CRISTAL TOWN

Quartier generale dello Zodiaco

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    la situazione era ancora troppo tesa, Crisis aveva blaterato, ma si sentiva come se non lo avessero ascoltato, tuttavia, non fece altre domande, si limito a credere di essere stato compreso. Osservò il Cappellaio e Skorpion uscire dalla stanza e usare un portale magico per giungere chissà dove, probabilmente, la Terra. Per quale motivo se ne andavano così? Crisis credette di essere nel posto sbagliato, ma quando sentì la sfida proposta dalla donna di cristallo si illuminò, metaforicamente.

    Mi dispiace che dobbiamo fare la nostra conoscenza in questo modo...ma accetterò la sfida anche se temo che essendo queste le condizioni dettate tu non abbia molte chance di entrare nella nostra alleanza... Disse Cancer

    Era scocciato da questa situazione, Crisis notò in lui il drastico cambiamento: prima era il più socievole, ora si comportava come se fosse superiore all'automa, e con il potere celato che possedeva, poteva anche concedersi qualche secondo di superiorità, ma anche Crisis non era un soggetto dal facile abbattimento, e non era tanto meno uno stolto.

    Un duello è uno dei modi migliori per conoscere qualcuno. Ti permette di capire la sua logica, le sue emozioni, i suoi punti forti e i suoi punti deboli. Appari come il più tranquillo del gruppo, ma ciò non ti farà avere un trattamento speciale. La voce di Crisis era scura e sinistra, ma d'un tratto il suo tono mutò diventando più amichevole e scherzoso.

    Comunque diamo spettacolo! Non vorrei fare annoiare la nostra signora.

    Crisis seguì i due, era l'ultimo e si muoveva a testa alta con tranquillità e curiosità

    Ottimo discorso Maggiordomo, se avessi spiegato io direttamente le nostre capacità, c'era il rischio di non essere creduti, ciò che hai spiegato, le nostre abilità, sono vere, ancora mi ricordo quell'Hackeraggio effettuato a Tokyo contro Roma. Sei stato magnifico!
    La ringrazio, dovrei avere donato le informazioni necessarie
    Hai inventato anche un bel po' di balle! Del 10.000, che cavolata. Comunque nel frattempo ho hackerato le biblioteche più importanti, e i dati del British museum, dovremmo trovare qualcosa riguardo i suoi simboli
    Mi sono già messo all'opera, molti dei suoi simboli sono legati al tempo.
    Tempo eh? Bene, le cose si fanno divertenti, tremendamente divertenti!

    -ESCO-
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    Innanzitutto mi scuso per il ritardo. A volte capita.

    La ruolata è ben interpretata e divertente da leggere, mi piace come interagite e come, piano piano, lo Zodiaco stia consolidando la propria influenza.
    Per quanto l'avventura possa risultare breve devo riconoscerne la buona fattura ed assegnarvi i punti di conseguenza, perciò direi che 16 a testa rappresentano il corretto compromesso. 8 agli altri personaggi di livello inferiore al 10.

    Magenta resta al 6 con 48
    Akuma resta all'8 con 25
    Marcus sale al 2 con 14
    Il Cappellaio resta al 9 con 97
    Crisis sale al 3 con 4

    FINE 1^ AVVENTURA

     
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    Dunque Skorpio e Sagitter abbandonarono il quartier generale per cimentarsi nella ricerca di un nuovo alleato mentre l'astriana, in compagnia dei novizi, si recò fino all'entrata della Stanza del Tempo Relativo, una sorta di cappella, anch'essa fatta di cristallo stellare, che celava una porta dimensionale. "Eccoci arrivati..." disse ai due sfidanti "...prego, dopo di voi!" aggiunse poi facendo loro cenno di entrare con la mano. Attese che i due attraversassero il varco poi distese entrambe le braccia espellendo l'altra sé più giovane che già sapeva come avrebbe dovuto agire. Dopo la scissione, Scarlet volò fino alla Porta del Cielo e l'attivò materializzandosi a Manhattan mentre l'altra entrò nel varco ritrovandosi nello sconfinato spazio bianco offerto dal semipiano artificiale. Gravità aumentata, clima torrido ed umido, tempo più lento rispetto alla Luna; questi i tratti del luogo. Magenta disse: "Avanti, mostratemi di cosa siete capaci. La vista del sangue non mi disturba, non trattenetevi!" in realtà li avrebbe fermati giusto in tempo prima che qualcuno soccombesse definitivamente, quello era solo un test e lei era già "affezionata" ad entrambi.
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    Crisis seguì il suo sfidante e la signora di cristallo giungendo dinanzi una porta formata da un materiale cristallino. Varcò il luogo dopo che Marcus ebbe superato la soglia. I suoi sensori interni furono alterati per un breve lasso di tempo, ma ciò infastidi l'automa: un uomo può considerare un secondo praticamente niente, ma per una macchina è un tempo quasi infinito, e ciò lo turbò. Il luogo dentro pareva perfetto per l'incontro: una stanzetta per chi doveva assistere, e un enorme spiazzo per i duellanti. Quando l'automa fece un passo dentro quella dimensione si sentì più goffo e ciò non gli piacque; la gravità era aumentata e quel suo movimento era chiaro che lo aveva ostacolato.

    Maggiordomo?
    Provvedo immediatamente

    le nanomacchine si settarono nella nuova condizione creatasi, permettendo così a Julien di muoversi come se la gravità fosse pari a quella della Terra. Il bianco del vuoto si estendeva a perdità d'occhio. Crisis guardò quell'orizzonte con la mano che gli faceva da tetto al volto ed emise un simpatico fischio d'ammirazione. Successivamente si posizionò e attese che anche Marcus fu pronto. Quando furono uno di fronte all'altro con una bella distanza che li separava "aprì la bocca" e parlò:

    Prima di iniziare volevo solo dirti che sarà un grande onore battermi con te. Non ci vogliono sistemi del 10.000 per capire Disse ironicamente Crisis che tu sei un umano superiore alla norma. Tuttavia, ho intenzione di far parte di questo gruppo, e se ciò corrisponde ad abbarterti, sarà fatto. Finì con un tono assai scuro, posizionandosi come a voler fare un inchino lungo quasi un minuto.

    Mentre disse questo internamente si stava preparando ad una velocità assai spaventosa:

    Report informazioni ottenute
    Risultati. capacità fisiche superiori alla norma. Capacità biologiche. sconosciute. Capacità sovranaturali:sconosciute. Componenti Biorobotici: assenti. Elementi di rilievo: Simboli collegati all'occultismo, alta probabilità di manipolatore classificato in gergo "incantatore", capacità "magiche": sconosciute. Risultati d'analisi e consiglio d'approccio: abbattere il bersaglio nel minor tempo possibile giocando con un quantitativo d'abilità fisica superiore a quella del soggetto. Il prolungamento dell'incontro potrebbe creare problematiche ulteriori. Limitazioni: visto che il bersaglio deve sopravvivere sconsiglio l'uso dell'arma "Drenan", al fine di evitare danni critici al soggetto.
    Blocco sicura arma primaria, inizio procedure di combattimento
    protocolli completati, procedura d'esecuzione "Sneak Attack"
    procedura approvata, rilascio dei sistemi di ritenuta delle nano macchina richiesto
    Rilasci effettuati, nanomacchine portate al massimo di capacità d'elaborazione per la variabile "velocità"; capacità d'elaborazione della variabile "forza": 2 tonnellate
    Approvate le variabili
    protocolli terminati. Ingaggio consentito

    Crisis alzò il capo e lo inclinò:

    Sarà divertente disse come se fosse un bambino felice e soddissfatto.

