ANTITHESIS

NOTA: per alcuni problemi non ho usato il grassetto per i discorsi diretti, ma questo sarà l'unico caso
CHAPTER 1: THE STATION
Le diverse realtà in cui viviamo possono essere paragonate a dei treni: alcuni attraversano le stesse stazioni, ma poi seguono binari diversi. Prendiamo il caso di Angelo Fortunato: nella Terra 616 muore, schiantandosi al suolo, dopo essere stato abbandonato dal simbionte acquistato per lui dal ricco padre. In altre realtà Angelo riesce a gestire il simbionte, in altre viene salvato da Peter Parker; ma nella maggior parte dei casi il giovane Fortunato muore, troppo debole per avere un ruolo nella storia del mondo. Eppure, come nella realtà che analizzeremo, anche il sacrificio dell’ultimo dei pedoni ha una finalità più grande di quella che inizialmente appare.
Il corpo di Angelo, il cui sangue sembrava fare da collante con l’asfalto, attirò l’attenzione di molti passanti, mentre era subito arrivato l’Uomo Ragno che vigilava cupo sulla salma, in attesa di un’ambulanza che prelevasse il cadavere. In questa dimensione, rientra nel gruppo dei curiosi Lawrence Stobbart, giovane dublinese in cerca di fortuna in America già dai tempi del college; non era alla ricerca di un tipo preciso di fortuna, ma comunque un tipo diverso da quello di trovare un quadrifoglio. La vista del corpo lo scosse, ancor di più perché, essendo vestito dai soli boxer, le ferite e le ossa fuori posto erano ben visibili. Proprio il non-abbigliamento della vittima fece venire in mente a Lawrence un omicidio, magari a sfondo sessuale, più che un suicidio. Alzò lo sguardo, cercando di calcolare da quale palazzo il giovane sarebbe potuto precipitare; il vecchio edificio di fronte a lui sembrava il trampolino più probabile. Se fosse stato veloce a raggiungere la cima avrebbe potuto trovare qualche indizio sull’assassino, o direttamente il colpevole; ma perché l’Uomo Ragno non si occupava della ricerca del colpevole? Lawrence diede scarsa importanza alla questione e si precipitò verso la scala antincendio a lato del palazzo, forse mosso dal senso della giustizia o dall’inconscia speranza di andare verso una svolta nella sua vita; in questo secondo caso, sarebbe stato accontentato. Mancavano quattro gradini, non riusciva ancora a scorgere chi (o meglio, cosa) si trovasse sull’estremità dell’edificio; fu per questo che, appoggiando il piede destro sul terz’ultimo gradino, il ragazzo irlandese ebbe un attimo di esitazione: cosa mi aspetta? In un primo momento la risposta sembrò essere la più deludente possibile: nulla. Ispezionò bene lo spazio, per vedere se ci fossero indizi, ma niente; neanche gli indumenti della vittima. Che si fosse lanciato da una finestra? Nel frattempo era arrivata un’ambulanza, che aveva prelevato il cadavere, mentre l’Uomo Ragno aveva fatto perdere le tracce di sé. Proprio in concomitanza con questi accadimenti trovò una “prova”: anzi, fu la prova che trovò lui. Lawrence fu assalito dal simbionte, uscito allo scoperto solo dopo che Peter Parker si fu allontanato. Dapprima, il costume alieno aveva semplicemente intenzione di nutrirsi del ragazzo, ma poi percepì in lui del potenziale: che avesse finalmente trovato un ospite degno? Il simbionte decise di fare un tentativo, e lasciò sperimentare a Lawrence i vantaggi che poteva offrire, libero dai suoi influssi mentali. La creatura aliena rimase stupita: il ragazzo era riuscito in poche ore ad avere piena padronanza dei poteri del simbionte. Solo Peter Parker era stato capace di sfruttare meglio le doti del parassita. Dopo 24 ore, il simbionte iniziò il processo di simbiosi con il nuovo ospite. Quando iniziò a condividere i pensieri di Stobbart, però, il simbionte decise improvvisamente di interrompere l’unione con l’umano:
“I tuoi pensieri hanno lo stesso sapore di quelli… di Parker!”
