Nuove idee per vecchi classici!

È possibile?

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    In effetti quel periodo ha del potenziale ancora non sfruttato al massimo. Mark Gruenwald dimostro come si potesse sfruttare quel ciclo di storie per espandere la cosmologia Marvelliana, un esempio può essere l'introduzione di Infinity, che venne presentata proprio tramite un aggancio con la storia dove si manifestava l'alter-ego di Odino dal medesimo nome dell'entità cosmica. Una cosa del genere non viene più fata dagli anni 80' ormai, quasi come se Thor non fosse il più adatto per tale compito. Penso anche al buon lavoro fatto d Dan Jurgens per dare maggior spessore a Zarrko l'uomo del domani, dandogli una vera motivazione per voler morto Thor e non per il classico "dominio del mondo", ma anche questo è un caso isolato e che si poteva fare anche meglio. Ormai Thor vive in una mitologia usa e getta, ci sono pochi pilastri fondamentali e tante new entry che poi verranno gettate nel dimenticatoio con l'arrivo del prossimo scrittore. Tu hai giustamente parlato di Grant Morrison, penso che la sua idea del Limbo, apparsa in Final Crisis, sia perfetta per la storia editoriale di Thor, di sicuro ci troveremmo un mare di personaggio ancora da sfruttare.

    La run di Aaron è certamente pessima ma pur con le sue cazzate, continuo a ritenere quella di Defalco la peggiore, essendo il precursore di molte delle boiatte che poi ci siamo beccati adesso e in altri periodi. Mentre il contro altare perfetto rimane Heaven e Earth di Paul Jenkins, che, anche grazie al fatto che era una miniserie, riusci veramente a tratteggiare in maniera innovativa la figura del tonante e ha farlo interagire in contesti differenti, trattando anche argomenti complessi in maniera profonda, tipo il rapporto tra il divino e l'umano, che invece Aaron tratta con la semplicità imbarazzante. Ecco quella è un tip di gestione che gradire molto nel futuro,

    Io onestamente dopo Aaron ci andrei piano a esplorare di nuovo il rapporto fra umano e divino nelle storie di Thor. Se dobbiamo creare un affresco omnicomprensivo della storia del Tonante anche quello è un argomento che andrei a toccare giustamente, perchè non puoi toccare nel profondo la storia del Thor Marvel senza parlare della dicotomia fra Donald Blake e Thor o della natura stessa della mitologia e religione, ma non lo renderei il pilastro portante della sua run definitiva.
    Ora entro nel campo della fan fiction, ma visto che il quesito del thread me lo permette in pratica:
    Come già detto mi piacerebbe sfruttare l'idea contrastante di una figura divina e del suo rapporto col libero arbitrio, proprietà generalmente data agli uomini dal divino, ma assente nelle vite delle divinità soggette al ciclo continuo del fato, quindi ironico, che ha precedenti nella storia di Thor e che si riallaccia alla narrativa generale e soprattutto a quella supereroistica.
    Inizierei riprendendo il concetto delle Rune, nell'universo Marvel linguaggio della creazione, Thor quindi parte alla ricerca di tali artefatti ideologici per comprendere la vera natura del divino, iniziando il classico viaggio dell'eroe. Ben presto si rende conto di una realtà macabra, che anche gli dèi sono come delle formiche in un terrario, allevati da forze che non riesce bene a comprendere, introduco le prime idee metanarrative, Thor è unico nel suo genere in quanto sia supereroe che figura mitologica, per questo si trova da sempre in un piano cosmologico più alto rispetto ai suoi compari eroi della Terra, che sono ancora dei miti in corso di creazione. Siccome sono pur sempre un ragazzo da battleboard alla radice, a ogni Runa che riesce a padroneggiare impara un incanto diverso che lo avvicina alla divinità, ogni Runa dà a lui un potere diverso basato sul significato originale del simbolo nella cultura norrena.
    Nel mezzo rimetterei Zarrko con un nuovo scopo, nel primo capitolo di quella che chiamerei "trilogia del futuro", Zarrko torna indietro nel tempo e combatte Thor perchè lo considera complice della creazione di un'intelligenza artificiale divina del futuro che ha preso il controllo del mondo, da questo punto e per tutta la seconda parte metterei in contrasto la divinità artificiale creata dall'uomo, tramite dell'idea del divino e perfetto rappresentata dalla macchina, che ha però infantilizzato l'umanità al punto da prendere il controllo e che agisce similmente al Basilisco di Roko, punendo retroattivamente chiunque non contribuisca alla sua nascita (mi rifaccio quindi al concetto di ret-con fumettistico), con la divinità "naturale" che è Thor, che invece di sacrificare la libertà dell'umanità per la sua sicurezza è portato a ispirarla per il suo miglioramento, come fanno da sempre i supereroi, permettendogli di commettere sbagli e di essere artefice del proprio destino, ritornando appunto all'idea di libero arbitrio. Nel finale rivediamo il figlio Magni, la creazione effettiva del dio del tuono in quanto padre, che dopo che aiuta il padre lo mette in guardia su qualcosa che ancora non è accaduta.
    Parallelamente vediamo Loki confrontarsi con la stessa verità che Thor sta svelando, ma l'effetto su di lui è differente, poichè portato alla follìa avvelena Baldur e poi Odino uccidendoli, scatenando un nuovo ciclo del Ragnarok. Mi rifaccio all'idea che fu Loki originariamente a rivelare a Deadpool della sua natura fumettistica, privo della fortezza morale del fratello, soccombe alla sua natura e al nichilismo, ingannandosi da solo. Quindi, da trickster artefice di se stesso e in un gesto di parodia del ciclo di violenza tramandato da padre in figlio nella mitologia, si fonde col suo figlio più temuto, il Jörmungandr, preparandosi ad affrontare Thor alla fine del suo viaggio, in quanto è sì lui la sua nemesi più storica, ma ci deve sempre essere il Serpente alla fine per Thor. Nel climax della battaglia, Thor sfugge al suo destino, padroneggia il potere delle Rune, più di quanto aveva fatto in Ragnarok, e sconfiggendo Loki/Jörmungandr accede alla divinità assoluta e incontra il Demiurgo, la divinità primordiale, creatore del Mito, legato nella carne al flusso narrativo, che rivela a Thor la vera natura della loro divinità, in contrasto al messaggio nichilista di Loki: loro sono idee, eterne, create ma ispiratrici, quindi creanti. E con un colpo di spugna degno dei migliori finali che lasciano l'amaro in bocca quindi tutto torna come prima senza una vera spiegazione, in attesa dell'inizio del nuovo ciclo.
    E lo so che ci sono alcune cose fondamentali che ho criticato prima, ma è la direzione che darei, unendo un nuovo tassello all'affresco di Thor coadiuvato da elementi portanti delle sue storie. In mezzo metterei tante altre cose: il folklore, probabilmente riprenderei Thot Jane Foster come un'illusoria figura negativa, Grey Gargoyle sarebbe ormai così ossessionato dall'idea di immortalità che punta a rendere eterna l'umanità intera sotto il suo tocco di pietra, a sua immagine (un pò come Darkseid), riuscendo a creare un piccolo culto a suo seguito, vorrei usare di più Heimdall e i Tre Guerrieri e così via discorrendo.
    Ho pensato molto a cosa scriverei se fossi un autore della Marvel, ed è questa personalmente quella che vedrei come la storia definitiva di Thor.
     
