Posts written by Victor Von Doom

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    Ci sarebbe anche questa cosa del presunto whistleblower della CIA:
    https://www.science.org/content/article/ci...s-whistleblower
    Allora metto nella pila "Teorie del complotto risultate vere?" :asd:

    Sono curioso di vedere la fine effettiva della storia, aspettiamo, ma sono piuttosto persuaso.
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    Una cosa più seria:
    Ricordate la teoria del complotto secondo la quale il virus del Covid 19 fosse "scappato" dal laboratorio di Wuhan?
    Anthony Fauci dice che non è una teoria del complotto:
    https://oversight.house.gov/release/wenstr...-day-testimony/
    Come dovremmo prendere questa cosa? Che cosa vuol dire?
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    In pratica sì, ha fatto il giro del mondo per l'assurdità dei video, ma attratto anche il solito tipo di attenzioni che queste notizie attirano :asd:
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    Piccolo bump:
    Qualcuno ha visto i video sul tunnel sotto la sinagoga sede mondiale di Chabad-Lubavitch a Brooklyn?
    A parte che è una delle cose più divertenti che abbia mai visto, la gente sta volando con le teorie del complotto :asd:
    Io mi sono fatto l'idea che non c'è nulla di sinistro dietro a questo fatto, nessun complotto, la spiegazione si può evincere dal video stesso a mio parere, certo che a guardarlo superficialmente è davvero una brutta scena :asd:
    Mi piacerebbe sapere che idee avete a riguardo e se avete letto qualche teoria folle.
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    Non voglio virare troppo la conversazione su una cosa che non ha molto a che vedere col topic (se non sul discorso di "bolla"), mi limito a rispondere che a me piace il dibattito su cose che ritengo importanti e trovo molto frustrante l'attitudine di dire la propria e poi tagliare il ponte dietro di se, come se uno entrasse a edire un dato di fatto a mo di Dieci Comandamenti come se fosse un fatto oggettivo e poi scappare da una conversazione. Se esiste la volontà di fare ciò devi essere pronto a vedere sfidate le tue idee, evidentemente esiste la volontà di esporsi quel tanto che basta da non essere una questione di umore, ma tapparsi le orecchie successivamente equivale al lanciare un'invettiva di poco valore.

    CITAZIONE
    Mmm...
    Penso che nel momento in cui qualcuno mostrerà semplicemente di saper scrivere avventure, all'interno della Marvel, un ritorno di pubblico in modo genuino sarà inevitabile.

    Succederà?
    XD

    A essere del tutto onesti, credo che il fumetto americano abbia attraversato crisi peggiori, ma vedendo anche il drastico calo di interesse nei confronti di opere derivate dai fumetti Marvel, è possibile che il declino continuerà, come può essere una percezione distorta dal flusso di informaziono superveloce può anche essere che stia avvenendo un cambio culturale che nel futuro prossimo porterà al collasso del panorama fumettistico attuale, gli autori più onesti hanno confermato il fatto che oggi vendite considerate in passato da cancellazione sono viste come buone. Staremo a vedere.
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    CITAZIONE
    Tranne questo forum, questo non morirà mai :titanasd:

    A me sembra piuttosto morto, è cambiato il modo di conversare su internet.
    È anche vero che quì molti non sono disposti a conversare, anche perchè non sono disposti a mettere in discussione le proprie idee.

    Off-topic a parte, io spero che le Big Two si trovino alle battute finali, è stata una bella corsa, ma tutto deve finire e sarei curioso di vedere cosa proporrebbe un nuovo panorama del fumetto.
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    Io traccio una distinzione fra arte e intrattenimento, che risulta pedante, lo capisco, tecnicamente se parliamo nello specifico del fumetto (ma anche di altre forme artistiche, solo che hanno specifiche tecniche diverse) nella maggior parte dei casi abbiamo pur sempre gente qualificata, soprattutto se parliamo di disegno, è arte, si, ma trovo differenza fra il mensile classico e un fumetto capace di lasciare il segno.
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    Ricordo che già ne parlammo su un altro thread di Requiem, sto ancora aspettando la stampa in italiano.
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    CITAZIONE
    Un autore deve essere in grado di scrivere qualcosa di antitetico alle proprie idee come se ci credesse egli stesso, altrimenti non si è in grado di scrivere che sempre la stessa solfa.

