Vespertilio

• Nome Reale: Bruno Dè Guani
• Nome in codice: Vespertilio
• Livello: 6
• Exp: 37
• Sesso: Maschio
• Allineamento: Buono
• Alleati: ///

Vespertilio, al secolo Bruno Dè Guani, è un vigilante mascherato, guardiano della città di Roma, chiamata anche Vaticham City. Qualcuno direbbe che è un "uomo pipistrello" alternativo (qualsiasi cosa significhi). Vaticham City, come il resto dell'Italia del suo mondo (e gran parte di quella che chiamiamo Europa), fa parte dello Stato Pontificio, un impero enorme nato con lo scopo di raggiungere gli antichi fasti dell'Impero Romano. A causa dello strapotere della casta clericale, l'architettura, l'urbanistica e la generale estetica dell'Impero riprende moltissimo il Medioevo, periodo storico tristemente famoso a causa dello strapotere ecclesiastico. E' un mondo con tecnologia, automobili, internet e quant'altro, ma tutto appare come se appartenesse ad un'altra epoca, molto più antica. Bruno, in quanto uomo d'armi e nobile, combatte usando le più moderne tecnologie, eppure non si nega il piacere di un combattimento all'arma bianca, come nei tempi remoti.
Si presenta come un uomo ricoperto da un'armatura, dalla testa ai piedi. L'elmo termina con due corna che "lo fanno sembrare un pipistrello". Alla cintura (e anche altrove) porta numerosi oggetti, chiamati "Auxilia". Qualunque cosa diversa da spada e armatura, che usa per combattere il crimine, prende questo nome. Un mantello grigio gli copre le spalle, celando una spada lunga, simbolo della sua famiglia. La sua occupazione principale è catturare criminali, attività svolta perlopiù di notte. Quando non è Vespertilio, è il signor Bruno: rampollo di una famiglia nobile e ricca, filantropo e uomo di cultura. Ovviamente, quasi nessuno sa che sotto la maschera vi è il signor Dè Guani.
Importante è dire che Vespertilio non uccide MAI, per scelta.
Per maggiori informazioni, consultare l'Esame d'Ammissione (dalla Cronologia).

]Vespertilio non ha super poteri in senso stretto ma, essendo in individuo non comune, ha delle doti particolari:
- Mente Eccellente, ha un QI a tre cifre: capacità analitica e deduttiva molto sviluppata, questo lo rende un eccellente detective;
- Poliglotta, parla una decina di lingue diverse;
- Artista Marziale: conosce moltissimi stili di combattimento assortiti, appresi in posti diversi del mondo, che coprono ogni aspetto del combattimento a mani nude e con ogni genere di arma. E' in grado di combinarli e/o modificarli all'occasione. E' altresì bravo ad improvvisare;
- forma fisica, atleticità perfetti, ai limiti dell'umano, è un ottimo Acrobata;
- Allenamento: solleva fino a mezza tonnellata e va a 50 km/h;
- Improvvisatore: Bruno pensa fuori dagli schemi, riesce a maneggiare i suoi "Auxilia" in maniera non convenzionale ed è in grado di ricavare armi da quello che trova sottomano oppure è in grado di trovare soluzione in situazioni molto particolari (tramite ragionamento);
- Pilota: è in grado di guidare, o quantomeno far funzionare, qualsiasi tipo di congegno meccanico o elettronico dopo poche occhiate;
- Bruno è un Leader nato e ha conoscenze strategiche e di coordinazione degne di un generale militare;
- Avvezzo ai Traumi: Bruno non ha paura di farsi male e ha una conoscenza medica accurata: non è un medico ma è in grado di prestare un primo soccorso e curare ferite comuni;
Vespertilio è un essere umano comune e basa la sua sopravvivenza sul suo equipaggiamento, che si è procurato/costruito quasi interamente da solo.

