V-TYPE

V-Type è attualmente l'unico
esemplare di Hoddin vivente di cui si abbia notizia nell'impero Shi'ar e oltre. Gli Hoddin sono stelle viventi, organismi estremamente solitari e pericolosi. Sfortunatamente, (?) sembra che siano quasi del tutto estinti.
Si presume, che la specie, ad un certo punto della sua storia, sia entrata nella sfera di interesse dell’impero Shi’ar e qualche Majestor o Majeatrix del passato, ha causato il declino della loro civiltà, probabilmente la distruzione del loro mondo di origine e dato inizio alla pratica del “raccolto”, che consiste nella cattura e nell’ingegnerizzazione degli Hoddin “selvatici”, costretti a trascorrere il resto della loro vita dentro armature che ne confinano i poteri e li costringono ad assumere un aspetto umanoide.
Non a caso, la loro storia e la pratica dell’ingegnerizzazione, ricorda molto quella degli strontiani, il loro indottrinamento e la selezione dei Gladiatori: gli Hoddin sono classificati (dall’accademia delle scienze Shi’ar) fra le cinque specie più pericolose dell’impero, ma a differenza degli strontiani, sono considerati molto più imprevedibili e pericolosi.

E’ risaputo che gli Hoddin in natura, non hanno ne braccia,ne gambe e nemmeno un volto. Il loro aspetto ricorda MOLTO! Vagamente quello di un embrione di rettile e crescendo, diventano sempre più alieni a qualsiasi paragone con altre forme di vita.
Gli Hoddin che vengono raccolti in tempi recenti, “nascono” da “uova” sparpagliate nella galassia quando il loro pianeta madre venne distrutto. Rimaste in gestazione per decine di secoli, queste “uova” si schiudono senza preavviso, causando eruzioni di plasma, brillamenti solari in miniatura e altri effetti simili, che in genere sono estremamente facili da notare, rendendo il compito della Guardia Imperiale Shi'Ar, il così detto “raccosto”, estremamente facile da iniziare, sebbene abbastanza pericoloso da portare a termine.
Anche se la procedura per raccogliere e confinare un Hoddin è ormai più che collaudata, rimane ricca di numerose variabili. Un Hoddin infatti potrebbe reagire allo stress della cattura e della tentata reclusione raggiungendo prematuramente lo stadio di supernova. Oppure, potrebbe sviluppare una personalità instabile una volta sviluppato il suo novo corpo all’interno dell’armatura.
In entrambi i casi, gli esemplari raccolti vengono terminati preventivamente, ma è un fatto che gli Hoddin della Guardia Imperiale vengono tenuti sotto stretta sorveglianza per buona parte della loro vita.

La forma umanoide degli Hoddin è abbastanza ordinaria, a parte il fatto che sono gialli, glabri, con gli occhi neri e emettono una naturale luminescenza.

V-Type è entrato a far parte della Guardia Imperiale più o meno come ogni altro Hoddin.
Non ha memoria della sua vita “prima della corazza”.
Il suo ricordo più vecchio e la scoperta della sua nuova forma umanoide rinchiusa nel suo esoscheletro tattico. Seduto in una stanza a chiedersi cosa erano le cose che vedeva e sentiva, tenuto sotto tiro da un numero oscenamente esagerato di armi, generalmente usate per gli incrociatori da guerra imperiali.
Quando ricambiò un gesto di saluto di un membro dello staff scientifico, responsabile della sua “educazione primaria”, venne ibernato per circa un anno.
Una volta ritenuto affidabile, venne inserito nei ranghi della Guardia Imperiale come i suoi predecessori.
Nonostante le sue doti estremamente più letali della media dei soldati della “Guardia”, lo stato di servizio di V-Type non fu particolarmente degno di nota o biasimo. Per anni, fu solo l’enesiam figura pittoresca nella variopinta compagine di campioni dell’impero.
Le cose cambiarono quando venne destinato al suo attuale incarico: membro della “Divisione Sanitaria", i così detti "Sterminatori".
Membri della Guardia Imperiale, ufficiali medici e soldati potenziati (generalmente con ruolo di supporto) con l'incarico di occuparsi specificatamente della minacce biologiche (e non) su scala planetaria (per lo più forme di vita con tendenza alla parassitosi come Klyntar, Phalanx, Covata ecc...).
Asceso rapidamente al ruolo di caposquadra, V-Type si mise in evidenza tanto per il suo operato ineccepibile, quanto per i terribili disastri biologici e ambientali di cui si rese colpevole su base regolare, sia come causa diretta chee indiretta.

Dal suo punto di vista, lui ha sempre e comunque portato a compimento con successo ogni missione; ciascun pianeta su cui è stato chiamato ad intervenire infatti, è stato sempre e comunque liberato da qualsiasi forma di vita invasiva minacciosa per la sopravvivenza dell’impero Shi’ar. Solo in alcuni casi, epurato anche di QUALSIASI! Forma di vita...e di oceano...e di atmosfera.
I suoi "discutibili trionfi", lo trasformarono ben presto nella pecora nera della Guardia Imperiale così come i suoi più stretti collaboratori, casualmente, guerrieri della Guardia Imperiale con il suo stesso “bisogno di supporti artificiale: il fulmine criminale Pn’Zo, l’energia vivente Impulse, la mente alveare Squorm e la forma di vita a base di elio Blimp.
Tutti etichettati come pericolose mine vaganti, sfortunatamente ancora utili in circostanze estreme e particolari. Paria, con cui nessun altro soldato imperiale vorrebbe essere associato, eccetto quelli specificatamente assegnati alla loro unita di sanificazione, che semplicemente, non hanno scelta.