    È un ottimo punto, penso che si leghi strettamente con la capacità di abbracciare visioni opposte o diverse alla propria per mettere in discussione le nostre credenze stesse, contribuendo al pensiero critico che contraddistingue, scusate la ridondanza, un vero pensatore da un attore passivo e riesco a vedere come possa essere una caratteristica valida in uno scrittore, gli permette di creare un mondo e personaggi più vibranti e vivi.
    Un esempio un po' fuori dal comune per il fumetto di supereroi ma comunque particolarmente trito sarebbe Watchmen e la capacità di Alan Moore di caratterizzare così tanti personaggi dalle visioni profondamente diverse finchè non hanno preso vita propria, l'esempio lampante sarebbe Rorschach ovviamente, che è quanto di più distante dalla visione che Alan Moore ha del mondo, fra tutti i personaggi di Watchmen, eppure rimane probabilmente il suo personaggio più amato.

    CITAZIONE
    Posso dire perché mi sono disaffezionato sempre più marcatamente al fumetto: perché non ho più trovato capacità inventiva, narrativa o anche artistica di sapermi coinvolgere.

    Poche persone sono più critiche di me del panorama fumettistico americano, e spesso quando ci riferiamo ad esso intendiamo principalmente Marvel e DC, per ovvie ragioni, ma non vedo tutto perduto, se non ricordo male ti avevo già dato il consiglio di ricercare storie diverse nel mercato indipendente, che si tratti di cose recenti quali i fumetti di Daniel Warren Johnson o Ultramega di James Harren o anche vecchie serie come Concrete e Zot!, credo che ti riaccenderebbero la passione per questa arte.

    CITAZIONE
    Si, insomma, vedo lo sceneggiatore di fumetti più come un lavoratore (che ha delle robe da fare e regole da seguire, anche di storia) che come un'artista.

    Anche questo deriva da una visione molto ristretta del panorama americano, uno scrittore Marvel e DC sicuramente è molto più simile a un operaio che a un artista senza dubbio.

    CITAZIONE
    Perchè divido autore e opera, appunto, una cosa che non tutti riescono a fare.
    E succedono i casini. E la gente perde il lavoro.

    È un grosso problema con cui anche io sinceramente ho difficoltà, una volta che entri nel ciclo e ricerchi quello che autore X pensa riguardo a particolari questioni è difficile uscirne, devi cercare di concentrarti di più sul valore che trai dalle sue opere e pensare che trattare idee è più importante che trattare gossip e i cazzi della gente, puoi anche leggere tali opere per puro valore istruttivo...ma cazzo è difficile, cadono le braccia a leggere certe cose.

    CITAZIONE
    Riguardo i manga: ricordavo che tempo fa si diceva che le sole vendite di Demon Slayer fossero superiori a tutto il fumetto americano... Era vera, 'sta cosa? Non che mi stupirebbe, eh :titanasd:

    Sono abbastanza sicuro che sia vero.
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    Partiamo dagli spunti:
    CITAZIONE
    scrivere Fanfiction è SOLO l'inizio del percorso di sceneggiatore?

