CRISTAL TOWN

Quartier generale dello Zodiaco

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    Crystal Town


    CaseZodiaco
    Quella che un tempo era Crystal Tower é adesso un'immensa città interamente fatta di cristallo stellare che occupa il più grande cratere della Luna. Il luogo é circoscritto da una barriera in cristallo mistico a forma di cupola che rifrange la luce creando un'illusione ottica, motivo per cui la città non può essere individuata dalla Terra con mezzi comuni come ad esempio un telescopio. L'interno della cupola é sotto l'effetto di un incantamento che rende l'aria respirabile e la gravità identica a quella astriana ovvero poco superiore a quella terrestre. Il cuore di Crystal Town é costituito da un complesso di dodici case riservate ognuna ad un membro di Zodiac. Ogni casa ha un'architettura ispirata a quella dell'antica Grecia, in particolar modo quella dei maestosi templi dalle colonne in stile dorico e ionico. Un tredicesimo tempio è il centro di raccolta situato all'apice del monte artificiale fulcro della semisfera di cristallo.

    ♈️ Prima Casa: Aries
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    ♉️ Seconda Casa: Taurus
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    ♊️ Terza Casa: Gemini
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    La casa di gemini gode di un incantamento che ha effetto su chiunque si trovi al suo interno. La personalità sepolta di ognuno viene alla luce mandando in confusione chiunque tranne il possessore dell'anello del segno dei gemelli invece capace di gestire come meglio crede le proprie personalità.

    ♋️ Quarta Casa: Cancer
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    La casa del cancro è incantata in modo tale che il tempo al suo interno scorra ad una velocità esorbitante. Questo implica che gli oggetti portati là dentro o gli ospiti indesiderati invecchino deperendosi o morendo nell'arco di pochi minuti. Il possessore dell'anello di Cancer, come ogni altro oggetto in suo possesso, ignora l'effetto.

    ♌️ Quinta Casa: Leo
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    ♍️ Sesta Casa: Virgo
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    ♎️ Settima Casa: Libra
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    La casa della bilancia é ricoperta da un campo d'annullamento il quale interdice la magia ed i poteri mutanti. Il possessore dell'anello di Libra può interrompere l'effetto in qualunque momento.

    ♏️ Ottava Casa: Skorpio
    scoprio_house_by_hadesama01-d4wn2kk

    La casa dello scorpione impedisce qualsiasi forma di volo o levitazione al proprio interno. Il possessore dell'anello di Skorpio può invece camminare lungo le pareti o addirittura capovolto.

    ♐️ Nona Casa: Sagitter
    house09-sagittarius

    Nella casa del sagittario, il possessore dell'anello di Sagitter, può materializzare quasi qualunque cosa gli passi per la testa fatta eccezione per esseri viventi, armi od oggetti che superino le dimensioni di un tavolo. Le cose così create sono inconsistenti e svaniscono al primo impatto, la loro utilità è prettamente scenografica.

    ♑️ Decima Casa: Capricorn
    house10-capricorn


    ♒️ Undicesima Casa: Aquarius
    house11-aquarius

    La casa di acquario é anecoica dunque al suo interno il suono non si propaga, ciò rende gli attacchi sonori e l'ecolocazione inutilizzabili. Il possessore dell'anello di Aquarius può interrompere l'effetto quando lo desidera.

    ♓ Dodicesima Casa: Pisces
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    Tempio degli illuminati
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    La tredicesima casa non corrisponde a nessun segno zodiacale ma é adibita a sala del consiglio dei dodici. All'interno non c'é poi molto, solamente una grossa tavola rotonda circondata da dodici sedie incise coi segni zodiacali e, poco distante, una mezza colonna con sul capitello esposta la collezione dei rimanenti anelli zodiacali. La costruzione é posta all'apice di Monte Luna, da lì é possibile osservare un panorama che comprende ogni settore di Crystal Town.

    Occhio di Vecna Mordor
    Telescopio magico concepito con lo scopo di studiare i cicli stellari ma usato anche per monitorare alcuni accadimenti del pianeta Terra.

    Porta del Cielo29499fe3d9188b84272588a4062ef3bf
    Piattaforma di teletrasporto che consente lo spostamento dalla Luna alla Terra. Solo chi possiede un anello zodiacale può avvalersi del teletrasporto posizionandosi al centro del cerchio. Quando viene utilizzata, la Porta del Cielo s'illumina in prossimità del segno relativo all'anello che l'ha azionata. La Porta del Cielo ha una sola destinazione ovvero la Porta della Terra, situata nel centro di Manhattan.

    Sala del tempo relativo templo11
    Stanza extradimensionale caratterizzata da un tratto planare denominato tempo relativo. Grazie alle due gigantesche clessidre al suo interno, é possibile regolare lo scorrere del tempo nella stanza in relazione a quello al di fuori facendo sì che un lungo periodo trascorso all'interno equivalga a pochi istanti o viceversa. L'interno della stanza é in realtà uno sconfinato spazio aperto dal terreno bianco e gommoso, il cielo ugualmente candido e privo di corpi celesti o nuvole, il clima torrido e la gravità due volte superiore a quella terrestre.

    Quartiere delle scienzeskyglow_ridotto_concupola
    Magenta ha prodotto questa minuscola città per dare un'abitazione ad ogni scienziato al suo servizio, ognuno di questi uomini ha ricevuto il dono della vita eterna cibandosi di un dito dell'astriana; in cambio lavorano giorno e notte alle tecnologie Zodiac nell'immenso laboratorio sferico al centro del villaggio. Gli edifici sono fatti di cristallo stellare come tutto il resto ma a differenza delle altre case sono stati edificati facendo riferimento all'architettura moderna.


    Infrastrutture


    Acceleratore di particelle
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    Macchina il cui scopo è quello di produrre fasci di ioni o particelle subatomiche, tra le quali elettroni, positroni, protoni, e antiprotoni, con "elevata" energia cinetica. Il fisico teorico e Nobel per la fisica Albert Einstein è il responsabile del settore sebbene tenda a delegare la supervisione di quest'ultimo ai più fidi collaboratori preferendo isolarsi per lavorare ai suoi esperimenti.

    Rubbiatron
    Reattore nucleare ad amplificazione di energia affiancato da una sorgente esterna di protoni, necessaria ad alimentare la reazione nucleare nel nucleo del reattore in sé. Questo, infatti, ha la caratteristica di essere un reattore subcritico, incapace di sostenere autonomamente una reazione a catena e, dunque, di dar luogo a una reazione incontrollata. Per innescare la reazione a catena, esso ha bisogno di essere irraggiato da un potente fascio di particelle proveniente da un acceleratore di particelle (sincrotrone): una volta acceso, il nucleo del reattore rilascia sufficiente energia termica da poter essere trasformata in energia elettrica che servirà ad alimentare l'acceleratore di particelle e a fornire un surplus di energia elettrica destinato all'immissione nella rete elettrica. Il Nobel per la fisica Carlo Rubbia é il responsabile delle attività svolte in questo settore.

    Campo Aurora
    haarp_large-600x400
    L'impianto HAARP è costituito da un trasmettitore capace di trasmettere onde elettromagnetiche sulle onde corte da 2,8 a 10 MHz con una potenza di 960 kW. La potenza irradiata efficace è di 87 dBW (corrispondendo a 500 MW); questo vale però solo per la frequenza di 10 MHz. Due frequenze spesso usate sono 3,39 e 6,99 MHz. L'impianto è composto da 180 antenne, disposte in 15 colonne da 12 file, con una potenza trasmittente di 3.600 kW.
    Ciascuna antenna corrisponde a un dipolo a croce, che può essere polarizzato in modo lineare o circolare per la trasmissione e la ricezione. Il progetto è a cura dell'ingegnere meccanico Nikola Tesla, responsabile del settore.



    Edited by botolo1 - 11/4/2018, 18:15
     
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    Psicopompo

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    PG: Magenta
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    PE: 32/70
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    -Stivali del teletrasporto
    -Anello di Aquarius
    -Anello della telepatia
    Gregari:
    -Psicocristallo Sektor
    -Psicocristallo Vektor
    Ancora in compagnia di Cancer, nuovo acquisto di Zodiac, Magenta provvide a spiegargli le funzioni dell'anello che gli aveva da poco donato visto che il giro turistico era terminato sebbene molti particolari vennero temporaneamente e volutamente tralasciati dalla statua vivente. "Guarda." disse mentre esibiva il potere comune a tutti e dodici i gioielli della collezione Zodiac. Sollevò la mano munita dell'anello di Aquarius e, dal gioiello, prese forma un cono di luce che terminava all'apice in una figura umanoide; si trattava di Akuma. "Skorpio, recati quanto prima alla Porta del Cielo." per la prima volta parlò con la sua vera voce dinnanzi a Marcus. Da quando aveva assorbito l'altra sé, le voci di ambedue si sovrapponevano simultanee aumentando il consueto effetto riverberante che già la rendeva inusuale; un suono monotono, sintetico, alieno ma comunque attribuibile ad un essere di sesso femminile. "Capisci Cancer? Con quest'anello potrai contattare chiunque tu voglia solo pensandolo e scambiare col soggetto messaggi audiovisivi." detto questo attese risposte da parte di entrambi i segni d'acqua dell'organizzazione.

