Goredrinker

• Nome Reale: 菅原道真 再造; Sugawara Saizō (in Giappone, di solito si antepone il cognome al nome)
• Nome in codice: Goredrinker
• Livello:9
• Exp: 4
• Sesso: Maschio
• Allineamento: Malvagio
• Alleati: La Corte delle Notti Sferze

Saizō è un samurai vampiro. Nacque nel diciottesimo secolo da una famiglia che risiedeva nello Han (feudo) di Satsuma, attuale zona del Kyūshū. Addestrato con passione alle varie arti belliche del Giappone feudale, il giovane passa una notte di festa con uno strano mercante d'armi occidentale, che lo vampirizza quella notte stessa, prima di scomparire. Il giovane soffre e perde il raziocinio, prima di morire e risorgere come creatura della notte. Da allora, vaga per il mondo come mercenario spietato e assetato (letteralmente!) di sangue.
Si presenta come un essere alto circa un metro e settanta, di aspetto umanoide con la carnagione pallida, ma con due corna rosse. ha orecchie a punta e lunghi capelli neri lisci, raccolti in una coda. Gli occhi non hanno pupilla e sono rossi come il sangue. Porta pezzi di armatura Giapponese tradizionale, ma modernizzate e al fianco ha le due spade, simbolo della casta dei samurai. Le gambe sono coperte dalla tipica gonna-pantalone. chiamata Hakama, e sandali tradizionali da viaggio ai piedi. Sul corpo ha diverse cicatrici e il tatuaggio di un drago orientale verde gli serpeggia sul busto.

Vampirismo
Saizō è un vampiro e, come tale, ha una struttura fisica differente dagli esseri umani, così come delle esigenze alimentari e doti tutte particolari. Per diventare tale, il guerriero è stato dissanguato e, in un attimo, tramite i denti del vampiro "padre" gli è stato iniettato del sangue vampirico. La trasformazione è lenta e porta alla morte. Dopo la conseguente resurrezione, l'individuo è un vampiro a tutti gli effetti. Quì di seguito si elencano le caratteristiche del vampiro che lo ha trasformato, caratteristiche che il samurai ha ereditato (blu vantaggi, nero peculiarità, rosso debolezze):
- è molto forte, potendo sollevare fino a 10 tonnellate;
- può trasformarsi in un piccolo pipistrello dotato di corna rosse, ma non in combattimento, dato che per trasformarsi (sia in pipistrello che in forma umanoide) serve sufficiente concentrazione;
- possiede riflessi sovrumani e i sensi molto più sviluppati;
- è immune alle malattie dei mortali;
- resistenza ai veleni, guarisce molto più rapidamente di un mortale (2 turni di combattimento);
- contrariamente a quanto si crede, i simboli sacri non sortiscono alcun effetto su lui, indipendentemente da quanto sia forte la fede del possessore, forse perchè è un mostro che non tiene in alcun conto la morale;
- l'aglio non gli fa nessun effetto;
- può rigenerare in poco tempo le ferite non gravi (tagli, graffi, morsi non esagerati), 3 turni una ferita piccola, 5 turni una media;
- se non muore o viene mutilato, riesce a rigenerarsi completamente stando a riposo nella sua bara per mezza giornata;
- quando è assetato, e non può bere, va in furia: non riesce a pensare ad altro che a nutrirsi, diventa di fatto una bestia, fino a che non si è rifocillato;
- colorito pallido;
- artigli retrattili alle mani, di fatto le sue unghie si allungano e diventano affilate;
- ha l'assoluta necessità di nutrirsi SOLO ED ESCLUSIVAMENTE di sangue, che sia umano o di qualunque altra forma di vita: l'assunzione di cibo e bevande "normali" lo affatica e lo prostra finchè non riesce a bere di nuovo sangue;
- l'unico posto dove può dormire è la propria bara, contenente terra del suo paese d'origine, la sposta ogni volta che trasloca (la bara ha questo aspetto, cliccami);
- la luce del sole può ferirlo gravemente (a patto che colpisca la sua pelle), un'esposizione prolungata può ucciderlo;
- per ucciderlo è altresì sufficiente dissanguarlo o distruggere completamente il suo cervello, non c'è altro modo in cui possa morire;
- è possibile mutilarlo permanentemente;
- perforargli il cuore lo mette in fin di vita;
- l'argento lo danneggia gravemente, ma non come il sole;