    Con il massimo della sua velocità (90 Km/h) volle scattare dinanzi a Marcus, rimanendo così a pochi centimetri da lui. lo scatto sarebbe stato pressochè immediato,sarebbe scomparso a un'occhio distratto. Quando fosse stato davanti all'avversario, lo avrebbe sorpreso come se stesse per colpirlo con entrambe le mani in due punti diversi, esattamente volto e stomaco. Tuttavia voleva rimanere lì solo per un secondo. Avrebbe voluto utilizzare ancora quella velocità, saltare e si portarsi dietro le spalle di Marcus: qui sarebbe atterrato flesso sulle gambe e si sarebbe preparato a compiere una spazzata alle gambe dell'incantatore. Se lo prenderà, lo colpirà poi alla schiena con una gomitata facendolo così rotolare qualche metro più in là. Se ciò funzionerà, potrebbe mettere in poco tempo in difficoltà l'avversario: ciò che fa mantenere la concentrazione è l'equilibrio e lo stato del corpo privo di danno. Così facendo avrebbe tolto quelle due variabili: la spazzata per l'equilibrio e la gomitata per il dolore. Tutto ciò non gli avrebbe creato danni irreversibili, ma la situazione sarebbe stata sicuramente ribaltata, e se avesse provato lui ad alzarsi, sicuramente Crisis avrebbe utilizzato di nuovo la sua velocità per trenerlo a terra. L'automa iniziava a divertirsi

    Edited by Anormal Instinct - 10/4/2017, 23:49
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    [ENTRO]

    Io, Crsisis e Acquarius ci dirigemmo senza fretta verso la Stanza del Tempo Relativo. L'edificio si presentava da fuori come una piccola cappella formata dal cristallo stellare, con una semplice porta come ingresso, ma io già sapevo che quell'edificio celava al suo interno un luogo molto più interessante. In parte il suo funzionamento mi era stato spiegato dall'aliena e in parte grazie ai miei poteri riuscivo a comprendere il funzionamento di quella struttura. Dal mio punto di vista si trattava come di un grosso orologio in grado di gestire i flussi temporali. "Un po' come se fosse il modello base di CarpeDiem...il principio è lo stesso. In questo momento sembra che il flusso sia stato costretto." In altri termini mi sembrò che il tempo all'interno scorresse in modo più lento rispetto a quello Lunare...Così una volta arrivati vicino all'ingresso toccai la fredda parete della struttura...

    Davvero, un luogo interessante...

    Sussurrai prima che magenta ci invitò ad entrare.

    "Eccoci arrivati..prego, dopo di voi!"

    Con piacere!

    Fui il primo a varcare la soglia ed appena afferrai la maniglia della porta un brivido mi corse lungo tutto il corpo. Fu come se il mio potere e la Stanza entrarono in risonanza. Come due strumenti perfettamente accordanti. Allo stesso tempo in quell'istante mi venne un'idea (avventata)! Tramite il contatto con la porta provai a modificare il flusso temporale della stanza:

    "TIC"

    Sempre ed in qualsiasi caso giocare con il tempo e con gli oggetti che lo governano è pericoloso, soprattutto se non si ha dimestichezza con tali oggetti, ma la sensazione positiva che avevo provato mi fece sperare in bene.

    "TAC"

    Richiusi la porta alle mie spalle ed attesi. Nessuno entrò dopo di me.
    Decisi così di tirare fuori dal taschino il mio fidato orologio e lo consultai: ora il quadrante lunare era come in stallo, mentre un nuovo quadrante si era formato e da esso capii che tutto era andato secondo i piani. Nel breve lasso di tempo (aprire e chiudere la porta) ero riuscito ad invertire il flusso di questo spazio rendendolo molto più veloce del normale. Ipotizzando che il prossimo ad entrare nella stanza ci avrebbe messo circa 5/6 secondi, avevo a disposizione circa 4 ore e mezza da sfruttare al meglio per prepararmi allo scontro.
    Purtroppo però il mio piano aveva anche una pecca. La gravità infatti era più intensa sia di quella lunare, sia di quella terrestre, mentre il clima era torrido ed umido. "Non ci starebbe male un condizionatore..." Pensai prima di cominciare il mio personale allenamento intensivo...


    [4 ore dopo]

    Ritornai all'ingresso del semipiano e toccai di nuovo la maniglia per riportare il tempo al suo stato originario prima del mio intervento, così che Magenta non si accorgesse di nulla. Un secondo dopo fece la sua comparsa Crisis, seguito dalla statua che in qualche modo si sdoppiò in due. Un clone rimase all'interno della stanza, mentre l'altro uscì e richiuse la porta alle sue spalle. Io ero sicuramente più sudato di prima, ma per il resto nulla era cambiato. "Ottimo, sembra che non si siano accorti di nulla!"

    "Avanti, mostratemi di cosa siete capaci. La vista del sangue non mi disturba, non trattenetevi!"

    Prima di iniziare volevo solo dirti che sarà un grande onore battermi con te. Non ci vogliono sistemi del 10.000 per capire che tu sei un umano superiore alla norma. Tuttavia, ho intenzione di far parte di questo gruppo, e se ciò corrisponde ad abbarterti, sarà fatto.

    Intervennero prima Acquarius e poi l'automa, il quale concluse la sua frase con un inchino spropositato.

    Mi fa piacere saperlo, anche io non mi tirerò indietro!

    Risposi accennando (per cordialità) un inchino a mia volta.

    Sarà divertente.

    Furono le ultime parole di Crisis prima di partire all'attacco come un fulmine. In un battito di ciglia infatti me lo ritrovai davanti pronto a colpirmi con entrambe le mani. "La gravità non lo rallenta??" Pensai mentre facevo un balzo indietro per evitare di essere colpito, ma a quanto pare si trattava solo una finta perché con la stessa agilità compì un balzo per saltarmi alle spalle e colpirmi da dietro. La mia prestanza fisica ed agilità però non erano così inferiori, infatti mentre lui mi saltava alle spalle cercai di ruotare su me stesso e non grande agilità estrassi l'elsa della mia spada da sotto la tunica. Purtroppo però, anche se nelle quattro ore passate dentro la Stanza del Tempo Relativo, mi ero in parte abituato alla nuova gravità, essa mi rallentava ancora e quindi non riuscii a girarmi completamente prima che l'automa mi colpì con una spazzata alle gambe facendomi perdere l'equilibrio, per poi attaccarmi con una gomitata dalla quale riuscii a proteggermi frapponendo l'elsa al suo arto. Il colpo fu comunque violento e mi fece rotolare a terra poco distante.

    A quanto vedo la gravità aumentata non ti reca alcun disturbo. Possiedi una velocità a dir poco sorprendente.

    Gli dissi mentre mi rialzavo pronto per continuare. Poi gli puntai contro ForCenturies (ancora senza lama) e stavolta fui io a lanciarmi all'attacco.

    Ora tocca a me!

    Non potevo certo competere con la sua velocità in quanto attacchi a sorpresa, ma in uno spazio completamente bianco e privo di qualsiasi riferimento, sperare nell'attacco a sorpresa diventava difficile, dovevo giocarmi le mie carte in un'altro modo: "Devo puntare a quel cristallo che abbiamo visto quando si è materializzato sulla Luna insieme a Sagitter. Essendo una macchina deve per forza avere qualcosa che ne alimenta i circuiti e quella sembrava proprio una bella fonte di energia." Fu così che quando mi ritrovai di nuovo davanti a lui, menai un fendente dal basso verso l'alto, mirando alla zona dell'addome così da non svelare subito le mie intenzioni. Sfiorai con l'elsa la corazza di Crisis ed attivai la lama temporale solo quando ForCenturies gli fu ad un passo dal corpo. Si trattava quindi di un attacco frontale semplice da evitare, ma speravo che l'automa non si aspettasse che potessi modellare una lama temporale lunga un metro. Se le particelle temporali l'avessero colpito, sarebbero sicuramente riuscite a scindere il metallo di cui è composta la sua corazza per creargli un bel taglio.

