing non lavora nelle stesse "condizioni favorevoli".

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    La continuity non è necessariamente limitativa.
    Quello che Ewing ha fatto con la sua pseudo retcon delle origini di Hulk, è stato cementarla quando invece era ancora fluida.
    Qualunque scrittore dopo di lui si troverà costretto a fare due cose: rispettarla, perché spiragli per non farlo al momento non ne vedo, oppure retconizzare a sua volta, ma secondo me sarebbe controproducente. Al netto che i fan di Hulk sembrano aver premiato la serie e che la loro reazione ha un suo peso sulla bilancia del marketing, chiunque vedrebbe un simile espediente come una forzatura.

    Nom sarebbe la prima volta che un autore ignori le run precedenti per fare una cosa propria, d'altronde la run successiva di Cates e Ottley fa proprio questo, anche se ha avuto vita breve e sembra proprio che la run attuale voglia attingere dalla mitologia instaurata da Ewing.
    Ma comunque è anche per questo che ai lettori di vecchia data non piacciono i cambiamenti radicali, perchè poi si inseriscono nella continuity e percepiscono quindi il rischio di doverseli ritrovare per sempre in storie future, per questo la continuity è limitativa, se non sbaglio una run simile di Hulk già esisteva e l'hanno dovuta ret-connizare proprio per questo, ma non sono molto informato, quindi non prendermi alla lettera.

    Dipende da quanto si lascia flessibile la lore (prima ho usato il termine continuity, ma era troppo impreciso, visto il contesto).
    Ewing ha riempito vuoti con elementi narrativi "importanti" che ormai sono canonici e hanno delle "conseguenze".
    Ci vorrebbe davvero una bella pensata per scardinarli senza far storcere il naso al pubblico. Tenendo conto anche del fatto che le idee di Ewing son piaciute e credo il pubblico si aspetti che continuino ad essere usate. La Marvel sa come si fa questo mestiere e quindi si adegua.

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    Prima di tutto, riformulerei la frase. La sola parola "cristianità" usata in questo contesto, secondo me allarga il cerchio ben oltre i confini di ciò che affermi.

    Ovvero? Te come la vedi?

    Un semplice problema semantico. Considerato il contesto (in realtà anche in generale), "cristianità" mi sembra un termine troppo vago che può essere frainteso.
    E quindi essere controproducente. Sempre se ho capito cosa intendevi dire.

    CITAZIONE
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    Non c'entra il fare paura o meno. Se pensi che ogni persona che vorrebbe un mondo migliore sia un potenziale buon cristiano credente. O che lo stesso valga per chi prende a modello i supereroi, o li ritiene dei buoni esempi, ti direi di ripensarci seriamente.

    Io ti inviterei a riconsiderare quel che ho scritto, perchè non è quello che ho detto.

    Allora spiegami: su cosa si basava il "salto" che hai siggerito da credere nei supereroi (ma penso intendessi credere nei valori che cercano di veicolare) a credere in Dio?
    E soprattutto dove voleva andare a parare?

    Edited by Vandal - 29/10/2023, 14:33
     
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    Si ispirerà anche a Morrison, ma il risultato non è paragonabile.
    Poi sono anche cambiate molte cose da quando vennero pubblicate le opere migliori di Morrison.
    Ewing non lavora nelle stesse "condizioni favorevoli".

    È paragonabile per temi, non per qualità.

    CITAZIONE
    La Marvel sa come si fa questo mestiere e quindi si adegua.

    Non so se sappiano effettivamente farlo davvero :asd:
    Scherzi ha parte, è per quel che hai detto che considero la continuity limitativa, basterebbe collocare la storia che si vuol narrare in un elseworld per avere maggiori libertà, oppure ancora meglio fare come fece Barry Windsor-Smith e prendere le idee che aveva per Hulk per portarle in un'opera indipendente (Mostri), visto che quando scrivi in continuity hai delle linee guida alle quali devi sottostare e limitano la tua capacità di creare concetti originali. In linea generale dico.

