La Potente Thor

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    La Potente Thor #7





    Capitoli:

    * Il vichingo più forte che c'è (Parte 2)
    * Vota Loki


    Il vichingo più forte che c'è (Parte 2): Negli scorsi volumi abbiamo assistito all'incredibile ascesa di Malekith, il re degli elfi oscuri, che dopo la conquista del regno di Alfheim (elfi della luce), sta preparando un esercito inarrestabile. Il suo alleato, Dario Agger (Il Minotauro), spaventato da un possibile tradimento di Malekith, chiede aiuto a Loki. Quest'ultimo decide di suggellare un alleanza con Agger raccontandogli una storia. Nel volume precedente abbiamo visto la prima parte della suddetta. Essa tratta di un barbaro di nome Bodolf che, al tempo dei vichinghi, scendendo in battaglia, pregava il Dio del tuono di aiutarlo, e questi si presentava di volta in volta dando il proprio aiuto. Tanto che la milizia di Bodolf comincia a pensare che le conquiste del condottiero vichingo siano frutto di Thor, e che senza di lui non sarebbero state possibili. Bodolf, infuriato per queste insinuazioni, sfida Thor in battaglia. Il risultato è scontato, Thor vince. Umiliato, Bodolf chiede aiuto a Loki, che accetta di venirgli in soccorso. Gli fa dono di una mistura magica contenente sangue di drago, che lo trasforma in un bruto dalla forza smisurata. Bodolf carico della nuova potenza, sfida nuovamente Thor, vincendo questa volta il duello. Ma Thor non si arrende, e poco tempo dopo torna a combattere il suo nuovo potente avversario. Questi, preso dalla smania di potere, si ribella anche al suo benefattore, il dio dell'inganno. Dopo una sanguinosa battaglia Thor ha la meglio. La scena si sposta ai giorni nostri, dove Loki e Agger si trovano nella tana di un drago. La squadra d'assalto speciale di Agger uccide il drago, e Loki dice loro di berne il sangue. Dopo averlo fatto questi si tramutano nella versione del barbaro di cui narrava le gesta poco prima.

    Vota Loki: Si apre con questo volume una nuova saga (Vote Loki n.1). La storia parla di come Loki si candida a Presidente degli Stati Uniti d'America. Al momento non c'è dato sapere perché lo stia facendo. Sappiamo solo che grazie ad abili mosse e ad una manipolazione mediatica degna del suo titolo (Dio dell'inganno), sta acquisendo rapidamente consensi fra la popolazione Americana. La storia è vista in particolar modo dal punto di vista di una giornalista che, da ragazza, vide il suo quartiere distrutto durante una battaglia fra gli Avengers e lo stesso Loki. Il Dio cerca di avvicinarsi a lei con le buone, ma non riuscendo ad avere la meglio con le lusinghe, inganna anche lei facendo si che l'articolo che questa ha scritto contro di lui venga letto in una chiave di lettura leggermente diversa, e da articolo che lo screditava finisce con l'essere pubblicato invece un articolo che ne esalta le doti. La storia si chiude con Thor che si presenta dalla ragazza chiedendo spiegazioni sull'articolo in questione.
     
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    La potente Thor #8





    Intro: Più un filler che una vera e propria storia per la nostra Potente Thor, mentre nel secondo racconto continuano le vicende di Loki e la sua ascesa alla carica di Presidente degli Stati Uniti d'America.

    Capitoli:

    * I Signori di Midgard
    * Vota Loki 2


    I Signori di Midgard: La storia parte con Jane Foster che, recatasi in ospedale per la solita terapia settimanale contro il cancro. Ma JAne non fa in tempo ad entrare in ospedale che viene prelevata da due agenti SHIELD che dicono di volerle parlare a proposito di Thor. L'interrogatorio dura poco, in quanto un terzo agente, di nome Solomon, la toglie dall'impiccio sottraendola alle domande pressanti dei due e riportandola all'ospedale. Durante il tragitto verso l'ospedale Solomon riceve una chiamata dalla centrale, che la mette in allarme su un possibile summit che vede coinvolti esponenti della malavita e che ha sede in svizzera. E in effetti è vero, gli uomini della malavita più influenti del pianeta, come di consueto, si stanno riunendo per decidere le strategie da adottare, ma sopratutto per affrontare un argomento che sta a cuore a tutti. Infatti Roxxon, che nelle storie precedenti abbiamo visto alle prese con Loki, e che sta avendo commerci ultra-terreni, viene accusato dai presenti di aver non solo nascosto la cosa, ma di voler negare questa fetta di mercato agli altri membri del Summit. Roxxon dal canto suo non vuole cedere alle minaccie dei presenti, e proprio mentre sta per trasformarsi in una curiosa creatura (evidentemente anche lui ha bevuto il sangue di drago offerto da Loki), viene fermato da Oubliette Midas ma sopratutto da dal Silver Samurai, che gli scarica addosso qualcosa come 20.000 volt. Il poverino non ha neanche il tempo di trasformarsi che è gia tramortito insomma. Qualche minuto dopo giungono sul posto l'agente Summon e Thor, ma l'incontro sembra essersi ormai concluso, e le due vengono fotografate da uno strano reporter mentre lasciano il luogo insieme. Lo strano reporter è in contatto con i due agenti che inizialmente avevano cercato di interrogare Jane Foster.

    Vota Loki 2: Continua lo scontro fra Loki e la reporter che nella storia precedente stava cercando di fermare la sua ascesa. Ma sembra proprio che il Dio dell'inganno sia troppo astuto, e riesce sempre a sviare ogni accusa che gli viene rivolta con abili mosse. Questo lo porta ad acquisire sempre più credibilità agli occhi del popolo americano, tanto che la sua elezione sembra ormai scontata..

    Commento: Ho trovato "I signori di Midgard" abbastanza noiosetta, se non fosse per il summit dei cattivoni e sugli ottimi disegni che questa testata offre. Non si può dire altrettanto purtroppo per la storia di Loki, siamo passati da dei disegni inizialmente discreti di Vota Loki 1" ad una qualità decisamente peggiore in quest'ultima storia. In secondo luogo la storia sembra essere priva della benchè minima credibilità e sfiora il ridicolo più di una volta, tanto da indurmi a pensare che va più presa come una satira alla politica americana che come una vera e propria vicenda dell'universo Marvel.
     
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    La potente Thor #9


    THOR 214



    Capitoli:

    * L'imperativo Agger
    * Vota Loki 3


    L'imperativo Agger: La storia si apre con Freja sul letto in punto di morte. A tenerla in vita è Odino, con una particolare trasfusione di sangue divino che sembra durare da giorni, e che sta mettendo a dura prova persino la sua onnipotenza. A sussurrare parole alla madre di tutti in questa sorta di stasi fra la vita e la morte vi è Loki, colui che la pugnalò alle spalle. E' evidentemente provato dalla cosa, e sembra aver avuto dei validi motivi per farlo, anzi dalle sue parole si intuisce che l'ultima cosa che vorrebbe è che la madre di tutti morisse, tanto che prima di congedarsi, la prega di non mollare. Non ci è ancora chiaro cosa ci sia dietro le recenti azioni del Dio dell'Inganno, ma la ragione per cui Loki ha accoltellato la madre potrebbe rivelarsi tutt'altro che brutale. La scena si sposta quindi su Thor e l'agente SHIELD Solomon, la cui collaborazione abbiamo visto cominciare nello scorso volume, quando entrambe si sono trovate coinvolte nelle vicende di Broxton. Ed è appunto sulla scia di quanto successo in Oklhaoma che continuano le indagini di Solomon, che conduce la nostra Thor proprio sopra l'oceano antartico. Un ex-dipendente della Roxxon sembrava essere intenzionato a tradire Agger e a rivelare i segreti dell'azienda allo SHIELD, e poco prima di morire in uno strano incidente, di cui si ipotizza il responsabile sia lo stesso Agger, avrebbe rivelato a Solomon l'ubicazione del centro informatico principale della Roxxon, che per l'appunto si trova da qualche parte sotto l'oceano Antartico. Thor decide quindi di lasciare fare al martello, e dopo averlo lanciato, lascia che sia la mitica arma a trovare l'ubicazione del laboratorio. La risposta del martello non tarda a giungere, e poco dopo sia Thor che la Solomon si trovano a dover affrontare qualcuno che come loro ha intenzione di distruggere la Roxxon e che li ha anticipati sul tempo, Silver Samurai. Dopo una schermaglia fra Thor e Silver Samurai, quest'ultimo si da alla fuga, ma senza prima aver messo in seria difficoltà la Dea del tuono, e aver messo in pericolo il laboratorio con tutti i suoi componenti all'interno, rompendo una delle finestre e permettendo all'acqua di entrare. Ma Thor è decisa a salvare tutte le vite che la sua forza divina gli concede di trarre in salvo, e facendo leva sulla sua enorme forza, solleva l'intero laboratorio, facendolo emergere dalle profondità marine. Ed è mentre si trova con il laboratorio sulle spalle che viene a conoscenza del protocollo "Imperativo Agger", il quale prevede che se Dario fosse in pericolo di vita, l'intera sede di Manhattan della Roxxon si sollevi dal suolo,e nel caso della sua morte, ripiombare sotto forma di bomba gigante. Diventa quindi una priorità l'incolumità di Agger, che non se la passa molto bene sotto le torture di Ms Midas, del quale è prigioniero, e che non sembra intenzionata a lasciar andare vivo. Una piccola alle vicende la offrono i due agenti dello SHIELD che nella scorsa storia abbiamo visto alle calcagne di Jane Foster, che più determinati che mai, si recano ad Asgard e chiedono a Cal, il fratello di Odino e attuale reggente, di poter perquisire le stanze in cui alloggia Jane. Permesso che gli viene concesso in virtù del fatto che Cal odia profondamente Jane Foster.