    Edited by Nebaioth - 17/3/2017, 23:04
     
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    Akuma Liv 8 Exp 9

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    Lame del Demone, Stanza del Capoclan, Anello di Skorpio


    [ENTRO]

    Il vento gli scompigliava i capelli, mentre lui teneva il mento leggermente sollevato, così da essere accarezzato in pieno viso dalla brezza che soffiava. Il movimento sussultorio del motoscafo non gli provocava alcun fastidio. Dopotutto era abituato a ben altri mezzi di trasporto. Ripensò ai giorni precedenti.

    Nei giorni successivi allo scontro a Soho, rivissuto per la seconda volta, dopo che era stato portato a Crystal Town da Magenta, il giovane l'aveva osservata nella sua maestosità per la prima volta. Era rimasto di stucco nel vedere le varie costruzioni (in particolar modo le Case dello Zodiaco), e fu contentissimo di vedere la sua Casa personale, la Casa dello Scorpione. La donna gli aveva spiegato che in quell'edificio nessuna creatura avrebbe potuto volare in alcun modo, mentre il possessore dell'anello corrispondente, Akuma quindi, avrebbe potuto camminare e correre lungo le pareti e il soffitto a volontà. Rimasto di stucco un secondo, dopodiché provò subito, sotto gli occhi apatici della donna. Aveva fatto un paio di giri, poi era tornato in fianco ad ella. Lei gli aveva comunicato che avrebbe avuto delle faccende da sbrigare, che l'avrebbero tenuta impegnata qualche giorno. Lo avvisò di rimanere sempre pronto alla chiamata. Jaze portò la mano con le dita tese ed unite, il pollice piegato all'interno, alla fronte, in un gesto tipico dei soldati, facendola poi scattare in avanti. Dopo che Acquarius si fu congedata, il ragazzo era rimasto ad allenarsi per tutto il giorno nella sua sala, provando così tattiche e combinazioni con la sua nuova capacità all'interno della sua Casa.
    Il giorno seguente aveva deciso di andare a riconsegnare la testa che aveva preso a Soho. Quell'uomo, atteso dalla sua famiglia, era riuscito a farsi strada in un'azienda internazionale molto famosa. Ma qualcuno, ai piani alti, non aveva visto di buon occhio quella cosa, visto che aveva già deciso chi avrebbe dovuto prendere quella promozione. I veri proprietari erano un gruppo collegato alla mafia, abituati quindi a far sparire la gente quando le cose non andavano secondo i piani. Avevano così deciso di contattare "i Demoni", come era conosciuto il Clan di Jaze negli ambienti lavorativi.
    La paga era buona: 500.000 dollari. La tariffa base per lavori semplici. In realtà il mercenario avrebbe dovuto assassinare solo il bersaglio, ma i mandanti convennero che uccidere qualcuno in più sarebbe stato meglio, depistando eventuali indagini.

    Per questo si trovava su quel motoscafo. Stava andando a riscuotere il compenso e consegnare la testa, ora dentro una teca che ne impediva la putrefazione. Stavano raggiungendo una grossa nave privata, fuori dalle acque internazionali: la nave dei suoi mandanti. Erano in festa per la riuscita della missione, e festeggiavano la promozione del figlio del cugino di uno di loro, che era proprio il posto di lavoro ottenuto dall'uomo assassinato. Quando Akuma li aveva chiamati, inizialmente erano stati riluttanti. Non avevano voglia di incontrarlo in quel giorno di festa, ma le pressioni del Veryryniano li avevano visti costretti ad accettare. Assieme a lui, sull'imbarcazione, vi stavano dieci uomini armati con un mitragliatore di tutto rispetto, con pistole e pugnali vari addosso. Nessuno per ora lo puntava, ma l'aria era tesa. Molto tesa. Quando erano venuti a prenderlo, uno di loro, quello più avanti, gli aveva intimato di consegnargli le Lame. A nulla era bastato l'avvertimento di un suo compagno, che già la sua testa era caduta sulla sabbia, seguita poi dal resto del corpo. Raggiunsero in poco tempo, circa un paio d'ore, la grossa imbarcazione, dalla quale proveniva un bel fracasso. Musica, droga, alcol, sesso. Su di essa, in quel momento, qualsiasi cosa di illegale si possa pensare, era possibile trovarla. Lo scortarono fino al ponte principale, al centro di esso. Le persone gli fecero spazio, facendo così in modo che fosse solo in uno spazio circolare di una ventina di metri di diametro. Davanti a lui era posizionato un tavolo rettangolare, molto lungo. Dietro di esso vi stavano sedute, su grosse poltrone di alta fattura, finemente lavorate e ricamate, 6 uomini, di diverse età, ma più o meno dai 40 ai 65 anni. Erano i suoi soci in affari. Quello al centro, un uomo sui 55 anni, il capo della compagnia, si alzò in piedi, allargando un po' le braccia, indicando poi con una mano il nuovo arrivato.

    Signori e signore, salutiamo tutti la persona che ha reso possibile questo giorno!

    Disse con tono amichevole, e tutti applaudirono forte, fischiando anche. Ma ad un gesto del capo, tornò il silenzio.

    Volevo ringraziarti per i tuoi impeccabili servizi, mio giovane amico. Coraggio, vieni a prendere la tua ricompensa.

    Poggiò poi davanti a se una valigetta di ferro, e la aprì rivolta verso il ragazzo. Era stracolma di soldi, posizionati in modo puntiglioso e preciso. L'uomo gli fece cenno con la mano di avvicinarsi. Akuma allora si mosse, ma non appena fece due metri, sentì uno strano rumore, e qualcosa di metallico gli strinse le caviglie. Si guardò, e vide che dei bracci di acciaio, spuntati da sotto il ponte, lo avevano afferrato ai piedi, e subito dopo anche i suoi polsi vennero catturati. L'uomo che aveva parlato finora ghignò.

    Però stavo pensando che, se proprio lo desideri, potresti rimanere con noi, così avresti sempre del nuovo lavoro da svolgere, e la tua paga aumenterebbe di conseguenza.

    Disse ridendo sotto i baffi, mentre un altro braccio meccanico gli assicurò un collare, sempre d'acciaio, mentre i presenti ridevano alle parole dell'uomo. Anche Jaze iniziò a ridere a bassa voce. Non subito gli altri lo sentirono, ma più rideva sguaiatamente, alzando la voce, più calò il silenzio, rotto soltanto dalla folle risata del giovane.

    AHaHHahhahAhahHaHA! Sarà un piacere... MASSACRARVI!

    E dopo aver detto questo, spinse con tutta la sua forza il suo corpo in avanti, distruggendo con nonchalance i bracci meccanici che lo imprigionavano. In un lampo era davanti al capo, con le Lame già sguainate, un ghigno folle dipinto in viso. Nessuno riuscì a vedere il movimento del braccio. Videro solamente la testa dell'uomo alzarsi dal corpo, e cadere qualche metro più il là. Quello fu il segnale. Tutti, tranne le guardie del corpo, iniziarono a scappare in preda al panico. Nel casino generale molti furono calpestati, ma i più venivano squarciati da tagli che apparivano dal nulla. I mercenari non riuscivano a trovare il giovane, fulmineo com'era. Molti dei presenti si buttarono in mare, e quando sul ponte, a parte le persone armate, erano rimasti solo cadaveri, i soldati lo videro. Era fermo in mezzo ai corpi, macchiato in più punti da diverso sangue, le armi grondanti. Loro erano rimasti in 15, poiché tutti gli altri erano già stati uccisi nel casino generale. Puntarono tutti i loro fucili contro quel mostro. Akuma li guardò, piegando la testa di lato, ghignando contento.

    Gihi.