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    CITAZIONE (hacktuhana @ 19/6/2020, 22:11) 
    Si ma io non sto recuperando a piè pari Valeria figlia di Destino così come è stata ideata.
    Diciamo che avrebbe un perché legato all'esistenza di un essere potente come Franklin.
    Ricordo che la sorella di Franklin in realtà non nacque "la prima volta", poi la recuperarono proprio dopo il trittico di Valeria Von Doom, che evidentemente fu ideata per far spuntare poi fuori la sorella di Frankie XD

    Diciamo che come al mio solito viaggio di fantasia e cerco motivazioni plausibili per personaggi che colpirono la mia lettura fumettistica.

    L'idea sarebbe quella: pescare ad anni e anni(e anni) di continuity senza ricreare pure le stesse dinamiche(a volte identiche) o per reebottare roba vecchia, ma per farsi venire idee su come poter intrecciare cose carine.

    Sarebbe pure un modo per rinverdire la lettura della roba vecchia in maniera più mirata, ché uno dei problemi più grossi di decenni di continuity è proprio la difficoltà dei nuovi lettori a trovare un punto di partenza.

    Attraverso alcuni personaggi si rispolvera il passato.
    Sono un nostalgico eh, ma così c'è uno stacco quasi insanabile con la Marvel che leggevo io...

    Non è una buona cosa secondo me.

    Ripescare le vecchie lacune e riempirle?
    È una buona idea.

    Per un personaggio come Valeria, che poi non è che abbia mai avuto tutto suo fascino alla fine, può essere una buona idea come un'altra.

    Però, considerando il tipo di personaggio in questione, io proverei più ad immaginarmi cosa potrebbe diventare, più che a trarre spunti dalle sue origini.
     
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    Certamente, nella mia ipotesi la tiravo dentro anche per rafforzare il cambio di status quo f4/Destino, che per me andrebbe portato più vicino ad un X-Men/Magneto per intenderci.
    Solo che i f4 sono una famiglia, e Destino ha ancora la vecchia aura di conquistatore del mondo tout court, nonostante i mille "rivestimenti" che gli hanno fatto.
    Troppo classica vecchia come impostazione.
    Quindi ci vogliono elementi diversi e più specifici per avvicinarli, quantomeno.
    Che poi non parlavo solo di Valeria, ma anche di Rachel Summers figlia di Fenice(meno adolescente che "adesso" insomma) e di quella Frankie Raye aralda di Galactus(Nova) di cui non s'è saputo più niente.
    Per esempio sarebbe interessante un confronto tra come si vive o si è vissuta la propria esistenza mostruosa tra Ben Grimm e Jennifer Walters, che pare(la seconda) prendere la cosa(haha...) in maniera diametralmente opposta al vecchio Ben.
    Perché She Hulk è una f4 no?
    XD
     
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    Posso rispondere solo ora. Parlerò un pò a cazzo, dato che avete tirato dentro di tutto (e, quindi, andrò a ruota libera).

    Intanto complimenti a Vic per la superstoria su Thor (avrei voluta vederla sul topic del "scrivi una storia Marvel" che scrissi tempo fa, ma sticazzi), davvero potentissima e assolutamente in linea con l'idea di "storia finale". Per quel che mi riguarda, un'idea della fine delle storie del Tonante la scrissi (anzi, furono due: una "negativa" e una "positiva") nel topic di cui sopra e, sempre riallacciandomi a quel topic, se vi ricordate, ripescai il mio PG del GDR per scrivere la storia.
    Questo perchè, se dovessi scrivere di Asgardiani, per forza di cose, userei PG "nuovi" o, quantomeno, "minori". Questo per poter finalmente tratteggiare Thor come il Dio che è e per poter essere più libero.

    Inoltre permettetemi una parentesi: mi sto acculturando molto sui miti e, parlandone con una persona che sa, ho scoperto che la visione degli Dei in Scandinavia era molto diversa che "altrove". Cerco di farla breve: con gli Dei di Asgard si contrattava. Non c'era sudditanza o servitù, ma una sorta di rapporto paritario in cui il fedele "offriva qualcosa per avere qualcosa", ovvero il sacrificio :D
    A differenza, ad esempio, delle culture Vediche, in cui l'incarnazione umana del Dio (Avatara) era un presagio gioioso, tra i norreni era una sorta di sciagura, perchè non era "corretto" che un Dio (che comunque invecchiava e moriva) usurpasse un corpo "proprietà" di un altro.
    E so che le storie di Thor, per forza di cose, vertono (purtroppo, alle volte) su un'idea "cristiana" della religione (flagello di una branca di paganesimo che esiste ancora oggi)... Anche se il cosiddetto Wyrd ("Destino", circa; non il dottore) è come una ragnatela: al centro il fato ultimo da cui non scappi (la Morte), ma raggiungibile tramite un percorso scelto (appunto la ragnatela).
    E' solo uno spunto (ma sfruttabile). Continuiamo.