    CITAZIONE
    Un semplice problema semantico. Considerato il contesto (in realtà anche in generale), "cristianità" mi sembra un termine troppo vago che può essere frainteso.
    E quindi essere controproducente. Sempre se ho capito cosa intendevi dire.

    Intendevo che il Cristianesimo ha plasmato una gigantesca parte della nostra cultura, leggi e usanze, e tali valori rimarranno radicati nella nostra civiltà fino alla sua caduta, noi stessi abbiamo un "buon senso" che non è innato ma derivante da questa cultura in cui siamo cresciuti, anche se l'intera popolazione mondiale dovesse abbandonare la credenza in Dio domani, questo fatto non cambierebbe di una virgola l'essenza della nostra civiltà, ma sarebbe piuttosto un processo che impiegherebbe secoli per sostituire l'intera cornice culturale che ci caratterizza.
    Anche se uno è ateo, è il prodotto di una cultura cristiana, cosa che non riuscirà a lavare via in alcun modo, è ormai radicato nel suo modo di pensare, di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ciò che è socialmente accettabile da ciò che non lo è. Non è l'unica cosa che ha plasmato le culture occidentali, ma è uno dei più grossi fattori.
    Per ritornare nei binari del thread (più o meno), l'idea del One Above All non deve necessariamente derivare da una mentalità pro-cristiana o dal fanatismo religioso di per se, ma da un'ideale molto più vago del bene assoluto derivante dalle idee religiose. La maggior parte degli autori Marvel attuali rigetta la dottrina cristiana e la concezione dello status quo occidentale in quanto relativisti post-moderni, cosa che trapela da ciò che scrivono online e dalle loro storie, Ewing nello specifico è uno di loro, ma per quanto sia frustrante per, chi come loro, rifiuta il Cristianesimo, la realtà è che la cornice culturale alla quale appartengono loro e tutti noi occidentali è legata indissolubilmente al Cristianesimo, non abbiamo una scelta vera e propria in questo, diversamente dallo scegliere se credere in un Dio o meno. Possiamo negarlo fino alla morte, ma è inutile.
    E io non sono per nulla religioso, non sono cristiano, quindi non si può nemmeno dire che il mio pensiero sia di parte, lo baso su quello che osservo.

    CITAZIONE
    Allora spiegami: su cosa si basava il "salto" che hai siggerito da credere nei supereroi (ma penso intendessi credere nei valori che cercano di veicolare) a credere in Dio?
    E soprattutto dove voleva andare a parare?

    Beh, tanto per iniziare non ho seggerito che esista un salto dal credere ai valori rappresentati dai supereroi al credere in un Dio, quel che intendevo è molto più semplice di così, riconosciamo i fumetti di supereroi come una fantasia escapista, la religione può essere interpretata similmente, anche per molti credenti veri e propri a mio parere può significare più un escapismo che crederci davvero, dalla realtà lo puoi traddure anche nella finzione e quindi, anche per un ateo, una storia in cui Superman salva il mondo dai terroristi può essere una fuga rincuorante dalla realtà, tanto quanto una storia in cui Dio scende dal Paradiso e dice ai personaggi di non temere perchè per sua volontà tutto andrà per il meglio, vista la natura intrinsecamente buona che grazie a lui hanno le forze che regolano il cosmo. Insomma entrambe le storie ti farebbero dire "magari fosse così" pur sapendo che nulla di tutto ciò esiste. Poi anche li troverai persone che non vorrebbero in ogni caso l'esistenza di Dio o dei supereroi, anche se le storie li appassionano, ovviamente, non siamo tutti uguali.
    Diversamente in una storia Lovecraftiana le divinità che soprassegono la realtà sono mostri malvagi indifferenti all'esistenza dell'uomo e ogni altro essere terreno come noi siamo indifferenti alle formiche, non è in quel caso una fantasia escapista ma una visione deprimente e pessimistica del mondo che fa leva su altri sentimenti umani.
     