    Può rappresentare un punto d'inizio e nell'ambiente narrativo del fumetto, come in altri riferimenti della cultura popolare, penso che sia logico pensare che sia abbastanza diffuso fra gli autori in erba, alla fine se ci pensiamo attentamente le run moderne non sono altro che fan-fiction, ufficiali, curate editorialmente, senza tutti i tropi comuni che rappresentano stigma nel campo amatoriale, almeno parlando in senso classico, concordo sul fatto che molti fumetti moderni condividano tali tropi con le fan-fiction come il già citato self-insert, ma su questo posso approfondire più avanti.
    Se definiamo fan-fiction nella sua forma colloquiale, allora direi che non può essere più di un esercizio, un punto di partenza, una volta che lo scrittore entra nel mondo editoriale deve ovviamente fare i conti con un pubblico, che può essere limitatorio nelle sue libertà artistiche, ma pone dei limiti forse a volte necessari per equilibrare la storia che va a raccontare, non solo quando si parla di personaggi corporativi. E ci sono sicuramente autori che fanno una cosa propria, un progetto di passione con completa libertà, e hanno un grosso successo, ma il fatto di anteporre la voglia di raccontare una buona storia al trasmettere un messaggio personale incide. Alienare il pubblico è facile, c'è una certa linea di demarcazione fra arte e artista che credo fosse molto più evidente in passato, il che mi porta al prossimo punto.

    CITAZIONE
    quanto, un autore, deve vedersi nelle storie?

    È ovvio che uno scrittore scriva principalmente cose che conosce, e le esperienze personali e la cultura che lo circondano incidono sulla sua arte a livelli che probabilmente non sono molto chiari nemmeno allo scrittore stesso. Una storia può essere il riflesso della psiche e/o della visione del mondo dello scrittore, così come del periodo storico che vive, in questo senso possiamo analizzare le storie e i loro creatori in un modo che non era anticipato nemmeno dai creatori stessi e tale concetto rimane senza dubbio rilevante anche prendendo le storie moderne: spesso dicono qualcosa sullo scrittore della quale quest ultimo non si rende nemmeno conto, come la sua cornice etica ad esempio, il suo set di valori.
    È inevitabile, a mio parere fuori dal controllo dello scrittore, quel che può controllare invece è quanto è disposto di parlare di se stesso e di immedesimarsi in quel che scrive, può sembrare una considerazione un po' qualunquista e stantìa, ma a mio parere incide l'effetto che hanno avuto i social media, mezzi attraverso i quali parliamo di noi stessi in continuazione e condividiamo le nostre esperienze con gli altri, siamo così abituati a farlo ormai che non vedo come non possa incidere sul lavoro di determinati scrittori.
    Però non è una scusa a mio parere, per niente.
    Il self-insert depreda i social media a onor del vero, uno dei presunti self-insert più famosi è Terry Long dalle pagine di Teen Titans, nato dalla run di Marv Wolfman, che avrebbe alcune implicazioni abbastanza inquietanti fra l'altro. Solitamente i lettori hanno sempre detestato questi personaggi, cosa che trovo molto divertente, succede quando l'escapismo raggiunge velocità di fuga e schizza fuori dall'orbita inoltrandosi in spazi di mediocrità siderale, accade ormai troppo spesso, il motivo per cui dovrebbe essere evitato come la peste è che non siamo mai imparziali su di noi, se ad esempio inseriamo uno scenario della nostra vita quotidiana, tipo un'interazione spiacevole con uno sconosciuto e come avremmo voluto che finisse a nostro favore col potere della bacchetta magica, non penso che sia difficile per uno spettatore esterno ai fatti riconoscere la faziosità nella narrazione dell'episodio, come una cosa che a noi sembri bianca o nera in realtà sia tutt'altro e come la parte avversa sia dipinta in modo unidimensionale, al punto da rasentare il ridicolo delle strisce di propaganda e non metto questa meschinità al di fuori delle possibilità di nessun autore a dire il vero, intendo indipendentemente dal livello.
    Non è un fenomeno causato solo dall'escapismo becero o dal narcisismo comunque, deriva anche da un punto di vista ideologico, azzardo ma dico che stiamo vivendo una crisi d'identità, persino la cultura popolare è stagnante da molto tempo ormai, nel desiderio di trovare il proprio posto nel mondo alcuni cadono vittima di ideologie ridicole, mi riferisco ovviamente alla cultura woke.
    Per certi individui è impossibile discernere la propria identità sessuale o razziale o religiosa, il loro gruppo d'appartenenza diciamo, dalla propria persona, ciò li rende incapaci di immedesimarsi in certi personaggi perchè troppo concentrati su fattori molto più insignificanti, come il colore della pelle ad esempio.
    Se qualsiasi giovane un po' nerd un po' reietto nel mondo sarebbe in grado normalmente di rivedersi a tratti in Peter Parker, capita invece che i tipi woke non riescano a rispecchiarvici nel caso abbiano caratteristiche fisiche diverse, ecco che parte il discorso della "rappresentazione", di come secondo alcuni sia importante che una demografia venga rappresentata da un avatar fittizio che presenta determinate caratteristiche fisiche, facendo passare la personalità che il personaggio dovrebbe avere in secondo piano, col pretesto di dare una voce a una minoranza. Quindi in questo modo mi collego al punto successivo riguardante la politica che contraddistingue questo tipo di autori, e di che autori esattamente stiamo parlando.
    E sicuramente ci sarà stato un tempo in cui avere una figura positiva appartenente a demografia X potesse perlomeno controbilanciare gli stereotipi negativi del passato, ma il focus non è mai stato così pesantemente incentrato sul gruppo demografico del personaggio.
    L'incapacità di certi autori, o anche di fan, di non riuscire a identificarsi con personaggi che non gli somigliano è sinceramente ridicola, al punto che sono incapaci di immedesimarsi in un personaggio se non rappresenta un archetipo intersezionale preciso, cosa che muove le case editrici stesse a piegarsi come origami per ricreare quegli archetipi nei loro personaggi pre-esistenti.
    Esempio recente, Magdalene Visaggio, che ha poggiato buona parte della sua fama e personalità sull'essere trans:


    CITAZIONE
    la politica che vediamo nei fumetti odierni deriva da una "bolla" in cui vivono gli autori?

    Indubbiamente, e l'industria del fumetto di per se non aiuta, cole ho scritto in un altro thread, parafrasando George Carlin sui "complotti informali", è ovvio che un gruppo di persone che predilige interessi precisi si circonderà di individui con gli stessi interessi, in questo caso un gruppo che ha una presa ideologica sul mondo del fumetto che non da spazio a diversità di opinioni ed è sempre più polarizzato, lo stesso gruppo di persone che ai tempi d'oro di Anita Sarkeesian lamentava del fatto che il fumetto fosse un hobby con grossi problemi di gatekeeping, razzismo, misoginia e omofobia, che successivamente ha iniziato a spingersi dentro l'hobby per sovvertirlo, cambiandolo un passetto alla volta, aggrappandosi a quegli appigli che gli hanno permesso di reclamare ideologicamente tale spazio tracciando una congruenza fra il mondo del fumetto e la loro ideologia, fino a diventare status quo, dichiarando che "è sempre stato così", che "sono tutti gli altri che si sono spostati più a destra", lettori inclusi, e adesao fanno gatekeeping a loro volta e molti lettori si rivolgono ai manga in numeri sempre maggiori per diversità di idee e trovare storie interessanti e non sermoni preconfezionati e pezzi propagandistici.
    È un processo che vediamo in molti spazi culturali, il fumetto americano è stato fra i primi a soccombere, opponendo poca resistenza.

    CITAZIONE
    perchè Donny Cates è un cazzone?

    Perchè fa parte di una cerchia elitista che crede di avere diritto ai soldi e al plauso dei lettori, accogliendo ogni critica con profondo sdegno nei confronti del lettore poco educato percui bigotto, un plebeo.
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    CITAZIONE (TronoNero @ 30/11/2023, 23:09) 
    CITAZIONE
    Forse perché Ben non mi è mai stato particolarmente simpatico

    Nooooooooo! Sei un bruto!

    Non vorrei dire, ma La Cosa è un esperto lottatore (Catch, Greco-Romana e qualcos'altro), dunque "sa combattere". La velocità conterà sicuramente, ma, in condizioni tali, credete davvero che prenderebbe botte e basta, solo perchè è "più lento"?