Arte dell'Assassinio
Saizō è un samurai vampiro di circa duecento anni di età, passati per la maggior parte a combattere e a uccidere. Con un'arma in mano (anche senza) è una macchina di morte. Come tale conosce e utilizza perfettamente qualunque tipo di arma mai utilizzata da umani e metaumani (anche da fuoco). Possiede, e usa per la maggior parte del tempo, due spade (corta e lunga) da samurai, più per abitudine che per reale necessità. Ha vissuto con quelle per tutta la vita e non intende privarsene: il peso amichevole della lama è diventato un bisogno per lui, in tutti i suoi incarichi, sia contro semplici soldati e guerriglieri che esseri superiori. E' in grado di usarle con una, due mani, anche tenendole tra due dita. Per quanto riguarda i sistemi a mani nude, ha iniziato col Jujitsu della sua famiglia che, come tutti, oltre al solito bagaglio di lotta, prevedeva tecniche di percussione su punti vitali e metodi per spezzare ossa. Questo perchè, da sempre, i guerrieri di Satsuma hanno avuto a che fare con le ribellioni dei vicini abitanti di Okinawa, creatori di quell'arte marziale che, in futuro, verrà chiamata Karate; nell'affrontarli, hanno inglobato nei loro sistemi di combattimento quello che hanno ritenuto utile. Andando avanti nella sua secolare vita, non si è negato altre influenze e ora si può dire che conosce qualsiasi metodo per uccidere conosciuto.
Ovviamente è anche in grado di reagire alle stesse, sapendo benissimo come difendersi o sfruttare le proprie per cavarsi da situazioni di impaccio, una su tutte: è in grado, tra le altre cose, di tagliare con la spada (in questo caso proiettili di calibro normale) o schivare i proiettili a lui diretti.

Via del Sangue, LVL 1:
Il vampiro, tramite un intenso addestramento, ha imparato rudimenti di Ematomanzia, che lui ha, molto blandamente, rinominato 血道 (Chidō, "Via del Sangue"). Il primo e più facile utilizzo di tale "magia" è quello di utilizzare il sangue (altrui o, in casi estremi, il proprio) per creare una "nuvola", o un muro, che può avere vari utilizzi. Il più ovvio è usarlo come schermatura dal sole, dato che la sua densità non permette ai raggi del sole di attraversarla. Inoltre, se messa perpendicolarmente al suolo, può essere utilizzata come copertura, dal momento che, agli occhi, appare come un muro rosso impenetrabile. In realtà, ovviamente, è solo "visivo": non fermerebbe nemmeno un pugno.
Questa tecnica permette al samurai di combattere sotto il sole, dato che lo segue costantemente, ma ciò non toglie che non ama farlo e che, in ogni caso, sotto il sole non combatte bene come al buio. Dura "illimitatamente", ma può evocarne una a ruolata. Ovviamente, necessita di una minima quantità di sangue.

Via del Sangue, LVL 2
L'Ematomanzia permette al vampiro di trasfigurare le sue doti in quello che sa fare meglio, ovvero combattere. Nella fattispecie, tramite piccole quantità di sangue (altrui o, in casi estremi, proprio), è in grado di creare delle armi, fatte appunto "di liquido cremisi" coagulato e solido. In questo modo potrà creare qualsiasi tipo di arma che lui è in grado di usare. Esempi di armi da mischia: spade e lance di tutte le forme, asce, alabarde, picconi, martelli ecc. Armi da lancio: arco e frecce (una "quantità" di sangue crea l'arco e una sola freccia), coltelli da lancio ecc.
Può, in alternativa, usare le proprie armi come catalizzatori di tale potere, "trasformandole" nell'arma scelta. Esempio: il samurai decide di creare una lancia a lama dritta; può scegliere se crearla dal nulla (dettagli sotto) o "infonderla" nella sua spada. In quest'ultimo caso, la sua spada diventa a tutti gli effetti una lancia, con tutte le caratteristiche della spada stessa: è resistente e forte allo stesso modo.
Le armi senza tale particolarità, invece, durano 3 Turni prima di sfaldarsi e sono molto meno resistenti di quelle normali (un paio di colpi"ben dati" possono ridurle in polvere). Se un nemico le tocca, esse gli provocheranno un conato di vomito improvviso (a causa del disgusto).
Una "quantità di sangue" corrisponde, circa, alla quantità d sangue che si vede sulla sua spada dopo aver colpito qualcuno dotato di biologia "più o meno umana".

Coppia di spade che forma il Daishō (大小) , letteralmente "Lungo e corto", la coppia di spade dei samurai.
Kiba, letteralmente Zanna

Classica Katana giapponese con colori tendenti all'arancione. Il rosso che si vede sull'impugnatura è dovuto al troppo sangue versato e il samurai ha deciso, durante uno dei suoi abitudinali momenti di manutenzione dell'arma, di non lavarlo via. La lama è del miglior acciaio esistente sul mercato. La lunghezza totale è di circa un metro. Saizō si ritiene un predatore, è quindi facile intuire il perchè dei nomi delle sue armi. E' legata alla cintura insieme alla controparte più corta.