    I soldati aprirono il fuoco. Jaze si buttò a terra, scattando poi in mezzo ai cadaveri. Ne usò un paio come protezione, scagliandoli poi a tutta velocità verso alcuni dei suoi aggressori. Venne ferito più volte dai proiettili, ma ogni volta una risata folle usciva dalla sua bocca, ora ininterrotta. Quando rimasero in 4, le guardie del corpo cercarono di scappare, ma ora che il ragazzo era potenziato dal suo potere, nel momento che fecero cadere le armi e si girarono, erano già morti. Era finita. La sua espressione si fece delusa. Ma come? Sono già tutti morti? Si guardò in giro per qualche istante, poi udì un lamento. Si diresse subito verso di esso. Proveniva da dietro il tavolo al quale erano seduti i 6 capi. Ora era ribaltato, e i loro corpi erano riversi dietro di esso. Vide che uno dei 6 era ancora vivo, con un grosso squarcio in pancia, e perdeva una copiosa quantità di sangue, ma al suo fianco stava un cellulare, mentre lui digitava disperatamente un numero. Jaze andò a recuperare una sbarra di ferro, tagliandola ad una delle estremità in modo da avere una punta abbastanza affilata. Quando ritornò dal mafioso, vide che questo stava farfugliando qualcosa.

    Ca..po..o.. il..demone...morti..tut..tutti...

    Ma non disse altro, poiché il guerriero lo afferrò per il collo, portandolo verso la parete del castello di poppa, impalandolo al muro con l'asta recuperata, infilzandogliela in pieno petto. Tornò poi verso il cellulare, dal quale proveniva ancora una voce sempre più furibonda. Lo afferrò, tenendolo sollevato con due dita.

    Ehi.

    Chi diavolo sei?

    I Demoni non si catturano.
    Con i miei omaggi.


    Disse, per poi lanciare il telefonino in mare. Era stato un massacro. I corpi erano stati feriti brutalmente, con ferite profonde in parti del corpo apparentemente a caso. È andata ancora bene. Pensò contento, anche se un po' deluso della scarsa resistenza. In quel momento l'anello al suo dito, l'Anello di Skorpio, iniziò ad illuminarsi ad intermittenza, segno che un membro di Zodiac lo stava contattando. Sapeva che altri 2 anelli, oltre al suo e quello di Miss Vacum, erano stati presi. Portò la mano all'altezza delle spalle, con l'anello rivolto verso l'alto. Un cono di luce scaturì dall'oggetto al suo dito, terminando con un'immagine, che raffigurava la donna di cristallo.

    Skorpio, recati quanto prima alla Porta del Cielo.

    Disse semplicemente. Jaze la guardò per un momento, poi annuì col capo.

    Ricevuto.

    Fu la sua semplice risposta, poi terminò il collegamento. Si guardò in giro ancora qualche secondo, per vedere le sue vittime ma soprattutto il loro sangue. Ghignò e, successivamente, dopo un lampo azzurro proveniente dal suo medaglione, scomparve.




    Dopo essere tornato nel suo medaglione, era stato rimesso in sesto da Rem. Il processo non era stato lungo, una mezz'oretta più o meno, poiché le ferite erano quasi tutte superficiali. Dopo aver salutato la sua amata, insieme a Nahar era partito alla volta della Porta della Terra, che Magenta gli aveva riferito essere al centro di Manhattan, a New York. Erano passate un paio d'ore da quando la donna lo aveva contattato. Raggiunto il punto stabilito, il suo anello brillò per un momento, e il ragazzo scomparve, sotto gli occhi increduli dei passanti.

    La Porta del Cielo si illuminò, focalizzandosi poi sul simbolo dello Scorpione. Una figura apparve al centro della costruzione. Jaze era arrivato a Crystal Town. Si sgranchì le ossa, stiracchiandosi. Il teletrasporto con l'Anello lo lasciava sempre con una strana sensazione addosso. Vide la donna, affiancata da un uomo vestito con una strana tunica, di color verde militare, con pezzi in pelle in vari punti di colore nero, e con un lungo cappuccio che copriva parte del suo volto. Il vestito dell'uomo era costellato da strani simboli incomprensibili per Jaze, anch'essi neri. Dal viso dell'uomo, senza barba e dai lineamenti decisi e attraenti, Akuma gli diede circa dai 40 ai 50 anni. Lo squadrò da capo a piedi, guardandolo con un sopracciglio alzato, l'altro aggrottato. Notò che al dito portava anche lui un anello di Zodiac. Inclinò la testa di lato, tornando poi a guardare Scarlet.

    E questo chi sarebbe?

    Edited by IchigoMugetsu - 18/3/2017, 19:44
     
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    Un regno dimenticato

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    Marcus liv 1

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    [ENTRO]

    Io e Acquarius ci trovavamo ancora nella zona in cui si trovava la "Porta del cielo", cioè un portale in grado di collegare la Terra alla Luna ed utilizzabile solo dai possessori dell'anello.

    "Guarda."

    Mi disse di nuovo, sempre tramite la comunicazione mentale. Poi allungò la mano sulla quale indossava l'anello ed attivò un cono di luce azzurro nel quale si materializzò la figura di un giovane coperto di ferite e di macchie di sangue.

    "Skorpio, recati quanto prima alla Porta del Cielo."

    Rimasi un attimo di stucco sentendo quelle parole perché stavolta la statua parlò con la sua vera voce. Aveva un suono molto particolare, un po' monotono e senza inflessioni. Inoltre il suono sembrava quasi fuoriuscire da una caverna, come se le onde sonore riverberassero all'interno del suo stesso corpo prima di uscire. Tutto sommato però la sua voce poteva essere facilmente ricondotta ad una voce femminile, anche se con un'inflessione e un tono molto particolari, quasi alieni.
    Comunque, prima che il ragazzo potesse rispondere, il collegamento venne interrotto e la donna tornò a rivolgersi a me mentalmente.

    "Capisci Cancer? Con quest'anello potrai contattare chiunque tu voglia solo pensandolo e scambiare col soggetto messaggi audiovisivi."

    Mi comunicò con l'altra sua voce che nella mia mente risultava molto più suadente e femminile, ma allo stesso tempo più decisa e convinta.

    Certo, sembra semplice.

    Subito provai ad allungare la mano in avanti con l'anello rivolto verso lo spazio sopra di me. Mentalmente pensai ad Acquarius e al suo nome e subito comparve il cono di luce che doveva contenere la donna che si trovava davanti a me nel caso avesse risposto. Infatti l'anello che essa portava al dito si illuminò di azzurro intenso. "Ottimo!" Pensai mentre interrompevo il collegamento senza necessità di risposta.

    Suppongo che ora dovremo aspettare qui che il possessore dell'anello raggiunga il portale posto sulla Terra. Spero solo che non ci metta molto.

    L'aliena non rispose e continuò a fluttuare come se niente fosse.
    Io aspettai immobile per 10 minuti precisi, poi decisi che avrei meglio impiegato il tempo cominciando a studiare il cristallo stellare. Mi sarebbe piaciuto tornare a visitare la mia casa e la stanza del tempo relativo, ma non sapevo quanto tempo avrebbe impiegato Skorpio.
    Decisi quindi di mettermi seduto appena fuori dal cerchio del portale. Incrociai le gambe, mi tolsi l'anello e lo strinsi nel pugno attivando i miei poteri.
    Con il mio tocco magico cominciai a farmi strada tra le crepe e le inflessioni di tempo che componevano l'anello in mio possesso. Ogni materiale infatti possedeva crepe temporali ed inflessioni temporali differenti. Le une diverse dalle altre. Capirne la disposizione e studiarle mi dava accesso al potere temporale di quel determinato materiale. Per questo motivo ogni volta che i miei poteri si riazzeravano dovevo ricominciare gli studi e la pratica da zero. Tutte le volte era come tornare studente e dover mettersi su un nuovo libro per studiare ancora e ancora. Con il cristallo stellare sarebbe stata la stessa cosa, anche se avevo già capito che in base al materiale o all'oggetto finale che andava a creare; crepe ed inflessioni cambiavano per posizione, dimensione, numero, ecc. Era lo stesso principio dell'acqua e dei suoi tre stadi: solida, liquida e gassosa. "La base di partenza è pressoché la stessa, ma in base alle differenziazioni, il risultato finale cambia e bisogna conoscere ogni strada per averne il controllo."
    Con il cristallo però era più complesso, perché le strade possibili sembravano infinite.

    [Due ore, 04 muniti e 43 secondi più tardi]

    Ero ancora profondamente immerso nei miei studi, ma la fetta del portale con il simbolo dello scorpione si illuminò, così mi alzai di nuovo in piedi. Dopo pochi attimi si materializzò il ragazzo che avevo visto prima nell'ologramma: Skorpio.
    Notai subito che era un pò cambiato: aveva meno ferite, ma alcune erano bendate con delle nuove garze pulite, inoltre non era cosparso di sangue come prima. "Non deve essere completamente in forma...eppure non sembra dargli molto peso."
    Io però non ero l'unico che stava osservando. Il ragazzo infatti mi squadrò letteralmente dalla testa ai piedi. In seguito si rivolse ad Acquarius e disse:

    E questo chi sarebbe?

    Prima che la donna potesse intervenire risposi io:

    Piacere di conoscerti Skorpio. Io sono Marcus, uno stregone del tempo e sono il nuovo membro degli Zodiaco, nonché possessore dell'anello del Cancro. Puoi chiamarmi Cancer se preferisci.