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    Intendevo che il Cristianesimo ha plasmato una gigantesca parte della nostra cultura, leggi e usanze, e tali valori rimarranno radicati nella nostra civiltà fino alla sua caduta, noi stessi abbiamo un "buon senso" che non è innato ma derivante da questa cultura in cui siamo cresciuti, anche se l'intera popolazione mondiale dovesse abbandonare la credenza in Dio domani, questo fatto non cambierebbe di una virgola l'essenza della nostra civiltà, ma sarebbe piuttosto un processo che impiegherebbe secoli per sostituire l'intera cornice culturale che ci caratterizza.
    Anche se uno è ateo, è il prodotto di una cultura cristiana, cosa che non riuscirà a lavare via in alcun modo, è ormai radicato nel suo modo di pensare, di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ciò che è socialmente accettabile da ciò che non lo è. Non è l'unica cosa che ha plasmato le culture occidentali, ma è uno dei più grossi fattori.
    Per ritornare nei binari del thread (più o meno), l'idea del One Above All non deve necessariamente derivare da una mentalità pro-cristiana o dal fanatismo religioso di per se, ma da un'ideale molto più vago del bene assoluto derivante dalle idee religiose. La maggior parte degli autori Marvel attuali rigetta la dottrina cristiana e la concezione dello status quo occidentale in quanto relativisti post-moderni, cosa che trapela da ciò che scrivono online e dalle loro storie, Ewing nello specifico è uno di loro, ma per quanto sia frustrante per, chi come loro, rifiuta il Cristianesimo, la realtà è che la cornice culturale alla quale appartengono loro e tutti noi occidentali è legata indissolubilmente al Cristianesimo, non abbiamo una scelta vera e propria in questo, diversamente dallo scegliere se credere in un Dio o meno. Possiamo negarlo fino alla morte, ma è inutile.
    E io non sono per nulla religioso, non sono cristiano, quindi non si può nemmeno dire che il mio pensiero sia di parte, lo baso su quello che osservo.

    Non sono sicuro che molti autori Marvel siano poi così mangiapreti come sostieni.
    Non sono sicuro che lo sia la attuale gestione della casa delle idee.
    Non sono sicuro che lo siano, ma cerchino di non darlo troppo a vedere.
    E storicamente parlando si potrebbe dibattere a lungo sul peso del cristianesimo nel plasmare diverse culture nel mondo. Non qui.

    Se un ateo o un agnostico o chiunque si vuol separare dai principi di una democrazia civile, purtroppo, può farlo. Appartenere ad una cornice culturale e rigettarla, non sono cose che si escludono a vicenda.
    L'educazione genera una forma di imprinting, ma esistono altre forme di condizionamento.

    Detto questo, ciò che vuoi dire già cambia se passi da "cristianità" a "cristianesimo". Più specifico. Non troppo. Ma si escludono già dei fraintendimenti.
    Le parole hanno un peso.
    E si può ancora migliorare a mio parere, ma diciamo che va bene così.

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    Allora spiegami: su cosa si basava il "salto" che hai siggerito da credere nei supereroi (ma penso intendessi credere nei valori che cercano di veicolare) a credere in Dio?
    E soprattutto dove voleva andare a parare?

    Beh, tanto per iniziare non ho seggerito che esista un salto dal credere ai valori rappresentati dai supereroi al credere in un Dio, quel che intendevo è molto più semplice di così, riconosciamo i fumetti di supereroi come una fantasia escapista, la religione può essere interpretata similmente, anche per molti credenti veri e propri a mio parere può significare più un escapismo che crederci davvero, dalla realtà lo puoi traddure anche nella finzione e quindi, anche per un ateo, una storia in cui Superman salva il mondo dai terroristi può essere una fuga rincuorante dalla realtà, tanto quanto una storia in cui Dio scende dal Paradiso e dice ai personaggi di non temere perchè per sua volontà tutto andrà per il meglio, vista la natura intrinsecamente buona che grazie a lui hanno le forze che regolano il cosmo. Insomma entrambe le storie ti farebbero dire "magari fosse così" pur sapendo che nulla di tutto ciò esiste. Poi anche li troverai persone che non vorrebbero in ogni caso l'esistenza di Dio o dei supereroi, anche se le storie li appassionano, ovviamente, non siamo tutti uguali.
    Diversamente in una storia Lovecraftiana le divinità che soprassegono la realtà sono mostri malvagi indifferenti all'esistenza dell'uomo e ogni altro essere terreno come noi siamo indifferenti alle formiche, non è in quel caso una fantasia escapista ma una visione deprimente e pessimistica del mondo che fa leva su altri sentimenti umani.