    Edited by Betto795 - 13/4/2017, 11:34
     
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    Il piano aveva funzionato, seppure in parte. Crisis aveva tolto l'equilibrio al giovane, ma senza quel dolore non ci volle molto a capire che si sarebbe ripreso in fretta. Stette lì immobile ad attenderlo, gli serviva una analisi più approfondita. Attese, fermo, osservò Marcus alzarsi mentre teneva quella strana elsa. Non doveva abbassare la guardia, poteva essere una pistola o quals'altro.

    Ora tocca a me!

    Crisis non si scompose, aspettò che il giovane gli si posasse davanti. Costui compì un'attacco molto semplice, così tanto prevedibile che Maggiordomo aveva già mandato le direttive per il secondo attacco. Tuttavia le cose non andarono come programmato. Crisis iniziò a scattare l'indietro, con una velocità inferiore a quella di prima, ma comunque alta (40 Km/h), era certo di schivare il colpo, ma quando vide l'arma fermarsi dovette ricredersi. Una spada di energia azzurra si paslesò e colpì proprio vicino il suo punto critico, il Kernal. Non appena sentì le Nanomacchine scindersi, scattò all'indietro, dimenticando la direttiva, alla massima velocità. Si fermò a una decina di metri da Marcus. Il suo petto fumava ardente, mentre ancora bruciava: il tessuto era completamente mangiato, e la "pelle" era stata corrosa fino alla metà della profondità. Emise un leggero suono di dolore, ma proprio giusto per far intuire all'avversario l'abilità del suo ingeno nel colpirlo, più che proprio gesto di dolore. Alzò il capo e guardò Marcus. L'ardere e il fumo cessarono e i CMS iniziarono ad asportare le nanomacchine morte, e a sostituirle con le nuove presenti in Kernal (meno meta fiaschetta 2.5/3). apparve tutto come uno sciame che strisciava sulla ferita, in poco tempo il guasto sarebbe stato risolto.

    Signore ho rilevato una cosa
    E' sudato
    Affermativo, a quanto pare dagli scanner, con una più accurata analisi, si deduce che sia affaticato a causa di un enorme sforzo fisico prolungato
    Si è allenato prima che entrassimo
    Ciò è impossibile
    Il tempo
    manipolazione temporale, è impossibile, in quel caso non avremmo possibilità
    Non ti allarmare so come risolverla
    Non vorrà forse...


    I miei complimenti. Sei resistito ad un attacco che poteva impossibilitarti per ben 5 minuti, e inoltre mi hai davvero sorpreso con quell'assalto, hai tutto il mio rispetto, tuttavia, penso sia giusto mostrati quello che posso essere. Vedi, io sono conosciuto tra i sicari in due modi: in questa maniera qui, e in un'altra, assai più caotica. I lavori più difficili sono solito svolgerli in questa soluzione, spero che ciò sia di tuo gradimento Mentre parlò all'interno confabulò con Maggiordomo

    Signore...
    Attivazione modalità "BIA"(Beast Instinct Ability) Codice di sblocco alpha-9-Omega
    Perchè compiere questa scelta ora?
    L'intero mondo è bianco, con un cielo azzurro. Devi inglobare all'interno le Nanomachine del tessuto dell'impermeabile. Il mio corpo non è bianco come il terrono, ma è molto chiaro e simile, anche se non sarò invisibile, grazie alla mia alta velocità e forza fisica sarò più difficile da localizzare e lo manderò con i miei colpi in confusione.
    Strategia interessante
    Attivila parzialmente e non nuocere troppo le mie capacità logiche. Al mio via, carica completamente il sistemo, azzerando quasi del tutto la logica e amplaficando quelle instintive, disabilità se vinco, se perdo, o se rischio di ucciderlo
    Affermativo

    L'abitO di Crisis sciamò nel cielo e velocemente venNe inglobato dalla schiena. Crisis era argenteo, e i riflessi sulla sua corazza brillavano infastidendo l'occhio se fissati. Si pose a quattro zampe in modo ferale.

    Adoro questo posto

    Scattò, alla massima velocità. Cercò di raggiungere il fronte di Marcus. Una volta lì, sarebbe arrivato accucciato, sia sulle mani che sui piedi, con la schiena che avrebbe puntato alla testa dell'incantatore. Da lì avrebbe rilasciato la sicura dell'arma, solo dopo aver creato una forte pressione dentro il fodero. L'arma sarebbe schizzata e la mira di Maggiordomo avrebbe puntato a colpirlo in mezzo agli occhi. Il colpo sarebbe stato tale da fargli sbattere il cervello contro la parete celebrale inferiore, facendolo così forse rintontire e confondere. Da lì avrebbe poi rinfoderato la spada.

    Ora! Avrebbe detto Crisis, e la BIA si sarebbe attivata del tutto.
    Da lì in poi avrebbe iniziato a muoversi intorno a Marcus come un animale assetato di sangue e affamato di carne. Lo avrebbe sempre cercato di colpire ai punti deboli, alle giunture, alla testa, al petto; lo avrebbe lasciato in balia. Lo avrebbe colpito con le sue mani, che se anche apparivano come le stesse, grazie agli uncini che le nanomacchine hanno per appigliarsi alle pareti, sarebbero state come artigli, ad una velocità superiore a qualsiasi umano e con una forza porta praticamente al massimo della variabile; tuttavia, non sarebbe comunque stata sufficente a ucciderlo con un colpo, ne tanto meno a mutilarlo o renderlo invalido permanentemente su qualcosa, dopo tutto Maggiordomo si ricordava che non doveva massacrarlo troopo, ma il problema ora era Julien. sarebbe stato guidato ora solo dall'istinto, poca logica gli sarebbe rimasta, tanto che non avrebbe più parlato, non avrebbe emesso più quelle sue risatine allegre, ne tanto meno i suoi discorsi.

    Sarebbe diventato quello che era, una macchina per uccidere.

    Edited by Anormal Instinct - 11/4/2017, 20:02
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    Come avevo sperato il colpo riuscì ad andare a segno aprendo un grosso taglio fumante sul petto dell'automa. Quest'ultimo accusò il colpo, ma non ci mise molto a riprendersi. Attraverso le sue vesti lacerate si vedevano le nanomacchine di cui era formato che si misero freneticamente al lavoro. Il fumo cessò quasi immediatamente, mentre il taglio cominciò a rimarginarsi. "Cazzo, è in grado di autorigenerarsi! Questo si che può diventare un problema in uno scontro prolungato..."