    Dal momento che gli eroi famosi sono appunto eroi, credo che il modo migliore di sfruttarli sia proprio usare una nuova generazione di PG, che guardi ai vecchi come modelli/mentori/genitori, anche in maniera conflittuale. Come tema metterei il peso dell'eredità, ma declinato in una sorta di discorso "morale" che punisce il ragazzino che "si crede arrivato". Se usi come modello Steve Rogers, la tua sarà una vita difficile, dedicata ai valori importanti della vita e, per avvicinarti a Steve, è inevitabile una buona dose d'umiltà.
    Insomma, esattamente il contrario della nuova leva di eroi saccenti. Inoltre, farei apparire l'eroe figo di turno nei momenti clou, un pò per fanservice verso il lettore (un 3% di fanservice non inficia la qualità di qualcosa), un pò per dare sfogo alla tensione narrativa.
    In questa sede, mi piacerebbero, ad esempio, i Vendicatori figli della formazione originale, come Thorunn (figlia di Sif e Thor) e tutti gli altri.

    Quindi, si "pensione", ma non definitiva e non per sempre (fermo restando che farei invecchiare i vari umani... prima o poi Steve morirà, e quando lo farà, diverrà "perfetto"). Sono come delle presenze rassicuranti che arrivano quando devono.
    E alzerei l'età dei "nuovi", non siamo tutti adolescenti, diamine.
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    CITAZIONE (hacktuhana @ 20/6/2020, 09:55) 
    Certamente, nella mia ipotesi la tiravo dentro anche per rafforzare il cambio di status quo f4/Destino, che per me andrebbe portato più vicino ad un X-Men/Magneto per intenderci.
    Solo che i f4 sono una famiglia, e Destino ha ancora la vecchia aura di conquistatore del mondo tout court, nonostante i mille "rivestimenti" che gli hanno fatto.
    Troppo classica vecchia come impostazione.
    Quindi ci vogliono elementi diversi e più specifici per avvicinarli, quantomeno.
    Che poi non parlavo solo di Valeria, ma anche di Rachel Summers figlia di Fenice(meno adolescente che "adesso" insomma) e di quella Frankie Raye aralda di Galactus(Nova) di cui non s'è saputo più niente.
    Per esempio sarebbe interessante un confronto tra come si vive o si è vissuta la propria esistenza mostruosa tra Ben Grimm e Jennifer Walters, che pare(la seconda) prendere la cosa(haha...) in maniera diametralmente opposta al vecchio Ben.
    Perché She Hulk è una f4 no?
    XD

    No, vabbè: qualche scrittore un po' così a Magneto gli ha creato un bg da terroristaccio di tutto rispetto (che ci può pure stare, intendiamoci: sta combattendo una guerra, se deve combatterla con tattiche non convenzionali e non può permettersi di rispettare regole etiche, ci scappa qualche episodio davvero indecente; storicamente capitava sempre), ma Destino e Magneto sono personaggi abbastanza diversi.
    È anche diverso il contesto delle loro storie abituali.
    È difficile ricreare la stessa alchimia Xmen/Magneto con Destino e il quartetto.
    Si dovrebbe scrivere un storia o addirittura un ciclo di storie apposta.
    E comunque i momenti "eroici" di Destino ci sono anche stati.

    Ben Grimm e She Hulk sono personaggi con esperienze di "disumanizzazione" piuttosto diverse fra loro.
    Anche perché i presupposti sono diversi.
    Ben è diventato un golem arancione che non può nemmeno sedersi senza una poltrona costruita apposta per lui.
    Jennifer, non solo dovrebbe essere in grado di regredire ad una forma completamente umana (ma potrei sbagliare, correggetemi semmai) a volontà, ma perfino nei suoi momenti peggiori (la versione grigia/berseker post CW 2) rimane...beh...non si può dire, sarò anche una palla di sugna sputasentenze di 400 chili (asciutto), ma ho ancora la pretesa di essere un gentleman.
    Però dai: a buon intenditor...
    Non c'è nessun paragone fra le loro esperienze.

    Comunque sì: She Hulk è uno di quei membri onorari degli f4 che magari non sta sempre con la squadra, ma è più che benvenuta.

    L'araldo Nova lo ricordo solo di nome, non saprei che dire al riguardo.

    Rachel Summers invece non la conosco molto bene e basta. Diciamo che non ho seguito molto le vicissitudini del personaggio.
    Come figlia della Fenice mi direbbe poco.
    Io sinceramente non ce la vedo tutta questa alchimia con Franklin, ma è vero che volendo dargli "solo" i poteri si psylord, avrebbe comunque bisogno di un mentore.
    Rachel è un nome valido in tal senso.

    CITAZIONE (TronoNero @ 20/6/2020, 12:50) 
    Questo perchè, se dovessi scrivere di Asgardiani, per forza di cose, userei PG "nuovi" o, quantomeno, "minori". Questo per poter finalmente tratteggiare Thor come il Dio che è e per poter essere più libero.

    Certamente c'è sempre più spazio di manovra con pg da bg meno "definito".
    Da questo punto di vista i miti nordici sono un buon terreno.
    Molti personaggi con un certo potenziale non sono molto "presenti" nei miei tradizionali.

