HULK DI EWING: È DAVVERO TUTTO SMERALDO QUEL CHE LUCCICA?

Mamma mia che titolo di...Ma non me ne è venuto uno meglio, non me ne vogliate troppo

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  1. Vandal
     
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    CITAZIONE (Victor Von Doom @ 29/10/2023, 00:02) 
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    Non saprei.
    La Doom Patrol di Morrison al netto di qualche strano svarione, rimane una delle run più immaginifiche e riuscite su cui ho mai avuto il piacere di mettere le mani.

    Credo sia stato il primo scrittore che mi ha mostrato esempi di vita aliena che sembrano davvero alieni in senso stretto.
    Ne avevo bisogno come un diabetico dell'insulina? No, ma ho apprezzato molto.

    Io adoro Morrison, per qualcuno può sembrare anche troppo strampalato, non per me però.
    Una cosa in cui Ewing mi ricorda Morrison, soprattutto prendendo Immortal Hulk, è come prenda una mitologia, di un personaggio o anche più, e cerchi di rievocare la sua intera storia in una run omnicomprensiva che riesca a mettere una quadra a tutto ciò che è rimasto in dubbio, traendone ogni parte della sua essenza.
    Non dico che ci riesca necessariamente, ma dico che ci provi, come Morrison ha fatto con Batman ad esempio, a entrare in un caso specifico.

    Il paragone secondo me rimane forzato. Morrison riusciva quasi ad essere assolutamente originale.
    Impresa non da poco per uno scrittore.
    Ewing al massimo è produttivo, creativo, con una muscolatura da scrittore ben allenata. Diciamo che è tutto quello che un professionista dovrebbe essere e lo ha dimostrato.
    Ma paragonarlo a Morrison per me è ancora impossibile.

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    È uno dei problemi della scelta narrativa di Ewing.
    Non si può ignorare in gestioni successive.

    Beh, in realtà da lettore lo puoi fare, facilmente, basta smettere di leggere :asd:
    Seriamente parlando, è vero quel che dici, per questo esistono gli elseworlds e i what if, per fare in modo che gli autori possano sbizzarrirsi senza tener conto della continuity, quando fai un cambiamento così grosso in continuity è difficile ignorarlo. D'altro canto, come ho detto, se leggi la run in un vuoto, per quanto possibile possa essere, la cosa cambia. Ma poi la continuity stessa diventa limitativa, è uno dei motivi per cui i fumetti Marvel, con una così grossa storia alle spalle, sono capaci di stancare, quel che fece Morrison con Multiversity fu proprio giocare col concetto di elseworlds rendendo TUTTO continuity, creando al tempo stesso un vero e proprio affresco cosmologico. Un lavoro immenso, peccato che poi ci abbia messo su le mani Snyder, che potremmo incolpare di ciò di cui stiamo incolpando Ewing con Hulk. Comunque non mi dispiace davvero granchè, mi è sempre piaciuto Hulk, ma non mi sono mai piaciute particolarmente le sue storie, questa run è stata per me un'eccezione.

    La continuity non è necessariamente limitativa.
    Quello che Ewing ha fatto con la sua pseudo retcon delle origini di Hulk, è stato cementarla quando invece era ancora fluida.
    Qualunque scrittore dopo di lui si troverà costretto a fare due cose: rispettarla, perché spiragli per non farlo al momento non ne vedo, oppure retconizzare a sua volta, ma secondo me sarebbe controproducente. Al netto che i fan di Hulk sembrano aver premiato la serie e che la loro reazione ha un suo peso sulla bilancia del marketing, chiunque vedrebbe un simile espediente come una forzatura.

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    Sarà l'istintiva repulsione del tropo del big sovrannaturale che mi hanno ficcato in gola fino allo sfinimento, ma non ho apprezzato Ewing allo stesso modo.

    Condivido che finisce per stufare, troppe storie soprannaturali, soprattutto con angeli e demoni, è un mercato saturo.
    Però interpreterei il One Below All come qualcos altro, è una personificazione negativa dello scrittore, che si incastra coi temi Lovecraftiani in maniera metanarrativa, anche Morrison lo fece con l'Empty Hand in Multiversity, senza nessun riferimento biblico però, neanche vago come quelli di Immortal Hulk (beh, a parte Metatron, che è molto esplicito). L'altra faccia della medaglia del One Above All che mette su carta l'autore stesso, quello che mette il lieto fine però.

    Non vedo alcun pregio a livello di trama.

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    Se sei ateo o agnostico ti ci distacchi gioco forza.

    È un argomento per un altro thread, ma in poche parole, se nasci e cresci in una cultura cristiana non potrai mai distaccarti completamente da essa, definisce i valori della civiltà in cui vivi, ovviamente puoi farlo in parte rifiutando la religione, ma il tuo buon senso è ormai definito da quei valori.

    Prima di tutto, riformulerei la frase. La sola parola "cristianità" usata in questo contesto, secondo me allarga il cerchio ben oltre i confini di ciò che affermi.

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    Non saprei. Probabilmente dovremmo chiedere ateo per ateo.
    Da qui a dire però che fa "vorrei esistessero più persone buone come Peter Parker" a "credo in un Dio onnisciente onnipresente e onnipotente ecc..." il passo è breve...No! Decisamente non lo è.

    Onnipotente, onniscente e onnipresente fa un po' paura, sì, ma un dio che rappresenti un bene assoluto e oggettivo che è infinitamente misericordioso e fa in modo che tutto finisca per il meglio? Ma magari esistesse :asd:

    Non c'entra il fare paura o meno. Se pensi che ogni persona che vorrebbe un mondo migliore sia un potenziale buon cristiano credente. O che lo stesso valga per chi prende a modello i supereroi, o li ritiene dei buoni esempi, ti direi di ripensarci seriamente.
     
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