    I miei complimenti. Sei resistito ad un attacco che poteva impossibilitarti per ben 5 minuti, e inoltre mi hai davvero sorpreso con quell'assalto, hai tutto il mio rispetto, tuttavia, penso sia giusto mostrati quello che posso essere. Vedi, io sono conosciuto tra i sicari in due modi: in questa maniera qui, e in un'altra, assai più caotica. I lavori più difficili sono solito svolgerli in questa soluzione, spero che ciò sia di tuo gradimento

    Appena finì di pronunciare quelle parole il suo abito si staccò da lui per essere inglobato nella schiena. In seguito si mise a quattro zampe come se fosse un'animale. Così, a mia volta, mi misi subito in posizione difensiva. "La situazione si fa ancora più interessante..." Infatti risultava subito chiaro che Crisis aveva intenzione di cercare di mimetizzarsi con l'ambiente visto che il suo esoscheletro argenteo e lucido rifletteva molto bene il terreno completamente bianco. In seguito l'automa partì a tutta velocità nella mia direzione. Fu in quell'istante che un brivido famigliare mi solleticò la base della nuca. A volte mi capitava di avvertire una sensazione simile, soprattutto in situazioni di pericolo o di sorpresa e non sapevo dire come, ma spesso quella semplice sensazione mi salvò da situazioni molto sgradevoli. Anche questa volta la mia specie di sesto senso venne in mio soccorso: istintivamente mi spostai di un passo sulla mia sinistra assecondando un riflesso proveniente dall'automa in rapido avvicinamento. E solo un attimo dopo mi ritrovai davanti quella specie di animale meccanico che sparò un dardo in direzione della mia testa e che mi passò ad un soffio dai capelli. Non avevo compreso di che oggetto si trattasse, anche se per essere un dardo era estremamente lungo. In qualsiasi caso, se quel "coso" mi avesse colpito alla testa, mi avrebbe di certo fatto un gran male, o mi avrebbe addirittura potuto mettere K.O.
    Il dardo venne quindi sparato lontano, ma l'assalto avversario non si era ancora concluso, anzi, proprio il contrario. L'automa cominciò a muoversi alla massima velocità tutto intorno a me e apparentemente alla rinfusa cominciò ad attaccarmi. Evitai per un soffio i primi due affondi, ma era estremamente difficile seguilo con lo sguardo. La sua tecnica stava effettivamente funzionando. Sembrava di vedere una specie di ologramma o di fantasma che ogni tanto mandava riflessi accecanti. Al suo terzo affondo però non riuscii ad essere abbastanza reattivo e mi beccai un colpo appena sotto il ginocchio.

    Ahi!

    L'attacco mi strappò un grido di dolore e mi costrinse piegarmi sul ginocchio ferito. Buttai uno sguardo alla gamba e vidi che il suolo era macchiato da piccole goccioline di sangue. Purtroppo però non avevo tempo di distrarmi. Infatti un nuovo lancinante dolore arrivò da dietro, sul fianco destro, appena sotto le costole. Mi sembrava di essere uncinato ogni volta che venivo colpito. "È ora di provare se il mio allenamento ha dato davvero i suoi frutti o la situazione potrebbe diventare critica!" Così approfittai di essere vicino al suolo per poterci appoggiare entrambe le mani ed attivare il mio potere "TimeShift". In questo modo cercai d sottrarre tempo al cristallo stellare che formava il pavimento del semipiano temporale. Le 4 ore trascorse al suo interno infatti le avevo impegnate a cercare di controllare il cristallo stellare, così come avevo fatto nelle due ore trascorse in attesa di Scorpio. Purtroppo essendo un materiale estremamente versatile, non ero riuscito a controllarlo appieno, ma ero sicuro di aver capito come "operare" nel caso venisse usato per creare un terreno calpestatile. Fu grazie alla nuova conoscenza che riuscii a sottrarre particelle temporali ad uno strato superficiale di terreno invecchiandolo e rendendolo debole e friabile. In quel breve lasso di tempo riuscii ad espandere la mia azione per un raggio di 8 metri partendo dalla mia posizione, prima di ricevere un altro colpo da Crisis, che stavolta mi colpì in pieno petto, buttandomi completamente a terra. Il colpo mi tolse quindi il contatto con il terreno e mi privò di tutta l'aria che avevo nei polmoni, ma appena mi rialzai appoggiandomi ai gomiti vidi che avevo avuto successo! Ora, ogni volta che l'automa correva in questi 16 metri, alzava una scia di polvere biancastra che mi permetteva di individuare meglio il mio avversario.

    Gran bella mossa la tua... cof, cof... devo rendertene atto!

    Gli dissi con un po' di difficoltà mentre cercavo di riprender fiato e mentre lui si avvicinava per l'ennesima volta.

    Ora però riesco di nuovo a vederti!

    Sputai a terra della saliva con un po' di sangue all'interno. L'ultimo attacco non era stato piacevole. Poi mi rialzai di scatto evitando di pensare alle fitte di dolore provenienti dai punti feriti. Stavolta riuscii di nuovo ad evitare l'attacco e a differenza degli assalti precedenti cercai di contrattaccare con la spada, ma Crisis non fu da meno ed evitò il fendente. "Ora che lo vedo devo capire come anticiparlo." Infatti nonostante avessi trovato il modo di facilitarmi la vita, il mio antagonista rimaneva comunque agilissimo e continuava a girarmi attorno. Lo seguii con lo guardo nella sua nuova traiettoria e quando vidi che si diresse nuovamente verso di me balzai in avanti abbassandomi a mia volta al livello del terreno e menando un fendente orizzontale con l'intento di recidergli gli arti anteriori. Se anche stavolta il colpo fosse andato a segno avrebbe smesso di muoversi in quel modo animalesco.

    Nonostante le difficoltà però, lo scontro mi stava divertendo molto. Era molto tempo che non avevo occasione di confrontarmi con un avversario di questo calibro. In più la mancanza di materiali fisici, al di fuori del terreno, mi stava costringendo a pensare fuori dagli schemi, ma sapevo che presto avrei dovuto sfoderare tutte le mie carte.

    Edited by Betto795 - 13/4/2017, 11:34
     
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    L'assalto era iniziato e aveva messo Crisis in enorme vantaggio. Il BIA era un programma, uno schema, pensato proprio per queste situazioni, quando l'adattamento deve essere superiore alla logica. Il camuffamento di Crisis funzionò meglio del previsto, Marcus andò in confusione venedo ferito prima a una gamba, poi a una costola, e infine al petto. Tuttavia l'incantatore non era tipo da mollare facilmente: Con la sua magia rimodellò il terreno a suo favore, creando un sistema per riconoscere Crisis. La macchina continuava a muoversi, non si fermava, la tattica funzionava, non bisognava mollare ora, ma Marcus lo battè in astuzia. Crisis si distaccò prima degli altri attacchi e caricò con più aggressività l'uomo, puntando alla gola. Tuttavia, Marcus fu pronto: scivolò a terra e con un colpo di spada cercò di mozzare le due braccia di Crisis. Riuscì a mozzargli il braccio sinistro. L'arto cadde a terra, poco distante dai piedi di Marcus e la bestia meccanica rotolò per 4 metri su se stessa. Si rialzò nella medesima posizione: le nanomacchine si settarono all'istante per mantenere una posizione predatoria, mantenendo un buon baricentro, però era ovvio che l'efficenza era drasticamente diminuita. Crisis stette fermo. Era chiaro che era adirato e "fissava" l'incantatore come un animale affamato, ma il suo inconsio era divertito da tutto ciò, era una sfida che attendeva da tempo.

    Merda, questa non ci voleva, interrompo il BIA imm... un attimo... questo è... strano... Crisis iniziò a muovere le nanomacchine a intermittenza su tutto il corpo, come delle onde. Voleva comunicare, o spaventare? Suoni distorti provennero da lui, come versi, erano gutturali e profondamente inquietanti.

    Secondo i report, lei ha voluto che questa azione andasse così. Ciò non trova significato, ci siamo messi in una situazione di svantaggio da soli! A Maggiordomo giunsero dei nuovi file con nuove direttive di supporto.

    Oh, capisco. Non c'è che dire, è molto più furbo quando è una bestia che da umano.

    Il BIA limita la logica umana a favore dell'istinto, tuttavia sfrutta al massimo le capcità cognitive del soggetto e le unisce alla capacità di elaborazione di un super computer. Il BIA era molto più che basato sulla forza bruta, dava prima di tutto un'alta abilità di adattamento, ma ciò aveva un prezzo.