    CITAZIONE
    Inoltre permettetemi una parentesi: mi sto acculturando molto sui miti e, parlandone con una persona che sa, ho scoperto che la visione degli Dei in Scandinavia era molto diversa che "altrove". Cerco di farla breve: con gli Dei di Asgard si contrattava. Non c'era sudditanza o servitù, ma una sorta di rapporto paritario in cui il fedele "offriva qualcosa per avere qualcosa", ovvero il sacrificio :D
    A differenza, ad esempio, delle culture Vediche, in cui l'incarnazione umana del Dio (Avatara) era un presagio gioioso, tra i norreni era una sorta di sciagura, perchè non era "corretto" che un Dio (che comunque invecchiava e moriva) usurpasse un corpo "proprietà" di un altro.
    E so che le storie di Thor, per forza di cose, vertono (purtroppo, alle volte) su un'idea "cristiana" della religione (flagello di una branca di paganesimo che esiste ancora oggi)... Anche se il cosiddetto Wyrd ("Destino", circa; non il dottore) è come una ragnatela: al centro il fato ultimo da cui non scappi (la Morte), ma raggiungibile tramite un percorso scelto (appunto la ragnatela).
    E' solo uno spunto (ma sfruttabile). Continuiamo.

    Vabbè.
    I miti sono appunto miti

    Se si presuppone che le creature della mitologia abbiano una storia propria, ci può ben stare che un personaggio mitologico divenuto "reale", mostri una realtà che non è la stessa delle leggende.

    Quindi se qualche sbavatura esiste, secondo me non è così grave.
    Una licenza poetica un pochino esageratella? Okay. Niente di più però.

    CITAZIONE
    Dal momento che gli eroi famosi sono appunto eroi, credo che il modo migliore di sfruttarli sia proprio usare una nuova generazione di PG, che guardi ai vecchi come modelli/mentori/genitori, anche in maniera conflittuale.

    Il pubblico però non apprezza moltissimo questa scelta, in genere.

    Forse dipende da come sono descritti i personaggi, ma c'è sempre qualcosa che a qualcuno (e per "qualcuno" intendo parecchia gente) non piace.

    Magari non si sono mai fatti grossi sforzi per creare personaggi ex novo davvero carismatici, ma secondo me il pubblico è sempre più esigente e viene a mancare un contesto socio-culturale che ha fatto la fortuna di un certo tipo di narrativa.

    Edited by Vandal - 20/6/2020, 16:07
     
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    Questo perchè, se dovessi scrivere di Asgardiani, per forza di cose, userei PG "nuovi" o, quantomeno, "minori". Questo per poter finalmente tratteggiare Thor come il Dio che è e per poter essere più libero.

    Ora mi sento un po in imbarazzo perchè forse avrei dotuto esprimermi su un altro thread, grazie mille comunque, mi piace parlare delle storie che ho in mente, sapere che c'è un riscontro positivo mi sprona a scrivere, ho scritto un piccolo fumetto e spero che venga disegnato presto per poterlo mettere in circolazione.

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    Inoltre permettetemi una parentesi: mi sto acculturando molto sui miti e, parlandone con una persona che sa, ho scoperto che la visione degli Dei in Scandinavia era molto diversa che "altrove". Cerco di farla breve: con gli Dei di Asgard si contrattava. Non c'era sudditanza o servitù, ma una sorta di rapporto paritario in cui il fedele "offriva qualcosa per avere qualcosa", ovvero il sacrificio :D
    A differenza, ad esempio, delle culture Vediche, in cui l'incarnazione umana del Dio (Avatara) era un presagio gioioso, tra i norreni era una sorta di sciagura, perchè non era "corretto" che un Dio (che comunque invecchiava e moriva) usurpasse un corpo "proprietà" di un altro.
    E so che le storie di Thor, per forza di cose, vertono (purtroppo, alle volte) su un'idea "cristiana" della religione (flagello di una branca di paganesimo che esiste ancora oggi)... Anche se il cosiddetto Wyrd ("Destino", circa; non il dottore) è come una ragnatela: al centro il fato ultimo da cui non scappi (la Morte), ma raggiungibile tramite un percorso scelto (appunto la ragnatela).
    E' solo uno spunto (ma sfruttabile). Continuiamo.

    Queste cose non le sapevo, si potrebbero usare certe antiche concezioni sui miti norreni in futuro secondo me, sempre in tandem con la mitologia Marvelliana di Thor ovviamente, perchè i fumetti del Tonante piacciono anche per le loro diversità dal mito originale, ma direi che sono in molti a volere un focus maggiore sul folklore norreno nei fumetti di Thor, quì almeno siamo tutti più o meno d'accordo, ma credo che valga anche per un pubblico più vasto, dato ora il successo di cose come Vikings e God of War 4 secondo me sono in molti che vorrebbero vedere la brutale e bizzarra realtà delle leggende pure nei fumetti di Thor, una cosa simile fu fatta anni fa con una serie che faceva vedere Thor nei tempi più antichi, nei vecchi cicli del Ragnarok, e a me personalmente quelle storie piacevano molto.

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    Dal momento che gli eroi famosi sono appunto eroi, credo che il modo migliore di sfruttarli sia proprio usare una nuova generazione di PG, che guardi ai vecchi come modelli/mentori/genitori, anche in maniera conflittuale. Come tema metterei il peso dell'eredità, ma declinato in una sorta di discorso "morale" che punisce il ragazzino che "si crede arrivato". Se usi come modello Steve Rogers, la tua sarà una vita difficile, dedicata ai valori importanti della vita e, per avvicinarti a Steve, è inevitabile una buona dose d'umiltà.
    Insomma, esattamente il contrario della nuova leva di eroi saccenti. Inoltre, farei apparire l'eroe figo di turno nei momenti clou, un pò per fanservice verso il lettore (un 3% di fanservice non inficia la qualità di qualcosa), un pò per dare sfogo alla tensione narrativa.
    In questa sede, mi piacerebbero, ad esempio, i Vendicatori figli della formazione originale, come Thorunn (figlia di Sif e Thor) e tutti gli altri.

    Quindi, si "pensione", ma non definitiva e non per sempre (fermo restando che farei invecchiare i vari umani... prima o poi Steve morirà, e quando lo farà, diverrà "perfetto"). Sono come delle presenze rassicuranti che arrivano quando devono.
    E alzerei l'età dei "nuovi", non siamo tutti adolescenti, diamine.