    Per un attimo pensai di porgergli la mano, ma il nuovo venuto non sembrava molto entusiasta di fare la mia conoscenza.

    Adesso che ci penso: non conosco i vostri veri nomi! Ora però siamo compagni o quantomeno alleati...Tutti mi conoscono come Marcus, ma se voi preferite Cancer fate pure. Io però non mi sono mai abituato molto ai nomi in codice.

    Detto ciò aspettai di sapere se mi avrebbero risposto ed inoltre attesi le direttive di Acquarius.
     
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    Cappellaio Matto Lvl.9

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    Occhi.
    Ghigno.
    Testa.
    Braccia.
    Gambe...
    e tutto il resto.
    Il Cappellaio non aveva bisogno di utilizzare la Porta del Cielo per arrivare alla sua base e comparì tra i presenti, assieme al nuovo acquisto del gruppo, la macchina del futuro Crisis, dal nulla, seguendo l'ordine di apparizione prima citato, mentre, come in un disegno, lo spazio vuoto attorno alle parti già apparse, che si mantenevano in aria, si riempiva.

    Home sweet home...

    Iniziò a dire la bocca a mezz'aria incurante che il soggetto a cui erano rivolte le parole, ossia il suo "passeggero" potesse sentirle o meno.

    Oh!

    Esclamò una volta che poté collegare ciò che stava vedendo al cervello, che si stava materializzando ora dalla terra.

    Abbiamo ospiti!

    La testa che si stava materializzando si voltò verso Magenta.

    Salve capo... o Acquarius o Stella... così come ti presentasti.

    Col braccio appena ricreato si alzò il cilindro e si chinò mentre girava con quel busto sospeso a mezz'aria.

    Sinceramente me ne importa un secco fico.

    Disse infine.

    E voi altri? Come debbo chiamarvi... oppure non farlo?!

    Fece una piroetta nell'altro senso per poter guardare di nuovo tutti.

    Un mago, un pazzo con le spade, una statua di cristallo, un androide ed un cappellaio matto, cosa ci fanno nella stessa stanza?!

    Co-co-cosa?!

    Chiese il bianconiglio.

    Niente di buono! Ovvio!
     
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    Cosa diventa un uomo, quando l'istinto diventa l'uomo?

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    "Viaggio astrale e fisico attraverso la manipolazione della materia commisurata in quantità prestabilite utilizzando una fonte d'energia sconosciuta"
    "Si chiama anche magia Maggiordomo
    "Magia eh, non sarebbe male studiarla"

    Crisis si ricompose pezzo per pezzo, per fortuna però il processo comprendeva enormi quantità di nano macchine per volta, se avesse funzionato con ognuna di quelle singolarmente, quando si sarebbe ricomposto sarebbero passati almeno due anni. La prima cosa che si rimaterializzò fu il Kernel. Rimase sospeso in aria per pochi secondi, quasi si vide a mala pena: era una strana sfera metallica con codici alfanumerici e numeri di serie, aveva un'aspetto giallognolo, fatto di una lega leggera quanto resistente. Successivamente arrivarono le nanomacchine e riformarono il corpo dell'automa.
    Crisis si guardò intorno: Quel posto era stupendo, pareva uscito da una delle storie di maghi e stregoni che giocava alla console con suo figlio. i dettagli erano molto curati, ma Crisis era venuto qui per due motivi: farsi nuovi amici e scoprire altro su come davvero ruotasse quest'universo, credo che dire che voleva anche divertirsi era implicito. Crisis osservò gli altri membri dello Zodiaco:
    Distaccò lo sguardo dal Cappellaio, e lo volse al ragazzo colmo di ferite fasciate, e dai coltelli a lama arrugginiti. Non avere un volto non era un gran vantaggio, lo osservò per mezzo minuti: Crisis era affascinato dalla sua mosculatura, da un lato anche lui voleva averla, ma si dimenticava sempre che poteva crearsela con le nano macchine, ma sorvolando questo, era curioso su quel giovane, capì solo con un rapido sguardo che non doveva avere tutte le rotelle a posto, e questa cosa gli piaceva.
    Volse lo sguardo poi a quell'uomo incapucciato e dalla tunica lunga. Doveva essere uno studioso, non c'è dubbio, ma studioso di cosa?

    "Signore ho analizzato i simboli sulla sua veste. appaiono arcaici, ma al momento non ho riscontri nel Database"
    Siamo qui per fare amicizia Maggiordomo, non per studiare bersagli"
    "Lei si ricorda che siamo assassini vero?"
    "Certo, ma questi non sono bersagli, sono amici"

    Infine volse lo sguardo alla donna di cristallo e anche qui salirono le domande: Era umana? O un Cyborg come lui? Da un lato non voleva sembrare agli occhi degli altri "Sospetto". Era solito per Crisis uccidere, non tanto per soldi, ma per divertimento, studiava ogni singolo soggetto, anche contro la propria volontà, dopotutto, Search and Destroy era una delle direttive primarie di Maggiordomo. In passato aveva compiuto atti terroristici, richiesti da organizzazioni, alla fine era un mercenario per tutto il mondo, ma solo se il committente gli stava "Simpatico".
    Doveva però rompere il ghiaccio e la situazione era imbarazzante, così decise di usare due dettagli fondamentali dell'eloquenza: Saluto e domanda.

    Ciao! Avrò anchio un anello figo come i vostri?
    Signore, era il massimo che sapeva fare?
    Scusa Maggiordomo, ma mi pare di aver saltato l'aggiornamento sul galatè e quello sull'etichetta!
    ... Rimedio ...
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    Dopo aver richiamo Skorpio, il sicario di Zodiac, grazie al potere del suo anello, Magenta vide Cancer emularla nell'usare il gingillo magico. Non ne fece davvero uso, volle solo comprovarne la funzionalità e ne interruppe l'utilizzo quando vide l'oggetto risplendere di un magico bagliore capendo che avrebbe funzionato. Allora avanzò una contenuta lamentela riguardo al tempo di attesa dell'altro membro. Il tempo era l'ultimo dei problemi per l'astriana e quasi non degnò d'attenzione il compagno che farfugliava. Marcus, deciso a non sprecare il suo tempo, si mise seduto a gambe incrociate cominciando, come si era ripromesso, i suoi studi che avevano come oggetto il cristallo stellare. Dopo circa quattro ore, la situazione rimase invariata poi d'improvviso s'illuminò uno spicchio della Porta del Cielo che catturò l'attenzione dei presenti. Al centro della piattaforma di teletrasporto, si materializzò Akuma che subito squadrò il cronomante per poi chiedere ad Aquarius chi fosse. Sembrava indispettito dalla sua presenza, quasi come se un altro cane avesse marcato il suo territorio. Scarlet parlò nella mente di Jaze: "Ricordi quando ti parlai di nemici potenti? Lui ci aiuterà a combatterli come anche gli altri membri di Zodiac. Mi aspetto che tu non faccia del male a nessuno di loro." nel mentre parlò anche alla mente di Marcus, le era possibile grazie alle due sé che albergavano in lei: "Ti consiglio di mantenerti ad una distanza di sicurezza." poi parlò ad entrambi dicendo: "Skorpio, questo è Cancer, Cancer ecco Skorpio." Il manipolatore del tempo disse di non avere familiarità coi nomi in codice e si presentò col suo vero nome. "Nessuno dei dodici sarà tenuto a dirti quale sia il suo vero nome. La costellazione che ci rappresenta sarà sufficiente ad identificarci." Mentre la statua stava dando norme comportamentali di poco conto al nuovo acquisto, poco distante dai tre, altre due figure si materializzarono apparentemente dal nulla ed una era nota all'astriana. Il Cappellaio Matto esibì uno dei suoi poteri più scenografici comparendo tra loro poco per volta ma ciò che scombussolò il costrutto, fu vederlo in compagnia di un altro individuo. "Sagitter, è un piacere vederti ma dimmi, chi è quell'individuo al tuo fianco? Perché lo hai portato con te?" con l'altro impulso telepatico contattò invece Akuma mettendolo in guardia: "Skorpio tieniti pronto, se quello strano individuo si rivelasse ostile, non esitare a farlo a pezzi." era ovvio che si riferisse a Crisis poiché, a dispetto del paradosso, non indossava un anello zodiacale e ciò lo rendeva automaticamente l'unico fuori luogo. Dette poi istruzioni agli psicocristalli "Sektor, Vektor, scannerizzate il soggetto ed il suo equipaggiamento." Anche se Sagitter aveva parlato, Magenta sembrò rimanere impassibile anche se la realtà era ben diversa invece Crisis si dimostrò spigliato e intraprendente salutando senza cerimonie e chiedendo se avrebbero dato un anello anche a lui. La strega di Astra rimase sorpresa da un dire 'sì deciso e si chiedeva se avesse capito bene il senso delle sue parole. "Vuole far parte dei dodici?" si domandò mentre levitando lentamente si avvicinava all'automa. "Non irradia un'aura, non è vivo né morto né magico... È dunque un costrutto tecnologico di quelli che gli umani chiamano robot!?" faceva le sue considerazioni andando ad esclusione mentre aspettava che i cristalli confermassero o smentissero i suoi sospetti.