    Le consiglio vivamente di sbrigarsi. Il Kernel inizia ad avere problemi di inefficenza a causa dell'alto numero di elaborazione, rischiamo di portare il sistema in Overload critico

    Crisis cercò di mettere in atto un piano studiato, un piano che solo un mostro saprebbe fare. Piuttosto che correrre, ora avrebbe cercato di saltare da punto a punto, mantenendo sempre una distanza massima di 5 metri da Marcus. Quando sarebbe atterrato, avrebbe lasciato il pavimento frammentarsi, e avrebbe depositato lì delle nanomacchine del vestito in meno di un secondo. Quest'ultime, sarebbero poi saltate sempre in verticale, creando così anch'esse collonne di materiale friabile, ma nettamente più piccole rispetto quelle di Crisis. Crisis avrebbe fatto questo 10 volte intorno a Marcus, creando una circonferenza di colonne perfetta che avrebbe puntato a confondere il soggetto. Successivamente, avrebbe preso a correrre al massimo della velocità, anche contando l'handicap fisico, intorno a Marcus, passando attraverso ogni colonna. Finito un giro, lo avrebbe poi percorso al contrario, ancor prima che il materiale si depositasse, lasciandolo volare nel cielo. In questo modo i frammenti sarebbero andati in tre direzioni: in alto, in senso orario e antiorario.

    Il vero piano però sarebbe partito ora: Mentre Marcus sarebbe stato impegnato a capire da dove avrebbe colpito, le nanomacchine del braccio mutilato sarebbero diventate uno sciame, e avrebbero attaccato l'uomo. Crisis grazie a questa strategia avrebbe sempre mantenuto una distanza sufficente per manipolarle. Le nanomacchine si sarebbero arrampicate velocemente dalla parte del ginocchio ferito, e con la medesima velocità di Crisis si sarebbero distribuite in tutto il corpo. Una parte di loro sarebbe penetrata dentro le ferite e il resto in ogni punto esterno, in particolare, in prossimità delle lacerazioni. Da qui, avrebbero poi utilizzato i loro uncini, lamette tali da scalfire senza problemi il metalo e penetrarlo, e si sarebbero poi mosse ad alta velocità in ogni dove con le lame che funzionavano come bisturi. Se ciò aveva qualche possibilità di funzionare, Marcus sarebbe stato in grave pericolo, il suo corpo sarebbe stato lacerato dall'interno e dall'esterno.

    Quando Crisis si sarebbe accorto che ciò stava funzionando, gli sarebbe volato addosso, puntando al volto. Lo avrebbe afferratto, buttato a terra. Lo avrebbe osservato emettendo suoni guttorali per qualche secondo, poi avrebbe mosso il suo corpo a onda e lasciato le nanomacchine tagliarlo senza fermarsi. Da lì gli avrebbe iniziato a sbattere violentemente la testa di Marcus sul pavimento più volte, a ripetizione, e andandosi a fermare solo se Marcus si fosse arreso o svenuto. Da lì, avrebbe poi disibalitato il BIA grazie a Maggiordomo e sarebbe tornato lo stesso di prima e avrebbe riassorbito tutte le nanomacchine. In caso il piano non avesse funzionato, avrebbe dato ordine alle nanomacchine di sciamare e riunirsi a lui, così da poter ricrearsi l'arto.

    Era un piano astuto, per la bestia che era, ma la sua abilità di adattamento era notevole, e se anche ora ragionava come un mostro, non si era mai divertito così tanto.
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    Anche la mia seconda offensiva era riuscita ad andare a segno con efficacia. Riuscii infatti a recidere di netto il braccio sinistro dell'automa che perdendo l'equilibrio rotolò su se stesso per alcuni metri. Nonostante la mancanza di un braccio però riuscì a rimettersi in quella posizione animalesca. Poi le nanomacchine che formavano Crisis cominciarono a muoversi ad onda su tutto il suo corpo. Per un attimo pensai che stesse cercando di rigenerarsi, ma i rumori che cominciò ad emettere davano più l'impressine che fosse andato in tilt. "Somiglia sempre più ad un animale uscito da un film horror." Pensai quasi divertito da quella sua particolare reazione.
    La scena purtroppo non durò molto e l'automa riprese a muoversi, ma stavolta al posto di correre, cominciò a compiere dei balzi attorno a me. Ogni volta che si spostava nel punto precedente si autogeneravano delle colonne che ipotizzai fossero composte dalle stesse nanomacchine che muovevano il mio avversario. "Che cavolo sta combinando?"
    Continuai ad osservarlo, mentre mi tenevo in posizione difensiva con la spada in pugno, pronto a rispondere ad un nuovo assalto. Crisis infatti sembrava impegnato a trovare un nuovo modo per tornare a mimetizzarsi perfettamente. Il suo continuo movimento stava infatti creando una specie di nebbia biancastra a causa del materiale che si alzava dal terreno sottostante al suo passaggio. Inoltre faceva slalom all'interno e all'esterno del cerchio di colonne che aveva formato, come se stesse giocando a nascondino con me.

    Ehi amico, pensi di tornare a concentrarti su di me o ti stai divertendo in questo tuo gioc...

    Non riuscii a finire la frase perché un rumore simile a quello di uno sciame attirò la mia attenzione. Non erano insetti però che mi stavano attaccando, bensì le nanomacchine del braccio reciso poco prima. L'arto infatti subì come un'esplosione e si smaterializzò in una nuvola che mi attaccò dal basso. "Bastardo! Questa non me l'aspettavo!"
    Creai immediatamente una sfera di particelle temporali grossa all'incirca come una palla da calcio e la lanciai verso il mio piede destro dove lo sciame mi stava attaccando. Il colpo andò a segno e ci fu un'esplosione che coinvolse lo sciame, il quale venne distrutto come una nuvola di moscerini in un mare di fiamme letali. Fortunatamente intervenni in tempo per evitare danni maggiori, ma quelle piccole macchine erano state veloci e la parte bassa dal mio abito, nonché la mia gamba erano già piene di piccoli tagli, come se fossi stato colpito da tantissimi coltellini.

    Dovrai ripagarmi il sarto! Mi stai facendo a brandelli la tunica!

    Mi rivolsi a lui con un tono incazzato. Ma Crisis non mi considerò nemmeno concentrato com'era a lanciarsi di nuovo a tutta velocità verso di me. "Ok, è il momento di smetterla di giocare!" Con un movimento velocissimo rimisi l'elsa di ForCenturies al suo posto sotto l'abito ed afferrai l'automa che mi stava saltando addosso con entrambe le mani. Poi sfruttando lo slancio dato dalla sua velocità e la mia forza sovrumana cercai di lanciarlo verso l'alto. "È sorprendentemente leggero" Pensai mentre le mie mani ne lasciavano la presa. In seguito creai un'altra sfera di particelle temporali dal colore azzurro tenue che lanciai verso il petto del mio avversario. Le dimensioni della sfera erano simili a quella precedente e se fosse andata a segno sarebbe esplosa avvolgendo l'automa in un fuoco temporale che avrebbe cominciato a consumarlo.

    Assaggia il potere dei secoli bui! È da quel mondo che vengo e bisogna essere preparati per non farsi inghiottire da esso.

    Speravo infatti che non avesse la facoltà di potersi muovere in aria. Poi creai attorno a me altre 4 sfere di particelle temporali. Questa volta avevano le dimensioni delle biglie e cominciarono a fluttuare in cerchio attorno a me come se fossero 4 piccoli fantasmini. "Vorrei evitare altre sorprese come quella del braccio. La prossima volta sarò più veloce."