    Una specie di timeskip in stile manga shonen proporresti, ma se per certi versi è un'idea gradevole secondo me non può funzionare per varie ragioni.
    Intanto il fatto che cambieresti il target di lettori per personaggi che erano stati ideati con una certa demografia in mente, e dopo quasi un secolo che i personaggi sono più o meno sempre gli stessi e la formula funziona, tutti li conoscono per quello, vuoi o non vuoi le generazioni avanzano, se quella di un "time skip" sarebbe una soluzione per lettori di vecchia data quelli nuovi invece si ritroverebbero con uno Spider-Man totalmente differente dal giovane ragazzo imbranato e squattrinato che cerca di fare la cosa giusta ad esempio. E lo so che molti criticano Quesada per One More Day e hanno ragione perchè ha buttato alle ortiche decenni di ottima crescita narrativa per nulla, ma è anche vero che in questo modo prima o poi dovrai arrivare a scrivere la parola "Fine" e per i fumetti Marvel è una cosa impensabile.
    I "time skip" di solito li troviamo negli elseworld e futuri alternativi, e secondo me funziona e sono indirizzati a un pubblico che legge fumetti Marvel da molto tempo, ma rimarranno sempre relegati lì.
    La soluzione del reboot sarebbe secondo me ideale invece, la Marvel si vanta di una lunga tradizione senza reboot diversamente dalla DC, che è comunque un clusterfuck di cicli temporali sconclusionati, ma alla fine la Marvel non è da meno, ha una linea temporale tenuta insieme con le fascette di plastica e la colla stick.
     
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    Lo spiegone veloce sugli Dei non era per critica o per obbligare nessuno ad essere "ortodosso". Non sia mai.
    Ma volevo porre in atto come, senza guardare troppo aldilà del materiale di provenienza, escono fuori spunti "mai visti" e sfruttabilissimi per storie a fumetti. Anche (e, magari, soprattutto) prendendo tali temi e "twistandoli" ad uso e consumo della continuity Marvelliana e del personaggio che il Thor della Casa delle Idee è.
    Insomma, piuttosto di andare molto lontano, concentrarsi su Asgard e i Miti potrebbe funzionare. Anche se, lo ammetto, ADORO il Thor cosmico e il fatto che ha nemici e situazioni che funzionano ovunque (tranne come urbano, Thor non sa farlo XD).

    Difatti lo sgancerei dai Vendicatori (per quanto mi pianga il cuore) in modo da farlo scorazzare per la galassia e le ambientazioni più pazze e colorate (nel GDR, difatti, potrebbe esserci un suo sostituto :asd:). E piazzerei negli avengia un PG nuovo (un nuovo "Kaplan/Asgardian"?). Capisco, tuttavia, le vostre obiezioni.
    Per deformazione professionale, tendo a concentrarmi sui fan hardcore, piuttosto che alle nuove leve: sarei un pessimo imprenditore XD

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    una cosa simile fu fatta anni fa con una serie che faceva vedere Thor nei tempi più antichi, nei vecchi cicli del Ragnarok, e a me personalmente quelle storie piacevano molto.

    Ages of Thunder di Fraction?
    Se parli di queste, è vero. Gustosissime (anche se si inizia a tratteggiare Odino come un pirla).
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    Non lo so. Alla fine, perfino Thor ha raccontato moooolte più storie di quante (forse) avrebbe potuto.

    La sua ambientazione è piena di spunti gradevoli, ma una storia è in una certa misura condizionata dal suo protagonista.

    Quando la presenza di un certo protagonista, finisce per essere limitante?
    È questo il caso di Thor?

    Secondo me sì.

    Quindi cose come le storie con Sif sono una buona iniziativa.

    Si torna all'approccio suggerito da trono: l'idea di trovare nuovi personaggi.
    Purtroppo è sempre e comunque la vendibilità il primo criterio da tenere in considerazione.

    Ai personaggi nuovi gli manca sempre la spinta (il che dipende da vari fattori, non ultimo il fatto che secondo me, siamo ben lontani dall'epoca adatta per questo genere di media, tutto considerato).
    E bisogna ricordare che i vecchi,gloriosi personaggi che ancora oggi sono qui, faranno sentire forte il loro "peso". Peso che per questi personaggi nuovi sarà sempre un cappio al collo.

    Non è certo colpa dei personaggi. È come secondo me vanno queste cose.

    Quindi non c'è nemmeno niente di male a ragionare come se si volesse scrivere una ff, perché o gli diamo vita noi a queste idee che qui fioccano, consapevoli della estrema futilità di questo sforzo creativo, ma felici di compierlo in ogni caso, o dubito che avremo mai il piacere di vederle volare al di fuori di quest discussione.

    S'intende: non che sarebbe un gran volo in ogni caso, ma comunque...
     
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    Quindi cose come le storie con Sif sono una buona iniziativa.

    La serie di Journey Into Mystery con Sif protagonista era scritta così tanto "col buco del culo" che piuttosto non leggo niente. Avevano iniziato una storia con Sif protagonista (nessuno ne è più felice di me), ma con una trama proprio del cazzo. Lei che seguiva "la Via del Berserker" nordico, senza nessuna considerazione (nemmeno un 1%) di cosa era in realtà.
    Col risultato che sembrava sempre e solo una Sif col ciclo PERENNE.

    CITAZIONE
    Quindi non c'è nemmeno niente di male a ragionare come se si volesse scrivere una ff, perché o gli diamo vita noi a queste idee che qui fioccano, consapevoli della estrema futilità di questo sforzo creativo, ma felici di compierlo in ogni caso, o dubito che avremo mai il piacere di vederle volare al di fuori di quest discussione.