Tsume, letteralmente Artiglio

Wakizashi molto simile alla sua controparte lunga, con la differenza dell'impugnatura (che non presenta il rosso). E' lunga circa 75, ed è l'unica differenza sostanziale. Anche i materiali sono molto simili. Di solito viene usata come arma da lancio o in coppia con la spada, una per mano. Saizō tende a usarla molto meno dell'altra, per vari motivi: conviene avere un'arma lunga, preferisce usare la spada con due armi e lo fa sentire sicuro avere un'ultima carta da giocare, qualora la situazione lo richiedesse.

Il Bacio della Luna

Questa collana è stata creata da Karisia. In passato apparteneva a una dama non morta che soffriva terribilmente la luce solare. Questo talismano rallenta la decomposione e i danni che il sole causa ai vampiri. Una volta al giorno, se pronunciata la formula, decisa dal possessore, questo amuleto assorbe i raggi del sole intorno al corpo del propietario, negando la bruciatura solare che subirebbe. Durata Quattro turni.

Oltre a ciò, il guerriero possiede un'armatura completa che, ad eccezione della testa, lo ricopre quasi totalmente. Il braccio sinistro, come il destro, ha una manica imbottita che termina nei tradizionali parabraccia, chiamati "Kote". Sulla petto, vi è il "Do", ovvero la tipica corazza a scaglie (come tutto il resto). Sono fatti di acciaio moderno e cuoio, ricoperti di lacca rossa, e reggono benissimo gli urti. L'Hakama, nera senza decorazioni, è legata alle caviglie dai parastinchi, detti "Suneate", neri come il materiale sui polsi e ai piedi porta sandali da viaggio. Alla vita porta una cintura moderna a cui ha attaccato un piccolo contenitore rettangolare di pelle, simile ad un bauletto; dentro ci mette beni di prima necessità, ad esempio oggetti che hanno a che fare con la missione. (guardare immagine)

Livello 9:
La trasformazione in pipistrello è attuabile anche per offesa, esempio: Saizō si trasforma, vola in alto e, ritrasformandosi in forma umana, cala sul nemico dall'alto. Inoltre, una volta a ruolata, può usare tale metodo per difendersi da un attacco e/o salvarsi.

• Nome Reale: Siegfried Heydrich
• Nome in codice: Metzger der Ungläubigen
• Sesso: Maschio
• Allineamento: Malvagio
• Alleati: La Corte delle Notti Sferze

Siegfried nacque nel 1166. E' stato un Cavaliere Teutonico che ha combattuto nella Prima Crociata. La sua efferatezza gli ha dato il nomignolo di "Metzger der Ungläubigen", ovvero "Macellaio degli Infedeli", epiteto rimasto fino ai nostri giorni. Una volta morto in guerra, è stato resuscitato per servire nella Corte, in particolare come Guardia della Dama Karisia. Ora ha l'aspetto fisico di uno zombie, con viso e corpo scintillante di fuoco arcano, e coperto dall'armatura dalla testa ai piedi. Le insegne del suo Ordine, ora, sono state sostituite da simboli arcani e malefici, propri della Corte delle Notti Sferze. Combatte col suo spadone, denominato Abbath (chiamato così perchè "il nome gli era venuto in testa casualmente, senza più andarsene"), che tiene sempre sfoderato, sia perchè troppo ingombrante (sarebbe difficile da sguainare), sia perchè ama tenerlo in mano: la sua "vita" si basa su di esso. Lo spadone è molto simile a quel tipo di spada chiamato Zweihänder, letteralmente "Doppia Impugnatura". Tale arma non esisteva al tempo di Siegfried, ma, avendo lui tenuto d'occhio lo sviluppo delle lame in Europa, ha deciso di riforgiare e modificare la sua spada (una tipica spada ad una mano da crociato). Da quel momento, si sente soddisfatto.
Essendo il sottoposto di Saizō, suo malgrado, lo odia e cerca di mettergli i bastoni fra le ruote (ma solo se non ciò non compromette la missione). Lo disprezza profondamente, prima di tutto, per motivi di carattere. In secundis, perchè non tollera di essere un sottoposto di un nonmorto "più giovane".
Nota: I Cavalieri di Gallever, fuori da quest'ultimo, hanno la forza dimezzata.