Ma quando la simbiosi è completa o quasi, separarsi diviene molto dannoso per l’ospite. Lawrence continuò ad essere tormentato nel corpo, dai residui che il costume alieno aveva lasciato dentro il suo organismo, e nell’anima, sentendosi tremendamente debole dopo essere stato inebriato da tanto potere. Il simbionte, invece, continuò la sua esistenza sullo stesso binario che conoscono gli abitanti della Terra 616.

CHAPTER 2: THE PRICE OF TICKET
I mesi successivi furono un tormento per il giovane irlandese: le sue condizioni fisiche peggioravano, le cure che i medici gli avevano prescritto si rivelavano inutili. L’unione con il simbionte, per quanto breve, era stata profonda: l’ospite attratto dal potere, il parassita conquistato (inizialmente) dall’umano; e, lo sanno tutti, una storia d’amore lascia il segno non a seconda della durata, ma dell’intensità.
Il computo dei mesi passati senza trovare soluzione cedette il passo a quello degli anni. Neanche New York, schiava dei suoi burattini traboccanti di poteri, era in grado di offrire un rimedio. Intanto Lawrence seguiva le “imprese” del simbionte, disgustato dalla sua condotta, invidioso per ciò che aveva perso.
La speranza di essere curato, però, si riaccese quando sentì parlare di un certo Mr. Li, apparentemente dotato di poteri curativi. Si recò presso la sede della sua fondazione. La vista della sofferenza di malati e di senzatetto sembrava placare la sua, arrivò addirittura a pensare che i poteri di Mr. Li avessero effetto anche a distanza, talmente grande fu il suo momentaneo sollievo. La situazione precipitò quando scoprì che il “curatore” non era in città e che non sarebbe tornato a breve. La rabbia assalì Stobbart; non fece scenate, sia chiaro, però esplicava la propria collera attraverso un linguaggio del corpo piuttosto esplicito. Vagò senza una meta per la città, fino a quando l’istinto non lo condusse di fronte al palazzo dal quale Angelo Fortunato era precipitato. Decise di tornare in cima all’edificio, lì dove tutto era iniziato. Lì dove tutto sarebbe continuato, perché dopo pochi minuti comparve la figura di Eddie Brock, nella sua nuova veste di Anti-Venom.
“Ho sentito il tuo lamento, ti ho seguito. Percepisco la tua sofferenza, lascia che ti aiuti!”
Brock avanzò verso Stobbart, che si sentì minacciato, ma non spaventato: la morte era stato troppo a lungo sua compagna per non pensare che presto si sarebbe legata a lui definitivamente.
“Se questa è una minaccia velata, beh, sappi che non fa effetto. Avanti, mostro, uccidimi, mangiami!”
L’Anti-Venom si risentì quando fu apostrofato come “mostro”, ma capiva perfettamente la situazione. Il costume di Brock avvolse Lawrence, poi lo rilasciò. Il dublinese percepì immediatamente uno stato di benessere che da troppo tempo lo aveva abbandonato; il “mostro” lo aveva realmente curato. Gli sarebbe stato riconoscente, lo avrebbe voluto abbracciare, ma Brock era già pronto a lanciarsi nel vuoto; ma prima di scomparire, sussurrò:
“Perché sei così familiare?”