- Spada dei Dè Guani
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Arma d'elezione della famiglia Dè Guani, passata di generazione in generazione da quasi mille anni. In principio era, probabilmente, una spada romana ma, col tempo, è stata modificata, riforgiata e adattata alle consuetudini belliche del tempo (e anche alle mode in fatto di armi). Si dice che in principio fosse stata creata usando il metallo trovato in un meteorite: Vespertilio non ne è sicuro e non ha mai controllato (pur potendo farlo), perchè gli piace pensare che sia vero. Quando Bruno ricevette questa spada da suo padre, era una zweihander da esposizione. Bruno l'ha accorciata, sia la lama che l'elsa, per renderla adatta ai combattimenti nella frenetica Vaticham City. Pesa circa due chili, è lunga circa un metro (dal pomo alla punta) ed è stata temprata e rafforzata con metodi moderni. E' perfettamente bilanciata, perciò utilizzabile con una o due mani. Raramente è successo che diventasse un'arma da lancio. Il fodero è molto anonimo, una semplice guaina di cuoio nera.
I fregi a forma di pipistrello sono stati inseriti dal vigilante, a causa di un eccesso di vanità momentaneo, mentre i denti d'arresto sono rimasti dalla zweihander: teoricamente una spada di questo tipo non prevede queste parti, ma sono rimasti per scopo decorativo (è comunque possibile utilizzarli in combattimento, conoscendo il modo giusto). Il crociato la tiene legata alla cintura dietro la schiena, nascosta dal mantello.
Bruno giurerebbe che sia indistruttibile, ma la lama in sè è fatta solo di acciaio di elevata qualità. L'arma non possiede un nome, o meglio, ogni possessore gliene aveva dato uno. L'ultimo possessore non ha ancora deciso e la chiama semplicemente "gladio" o "ferrum".
Vespertilio sfodera la spada solo se è sicuro di non rischiare di uccidere l'avversario. Per esempio se è dotato di armatura, è un bravissimo spadaccino o, magari, se gli serve un allungo, colpisce con la spada inguainata.

- Clavae
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Letteralmente "chiavi". Si tratta di attrezzi da scassinatore.
Serie di piccoli oggetti che Bruno usa per scassinare serrature ed entrare in posti chiusi. Potrebbe decidere di usarli come arma da lancio, ma deve trattarsi di una circostanza davvero tragica. Sono tanti, assortiti, fatti di metalli con caratteristiche diverse, ma non è lo stesso acciaio delle armi. La lunghezza media è circa otto o nove centimetri.
Sono chiusi in un astuccio, legato alla cintura.

- Harpago
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E' la sua pistola rampino.
"Arpione". Il cavo è d'acciaio ed è lungo abbastanza per salire in cima ad un palazzo di cinque piani. Nonostante la forma dell'oggetto, è perfettamente in grado di sollevare Vespertilio (con tutto l'equipaggiamento) senza problemi e senza rompersi. E' fatto di acciaio resistente, la pistola è lunga all'incirca quanto un Pugio.
L'uso principale è quello di raggiungere posizioni sopraelevate tramite il rampino, ma non è escluso Bruno decida di usarlo come proiettile a sorpresa, data la velocità e l'irruenza con cui esce. Anche in questo caso, si tratta di un attacco a sorpresa, utilizzabile in circostanze particolari.
Dopo avere sparato, il possessore deve rilasciare lo stesso grilletto per riavvolgere il cavo (e farsi sollevare).
E' riposto in una guaina, sempre appeso alla cintura, nella parte nascosta dal mantello.

- Pugio
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La parola Pugio, in latino, significa semplicemente "coltello". Piccoli coltelli pensati per essere un'arma da lancio. Sono imbevuti in una sostanza paralizzante che funziona al contatto col sangue avversario. Deve, perciò, ferire, per entrare in funzione. Parlando di PG giocanti, l'effetto dipende dalla corporatura dell'avversario, ma, di solito, dovrebbe appesantire e rendere difficile il movimento della parte colpita, con l'effetto che si propaga un pò nelle aree vicine; ad esempio, colpendo la mano, l'effetto si propagherebbe fino al gomito (effetto a discrezione del giocatore). In questo caso, dura 2 turni. Contro i PNG, invece, l'effetto è molto più massiccio: l'area di impatto è molto più estesa e agisce istantaneamente, rendendo inoffensivo il malcapitato con facilità.. Li porta in guaine che sono posizionati in posti diversi, come cintura, gambe e braccia. Sono fatti di acciaio temprato e lunghi circa trenta centimetri. La tossina è presente in tutta l'arma ad eccezione del manico, quindi anche sul pipistrello, fregio che corrisponde alla guardia. Quest'ultimo è anche tagliente. E' possibile usarli come arma da mischia (magari uno per mano), ma è difficile che accada, sia perchè potrebbero mettere troppo in pericolo il bersaglio, sia perchè non sono adattissimi a difendersi (data la loro dimensione). Quando vengono lanciati, di solito sono indirizzati a punti non vitali.
Ne porta 20 ogni volta che indossa il costume.