    Edited by Nebaioth - 20/3/2017, 15:36
     
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    La risposta al quesito del giovane arrivò lesta, da parte del diretto interessato, mentre nella sua mente riverberava l'ormai familiare voce dell'Astriana.

    Piacere di conoscerti Skorpio. Io sono Marcus, uno stregone del tempo e sono il nuovo membro degli Zodiaco, nonché possessore dell'anello del Cancro. Puoi chiamarmi Cancer se preferisci.

    Il messaggio della donna invece era per precauzione, poiché gli assicurò che gli altri membri del gruppo avrebbero dato loro una mano contro gli avversari promessi ad Akuma. Si raccomandò inoltre di non nuocere a nessuno di loro. Il ragazzo annuì con la testa, senza rispondere a voce al saluto. Magenta, di poche parole come al solito, presentò formalmente i due, usando i loro nomi in codice. Lo stregone, di per se, si presentò anche col suo vero nome, venendo poi rimproverato poi da Acquarius, avvisandolo che il loro Segno sarebbe stato sufficiente come nome.
    Jaze sollevò leggermente le spalle, sbuffando. Fece un passo verso lo stregone, fissandolo insistentemente in volto. Strinse gli occhi, rendendoli quasi delle fessure. Quella persona non gliela contava giusta. Il suo sangue era... Strano. Il suo istinto gli diceva che quell'uomo non era affatto quello che sembrava. Ma qualcosa comparve dal nulla nel campo visivo del guerriero. La sua testa si mosse rapida, così che i suoi occhi puntassero immeditamente quello che stava succedendo. Ora guardava con gli occhi quasi spalancati un altro paio di occhi, sospesi a mezz'aria. Le sue mani era già corse alle Lame, infatti già le aveva iniziate ad estrarre, ma quando realizzò che c'erano due occhi sospesi a mezz'aria a pochi metri da lui, seguiti or ora da una bocca, si bloccò. La bocca sembrò essere sorpresa di vedere altre persone, esclamando un paio di frasi. Ora attorno agli occhi e la bocca apparvero un naso, dei lunghi capelli bianchi, creando infine il viso di un uomo, che si voltò verso Scarlet, salutandola.

    Salve capo... O Acquarius o Stella... così come ti presentasti.

    Alzando il cilindro per enfatizzare il saluto, accennando un inchino. Dopo la testa si formò anche il resto del corpo. Era alto, magro e vestito elegantemente, ma la cosa che più attirò Skorpio non fu l'Anello di Sagitter al suo dito, ma il suo sguardo folle quanto il proprio. Egli si rivolse poi a Jaze e Marcus chiedendo loro come avrebbe dovuto chiamarli. Assieme al Cappellaio, apparve uno strano essere, mai visto dal giovane. Era apparso per primo un piccolo oggetto, poi arrivarono ammassi di qualcosa sconosciuto, che si assemblarono per creare una figura umanoide. Non aveva lineamenti, ed il suo corpo, coperto da un lungo cappotto nero, era di color argento. Non sentiva il sangue dentro di lui. Motivo per il quale le Lame erano ancora semi estratte. Solerte fu l'ordine di Magenta, il quale era distruggere Crisis nel caso si fosse rivelato un potenziale pericolo. Terminato il messaggio allora il Veryryniano estrasse le Lame completamente, portandosi quella impungnata con la sinistra al costato, con la punta che pungeva la pelle, facendo scendere una goccia di sangue lungo il fianco, mentre l'altra era pronta ad attaccare. La faccia di quello strano essere si spostava, rivelando chi stava guardando. Ma l'andoide si rivelò tutt'altro che ostile, parlando con una voce allegra, puramente umana.

    Ciao! Avrò anchio un anello figo come i vostri?

    Akuma aggrottò le sopracciglia, guardingo. Ma che diavolo è questo affare? Si avvicinò piano a lui, un po' rannicchiato, sempre con lo sguardo curioso. Era diverso da Magenta. Lei si vedeva che era una donna. Julien invece era completamente liscio in viso. Ne occhi, bocca, naso, orecchie. Nel frattempo anche Acquarius e i suoi cristalli si avvicinavano al duo appena sopraggiunto a Crystal Town. Effettivamente l'androide non aveva nessun Anello al dito. Il ragazzo inclinò la testa di lato, fermandosi. Lo stava studiando nei minimi particolari. Non riusciva a spiegarsi cosa fosse quella cosa. Sarà forte? Pensò, improvvisamente curioso di scoprirlo. Ora la sua bocca iniziò a disegnare un ghigno, mentre fissava ancora l'automa. Stava per portare il peso del corpo sulla gamba destra, pronto a balzare, tanto che i suoi muscoli si tesero leggermente. Portò indietro il braccio destro, ma poi si ricordò delle parole di Miss Vacum, e così rimase in quella posizione per un momento, rilassando di nuovo i muscoli. Ora teneva le braccia lungo il corpo, ma si poteva notare chiaramente che stava letteralmente stritolando l'impugnatura dei suoi coltelli: i muscoli delle braccia erano tesi, risaltando le vene, mentre le nocche erano sbiancate. Il ghigno era più che altro un sorrisetto folle, mentre non distoglieva lo sguardo da Crisis. Ogni tanto il suo corpo aveva un leggero tremore, segno che non stava più nella pelle dalla voglia di sfidarlo. Non rispose alla domanda del Cappellaio, preso com'era dall'osservare il robot, così come non rispose nemmeno a Crisis. L'occhio sinistro di Jaze, quello giallo, ogni tanto sembrava accendersi nell'iride di una piccola luminescenza gialla. Magari se glielo chiedo... E il suo ghigno si allargò ancora un po', ma il suo corpo non si mosse di un milimetro, responsabili gli insegnamenti ricevuti da suo zio.
     
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    Quando Skorpio fece la sua comparsa Acquarius mi comunicò mentalmente di stare a distanza di sicurezza da lui, ma poi non aggiunse altro, ma fece anche lei le sue presentazioni.

    "Skorpio, questo è Cancer, Cancer ecco Skorpio."

    Inoltre mi disse anche che nessun membro era tenuto a dirmi il suo vero nome e che le costellazioni sarebbero bastate ad identificarci. "Va beh, poco male...era solo per fare conversazione."
    Prima che potessimo dire altro però avvenne un fatto alquanto bizzarro: un paio di occhi comparve da nulla, seguito poi da una bocca con un ghigno. In seguito come l'addensarsi di una nuvola si formarono piano, piano: una testa, delle braccia e delle gambe. Nel frattempo quella non era l'unica figura che si stava addensando a pochi passi da noi. Allo stesso modo infatti comparì a mezz'aria una sfera metallica molto particolare, seguita poi da quelli che sembravano sciami di insetti, ma che se non mi sbagliavo, invece erano nano-macchine... "Molto, molto interessante..."

    Home sweet home...
    Oh!
    Abbiamo ospiti!
    Salve capo... o Acquarius o Stella... così come ti presentasti.
    Sinceramente me ne importa un secco fico.
    E voi altri? Come debbo chiamarvi... oppure non farlo?!


    Il primo dei due nuovi arrivati sembrava essere decisamente fuori di testa e senza dubbio aveva qualche rotella fuori posto. Inoltre sembrava uscito da un circo degli anni 50' dopo essere andato in malora. Ma insieme al suo corpo comparì anche l'anello del Sagitario. "Ecco un nuovo membro dell'alleanza!"
    Il secondo venuto invece non era decisamente umano, ma sembrava di gran lunga il più socievole e il più cordiale. Nonostante ciò era l'unico fuori posto: non indossava un anello. Infatti le prime parole che pronunciò furono:

    Ciao! Avrò anchio un anello figo come i vostri?

    Subito il nuovo personaggio attirò l'attenzione di tutti: Acquarius con i suoi cristalli si avvicinarono a lui e cominciarono a studiarlo, allo stesso modo Skorpio si avvicinò a lui, ma più che un uomo sembrava un'animale che studiava la sua preda. Aveva infatti estratto le sue lame ed osservando la sua muscolatura scolpita si capiva che era pronto a scattare al primo movimento falso.
    Solo io rimasi fermo al mio posto ad osservare la strana combricola che si era creata, così decisi di prendere in mano la situazione e di mettere un po' d'ordine.