    Edited by Betto795 - 13/4/2017, 11:34
     
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    l'attacco di Crisis non andò come voleva lui. Le nano macchine del suo arto mozzato furono distrutte in poco tempo da un attacco di Marcus, e quest'ultimo aveva scartato l'attacco di Crisis e lo aveva lanciato in aria, e poco dopo gli lanciò una sfera d'energia, mentre intanto si era circondato con altre di quelle. Tuttavia, la fisica salvò Crisis.

    Quella sfera è di energia secondo gli scaner, quindi non influenza la gravità. Noi non siamo soggetti a gravità diversa, ma sul terreno possiamo adattarci così da non riscontrare inefficenze, e ora stiamo volando.

    Presto fatto, Crisis era precipitato più velocemente, evitando così la sfera. Il BIA stava iniziando a dar problemi: l'oscillazione delle nanomacchine era aumentata, e Maggirodomo si vide incrementare la variabile "forza" oltre il massimo consentito (4 tonnellate). Le nanomacchine avevano iniziato a ricreare il bracccio (1.5 di consumo 1/3), arrivando fino al gomito. Crisis tentò un assalto diretto. Maggiordomo era preoccupato, sapeva che non sarebbe stato produttivo, inoltre vide altre 4 sfere intorno a Marcus. Le possibilità erano basse. Tuttavia si ricordò una cosa: essendo energia insabile, al minimo contatto sarebbe esplosa. Crisis precipitò con il volto rivolto verso Marcus e un'enorme rabbia. Maggiordomo elaborò un piano:

    Può essere la soluzione

    Le colonne di nanomacchine continuavano a saltarellare, e Maggiordomo cercò di sfruttarle. Quando entrò nel campo di controllo, Maggiordomo diede loro il comando. Gli ordinò di schiantarsi contro le sfere a massima velocità. Quei piccoli sciami ci provarono cercando di colpire le sfere. Se Maggiordomo avesse avuto ragione, sarebbero esplose, ponendo così forse a Marcus parecchia confusione, e molto probabilmente dolore. Crisis avrebbe fatto il resto. Sarebbe volato su Marcus e cercato di mettere fuori gioco con ripetuti colpi alla testa, cercando di attaccarlo senza pietà.

    C'era poco tempo, il BIA era al massimo, e Maggiordomo rischiava di disattivarlo prima del previsto.
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    Merda, l'ho mancato.

    Mi incazzai con me stesso. Questa volta il mio colpo non era andato a buon fine e Crisis era rimasto illeso. Inoltre non riuscii ad elaborare un altro piano, che dovetti subito pensare a come difendermi dal nuovo assalto avversario. Infatti mi trovavo ancora al centro delle strane colonne formate del mio avversario e proprio in quel momento tutte quelle nanomacchine mi sciamarono addosso come un'onda. Ipotizzai che l'intento fosse lo stesso di prima: tagliuzzarmi fino a farmi diventare un grumo di carne macinata. Quindi ingrandii al massimo le quattro sfere che mi ero creato in modo da creare un'esplosione che avrebbe spazzato via quell'onda assassina, ma mi resi conto che stavolta le nanomacchine erano troppe! "Devo uscirne!" Pensai scattando il più in fretta possibile per tirarmi fuori da quella baraonda meccanica! Quindi estrassi di nuovo ForCenturies attivandone immediatamente la lama e con movimenti fluidi mi aprii un varco riuscendo ad uscirne illeso. L'attimo dopo l'onda assassina precipitò con tutta la sua forza sulle quattro sfere che avevo lasciato al mio posto. L'esplosione fu intesa e gran parte delle nanomacchine vennero disintegrate sul colpo, mentre altre vennero consumate dall'espandersi dell'energia temporale che come un morbo stava infettando l'onda meccanica. Inoltre una nube scura si era creata per colpa dell'esplosione, ma proprio mentre osservavo quel fumo nero che saliva in rivoluzione verso il cielo, da esso scaturì l'automa che come un razzo si stava lanciando verso di me ed intuii non avesse intenzione molto amichevoli dopo lo scempio di nanomacchine che si era appena consumato. Come avevo fatto prima mi preparai ad afferrare Crisis per bloccarlo e se necessario straparli con le mani la sua fonte d'energia, ma non fu così semplice. Questa volta lui fu più abile di me e mi assestò un pugno al volto con una forza inaudita che mi scaraventò alcuni metri più in là. "Cazzo, che dolore!" Fu tutto quello che riuscii a pensare essendo frastornato dal colpo avversario. "Sbaglio o prima non aveva tutta quella forza?"
    Mi rialzai da terra massaggiandomi la mascella con la mano e sputando un'altro po' di sangue. Questo nuovo colpo ricevuto sembrava avere anche risvegliato il dolore nel resto del mio corpo. "Devo avere alcune costole leggermente incrinate e il polpaccio che mi aveva colpito inizia a far fatica a reggermi." Fortunatamente non avevo tagli profondi e sembrava che avessero già smesso di sanguinare, altrimenti per me lo scontro poteva essere già finito. "Devo comunque cercare un modo di concludere..." E mentre riflettevo su questo punto notai che il braccio che gli avevo amputato prima si stava rigenerando, anche se più lentamente rispetto al primo taglio che gli avevo inferto e questo mi fece pensare. "Allora se la sua capacità rigenerativa è infinita non ha senso continuare a tagliarlo, ma serve un attacco che lo metta K.O. in un solo istante. Se invece ha una riserva di nanomacchine forse prima o poi la smetterà di ricostruirsi...dovrei cercare di scoprirlo...cavolo se l'avessi incontrato solo un centinaio di anni fa sarebbe stato un gioco da ragazzi renderlo una ferrargli arrugginita..." Purtroppo però non aveva senso piangere sul latte versato e questo combattimento mi sarebbe servito per migliorare più velocemente.

    Sai, per essere una macchina mi stai davvero facendo divertire. Erano parecchi anni che non vedevo il mio sangue a causa di uno scontro come questo. Devo proprio farti i miei complimenti!

    Nelle ultime battute del combattimento però avevo notato che Crisis non sembrava più molto incline a comunicare, così mi rialzai e cominciai a slacciarmi la tunica, senza attendere sue risposte. Non ci misi molto e quando finii la ripiegai e la lanciai distante dalla zona della scontro. Si era già rovinata abbastanza. Rimasi quindi con indosso solo una pettorina sbracciata, anch'essa intrisa di simboli arcani. "Bene, ora riuscirò ad essere un po' più agile." A questo punto mi ero praticamente abituato a questa particolare gravità, anche se rendeva lo stesso le mie membra più pesanti. Il problema maggiore rimaneva il caldo soffocante. L'automa infatti sembrava non aver nessun tipo di problema, invece il mio respiro si era fatto affannato già da un pò. "Certo che questa stanza è un terreno di scontro parecchio sfavorevole per me..." Ma non mi sarei certo arreso!

    Scusa, la breve attesa, ma ora posso tornare a prenderti a calci con più libertà!

    Ironizzai verso l'automa che a parte il muoversi convulsivo delle nanomacchine impegnato a ripararlo, sembrava in attesa e per ora non dava altri segni di vita. Io dal mio canto mi misi in posizione d'attacco, la lama della mia spada sfavillava di pura energia pronta ad entrare in azione, così cominciai a correre verso di lui per riprendere a combattere. "Non sarà facile attuare il mio piano, ma ci proverò lo stesso..."
     