    [/QUOTE]

    Tutto fondamentalmente giusto, ma non necessariamente condivisibile. La mia domanda però rimane pendente: con questo discorso, visto il contesto, dove volevi andare a parare?
     
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    Non sono sicuro che molti autori Marvel siano poi così mangiapreti come sostieni.
    Non sono sicuro che lo sia la attuale gestione della casa delle idee.
    Non sono sicuro che lo siano, ma cerchino di non darlo troppo a vedere.

    Io non credo che cerchino di non darlo a vedere, sono sicuro che siano molto aperti a riguardo, la Marvel agisce secondo una presa ideologica ben precisa, che è molto avversa alla cultura occidentale, basta leggere qualche tweet o le storie stesse.

    CITAZIONE
    E storicamente parlando si potrebbe dibattere a lungo sul peso del cristianesimo nel plasmare diverse culture nel mondo. Non qui.

    Eh, per questo non volevo divagare troppo, se vuoi si può aprire un altro thread a riguardo. Non sono entrato con l'intenzione di sviare la discussione verso altri orizzonti, semplicemente ci ha portato a scoperchiare un altro vaso di Pandora :asd:

    CITAZIONE
    Se un ateo o un agnostico o chiunque si vuol separare dai principi di una democrazia civile, purtroppo, può farlo. Appartenere ad una cornice culturale e rigettarla, non sono cose che si escludono a vicenda.

    No, purtroppo no, possiamo crederlo se ci fa più felici ma non è così, richiederebbe un altro tipo di programmazione culturale per sostituire i valori pre-esistenti, ma è infattibile perchè non è così che muta la cultura, lo fa organicamente. Lo stesso relativismo culturale è predicato sul liberalismo classico occidentale che poggia basi sul Cristianesimo, fra le altre cose, quindi puoi distaccarti in parte dalla civiltà, o prenderne le distanze, come in questo caso ad esempio rigettando l'idea di Dio, che è comunque un procedimento di per se organico e personale basato su scelte individuali che non hanno necessariamente a che vedere col volere di distaccarsi da una cultura, per carità, anzi, però gli ideali che caratterizzano il tuo modo di pensare ai livelli più basici, come distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato ad esempio, rimangono radicati in te e definiscono il tuo stile di vita, anche se volessi ritirarti in una baita nei boschi, per riprendere una nostra conversazione recente :asd:

    CITAZIONE
    Detto questo, ciò che vuoi dire già cambia se passi da "cristianità" a "cristianesimo". Più specifico. Non troppo. Ma si escludono già dei fraintendimenti.
    Le parole hanno un peso.
    E si può ancora migliorare a mio parere, ma diciamo che va bene così.

    Ma io non ho mai usato la parola "cristianità", ti andrebbe di deliniarmi quali sono le differenze a tuo avviso?

    CITAZIONE
    Tutto fondamentalmente giusto, ma non necessariamente condivisibile. La mia domanda però rimane pendente: con questo discorso, visto il contesto, dove volevi andare a parare?

    Sono già andato a parare dove volevo, il mio discorso finisce lì, la vera domanda è quali implicazioni pensi che tu abbia ciò che ho detto, perchè a mio parere non ne ha altre, ma posso sbagliarmi.
     
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    Non sono sicuro che molti autori Marvel siano poi così mangiapreti come sostieni.
    Non sono sicuro che lo sia la attuale gestione della casa delle idee.
    Non sono sicuro che lo siano, ma cerchino di non darlo troppo a vedere.

    Io non credo che cerchino di non darlo a vedere, sono sicuro che siano molto aperti a riguardo, la Marvel agisce secondo una presa ideologica ben precisa, che è molto avversa alla cultura occidentale, basta leggere qualche tweet o le storie stesse.