Nessuno di loro avrebbe il permesso di combattere e nemmeno di lasciare Chandilar, se non gli venisse ordinato, tuttavia, la personalità di V-Type, estremamente ottimista, positiva e volenterosa, tende a non prendere troppo sul serio il regime estremamente probatorio in cui è stato confinato.
Ne ha mai mostrato preoccupazione per le minacce di morte, deportazione e confino, provenienti dal pretore della Guardia e perfino dalla Majestrix in persona e nemmeno ha mai nutrito particolare risentimento nei loro confronti.
Assolutamente convinto della estrema efficienza e della necessità dei suoi metodi, quando si tratta di interventi per "sanificare" un pianeta o un sistema planetario, non solo ignora i divieti, ma non aspetta nemmeno di ricevere ordini.

Ancora non del tutto padrone delle capacità relazionali comuni alle forme di vita “non Hoddin”, ma estremamente affascinato dalle interazioni sociali, cerca sempre di migliorare la sua comprensione e padronanza delle norme consuetudini comportamentali, studiamdp come migliorare le sue capacità sociali tramite un ampio database di espressioni colloquiali, che qualcuno ha pensato bene di ricavare da osservazioni del comportamento umano.
Quando si trova in difficoltà, tende a ripassare velocemente e di nascosto il suo campionario di espressioni e frasi fatte, come uno studioso di una lingua straniera si affretta ad aiutarsi con il vocabolario.

Estremamente zelante nello sterminare qualsiasi forma di vita che ritenga pericolosa secondo i parametri del suo incarico, è anche indicato come un team leader “allegramente dispotico”, “irragionevolmente cocciuto” e “spaventosamente sensibile”. Sempre pronto ad ascoltare le opinioni altrui sulle migliore linea d’azione e altrettanto inesorabile ad ignorarle.
E’ anche piuttosto spericolato, a modo suo.

Astrocinesi: gli Hoddin possiedono una gamma abilità sovrumane, basate sulle caratteristiche delle stelle.

-Generazione di plasma: gli Hoddin possono produrre plasma incandescente sotto forma di potentisime onde di energia, generalmente concentrate in strumenti simili a lanciafiamme posizionati sulle braccia della loro armature e sui palmi della mani.
Gli Hoddin più “creativi” possono controllare questa abilità per surriscaldare progressivamente aree sempre più estese del loro ambiente circostante, rendendo lo spazio che li circonda sempre più insopportabile per altre forme di vita.
In virtù della sua particolare abilità, gli Hoddin possono di fatto lanciare fiamme anche nel vuoto cosmico “riempiendolo” con le emissioni di plasma incandescente. In questo caso, difficilmente possono causare incendi, ma possono comunque fondere ciò che colpiscono.
I colpi dei “lanciafiamme” degli esoscheletri Hoddin, possono arrivare a distruggere/fondere quasi ogni materiale.

-Volo: gli Hoddin possono volare usando emissioni simili a vento solare per darsi la spinta e muoversi nello spazio.

-Emissione di radiazioni luminose: gli Hoddin possono far brillare il loro corpo fino a produrre un bagliore accecante (per creature umanoidi senza superpoteri, l’esposizione prolungata distrugge completamente la vista e gli occhi, o qualsiasi organo visivo); tuttavia, a causa dei protocolli restrittivi del loro esoscheletro, possono emettere luce solo aprendo la celata dell’elmo delle loro corazze, poiché il resto del corpo è schermato.

-Supernova: gli Hoddin possono trasformarsi in supernove, ma nel farlo, in genere annientano se stessi, pur distruggendo interi sistemi solari in un solo istante.
Un Hoddin non può consapevolmente raggiungere lo stato di supernova, nemmeno allo stato selvatico: la condizione di supernova per un Hoddin è generalmente un sintomo di qualche forma di patologia.
L’equivalente di un aneurisma per un essere umano, diciamo.
Tuttavia: condizioni di alterazione psichica possono innescare questa capacità latente.

Totale immunità al fuoco e alle temperature elevate: in virtù della loro singolare anatomia, gli Hoddin sono completamente immuni a qualsiasi pericolo derivato dalle temperature elevate.

Sopravvivenza nello spazio: gli Hoddin non respirano, quindi non possono morire soffocati; il loro organismo non congela facilmente essendo la temperatura corporea sempre elevatissima; non vanno incontro a decompressione esplosiva.

Esoscheletro corazzato: gli Hoddin della guardia imperiale sono costretti a vivere dentro un esoscheletro che ne limita di molto i poteri.
Pur non essendo concepito come un’armatura, ma come una specie di “scuola/prigione”, l’esoscheletro di un Hoddin è estremamente resistente, specialmente alle temperature elevate e ai laser, ma anche agli urti.
Può inoltre surriscaldarsi senza deformarsi.
Non può essere rimosso (nemmeno gli scienziati che lo costruiscono sanno come fare), solo distrutto.

È anche equipaggiato con un dispositivo di comunicazione a lunga distanza e un database esplicativo sul modello comportamentale umano. Una specie di dizionario che insegna come parlare e interagire in determinate situazioni.