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    L'assalto di Crisis aveva affaticato e tolto la guardia a Marcus, ma non era riuscito a colpirlo. Crisis uscì dall'enorme cumolo di fumo creatosi e si fermò a una decina di metri dall'uomo. Il BIA era al massimo, stava per danneggiare seriamente il Kernal, o peggio Julien. Ciò era intuibile: le nanomacchine sciamavano più alla rinfusa, senza senso, e suoni più sinistri e meccanici provenivanano dall'automa. Marcus era pronto a colpire Crisis e lo caricò. La macchina mutò comportamento. Mentre era a tre zampe emmezzo, il braccio si rigenerò fino al polso, e alzò l'altro come ad indicare paura. Lo sguardo di Crisis però cadde su un oggetto. Era la Drenan, ed era a un metro da lui. Maggiordomo era estremamente preoccupato per la situazione creatasi, capì che Julien stava risciando fin troppo la vita sia fuori che dentro.

    Signore, amico, mi spiace per quello che stò per fare... le voglio bene, anzi,ti voglio bene...

    Prese una decisione dura.

    Inizio procedura "Switch"
    Livello 9. Trasferimento controllo, inclusione protocollo "BIA". Variabili di combattimento portate al limite massimo (forza 25 tonnellate). Inizio Overload Critico. Sistema Operativo: Intelligenza Artificiale, denominazione utente: "Maggiordomo". Password: Nicol&Michel. Nota a Utente:
    Mi sono divertito con voi, vi voglio bene, famiglia mia.

    Crisis si stabilizzò e fissò Marcus. Era al massimo delle sue capacità, ed era intuibile dal suo nuovo comportamento. Maggiordomo soffrì come se stesse subendo una tortura infernale.

    Aaaah... Inizio.. pr-procedura di calcolo di probabilità... Obbiett-ivo: abbattimento non letale... risultato accettabile... 100%... c-colpi disponibili:... 1.

    L'elaborazione iniziò, e non contò la possibilità di evitare anche danni consistenti al sistema dell'esoscheletro. Il calcolo era finito, e c'era un risultato: colpo a piena forza in viso a tutta velocità.Marcus era molto vicino

    Inizio esecuzione!...Signore, Crisis, so che mi senti. Realizzerò il tuo desiderio, ti farò avere altri amici, promesso! Dovessi morire!

    (Julien)...

    Maggiordomo provò a colpire. Avrebbe tirato un colpo a massima potenza e velocità contro Marcus. Era uno scontro diretto da entrambi i lati. Mancava poco all'impatto di entrambi

    (Julien)Sei sempre il solito sentimentale, per questo sei il mio migliore amico. Se davvero credi possa vivere senza te... sei più stupido di quanto pensassi

    Sarebbe mancato poco all'impatto. Julien avrebbe ripreso il controllo di Crisis. Avrebbe fatto ricreare il suo costume in meno di un secondo con le ultime scorte rimaste. Il BIA sarebbe stato disattivato. Avrebbe annullato l'attacco e usato quel poco del polso unita alla capcità d'aderenze delle nanomacchine, aiutata dall'invecchimento del terreno per tentare di porsi dietro Marcus. Qui avrebbe raccolto Drenan e avrebbe compiuto una di due alternative in meno di un secondo. Se Marcus non si fosse girato, a massima forza e velocità avrebbe tentato di decapitarlo, ma si sarebbe fermato non appena la lama avesse toccato il collo, lascianadolo stupitò per il fortissimo spostamento d'aria. Avrebbe appoggiato la lama lievemente ma facendolo sanguinare non copiosamente. Se si fosse girato verso Crisis, con la medesima forza e agilità portata al massimo, gli avrebbe posto la punta della spada sul cuore, pentrandolo a fior di pelle sul petto. L'effetto sorpresa più l'enorme prestazione fisica mostrata avrebbe potuto cercare di spaventare Marcus.
    Se una di queste cose avesse funzionato Crisis avrebbe detto queste parole, con la.sua unica e vera voce:

    (Julien) Game Over.
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    Ero a pochi metri da Crisis...a pochi pochi passi...ancora un attimo e...
    Nello stesso istante in cui cercai di colpire allo stesso braccio che si era quasi rigenerato completamente, mi vidi arrivare un'altro pugno diretto in volto. "Proprio quello in cui speravo!" Mi buttai immediatamente a terra lasciando perdere l'attacco ed attivai di nuovo TimeShift sul terreno. Lo scopo era quello di rendere un metro di terreno estremamente debole e vecchio, in modo che quando l'automa si fosse mosso, non avrebbe più avuto la sicurezza di un terreno stabile sotto i suoi piedi. Mi serviva un attimo di distrazione, un momento in cui creargli un'apertura per poter puntare al suo "cuore". A differenza di prima quindi mi concentrai su un'area molto più definita e al posto di operare in superficie "sezionai" il tempo andando in profondità ed il mio operato fu presto visibile. Mentre il pugno avversario mi passava sopra la testa si formarono delle crepe profonde sul terreno, in seguito, a causa del nostro peso, il pavimento cedette e sprofondò in modo irregolare di una quarantina di centimetri. Io sapendo che la prima parte del piano aveva funzionato mi rialzai immediatamente ed utilizzando il potere DarkAges creai una sfera temporale grossa come la cruna di uno spillo. L'effetto sarebbe stato simile a quello di un piccolo laser che avrebbe perforato Crisis nel punto in cui speravo sarebbe stato più vulnerabile. Lui però non rimase fermo a guardarmi, ma cercò di scattare alle mie spalle. Ciò nonostante il mio diversivo riuscì a rallentarlo quel tanto che bastava per permettermi di non essere colto alle spalle e per passare sotto alla sua guardia, passando di lato alla sua spada, la quale mi sfiorò il petto. Tutta la scena avvenne quasi in una frazione di secondo. Ci trovavamo ora in una situazione di stallo alla cowboy in cui io avevo il braccio teso verso il petto con il pugno chiuso e l'indice puntato verso di lui. Sulla punta del mio dito sfavillava la piccolissima sfera contenente le particelle temporali condensate. Crisis invece stava puntava la sua arma con contro il mio di petto.

    Game over.

    Disse finalmente dopo tutto quel silenzio.
    Io a sentire quelle parole sorrisi ed aggiunsi:

    Per entrambi...

    Poi precisai quello che sarebbe successo.

    Ora...se tu provassi a tagliarmi in due con questa tua spada penso proprio che avresti buone possibilità di riuscita...ma purtroppo per te sulla punta del mio dito si trova una sfera di energia, molto simile a quelle che hai visto prima. Come avrai notato sono in grado di cambiarne le dimensioni e questa è molto piccola. Se la attivassi ti perforerebbe come un laser ad alta precisione...e sai, non ho dubbi che riusciresti a guarire in men che non si dica da una ferita simile, ma credo di non sbagliare nel dire che se perforassi quella pietra che si trova al centro del tuo petto, allora sarebbe tutta un'altra storia...quindi credo che convenga ad entrambi abbassare le armi e decidere se proseguire in un'altro modo oppure finirla qui e capire se Aquarius ha visto abbastanza..

    L'aliena infatti era rimasta per tutto il tempo ad osservare il nostro combattimento, ma non aveva mai detto una parola.
    Intanto aspettai la risposta di Crisis che speravo non fosse abbastanza pazzo da provare a colpirmi lo stesso in quella situazione.."Non sarebbe certo piacevole."
     