CHAPTER 3: DERAILMENT
Da quel momento Lawrence tornò a condurre una vita maggiormente prodiga di gioie, anche se non smise mai di odiare il simbionte. Nel suo organismo, intanto, il “virus” non era stato eliminato, ma aveva cambiato la propria natura grazie alla cura. I giorni tornarono ad essere simili a quelli precedenti l’incontro con il simbionte, fino però all’incontro con Cuore Nero. In questa dimensione (come in altre), il figlio di Mephisto era alla ricerca di un simbionte per scopi personali; quando passò vicino la zona in cui abitava Stobbart, percepì qualcosa di anomalo: sembrava essere quello che cercava. Come ogni buon demone che si rispetti, non entrò dalla porta; non entrò nemmeno bussando. Cuore Nero afferrò per la gola il giovane di Dublino, ma quando tentò di estirpare ciò che era all’interno del ragazzo, rimase deluso.
“TU! Hai qualcosa di interessante, ma non è quello che cerco. Mi hai solamente fatto perdere tempo, umano! Gli impicci come te dovrebbero già essere punti dal mio odiato padre!”
Dal nulla comparve un buco nero, nel quale Stobbart fu lanciato dall’orrenda creatura. Per qualche secondo, non percepì niente, neanche il proprio corpo, ma la situazione peggiorò quando iniziò a riprendere il controllo dei propri sensi. Si ritrovò in quello che avrebbe definito (a ragione) l’Inferno, al cospetto del padre di tutti demoni: Mephisto.
“Mio figlio continua a mandare anime pensando di farmi dimenticare le sue vere intenzioni, ma verrà il giorno in cui sarà punito! Vediamo cosa abbiamo stavolta… Oh, forse quello sciocco mi ha fatto un regalo senza rendermene conto. Percepisco del potenziale in te, ostilità verso una razza aliena… da combattere con il fuoco della rabbia e con urla di dolore!!!”
Non appena il demone pronunciò queste parole, Lawrence fu travolto prima da un enorme fiammata, poi grida insopportabili attraversarono la sua testa. Nonostante ciò, non aveva riportato alcun segno di ustioni o altri tipi di danno.
“Desiderio, di potere… Interessante, proprio quello che mi serve! Sai, ci sono molte realtà diverse fra loro. Nella tua sei praticamente inutile, ma in un’altra si sta giocando una partita dove i tuoi poteri potrebbero servire! Per questo ti manderò in quella dimensione, mentre la tua controparte, priva di poteri, verrà spedita nel mondo da cui proviene. Non si accorgerà di niente; conducete una vita molto simile, sai? Ma in questa dimensione tu potresti fare la differenza, nel tuo mondo no.”
Lawrence trovò il coraggio per parlare:
“Perché lo fai? Sappilo: non diventerò tuo schiavo! Piuttosto preferisco diventare carne da barbecue in questo posto!”
Mephisto sorrise:
“Oh, ma io non voglio niente in cambio. So già che la tua presenza in quella dimensione mi ripagherà. Nuove anime verranno a me per causa tua, e farai involontariamente i miei interessi, che ti piaccia o meno. Ma ora risveglia il tuo potere e VAI!”
Delle fitte colpirono Lawrence, chiuse gli occhi e si teneva il costato mentre si trasformava in qualcosa molto simile all’Anti-Venom. La sensazione era simile a quella che aveva provato quando si unì al simbionte, ma si sentiva addirittura più forte, e soprattutto era libero da qualunque influsso mentale. Lawrence riaprì gli occhi: si trovò in cima ad un palazzo nella sua nuova forma, conscio di essere in un mondo che, almeno in parte, non conosceva. Aveva nuovi poteri, forse migliori dei precedenti tanto desiderati, li poteva controllare, il vecchio mondo forse non gli sarebbe mancato perché simile al nuovo, ma in quel momento un unico pensiero lo attanagliava: non divenire il capostazione di un demone.