    Vota Loki 3: Continua la campagna elettorale di Loki per la carica di Presidente degli Stati Uniti d'America. E a contrastare la sua ascesa, come nelle storie precedenti, vi è la giornalista Nisa Contreras. Questa scopre che l'attacco dell'Hydra avvenuto nello scorso volume era stato architettato dallo stesso Loki in combutta con Hel, ma non ha prove a supporto della sua ipotesi, per cui è costretta ad accantonarla, cercando nuovi indizi per screditare il candidato più pazzo del mondo. Le viene quindi un'idea seguendo un dibattito in cui Loki esprime, in un confronto con gli altri due candidati alla presidenza, le intenzioni di non belligeranza nei confronti di Latveria, che ricordiamo al momento è sprovvista di un governo e viene gestita sostanzialmente da due gruppi, dei terroristi che si fanno chiamare Figli di Destino, e che seguono il filone generale del vecchio dittatore, e la Nuova Alleanza di Prosperità Latveriana, un gruppo di ribelli che si oppone al regime dittatoriale e che cerca soluzioni più democratiche per il paese. Ma l'unico modo per imporre i propri ideali nel caos è la corsa agli armamenti, e anche la NAPL ne è costretta. Dopo aver scoperto un passaggio segreto nel castello di Destino, il gruppo si fa strada fino ad un magazzino nel quale sono stipate delle armi che il Dottore ha lasciato custodite dietro una porta protetta magicamente. La porta viene aperta con un incantesimo da un membro del NAPL, e proprio mentre vengono scoperti dai Figli di Destino, riescono a ricorrere alle armi e a fronteggiarli. Peccato che non ne capiscano un granchè di questo arsenale e, uno di loro, fa esplodere accidentalmente un ordigno causando la distruzione di quasi tutta la città. Ad assistere allo spettacolo c'è Loki, che si era travestito da NAPL e li aveva condotti fino al magazzino, aprendo la porta protetta con la sua magia. A filmare la sua operazione di infiltrato vi è però Nisa che, grazie all'intuizione di cui si parlava poc'anzi, ha anticipato il nemico riuscendo a mandare le prove dei suoi coinvolgimenti nelle faccende Latveriane a tutti i maggiori notiziari del paese. I quali cominciano fin da subito a screditare il candidato Loki che, quando sembra ormai non avere più consensi, riesce a salvare la situazione giustificando le sue azioni come mirate a "salvaguardare le truppe del paese Americano". Grazie a questa manovra evasiva riesce a riacquistare consensi e la sua elezione sembra ormai alle porte.