    Piacere di conoscervi. Mi presento: io sono Cancer.

    Cominciai seguendo il consiglio dell'aliena.

    Penso che tutti conosciamo Acquarius, la donna di cristallo, non che fondatrice della nostra alleanza.

    Dissi guardando i due nuovi membri mentre mi sfilavo il cappuccio.

    Il ragazzo coperto di ferite invece è Skorpio.

    Dissi indicando con lo sguardo il ragazzo.
    In seguito mi rivolsi all'automa (o a qualsiasi cosa fosse).

    Non so perchè tu sia qui senza un anello, ma penso che se non farai mosse false e verrai ritenuto degno da Acquarius allora non ci saranno problemi ed avrai anche tu un anello come i nostri.

    Pronunciai quelle parole cercando di metterlo in guardia rispetto a Skorpio, il quale sembrava essere il soggetto mentalmente più instabile. Ma, nonostante ciò, anche l'aliena avrebbe potuto dimostrarsi pericolosa se l'avesse considerato una minaccia...Quindi per finire mi rivolsi alla donna?

    Cosa ne pensi? Dobbiamo considerarlo un amico o un nemico?
     
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    Sagitter, è un piacere vederti ma dimmi, chi è quell'individuo al tuo fianco? Perché lo hai portato con te?

    Non fu il Cappellaio, o almeno non esattamente la sua coscienza a rispondere mentalmente a Magenta, al posto della voce allegra e squillante del matto la donna di cristallo si vide rispondere da una "voce" più profonda, calma e riflessiva.

    Lui è libra...

    Disse la voce nella mente dell'aliena, dopodiché fece una pausa, come se aspirasse qualcosa.

    ...il Cappellaio l'ha scelto come nuovo membro della vostra alleanza...

    Altra pausa, seguita da uno sbuffo, sempre mentale, come se l'interlocutore stesse fumando.

    ...ha idee e poteri che potrebbero esservi utili... o almeno... a lui sono sembrati... interessanti!

    Fine del messaggio mentale, la mente del Cappellaio si era "difesa" da un' "intrusione" ponendo prima della coscienza principale una delle tante minori del Paese delle Meraviglie.
    Appena qualche secondo dopo, quando la conversazione fu mentalmente ed internamente riferita al matto dalla sua subcoscienza questi fece l'occhiolino a Magenta.

    Diamogli una possibilità.

    Disse solo, stavolta a voce.
    Intanto, membri sconosciuti al Cappellaio stesso si stavano interessando al nuovo venuto, e la situazione sembrava abbastanza tesa.

    E' questo il modo...

    Disse quindi riferendosi a tutti i presenti, alzando leggermente il tono della voce.

    ...di trattare un nuovo compagno?

    Si voltò prima verso Magenta, poi verso lo stregone e quindi verso Skorpio, sul quale mantenne lo sguardo.

    E' qui su mio invito e quindi mio ospite...

    Disse sbattendo il bastone in terra.

    ...se qualcuno ha da ridire qualcosa...

    Mentre le iridi del matto cambiavano velocemente e vorticosamente colore dal bastone uscì una grossa nuvola di fumo dorato che si andò a porre tra Crisis e Akuma, che sembrava sul punto di scattare.

    ...deve parlare con NOI!

    Dissero all'unisono il Cappellaio e la sua copia che apparve una volta che la nuvola si fu diradata, reggevano entrambi il bastone con una mano e la luce nei loro occhi lasciava presagire che ad un minimo accenno di attacco non avrebbero esitato a rispondere, verso chiunque, indifferentemente.
     
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    La situazione non stava volgendo come aveva immaginato Crisis. l'automa si aspettava un caldo benvenuto, certo non pretendeva lusinghe ne tanto meno buffet in suo onore, ma non credeva che il suo aspetto avrebbe messo così tanto sospetto. Solo dopo ragionò che non aveva volto, quindi tutti quei sorrisi, quegli sguardi rasserenanti ... non erano mai accaduti. Si abbattè leggermente su questo. Però c'era una parte di lui che amava questa situazione: non era raro che lui venisse circondato quando veniva per ottenere un lavoro, il committente 8/10 era insolente o sospetto, e prima che capisse la letalità di Crisis aveva già perso almeno 5 uomini. Qui la situazione però era diversa: Questi soggetti erano molto più forti, forse Crisis avrebbbe potuto affrontarne uno, ma non conosceva la loro forza, e il numero non era favorevole al robot. Tuttavia, questa era una piccola parte della sua natura: non voleva nuocere a nessuno di loro, e quando vide il cappellaio mettersi tra quel ragazzo e lui, si commosse, riconobbe in quel signorotto buffo non solo un compagno, ma un amico sincero. Prima di questo però osservava il giovane folle, e ogni volta che vedeva tirare in lui un muscolo pronto a scattare, Crisis muoveva le nanomacchine come un'onda, per far capire che se anche non lo avrebbe attaccato, non si sarebbe rifiutato a una sua sfida. Ciò che però lo colpì di più fu la donna di cristallo: quando girò il volto se la trovò davanti. I suoi cristalli gli stavano ronzando attorno

    Ci sta studiando
    Proprio come stai facendo tu
    E' diverso: non rilevo fonti di energia conosciuta, non è di origine terrestre, e il materiale di cui è fatta è insolito. Secondo i miei calcoli non può essere umana, eppure è un'essere vivente.

    Crisis avvicinò il volto a lei, lentamente, come se volesse aiutarla a comprendere che lui non era umano, era proprio ciò che si stagliava davanti a lei, un robot.

    Non so perchè tu sia qui senza un anello, ma penso che se non farai mosse false e verrai ritenuto degno da Acquarius allora non ci saranno problemi ed avrai anche tu un anello come i nostri.
    Disse lo sconosciuto con i simboli arcani

    C'era forse speranza. A quelle parole Crisis sapeva che c'era ancora una possibilità per evitare uno scontro ed essere "amici", ma il suo modo d'agire poteva far intendere altro. Si sentì oppresso da tutti quegli interlocutori, non poteva parlare lì, gli serviva "aria".
    Così, fece una verticale all'indietro per poi ritornare in piedi, senza colpire o sfiorare nessuno. Una volta finita, alzò le mani in aria, così da indicare che non era per ferire, ma solo per togliersi da quell'oppressione, poi iniziò a parlare.

    So che magari sono stato un po' brusco, ma vorrei che mi crediate, non voglio fare alcun male. Per anni io ...
    la voce si abbassò velocemente: si notò l'automa muoversi come se stesse parlando, ma non si udì nulla. Poi, un'altra voce, più robotizzata che umana, ma pur sempre a cavallo tra i due timbri si palesò:

    Salve, il mio nome è Maggiordomo, e sono il consigliere, analizzatore, servo e amico del mio qui presente signore Crisis. Non vi preoccupate per quello che sta dicendo, è un enorme discorso filosofico legato all'essenza della"amicizia". Crede di star comunicando, smetterò di parlare solo quando si paleserà la vera domanda del mio controllore. Nel frattempo vi fornirò informazioni più utili. Noi, o meglio io, sono un'automa di categoria AkiraMak3 V1.1.2, immatricolazione AM3-726J9, e sono stato creato per lo sterminio dei soggetti definiti come "pericolosi" dall'organizzazione "Oculus". Vengo dal 10.000 di un'altra dimensione parallela alla Terra. Al fine di poter articolare meglio il mio corpo è stato scaricato nel mio nucleo una mente umana, ovvero Crisis, per motivi richiesti dal mio padrone non posso svelare il suo vero nome. Sono programmato per studiare soggetti e ambiente e capire i loro punti deboli e il metodo di esecuzione più veloce, e non mentirò, l'ho fatto anche su di voi, ma a causa della mancanza di variabili, non ho dati concreti. Siamo qui per diventare "Amici", ma Crisis ha altro da offrire: Io sono un super computer superiore a qualsiasi altro presente sulla terra, sono ingrado di uccidere un soggetto situato nel luogo chiamato "Roma" dal luogo chiamato "Tokyo" grazie alle alte conoscenze di hackeraggio del mio controllore e alle mie notevoli capacità di calcolo, e tutto sembrerà un incidente, ma sia io che Crisis siamo soliti sporcarci le mani. Ma arriviamo al punto che vi può interessare di più: Crisis è un esperto in robotica e informatica. Nel suo tempo ha conseguito il dottorato in queste due branchie, può esservi utile questa capacità. Anche se non potrei comunicare così con voi, ne ho ritenuto il caso a causa della alta necessità di fiducia che richiedete da noi.Vi ringrazio per la pazienza, chiedo umilmente che questa conversazione resti fra noi privata e sconosciuta al mio controllore. Grazie dell'attenzione

    la voce scomparve e tornò quella di Crisis.