    Comunque, darei la vittoria a Ben, ma solo per la pelle. Tutto il resto mi sembra abbastanza equilibrato.

    Non credo che prenderebbe botte e basta, credo che se le darebbero di santa ragione e che nelle giuste circostanze potrebbe vincere o l'uno o l'altro.
    Entrambi sono esperti lottatori, Battle Beast ha dedicato la sua intera esistenza alla lotta, in teoria direi che potrebbe aver combattuto più a lungo di Ben.
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    Direi di sì, più che altro direi che Ben non è particolarmente agile, più che avere problemi con nemici veloci credo che sia l'agilità a fare la differenza, se Ben è capace di tenere il passo con Namor sott'acqua bisognerebbe più che altro delineare quanto può essere veloce Battle Beast al punto da fare una differenza sostanziale.
    Combatte contro i viltrumiti, ma che ricordi più che una particolare velocità di riflessi hanno un'alta velocità di viaggio.
    A mio parere Ben rimane più coriaceo, se può prendersi a botte con Hulk o il Campione dell'Universo allora Battle Beast non dovrebbe essere nulla di troppo eclatante.
    Come detto non credo che sarebbe in grado di penetrare la pelle di Ben facilmente come fa con i viltrumiti, quindi dovrebbe più affidarsi alla forza concussiva, non è facile far sanguinare la pietra.
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    CITAZIONE (Grampasso @ 30/11/2023, 18:58) 
    CITAZIONE (Victor Von Doom @ 29/11/2023, 15:27) 
    Battle Beast è armato di spada e martello.
    E niente, è molto semplice, si menano e chi va al tappeto perde, seguiranno le considerazioni a thread decollato.
    Chi avrebbe la meglio?

    Forse perché Ben non mi è mai stato particolarmente simpatico, quindi il mio giudizio potrebbe essere influenzato da una preferenza personale, ma ritengo che Battle Beast sia proprio su un altro livello.

    C’è anche da considerare l’attitudine alla battaglia. Ben se non combatte per uno scopo preciso potrebbe essere demotivato. A battle beast basta che l’altro sia forte, un degno avversario.

    Dico quindi per ferocia, esperienza ed avversari con cui si è misurato, Battle Beast.

    Non credo che sia su un altro livello, è vero quel che dici però su quanto possa incidere la motivazione di combattere per questi due, ma ammettiamo che questo Ben sia lo stesso che ha messo KO Hulk, motivato da Alicia.
    Non sono d'accordo che Battle Beast si sia misurato con avversari più forti, penso che entrambi siano su un livello di forza più o meno planetario, Battle Beast più che altro ha il vantaggio della velocità e agilità, in quanto a resistenza e forza non li vedo distanti.
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    Che non è molto, ma parliamo di Mark agli inizi, era incredibilmente debole rispetto a quello che sarebbe diventato dopo.
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    Ho sempre visto Battle Beast come il più forte a parimerito con Thragg, per esigenze di trama il vincitore del loro duello era ovvio, ma Battle Beast ha un posto speciale nel cuore di Kirkman indubbiamente. Alla fine viene fatto intendere che sarebbero morti entrambi e poteva praticamente andare in entrambi i modi, Thragg è ufficialmente il più forte ma metterei il rapporto a 51/49 in suo favore solo perchè ha ufficialmente vinto.

    Ben si è spesso menato con altri esseri distruttori di pianeti, più recentemente ha messo KO un Devil Hulk controllato dal Burattinaio, solo in virtù di questo sembrerebbe un no-brainer, ma in realtà quanto sono forti i personaggi di Invincible?
    Direi che comunque conta molto quanto sono motivati, se Battle Beast nel dubbio non prende un combattimento alla leggera è comunque vero che non da il massimo contro chi non considera degno, dall'altro lato Ben ha una sfilza di low-showning dovuta al fatto che non sempre è adeguatamente motivato a combattere.
10305 replies since 24/11/2008
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