    Sono soprattutto editori e scrittori.
    Senza parlare necessariamente di compromesso, un filo di trasformismo è necessario in questa professione.
    Non esistendo però una ricetta perfetta, alle volte si fanno errori.
    Compreso il rischio di mettere il piede dove un artista o un professionista della fiction non è esattamente qualificato.

    Continuo a credere che inventarsi questo One Above All sia stata una mossa per il pubblico. Bene o male l'audience americana era cresciuta e discendeva da una società che era stata plasmata da un determinato gruppo di pensatori dai valori cristiani. Con alti e bassi, scivoloni e cadute anche rovinosi, ma alla fine, dove non è un "obbligo", il concetto del divino di cristiano stampo, è una consuetudine a cui la società statunitese era ed è tutt'ora legato.
    S'intende: non sempre si parla di un legame stretto. Ma anche le consuetudini...toglierle alla genete con noncuranza senza creare polemica, non è facile. Pensiamo solo alle difficoltà che incontra la riforma del linguaggio verso un politicamente corretto o politicamente sensibile che dir si voglia. Al netto che non sto nemmeno prendendo in esame la reale utilità dello sforzo e soprattutto della direzione in cui è indirizzato.
    Creare un universo esteso e condiviso che negasse o reinterpretasse la natura del divino per eccellenza...Non faccio fatica a credere che qualcuno vedesse dei rischi.
    Rischi che un editore saggio non corre senza una buona ragione.
    Una OTTIMA! Ragione, in effetti.
    Poi ci sarà stato qualche autore che ha spinto, qualcuno che ha remato contro ecc...Alla fine sappiamo come è andata. Sto OAA è canonico e pace.
    Potrebbero retconizzare la cosa?
    La vedo difficile. La s#€%storm potenzialmente in agguato ora viaggia a velocità esponenzialmente aumentate. Una brutta gatta da pelare ti diventa una tigre formato kaiju.
    Di nuovo: siccome è più sicuro lasciare tutto com'è...

    Poi non so cosa ne penserebbe il comic code. Dimentico sempre quanto è vecchio, comunque mi domando se troverebbero da ridire oggi.

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    E storicamente parlando si potrebbe dibattere a lungo sul peso del cristianesimo nel plasmare diverse culture nel mondo. Non qui.

    Eh, per questo non volevo divagare troppo, se vuoi si può aprire un altro thread a riguardo. Non sono entrato con l'intenzione di sviare la discussione verso altri orizzonti, semplicemente ci ha portato a scoperchiare un altro vaso di Pandora :asd:

    Nessuno te lo impedisce, men che meno io: ma ho già trattato le mie conclusioni al riguardo in separata sede.
    Non parteciperei alla discussione.

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    Se un ateo o un agnostico o chiunque si vuol separare dai principi di una democrazia civile, purtroppo, può farlo. Appartenere ad una cornice culturale e rigettarla, non sono cose che si escludono a vicenda.

    No, purtroppo no, possiamo crederlo se ci fa più felici ma non è così, richiederebbe un altro tipo di programmazione culturale per sostituire i valori pre-esistenti, ma è infattibile perchè non è così che muta la cultura, lo fa organicamente. Lo stesso relativismo culturale è predicato sul liberalismo classico occidentale che poggia basi sul Cristianesimo, fra le altre cose, quindi puoi distaccarti in parte dalla civiltà, o prenderne le distanze, come in questo caso ad esempio rigettando l'idea di Dio, che è comunque un procedimento di per se organico e personale basato su scelte individuali che non hanno necessariamente a che vedere col volere di distaccarsi da una cultura, per carità, anzi, però gli ideali che caratterizzano il tuo modo di pensare ai livelli più basici, come distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato ad esempio, rimangono radicati in te e definiscono il tuo stile di vita, anche se volessi ritirarti in una baita nei boschi, per riprendere una nostra conversazione recente :asd:

    Fai di tutta l'erba un fascio ed è un atteggiamento che personalmente evito.
    Quindi mi perdonerai se dico che non ci sono le basi per affermare che nessuno ne sarebbe in grado.

