La Breve Storia di Sahar

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  1. sk8ernato
     
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    raga io ho scritto 2 storielle questa è la prima....SCUSATE LA CRETINAGGINE


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    La breve storia di Sahar



    Prefazione


    Nel paese di Volcan orchi e elfi sono in guerra….
    Il giovane Sahar affronta una corsa contro il tempo per salvare il suo popolo…..
    Il resto……bè leggete la storia.



    Nel lontano paese di Volcan due popoli erano in guerra.
    Il popolo degli orchi stava sovrastando quello degli Alti elfi il cui capo era Magist.
    Il capoguerra orco,Godervrich,aveva ferito a morte Magist,che stava per ritirarsi.
    Magist fu portato nell’ accampamento degli Alti elfi per riposare.
    Lui sapendo di non poter sopravvivere disse ai compagni di invocare l’aiuto dei cavalieri di draghi,un popolo neutro epacifico ma pronto ad aiutare gli altri popoli in difficoltà.
    Sahar il cavaliere più veloce degli elfi iniziò il viaggio per la terra del popolo de cavalieri di draghi,sapendo di poter impiegare più di cinque giorni di sofferenza tra le foreste e le paludi delle terre del Cavaliere Oscuro, il capo dei quattro cavalieri del terrore.
    Intanto la guerra continuava e gli orchi stavano massacrando gli elfi.
    Nel frattempo Sahar e Alan,il suo cavallo, erano arrivati alla palude dela morte,che nessuno era mai riuscito ad oltrepassare,ma, si sa, gli eroi vincono sempre. Così astutamente iniziò a tagliare un’albero fino a che questo non cadde nella palude permettendogli il passaggio per continuare il suo viaggio pieno di trapole e pericoli.
    Durante la trversata della foresta sentì altri quattro cavalli e capì che quelli erano i cavalieri del terrore.
    Così cercò di aggirarli senza pensare al Cavaliere Oscuro. Quindi il suo tentativo di fuga fu rovinato da quest’ultimo che vedendolo fuggire lo inseguì.
    Sahar cominciò a correre e, essendo il cavaliere più veloce, riuscì ad uscire dalla foresta arrivando alla luce dove i cinque non potevano avvicinarsi per evidenti effetti collaterali.
    Così Sahar continuò la sua corsa contro il tempo verso la terra dei cavalieri di draghi.
    Intanto all’insaputa del coraggioso Sahar la guerra andava male per i suo popolo e ormai per magist non c’erano più speranze.
    Ma Sahar continuava la sua corsa a cavallo perché era uno dei pochi elfi ottimisti.
    Era quasi giunto alla terra dei cavalieri di draghi quando sentì una strana e brutta sensazione.
    Infatti a Volcan Magist era ormai morto e gli elfi avevano preso in considerazione l’idea di arrendersi e di cedere il loro territorio agli orchi.
    Nonostante questa sensazione Sahar continuò a correre quasi giunto a destinazione.
    La guerra durava ormai da tre mesi e il viaggio dell’elfo ben sei giorni e sei notti.
    All’alba del settimo giorno Sahar ricominciò il viaggio ormai stanco e affamato.
    Finalmente vide il castello del drago, la fortezza più alta di tutta la contea e capì di essere arrivato.
    Entrò nelle mura del castello e urlò il nome Draco, il capo dei cavalieri dei draghi che li aveva già aiutati a sconfiggere i goblin, ma al posto di Draco scese Elo, il figlio di Drago, ormai diventato il capo in seguito alla morte del padre avvenuta durante la lotta contro gli spettri del caos.
    Sahar, non sapendolo, rimase deluso e si scusò con Elo.
    Il giovane elfo, spiegò la situazione di Volcan e disse di aver avvertito una strana sensazione, come se fosse successo qualcosa di grave.
    Infatti era successo qualcosa di grave e gli elfi non avevano più speranze se non in un intervento dei cavalieri di draghi.
    Mentre Sahar aiutava Elo a sellare i draghi, il cavaliere oscuro preparava un’imboscata per il viaggio di ritorno dell’elfo.
    Appena finito di sellare i draghi, i cavalieri partirono per Volcan cercando di arrivare il prima possibile.
    Dopo essersi riposato ed aver mangiato, Sahar ripartì pronto ad affrontare di nuovo il cavaliere oscuro.
    Dopo due giorni di viaggio, i cavalieri di draghi, arrivarono a Volcan, sorprendendo gli orchi ormai prossimi alla vittoria.
    Intanto Sahar era giunto alla foresta e trovò subito i quattro cavalieri del terrore che sguainavano le spade in aria infuriati.
    Per sua fortuna, Sahar era un buon guerriero e sapeva combattere.
    Dopo una dura battaglia a cavallo, era riuscito a fare fuori due cavalieri del terrore.
    Gli altri due, decise di affrontarli a piedi perché più agile.
    Dopo essere riuscito a sconfiggerli, si guardò bene le spalle perché il cavaliere oscuro era in agguato.
    Sahar sentì una presenza e si voltò di scatto vedendo il cavaliere oscuro.
    Dopo due ore di battaglia ebbe un’idea: corse verso la fine della forestadove c’era luce.
    Arrivato nel punto dove la foresta finiva, inseguito dal cavaliere oscuro, prese la sua spada, la alzò al cielo e riflesse la luce negli occhi del cavaliere.
    Essendo “allergico” alla luce perse momentaneamente la vista e così Sahar ne approfittò trafiggendolo da parte a parte con la sua spada.
    Riprese subito il suo viaggio e dopo altri cinque giorni arrivò a Volcan e vide che la situazione si era capovolta.
    Da migliaia gli orchi erano diventati centinaia e non riuscivano a proteggersi dai cavalieri di draghi.
    Lui iniziò subito a combattere uccidendo decine di orchi.
    Dopo diversi giorni di guerra gli elfi e i cavalieri di draghi sconfissero gli orchi ed espansero il loro territorio, nella terra degli orchi e in quella del cavaliere oscuro.
    Grazie al suo sforzo, Sahar, diventò il capo degli Alti elfi e riuscì a conquistare altri territori devastando i nemici.
     
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0 replies since 8/9/2008, 21:51   113 views
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