    ... e questo è il significato della vita, a mio parere. Allora, possiamo essere amici?
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    Anche se gli psicocristalli avevano concluso le indagini che avevano come oggetto l'automa ed il suo equipaggiamento; gli oggetti senzienti non poterono stabilire granché sulle sue peculiarità. Skorpio aveva ricevuto le direttive di Scarlet ed aspettava un passo falso da parte dell'ammasso di nanomacchine per entrare in azione e farlo a pezzi. Cancer rispose a Julian forse in maniera diplomatica spiegandogli che, se si fosse dimostrato all'altezza, di certo si sarebbe accaparrato un posto all'interno dell'organizzazione. Sagitter pregò Magenta di dare almeno una possibilità al nuovo arrivo mentre il Brucaliffo le spiegò in una conversazione telepatica gli intenti del Cappellaio Matto che aveva visto del potenziale in Crisis e che lo aveva condotto alla base perché ne facesse il rappresentante del segno di Libra. Lo stesso automa cercò di far valere le proprie ragioni; Akuma era già pronto per scattare ma il paradosso fece sfoggio di una delle molteplici abilità in suo possesso e condensò una nebbia dorata in un clone di sé stesso che frappose tra l'eletto di Thanatos e l'ospite a sorpresa. Erano tutti lì tranne Marcus che aveva mantenuto le distanze; sembrava che, da un momento all'altro, sarebbe scoppiata una feroce rissa ma il mezzo robot se ne tirò fuori balzando distante e mettendo le braccia meccaniche in mostra come si usa per dichiarare la resa sebbene fosse intuibile la diversa motivazione di quel gesto. Julian prese a parlare delle proprie intenzioni, di morale, di cose che interessavano davvero poco all'astriana ma che ascoltò comunque con la dovuta attenzione per poi trarre le proprie conclusioni. La voce dell'automa però venne silenziata e sostituita da quella più robotica di Maggiordomo che con un linguaggio ben comprensibile e frasi prive d'impressioni soggettive, descrisse la natura di Crisis e la sua. "Ecco perché Sektor non riesce ad analizzarlo... Maggiordomo sembra essere per quel Julian quello che per me sono gli psicocristalli con la differenza che io ne ho il pieno controllo mentre lui può essere praticamente eclissato da quella sua coscienza computerizzata. Se quel programma dicesse il vero allora l'automa sarebbe seriamente una meravigliosa aggiunta per Zodiac e dovrei fare i miei complimenti a Sagitter per averlo reclutato." erano le riflessioni della statua vivente. Riguardo invece all'uscita di Cancer pensò: "Impulsivo... Anch'io lo ero, per questo esiste Vektor. Adesso scoprirai che ad ogni causa corrisponde un effetto e forse ti servirà a dosare le tue parole in futuro!" Allora, dopo essere rimasta in silenzio dall'arrivo di Sagitter e compagno, si decise finalmente a parlare in maniera udibile da tutti: "Originale visione la tua." disse a Crisis dandogli ad intendere di aver seguito il discorso e mantenendo occulto il monologo di Maggiordomo "Però questo non basta per diventare uno di noi; dovrai mostrarci di cosa sei capace e Cancer coglierà l'occasione per fare altrettanto visto che nemmeno io l'ho mai visto all'opera ma soprattutto perché si è appena offerto volontario." sebbene non l'avesse realmente detto, miss Vacum reinterpretò le parole del cronomante come più le sarebbe tornato comodo "Ci recheremo alla Stanza del Tempo Relativo dove potrete affrontarvi senza fare danni, Se riuscissi a battere Cancer, saresti automaticamente qualificato per indossare l'anello di Libra." li guardò entrambi attraverso le sfaccettature dei propri cristalli, senza muoversi un millimetro da dove stava levitando "Allora Cancer, te la senti?" a Crisis non lo domandò, lui avrebbe semplicemente dovuto accettare se davvero c'avesse tenuto a diventare Libra. Usando un nuovo potere maturato da Sektor in seguito alla fusione con l'altra Magenta, Scarlet instaurò una connessione mentale tra lei, Skorpio e Sagitter; adesso i tre potevano comunicare tra loro telepaticamente senza che gli altri due potessero udirli in alcun modo. "Skorpio, Sagitter, sò che potete sentirmi, vi ho messo in contatto telepatico. Siccome siete i miei alleati più affidabili, ho intenzione di affidarvi un incarico. Per prima cosa voglio farti i miei complimenti Sagitter per aver preso l'iniziativa ed aver portato qui l'automa! Ecco, vorrei che lo facessi di nuovo, trova un nuovo membro per Zodiac... Skorpio, ti faccio le mie scuse ma temo che saresti stato troppo forte per lui dunque uno scontro simile non ci avrebbe aiutato a capire le sue peculiarità... Vorrei invece che assistessi Sagitter nel recupero di Pisces, mi affido al vostro intuito. Recatevi a New York, io esaminerò i novizi in vostra assenza." Intanto lasciava quella posizione fluttuando a passo d'uomo verso la palestra extradimensionale che Akuma già ben conosceva.
    [ESCO]

    Edited by Nebaioth - 29/3/2017, 09:57
     
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    Lame del Demone, Stanza del Capoclan, Anello di Skorpio


    Parole lontane. Il suo nuovo compagno, Cancer, parlava, ma le sue parole risuonavano lontane dalle orecchie di Jaze. Sensazioni come quelle che provava presagivano scontri in cui la sua sete di sangue e voglia di distruggere arrivavano quasi ai loro picchi. Il suo cuore batteva sempre più forte, mentre le sue dita stringevano sempre più forte i suoi coltelli. Se avesse avuto in mano delle aste di acciaio probabilmente le avrebbe accartocciate come fogli di carta.
    Non udì nemmeno il suo titolo pronunciato da Marcus. Solo l'ordine di Magenta lo fermava. La situazione però si surriscaldò ancora di più quando percepì gli occhi del Cappellaio puntati addosso. Subito il suo istinto reagì alla sensazione di minaccia, e si voltò verso Sagitter, il quale lo fissava intensamente. Il ghigno di Akuma si trasformò in una smorfia rabbiosa, emanando quasi un debole ringhio dalle labbra. Successivamente l'elegante uomo sbattè forte il bastone, dal quale fuoriscì una nuvola d'oro, che si frappose fra l'androide e Skorpio. Quel gesto fece innervosire ancora di più il guerriero, il quale si preparò a balzare, ma il luccichio dell'Anello del Sagittario al dito del Cappellaio lo bloccò, ricordandogli le parole che poco prima Miss Vacum gli aveva detto. Non nuocere a nessun membro di Zodiac. Sbuffando, si rimise dritto con la schiena. Ora il suo sguardo rimase corrucciato e nervoso. Guardò fisso negli occhi il doppione di Theophilius. Improvvisamente Crisis si mosse, compiendo un'elegante verticale all'indietro, rimettendosi poi dritto poco lontano, alzando immediatamente le mani come a dimostrare che non voleva nuocere a nessuno. Fortunatamente Rem reagì prontamente, infatti un impulso azzurro pervase il petto del Veryryniano, tranquillizandolo, visto che stava già per muoversi.

    So che magari sono stato un po' brusco, ma vorrei che mi crediate, non voglio fare alcun male. Per anni io ...

    Furono queste le sue parole iniziali, ma pian piano la sua voce si spense, mentre il suo corpo continuava a gesticolare, come se stesse continuando a dialogare. Ben presto la voce umana fu soppiantata da una con un tono computerizzato, ma sempre semi-umanoide. Questa spiegò ai presenti la propria natura, spiegando vari dettagli su di se e su Crisis. Per tutto il discorso il killer rimase spiazzato, con un sopracciglio sollevato e l'altro aggrottato. Discorsi così lunghi e veloci difficilmente venivano memorizzati per intero nella sua mente. Nonostante tutto capì che quella creatura voleva allearsi con loro. Terminato il discorso, tornò la normale voce umana, che completò quello che era stata la sua storia.

    ... e questo è il significato della vita, a mio parere. Allora, possiamo essere amici?

    Jaze scosse leggermente la testa, velocemente, come per tornare in se, sbuffando. Non gli piaceva quando un combattimento andava a monte. Fu così, che dopo qualche istante di silenzio, prese la parola il capo di Zodiac, Acquarius. Informò Julien che avrebbe dovuto scontrarsi con lo stregone del tempo nella Stanza in cui Jaze si era allenato per imparare la deviazione mistica. Akuma ora era ancora più stizzito. Rinfoderò le Lame con un gesto secco, borbottando nella sua lingua. Si stava già girando per dirigersi verso la sua Casa, quando percepì la voce di Scarlet nella testa.