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    La situazione era caduta in stallo. Crisis era riuscito a porre la sua lama sul cuore di Marcus, e lui il suo colpo d'energia nel Kernal di Crisis. Se uno dei due avesse attaccato, l'altro sarebbe morto e viceversa.
    Julien era soddisfatto, non si divertiva così da anni, era stato uno scontro senza esclusione di colpi.
    Ascoltò le parole di Marcus e capì che era tempo di fermarsi. Osservò la donna di Cristallo, non capì se era soddisfatta o no, ma continuare avrebbe compromesso sia lui che il suo avversario.
    Osservò dritto negli occhi l'abile incantatore.
    Sciamò per un secondo. Quel gesto che poteva apparire innocuo, in realtà, spostò il Kernal, senza farlo capire a nessuno, dal lato sinistro del petto a quello destro.
    Abbassò l'arma, la quale risucchio in modo visibile il sangue. Marcus non avrebbe spostato il dito, dopo tutto lo scontro non era finito.
    Crisis parlò, dopo tanto tempo.

    (Julien)Mi scuso per la mia forma animalesca, ma mi pareva giusto darti il mio massimo, anche se sia io che il mio fido servo e compagno abbiamo rischiato di morire Maggiordomo stette zitto, era amareggiato ma allo stesso tempo felice. Crisis continuò: Sei un avversario eccezionale, formidabile, i miei complimenti. Questo incontro mi ha fatto stringere un legame con te, darei la vita per persone come te, persone che sanno cosa vuol dire dare il massimo e che rispettano l'avversario fino alla fine,
    sono contento di averti conosciuto. Vorrei però mostrati una cosa: quella che tu chiami pietra, si chiama Kernal, il mio nucleo, e non sbagli, potresti uccidermi. Proprio per questo vorrei che sparasti il tuo raggio mirato proprio qui, per dimostrati la mia lealtà, ma ciò che sarebbe potuto essere la tua morte, amico mio. Tranquillo non ti nuocerò, per quanto mi riguarda lo scontro è finito


    Se Marcus avesse esaudito questo desiderio, avrebbe capito che il Kernel poteva essere spostato in poco tempo in ogni dove in Crisis. Il sangue preso da Marcus sarebbe stato sufficente per l'ultima rigenerazione del danno. L'automa avrebbe potuto spostare il Kernel prima e poi colpirlo, nessuno se ne sarebbe accorto del tiro mancino, ma non voleva uccidere quell'uomo, costui era abile, rispettoso, e prima di tutto ciò, un compagno. Se lo avesse fatto Crisis gli avrebbe detto questo:

    (Julien)Sono nato per uccidere, ma voglio imparare a vivere, con gli altri
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    Quando finii di parlare il corpo di Crisis sciamò per un secondo, poi abbassò l'arma che sembrò risucchiare il sangue che avevo perso. Io invece non mi mossi di un millimetro ed ascoltai quello che aveva da dirmi. Mi disse che per lui il combattimento poteva concludersi e che in me aveva trovato un avversario abile e leale; nonché un futuro compagno e alleato. Poi mi fece una richiesta alquanto insolita:

    Vorrei però mostrati una cosa: quella che tu chiami pietra, si chiama Kernal, il mio nucleo, e non sbagli, potresti uccidermi. Proprio per questo vorrei che sparasti il tuo raggio mirato proprio qui, per dimostrati la mia lealtà, ma ciò che sarebbe potuto essere la tua morte, amico mio. Tranquillo non ti nuocerò, per quanto mi riguarda lo scontro è finito.

    Sentendo quelle parole alzai un sopracciglio ed il mio volto assunse un'espressione interrogativa.

    Sono felice di sentirmi dire queste parole di elogio, ma...ne sei sicuro?

    L'automa non si mosse di un millimetro, quindi eseguii la sua richiesta. Lancia la piccola sfera all'interno del suo petto che, come previsto, lo attraversò fin dall'altra parte per poi uscire e dissolversi nel nulla. Dal piccolo foro che si era creato uscì un sottile file di fumo. "Ma che cavolo? Ero abbastanza sicuro che si trovasse in quella posizione..." Pensai un po' confuso.

    Sono nato per uccidere, ma voglio imparare a vivere, con gli altri

    Disse Crisis e capii quello che intendeva. A quel punto mi rilassai e mi lasciai andare.

    Cazzo amico, mi hai fregato!

    Gli dissi sorridendo. Ed immaginai che anche lui stesse facendo lo stesso di rimando.
    A quel punto intervenne anche Acquarius.

    ”Basta così, ho visto abbastanza... Seguitemi!" *

    E senza aspettare ci condusse fuori dalla stanza. "Penso proprio che ci tornerò! È un posto spettacolare." Ma mentre varcavo la soglia non potevo fare a meno di rallegrarmi per essere finalmente uscito da quel clima soffocante. Inoltre mi sentivo leggero come una piuma visto che la gravità era tornata normale. Senza dire altro l'aliena fluttuò scortandoci fino alla tredicesima casa, così ne approfittai per congratularmi a mia volta con Crisis.

    Sono contento di essermi confrontato con un'avversario come te.

    Cominciai rivolgendomi a lui per attirare la sua attenzione.

    Per essere una macchina sei molto più umano di un gran numero di persone sulla Terra. Inoltre devo farti i complimenti per le tue molteplici capacità. Mi sono dovuto impegnare al massimo per non fare una brutta fine a causa dei tuoi attacchi ahahah come hai detto prima anche io ormai ti considero un compagno degno di fiducia e su cui posso fare affidamento.

    Gli sorrisi per l'ultima volta e poi tornai a camminare in silenzio.
    Una volta giunti all'interno della tredicesima casa la donna andò all'altare sul quale erano appoggiati gli anelli ancora senza un proprietario. Poi si rivolse a me:

    ”Cancer, hai esibito poteri straordinari oltre ad uno spiccato senso tattico nonostante il tuo avversario godesse di un vantaggio dovuto al terreno di scontro; sono fiera di averti al mio fianco!" *

    E a Crisis:

    ”Crisis, Julian, Maggiordomo... Da adesso potete considerarvi la recluta numero quattromilacinquecentosettantaquattro di Zodiac: Libra." *

    Disse mentre gli infilava l'anello corrispondente al segno Zodiacale della bilancia.

    ”Cancer, rendigli noto il nostro codice di condotta e spiegagli come usare l'anello poi scortarlo all'ottava casa. Io ho importanti faccende da sbrigare ma non tarderò a farvi avere mie notizie." *

    Concluse per poi smaterializzarsi senza aggiungere altro.

    Oh! Molto bene...un compito gravoso per un nuovo adepto.

    Ironizzai.

    Devo svelarti che non so cosa intenda con il "nostro codice di condotta". Infatti sono stato reclutato appena prima di te, non ho avuto modo di testare come ci si comporta...beh, penso che lo scopriremo insieme più avanti!
    Posso però farti vedere come funziona l'anello. È molto semplice: basta allungare il braccio in avanti e pensare ad un membro dello zodiaco con il quale vuoi comunicare. Si attiverà un cono di luce al si sopra dell'anello nel quale comparirà l'ologramma della persona che hai chiamato. Non ti mostro in pratica il suo funzionamento perché gli altri membri come sai dovrebbero essere in missione, quindi rischieremmo di disturbarli per nulla.


    Una volta finite le spiegazioni mi andai a sedere al tavolo circolare che si trovava nella stanza, utilizzando la sedia a me dedicata.

    Ora mi piacerebbe avere un bel pasto e non sarebbe affatto male riposarsi un po' prima della prossima missione. Lo scontro con te e il tempo passato all'interno della Stanza del Tempo Relativo mi anno affaticato non poco.

    Aspettai che Crisis esprimesse i suoi pensieri e poi mi venne un'idea.

    Se desideri di nuovo accompagnarmi per la strada che abbiamo appena percorso ti posso mostrare le case dei dodici, compresa la tua. Io all'interno della mia penso che avrò modo di ristabilirmi.

    * Citazioni di Magenta. I suoi interventi sono stati approvati da Nebaioth e sono stati inseriti per la continuità logica della storia.
     
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