- Dopo aver sventato alcune rapine, Antithesis si ritrova ad affrontare ad Hell's kitchen, insieme a Damien Sandow, detective esperto di arti marziali, Joker. Ad aggiungere pepe allo scontro c'è una donna (Eternal Beauty) dall'atteggiamento ambiguo, all'apparenza spaventata dagli atti violenti del Joker ma che in realtà intende eliminare i due eroi. Proprio mentre il combattimento sta entrando nel vivo, dal nulla si forma un buco nero, dal quale esce Shathra, una sorta di donna calabrone mandata da Mephisto. Antithesis è costretta a seguirla nell'Anticamera del Piano Astrale - lasciando solo Damien - ed ad affrontarla per poter salvare la propria anima e quella di Ezekiel, misterioso uomo dotato di poteri ragneschi. Shathra viene sconfitta quando quest'ultimo si unisce alla battaglia. Lawrence, nonostante sia sfinito, si fa mandare nuovamente ad Hell's kitchen per tornare a dare man forte a Damien. Qui riesce a far arrestare Joker, mentre non si hanno tracce di Eternal Beauty. Antithesis ha poi una chiacchierata con Ezekiel circa l'origine mistica dei suoi poteri, scoprendo anche che l'uomo conosce bene l'Uomo Ragno (https://marvelitalia.forumcommunity.net/?t=52240118).
- Antithesis ha un nuovo incontro con Eternal Beauty (che mente, dicendo di chiamarsi Susan) e, dopo una lunga cena al Soul Kitchen, la donna, in confusione sul da farsi (anche per il molto alcol assunto) va via dal locale. Antithesis, che ha dei dubbi sulle intenzioni di "Susan", è convinto che tornerà. Invece l'unica persona ad entrare nel ristorante è Zinos, proprietario del locale, fatto allontanare preventivamente da Lawrence. Tornato a casa, inizia ad effettuare delle ricerche sulla vera identità della donna.
- Mentre si trova a Central Park, affronta il Cappellaio Matto insieme al Batman del futuro e a X-25. Nonostante i tre eroi riescano ad allontanarlo, il criminale uccide due civili che aveva preso come ostaggi. Questi eventi creano dei forti sensi di colpa in Antithesis, oltre che dei propositi di vendetta contro il Cappellaio.
- Accetta l'invito di Swordmaster ad entrare in un gruppo (ribattezzato Ombra) composto anche da X-25, Batman del futuro e Stanley Perry, oltre che Cloe, l'hacker di fiducia di Swordmaster.
- A Manhattan incontra Nicolas Surion e, insieme a lui, affronta Rhino. Nonostante nel bel mezzo della battaglia il suo alleato scompaia, Antithesis riesce comunque a tenere testa al suo possente nemico, pur non riuscendo ad assicurarlo alla giustizia.
- Nel Queens si scontra contro Freithar. Inizialmente aiutato dal solo Bagheera, si unisce allo scontro il Trasformista, insieme al quale Antithesis riesce a fermare il demone.
- Al Baxter Building, insieme a X-25 e alla Torcia Umana, riesce a respingere un contingente skrull che probabilmente voleva rapire Franklin Richards.
- Cercando di capire che fine avesse fatto Noctis (Swordmaster), Antithesis si reca fino al suo maniero col resto resto del Gruppo Shadow. Qui trova gli uomini di Mister Negativo, anche loro alla ricerca di Noctis, capeggiati dallo zombie-gamma Digger. Una volta sconfitti, si teletrasportano nella base di Mr. Negativo per salvare Cloe (in mano ai loro nemici). Nonostante il gruppo non riesca ad avere nuove informazioni su Swordmaster, la missione di salvataggio dell'hacker va a buon fine.
- Dopo aver affrontato uno dei nuovi Cavalieri di Apocalisse, il Dr. Mushroom, ed essere stato salvato da Ezekiel e Banshee, Lawrence viene portato in Irlanda per recuperare le proprie forze dopo la tremenda battaglia contro il suo micotico avversario. Qui si allena con i suoi due mentori per preparsi al ritorno a New York. Durante il suo soggiorno irlandese scopre che Ezekiel sta cercando di proteggerlo dall'arrivo di Morlun, avvalendosi persino dell'aiuto (ben retribuito) di Digger. Nonostante sia consapevole dell'enorme pericolo che lo attende dall'altra parte dell'Oceano, Antithesis decide di tornare a New York, consapevole di avere molte questioni in sospeso da dover tornare a risolvere.