    Skorpio, Sagitter, sò che potete sentirmi, vi ho messo in contatto telepatico. Siccome siete i miei alleati più affidabili, ho intenzione di affidarvi un incarico. Per prima cosa voglio farti i miei complimenti Sagitter per aver preso l'iniziativa ed aver portato qui l'automa! Ecco, vorrei che lo facessi di nuovo, trova un nuovo membro per Zodiac... Skorpio, ti faccio le mie scuse ma temo che saresti stato troppo forte per lui dunque uno scontro simile non ci avrebbe aiutato a capire le sue peculiarità... Vorrei invece che assistessi Sagitter nel recupero di Pisces, mi affido al vostro intuito. Recatevi a New York, io esaminerò i novizi in vostra assenza.

    Troppo forte...

    Sbottò sottovoce. Fece un cenno di consenso verso la donna di cristallo prima che quest'ultima si voltasse per dirigersi verso il luogo dello scontro fra i due. Jaze si girò verso il Cappellaio, squadrandolo storto, socchiudendo leggermente gli occhi. Si avvicinò a lui, camminando tranquillamente. L'impulso di Rem l'avrebbe tenuto calmo ancora un po', difatti il suo medaglione al suo collo brillava ancora di una debole luce azzurrina, ma ben visibile ad occhi acuti. Si fermò di fronte al suo compagno di squadra.

    Sagitter... Come facciamo per scegliere Pisces?

    Chiese semplicemente all'alto uomo che lo superava di gran lunga in altezza. Quei due folli individui ben presto avrebbero iniziato qualcosa degno della loro pazzia.


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    Anche Sagitter notò che la situazione si stava facendo al quanto tesa e decise di intervenire prendendo le parti del compagno che aveva portato con se:

    E' questo il modo......di trattare un nuovo compagno?

    Disse alzando progressivamente il tono di voce.

    E' qui su mio invito e quindi mio ospite......se qualcuno ha da ridire qualcosa......deve parlare con NOI!

    Disse di nuovo sbattendo con violenza il bastone per terra! Da esso uscì una nuvola di fumo dorato, che come un muro si frappose tra l'automa e Skorpio. Una volta che il fumo si fu diradato comparì un nuovo Sagitter uguale al suo originale. Entrambi sembravano pronti ad una sfida ed i loro occhi erano lampeggianti. "Di bene in meglio pensai..."

    Come si suol dire: una bella rimpatriata tra amici...

    Dissi a bassa voce tra me e me, ma erano tutti talmente presi che ero sicuro che nessuno mi sentì. "Questi tizi non sanno proprio cosa sia la diplomazia." A differenza loro, io avevo imparato da anni a mercanteggiare e sapevo fin troppo bene il significato della parola "doppio-gioco". "Prima bisogna farsi gli amici...e poi bisogna capire se puoi considerarli tali, o far si che restino meri strumenti..."
    Nel frattempo anche Crisis doveva essersi sentito accerchiato, tanto che si allontanò da quella situazione spostandosi all'indietro per poi alzare le braccia come in segno di resa. Solo in seguito cominciò a parlare e a gesticolare in modo molto umano, quasi all'italiana, ma la sua voce si spense e venne sostituita da un'altra più fredda e meccanica.

    Salve, il mio nome è Maggiordomo...

    Cominciò a dire. "Cazzo! Sono finito alla sagra della doppia personalità??" Pensai a metà tra il divertito e l'interessato. Nel mentre la voce del Maggiordomo ci raccontò in modo semplice e lineare chi era Crisis e cosa sapeva fare. Non fu molto conciso, ma il discorso fu esplicativo e ci fornì un mucchio di informazioni utili. Sembrava un personaggio interessante, inoltre aveva delle capacità molto utili se inserito nel contesto terrestre, che stava ora attraversando la quarta fase industriale: cioè quella delle macchine automatizzate, delle applicazione e delle tecnologie interattive. Inoltre sembrava progettato per essere un abile sicario. Una volta concluso il discorso la voce più umana tornò a farsi sentire.

    ... e questo è il significato della vita, a mio parere. Allora, possiamo essere amici?

    Crisis non si era accorto di nulla, e anzi il maggiordomo ci aveva pregato di non palesare il suo intervento. "Molto bene..." Pensai, mentre aspettavo di conoscere il giudizio di Acquarius. Alla fine eravamo tutti qui per causa sua e in qualche modo ora era il nostro capo, anche se non riuscivo ancora a capire come avesse fatto a guadagnarsi la lealtà degli altri altri due membri. "Sembrano due pazzi e ad entrambi manca qualche rotella. Non può certo averli convinti come ha fatto con me." E proprio come se l'avessi chiamata in causa, l'aliena decise di parlare, ma quello che disse mi lasciò di stucco:

    "Originale visione la tua. Però questo non basta per diventare uno di noi; dovrai mostrarci di cosa sei capace e Cancer coglierà l'occasione per fare altrettanto visto che nemmeno io l'ho mai visto all'opera ma soprattutto perché si è appena offerto volontario."

    Sebbene non avessi per nulla comunicato la mia intenzione di mettere alla prova quell'individuo, decisi di non dire nulla. Anche quella donna aveva un bagaglio d'esperienza non indifferente, per cui la lasciai continuare per vedere dove volesse andare a parare.

    "Ci recheremo alla Stanza del Tempo Relativo dove potrete affrontarvi senza fare danni, Se riuscissi a battere Cancer, saresti automaticamente qualificato per indossare l'anello di Libra."

    Disse per poi osservarci con attenzione.

    "Allora Cancer, te la senti?"

    Valutai un secondo cosa dire, ma poi decisi che andava bene così.

    Mi dispiace che dobbiamo fare la nostra conoscenza in questo modo...ma accetterò la sfida anche se temo che essendo queste le condizioni dettate tu non abbia molte chance di entrare nella nostra alleanza...

    Ovviamente mi riferivo al fatto che Crisis avrebbe dovuto battermi, infatti non intendevo certo lasciarmi battere facilmente. Anche se il mio potere non si era ancora sviluppato molto, ritenevo che sarebbe bastato per affrontare questo soggetto.
    Nel frattempo, mentre parlavo con l'automa, gli altri avevano probabilmente comunicato telepaticamente. Infatti il ragazzo rilassò i muscoli e dopo aver guardato di sott'occhio entrambi i Sagitter, gli si avvicinò e disse.

    Sagitter... Come facciamo per scegliere Pisces?

    Nel frattempo anche Acquarius aveva cominciato a fluttuare in direzione delle dodici case. "Bene, sembra che tutti abbiamo uno scopo." Mi girai su me stesso facendo roteare le vesti del mio antico abito e mi affiancai all'aliena.

    Ormai conosco la strada.

    Le dissi, facendo segno a Crisis di seguirci.

    E poi sono diventato il custode di quel luogo giusto? È il momento di mettere alla prova i miei poteri.

    Erano secoli che non affrontavo una battaglia e già sentivo l'adrenalina scoprirmi nelle vene.
    Tirai fuori CarpeDiem dal suo alloggiamento per dargli un'occhiata di sfuggita.
    "Abbiamo tempo Crisis, seguimi! Abbiamo Il Tempo!" Pensai allegro mentre aumentavo il passo.

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    Cappellaio Matto Lvl.9

    Bla, bla, bla... intelligenza artificiale bla... amici bla...

    Scimmiottò il Cappellaio proprio in faccia al ragazzo con le lame, la situazione per lui stava divenendo noiosa ed il soliloquio del compagno, con il distendersi degli animi fece calmare anche lui.

    Come ha detto il robottino insomma!

    Però il suo sfottò venne interrotto da un altro messaggio mentale.

    Skorpio, Sagitter, sò che potete sentirmi, vi ho messo in contatto telepatico. Siccome siete i miei alleati più affidabili, ho intenzione di affidarvi un incarico. Per prima cosa voglio farti i miei complimenti Sagitter per aver preso l'iniziativa ed aver portato qui l'automa! Ecco, vorrei che lo facessi di nuovo, trova un nuovo membro per Zodiac... Skorpio, ti faccio le mie scuse ma temo che saresti stato troppo forte per lui dunque uno scontro simile non ci avrebbe aiutato a capire le sue peculiarità... Vorrei invece che assistessi Sagitter nel recupero di Pisces, mi affido al vostro intuito. Recatevi a New York, io esaminerò i novizi in vostra assenza.

    Non ci fu bisogno di risposta da parte del mediatore, il messaggio venne riproposto al Cappellaio il quale fu entusiasta di cambiare aria.

    Sagitter... Come facciamo per scegliere Pisces?

    Sagitter si allontanò camminando di fianco a Skorpio, mentre la sua copia scomparve così come era ricomparsa: in una nuvola di aurea polvere che si disperse di lì a poco.

    Ma è ovvio mio lamuto amico!

    Disse sorridendogli.

    Facciamo un gran casino!

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