    Commento: La prima storia, quella di Thor, ha degli aspetti negativi ma anche certe cose positive. La sensazione che si ha leggendo questa Thor è che neanche gli autori sappiano come comportarsi con lei, per via del fatto che lei stessa non sa come comportarsi con il martello. Sentire rispondere mentalmente il personaggio alla domanda di Solomon "Gran bel martello che haiu. Cos'altro può fare quella cosa?" in questa maniera "Vorrei proprio saperlo", è un pò come se Aaron ci stesse dicendo "manco io lo so fino a dove può spingersi Jane Foster con il Mjolnir". Già, perchè non vi è dubbio che alcuni problemi di base restano, come l'ereditare i poteri di un Dio attraverso un artefatto che NON contiene i poteri del Dio in questione, e che quindi non ne rappresenta l'essenza ne la persona, ma piuttosto dovrebbe essere più simile ad uno STRUMENTO usato dal Dio in questione per ampliare i suoi poteri. Insomma un discorso che potremmo fare per qualsiasi divinità, il primo che mi viene in mente è "Poseidone rimarrebbe Poseidone anche senza il tritone, no? E non ne che se qualcuno trova il Tritone diventa Poseidone, al massimo può fare i cavalloni, ma tutto qui". Questa volta Aaron si mostra più preparato nella conoscenza del personaggio, tanto che quando Thor lancia il martello perde la capacità di volare trovando appoggio nella macchina di Solomon, il che è quel tanto che non guasta mai. Le note positive sono sicuramente i disegni, con Dauterman veramente energico, con inquadrature originali e vignette dinamiche che sanno esaltare l'azione dei personaggi con cambiamenti di dimensione significativi. Un'altra menzione particolare la merita Silver Samurai, che in questa storia mi è piaciuto parecchio (devo dire che non è un personaggio che conosco molto, e mi ha fatto molto piacere capire un pò del suo potenziale, che ritengo davvero enorme adesso). Mi è piaciuto anche come ha gestito lo scontro Aaron tra Silver Samurai e Thor. Già perché Silver Samurai è sicuramente un avversario di prima scelta, e questa volta riesce a mettere in serie difficoltà Thor, che ad un certo punto lascia combattere il martello al posto suo, mentre lei si riprende dai colpi. In questo pezzo in particolare si è soffermata la mia attenzione, perché è qui che si è mostrata in parte la superiorità del martello rispetto al suo possessore, in quanto mentre lei stava sanguinando e ansimando, lui ruotava intorno al nemico colpendolo senza neanche esserci bisogno che qualcuno lo brandisse, come se avesse coscienza propria, sfumatura davvero notevole.

    Due paroline veloci sulla storia di Loki. Stavolta si è fatta sentire parecchio la critica al sistema politico americano e alle scelte abbastanza attuali che i governi che si sono susseguiti fino ad ora hanno attuato. Come in una sorta di satira fumettistica, ho avuto l'impressione in più punti che ci fossero parecchi paragoni con la realtà. In particolare durante il dibattito viene chiesto ai candidati la loro posizione rispetto a Latveria (chiave di lettura: Paesi Arabi nella realtà), e la risposta mi ha fatto sorridere, ve la voglio quindi fare leggere in "integrale":

    " Credo che gli Stati Uniti abbiamo la responsabilità morale di aiutare dove possibile, specie in materia di sicurezza nazionale. Una piccola ed efficace forza di pace sarebbe in grado di tenere Latveria e il resto del mondo al sicuro"

    Vi ricorda qualcosa? :trolling:

    P.S. Mi ha intrigato la frase in apertura di Giorgio Lavagna: "Ogni volta che avviene la mistica trasformazione, infatti, la magia del martello non riesce a guarire il cancro che la sta uccidendo ma, al contrario, annulla gli effetti delle cure che potrebbero salvarle la vita. Non c'è nessuno, quindi, che sia degno più di Jane e se Odino conoscesse il suo segreto forse sarebbe meno severo con questa donna, e di sicuro si fiderebbe del giudizio della magica arma che lui stesso ordinò di forgiare."

    Mi chiedo quindi, che il motivo per il quale sia ritenuta degna sia il fatto che è disposta a sacrificare la sua vita per il bene comune? (compreso quello di popoli che non le appartengono, di fatto Thor è il protettore dei Nove Regno). Certo è che, vista sotto questa prospettiva, effettivamente la validità della Foster nel brandire il martello non suona poi così male.
     
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2 replies since 14/11/2016, 21:14   103 views
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