    Un minimo imprinting culturale rimane sempre. Ho accennato alla cosa all'inizio del post.
    Ma oltre al fatto che può essere praticamente ininfluente, secondo me sottovaluti la capacità del cervello umano di trasformare i suoi schemi mentali.
    Oltre all'impatto sociale. Ovvio: quest'ultimo si verifica solo in certe circostanze. E qui alzo le mani: non sono assolutamente comuni.

    Inoltre non sono d'accordo sul presupposto che il cristianesimo abbia l'esclusiva, o se preferisci il "brevetto" su determinati valori morali.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Detto questo, ciò che vuoi dire già cambia se passi da "cristianità" a "cristianesimo". Più specifico. Non troppo. Ma si escludono già dei fraintendimenti.
    Le parole hanno un peso.
    E si può ancora migliorare a mio parere, ma diciamo che va bene così.

    Ma io non ho mai usato la parola "cristianità", ti andrebbe di deliniarmi quali sono le differenze a tuo avviso?

    Dico solo che sembra tu abbia ragione.
    Probabilmente ho letto male.
    Anche il "cultura cristiana" presentava qualche criticità. Non è proprio lo stesso che dire, per esempio, "valori morali cristiani".
    Al netto che sto interpretando quello che intendi.

    Cristianità può essere fraintesa. Portatrice di valori positivi può essere il pensiero base del cristianesimo originale.
    Al netto dell'editing sui vangeli, ma alla fine...
    Ma cristianità allarga il cerchio: la cristianità è molto di più dei valori cardine della filosofia in questione. Abbiamo congregazini che si dividono a loro volte in varie scuole di pensiero, teologi, singoli individui che interpretano i massaggi di testi sacri e prediche a loro modo.
    Ogni singola confessione cristiana ha portato solo progresso al genere umano?
    Per questo penso che il termine fosse fuorviante.
    "Cristianesimo" già meglio, perché riporta alla dottrina, però non fissa un punto. Di nuovo: la dottrina oroginale è cambiata, si è scissa e poi è arrivato twitter (ancora non mi devo abituare a chiamarlo X).
    Poi vabbè: magari sono solo io che vedo il rischio di uno che si attacca ad una parola.

    CITAZIONE
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    Tutto fondamentalmente giusto, ma non necessariamente condivisibile. La mia domanda però rimane pendente: con questo discorso, visto il contesto, dove volevi andare a parare?

    Sono già andato a parare dove volevo, il mio discorso finisce lì, la vera domanda è quali implicazioni pensi che tu abbia ciò che ho detto, perchè a mio parere non ne ha altre, ma posso sbagliarmi.

    Non posso risponderti perché è cambiata la premessa. Mi devi spiegare cosa intendevi dire in origine perché a questo punto è chiaro che ho frainteso.

    Edited by Vandal - 31/10/2023, 15:08
     
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    Sono soprattutto editori e scrittori.
    Senza parlare necessariamente di compromesso, un filo di trasformismo è necessario in questa professione.
    Non esistendo però una ricetta perfetta, alle volte si fanno errori.
    Compreso il rischio di mettere il piede dove un artista o un professionista della fiction non è esattamente qualificato.