Forza e resistenza sovrumane: la forza e la resistenza di Antithesis sono pari a quelle ottenute dal simbionte. La sua forza è destinata a crescere (20 tonnellate al livello 7, 25 al livello 13).
Fattore di guarigione: guarisce dalle ferite per armi da fuoco e da taglio, tuttavia è leggermente meno efficace di quello di un simbionte
Capacità di aderire sulle superfici
Senso di ragno: capacità di "percepire il pericolo in anticipo. Dal livello 9 permette di vedere al buio. Dal livello 13 permette, dopo essersi ben concentrato, di percepire la presenza delle persone.
Agilità di ragno
Ragnatela organica (prodotta dal costume)
Fiammate viola: Antithesis può generare dalle mani una fiamma viola dal cuore azzurro, della temperatura massima di 1200 C° (in crescita: 1500 C° al livello 5, 2000 C° al livello 15). Attualmente può solo lanciare normali fiammate, dal livello 5 sarà in grado di lanciare sfere infuocate in rapida successione.
Attacco sonico: permette di emettere dalle mani onde soniche che colpiscono nemico. Dopo l'addestramento con Banshee, ha imparato ad utilizzare due tipi di attacchi sonici distinti: attacco sonico concussivo (onda che colpisce fisicamente il nemico) e attacco sonico stordente (si "limita" a stordire i nemici).
Resistenza parziale ad onde soniche e attacchi di fuoco
Probatio Diabolica (Lv 5): un potente attacco che abbina il potere sonico al potere del fuoco. Una grossa fiammata avvolta da cerchi sonici (alcuni infuocati, altri no) che, oltre che bruciare il nemico, lo stordirà.
Pungiglioni (Lv 7): due grossi pungiglioni neri molto resistenti, fuoriuscenti dagli avambracci, che permettono ad Antithesis di tagliare e penetrare materiali molto resistenti. Rilasciano inoltre una piccola quantità di veleno paralizzante. Il braccio dal quale spunta il pungiglione non può utilizzare gli attacchi sonici, le fiammate e la Probatio Diabolica.
Selenopidae (Lv9): Antithesis forma delle ragnatele sotto le braccia che formano una tuta alare che, grazie alle onde soniche, gli permette di volare con la seguente progressione:
- dal lv9 Antithesis può planare (250 km/h) per alcuni secondi in aria (da un'altezza di 15 metri il volo dura circa 10 secondi prima di atterrare). Mentre è in aria non può effettuare curve o altre evoluzioni;
- dal lv11 può volare (400 km/h) ma non può effettuare curve o evoluzioni e il volo non può essere ascendente;
- dal lv13 ha piena padronanza del volo (500 km/h), potendo compiere evoluzioni e volare in maniera ascendente.
Magnis itineribus (lv11): un'aura (meramente estetica) formata da cerchi di fiamme e onde soniche, simili a quelli della Probatio Diabolica, attraversa il corpo di Antithesis. Dopo averlo investito, sul suo costume si formano delle venature incandescenti simili alle ragnatele di un costume ragnesco meramente estetiche, che non generano calore e non ustionano chi vi entra a contatto. Diventano "incendescenti" anche il suo simbolo del ragno e gli occhi della sua maschera, mentre ad intervalli più o meno regolari qualche cerchio "piro-sonico" continua ad attraversare il suo corpo. In questa forma Antithesis non solo può muoversi molto più velocemente (150km/h, 200 dal 15) e aumentare la gittata dei propri salti (può arrivare fino a 20 metri di altezza), ma anche di aumentare la potenza distruttrice dei propri colpi e di renderli incandescenti al momento dell'impatto. La tecnica, estremamente dispendiosa, può essere usata per quattro turni (cinque dal lv15), e può essere riutilizzata dopo tre turni per quattro turni (cinque dal lv15).