- Bomba Caliginis
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"Bomba di Nebbia". La miscela e il funzionamento sono segreti che Bruno non condivide con nessuno. Qualcuno ha ipotizzato che centri il suo viaggio nello Shogunato, ma senza nessuna prova. L'involucro è fatto di una plastica artificiale, sintetizzata dallo stesso Bruno, che si distrugge sul pavimento, se lanciati con forza. Questo impedisce inneschi accidentali. Hanno un diametro di quindici centimetri circa.
L'arma, dopo essere stata scagliata, produce un fumo che si sprigiona per circa venti metri dal luogo dell'impatto, rendendo difficile vedere. Di solito è usata in combinazione col visore, per rendere la situazione asimmetrica. Il fumo è di colore biancastro, ecco il perchè del nome. Ne porta 3 ogni volta che esce per combattere il crimine. Sono ovviamente monouso, dopo il lancio sono completamente distrutte. Sono poste sulla cintura, vicino alla spada, nella parte sotto al mantello.

- Ungula Felis
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"Artiglio di Gatto". Proveniente dallo Shogunato, li questo oggetto viene chiamato "Shuko". E' utilizzato principalmente per scalare pareti in modo silenzioso e lento, conficcando i denti nel muro, ma è possibile da usare come arma in corpo a corpo. In quest'ultimo caso valgono solo come arma offensiva, le sporgenze non sarebbero in grado di reggere urti molto violenti. Le cinghie sono fatte di kevlar e gli artigli in sè sono d'acciaio. Se non utilizzati, Vespertilio li tiene riposti nello stesso astuccio degli attrezzi da scassinatore.
Ne porta 2, uno per mano.

- Armatura Vesper VI
(vedere Immagine)
Armatura che ricopre il corpo di Bruno quasi per intero. E' la sua principale fonte di difesa e offesa, inoltre è la cosa che gli permetterebbe di affrontare super umani (o peggio) nel caso ce ne fosse l'occasione. E' fatta di piastre di acciaio temprato utilizzando un procedimento speciale brevettato dalla famiglia Dè Guani. A causa di questo il metallo rimane molto resistente, riuscendo a pesare molto meno di quanto dovrebbe in realtà. Tutto il corpo, tranne la bocca e il mento, è ricoperto da uno strato. Altre parti, come braccia, spalle, petto e cosce sono rinforzate ulteriormente, a causa del fatto che sono sia bersagli primari dei colpi nemici, sia parti del corpo che Vespertilio usa per colpire. Sotto l'armatura, Bruno porta un grembiule morbido che serve ad attutire i colpi e ad evitare che il metallo, magari bombato a causa degli attacchi degli avversari, penetri nella nuda carne. Sulla testa ha un cappuccio grigio che, messo sul viso, aiuta a camuffare un poco i lineamenti. Nell'"elmo" è presente un meccanismo che funge da visore ottico, modulabile su vari livelli: a ricerca di vibrazioni (anche sonore), calore oppure vista notturna (tramite infrarossi). Oltre, ovviamente, alla vista neutra e con lenti scure per proteggersi dai raggi UV.
Testa, braccia, piedi, gomiti e ginocchia sono rinforzati con piastre metalliche intrecciate insieme con del cuoio, a causa di questo i colpi di Dè Guani sono dei veri e propri attacchi con armi contundenti, paragonabili ai colpi di una mazza ferrata. L'armatura, rendendo più "spesso" il corpo del vigilante, lo protegge da percosse e rende difficile l'approccio lottatorio, essendo molto liscia (e quindi scivolosa). E' a tutti gli effetti un esoscheletro progettato e pensato per combattere: riduce l'impatto dei colpi subiti e permette di rispondere con una forza contundente di grande intensità.
La forma dell'armatura, inclinata in un certo modo, aiuta a far rimbalzare via proiettili di piccolo calibro, quando semplicemente non vi si incagliano. Una raffica su uno stesso punto, inevitabilmente la buca. Ha un'ottima resistenza a temperature estreme ed, essendo completamente meccanica, è al riparo da attacchi tecnologici. Tramite essa il crociato vede la sua forza aumentata fino ad una tonnellata e ha la resistenza di una porta blindata.
Bruno è l'autore del progetto e l'ha costruita insieme al fido Alfredo. Il nome è Vesper VI per l'evidente analogia col suo nome, essendo il sesto prototipo costruito, ma il primo soddisfacente. Non è escluso che Bruno Dè Guani intenda costruirne altre: di migliori o adibite ad altri usi.

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