    Amen.
    Finalmente sono d'accordo con te su qualcosa XD

    Avessi tempo, scriverei un mare di cose. Diciamo, però, che, relativamente a questo discorso, tra i due GDR, mi sto sbizzarrendo parecchio e mi faccio i complimenti da solo, delle volte XD
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    CITAZIONE (Vandal @ 20/6/2020, 14:51) 
    CITAZIONE (hacktuhana @ 20/6/2020, 09:55) 
    Certamente, nella mia ipotesi la tiravo dentro anche per rafforzare il cambio di status quo f4/Destino, che per me andrebbe portato più vicino ad un X-Men/Magneto per intenderci.
    Solo che i f4 sono una famiglia, e Destino ha ancora la vecchia aura di conquistatore del mondo tout court, nonostante i mille "rivestimenti" che gli hanno fatto.
    Troppo classica vecchia come impostazione.
    Quindi ci vogliono elementi diversi e più specifici per avvicinarli, quantomeno.
    Che poi non parlavo solo di Valeria, ma anche di Rachel Summers figlia di Fenice(meno adolescente che "adesso" insomma) e di quella Frankie Raye aralda di Galactus(Nova) di cui non s'è saputo più niente.
    Per esempio sarebbe interessante un confronto tra come si vive o si è vissuta la propria esistenza mostruosa tra Ben Grimm e Jennifer Walters, che pare(la seconda) prendere la cosa(haha...) in maniera diametralmente opposta al vecchio Ben.
    Perché She Hulk è una f4 no?
    XD

    No, vabbè: qualche scrittore un po' così a Magneto gli ha creato un bg da terroristaccio di tutto rispetto (che ci può pure stare, intendiamoci: sta combattendo una guerra, se deve combatterla con tattiche non convenzionali e non può permettersi di rispettare regole etiche, ci scappa qualche episodio davvero indecente; storicamente capitava sempre), ma Destino e Magneto sono personaggi abbastanza diversi.
    È anche diverso il contesto delle loro storie abituali.
    È difficile ricreare la stessa alchimia Xmen/Magneto con Destino e il quartetto.
    Si dovrebbe scrivere un storia o addirittura un ciclo di storie apposta.
    E comunque i momenti "eroici" di Destino ci sono anche stati.

    Ben Grimm e She Hulk sono personaggi con esperienze di "disumanizzazione" piuttosto diverse fra loro.
    Anche perché i presupposti sono diversi.
    Ben è diventato un golem arancione che non può nemmeno sedersi senza una poltrona costruita apposta per lui.
    Jennifer, non solo dovrebbe essere in grado di regredire ad una forma completamente umana (ma potrei sbagliare, correggetemi semmai) a volontà, ma perfino nei suoi momenti peggiori (la versione grigia/berseker post CW 2) rimane...beh...non si può dire, sarò anche una palla di sugna sputasentenze di 400 chili (asciutto), ma ho ancora la pretesa di essere un gentleman.
    Però dai: a buon intenditor...
    Non c'è nessun paragone fra le loro esperienze.

    Comunque sì: She Hulk è uno di quei membri onorari degli f4 che magari non sta sempre con la squadra, ma è più che benvenuta.

    L'araldo Nova lo ricordo solo di nome, non saprei che dire al riguardo.

    Rachel Summers invece non la conosco molto bene e basta. Diciamo che non ho seguito molto le vicissitudini del personaggio.
    Come figlia della Fenice mi direbbe poco.
    Io sinceramente non ce la vedo tutta questa alchimia con Franklin, ma è vero che volendo dargli "solo" i poteri si psylord, avrebbe comunque bisogno di un mentore.
    Rachel è un nome valido in tal senso.

    Ben e Jen XD
    Alla fine della prima Secret Wars si sedettero su uno scoglio e parlarono fra loro:
    Ben decise di restare sul planetoide che gli permetteva di tornare umano, Jen prese il suo posto nei f4.
    Ci sono punti di contatto proprio perché diametralmente opposti i loro comportamenti di fronte alla mostruosità, dicevo quello.
    Si conoscono e si sono già parlati su questo.
    Anche Reed, quando nelle storie del quartetto scritte da Byrne, disse a Jen che il suo stato "Hulkistico" l'avrebbe portata a non poter piu controllare la sua trasformazione fino ad un punto in cui sarebbe rimasta per sempre She Hulk, si sentì rispondere:"e quale sarebbe il problema?", certamente fece il paragone con il senso di colpa che invece il suo amicone gli faceva sentire addosso per esser diventato un mostro.
    Insomma c'è eccome materia per confronti.

    Destino=Magneto XD
    Esattamente, non è possibile rifare la stessa cosa, ma creare dei presupposti affinché il vero quinto membro dei f4 divenga parte di famiglia, perché mentre i mutanti sono una razza, i f4 no, sono un "contesto familiare", per questo Valeria, e quindi Zio(Paperone) Destino XD
    Io li vedrei bene avere, come già detto, il quartier generale dentro il castello di Victor.
    Ma sai che strana tensione per tutto il vissuto "assieme" che li "accomuna"? XD

    Rachel Summers è esattamente figlia della Fenice.
    Nasce cioè da Ciclope e la Jean Grey che però in quel periodo era sostituita dall'entità.

    Frankie Raye è stata una delle ragazze di Johnny, aveva gli stessi poteri del fiammifero XD e scelse di diventare araldo di Galactus(praticamente Firelord al femminile), finendo i suoi giorni(forse) per mano di Morg.
    Condivise una relazione con Surfer, ed è rimasta lì nel limbo del "che fine ha fatto? È davvero morta?" XD

    Riguardo Thor:
    Recuperare l'idea originaria di Stan e Jack è per me, il primo passo da fare.
    Loro sapevano mischiare elementi mitologici e di invenzione personale in maniera perfetta.
    Poi l'idea delle "creazioni creanti" di Vic mi piace tanto, diciamo che ho una mia versione molto similare.
    I miti sono spiegazioni dell'esistenza, date dagli esseri "esistenti" stessi, il potere quindi è in un certo qual modo bidirezionale, poi ovviamente "le spigazioni" stesse sarebbero chiavi per assicurarsi perdurare eterno anche senza "fede diretta".
    Non so se mi spiego XD

    In sintesi Odino(e gli altri skyfather) sarebbe(ro) il Supremo, ma non inteso come lo scrittore come fanno alcuni, ma proprio come summa della credenza(ogni credenza).
    Vabbeh difficile da spiegare forse.
     