    Scrittori ed editori sono fra le persone più opinionate al mondo, è normale ed è da aspettarsi che esprimano la propria opinione tramite opere, articoli o semplici commenti, non c'è alcun trasformismo, le opinioni editoriali possono cambiare organicamente o essere imposte da una politica interna, considera l'ambiente di cui stiamo parlando, quello dei supereroi: fin dal concepimento nascono con l'intento di canalizzare un sentimento di giustizia sociale, a partire dai sadici eroi della golden age che puniscono i criminali in modi crudeli e duri, man mano che diventava un ambiente più professionale la Marvel ha iniziato a creare supereroi con superproblemi, che riuscissero a trattare di argomenti sociali quali il bullismo, la paura del nucleare e la discriminazione, primi fra tutti gli X-Men come allegorismo per i diritti civili, la base di giustizia sociale è sempre stata presente nelle così dette "arti liberali", è uno degli elementi di escapismo principali del genere, non solo quindi avere il potere di fare quel che vuoi, ma anche di usarlo per sistemare i problemi del mondo. È ovvio aspettarsi che questo ambiente attragga individui di una determinata cricca, il problema di oggi è usare il sentimento di giustizia sociale per portare avanti battaglie ideologiche che hanno poco a che fare con la giustizia e molto con l'ideologia. È quel che dicevo riguardo al liberalismo come terreno fertile per il relativismo post-moderno, in quanto tollerante di quasi ogni manipolazione sociale senza avere una contromisura incorporata nel sistema.
    In conclusione, è da aspettarsi che le opinioni degli scrittori Marvel virino sulla giustizia sociale, che si traducano in quel che è oggi (in questo caso, una cultura avversa al Cristianesimo, o per meglio dire allo status quo occidentale) e che siano organiche, non sono stupito, non lo nascondono, ne sono semplicemente opposto.

    CITAZIONE
    Continuo a credere che inventarsi questo One Above All sia stata una mossa per il pubblico. Bene o male l'audience americana era cresciuta e discendeva da una società che era stata plasmata da un determinato gruppo di pensatori dai valori cristiani. Con alti e bassi, scivoloni e cadute anche rovinosi, ma alla fine, dove non è un "obbligo", il concetto del divino di cristiano stampo, è una consuetudine a cui la società statunitese era ed è tutt'ora legato.
    S'intende: non sempre si parla di un legame stretto. Ma anche le consuetudini...toglierle alla genete con noncuranza senza creare polemica, non è facile. Pensiamo solo alle difficoltà che incontra la riforma del linguaggio verso un politicamente corretto o politicamente sensibile che dir si voglia

    Diciamo che in un certo senso siamo d'accordo, molto più che in disaccordo, è un'analisi accurata, ma avrei qualche appunto:
    Aggiungerei a quanto ho scritto prima che il contesto storico è cambiato, quando prendiamo in esame l'attivismo di metà 900 possiamo notare come anche il Cristianesimo fosse motore di giustizia sociale, avversa anche al fanatismo religioso che creava inuguaglianze, mentre oggi l'intera cornice cristiana è parte dell'obbiettivo da sdradicare. Se anche non vedo il periodo della creazione del One Above All (circa 2006, anche se potremmo andare a ritroso e trovare allusioni della presenza di un "Dio" in fumetti più vecchi, ma non paragonerei questa cosa alla rivelazione vera e propria di in personaggio definito che prende le vesti di Dio) come facente parte della cornice culturale attuale in cui agisce la giustizia sociale, è comunque un periodo relativamente recente in cui il paradigma si stava già spostando verso la direzione odierna, il solo fatto che compaia Dio in un fumetto sarebbe stato visto con particolare oltraggio dai cristiani in anni precedenti al 2006, invece ha fatto più notizia in ambito di battleboard :asd:
    Oggi probabilmente non sarebbe successo, è quì infatti che ne vediamo la sovversione, con il One Below All che ne rappresenta il lato negativo, due lati che fanno parte della medesima entità.
    L'oltraggio di rimuovere il One Above All dai fumetti Marvel oggi ci sarebbe, molto probabilmente da parte anche di molte persone che non li leggono più, ma solo per puntare a una prova di come la politica Marvel prenda una posizione anti-cristiana.
    Tuttavia, non perdiamo di vista il vero motivo per cui è stato inserito nei fumetti, ovvero per fare un tributo a Jack Kirby, la pubblicità più grande è quella, dubito fortemente che sia stato creato con l'intento di attirare lettori cristiani, sia per il periodo, in cui i fumetti erano ancora un posto per noi emarginati che molto spesso ci siamo ritrovati a cozzare col fondamentalismo religioso cristiano, sia perchè non credo che sarebbe visto di buon occhio il fatto che Dio sia raffigurato come un autore di fumetti, o che sia raffigurato affatto senza che non ci sia qualche cristiano indignato.
    Deriva più da quel che, come dici tu, l'audience conosce ed è abituata a riconoscere come il simbolo di un vago concetto di bene assoluto.