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    La serie di Journey Into Mystery con Sif protagonista era scritta così tanto "col buco del culo" che piuttosto non leggo niente. Avevano iniziato una storia con Sif protagonista (nessuno ne è più felice di me), ma con una trama proprio del cazzo. Lei che seguiva "la Via del Berserker" nordico, senza nessuna considerazione (nemmeno un 1%) di cosa era in realtà.
    Col risultato che sembrava sempre e solo una Sif col ciclo PERENNE.

    Se devo essere sincero, quel breve ciclo di storie, pur essendo una trashata assurda, mi divertiva un casino leggerlo. Ok non aveva senso neanche una delle storie scritte, però se presa per quello che era, ovvero una serie comica (volontaria o involontaria non saprei), due risate te le strappava. Il problema è che mi aspettavo altro, ma penso che un po' tutti si aspettavano altro
     
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    CITAZIONE (TronoNero @ 20/6/2020, 17:36) 
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    Quindi cose come le storie con Sif sono una buona iniziativa.

    La serie di Journey Into Mystery con Sif protagonista era scritta così tanto "col buco del culo" che piuttosto non leggo niente. Avevano iniziato una storia con Sif protagonista (nessuno ne è più felice di me), ma con una trama proprio del cazzo. Lei che seguiva "la Via del Berserker" nordico, senza nessuna considerazione (nemmeno un 1%) di cosa era in realtà.
    Col risultato che sembrava sempre e solo una Sif col ciclo PERENNE.

    Sif che diventa un berserker sembra una buona idea.
    Non so molto sui miti dei berserker. Nulla più di quanto posso raccattare qui e là.

    Non saprei che storie costruirci sopra.

    I berserker in teoria dovrebbero essere guerrieri ispirati dagli dei (o maledetti da loro), ma Sif è ben oltre quella soglia. Non ce la vedo vagabondare come il Wolfskin di Ellis parlando con Odino nelle visioni.

    Buffo comunque che tu usi questi termini per descriverla. Alan Moore scrisse una storia che faceva un parallelo fra le antiche usanze amerinde (di alcuni nativi americani comunque) riguardo l'ospite indesiderato di ogni mese che le signore devono vedersi arrivare e la licantropia. Faceva parte di un ciclo di storie che se non erro in Italia si chiamava "gotico americano" e si inseriva nella sua run su Swamp Thing.
    Piuttosto cruda e violenta, sebbene di morti se ne vedano poche.
    Solo: bizzarra coincidenza il tuo uso di parole, trono.

    Comunque l'idea era di quelle che andava nella direzione giusta.
    Addirittura, molto ambizioso, cercare di creare una storia su un personaggio minore.
    Potrebbe avere ancora del potenziale. Ora come ora, direi che sarebbe il salto nel buio editoriale per eccellenza.

    Non sono riuscito a recuperare che poche immagini e non posso onestamente ne condividere, ne dissentire dalla tua opinione.

    Però l'idea del berserker è interessante :grat:

    Edited by Vandal - 20/6/2020, 19:47
     
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    Se parli di queste, è vero. Gustosissime (anche se si inizia a tratteggiare Odino come un pirla).

    Sì, quelle, quando Fraction era ancora sopportabile. Detesto molto la caratterizzazione che hanno dato di Odino dopo il suo ritorno in vita nella run di Straczynski, non so come gli sia finita, ma fosse per me farei una ret-con in cui si scopre che quell'Odino è Infinity o una cosa simile e poi riportare il buono e saggio all-father fra noi.

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    Riguardo Thor:
    Recuperare l'idea originaria di Stan e Jack è per me, il primo passo da fare.
    Loro sapevano mischiare elementi mitologici e di invenzione personale in maniera perfetta.
    Poi l'idea delle "creazioni creanti" di Vic mi piace tanto, diciamo che ho una mia versione molto similare.
    I miti sono spiegazioni dell'esistenza, date dagli esseri "esistenti" stessi, il potere quindi è in un certo qual modo bidirezionale, poi ovviamente "le spigazioni" stesse sarebbero chiavi per assicurarsi perdurare eterno anche senza "fede diretta".
    Non so se mi spiego XD

    Grazie. Comunque Loki avevo appunto in mente di usarlo per come dici tu, in questo Ewing ci ha preceduto un pò entrambi, almeno nel mettere l'idea su carta, perchè un Loki come divinità delle storie che rende le sue menzogne realtà è una cosa che avevo in mente da prima, che volevo collegare alla sua dualità: menzogna e realtà, uomo e donna, ghiaccio e fuoco e via discorrendo.

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    Se devo essere sincero, quel breve ciclo di storie, pur essendo una trashata assurda, mi divertiva un casino leggerlo. Ok non aveva senso neanche una delle storie scritte, però se presa per quello che era, ovvero una serie comica (volontaria o involontaria non saprei), due risate te le strappava. Il problema è che mi aspettavo altro, ma penso che un po' tutti si aspettavano altro

    Non ci si può aspettare che tutte le serie a fumetti che vengano fatte siano scritte con l'obbiettivo di essere un capolavoro, come dici tu di tanto in tanto ci sta una serie leggera.

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    Buffo comunque che tu usi questi termini per descriverla. Alan Moore scrisse una storia che faceva un parallelo fra le antiche usanze amerinde (di alcuni nativi americani comunque) riguardo l'ospite indesiderato di ogni mese che le signore devono vedersi arrivare e la licantropia.

    Sì, ci sta, il concetto è giusto, ma dopo Maneaters , Mockingbird, America Chavez e tutta quella roba lì credo che ne abbiamo avuto abbastanza di menate sul ciclo mestruale.
    Il simbolismo attorno al ciclo esiste nel folklore e nella narrativa praticamente da sempre, anche Neil Gaiman lo riconosceva in The Books of Magic, quando parlava della Luna e del fiume di sangue, ma c'è stata una certa tendenza a glorificare questa funzione corporea in modo eccessivo ultimamente, è solo il ciclo, non è nemmeno chissà quale tabù.
     