    CITAZIONE
    Poi non so cosa ne penserebbe il comic code. Dimentico sempre quanto è vecchio, comunque mi domando se troverebbero da ridire oggi.

    Non sono sicuro che operi ancora, ma se fosse stato in funzione nel 2006 così per come operava alle origini (ovvero come un organo di censura di stampo conservatore, ricordiamo come sia nato tutto dall'assunzione che i fumetti corrompessero la mente dei giovani tramite immagini demoniache o ancor più precisamente sessualmente ambigue) sarei più incline a dire che la quella storia di Spider-Man non sarebbe stata pubblicata.

    CITAZIONE
    Fai di tutta l'erba un fascio ed è un atteggiamento che personalmente evito.
    Quindi mi perdonerai se dico che non ci sono le basi per affermare che nessuno ne sarebbe in grado.

    Un minimo imprinting culturale rimane sempre. Ho accennato alla cosa all'inizio del post.
    Ma oltre al fatto che può essere praticamente ininfluente, secondo me sottovaluti la capacità del cervello umano di trasformare i suoi schemi mentali.
    Oltre all'impatto sociale. Ovvio: quest'ultimo si verifica solo in certe circostanze. E qui alzo le mani: non sono assolutamente comuni.

    Ma guarda, come ti dissi l'ultima volta non ragiono mai per assoluti, è quindi a mio parere possibile che esistano individui capaci di rigettare l'intero sistema su cui è basata la nostra moralità? Forse? Ma non vedo un singolo esempio di questo.

    CITAZIONE
    Inoltre non sono d'accordo sul presupposto che il cristianesimo abbia l'esclusiva, o se preferisci il "brevetto" su determinati valori morali.

    Non credo che sia così, credo che anche altre culture siano arrivate a conclusioni simili in modi differenti, mentre ci sono culture obbiettivamente migliori di altre in virtù di aver adottato valori cristiani.

    CITAZIONE
    Dico solo che sembra tu abbia ragione.
    Probabilmente ho letto male.
    Anche il "cultura cristiana" presentava qualche criticità. Non è proprio lo stesso che dire, per esempio, "valori morali cristiani".
    Al netto che sto interpretando quello che intendi.

    Cristianità può essere fraintesa. Portatrice di valori positivi può essere il pensiero base del cristianesimo originale.
    Al netto dell'editing sui vangeli, ma alla fine...
    Ma cristianità allarga il cerchio: la cristianità è molto di più dei valori cardine della filosofia in questione. Abbiamo congregazini che si dividono a loro volte in varie scuole di pensiero, teologi, singoli individui che interpretano i massaggi di testi sacri e prediche a loro modo.
    Ogni singola confessione cristiana ha portato solo progresso al genere umano?
    Per questo penso che il termine fosse fuorviante.
    "Cristianesimo" già meglio, perché riporta alla dottrina, però non fissa un punto. Di nuovo: la dottrina oroginale è cambiata, si è scissa e poi è arrivato twitter (ancora non mi devo abituare a chiamarlo X).
    Poi vabbè: magari sono solo io che vedo il rischio di uno che si attacca ad una parola.

    Come hai detto è una questione di semantica più che altro.

    CITAZIONE
    Non posso risponderti perché è cambiata la premessa. Mi devi spiegare cosa intendevi dire in origine perché a questo punto è chiaro che ho frainteso.

    Intendevo solo affermare come Dio possa essere una fantasia escapista e che non bisogna per forza essere credenti per apprezzarne l'idea, il motivo principale del nostro disaccordo deriva dal fatto che non credo ci siano indicazioni di alcun tipo per dire che l'idea del One Above All sia fondamentalmente pro-cristiana (inteso come "unicamente per persone che credono nel Cristianesimo e in Dio"), e che possa piacere e sia stata concettualizzata per motivi diversi. Anche accettando che alla base ci sia un archetipo delle religioni abramiche, poichè la cultura occidentale trascende il Cristianesimo.
     
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