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    Su Ben e She Hulk posso solo aggiungere che in ogni caso, la loro amicizia può essere usata come plot device per farli interagire.
    Altrimenti, non so: storie di riflessione sull'inadeguateźza di individui con poteri legati ad un aspetto mostruoso ne abbiamo avute tante, forze troppe.

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    Destino=Magneto XD
    Esattamente, non è possibile rifare la stessa cosa, ma creare dei presupposti affinché il vero quinto membro dei f4 divenga parte di famiglia, perché mentre i mutanti sono una razza, i f4 no, sono un "contesto familiare", per questo Valeria, e quindi Zio(Paperone) Destino XD
    Io li vedrei bene avere, come già detto, il quartier generale dentro il castello di Victor.
    Ma sai che strana tensione per tutto il vissuto "assieme" che li "accomuna"? XD

    Potrebbe essere una buona idea.
    Alle volte ci si dimentica di uno dei marchi di fabbrica della casa delle idee, quello dei super con superproblemi.
    È (quasi) sempre una buona pietra singolare per una storia.
    Però io preferirei se questa idea di Valeria come figlia di Destino me la retconizzassero del tutto.
    Sorry: Destino lo odio troppo e tutto considerato, Valeria mi sta abbastanza simpatica.

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    Frankie Raye è stata una delle ragazze di Johnny, aveva gli stessi poteri del fiammifero XD e scelse di diventare araldo di Galactus(praticamente Firelord al femminile), finendo i suoi giorni(forse) per mano di Morg.
    Condivise una relazione con Surfer, ed è rimasta lì nel limbo del "che fine ha fatto? È davvero morta?" XD

    Araldi...Belli e inutili, come tutte le opere d'arte.
    Che storie possono raccontare?
    Li estrai dal loro ruolo e mi diventano esistenzialisti.
    Alcuni buoni, altri malvagi, tutti filosofi.
    Son quel tipo di storie che funzionano una volta.
    Ho avuto Silver Surfer Requiem, sento che non mi serve Morg Requiem, Firelord Requiem, Stardust Requiem ecc...

    Poi certo: ci sono storie tipo Firelord che da la caccia ai criminali di guerra dell'onda Annihilation.
    Quel tipo di storia in gli araldi fanno sfoggio dei loro poteri per una buona causa e roba simile.
    Funzionano e non funzionano, alla fine sono tutte un po' uguali.

    Ecco: invece la torcia umana al femminile, magari proprio in un contesto semi-cosmico, poteva essere interessante.

    Ma sul fatto che il dubbio "ma è sopravvissuta o no" rimane un nodo da sciogliere, credo lo sappiamo tutti e due come mai è rimasto così.
    Si sono semplicemente resi conto che non c'erano così tanti fan in trepidante attesa per scoprirlo.

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    In sintesi Odino(e gli altri skyfather) sarebbe(ro) il Supremo, ma non inteso come lo scrittore come fanno alcuni, ma proprio come summa della credenza(ogni credenza).
    Vabbeh difficile da spiegare forse.

    No, io li preferisco nella loro posizione ambigua e intermedia.
    Il ruolo di entità ordinatrici e creatrici sta bene ai vari "astratti": Morte, Galactus, Eternità ecc...Odio, odio, odio l'antropocentrismo, quindi i miti terrestri è bene che stiano nella loro dimensione.

    Ammesso certo che abbia capito che intendi con "summa della creazione".
    Magari mi è sfuggito un dettaglio.

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    Buffo comunque che tu usi questi termini per descriverla. Alan Moore scrisse una storia che faceva un parallelo fra le antiche usanze amerinde (di alcuni nativi americani comunque) riguardo l'ospite indesiderato di ogni mese che le signore devono vedersi arrivare e la licantropia.

    Sì, ci sta, il concetto è giusto, ma dopo Maneaters , Mockingbird, America Chavez e tutta quella roba lì credo che ne abbiamo avuto abbastanza di menate sul ciclo mestruale.
    Il simbolismo attorno al ciclo esiste nel folklore e nella narrativa praticamente da sempre, anche Neil Gaiman lo riconosceva in The Books of Magic, quando parlava della Luna e del fiume di sangue, ma c'è stata una certa tendenza a glorificare questa funzione corporea in modo eccessivo ultimamente, è solo il ciclo, non è nemmeno chissà quale tabù.

    Sinceramente Vic, sei il primo che sento lamentarsi di quests specifica sovraesposizione.
    Comunque nessuno ti costringe a recuperare quella e tutte le altre storie dello stesso "arco narrativo", anche se lo consiglio.
    Lo Swamp Thing di Moore raramente mi ha deluso o anche solo minimamente annoiato.

    Edited by Vandal - 21/6/2020, 09:57
     
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    Io le varie divinità, peraltro alcune ancora fulcro di credenze reali, le userei più astrattamente, più ideologicamente come rappresentanti del "credo comune".
    Infatti dico "summa della credenza" non della creazione, perché infatti c'è na bella differenza XD

    Sono esseri/essenze metafisiche e tali debbono restare, fuori dal contesto universo/multiverso con le leggi della fisica a regolare il tutto(quando se lo ricordano certo...).

    Quindi quelli con cui si interagirebbe sarebbero "avatar" di qualcosa di "oltre".
    Gli dei "minori" sarebbero di conseguenza "idee" "spiegazioni" dell'esistenza date dal credo stesso. Thor ha il suo potere perché è nato per essere il dio del tuono, è il più forte perché così veniva creduto essere e via dicendo. Da qui tutti i collegamenti con gli altri miti affini, attraverso i quali gli stessi dei possono ritagliarsi nuove vie di esistenza.
    Come ha scritto Vic è stato già fatto, in parte, e ben venga.
    Io premerei sull'acceleratore in questo senso.
    Il problema dell'essere troppo potenti verrebbe messo da parte da un tipo di necessità ben diversa: trovare continua ragione di esistenza altrimenti si perde il motivo per avere potere.
    Non so se così è più chiaro XD
     
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